• Non ci sono risultati.

Anno 48 29 maggio 2017 N. 149Parte seconda - N. 118

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Anno 48 29 maggio 2017 N. 149Parte seconda - N. 118"

Copied!
32
0
0

Testo completo

(1)

Anno 48 29 maggio 2017 N. 149

DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO LA PRESIDENZA DELLA REGIONE - VIALE ALDO MORO 52 - BOLOGNA

Parte seconda - N. 118

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 22 MAGGIO 2017, N. 671

Approvazione dell’avviso sulle modalità per la concessione di finanziamenti

alle Associazioni per lo sviluppo della Strategia di specializzazione intelligente

dell’Emilia-Romagna

(2)

Approvazione dell'avviso sulle modalità per la concessione di finanziamenti alle Associazioni per lo sviluppo della Strategia di specializzazione intelligente dell'Emilia-Romagna

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Visti:

- il Regolamento n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo svilup- po rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel quadro strategico comune e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, relativo al periodo della nuova programma- zione 2014-2020 che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006, ed in particolare l’art.47, comma 1, in cui si stabilisce che per ciascun Programma Operativo, lo stato membro istituisce un Comitato di Sorveglianza, entro tre mesi dalla data di notifica della decisione di approvazione del Programma Operativo medesimo;

- il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commis- sione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d'investimento europei, e in particolare l’art.10 “Norme che disciplinano la com- posizione del comitato di sorveglianza”;

- il Programma Operativo Regionale FEsR Emilia-Romagna 2014/2020, approvato con Decisione di Esecuzione della Com- missione Europea C (2015) 928 del 12 febbraio 2015;

- la propria deliberazione n.179 del 27/2/2015 recante “Presa d'atto del Programma Operativo FEsR Emilia-Romagna 2014- 2020 e nomina dell’autorità di gestione”;

Visto inoltre il Programma Operativo Regionale FsE Emilia- Romagna 2014/2020, approvato con Decisione di Esecuzione della Commissione Europea C (2014)9750 del 12/12/2014 evidenzia la necessità di un forte integrazione tra le programmazioni e i singoli interventi a valere sulle risorse FsE, FEsR per intervenire in mo- do sinergico investendo in politiche per l’innovazione e la ricerca;

Ritenuto pertanto che con successivi atti saranno individuati eventuali azioni specifiche e attivate le procedure per rafforzare gli interventi che saranno finanziati a valere sul FESR con ade- guati interventi a valere sul FsE asse III;

Considerato che:

- il POR FEsR 2014-2020 dell’Emilia-Romagna risulta co- stituito da 6 Assi prioritari che costituiscono la struttura operativa sulla quale si basa il raggiungimento degli obiettivi strategici e specifici individuati;

- nella sezione 2 vengono riportati i dettagli degli Assi prio- ritari, tra cui l’Asse prioritario 1 “Ricerca e Innovazione” il cui obiettivo è quello di Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologi- co e l'innovazione in particolare;

- che il raggiungimento di tale obiettivo specifico è previsto attraverso il conseguimento di due priorità di investimento co- si identificate:

- 1a Potenziare l'infrastruttura per la ricerca e l'innovazione (R&I) e le capacità di sviluppare l'eccellenza nella R&I nonché promuovere centri di competenza, in particolare quelli di interesse europeo

trasferimento di tecnologie, l'innovazione sociale, l'ecoinnovazio- ne, le applicazioni nei servizi pubblici, lo stimolo della domanda, le reti, i cluster e l'innovazione aperta attraverso la specializzazio- ne intelligente, nonché sostenere la ricerca tecnologica e applicata, le linee pilota, le azioni di validazione precoce dei prodotti, le capacità di fabbricazione avanzate e la prima produzione, soprat- tutto in tecnologie chiave abilitanti, e la diffusione di tecnologie con finalità generali

Considerato inoltre che:

- nell’ambito delle priorità di investimento 1.a sopracitata è individuato l’obiettivo specifico “1.5 Potenziamento della capa- cità di sviluppare l’eccellenza nella R&I”;

- nell’ambito delle priorità di investimento 1.b sopracitata so- no individuati i seguenti obiettivi specifici:

- “1.1 Incremento delle attività di innovazione delle imprese”, - “1.2 Rafforzamento del sistema innovativo regionale e na- zionale”,

- “1.4 aumento dell’incidenza di specializzazioni innovative in perimetri applicativi ad alta intensità di conoscenza”;

- nell’ambito della priorità d’investimento 1.b tra le azioni pre- viste l’azione 1.2.1 del POR-FEsR Emilia-Romagna 2014-2020

“Azioni di sistema per il sostegno alla partecipazione degli attori dei territori a piattaforme di concertazione e reti nazionali di spe- cializzazione tecnologica come i CTN e a progetti finanziati con altri programmi europei per la ricerca e l’innovazione”;

Dato atto che il Comitato di sorveglianza del POR FEsR isti- tuito con delibera della Giunta regionale n.211 del 6 marzo 2015 ha approvato nella sessione del 31 marzo 2015 i criteri di selezione delle operazioni relative alle singole attività di ogni Asse del POR;

Dato atto inoltre che:

- nel piano finanziario del POR FESR all’Asse 1 risulta- no attribuite per il periodo 2014-2020 fino ad un massimo di

€ 2.240.000,00,

- le risorse stanziate a valere su questo bando sono pari ad euro:

- 240.000,00 sui capitoli 22212, 22214, 22216 per l’annua- lità 2017;

- 1.000.000,00 sui capitoli 22212, 22214, 22216 per l’annua- lità 2018;

- 1.000.000,00 sui capitoli 22212, 22214, 22216 per l’annua- lità 2019;

Ritenuto pertanto opportuno:

- avviare nell’ambito della priorità d’investimento 1.b tra le azioni previste l’azione 1.2.1 del POR-FEsR Emilia-Romagna 2014-2020 “Azioni di sistema per il sostegno alla partecipazio- ne degli attori dei territori a piattaforme di concertazione e reti nazionali di specializzazione tecnologica come i CTN e a progetti fi- nanziati con altri programmi europei per la ricerca e l’innovazione”.

approvando l’Avviso “Modalità per la concessione di finanziamenti alle Associazioni per lo sviluppo della strategia di specializzazione intelligente dell'Emilia-Romagna, di cui all’Allegato 1, parte inte- grante e sostanziale della presente deliberazione;

In specifico, al fine di meglio realizzare gli obiettivi che costi- tuiscono l'asse portante delle prescrizioni tecnico-contabili previste

(3)

nazione e pagamento saranno soggette a valutazioni ed eventuali rivisitazioni operative per renderli rispondenti al percorso conta- bile tracciato dal Decreto medesimo.

Ne deriva in ragione di quanto sopra indicato, che le suc- cessive fasi gestionali caratterizzanti il ciclo della spesa saranno strettamente correlate ai possibili percorsi contabili indicati dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm. con riferimento ai cronoprogrammi di spesa presentati dai soggetti attuatori individuati.

Alla luce di ciò la copertura finanziaria prevista nell'artico- lazione del/dei capitolo/capitoli di spesa indicati nel presente provvedimento, riveste carattere di mero strumento programma- tico-conoscitivo di individuazione sistemica ed allocazione delle risorse disponibili destinate, nella fase realizzativa, ad essere mo- dificate anche della validazione economico-temporale in base agli strumenti resi disponibili dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm. per il completo raggiungimento degli obiettivi in esso indicati.

Visti:

- la determinazione dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture del 7 luglio 2011, n.4 recante

"Linee guida sulla tracciabilità dei flussi finanziari ai sensi dell'art.

