Direzione Generale Attività Produttive, Commercio, Turismo Servizio Politiche per l’industria, l’artigianato, la cooperazione e i servizi
Misura 2.1 Azione B “Progetti per reti di imprese” – bando 2010
MANUALE PER LA RENDICONTAZIONE
Bando approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 141 del 01/02/2010
Graduatoria dei PROGETTI AMMESSI approvata con deliberazione della Giunta regionale n. 1847 del 29/11/2010.
Con il presente manuale vengono indicate le modalità e i termini da rispettare per l’erogazione del saldo del contributo concesso con deliberazione della Giunta regionale n. 1847 del 29/11/2010.
Si informa che il presente manuale, la modulistica e i supporti informatici obbligatori da utilizzare per l’ottenimento del saldo del predetto contributo, sono reperibili sul sito internet regionale “http://imprese.regione.emilia- romagna.it/”, seguendo il percorso “Industria artigianato cooperazione servizi” – “Altri finanziamenti” – “Progetti per reti di imprese” – “Rendicontazione finale”.
A) TERMINE INIZIALE E FINALE DI VALIDITÀ DELLE SPESE.
Ai fini del riconoscimento della loro ammissibilità, le spese devono essere sostenute a partire dal 01/01/2010 (termine iniziale di ammissibilità).
In base alle disposizioni del bando, gli interventi agevolati devono concludersi entro e non oltre 36 mesi decorrenti dalla data di esecutività dell’atto di concessione dei contributi. Considerato che l’atto di concessione dei contributi è esecutivo dal 29/11/2010, ne consegue che i progetti agevolati devono concludersi entro e non oltre il 29/11/2013 (termine finale di ammissibilità).
Pertanto l’arco temporale di ammissibilità delle spese va dal 01/01/2010 (termine iniziale) fino al 29/11/2013 (termine finale).
Il termine iniziale e il termine finale sono considerati “termini perentori”.
Si terrà conto della data di emissione e pagamento delle fatture di spesa nonchè della data di inizio/fine lavori e integrale pagamento della retribuzione del personale dipendente. Le fatture dovranno essere emesse ed integralmente pagate entro il predetto arco temporale di ammissibilità (dal 01/01/2010 al 29/11/2013), pena la loro esclusione totale dal contributo.
Anche le date di inizio e fine lavori e integrale pagamento del personale dipendente devono ricadere nel predetto arco temporale di ammissibilità, pena l’esclusione totale delle spese dal contributo.
Si precisa altresì che l’obbligazione giuridica originaria dei costi indicati nelle fatture, non deve ricadere in un periodo antecedente la data del 01/01/2010 o successiva al 29/11/2013 (esempio: non sarà ritenuta ammissibile la fattura che, pur essendo emessa e pagata dopo il 01/01/2010, sia riferita ad un ordine o ad un documento di trasporto o ad un contratto antecedente la data del 01/01/2010).
In caso di fatture pagate in più soluzioni, tutti i pagamenti dovranno essere inderogabilmente effettuati entro il predetto arco temporale. Un solo pagamento effettuato prima del termine iniziale o dopo il termine finale, comporterà l’esclusione totale dell’intera fattura.
In caso di acquisti effettuati con pagamento a rate, tutte le rate dovranno essere inderogabilmente pagate entro il predetto arco temporale. Il pagamento di una sola rata effettuata prima del termine iniziale o dopo il termine finale, comporterà l’esclusione totale della spesa effettuata.
IMPORTANTE: In caso di modifiche alla composizione del raggruppamento intervenute dopo l’approvazione della graduatoria, il termine iniziale di ammissibilità delle spese sostenute dalle nuove imprese subentranti decorre dalla data dell’autorizzazione regionale alla modifica del raggruppamento (anziché dal 01/01/2010).
B) DURATA MINIMA DEI PROGETTI.
Gli interventi agevolati devono avere una durata minima di 24 mesi decorrenti dalla data di esecutività dell’atto di concessione dei contributi. Considerato che l’atto di concessione dei contributi è esecutivo dal 29/11/2010, ne consegue che, per l’ammissibilità dell’intero progetto, i costi sostenuti devono estendersi almeno fino al 29/11/2012.
Pertanto, per la validità dell’intero progetto, taluna delle fatture di spesa deve essere emessa e/o integralmente pagata in data coincidente o successiva al 29/11/2012 oppure la data di fine lavori e/o integrale pagamento del personale dipendente dev’essere coincidente o successiva al 29/11/2012.
C) PROROGHE
Eventuali richieste di proroga del termine finale previsto dal bando per la realizzazione dell’intervento potranno essere inoltrate presentando apposita richiesta scritta in carta semplice, adeguatamente motivata, sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa capofila.
La proroga (singola o frazionata) potrà essere concessa per un periodo massimo di 12 mesi.
D) TERMINE DA RISPETTARE PER LA PRESENTAZIONE ALLA REGIONE DELLA DOCUMENTAZIONE DI RENDICONTAZIONE DELLE SPESE SOSTENUTE
La documentazione di rendicontazione finale deve essere trasmessa alla Regione entro 2 mesi successivi alla conclusione dell’intervento agevolato. La data di conclusione del progetto coincide con l’ultimo pagamento relativo alle spese finanziate (esempio: ultimo pagamento effettuato in data 15/12/2012 – termine per la trasmissione alla Regione della documentazione di rendicontazione finale 15/02/2013). Il termine per la presentazione alla Regione della documentazione di rendicontazione è considerato ordinatorio.
E) ULTERIORI PRESCRIZIONI E CONDIZIONI
Per quanto riguarda gli investimenti ammissibili a contributo si precisa quanto segue:
GLI INVESTIMENTI DEVONO ESSERE REALIZZATI IN SEDI/UNITÀ LOCALI SITUATE NEL TERRITORIO DELL’EMILIA-ROMAGNA. Le sedi/unità locali oggetto degli investimenti devono essere tutte localizzate nel territorio della Regione Emilia Romagna.
I beni acquistati per la realizzazione del progetto devono essere di nuova fabbricazione e devono rimanere di proprietà dell'intestatario di ciascuna fattura per almeno cinque anni successivi alla data di concessione del contributo. Considerato che l’atto di concessione dei contributi è esecutivo dal 29/11/2010, ne consegue che i beni acquistati per la realizzazione del progetto devono rimanere di proprietà dell'intestatario di ciascuna fattura almeno fino al 29/11/2015.
I costi indicati nell'intervento ed ammissibili al contributo si intendono al netto di IVA, bolli, spese bancarie, interessi e ogni altra imposta e/o onere accessorio (spese di spedizione, trasporto/viaggio, vitto, alloggio, ecc.). Sono escluse le spese amministrative e di gestione.
Non sono ammessi:
− l’acquisto di beni usati;
− la fatturazione incrociata tra le imprese aderenti al raggruppamento (A.T.I., contratto di rete o consorzio);
− i pagamenti effettuati in contanti;
− i pagamenti effettuati tramite compensazione di qualsiasi genere tra il beneficiario ed il fornitore (esempio:
permuta con altri beni mobili e/o immobili, lavori, forniture, servizi, ecc…);
− la fatturazione e/o la vendita dei beni oggetto del contributo nonché la fornitura di consulenze e/o di tutte le altre tipologie di spesa agevolate, da parte dei titolari/soci/legali rappresentanti e/o componenti l’organo di amministrazione delle imprese/consorzi beneficiari del contributo;
− la fatturazione e/o la vendita dei beni oggetto del contributo nonché la fornitura di consulenze e/o di tutte le altre tipologie di spesa agevolate, da parte dei coniugi o dei parenti in linea retta fino al secondo grado dei titolari/soci/legali rappresentanti e/o componenti l’organo di amministrazione delle imprese/consorzi beneficiari del contributo;
− la fatturazione e/o la vendita dei beni oggetto del contributo nonché la fornitura di consulenze e/o di tutte le altre tipologie di spesa agevolate da parte di imprese, società o enti con rapporti di controllo o collegamento con le imprese/consorzi beneficiari del contributo, così come definito ai sensi dell’art. 2359 del c.c. o che abbiano in comune soci, amministratori o procuratori con poteri di rappresentanza;
− qualsiasi forma di autofatturazione.
