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CP.10

L’ ESECUZIONE DEGLI ESAMI: METODI CONVENZIONALI ED AUTOMATIZZATI

Massai M.

Quando un campione di feci giunge in laboratorio è importante accertarsi in primo luogo della sua idoneità sia per ciò che riguarda l’anagrafica sia per il tipo di contenitore utilizzato per la conservazione e il traspor-to del materiale in esame, ed infine della sua integrità. Bisogna verificare che il campione sia in quantità suf-ficiente per consentire l’esecuzione dell’ esame ma non troppo abbondante per non creare rischio di fuo-riuscita al momento della apertura, non deve inoltre essere contaminato da urine o da altri liquidi che, modificando il pH, riducono la possibilità di sopravvi-venza di alcuni patogeni; infine è importante verifica-re la congruità e appropriatezza della richiesta ricor-rendo, quando è necessario, al colloquio con il clinico per i necessari chiarimenti.

L’ esame microbiologico delle feci non differisce da quello di altri materiali biologici, richiede quindi l’ applicazione di alcune fondamentali norme di sicurez-za ( ad es. l’ utilizzo di cappe a flusso laminare, l’ uso idoneo di guanti a perdere) come ampiamente previsto dalla normativa vigente e di alcuni principi di ergono-mia come una giusta organizzazione del banco di lavoro , una corretta illuminazione ed il mantenimento di una idonea postura, piccoli accorgimenti che con-sentono una migliore produttività con un più basso dis-pendio energetico.

Per la diagnosi delle enteriti acute batteriche l’esame di routine è rappresentato dalla coprocoltura cioè la semi-na delle feci - fresche o conservate in idoneo terreno di trasporto – su terreni selettivi che consentono una prima identificazione presuntiva di colonie sospette. Saranno descritti l’iter diagnostico per i principali patogeni, la tecnica di semina, le precauzioni per il contenimento del rischio biologico e chimico, i princi-pali terreni tradizionali e brodi di arricchimento in uso nel nostro laboratorio ed i principali disponibili in commercio nonché alcuni terreni cromogenici da uti-lizzare a fianco o in sostituzione dei terreni tradiziona-li. Da ricordare anche la possibile utilità di un esame microscopico che talora può dare informazioni tempe-stive circa la presenza di alcuni patogeni con morfolo-gia tipica o di una forte presenza di leucociti come segno di una forma di tipo invasiva. Il nostro protocol-lo, in accordo con la epidemiologia del territorio e con il nomenclatore regionale, prevede la ricerca routinaria per coprocoltura di Salmonella spp., Shigella spp. e di Campylobacter spp., ma su richiesta del clinico l’ inda-gine si può estendere ad altri patogeni meno frequenti come E. coli (EPEC, VTEC; ecc.), Y. enterocolitica,

Aeromonas e Plesiomonas spp., Vibrionacee ecc. In caso di forme diarroiche in pazienti ospedalizzati viene accertata di routine la responsabilità del Clostridium difficile ed altri patogeni sempre su specifica richiesta del medico curante. In caso di eventi epidemici in corso di tossinfezione alimentare, dietro segnalazione del servizio di igiene pubblica, allarghiamo la ricerca anche agli altri microrganismi possibilmente coinvolti come C. Perfringens, B. cereus ecc.

Attualmente è disponibile in commercio un sistema (Robobact) per la semina in automatico dei materiali biologici applicabile ad una routine tipica di un labora-torio di microbiologia clinica. Questo sistema consen-te di effettuare la semina del maconsen-teriale senza aprire i contenitori di raccolta previa coltura di arricchimento in brodo; lo strumento è costituito da una parte stru-mentale - moduli di semina ed incubazione con atmo-sfera normale o modificata (microaerofilia) – e da vari set sia di raccolta che di semina diversi a seconda dell’ indagine microbiologica da eseguire. Il sistema con-sente una ampia scelta di terreni di trasporto , arricchi-mento e selettivi ed una altrettanto ampia gamma di terreni agarizzati. Fa parte dello strumento anche un modulo di gestione che può essere collegato al sistema informatizzato del laboratorio ciò consente di effet-tuare direttamente sia il check-in che l’immissione dei risultati . Verrà descritta la nostra esperienza con que-sto sistema con prove effettuate in doppio con il meto-do tradizionale di semina e verranno riportati anche i risultati preliminari di prove da noi effettuate con Robobact nel corso di uno studio multicentrico dove il sistema risultò valido come performance microbiologi-ca (microbiologi-capacità e qualità della semina) , sicurezza e facili-tà d’ uso ma dove si evidenziò la necessifacili-tà di ottimiz-zare la fase di arricchimento in brodo per evitare false negatività nei campioni con una bassa concentrazione dei microrganismi patogeni.

Verranno illustrate e commentate da un punto di vista pratico e con particolare riguardo anche alle precau-zioni di contenimento biologico e chimico, anche le tecniche più utilizzate nei laboratori di grossa routine per la diagnostica delle infezioni da virus enteritogeni e per le forme di parassitosi intestinali. Principalmente verranno presi in considerazione metodi che si basano su test al latice, test immunoenzimatici ed immuno-cromatografici per la diagnostica virale e quelli micro-scopici con arricchimento, immunoenzimatici ed immunocromatografici, per la diagnostica parassitolo-gia.

volume 19, numero 2, 2004 CORSO PRE-CONGRESSUALE

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