3 della Legge 13 agosto 2010, n. 136";

- il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 recante “Ri- ordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modifiche;

- la Deliberazione di Giunta regionale n. 89 del 30 gennaio 2017, “Approvazione piano triennale di prevenzione della corru- zione 2017-2019”;

- la Deliberazione di Giunta regionale n. 486 del 10 apri- le 2017, “Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D. Lgs. N. 33/2013.

Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;

Viste altresì le seguenti deliberazioni di Giunta regionale:

- n. 56 del 25 gennaio 2016 avente ad oggetto “Affidamen- to degli incarichi di Direttore generale della Giunta regionale, ai sensi dell'art. 43 della L.R. n. 43/2001;

- n. 270 del 29 febbraio 2016 avente ad oggetto “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- n. 622 del 28 aprile 2016 avente ad oggetto “Attuazione se- conda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;

- la deliberazione della Giunta regionale n. 1681 del 17 ot- tobre 2016 “Indirizzi per la prosecuzione della riorganizzazione della macchina amministrativa regionale avviata con delibera n.

2189/2015”;

- n. 702 del 10 maggio 2016 avente ad oggetto “Approva- zione incarichi dirigenziali conferiti nell’ambito delle Direzioni Generali – Agenzie – Istituto, e nomina dei Responsabili della prevenzione, della corruzione, della trasparenza e accesso civico, della sicurezza del trattamento dei dati personali, e dell’anagrafe per la stazione appaltante”;

- n. 1107 dell'8 luglio 2016 avente ad oggetto “Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta re- gionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015”;

Dato atto del parere allegato;

su proposta dell'Assessore a Attività Produttive, Piano ener- getico, Economia Verde e Ricostruzione post-sisma, Palma Costi

A voti unanimi e palesi

delibera

1. di approvare l’Avviso “Modalità per la concessione di fi- nanziamenti alle Associazioni per lo sviluppo della strategia di specializzazione intelligente dell'Emilia-Romagna,di cui all’alle- gato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

2. di approvare la relativa modulistica di presentazione del- la domanda di cui all’allegato 2 e 3 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

3. di approvare lo schema di convenzione da sottoscrivere con i beneficiari del bando sopracitato, allegato 4, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

4. di demandare al dirigente competente per materia:

- l’eventuale modifica che si rendesse necessaria della modu- listica approvata con il presente provvedimento, in osservanza dei principi indicati nella presente delibera;

- la definizione e pubblicazione del manuale contente le mo- dalità di accesso e di utilizzo dell’applicativo web necessario per la presentazione della domanda con successivo atto del Dirigente Responsabile “servizio Politiche di Ricerca, Innovazione, Ener- gia ed economia sostenibile” in seguito al coordinamento con la predisposizione informatica del sistema informativo per la pre- sentazione delle domande e della seguente gestione dei progetti approvati;

5. di stabilire, in ragione delle argomentazioni indicate in pre- messa, che le fasi gestionali nelle quali si articola il processo di spesa della concessione, liquidazione, ordinazione e pagamento saranno soggette a valutazioni ed eventuali rivisitazioni operati- ve per dare piena attuazione ai principi e postulati contabili dettati dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.;

6. di precisare che la copertura finanziaria prevista nell'artico- lazione dei capitoli di spesa indicati nel presente provvedimento riveste carattere di mero strumento programmatico-conoscitivo di individuazione sistematica ed allocazione delle risorse destinate, nella fase realizzativa, ad essere modificate anche nella validazio- ne economico-temporale in base agli strumenti resi disponibili dal D.Lgs. n. 118/2011 e ss.mm. per il completo raggiungimento de- gli obiettivi in esso indicati.

7. di pubblicare la presente deliberazione comprensiva de- gli allegati parte integrante nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna e sul sito http://fesr.regione.emi- lia-romagna.it/;

8. di dare atto infine che secondo quanto previsto dal Decre- to Legislativo n.33 del 14/3/2013 e succ. mod., nonché sulla base degli indirizzi interpretativi contenuti nella deliberazione di Giun- ta regionale n. 1621/2013 e di quanto recato nella deliberazione n. 89 del 30 gennaio 2017, il presente provvedimento è soggetto agli obblighi di pubblicazione ivi contemplati.

9. di dare atto infine che, per quanto previsto in materia di pub- blicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa.

(4)

Allegato 1

Avviso

Modalità per la concessione di finanziamenti alle Associazioni per lo sviluppo della Strategia di specializzazione intelligente dell'Emilia-Romagna

1. Contesto

Con l'approvazione della Strategia di Specializzazione Intelligente (S3), la Regione Emilia-Romagna ha definito un quadro strategico di azioni coordinate, da realizzarsi nel periodo di programmazione 2014-2020, mirato al rafforzamento competitivo del sistema produttivo e alla crescita occupazionale.

La strategia prende avvio da quanto già realizzato attraverso la Rete Regionale dell’Alta Tecnologia, coordinata da ASTER e costituita da laboratori di ricerca industriale e centri per l’innovazione, la cui funzione è quella di veicolare le grandi tecnologie abilitanti chiave per l’innovazione verso il sistema produttivo, ricombinandole in modo multidisciplinare per orientarle allo sviluppo di specifiche soluzioni tecnologiche rivolte ai sistemi industriali.

Nel corso degli ultimi anni la Rete Alta Tecnologia ha raggiunto risultati importanti in termini di capacità di rispondere ai fabbisogni di ricerca e di innovazione delle imprese, soprattutto attraverso la realizzazione di progetti di ricerca collaborativa e la condivisione di risorse e strumentazioni.

Con la S3 si rende necessario avviare una nuova fase che porti la Rete e tutto il sistema regionale dell'innovazione a fare un salto di scala nella propria azione, mirando principalmente ai seguenti obiettivi:

− favorire il processo di specializzazione dei sistemi produttivi con riferimento alle priorità tecnologiche individuate dalla S3, per non disperdere risorse, duplicare azioni e dunque massimizzare l'impatto sulle filiere produttive regionali;

− favorire un più efficace dialogo con le imprese, capace di moltiplicare le opportunità di collaborazione e di rafforzare la partecipazione regionale ai programmi di ricerca nazionali, europei ed internazionali;

− costruire una maggiore integrazione fra laboratori, centri per l’innovazione e sistema produttivo per favorire la stabilità e la sostenibilità dei laboratori, superando le sovrapposizioni in ottica di accrescere la massa critica dei singoli soggetti e favorire i processi di stabile integrazione tra questi;

− coordinare le politiche per la ricerca e l’innovazione con quelle per la formazione professionale, l’internazionalizzazione e lo sviluppo imprenditoriale per il rafforzamento dei sistemi produttivi.

Occorre dunque promuovere nuove forme di relazione fra i soggetti pubblici e privati regionali della ricerca e dell'innovazione, andando oltre le singole opportunità, mediante un processo di aggregazione in grado di aumentare la massa critica e moltiplicare l'impatto.

A questo scopo, attraverso il Bando per progetti di ricerca industriale strategica (DGR 774/2015), la Regione ha promosso la nascita di Associazioni composte di soggetti di ricerca e di imprese focalizzati sugli ambiti tematici prioritari della S3, che rappresentino una massa critica di competenze interdisciplinari e di capacità innovative. Ai laboratori di ricerca e ai centri per l'innovazione della Rete ammessi a finanziamento nell'ambito di tale bando è stato richiesto l'impegno a promuovere l’avvio di tali Associazioni, attraverso un percorso partecipato coordinato e supportato da ASTER.

Le Associazioni sono dunque funzionali ad un percorso di evoluzione della Rete Alta Tecnologia orientato alla qualificazione ed alla razionalizzazione (crescita della massa critica, integrazione e aggregazione, sviluppo

(5)

delle competenze) attraverso una forma organizzata e strutturata di collaborazione pubblico-privata capace di coinvolgere le imprese sia nella definizione di obiettivi ed iniziative comuni, sia nella concreta operatività della propria azione.

