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SUR UN MODO DI COPERTURA DI TERRAZZI

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convenientemente decorata alla maniera del peristilio sotto- stante.

Resterebbe a parlarsi della luce che in questa grande sala entra in tanta copia da doversi forse provvedere ad am-

morzarla.

A questo potrebbesi arrivare con finestre a vetri istoriati o più economicamente a vetri lavorati a chiaro-scuro, il che darebbe a tutto l'insieme una nuova elegante decorazione delle più pregievoli e singolari.

Ho accennato solo di passaggio al modo di formare il monumento, essendomi solamente proposto di mostrare come questo edifizio possegga per avventura tali particolarità di distribuzione e di decorazione da potersi molto agevolmente ed acconciamente ridurre al nobilissimo scopo.

Ing. G. F E R R I A .

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CENNI

dell'Ingegnere Severino CASANA

SUR UN MODO DI COPERTURA DI TERRAZZI

DA ESSO ADOTTATO NEI 1877

Memoria letta alla Società, degli Ingegneri e degli Industriali di Torino nella Adunanza 25 maggio 1878.

I terrazzi, che oltre essere piacevolissimi nell'uso sono anche di bell'effetto architettonico, formano a Torino e potrei dire nella maggior parte dell'Alta Italia una delle difficoltà maggiori delle costruzioni civili. Il passaggio dalle elevate temperature dell'estate alle bassissime dell'inverno, e le nebbie seguite da forti geli fanno sì che ben pochi modi di coper- tura siano qui lungamente efficaci.

Avendo avuto occasione di notare nel 1874 a St-Moritz nell'Alta Engadina un modo speciale di copertura di terrazzi rappresentato nella fig. la, ho creduto bene di adottarlo con parecchie modificazioni nella copertura di un terrazzo qui in

Torino.

Pensando che la conoscenza di questi tentativi possa in- teressare gli stimatissimi miei colleghi, mi pregio sottoporre l'uno e l'altro modo al loro giudizio.

Il modo tenuto a St-Moritz, ad imitazione, credo, di quanto si fa nello Schleswig, è il seguente. Si copre il ter- razzo con un tavolato di legno possibilmente a due pioventi.

Sull'orlo si inchiodano le staffe destinate a portare la gronda

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e su queste una lastra di 15cm circa che porta una costa alta un 10cm traforata e rinforzata da costoloni esterni.

Così preparata ogni cosa e portato il tutto ad un sol piano con leggiero strato di sabbia, vi si forma sopra uno strato di cartone bitumato. Questo alla sua volta vien coperto con poca sabbia e poi con un 8cm di argilla.

La figura 2a rappresenta il modo che io propongo per i nostri paesi. Sul riempimento del volto, che quasi sempre da noi tien luogo della copertura in legno usata in Svizzera, si faccia lo spianamento con leggiero strato di magro smalto.

Sul margine si fissino le staffe della gronda, se questa non fa già parte della cornice stessa come nel disegno; poi si posi lungo questo stesso margine una lama di 15 a 20cm di piombo di lmm di spessore. Essa sarà oltrepassata soltanto dalle aste in ferro destinate a fissare la balaustrata. A questo punto si faccia sul posto il cartone bitumato, e se ne copra il lembo con altra lama di 15cm circa di piombo saldata al- l'orlo della prima. Sullo strato di cartone bitumato non resta più che a fare il pavimento al quale s'intende dare la pre- ferenza, pavimento alla Veneziana, pianelle di cemento, od altro, purché di spessore non minore di 5cm, onde il calore del sole estivo non giunga a far liquefare il bitume.

Quand'anche questo pavimento desse luogo a quei leg- gieri screpoli, che non deturpano il pavimento stesso, ma sono sufficienti a lasciar trapelare l'acqua, io penso che il sottostante strato bitumato, che, senza soluzione di continuità, copre tutto il vólto nonché i muri perimetrali, possa pre- venire lo sconcio di quei trapelamenti. Penso ancora che sia vantaggioso il cartone bitumato a preferenza dell'asfalto, perché la carta dà allo strato quella flessibilità che gli per- mette di subire le variazioni di temperatura senza dar luogo a peli.

Mi resta a dire infine come si possa formare sul luogo il detto cartone bitumato. Io lo feci fare con cinque fogli;

epperciò feci distendere su tutto il terrazzo della carta bigia senza fine, ricoprentesi per un quinto della larghezza del

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