Si ricorda altresì che i contributi concessi ai sensi del bando sopracitato non sono cumulabili, per le stesse spese di investimento e per i medesimi titoli di spesa, con altri regimi di aiuto nonché con altri aiuti de minimis concessi da qualsiasi ente pubblico. Il contributo previsto dal presente bando è cumulabile esclusivamente con altri incentivi concessi nell’ambito di provvedimenti pubblici di fiscalità generale.
Per quanto riguarda le tipologie di spese ammissibili previste dal bando, si precisa quanto segue:
Tipologia C - Costi per spese impiantistiche e opere civili, finalizzate esclusivamente alla realizzazione della rete Per tale tipologia di spesa, sono da ritenersi ammissibili esclusivamente le spese impiantistiche e le opere civili finalizzate alla realizzazione della rete “telematica” (esempio: impianto elettrico per strumentazioni informatiche, impianto telematico per trasmissione dati; reti lan, impianti di cablatura).
Tipologia H - Costi del personale dipendente delle p.m.i. impegnate nel progetto
Tali costi sono riconosciuti nella misura massima forfettaria del 50% della somma delle voci di spesa A+B+C+D+E+F+G ammesse.
Deve trattarsi esclusivamente di personale dipendente delle p.m.i. del raggruppamento partecipante al progetto, incluso il personale a tempo determinato e part-time. Sono inoltre ammessi a finanziamento i costi relativi a contratti di collaborazione a progetto (co.co.pro.).
In caso di progetto presentato da A.T.I. o contratto di rete, sono esclusi i titolari di imprese individuali, i legali rappresentanti e i soci di società di persone, i legali rappresentanti e i componenti dell'organo di amministrazione di società di capitali.
In caso di progetto presentato da consorzio, i costi del personale dipendente del consorzio stesso saranno riconosciuti nella misura massima forfettaria del 20% della somma delle voci di spesa A+B+C+D+E+F+G ammesse. La restante quota di costi di personale dipendente (fino al raggiungimento della soglia massima del 50%
della somma delle voci di spesa A+B+C+D+E+F+G ammesse) dovrà essere realizzata dalle p.m.i. aderenti al consorzio e partecipanti al progetto. Sono esclusi il legale rappresentante e i componenti dell'organo di amministrazione del consorzio e, nell'ambito delle p.m.i. aderenti al consorzio e partecipanti al progetto, i titolari di imprese individuali, i legali rappresentanti e i soci di società di persone, i legali rappresentanti e i componenti dell'organo di amministrazione di società di capitali.
Non sono ammesse spese di personale dipendente per attività di ordinaria gestione.
In caso di attivazione di contratti di collaborazione coordinata a progetto, si precisa che:
− il contratto a progetto deve essere stipulato dopo la data del 01/01/2010;
− il programma di lavoro oggetto del contratto deve prevedere esplicitamente la connessione e la coerenza con il progetto per cui è stato concesso il contributo;
− il contratto a progetto non può essere stipulato con i titolari, i soci, i legali rappresentanti, i componenti dell'organo di amministrazione e di controllo dell’impresa richiedente;
− il contratto a progetto non può essere stipulato con i coniugi o i parenti in linea retta fino al secondo grado dei titolari/soci/legali rappresentanti e/o componenti l’organo di amministrazione dell’impresa richiedente.
Sia in caso di personale dipendente che in caso di co.co.pro. non sono ammessi i costi per ore di lavoro straordinario.
Nella fase di rendicontazione finale dei progetti, non è prevista la rendicontazione analitica delle spese del personale dipendente tramite presentazione di copie di cedolini/buste paga, di contratti a progetto (per i co.co.pro.) nonché della documentazione dimostrante il pagamento delle retribuzioni.
In ogni caso le spese di personale dipendente e co.co.pro. devono essere dimostrabili tramite regolari cedolini/buste paga nonché tramite documentazione dimostrante il pagamento delle retribuzioni.
I cedolini/buste paga, i contratti a progetto (per i co.co.pro.) e la documentazione dimostrante il pagamento delle retribuzioni devono essere conservate dalle imprese. La Regione, nel caso di sopralluogo ispettivo o per qualunque altro motivo, può effettuare approfondimenti istruttori e documentali per verificare il rispetto delle condizioni e dei requisiti previsti dal bando e dal presente manuale per la concessione/erogazione del contributo.
Tipologia J – Spese generali
Tali costi sono riconosciuti nella misura massima forfettaria del 10% della somma delle voci di spesa A+B+C+D+E+F+G ammesse. Di norma, le spese generali ammissibili al contributo rientrano nelle seguenti tipologie:
− consumi di energia elettrica, gas metano, acqua, smaltimento rifiuti e utenze in genere;
− spese telefoniche;
− spese postali;
− servizi internet;
− cancelleria;
− cataloghi, stampati e manuali;
− materiali di consumo;
− spese per canoni di locazione e di locazione finanziaria (esclusa quota interessi).
Le spese generali per cui si avanza richiesta di contributo devono essere strettamente correlate alla realizzazione del progetto.
Nella fase di rendicontazione finale dei progetti, non è prevista la rendicontazione analitica delle spese generali tramite presentazione di copie di fatture (o altri documenti fiscalmente validi equivalenti alle fatture) nonché della documentazione dimostrante il pagamento delle fatture stesse.
In ogni caso le spese generali devono essere dimostrabili con regolari fatture (o altri documenti fiscalmente validi equivalenti alle fatture) e calcolate mediante un calcolo pro-rata, stabilito indicativamente nella misura pari al 15%
del costo totale (esempio: fattura per consumo di energia elettrica di importo totale pari ad € 1.000,00 i.v.a. esclusa – importo massimo da imputare al progetto pari ad € 150,00 i.v.a. esclusa).
Le fatture (o altri documenti fiscalmente validi equivalenti alle fatture) riguardanti le spese generali devono essere conservate dalle imprese. La Regione, nel caso di sopralluogo ispettivo o per qualunque altro motivo, può effettuare approfondimenti istruttori e documentali per verificare il rispetto delle condizioni e dei requisiti previsti dal bando e dal presente manuale per la concessione/erogazione del contributo.
E.1) POSIZIONE PREVIDENZIALE ED ASSICURATIVA DELLE IMPRESE DEL RAGGRUPPAMENTO
Per la liquidazione del contributo è indispensabile che la posizione previdenziale ed assicurativa di tutte le imprese del raggruppamento sia regolare in base alla normativa vigente. A tal proposito si precisa che:
1) il legale rappresentante di ogni impresa del raggruppamento deve dichiarare nella dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà - MODELLO 1 (vedi successivo paragrafo L – punto 1), la regolarità previdenziale e assicurativa dell’impresa;
2) dopo la presentazione della documentazione di rendicontazione del progetto, la Regione provvederà d’ufficio all’acquisizione dall’INPS o dall’INAIL del DURC di ogni impresa del raggruppamento;
3) nel caso in cui il DURC di taluna delle imprese del raggruppamento non risulti regolare:
3.1) sarà immediatamente sospesa la procedura di liquidazione del contributo;
3.2) la Regione assegnerà all’impresa non regolare un termine congruo (di norma 30 giorni) per regolarizzare la propria posizione previdenziale e/o assicurativa;
3.3) in caso di mancata regolarizzazione:
a) l’impresa con posizione previdenziale e/o assicurativa non regolare è considerata “soggetto non ammissibile”;
b) le spese sostenute dall’impresa con posizione previdenziale e/o assicurativa non regolare saranno totalmente escluse dal contributo (pertanto la percentuale di partecipazione alle spese del progetto dell’impresa sarà pari a 0%);
c) l’impresa con posizione previdenziale e/o assicurativa non regolare non potrà in alcun modo beneficiare del contributo regionale;
d) qualora sia stato liquidato l’anticipo pari al 50% del contributo concesso, la quota di anticipo già erogata all’impresa con posizione previdenziale e/o assicurativa non regolare sarà revocata e sarà avviata la procedura per il recupero della quota stessa, maggiorata degli interessi legali nel frattempo maturati;
e) qualora la situazione negativa comporti l’inammissibilità dell’intero raggruppamento o dell’intero progetto, il contributo concesso sarà revocato totalmente e sarà avviata la procedura per il recupero dell’intero anticipo (pari al 50% del contributo concesso) eventualmente già erogato, maggiorato degli interessi legali nel frattempo maturati.