Con il presente avviso, in attuazione dell’Azione 1.2.1 del POR-FESR Emilia-Romagna 2014-2020 “Azioni di sistema per il sostegno alla partecipazione degli attori dei territori a piattaforme di concertazione e reti nazionali di specializzazione tecnologica come i CTN e a progetti finanziati con altri programmi europei per la ricerca e l’innovazione", la Regione intende dunque sostenere la fase di avvio di partenariati pubblico-privati, costituiti in forma di Associazione, che rafforzino la presenza ed il ruolo della Rete dell'Alta Tecnologia e più in generale dell'intero sistema regionale dell'innovazione nelle reti nazionali ed internazionali.

2. Finalità delle Associazioni

Le Associazioni rappresentano il presidio strategico relativamente a ricerca e innovazione dei sistemi produttivi prioritari, così come definiti dalla S3, e costituiscono il principale interlocutore della Regione per la definizione di piani di azione volti al raggiungimento degli obiettivi della S3.

Le Associazioni, con il coordinamento di ASTER, supportano la Regione nell'attuazione della S3 ed in particolare nel raggiungimento dei seguenti obiettivi:

− potenziare la capacità del sistema dell'innovazione di sviluppare una progettualità strategica di elevato impatto regionale;

− realizzare sinergie ed attivare reti e collegamenti coordinati e stabili con altre aggregazioni pubblico- private attive nei medesimi ambiti a livello nazionale ed europeo;

− favorire e supportare lo sviluppo e la nascita di iniziative nell’ambito dell’Alta Formazione e dello sviluppo delle risorse umane negli ambiti tecnologici identificati;

− massimizzare le opportunità di networking nell’ambito delle reti europee ed internazionali della ricerca e dell’innovazioni, creando occasioni strutturate di confronto tra imprese e centri di ricerca nazionali ed internazionali;

− massimizzare le opportunità di partecipazione del sistema regionale della ricerca e dell’innovazione ai programmi europei attuali e futuri (Programma Quadro, JPIs, PPPs, Piattaforme tecnologiche, ecc.) e alle reti internazionali della ricerca e dell’innovazione (EUSAIR, Vanguard, ecc.) con l’obiettivo di aumentare la partecipazione a tali iniziative anche dei singoli soggetti regionali;

− supportare e favorire lo sviluppo di nuove infrastrutture di ricerca di interesse generale per il territorio dell’Emilia-Romagna

− realizzare azioni di marketing della Rete regionale a livello nazionale ed internazionale anche in logica di attrazione di nuovi investimenti focalizzati su attività di ricerca industriale;

− individuare specifiche esigenze nell’ambito della formazione, della regolamentazione di competenza e di altri ambiti di azione coerenti con gli obiettivi di innovazione.

A questo scopo le Associazioni definiscono roadmap strategiche e realizzano attività di technology forecasting, in grado di orientare l'azione dei diversi attori verso le traiettorie di sviluppo più efficaci per il rafforzamento dei sistemi produttivi, anche al fine di costruire strumenti utili alle filiere produttive ed alle imprese (specie PMI) per confrontarsi con i trend globali della tecnologia.

Esse inoltre formulano proposte ed indirizzi alla Regione per la definizione degli ambiti tematici e tecnologici verso cui orientare gli strumenti di attuazione delle politiche regionali per la ricerca e l'innovazione.

Le Associazioni potranno inoltre contribuire, nell'ambito del sistema di governance definito dalla Regione per la S3, a formulare proposte per la revisione di medio periodo della S3.

3. Ambito di operatività delle Associazioni

Alle Associazioni è richiesto, attraverso la propria azione, di rafforzare il sistema regionale della ricerca e dell'innovazione favorendo una più efficace interazione fra laboratori e imprese che si concretizzi nella:

(6)

− attuazione di azioni di sistema volte a favorire la condivisione di risorse ed infrastrutture tra sistema della ricerca e le imprese; progettualità per la condivisione di attrezzature e infrastrutture: sviluppo di joint labs, di impianti pilota e dimostratori;

− sviluppo di progettualità congiunte e di sistema nell’ambito della ricerca collaborativa;

− promozione di azioni comuni per la valorizzazione dei risultati della ricerca e il trasferimento della conoscenza

− promozione della formazione professionalizzante e verso le imprese.

Per il raggiungimento dei propri obiettivi, le Associazioni operano attraverso una ampia gamma di strumenti in grado di massimizzare le opportunità di collaborazione nel rispetto e in modo complementare alle attività/azioni dei singoli soci, A titolo esemplificativo e non esaustivo:

− strumenti di elaborazione e condivisione di idee progettuali, per la definizione di progetti di ricerca collaborativa e dimostratori in un'ottica di open innovation, anche sfruttando eventuali strumenti virtuali che potranno essere resi disponibili a livello regionale;

− azioni di comunicazione e divulgazione dei risultati della ricerca, sensibilizzazione, networking, workshop tecnici, formazione, ecc.;

− accordi di collaborazione e partecipazione ad altre aggregazioni su analoghi ambiti tematici, a livello nazionale ed europeo, quali ad esempio i Cluster Tecnologici Nazionali, le Smart Thematic Platforms europee, la Vanguard Initiative;

− gruppi di lavoro per la definizione di programmi di ricerca strategica finalizzati alla riconversione di filiere produttive e alla loro internazionalizzazione.

L'Associazione favorisce lo sviluppo di progettualità condivise e promuove la partecipazione dei soci a bandi e programmi di finanziamento nazionali ed internazionali. Solo per la realizzazione di azioni di sistema che siano a favore dell'intero sistema regionale, l'Associazione può partecipare direttamente a bandi di finanziamento in ambito regionale, nazionale ed europeo.

4. Il percorso di costituzione delle Associazioni

Come stabilito dal bando DGR 774/2015, Aster ha coordinato il percorso che ha portato alla definizione degli obiettivi strategici delle Associazioni, del loro perimetro e del modello organizzativo.

Le Associazioni possono configurarsi sia come Associazioni non riconosciute

secondo quanto stabilito dall’art. 36 e seguenti del Codice Civile, sia come Associazioni dotate di personalità giuridica, ai sensi degli artt.14-35 del Codice Civile.

Le Associazioni sono aperte alla adesione di soggetti in grado di apportare competenze specialistiche negli ambiti tecnologici e nelle filiere di riferimento, appartenenti al sistema della ricerca e dell'innovazione, delle imprese, dell'alta formazione, secondo un modello di partecipazione aperto ed inclusivo. In particolare possono essere soci delle Associazioni le seguenti tipologie di soggetti:

a. laboratori e centri per l'innovazione accreditati ai sensi della DGR 762/2014 b. Imprese, in forma singola, incluse start-up innovative

c. Raggruppamenti di imprese, ad es. consorzi, reti o cluster di imprese

d. Enti di formazione accreditati dalla Regione Emilia-Romagna che operano nel campo dell'Alta Formazione

e. Organismi di ricerca non ancora accreditati ma che si impegnano ad ottenere l’accreditamento f. Soggetti non inclusi nelle tipologie precedenti, ma che si configurano come portatori di interessi

specifici sui temi della ricerca industriale, innovazione, alta formazione.

Al momento della presentazione della domanda di contributo a valere sul presente avviso, le Associazioni devono essere già costituite e dovranno avere già nominato il legale rappresentante.

