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Internet: adottate dagli Ixp le misure di sicurezza richieste dal Garante

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Academic year: 2021

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Internet: adottate dagli Ixp le misure di sicurezza richieste dal Garante 

 

Con  l'adozione  delle  misure  richieste  dal  Garante  privacy,  i  principali Internet eXchange Point italiani (Ixp) hanno innalzato il livello di protezione delle  reti  di  comunicazione.  In  alcuni  casi  specifici  le  misure  dovranno essere  ulteriormente  sviluppate.  E'  quanto  emerge  dalla  ricognizione effettuata dal Garante al termine della prima fase del percorso intrapreso dai gestori dei principali snodi Internet nazionali per la messa in sicurezza delle reti e l'avvio del costante, necessario processo di aggiornamento dei sistemi all'evoluzione tecnologica.   Rilevanti  criticità erano emerse nel corso di una serie di ispezioni condotte nel  2014  dall'ufficio  del  Garante  presso  gli  Internet  eXchange  Point  (Ixp) nazionali,  presenti  a  Roma,  Milano  e  Torino.  In  questi  centri  si interconnettono  le  infrastrutture  di  rete  dei  maggiori  operatori  di  tlc nazionali  e  internazionali,  degli  Internet  Service  Provider,  nonché  di importanti  fornitori  di  servizi  on­line  (come  Google  e  Facebook).  Le  sedi degli  Ixp,  tra  l'altro,  ospitano  gli  apparati  che  gestiscono  le  reti  di comunicazione tra quasi tutte le pubbliche amministrazioni italiane, nonché quelle degli enti di ricerca.

 

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Il  Garante,  consapevole  del  fatto  che  la  sicurezza  delle  comunicazioni elettroniche  coinvolge  le  competenze  anche  di  altri  soggetti  istituzionali, aveva  inviato,  nei  mesi  scorsi,  il  rapporto  ispettivo  al  Presidente  del Consiglio  affinché  fosse  valutato  dagli  organismi  preposti  alla  sicurezza cibernetica  del  Paese.  Alla  segnalazione  del  Garante  ha  fatto  seguito un'attività  del  Nucleo  per  la  sicurezza  cibernetica  della  Presidenza  del Consiglio dei ministri, nell'ambito della quale sono state individuate linee di azione per la sicurezza delle reti.

 

Sanità: no alle informazioni sulla salute nelle attestazioni dell'ospedale     Nelle  certificazioni  rilasciate  ai  pazienti  o  ai  loro  accompagnatori  per

attestare la presenza in ospedale e giustificare ad es. l'assenza dal lavoro, non  devono  essere  riportate  indicazioni  della  struttura  presso  la  quale  è stata erogata la prestazione,  il timbro con la specializzazione del sanitario, o  comunque  informazioni  che  possano  far  risalire  allo  stato  di  salute.  Il principio  è  stato  ribadito  nell'istruttoria  avviata  dal  Garante  privacy  a seguito  della  segnalazione  di  un  paziente,  il  quale  lamentava  una violazione della privacy a causa dalla presenza di informazioni sulla salute nelle certificazioni rilasciate da un policlinico.

 

A  differenza  di  quanto  accaduto  in  altre  strutture  sanitarie  in  cui  gli  era stata    rilasciata  una  attestazione  di  carattere  generico,  in  quella  del policlinico era indicato il reparto ­ dal quale si poteva evincere la patologia sofferta ­  e  il timbro con la specializzazione  dell'operatore sanitario.  

A  seguito  dell'intervento  del  Garante  il  direttore  sanitario  dell'azienda ospedaliera  ha  immediatamente  inviato  a  tutto  il  personale  sanitario  una nuova  modulistica  ­  priva  dell'indicazione  del  reparto  ove  si  è  recato  il paziente­  e  precise  raccomandazioni  per  mettersi  in  regola  con  le disposizioni dettate dal Garante. Fin dal 2005, l'Autorità ha, infatti, adottato un provvedimento  generale  [doc.  web  n.  1191411]  in  cui  ha  prescritto l'adozione di specifiche procedure per prevenire la conoscenza, da parte di estranei,    dello  stato  di  salute  di  un  paziente  attraverso  la  semplice correlazione tra la sua identità e l'indicazione della struttura o del reparto in cui è stato visitato o ricoverato.

 

Tali  cautele  devono  essere  osservate  anche  nella  stesura  delle certificazioni  richieste  per  fini  amministrative  (ad  es.  per  giustificare un'assenza dal lavoro o l'impossibilità di partecipare ad un concorso).    Banca d'Italia: sì a videosorveglianza "lunga" in stabilimento produttivo*   La Banca d'Italia potrà conservare fino a un anno le immagini riprese dal proprio sistema di videosorveglianza nello stabilimento in cui si svolgono attività di produzione, confezionamento e distruzione di banconote euro e di  carta  filigranata,  al  fine  di  accrescere  i  presidi  di  sicurezza  a  tutela dell'integrità delle banconote stabiliti dalla Banca Centrale Europea.  

Lo ha deciso

*

  il  Garante  per  la  protezione  dei  dati  personali  al  quale  la Banca  d'Italia  aveva  presentato  una  richiesta  di  verifica  preliminare  per avere  l'autorizzazione  all'allungamento  dei  tempi  di  conservazione  delle immagini registrate da un impianto di videosorveglianza installato presso lo stabilimento produttivo.

 

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accreditati  l'obbligo  di  installare  sistemi  di  videoregistrazione  nelle  aree degli  stabilimenti  dove  vengono  effettuate  attività  di  produzione, confezionamento e distruzione di banconote in euro.

 

La  Bce  ha  stabilito  anche  precisi  termini  minimi  di  conservazione  delle immagini  registrate:  12  mesi  per  le  immagini  riferite  alla  produzione, confezionamento  e  distruzione  di  banconote  e  4  mesi  per  le  immagini raccolte nelle aree dove si effettua la conservazione delle banconote, della carta filigranata o di altri elementi di sicurezza dell'euro.

Il  Garante,  dopo  aver  valutato  la  peculiarità  dell'attività  produttiva  svolta, anche alla luce delle specifiche regole europee di settore, e tenuto conto dell'autorizzazione  rilasciata  dalla  Direzione  territoriale  del  lavoro  in materia  di  controllo  a  distanza  dei  lavoratori,  ha  ritenuto  il  sistema  di videosorveglianza conforme ai principi di pertinenza e non eccedenza e ha ammesso la conservazione delle immagini registrate per i  termini indicati dalla Bce.

*[E'  stata  disposta  la  non  pubblicazione  del  provvedimento  ai  sensi dell'art. 24 del Regolamento del Garante del 1° agosto 2013]   L'ATTIVITÁ DEL GARANTE ­ PER CHI VUOLE SAPERNE DI PIÚ Gli interventi e i provvedimenti più importanti recentemente adottati dall'Autorità Convegno ‘Il pianeta connesso. La nuova dimensione della privacy' ­ Intervento di Antonello Soro, 28 gennaio 2015 Giornata europea della privacy: "Il pianeta connesso. La nuova dimensione della privacy" ­ Comunicato del 26 gennaio 2015 Come difendersi dai cookie: on line il nuovo video divulgativo del Garante privacy ­ Comunicato del 16 gennaio 2015 Google Special Collects: sì alle riprese ma assoluto rispetto per la privacy delle persone ­ Comunicato del 30 dicembre 2014 Rinnovate le autorizzazioni generali per i dati sensibili e giudiziari ­ Comunicato del 29 dicembre 2014   NEWSLETTER

Riferimenti

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