E.2) ISCRIZIONE AL REGISTRO DELLE IMPRESE PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
Dopo la presentazione della documentazione di rendicontazione del progetto, la Regione provvederà d’ufficio, per ogni impresa del raggruppamento, all’acquisizione telematica della visura camerale contenente i dati relativi all’iscrizione al Registro delle imprese presso la CCIAA competente per territorio. A tal proposito si precisa che:
1) sarà verificata dalla Regione la regolarità e la coerenza delle informazioni comunicate dalle imprese rispetto ai dati contenuti nelle visure camerali acquisite d’ufficio;
2) nel caso in cui la posizione di taluna delle imprese del raggruppamento non risulti regolare:
2.1) sarà immediatamente sospesa la procedura di liquidazione del contributo;
2.2) nel caso di irregolarità sanabili, la Regione assegnerà all’impresa non regolare un termine congruo (di norma 30 giorni) per regolarizzare la propria posizione;
2.3) in caso di mancata regolarizzazione:
a) l’impresa con posizione non regolare è considerata “soggetto non ammissibile”;
b) le spese sostenute dall’impresa con posizione non regolare saranno totalmente escluse dal contributo (pertanto la percentuale di partecipazione alle spese del progetto dell’impresa sarà pari a 0%);
c) l’impresa con posizione non regolare non potrà in alcun modo beneficiare del contributo regionale;
d) qualora sia stato liquidato l’anticipo pari al 50% del contributo concesso, la quota di anticipo già erogata all’impresa con posizione non regolare sarà revocata e sarà avviata la procedura per il recupero della quota stessa, maggiorata degli interessi legali nel frattempo maturati;
e) qualora la situazione negativa comporti l’inammissibilità dell’intero raggruppamento o dell’intero progetto, il contributo concesso sarà revocato totalmente e sarà avviata la procedura per il recupero dell’intero anticipo (pari al 50% del contributo concesso) eventualmente già erogato, maggiorato degli interessi legali nel frattempo maturati.
F) SPECIFICHE IN CASO DI ACQUISIZIONI IN LEASING
Le acquisizioni in leasing (locazione finanziaria) sono ammesse alle seguenti condizioni:
1) il costo ammissibile è quello fatturato alla società di leasing dal fornitore o costruttore del bene (al netto di i.v.a. ed oneri accessori);
2) il contratto di leasing tra la società di leasing e l’utilizzatore finale del bene (che coincide con l’impresa beneficiaria del contributo) deve essere stipulato a partire dal 01/01/2010 (termine perentorio iniziale).
Saranno esclusi i contratti di leasing stipulati prima del 01/01/2010;
3) l’utilizzatore finale (che coincide con l’impresa beneficiaria del contributo) deve acquisire la piena proprietà del bene (riscatto) entro e non oltre il termine perentorio del 29/11/2013 (36 mesi decorrenti dal 29/11/2010 – data di esecutività dell’atto di concessione dei contributi). Il mancato riscatto del bene entro il 29/11/2013
comporta l’esclusione dell’intera spesa. La fattura di riscatto del bene (emessa dalla società di leasing a carico dell’impresa beneficiaria) deve essere emessa ed integralmente pagata entro il 29/11/2013.
4) In sede di rendicontazione finale del progetto, l’impresa deve presentare i seguenti documenti:
a) copia del contratto di leasing stipulato tra la società di leasing e l’impresa beneficiaria del contributo.
Nel contratto di leasing deve essere indicato il valore iniziale del bene, al netto di i.v.a. e oneri accessori;
b) copia del verbale di consegna del bene sottoscritto dall’impresa, contenente la descrizione, la data e il luogo di consegna;
c) copia della fattura di riscatto del bene a cui deve essere allegata copia del documento di quietanza della fattura stessa.
G) VARIANTI DI PROGETTO
VARIANTI RILEVANTI E SOSTANZIALI
Eventuali variazioni rilevanti e sostanziali al progetto originario potranno essere inoltrate presentando al competente Servizio regionale apposita richiesta di variante in carta semplice, sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa capofila, rispettando il limite di spesa ammessa dalla Regione.
La richiesta di variante, adeguatamente motivata e argomentata, dovrà evidenziare gli scostamenti previsti rispetto al progetto originariamente ammesso a contributo.
In ogni caso dovranno rimanere inalterati gli obiettivi originari e l'impianto complessivo dell'intervento ammesso a finanziamento.
La richiesta di variante può avere ad oggetto:
− una variazione degli importi rispetto a quelli indicati nel progetto ammesso a contributo;
− una variazione in merito alle caratteristiche tecniche e alle tipologie di spesa riguardanti gli interventi da realizzare;
− ambedue gli aspetti sopraindicati.
A seguito della richiesta di variazione, la Regione si riserva la facoltà di richiedere al beneficiario ulteriore documentazione che lo stesso sarà tenuto a trasmettere a supporto della stessa.
In caso di mancato accoglimento della richiesta di variazione, la Regione si riserva la facoltà di revocare, in tutto o in parte, il contributo concesso.
VARIANTI ORDINARIE
Sono considerate varianti ordinarie, che non necessitano di espressa autorizzazione regionale:
− le compensazioni/aggiustamenti tra le varie voci di spesa nella percentuale di scostamento fino al 20%;
− la sostituzione di taluno dei beni previsti nel progetto agevolato, con altri beni simili e/o funzionalmente e strumentalmente equivalenti;
− la sostituzione di taluno dei fornitori di beni e/o servizi previsti nel progetto agevolato, con altri fornitori simili e/o funzionalmente equivalenti.
Le varianti ordinarie devono comunque essere adeguatamente illustrate e motivate nella relazione tecnica finale indicata al successivo paragrafo L, punto 7.
In caso di presenza di varianti ordinarie, la relazione tecnica finale deve evidenziare gli scostamenti realizzati rispetto al progetto originariamente ammesso a contributo.
In ogni caso devono rimanere inalterati gli obiettivi originari e l'impianto complessivo dell'intervento ammesso a finanziamento.
H) VARIAZIONI NELLA COMPOSIZIONE DEI RAGGRUPPAMENTI BENEFICIARI DEL CONTRIBUTO
Dopo la presentazione alla Regione della documentazione finale di rendicontazione, non saranno consentite variazioni di nessun tipo nella composizione dei raggruppamenti beneficiari del contributo.
I) COME SARÀ PAGATO IL CONTRIBUTO
Il saldo del contributo sarà liquidato agli aventi diritto ad ultimazione dell'intervento e dietro presentazione della documentazione di rendicontazione finale indicata al successivo paragrafo L.
Il contributo sarà liquidato interamente all’impresa capofila; quest’ultima dovrà poi versare alle imprese non capofila quota parte del contributo regionale, in base alla percentuale di partecipazione alle spese sostenute per la realizzazione del progetto.
L) DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA DA PRESENTARE PER LA RENDICONTAZIONE
Per la liquidazione del saldo contributo, deve essere presentata alla Regione la seguente documentazione obbligatoria:
DOCUMENTO/I N. 1
1) Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà sottoscritta dal legale rappresentante di ognuna delle imprese del raggruppamento (impresa capofila e imprese non capofila), compilata utilizzando il MODELLO 1.
Pertanto deve essere presentata una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà – MODELLO 1 per ognuna delle imprese del raggruppamento.
Si invitano i legali rappresentanti delle imprese aderenti al raggruppamento a prestare particolare attenzione al contenuto delle dichiarazioni/impegni obbligatori, assunti con la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà di cui al predetto MODELLO 1.
Si ricorda che la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà – MODELLO 1 – è prestata ai sensi degli articoli 46 e 47 del D.P.R. 445/2000. Quanto dichiarato comporta l’applicazione delle sanzioni penali stabilite nell’articolo 76 del medesimo D.P.R., in caso di dichiarazioni false o mendaci.
INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL MODELLO 1 Il MODELLO 1 è suddiviso in 3 sezioni.
La Sezione 1 deve essere compilata con i dati anagrafici del legale rappresentante dell’impresa nonché con i dati identificativi della stessa impresa. Nei dati dell’impresa devono essere indicati, tra l’altro, il codice INAIL, la matricola INPS nonché il contratto collettivo nazionale di lavoro (C.C.N.L.) applicato all’impresa; tali dati saranno utilizzati dalla Regione per richiedere direttamente il DURC all’INPS o all’INAIL.
La Sezione 2 contiene le dichiarazioni/impegni obbligatori previsti dal bando e non deve essere in alcun modo modificata o compilata.
La Sezione 3 deve essere compilata e completata con i seguenti elementi e documenti:
− dati occupazionali, fatturato e volume esportato dell’impresa. Tali dati sono riferiti al periodo antecedente l’investimento e al periodo immediatamente successivo alla conclusione del progetto;
− al MODELLO 1 deve essere allegata, come parte integrante, la tabella riepilogativa delle spese sostenute dall’impresa. Tale tabella si ottiene stampando il foglio “RIEPILOGO SPESE” contenuto nel file in formato exel “RENDICONTO ANALITICO.xls” (vedi successivo punto 1.1 - sezione “INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL RENDICONTO ANALITICO”);
− luogo e data di sottoscrizione;
− firma del legale rappresentante.
1.1) Oltre al MODELLO 1, deve essere compilato il RENDICONTO ANALITICO dei costi sostenuti da ciascuna impresa del raggruppamento per la realizzazione dell’intervento agevolato. Tali costi devono essere coerenti con le voci di spesa ritenute ammissibili dalla Regione.
INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL RENDICONTO ANALITICO
Per la compilazione del rendiconto analitico utilizzare il file in formato exel “RENDICONTO ANALITICO.xls”
appositamente predisposto e approvato dalla Regione. Il file deve essere scaricato e devono essere creati tanti file quante sono le imprese del raggruppamento, assegnando ad ogni file un nome diverso seguendo il seguente esempio:
− raggruppamento composto dalle società BIANCHI SRL, ROSSI SPA e VERDI SNC;
− creare 3 file denominati “SPESE BIANCHI.xls”, “SPESE ROSSI.xls” e “SPESE VERDI.xls”;
− nel file “SPESE BIANCHI.xls” vanno inseriti i dati relativi alle spese sostenute dalla società BIANCHI SRL;
nel file “SPESE ROSSI.xls” vanno inseriti i dati relativi alle spese sostenute dalla società ROSSI SPA; nel file
“SPESE VERDI.xls” vanno inseriti i dati relativi alle spese sostenute dalla società VERDI SNC.
− al momento dell’inoltro della documentazione di rendicontazione alla Regione (vedi successivo paragrafo M), i file “SPESE BIANCHI.xls”, “SPESE ROSSI.xls” e “SPESE VERDI.xls” devono essere trasmessi alla Regione a mezzo posta elettronica ordinaria oppure tramite memoria USB (chiavetta). Non è obbligatoria la trasmissione cartacea alla Regione dei documenti compilati utilizzando il file “RENDICONTO ANALITICO.xls”.
Nella fase di compilazione del rendiconto analitico, si raccomanda di non modificare in alcun modo il formato del file “RENDICONTO ANALITICO.xls”.
Il file RENDICONTO ANALITICO.xls contiene 12 fogli (che si trovano in basso a sinistra), aventi le seguenti denominazioni:
− “SPESE A”
− “SPESE B”
− “SPESE C”
− “SPESE D”
− “SPESE E”
− “SPESE F”
− “SPESE G”
− “SPESE H (ordinario)”
− “SPESE H1 (co.co.pro.)”
− “SPESE I”
− “SPESE J”
− “RIEPILOGO SPESE”
SPESE A
Nel foglio denominato “SPESE A” vanno inseriti i dati relativi alle fatture per acquisto di hardware e software. Le fatture vanno elencate seguendo l’ordine cronologico relativo alla data di emissione.
La cella E3 va compilata con la ragione sociale dell’impresa aderente al raggruppamento.
La colonna A contiene il numero progressivo preimpostato dalla Regione e non deve essere compilata o modificata.
La colonna B deve essere compilata con il numero della fattura.
La colonna C va compilata con la data di emissione della fattura (inserire la data con il formato gg/mm/aaaa – esempio: 14/03/2011). Come già precisato le fatture vanno elencate seguendo l’ordine cronologico relativo alla data di emissione.
Nella colonna D inserire la descrizione della spesa per cui si chiede il contributo.
La colonna E va compilata con la ragione sociale del fornitore.
Nella colonna F inserire l’importo totale (i.v.a. inclusa) della fattura.
Nella colonna G inserire l’importo (iva esclusa) della spesa per cui si chiede il contributo.
La colonna H va compilata con l’indicazione della tipologia di quietanza-pagamento della fattura. In caso di pagamento effettuato tramite bonifico bancario (o postale) indicare “bonifico”; in caso di pagamento effettuato tramite assegno bancario indicare “assegno”; in caso di pagamento effettuato tramite ricevuta bancaria indicare
“riba”; in caso di pagamento effettuato tramite carta di credito aziendale indicare “carta di credito”. Per quanto riguarda la modalità di pagamento delle fatture, si invita altresì a prestare particolare attenzione a quanto indicato al successivo punto 4.
Nella colonna I inserire la data relativa alla quietanza-pagamento della fattura (inserire la data con il formato gg/mm/aaaa – esempio: 14/03/2011).
ATTENZIONE
Per le fatture pagate in unica soluzione, compilare solo le colonne H e I.
Per le fatture pagate in più soluzioni, i dati delle colonne H e I riguardano il primo pagamento mentre per i pagamenti successivi devono essere compilate le colonne J – K – (tipologia e data 2° quietanza), L - M (tipologia e data 3° quietanza), N – O (tipologia e data 4° quietanza), P – Q (tipologia e data 5° quietanza). Il file è predisposto per l’inserimento dei dati relativi a cinque pagamenti di una singola fattura. In caso di fattura pagata in sei o più soluzioni, utilizzare la riga successiva e compilare solo le colonne H – I – J – K – L – M – N – O – P – Q (lasciare in bianco le colonne B – C – D – E – F – G).
Nella colonna R vanno inserite dall’impresa eventuali annotazioni di rilievo riguardanti elementi particolari della singola fattura.
Le colonne S – T – U sono di competenza della Regione e non devono essere compilate dall’impresa.