(7)

Come stabilito dal bando approvato con DGR 774/2015, i laboratori e i centri per l'innovazione appartenenti alla Rete Alta Tecnologia che hanno ottenuto il finanziamento nell'ambito di tale bando dovranno aderire ad almeno una delle Associazioni previste dal successivo par. 5 entro 3 mesi dalla costituzione delle Associazioni stesse. Il mancato rispetto di tale scadenza determina la revoca del contributo concesso a valere sul bando 774/2015.

4.1 Requisiti formali

Il beneficiario che si configura come soggetto di diritto privato (impresa, consorzio o società consortile, fondazione, associazione) dovrà possedere, al momento della presentazione della domanda, i seguenti requisiti:

a. essere regolarmente costituito, ed essere iscritto al registro delle imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio ovvero (per le associazioni/fondazioni) avere ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica;

b. essere attivo, non essere in stato di liquidazione o di fallimento e non essere stato soggetto a procedure di fallimento o di concordato nel quinquennio precedente la data di presentazione della domanda. In deroga a tale principio si ammettono le imprese che abbiano ottenuto il decreto di omologazione previsto dagli artt. 160 e ss. della legge fallimentare

c. possedere una situazione di regolarità contributiva per quanto riguarda la correttezza nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali ed assicurativi nei confronti di INPS e INAIL;

d. rispettare le norme dell’ordinamento giuridico italiano in materia di prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro e delle malattie professionali, della sicurezza sui luoghi di lavoro, dei contratti collettivi di lavoro e delle normative relative alla tutela dell’ambiente;

5. Le “Value Chain”

Allo scopo di focalizzare l'operatività delle Associazioni sulle priorità di effettivo interesse per le imprese e di elevato impatto regionale, è opportuno che le Associazioni si articolino in gruppi di lavoro, ciascuno rappresentativo di una specifica “Value Chain” che opera all'interno del sistema produttivo di riferimento.

Le “Value Chain” individuate devono avere particolare rilevanza strategica per i sistemi produttivi cui si riferiscono le associazioni, e sono caratterizzate da una significativa presenza di attori economici in Emilia- Romagna, in termini di valore aggiunto e di occupati, nonché da un rilevante posizionamento competitivo nel contesto internazionale.

Per ogni “Value Chain” è stato definito un "manifesto", che descrive:

− la visione strategica e gli obiettivi per rafforzare il posizionamento competitivo della “Value Chain”;

− il perimetro della “Value Chain”, con l'identificazione dei segmenti che la compongono e la loro consistenza/rilevanza per l'Emilia-Romagna;

− il posizionamento dell'Emilia-Romagna rispetto alla “Value Chain” nel contesto nazionale ed internazionale.

6. Governance delle Associazioni

Le Associazioni si costituiscono intorno agli ambiti di specializzazione individuati dalla S3.

Ogni Associazione nomina un Presidente ed un Consiglio Direttivo, la cui composizione garantisce adeguata rappresentatività sia ai laboratori di ricerca che alle imprese. Le attività di gestione e sviluppo dell'Associazione devono essere affidate ad un Coordinatore Operativo con competenze tecnico-gestionali,

(8)

conoscenze ed esperienza nel sistema industriale di riferimento, esperienze di cluster e network management, esperienze nella proposta e nella gestione di programmi di ricerca e innovazione.

Il coordinatore operativo è responsabile dell'attuazione dei programmi dell'Associazione e svolge in particolare le seguenti funzioni:

Garantisce il coordinamento generale ed il buon funzionamento dell'Associazione

Contribuisce alla definizione del Programma di Attività e alla sua eventuale evoluzione in corso d'opera, in accordo con le decisioni del Consiglio Direttivo

Assicura l'attuazione dei programmi di attività dell'Associazione

Garantisce, con azioni di monitoraggio e azioni correttive, il raggiungimento dei risultati previamente concordati con il Consiglio Direttivo e approvati dalla Assemblea Generale.

Assicura gli adempimenti di carattere normativo in capo all'Associazione

Sovrintende al coordinamento e alla gestione dei gruppi di lavoro a livello di “Value Chain”

Collabora con gli organi della associazione nei rapporti con gli associati, le istituzioni e le organizzazioni sul territorio;

Aster coordina l'attività delle Associazioni e ne assicura il monitoraggio, favorisce la massima collaborazione ed integrazione tra le Associazioni e tra le “Value Chain”; promuove iniziative comuni per sostenerne lo sviluppo e la progettualità, individua strumenti di lavoro comuni. Allo scopo di garantire un efficace coordinamento ed integrazione, un rappresentante di Aster è invitato alle riunioni del Consiglio Direttivo di ciascuna Associazione, senza diritto di voto.

Il Consiglio di Consultazione Industriale e Scientifico istituito presso Aster rappresenta la Cabina di Regia dell'insieme delle Associazioni, con un ruolo di indirizzo, monitoraggio e valutazione.

7. Le Associazioni oggetto del sostegno regionale

Con il presente Avviso la Regione intende sostenere la fase di avvio delle Associazioni formalmente costituite nell'ambito del percorso e con le caratteristiche sopra indicate, focalizzate sui seguenti ambiti prioritari della S3:

− Agroalimentare

− Edilizia e costruzioni

− Meccatronica e motoristica

− Industrie della salute e del benessere

− Industrie culturali e creative

− Innovazione nei servizi

− Energia e ambiente

Con questo stesso avviso la Regione si riserva la possibilità di sostenere l'avvio di altre Associazioni focalizzate sui temi prioritari della S3, costituite anche al di fuori del percorso partecipato di cui al par. 4, comunque coerenti con le finalità di cui al par. 2 e di particolare rilevanza per il sistema industriale regionale. Tali Associazioni potranno presentare caratteristiche parzialmente diverse da quelle sopra descritte, ad esempio per quanto riguarda la tipologia di soci o l'articolazione per “Value Chain”, ma dovranno comunque essere disponibili ad integrarsi nella strategia complessiva sopra descritta.

8. Le modalità del sostegno regionale

(9)

Oggetto del sostegno regionale è un piano di attività triennale che ciascuna Associazione si impegna a realizzare. La Regione contribuirà alla realizzazione del piano di attività di ciascuna Associazione per un massimo di 100.000,00 euro all'anno per 3 anni.

La realizzazione del piano di attività dovrà essere articolata secondo le seguenti tempistiche e modalità:

1. al momento della presentazione della domanda di contributo l'Associazione dovrà presentare un piano di attività triennale, che includa un piano di lavoro dettagliato per la prima annualità, che definisca anche gli obiettivi di risultato, ed un programma di massima per la seconda e la terza annualità, nonché l'indicazione del contributo richiesto per ciascuna delle 3 annualità;

2. al termine della prima annualità l'Associazione dovrà presentare una relazione sulle attività svolte, con l'indicazione dei risultati raggiunti, ed il piano di lavoro di dettaglio per la seconda annualità;

3. analogamente, al termine della seconda annualità dovrà essere presentata una relazione sulle attività svolte, con l'indicazione dei risultati raggiunti, ed il piano di lavoro di dettaglio per la terza annualità.

L’attività svolta e i risultati raggiunti indicati verranno valutati dalla Regione che alla fine di ogni annualità provvederà ad esprimere un parere con riserva e richiedere le necessarie azioni correttive

La Regione si riserva la facoltà di confermare, ridurre o revocare il contributo della terza annualità qualora i risultati raggiunti e le attività realizzate non siano conformi secondo quanto previsto dai programmi presentati. A questo scopo è richiesto che nel piano di attività siano identificati e quantificati, per ciascuna annualità, i risultati attesi.

Il contributo regionale verrà erogato nella misura del 100% delle spese sostenute relativamente a:

a. costo del coordinatore operativo, la sua figura deve essere presente per l’intera durata del progetto.

