Introduzione
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INTRODUZIONE
L’età evolutiva è caratterizzata da un continuo sviluppo corporeo, sia dal punto di vista osteo-articolare che muscolo-tendineo.
L'accrescimento di queste parti fa si che il corpo ad assumere posizioni nuove talvolta scorrette nella ricerca di nuovi equilibri, che possono nel tempo tradursi in alterazioni temporanee dello scheletro.
Si parla in questi casi di paramorfismi, indicando con questa parola tutto ciò che, pur determinando un’anomalia della forma corporea è correggibile. Si parla invece di dismorfismi quando queste anomalie non possono essere modificate.
I paramorfismi, soprattutto nel periodo dell'età evolutiva, sono per lo più poco visibili e non provocano dolore e per questo riescono a mascherarsi facilmente. Qualora vi sia una predisposizione latente, l'età scolare è il momento in cui essi si manifestano.
Esiste una tendenza sempre più frequente nei giovani a trascorrere molte ore in inattività (computer, videogiochi..): questa scarsità di movimento, definita come ipocinesia, non fa altro che "adattare" progressivamente l'organismo a ridottissimi livelli di efficienza fisica ed ad uno sviluppo disarmonico della muscolatura non permettendo a tale struttura di crescere nel modo corretto per poter essere sufficientemente tonica da sostenere lo scheletro e preservarlo dallo sviluppo di atteggiamenti scorretti e viziati.
Fra questi una parte di giovani pratica attività ginnico-sportive, nonostante questo, anch’essi possono manifestare atteggiamenti paramorfici e/o dismorfici veri e propri.
In presenza di paramorfismi diventa fondamentale prendere consapevolezza della propria “attitudine” posturale, delle tensioni muscolari coinvolte per costruire i giusti automatismi riflessi di correzione.
Introduzione
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Da quanto riportato in letteratura (e confermato anche da questo studio) le alterazioni e le asimmetrie del rachide non che le anomalie posturali che si ripercuotono a livello degli arti inferiori (piede, ginocchio) sono molto frequenti durante la fase evolutiva.
La metodologia dello screening (e del follow-up) è un approccio estremamente importante perché permette di seguire un ampio numero di soggetti per un prolungato intervallo di tempo agendo come prima barriera al fine di selezionare i soggetti normali da quelli patologici migliorando la prevenzione, le strategie diagnostiche e terapeutiche.