Il foglio è preimpostato per l’inserimento dei dati relativi a n. 100 fatture. Qualora il numero delle fatture risulti inferiore, l’impresa deve lasciare il foglio inalterato. Qualora il numero delle fatture risulti superiore, l’impresa deve contattare la Regione per l’adeguamento del foglio alle necessità dell’impresa stessa.
SPESE B
Nel foglio denominato “SPESE B” vanno inseriti i dati relativi alle fatture per acquisizione di brevetti e diritti di licenza.
Per la compilazione si rimanda a quanto già previsto per il foglio denominato “SPESE A”.
SPESE C
Nel foglio denominato “SPESE C” vanno inseriti i dati relativi alle fatture per spese impiantistiche e opere civili finalizzate esclusivamente alla realizzazione di rete telematica.
Per la compilazione si rimanda a quanto già previsto per il foglio denominato “SPESE A”.
SPESE D
Nel foglio denominato “SPESE D” vanno inseriti i dati delle fatture riguardanti le consulenze amministrative per presentazione domanda di contributo e documentazione di rendicontazione (max. € 2.000,00 per l’intero progetto).
Per la compilazione si rimanda a quanto già previsto per il foglio denominato “SPESE A”.
Il foglio è preimpostato per l’inserimento dei dati relativi a n. 20 fatture. Qualora il numero delle fatture risulti inferiore, l’impresa deve lasciare il foglio inalterato. Qualora il numero delle fatture risulti superiore, l’impresa deve contattare la Regione per l’adeguamento del foglio alle necessità dell’impresa stessa.
SPESE E
Nel foglio denominato “SPESE E” vanno inseriti i dati dei contratti (o altri documenti equivalenti) relativi alle fideiussioni bancarie o assicurative presentate alla Regione per l’ottenimento dell’anticipo pari al 50% del contributo concesso. Tale tipologia di spesa è ammessa entro il limite massimo di € 2.000,00 per l’intero progetto.
Per la compilazione si rimanda a quanto già previsto per i fogli denominati “SPESE A” e “SPESE D”.
SPESE F
Nel foglio denominato “SPESE F” vanno inseriti i dati delle fatture riguardanti le spese notarili e di registrazione sostenute per la costituzione e formalizzazione del raggruppamento (A.T.I. o contratto di rete). Tale tipologia di spesa è ammessa entro il limite massimo di € 2.000,00 per l’intero progetto.
Per la compilazione si rimanda a quanto già previsto per i fogli denominati “SPESE A” e “SPESE D”.
SPESE G
Nel foglio denominato “SPESE G” vanno inseriti i dati relativi alle fatture di spesa relative alle consulenze esterne specialistiche.
Per la compilazione si rimanda a quanto già previsto per il foglio denominato “SPESE A”.
SPESE H (ordinario)
Nel foglio denominato “SPESE H (ordinario)” vanno inseriti i dati relativi ai costi del personale dipendente
“ordinario” impegnato nel progetto. Per personale dipendente “ordinario” si intendono i dipendenti che non rientrano nella categoria dei collaboratori coordinati a progetto (co.co.pro.).
Per i co.co.pro. deve essere compilata la successiva scheda denominata “SPESE TIPO H1 (co.co.pro.).
La cella E2 va compilata con la ragione sociale dell’impresa aderente al raggruppamento.
La colonna A contiene il numero progressivo preimpostato dalla Regione e non deve essere compilata o modificata.
La colonna B deve essere compilata con il cognome e il nome del dipendente impegnato nel progetto.
La colonna C va compilata con il periodo lavorativo del dipendente impegnato nel progetto, con l’indicazione temporale mese-anno (esempio: gennaio 2011). Per ogni mese lavorato dallo stesso dipendente, deve essere utilizzata una riga diversa.
Nella colonna D inserire l’importo relativo alla retribuzione lorda mensile percepita dal dipendente, rilevata dal cedolino (importo lordo del cedolino).
Nella colonna E inserire l’importo degli oneri INPS mensili versati dall’impresa per il dipendente.
Nella colonna F inserire l’importo degli oneri INAIL mensili versati dall’impresa per il dipendente.
Nella colonna G inserire l’importo degli eventuali oneri mensili versati dall’impresa ad altri enti previdenziali per il dipendente.
Nella colonna H inserire l’importo degli oneri mensili a carico dell’azienda relativi al trattamento di fine rapporto (TFR) del dipendente.
Nella colonna I inserire l’importo degli oneri mensili a carico dell’azienda relativi alla 13° e 14° mensilità spettanti al dipendente.
La colonna J non va compilata in quanto contiene già la formula preimpostata dalla Regione per il calcolo del costo totale mensile del dipendente. Il costo totale mensile è ricavato sommando gli importi delle colonne D + E + F + G + H + I.
Nella colonna K inserire il numero delle ore complessive lavorate dal dipendente nel mese considerato. Per ore complessive si intende il monte ore totale lavorato dal dipendente, indipendentemente dalle ore effettivamente lavorate/dedicate dal dipendente alla realizzazione del progetto. Le ore effettivamente lavorate/dedicate dal dipendente alla realizzazione del progetto vanno poi indicate a colonna M.
La colonna L non va compilata in quanto contiene già la formula preimpostata dalla Regione per il calcolo del costo orario mensile del dipendente. Il costo orario mensile è ricavato dal rapporto tra il costo totale mensile (importo colonna J) e il numero delle ore complessive lavorate nel mese considerato (colonna K).
Nella colonna M inserire il numero delle ore effettivamente lavorate/dedicate dal dipendente alla realizzazione del progetto (ore da imputare al progetto). Ovviamente il numero di ore indicate a colonna M non può essere superiore al numero di ore indicate a colonna K.
La colonna N non va compilata in quanto contiene già la formula preimpostata dalla Regione per il calcolo del costo effettivo da imputare al progetto e per cui si chiede il contributo. Il costo effettivo da imputare al progetto è ricavato dal prodotto tra il costo orario mensile (importo colonna L) e il numero delle ore da imputare al progetto (colonna M).
La colonna O va compilata con l’indicazione della tipologia di quietanza-pagamento del cedolino/busta paga. In caso di pagamento effettuato tramite bonifico bancario (o postale) indicare “bonifico”; in caso di pagamento effettuato tramite assegno bancario indicare “assegno”.
Nella colonna P inserire la data relativa alla quietanza-pagamento del cedolino/busta paga (inserire la data con il formato gg/mm/aaaa – esempio: 14/03/2011).
ATTENZIONE
Per i cedolini pagati in unica soluzione, compilare solo le colonne O e P.
Per i cedolini pagati in più soluzioni, i dati delle colonne O e P riguardano il primo pagamento mentre per i pagamenti successivi devono essere compilate le colonne Q – R – (tipologia e data 2° quietanza), S – T (tipologia e data 3° quietanza). Il foglio è preimpostato per l’inserimento dei dati relativi a tre pagamenti di un singolo cedolino. In caso di cedolino pagato i quattro o più soluzioni, utilizzare la riga successiva e compilare solo le colonne O – P – Q – R – S – T (lasciare in bianco le colonne B – C – D – E – F – G – H – I – J – K – L – M – N).
Nella colonna U vanno inserite dall’impresa eventuali annotazioni di rilievo riguardanti elementi particolari relativi alla posizione lavorativa considerata.
Le colonne V – W – X sono di competenza della Regione e non devono essere compilate dall’impresa.
Il foglio è preimpostato per l’inserimento dei dati relativi a n. 200 posizioni lavorative. Qualora il numero delle posizioni lavorative risulti inferiore, l’impresa deve lasciare il foglio inalterato. Qualora il numero delle posizioni lavorative risulti superiore, l’impresa deve contattare la Regione per l’adeguamento del foglio alle necessità dell’impresa stessa.
SPESE H1 (co.co.pro.)