Il contratto deve prevedere un impegno su tale funzione per almeno il 70% del suo tempo di lavoro annuo in presenza di un contratto a tempo determinato o indeterminato, oppure di collaborazione continuativa, anche con partita iva. In questo ultimo caso il contratto deve avere un minimo di giornate lavorative annue pari a 150.

b. altri costi di personale per funzioni di coordinamento e promozione dell’Associazione. Sono ammissibili costi per lavoro dipendente, per collaborazioni continuative, anche con partita iva, e costi per collaborazioni occasionali. Non sono ammissibili costi per assegni di ricerca, borse di studio, borse di dottorato.

c. costi per la comunicazione e la promozione dell'Associazione, incluse spese per la promozione internazionale;

d. spese notarili per l’atto costitutivo e per il riconoscimento della personalità giuridica dell’associazione,spese relative alla fidejussione,bolli esclusi

e. spese generali, nella misura forfettaria del 25%1delle voci a.+ b.+c.+d.

Qualora una spesa venga sostenuta da uno degli associati in nome e per conto dell’Associazione, iI relativo costo è ammissibile solo se rimborsato dall’Associazione, che dovrà dimostrare la relativa uscita. Le spese di personale (tipologia a. e b. sopra indicate) possono essere sostenute dagli associati solo a condizione che il personale coinvolto sia chiaramente dedicato all’Associazione, e che tale condizione sia chiaramente formalizzata attraverso opportuni accordi fra Associazione e socio. E’ inoltre necessario che le spese non si riferiscano a personale dipendente già assunto dal socio al momento della presentazione della domanda di finanziamento. Anche le spese di personale sostenute dai soci sono ammissibili solo se rimborsate dall’Associazione.

1Il metodo di calcolo delle spese indirette è conforme alla previsione di cui all’art 68, comma 1, lettera c)

“Finanziamento a tasso forfettario dei costi indiretti e dei costi per il personale in materia di sovvenzioni e all'assistenza rimborsabile” del Regolamento (UE) 1303/2013. Per il calcolo delle spese indirette viene applicato lo stesso tasso applicato nell’ambito del programma europeo Horizon 2020.

(10)

Non sono ammesse spese per materiali di consumo né spese per trasferte o missioni, che rientrano nelle spese generali.

9. Caratteristiche dei piani di attività

Il piano di attività dovrà evidenziare le azioni che si intendono realizzare finalizzate in particolare a:

− favorire l'adesione all'Associazione da parte del più ampio numero di soggetti, ed in particolare delle imprese;

− garantire una efficace operatività delle “Value Chain”; e delle Associazioni, e l'adozione di adeguati strumenti di comunicazione e di collaborazione;

− promuovere l'Associazione e le “Value Chain” a livello regionale, nazionale ed europeo;

− individuare ambiti di progettualità ed opportunità di partecipazione a bandi;

− individuare possibili reti e partner con i quali attivare collaborazioni ed alleanze.

Il piano di attività dovrà prevedere una parte generale relativa alla promozione e gestione dell'Associazione nel suo insieme, ed una parte di dettaglio con l'indicazione delle specifiche azioni che si intendono realizzare per ciascuna “Value Chain”. A questo scopo i manifesti delle “Value Chain” dovranno essere allegati al piano di attività.

Il piano di lavoro del primo anno dovrà prevedere almeno i seguenti obiettivi minimi:

− adesione a ciascuna “Value Chain” di almeno 5 imprese;

− adozione di un regolamento interno per definire le modalità operative dell'Associazione e delle

“Value Chain”;

− realizzazione e messa online del sito web dell'Associazione;

− organizzazione di un evento di lancio dell'Associazione e di almeno un workshop per ciascuna “Value Chain”.

10. Modalità di presentazione delle domande di contributo

La domanda di contributo dovrà essere compilata per via telematica, tramite l’applicazione web Sfinge 2020, le cui modalità di accesso e di utilizzo saranno rese disponibili sul sito internet regionale http://www.regione.emilia-romagna.it/fesr. Le linee guida per la compilazione e trasmissione on-line delle domande di contributo saranno disponibili sul medesimo sito sopra citato. La domanda, cioè il documento in formato .pdf, generato in automatico dal sistema informatico al momento di chiusura della compilazione, dovrà essere firmata digitalmente dal legale rappresentante dell’associazione o da persona da esso delegata.

Le domande potranno essere presentate a partire dal 31/05/2017 e fino al 30/06/2017 Alla domanda dovranno essere allegati i seguenti documenti:

− il piano di attività triennale, redatto in conformità all'appendice 1 al presente avviso, inclusi i manifesti della “Value Chain”;

− l'atto costitutivo e lo statuto dell'Associazione;

− l'elenco dei soci che hanno già aderito all'Associazione al momento della presentazione della domanda di contributo e di quelli che hanno eventualmente presentato domanda di Associazione.

− i manifesti delle “Value Chain” in cui l'Associazione si articola, con l'elenco dei soci aderenti a ciascuna delle “Value Chain”.

11. Approvazione dei piani di attività e concessione del contributo

Il contributo regionale sul presente avviso è erogato in attuazione dell’Azione 1.2.1 del POR-FESR Emilia- Romagna 2014-2020 “Azioni di sistema per il sostegno alla partecipazione degli attori dei territori a piattaforme di concertazione e reti nazionali di specializzazione tecnologica come i CTN e a progetti finanziati con altri programmi europei per la ricerca e l’innovazione”.

(11)

I piani di attività presentati saranno valutati da un apposito Nucleo di valutazione composto da rappresentanti della Regione e di Aster, nominato dal Direttore della Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell'Impresa. La valutazione avverrà sulla base dei criteri approvati dal Comitato di Sorveglianza del POR-FESR per l’azione 1.2.1, e precisamente:

Criteri di ammissibilità sostanziale

1. Coerenza con strategia, contenuti ed obiettivo specifico del Por

2. Coerenza con le priorità della Smart Specialization Strategy e ambito di operatività dei destinatari nei sistemi produttivi individuati dalla S3

3. Coerenza con gli obiettivi dei programmi nazionali ed europei per la ricerca e l’innovazione (Horizon 2020, COSME, Cluster Tecnologici Nazionali)

4. Coerenza con le categorie di operazione associate alla procedura di attuazione Criteri di valutazione

1. Qualità tecnico-scientifica e contributo allo sviluppo della S3 dell’operazione proposta, in termini di:

− definizione degli obiettivi;

− chiara identificazione del contributo della ricerca alla realizzazione della S3;

− qualità della metodologia e delle procedure di attuazione dell’intervento.

2. Ricadute dell’operazione proposta sul potenziamento della capacità innovativa delle filiere prioritarie della S3 e sull’apertura a reti nazionali ed internazionali della ricerca.

Nell'ambito di tale criterio assumerà particolare rilevanza la capacità di coinvolgimento delle imprese da parte delle Associazioni, sia in termini di imprese che già aderiscono all'Associazione al momento della presentazione della domanda, sia in termini di azioni previste nel piano di attività per favorirne l'adesione.

Per ciascuno dei due criteri di valutazione il punteggio massimo attribuibile è pari a 10. Saranno approvati i piani di attività che rispondono a tutti i criteri di ammissibilità sostanziale e che raggiungono almeno 6 punti in ciascun criterio di valutazione. Nel caso in cui vengano presentati da parte di più Associazioni piani di attività che insistono sullo stesso ambito prioritario S3, verrà finanziato solo il piano di attività che otterrà il punteggio complessivo più alto, sempre a condizione del raggiungimento della soglia minima in tutti i criteri di valutazione.

Nella fase di valutazione il Nucleo potrà interagire con i proponenti, sia per chiarimenti ed approfondimenti sui piani di attività presentati, sia per concordare eventuali modifiche al piano di attività al fine di renderlo più coerente con gli obiettivi del presente Avviso. Il Nucleo potrà inoltre stabilire di non finanziarie le azioni del piano di attività rivolte a “Value Chain” ritenute non di rilevanza strategica rispetto alla S3 e al contesto regionale.

Cronoprogramma delle attività:

Il piano delle attività ed il relativo budget dovrà essere articolato con una ripartizione del valore totale del progetto cosi distribuita: un massimo del 10% per l’annualità 2017, un massimo di un terzo per l’annualità 2018, un massimo di un terzo per l’annualità 2019 e la restante parte per l’annualità 2020.

La data di inizio dei progetti è convenzionalmente stabilita all’01/10/2017.

12. Concessione del finanziamento

A seguito dell'approvazione del piano di attività, la Regione stipulerà una convenzione con l'Associazione per la concessione del finanziamento.

Il contributo regionale, nella misura del 100% delle spese rendicontate verificate e validate dalla Regione, verrà liquidato a seguito di richiesta presentata dal beneficiario, sulla base degli stati di avanzamento della spesa effettivamente sostenuta e documentata con le modalità di seguito descritte:

(12)

- Successivamente alla sottoscrizione della convenzione, sarà possibile erogare un’anticipazione del 100% dei costi sostenuti a partire dalla data di presentazione della domanda fino al 31/12/2017, previa presentazione della comunicazione di avvio delle attività progettuali e di una fidejussione per i beneficiari. Sono ammissibili anche le spese per la costituzione dell’associazione precedenti al 30/06/2017. L’importo massimo erogabile è di € 30.000, quale 10% del valore totale del progetto. Lo stesso importo è il valore massimo erogabile con la prima rendicontazione.

- Un primo stato di avanzamento delle spese andrà presentato entro il 31/01/2018, in seguito al quale verrà liquidato il contributo spettante per la prima annualità per i soli beneficiari che non hanno richiesto l’anticipazione. Per tutti i soggetti beneficiari, la rendicontazione in oggetto dovrà riguardare le spese sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda fino al 31/12/2017 e corrispondenti, per chi ne ha usufruito, al valore dell’eventuale anticipazione ricevuta.

- Due stati di avanzamento delle spese sostenute nel 2018: il primo relativo alle spese sostenute fino al 31/05/2018, da rendicontare entro e non oltre il 30/06/2018 ed il successivo relativo alle spese sostenute fino al 31/12/2018, da rendicontare entro e non oltre il 31/01/2019 e che, in totale, ammontino al massimo ad un terzo dei costi previsti nel piano delle attività e nei limiti dell’impegno assunto per l’annualità 2018;

- Due stati di avanzamento delle spese sostenute nel 2019: il primo relativo alle spese sostenute fino al 31/05/2019, da rendicontare entro e non oltre il 30/06/2019 ed il successivo relativo alle spese sostenute fino al 31/12/2019, da rendicontare entro e non oltre il 31/01/2020 e che, in totale, ammontino al massimo ad un terzo dei costi previsti nel piano delle attività e nei limiti dell’impegno assunto per l’annualità 2019;

- La restante parte della spesa sostenuta a completamento della realizzazione del piano di attività secondo quanto previsto dalla durata della convenzione sottoscritta, dovrà essere presentata entro il 31/12/2020 e dovrà riguardare le spese sostenute al 30/09/2020 e quietanzate entro il 31/10/2020.

(13)

-

ALLEGATO A INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

INFORMATIVA per il trattamento dei dati personali

1. Premessa

Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 - “Codice in materia di protezione dei dati personali” (di seguito denominato “Codice”), la Regione Emilia-Romagna, in qualità di “Titolare” del trattamento, è tenuta a fornirle informazioni in merito all’utilizzo dei suoi dati personali.

Il trattamento dei suoi dati per lo svolgimento di funzioni istituzionali da parte della Regione Emilia- Romagna, in quanto soggetto pubblico non economico, non necessita del suo consenso.

2. Fonte dei dati personali

La raccolta dei suoi dati personali viene effettuata registrando i dati da lei stesso forniti, in qualità di interessato, al momento della compilazione della modulistica di partecipazione al “Premio ER.RSI:

premio per la responsabilità sociale d'impresa in Emilia-Romagna (in attuazione dell'art 17 della l.r.

14/2014 e del programma regionale attività produttive 2012-2015 di cui alla delibera dell'assemblea legislativa n. 83/2012” approvato con deliberazione di giunta regionale n. 1093/2015;

3. Finalità del trattamento

I dati personali sono trattati per la finalità di assegnazione di contributi di cui al bando sopra specificato, ed in particolare per:

- istruire le istanze di contributo ai fini della costituzione della graduatoria;

- conservare e archiviare i dati ai fini della gestione della graduatoria stessa e dei successivi ed eventuali controlli;

- conservare, archiviare e consultare i dati per l’espletamento di attività di monitoraggio dei contributi concessi, di verifica e valutazione di tipo statistico delle concessioni da parte dell’Ente Regione.

Per garantire l’efficienza del servizio, la informiamo inoltre che i dati potrebbero essere utilizzati per effettuare prove tecniche e di verifica. seguenti finalità:

4. Modalità di trattamento dei dati

In relazione alle finalità descritte, il trattamento dei dati personali avviene mediante strumenti manuali, informatici e telematici con logiche strettamente correlate alle finalità sopra evidenziate e, comunque, in modo da garantire la sicurezza e la riservatezza dei dati stessi.

5. Facoltatività del conferimento dei dati

(14)

Il conferimento dei dati è facoltativo, ma in mancanza non sarà possibile adempiere alle finalità descritte al punto 3 (“Finalità del trattamento”).

6. Categorie di soggetti ai quali i dati possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità di Responsabili o Incaricati

I suoi dati personali potranno essere conosciuti esclusivamente dagli operatori della Direzione Generale Attività Produttive, Commercio, Turismo individuati quali Incaricati del trattamento.

Esclusivamente per le finalità previste al paragrafo 3 (Finalità del trattamento), possono venire a conoscenza dei dati personali società terze fornitrici di servizi per la Regione Emilia-Romagna, previa designazione in qualità di Responsabili del trattamento e garantendo il medesimo livello di protezione.

Alcuni dati personali da Lei comunicati alla Regione Emilia-Romagna, nel rispetto della normativa di cui al D. Lgs. 33/2013 sono soggetti alla pubblicità sul sito istituzionale dell’ente. Specificatamente, ai sensi della normativa soprarichiamata, in caso di assegnazione di contributi/sovvenzioni/vantaggi economici, sono oggetto di pubblicazione:

- il nome dell’impresa o altro soggetto beneficiario ed i suoi dati fiscali;

- l’importo;

- la norma o il titolo a base dell’attribuzione;

- l’ufficio ed il funzionario o dirigente responsabile del relativo procedimento amministrativo;

- la modalità seguita per l’individuazione del beneficiario;

- il link al progetto selezionato

7. Diritti dell'Interessato

La informiamo, infine, che la normativa in materia di protezione dei dati personali conferisce agli Interessati la possibilità di esercitare specifici diritti, in base a quanto indicato all’art. 7 del “Codice”

che qui si riporta:

1. L’interessato ha diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile.

2. L’interessato ha diritto di ottenere l’indicazione:

dell’origine dei dati personali;

delle finalità e modalità del trattamento;

della logica applicata in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti elettronici;

degli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del rappresentante designato ai sensi dell’art. 5, comma 2;

dei soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità di rappresentante designato nel territorio dello Stato, di responsabili o incaricati.

3. L’interessato ha diritto di ottenere:

(15)

l’aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l’integrazione dei dati;

la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati;

l’attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato.