Nel foglio denominato “SPESE H1 (co.co.pro.)” vanno inseriti i dati relativi ai costi dei collaboratori coordinati a progetto.
La cella E2 va compilata con la ragione sociale dell’impresa aderente al raggruppamento.
La colonna A contiene il numero progressivo preimpostato dalla Regione e non deve essere compilata o modificata.
La colonna B deve essere compilata con il cognome e il nome del collaboratore coordinato a progetto.
La colonna C va compilata con il periodo lavorativo del co.co.pro. impegnato nel progetto, con l’indicazione temporale mese-anno (esempio: gennaio 2011). Per ogni mese lavorato dallo stesso co.co.pro., deve essere utilizzata una riga diversa.
Nella colonna D inserire l’importo relativo alla retribuzione lorda mensile percepita dal co.co.pro., rilevata dal cedolino (importo lordo cedolino).
Nella colonna E inserire l’importo degli oneri INPS mensili versati dall’impresa per il co.co.pro.
Nella colonna F inserire l’importo degli oneri INAIL mensili versati dall’impresa per il co.co.pro.
Nella colonna G inserire l’importo degli eventuali oneri mensili versati dall’impresa ad altri enti previdenziali per il co.co.pro.
La colonna H non va compilata in quanto contiene già la formula preimpostata dalla Regione per il calcolo del costo totale mensile del co.co.pro. impegnato nel progetto (costo da imputare al progetto) e per cui si chiede il contributo. Il costo da imputare al progetto è ricavato sommando gli importi delle colonne D + E + F + G.
La colonna I va compilata con l’indicazione della tipologia di quietanza-pagamento del cedolino/busta paga. In caso di pagamento effettuato tramite bonifico bancario (o postale) indicare “bonifico”; in caso di pagamento effettuato tramite assegno bancario indicare “assegno”.
Nella colonna J inserire la data relativa alla quietanza-pagamento del cedolino/busta paga (inserire la data con il formato gg/mm/aaaa – esempio: 14/03/2011).
ATTENZIONE
Per i cedolini pagati in unica soluzione, compilare solo le colonne I e J.
Per i cedolini pagati in più soluzioni, i dati delle colonne I e J riguardano il primo pagamento mentre per i pagamenti successivi devono essere compilate le colonne K – L – (tipologia e data 2° quietanza), M – N (tipologia e data 3° quietanza). Il foglio è preimpostato per l’inserimento dei dati relativi a tre pagamenti di un singolo cedolino. In caso di cedolino pagato in quattro o più soluzioni, utilizzare la riga successiva e compilare solo le colonne I – J – K – L – M – N (lasciare in bianco le colonne B – C – D – E – F – G – H).
Nella colonna O vanno inserite eventuali annotazioni di rilievo riguardanti elementi particolari relativi alla posizione lavorativa considerata.
Le colonne P – Q – R sono di competenza della Regione e non devono essere compilate dall’impresa.
Il foglio è preimpostato per l’inserimento dei dati relativi a n. 200 posizioni lavorative. Qualora il numero delle posizioni lavorative risulti inferiore, l’impresa deve lasciare il foglio inalterato. Qualora il numero delle posizioni lavorative risulti superiore, l’impresa deve contattare la Regione per l’adeguamento del foglio alle necessità dell’impresa stessa.
SPESE I
Nel foglio denominato “SPESE I” vanno inseriti i dati relativi alle fatture per i costi di formazione del personale dipendente.
Per la compilazione si rimanda a quanto già previsto per il foglio denominato “SPESE A”.
SPESE J
Nel foglio denominato “SPESE J” vanno inseriti i dati relativi alle spese generali imputabili al progetto.
Per le disposizioni relative a tale tipologia di spesa, si rimanda a quanto previsto al precedente paragrafo E, nella sezione dedicata alle SPESE GENERALI.
La cella C3 va compilata con la ragione sociale dell’impresa aderente al raggruppamento.
Nella colonna A indicare, nella stessa cella, le diverse tipologie di spese generali per cui si chiede il contributo (esempio: utenze energia elettrica-gas metano-acqua, servizi internet, canoni di locazione).
Nella colonna B inserire l’importo complessivo delle spese generali imputabili al progetto (iva esclusa), su cui l’impresa chiede il contributo.
Nella colonna C indicare il periodo in cui sono stati sostenuti i costi per spese generali da imputare al progetto, indicando le date di inizio e fine periodo (esempio: dal 30/09/2010 al 31/12/2012).
Nella colonna D vanno inserite eventuali annotazioni di rilievo riguardanti elementi particolari delle spese generali da imputare al progetto.
Le colonne E – F – G sono di competenza della Regione e non devono essere compilate dall’impresa.
RIEPILOGO SPESE
Il foglio denominato “RIEPILOGO SPESE” contiene, per ciascuna impresa del raggruppamento, il totale dei costi sostenuti suddivisi per ogni categoria di spesa.
Il foglio denominato si autocompila con i dati inseriti nei fogli precedenti sopracitati, da “SPESE A” fino a “SPESE J”. Le imprese devono semplicemente compilare la cella B2 del foglio “RIEPILOGO SPESE” con l’indicazione della ragione sociale dell’impresa stessa.
Il foglio “RIEPILOGO SPESE” deve essere stampato, firmato dal legale rappresentante dell’impresa e allegato come parte integrante alla dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà – MODELLO 1.
Come già precisato al precedente paragrafo E, nella fase di rendicontazione finale dei progetti, non è prevista la rendicontazione analitica delle spese di “personale dipendente” e delle “spese generali” tramite presentazione di cedolini/buste paga, contratti a progetto (per i co.co.pro.), fatture, documentazione dimostrante il pagamento delle spese, ecc….
In pratica, per il personale dipendente e per le spese generali la rendicontazione è costituita esclusivamente dai dati inseriti da ogni impresa nel file “RENDICONTO ANALITICO.xls”. In ogni caso si ricorda che cedolini/buste paga, contratti a progetto (per i co.co.pro.), fatture e quietanze dei pagamenti devono essere conservate dalle imprese. La Regione, nel caso di sopralluogo ispettivo o per qualunque altro motivo, può effettuare approfondimenti istruttori e documentali per verificare il rispetto delle condizioni e dei requisiti previsti dal bando e dal presente manuale per la concessione/erogazione del contributo.
DOCUMENTO/I N. 2
2) Prospetto finale di riparto dei costi. Tale prospetto costituisce la sintesi delle spese sostenute da tutte le imprese del raggruppamento per la realizzazione dell’intervento agevolato e consente di verificare la percentuale finale di partecipazione al progetto di ciascuna impresa.
INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL PROSPETTO FINALE DI RIPARTO DEI COSTI
Prima di procedere con la compilazione del “Prospetto finale di riparto dei costi”, va compilato, per ciascuna impresa del raggruppamento, il relativo rendiconto analitico (vedi precedente punto 1.1). Come già precisato, con la compilazione del rendiconto analitico viene generato automaticamente il foglio “RIEPILOGO SPESE” che contiene, per ciascuna impresa del raggruppamento, il totale dei costi sostenuti suddivisi per ogni categoria di spesa. I dati contenuti nel foglio “RIEPILOGO SPESE” sono indispensabili per la compilazione del “Prospetto finale di riparto dei costi”.
Per la compilazione del Prospetto finale di riparto dei costi, utilizzare il file in formato exel “PROSPETTO FINALE RIPARTO COSTI.xls” appositamente predisposto e approvato dalla Regione.
La colonna A contiene il numero progressivo preimpostato dalla Regione e non deve essere compilata o modificata.
La colonna B deve essere compilata con la ragione sociale delle imprese aderenti al raggruppamento, iniziando dall’impresa capofila.
La colonna C è già compilata con l’indicazione del ruolo svolto da ciascuna impresa del raggruppamento e non deve essere ricompilata o modificata.