4. L’interessato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte:

per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che lo riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta;

al trattamento di dati personali che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.

8. Titolare e Responsabili del trattamento

Il Titolare del trattamento dei dati personali di cui alla presente Informativa è la Regione Emilia- Romagna, con sede in Bologna, Viale Aldo Moro n. 52, cap 40127. La Regione Emilia-Romagna ha designato quale Responsabile del trattamento, il Direttore Generale Attività produttive, Commercio, Turismo. Lo stesso è responsabile del riscontro, in caso di esercizio dei diritti sopra descritti.

Al fine di semplificare le modalità di inoltro e ridurre i tempi per il riscontro si invita a presentare le richieste, di cui al precedente paragrafo, alla Regione Emilia-Romagna, Ufficio per le relazioni con il pubblico (Urp), per iscritto o recandosi direttamente presso lo sportello Urp.

L’Urp è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 in Viale Aldo Moro 52, 40127 Bologna (Italia):

telefono 800-662200, fax 051-527.5360, e-mail urp@regione.emilia-romagna.it.

Le richieste di cui all’art.7 del Codice comma 1 e comma 2 possono essere formulate anche oralmente.

(16)

ALLEGATO B SCHEDA PROGETTO

RELAZIONE DESCRITTIVA PROGETTO

da pubblicare ai sensi dell’art. 27, comma 1 del D. Lgs. n. 33/2013 DESCRIZIONE DEL PROGETTO

SOGGETTO RICHIEDENTE

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’

Descrizione dettagliata delle azioni progettuali previste (specificando per ciascuna gli obiettivi specifici, le modalità di svolgimento, le risorse necessarie e i tempi di realizzazione)

COSTO DEL PROGETTO

Riepilogo delle risorse necessarie per la realizzazione delle singole azioni progettuali previste

(17)

1

Allegato 2

Asse 1 - Ricerca e innovazione

Azione 1.2.1 - Azioni di sistema per il sostegno alla partecipazione degli attori dei territori a piattaforme di concertazione e reti nazionali di specializzazione tecnologica come i CTN e

a progetti finanziati con altri programmi europei per la ricerca e l’innovazione

RICHIESTA DI CONTRIBUTO PER LA REALIZZAZIONE DEL PIANO DI ATTIVITA' DELLE ASSOCIAZIONI PER LO SVILUPPO DELLA STRATEGIA DI SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELL’EMILIA-

ROMAGNA

Codice Marca da Bollo: ___________

Data emissione Marca da Bollo: gg/mm/aaaa

Regione Emilia-Romagna

Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro, dell'Impresa

Servizio politiche di sviluppo economico, ricerca industriale e innovazione tecnologica

Viale Aldo Moro n. 44 - 40127 Bologna

Il/La sottoscritto/a _____________________ nato/a a ____________________ in data ___________

residente in ______________ n° ___ c.a.p. _____ Comune ___________ Prov. __

In qualità di

• Legale Rappresentante

• Delegato (atto nr.………..) MARCA DA BOLLO

(euro 16,00)

da applicare sull'originale

(18)

Denominazione Codice fiscale

Forma giuridica • Associazione non riconosciuta (artt. 36 e ss. Codice Civile)

• Associazione con personalità giuridica (artt. 14-35 Codice Civile) Sede legale Via_____________ N. ___ Comune _________ (__) CAP _____

Email PEC

Legale rappresentante o

delegato Nome___________ Cognome ______________

Luogo e data nascita Comune___________ Data GG/MM/AAAA Codice fiscale

Dati del responsabile per la presente proposta

Referente Nome_____________ Cognome _____________

Indirizzo E-mail Telefono

CHIEDE

di essere ammesso alla concessione del contributo per la realizzazione del piano di attività descritto in allegato

a. costo del coordinatore operativo

b. altri costi di personale per funzioni di coordinamento e promozione

dell’Associazione

c. costi per la comunicazione e la promozione dell'Associazione d. spese notarili per l’atto costitutivo e per il riconoscimento della

personalità giuridica dell’associazione, bolli esclusi

e. spese generali, nella misura forfettaria del 25%1delle voci a.+ b.+c.+d.

Costo Complessivo del piano di attività

Contributo richiesto

1Il metodo di calcolo delle spese indirette è conforme alla previsione di cui all’art 68, comma 1, lettera c)

“Finanziamento a tasso forfettario dei costi indiretti e dei costi per il personale in materia di sovvenzioni e all'assistenza rimborsabile” del Regolamento (UE) 1303/2013. Per il calcolo delle spese indirette viene applicato lo stesso tasso applicato nell’ambito del programma europeo Horizon 2020.

(19)

3

1. Descrizione sintetica degli obiettivi dell'Associazione (max 1.000 caratteri)

2. Descrizione sintetica del piano di attività (max 2.000 caratteri)

Le descrizioni di cui ai due paragrafi precedenti saranno soggette a pubblicazione ai sensi dell’art. 27, comma 1 del D. Lgs. n. 33/2013

A TAL FINE DICHIARA CHE

l’Associazione, al momento della presentazione della presente domanda, è già stata regolarmente costituita;

a. essere regolarmente costituito, ed essere iscritto al registro delle imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio ovvero (per le associazioni/fondazioni);

• SI• NO

• N/A

b. avere ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica;

b) SI

c) NO

d) N/A

c. essere attivo, non essere in stato di liquidazione o di fallimento e non essere stato soggetto a procedure di fallimento o di concordato nel quinquennio precedente la data di presentazione della domanda. In deroga a tale principio si ammettono le imprese che abbiano ottenuto il decreto di omologazione previsto dagli artt. 160 e ss. della legge fallimentare

SI

NO

N/A

d. possedere una situazione di regolarità contributiva per quanto riguarda la correttezza nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali ed assicurativi nei confronti di INPS e INAIL;

SI

NO

N/A

e. rispettare le norme dell’ordinamento giuridico italiano in materia di prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro e delle malattie professionali, della sicurezza sui luoghi di lavoro, dei contratti collettivi di lavoro e delle normative relative alla tutela dell’ambiente;

(20)

SI

NO

N/A

Si allegano alla presente domanda

l’atto costitutivo e lo statuto dell’Associazione;

il piano delle attività relativo alla richiesta di contributo redatto in conformità al modello di cui all’Allegato 3 dell'avviso;

l'elenco dei soci che hanno già aderito all'Associazione al momento della presentazione della domanda di contributo e di quelli che hanno eventualmente presentato domanda di Associazione;

i manifesti delle Value Chain in cui l'Associazione si articola, con l'elenco dei soci aderenti a ciascuna delle Value Chain.

Copia del documento di identità del legale rappresentante/delegato dell’associazione

Copia del documento di delega

Il legale rappresentante (firmato digitalmente)

(21)

Allegato 3

PIANO DI ATTIVITA’ DELL'ASSOCIAZIONE _______________________

1. OBIETTIVI STRATEGICI DELL'ASSOCIAZIONE... 2

2. GESTIONE... 2

2.1 Strumenti di gestione, comunicazione e di collaborazione interna ... 2

2. 2 Modalità operative dell'Associazione e delle Value Chain ... 2

3. PROMOZIONE ... 2

3.1 Comunicazione e diffusione ... 2

3.2 Azioni per l'adesione all'Associazione di nuovi soci ... 2

4. AZIONI SPECIFICHE ... 3

4.1 Potenziamento della capacità del sistema dell'innovazione di sviluppare una progettualità strategica di elevato impatto regionale... 3

4.2 Realizzazione sinergie ed attivazione reti e collegamenti coordinati e stabili con altre aggregazioni pubblico-private a livello nazionale ed europeo... 3

4.3 Analisi delle specifiche esigenze di formazione delle imprese e supporto alla nascita di iniziative nell’ambito dell’Alta Formazione ... 3

4.4 Partecipazione del sistema regionale della ricerca e dell’innovazione ai programmi europei e alle reti internazionali della ricerca e dell’innovazione ... 3

4.5 Supporto allo sviluppo di nuove infrastrutture di ricerca di interesse generale per il territorio dell’Emilia-Romagna... 4

4.6 Altre azioni previste... 4

5. VALUE CHAIN ... 4

(22)

1. OBIETTIVI STRATEGICI DELL'ASSOCIAZIONE (max 2 pagine)

2. GESTIONE

2.1 Strumenti di gestione, comunicazione e di collaborazione interna Obiettivi generali riferiti al piano triennale

Descrizione puntuale delle attività previste nel primo anno

Obiettivi e risultati attesi per il primo anno

2. 2 Modalità operative dell'Associazione e delle Value Chain Obiettivi generali riferiti al piano triennale

Descrizione puntuale delle attività previste nel primo anno

Obiettivi e risultati attesi per il primo anno

3. PROMOZIONE

3.1 Comunicazione e diffusione Obiettivi generali riferiti al piano triennale

Descrizione puntuale delle attività previste nel primo anno

Obiettivi e risultati attesi per il primo anno

3.2 Azioni per l'adesione all'Associazione di nuovi soci Obiettivi generali riferiti al piano triennale

Descrizione puntuale delle attività previste nel primo anno

Obiettivi e risultati attesi per il primo anno

(23)

4. AZIONI SPECIFICHE

4.1 Potenziamento della capacità del sistema dell'innovazione di sviluppare una progettualità strategica di elevato impatto regionale

Obiettivi generali riferiti al piano triennale

Descrizione puntuale delle attività previste nel primo anno

Obiettivi e risultati attesi per il primo anno

4.2 Realizzazione sinergie ed attivazione reti e collegamenti coordinati e stabili con altre aggregazioni pubblico-private a livello nazionale ed europeo

Obiettivi generali riferiti al piano triennale

Descrizione puntuale delle attività previste nel primo anno

Obiettivi e risultati attesi per il primo anno

4.3 Analisi delle specifiche esigenze di formazione delle imprese e supporto alla nascita di iniziative nell’ambito dell’Alta Formazione

Obiettivi generali riferiti al piano triennale

Descrizione puntuale delle attività previste nel primo anno

Obiettivi e risultati attesi per il primo anno

4.4 Partecipazione del sistema regionale della ricerca e dell’innovazione ai programmi europei e alle reti internazionali della ricerca e dell’innovazione

Obiettivi generali riferiti al piano triennale

Descrizione puntuale delle attività previste nel primo anno

Obiettivi e risultati attesi per il primo anno

(24)

4.5 Supporto allo sviluppo di nuove infrastrutture di ricerca di interesse generale per il territorio dell’Emilia-Romagna

Obiettivi generali riferiti al piano triennale

Descrizione puntuale delle attività previste nel primo anno

Obiettivi e risultati attesi per il primo anno

4.6 Altre azioni previste

Obiettivi generali riferiti al piano triennale

Descrizione puntuale delle attività previste nel primo anno

Obiettivi e risultati attesi per il primo anno

5. VALUE CHAIN

Per ciascuna Value Chain nelle quali l'Associazione si articola, allegare il manifesto e l'elenco dei soci che aderiscono alla Value Chain

(25)

Allegato 4

CONVENZIONE TRA LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E L’AssOCIAZIONE………

QUALE BENEFICIARIA DELL’ AVVIsO “MODALITA’ PER LA CONCEssIONE DI FINANZIAMENTI ALLE AssOCIAZIONI PER LO sVILUPPO DELLA sTRATEGIA DI sPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE DELL’EMILIA-ROMAGNA” - CUP……

Atto sottoscritto digitalmente fra

Il Dr. silvano Bertini, Responsabile del servizio Ricerca, Innovazione, Energia ed Economia sostenibile, Responsabile dell'attuazione dell'Asse 1 del Programma Operativo Regionale - FEsR 2014-2020 (in seguito POR FEsR o genericamente Programma), che interviene nel presente atto in nome e per conto della Regione Emilia-Romagna Cod. Fisc. 80062590379 (di seguito indicata come Regione) ai sensi della L.R. 43/2001 e successive modificazioni e integrazioni

e

il Dr. ………, che interviene nel presente atto in qualità di Legale Rappresentante …… (di seguito indicato come Beneficiario) con sede in ___________________________ Via ___________________ n. _________;

Premesso:

- che con delibera di Giunta Regionale n. ……. la Regione ha approvato l’ Avviso “ Modalita’ per la concessione di finanziamenti alle associazioni per lo sviluppo della strategia di specializzazione intelligente dell’Emilia-Romagna” (di seguito Avviso), in attuazione dell’Azione 1.2.1 del POR-FEsR 2014-2020 “Azioni di sistema per il sostegno alla partecipazione degli attori dei territori a piattaforme di concertazione e reti nazionali di specializzazione tecnologica come i CTN e a progetti finanziati con altri programmi europei per la ricerca e l’innovazione”;

- che in data ……è stata costituita l’Associazione…….. fra i seguenti soggetti:………

………che hanno individuato nel sig………il Legale Rappresentante;

- che con la Deliberazione/Determinazione n…… la Regione ha approvato l’elenco dei piani di attività ammessi a finanziamento, tra i quali ……; titolo piano di attività

- che l’Associazione si impegna ad ottenere il riconoscimento della personalità giuridica entro un anno dalla sua costituzione

- che per tutto quanto non espressamente previsto dalla presente convenzione si rimanda a quanto previsto nell’Avviso;

si conviene e stipula quanto segue:

Art. 1

Oggetto della Convenzione

La presente convenzione regola i rapporti tra la Regione, in qualità di Autorità di Gestione del POR FEsR 2014-2020 e l’Associazione ……. , quale Beneficiaria dei finanziamenti a valere sull’ Avviso

“Modalità per la concessione di finanziamenti alle associazioni per lo sviluppo della strategia di specializzazione intelligente dell’Emilia-Romagna”, approvato con DGR ……, per la realizzazione del piano di attività sopraindicato e descritto nell’Allegato 1, quale parte integrante e sostanziale della presente convenzione.

Data Emissione Marca da Bollo__________________________

Riferimenti

Documenti correlati

1 della legge dell’11 dicembre 2016 n.232 (Bilancio di previsione dello stato per l'anno finan- ziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019), che prevede, al fine

653 Approvazione invito rivolto alle Scuole di musica riconosciute dalla Regione per la presentazione di progetti di educazione musicale ai sensi dell’art.. di educazione musicale

Il Piano di Azione Nazionale (Decreto Interministeriale 22 gennaio 2014) previsto all’art. 6 del medesimo Decreto Legislativo stabilisce le modalità per i controlli delle

- ogni ulteriore documentazione che si rendesse utile per la formazione degli elenchi di ammissibilità. Il Servizio territoriale competente potrà richiedere eventuali chiarimenti,

5.3 Procedura semplificata per unità di base nei porti di Porto Garibaldi, Goro e Gorino (pesca, diporto e trasporto locale di passeggeri) e per unità analoghe in transito

Il mantenimento della presenza di colture agrarie destinate all'utilizzo esclusivo da parte dei selvatici, risulta un intervento fondamentale quando si voglia aumentare la capacità

1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di co- esione, sul

di apportare al Documento tecnico di accompagnamen- to al Bilancio di previsione 2017-2019 le variazioni ai capitoli afferenti ai titoli e alle tipologie della parte entrata