Nella colonna D inserire l’importo totale dei costi di ogni impresa riferiti alla categoria di spesa tipo A (Hardware e software), per i quali si richiede il contributo. In pratica deve essere riportato, per ogni impresa, l’importo di colonna C riferito alla categoria di spesa A – foglio RIEPILOGO SPESE – file RENDICONTO ANALITICO. xls.
Nella colonna E inserire l’importo totale dei costi di ogni impresa riferiti alla categoria di spesa tipo B (Brevetti e licenze), per i quali si richiede il contributo. In pratica deve essere riportato, per ogni impresa, l’importo di colonna C riferito alla categoria di spesa B – foglio RIEPILOGO SPESE – file RENDICONTO ANALITICO. xls.
Nella colonna F inserire l’importo totale dei costi di ogni impresa riferiti alla categoria di spesa tipo C (Spese impiantistiche e opere civili per realizzazione rete telematica), per i quali si richiede il contributo. In pratica deve essere riportato, per ogni impresa, l’importo di colonna C riferito alla categoria di spesa C – foglio RIEPILOGO SPESE – file RENDICONTO ANALITICO. xls.
Nella colonna G inserire l’importo totale dei costi di ogni impresa riferiti alla categoria di spesa tipo D (Consulenze amministrative per compilazione domanda e rendicontazione – max € 2.000,00 per l’intero progetto), per i quali si richiede il contributo. In pratica deve essere riportato, per ogni impresa, l’importo di colonna C riferito alla categoria di spesa D – foglio RIEPILOGO SPESE – file RENDICONTO ANALITICO. xls.
Nella colonna H inserire l’importo totale dei costi di ogni impresa riferiti alla categoria di spesa tipo E (Fideiussione bancaria o assicurativa – max € 2.000,00 per l’intero progetto), per i quali si richiede il contributo. In pratica deve essere riportato, per ogni impresa, l’importo di colonna C riferito alla categoria di spesa E – foglio RIEPILOGO SPESE – file RENDICONTO ANALITICO. xls.
Nella colonna I inserire l’importo totale dei costi di ogni impresa riferiti alla categoria di spesa tipo F (Spese notarili e di registrazione per costituzione raggruppamento - max. € 2.000,00 per l’intero progetto), per i quali si richiede il contributo. In pratica deve essere riportato, per ogni impresa, l’importo di colonna C riferito alla categoria di spesa F – foglio RIEPILOGO SPESE – file RENDICONTO ANALITICO. xls.
Nella colonna J inserire l’importo totale dei costi di ogni impresa riferiti alla categoria di spesa tipo G (Consulenze esterne specialistiche), per i quali si richiede il contributo. In pratica deve essere riportato, per ogni impresa, l’importo di colonna C riferito alla categoria di spesa G – foglio RIEPILOGO SPESE – file RENDICONTO ANALITICO. xls.
Nella colonna K inserire l’importo totale dei costi di ogni impresa riferiti alla categoria di spesa tipo H-H1 (Personale dipendente ordinario + co.co.pro.), per i quali si richiede il contributo. In pratica deve essere riportato,
per ogni impresa, l’importo di colonna C riferito alla categoria di spesa H – foglio RIEPILOGO SPESE – file RENDICONTO ANALITICO. xls.
Nella colonna L inserire l’importo totale dei costi di ogni impresa riferiti alla categoria di spesa tipo I (Formazione personale dipendente), per i quali si richiede il contributo. In pratica deve essere riportato, per ogni impresa, l’importo di colonna C riferito alla categoria di spesa I – foglio RIEPILOGO SPESE – file RENDICONTO ANALITICO. xls.
Nella colonna M inserire l’importo totale dei costi di ogni impresa riferiti alla categoria di spesa tipo J (Spese generali), per i quali si richiede il contributo. In pratica deve essere riportato, per ogni impresa, l’importo di colonna C riferito alla categoria di spesa J – foglio RIEPILOGO SPESE – file RENDICONTO ANALITICO. xls.
La colonna N non va compilata in quanto contiene già la formula preimpostata dalla Regione per il calcolo dell’importo totale delle spese sostenute da ogni impresa per le quali si richiede il contributo. Tale importo è ricavato sommando gli importi delle colonne D + E + F + G + H + I + J + K + L + M).
La colonna O non va compilata in quanto contiene già la formula preimpostata dalla Regione per il calcolo della percentuale di partecipazione di ogni singola impresa sul totale del progetto.
IMPORTANTE: si ricorda che le spese indicate alle colonne G, H, I, K, L, M sono soggette ai limiti massimi previsti dal bando. In caso di superamento dei predetti limiti, l’importo totale delle citate colonne riportato a riga 21 si colorerà automaticamente di rosso. In tal caso i beneficiari dovranno obbligatoriamente apportare le riduzioni necessarie per riportare le spese entro i limiti previsti dal bando.
Al termine della compilazione, il foglio “PROSPETTO FINALE RIPARTO COSTI.xls” deve essere stampato, firmato dal legale rappresentante dell’impresa capofila e presentato alla Regione unitamente alla restante documentazione di rendicontazione.
DOCUMENTO/I N. 3
3) Fotocopia della carta d’identità o del passaporto, in corso di validità, del legale rappresentante di ogni impresa del raggruppamento (impresa capofila e imprese non capofila).
DOCUMENTO/I N. 4
4) Fotocopia delle fatture, debitamente quietanzate (o documenti fiscalmente validi equivalenti alle fatture), relative alle spese sostenute da ogni impresa del raggruppamento, elencate nel RENDICONTO ANALITICO descritto al precedente punto 1.1.
Al momento dell’inoltro della documentazione di rendicontazione alla Regione, si prega di predisporre le copie delle fatture (con relative quietanze) secondo l'ordine di elencazione riportato nel citato RENDICONTO ANALITICO.
Si precisa che le fatture devono riportare una descrizione chiara e precisa delle forniture effettuate, che consentano l’immediata riconducibilità delle forniture stesse al progetto agevolato (devono essere evitate descrizioni vaghe o generiche).
Ad ogni fattura dovrà essere allegata copia del documento di quietanza della fattura stessa.
Il pagamento delle fatture deve essere effettuato esclusivamente secondo le seguenti modalità:
− bonifico bancario o postale;
− assegno bancario;
− ricevuta bancaria (ri-ba);
− carta di credito aziendale (non è consentito l’utilizzo di carte di credito personali dei titolari/soci/legali rappresentati delle imprese del raggruppamento).
Nel dettaglio si specifica quanto segue:
a) pagamento effettuato tramite bonifico bancario o postale (anche bonifico elettronico). In tal caso deve essere prodotta, unitamente alla copia della fattura, la seguente documentazione:
− copia ordine di bonifico (da cui si evincano gli estremi del beneficiario/i, in particolare in caso di pagamenti cumulativi di fornitori) con relativa copia estratto conto bancario (o postale) intestato
ovvero, in alternativa
− copia documento rilasciato dalla Banca (o dalla Posta) attestante l’esecuzione dell’operazione (vale a dire la contabile bancaria (o postale) contenente il relativo numero di C.R.O. (Codice Trasmissione Interbancaria di Bonifico) con relativa copia estratto conto bancario (o postale) intestato all’impresa, che attesti il pagamento e l'effettiva uscita finanziaria.
b) pagamento effettuato tramite assegno bancario. In tal caso deve essere prodotta, unitamente alla copia della fattura, copia dell’assegno bancario con relativa copia dell’estratto conto bancario intestato all’impresa che attesti il pagamento e l'effettiva uscita finanziaria.
c) pagamento effettuato tramite ricevuta bancaria. In tal caso deve essere prodotta, unitamente alla copia della fattura, copia della ricevuta bancaria contenente l’indicazione del beneficiario e degli estremi di pagamento con relativa copia dell’estratto conto bancario intestato all’impresa che attesti il pagamento e l'effettiva uscita finanziaria.
d) pagamento effettuato tramite carta di credito aziendale. In tal caso deve essere prodotta, unitamente alla copia della fattura, copia dell’estratto conto bancario intestato all’impresa che attesti il pagamento e l'effettiva uscita finanziaria.
Si sottolinea l’importanza dell’estratto conto bancario intestato all’impresa quale documento giustificativo delle operazioni compiute e strettamente obbligatorio a dimostrazione delle effettive uscite finanziarie.
E’ fortemente consigliato il pagamento delle fatture con pagamenti singoli per ogni fattura, evitando i pagamenti cumulativi di altre fatture e/o fornitori. In ogni caso, nell’eventualità di pagamenti cumulativi, oltre alla documentazione già citata dovrà essere sempre allegato, in copia, l’ordinativo da cui si evincano gli estremi del beneficiario e la causale del pagamento.
Non sono ammessi i pagamenti effettuati con qualsiasi modalità diversa da quelle precedentemente indicate.
DOCUMENTO/I N. 5
5) Solo per i progetti che prevedono spese rientranti nella categoria G - consulenze esterne specialistiche. Per ogni consulenza esterna deve essere presentata (oltre alle fotocopie delle fatture di spesa quietanzate – vedi precedente punto 4) apposita relazione finale, predisposta dallo stesso soggetto consulente, indicante modalità, contenuto, finalità della consulenza e obiettivi raggiunti.
Per tale categoria di spesa si precisa altresì che:
a) se non viene richiesto il contributo sulla ritenuta d’acconto, non dovrà essere presentato il modello F24 con cui l’impresa ha versato la stessa ritenuta d’acconto;
b) al contrario, se viene richiesto il contributo anche sulla ritenuta d’acconto, dovrà essere presentato (oltre alla fotocopia delle fatture quietanzate) copia del modello F24, corredato di relativa quietanza di versamento, che attesti il pagamento della stessa ritenuta d’acconto.
DOCUMENTO/I N. 6
6) Scheda indicante la modalità di riscossione del contributo prescelta dall’impresa capofila, compilata utilizzando il MODELLO 2. Si informa che:
− la Sezione B) del MODELLO 2 non deve essere compilata;
− nella compilazione della Sezione C) del MODELLO 2, dovrà essere obbligatoriamente indicata la modalità di riscossione del contributo di cui al punto 4 (accreditamento su conto corrente bancario intestato all’impresa capofila) ovvero, in alternativa, la modalità di cui al punto 5 (accreditamento su conto corrente postale intestato all’impresa capofila). Non sono ammesse le modalità di riscossione del contributo indicate ai punti 1, 2 e 3.
DOCUMENTO/I N. 7
7) Relazione tecnica finale, firmata dal legale rappresentante dell’impresa capofila, che illustri gli obiettivi e i risultati conseguiti e la loro coerenza e correlazione con le finalità del bando regionale. Tale relazione deve
contenere altresì la descrizione delle spese indicate nel RENDICONTO ANALITICO di ogni impresa del raggruppamento, con indicazione delle finalità delle stesse.
Nel caso in cui, durante la realizzazione del progetto, siano intervenute varianti ordinarie (per maggiori specifiche sulle varianti ordinarie vedere il precedente paragrafo G), la relazione tecnica finale deve illustrare e motivare adeguatamente le varianti stesse, evidenziando gli scostamenti realizzati rispetto al progetto originariamente ammesso a contributo. In ogni caso devono rimanere inalterati gli obiettivi originari e l'impianto complessivo dell'intervento ammesso a finanziamento.
DOCUMENTO/I N. 8
8) Lettera di accompagnamento alla documentazione di rendicontazione, redatta secondo lo schema di cui al MODELLO 3, con cui il legale rappresentante dell’impresa capofila richiede l’erogazione del saldo del contributo. Nella lettera di accompagnamento – MODELLO 3 possono essere inserite eventuali annotazioni di rilievo riguardanti elementi particolari da comunicare alla Regione.
M) INOLTRO DELLA DOCUMENTAZIONE ALLA REGIONE
Tutta la documentazione necessaria per l’erogazione del saldo del contributo, deve essere accompagnata da apposita lettera firmata dal legale rappresentante dell’impresa capofila, redatta secondo lo schema di cui al MODELLO 3.
La documentazione di rendicontazione deve essere predisposta in maniera ordinata e suddivisa in base alle imprese aderenti al raggruppamento, seguendo il seguente schema di esempio:
− raggruppamento composto da 3 imprese;
− predisporre 3 fascicoli distinti con i documenti relativi a ciascuna impresa;
− all’interno di ogni fascicolo, predisporre con precisione le copie delle fatture secondo lo stesso ordine di elencazione riportato nel RENDICONTO ANALITICO.
Oltre alla documentazione di rendicontazione finale, devono essere trasmessi alla Regione a mezzo posta elettronica ordinaria oppure tramite memoria USB (chiavetta), i seguenti file in formato exel:
− RENDICONTI ANALITICI di ogni impresa del raggruppamento (impresa capofila e imprese non capofila) - (vedi precedente paragrafo L, punto 1.1);
− PROSPETTO FINALE RIPARTO COSTI (vedi precedente paragrafo L, punto 2).
La documentazione di rendicontazione finale deve essere trasmessa alla Regione secondo una delle seguenti modalità (alternative l’una all’altra):
a) consegna a mano alla Regione, previo appuntamento da concordare telefonicamente o via e-mail con i/le seguenti collaboratori del Servizio Politiche per l’industria, l’artigianato, la cooperazione e i servizi situato in Bologna, Viale Aldo Moro n. 44, 15° piano:
• Barbara Montanari (solo nelle giornate di martedì e giovedì) tel. 0515277949 – fax 0515276533 – e- mail [email protected];
• Pier Andrea Rabbi – tel. 0515276336 – fax 0515276533 – e-mail [email protected];
• Claudia Magri - tel. 0515276536 – fax 0515276533 – e-mail [email protected].
b) nell’invio tramite raccomandata postale con avviso di ricevimento o tramite corriere. In tal caso, ai fini della regolarità di presentazione della documentazione, farà fede la data di spedizione apposta sul plico da parte dell’ufficio postale o del corriere incaricato della spedizione. La documentazione dovrà essere inviata alla Regione al seguente indirizzo:
REGIONE EMILIA – ROMAGNA
Direzione Generale Attivita’ Produttive, Commercio, Turismo
Servizio Politiche per l’industria, l’artigianato, la cooperazione e i servizi Viale Aldo Moro n. 44
40127- BOLOGNA
In caso di invio della documentazione tramite raccomandata postale con avviso di ricevimento o tramite corriere, la Regione Emilia-Romagna è esonerata da ogni responsabilità per l’eventuale smarrimento o mancata/ritardata trasmissione della predetta documentazione.
ATTENZIONE: Sia in caso di consegna a mano che in caso di invio tramite raccomandata postale o corriere, sarà effettuata dalla Regione una verifica sulla completezza, regolarità e accuratezza nella predisposizione della documentazione. La documentazione incompleta, irregolare o predisposta in maniera confusa e disordinata sarà ritenuta irricevibile e restituita al mittente.
Per informazioni e/o chiarimenti potete rivolgervi, oltre ai citati collaboratori regionali, allo Sportello Imprese dal lunedì al venerdì, 9.30-13.00, al numero 848800258 (chiamata a costo tariffa urbana, secondo il proprio piano tariffario) oppure all’indirizzo e-mail: [email protected].
Per quanto non espressamente previsto nel presente manuale, valgono le disposizioni contenute nel bando approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 141 del 01/02/2010.