(Delibera del Consiglio superiore della magistratura del 22 ottobre 1992)
"Il Consiglio, volendo attuare azioni positive per la realizzazione del principio di uguaglianza sostanziale tra i sessi anche per quel che concerne la magistratura, in attuazione di quanto previsto dall'art.2, punto 6, della legge 10 aprile 1991, n.125;
- considerato che al fine in primo luogo di raccogliere ed interpretare i dati relativi ai magistrati rilevanti allo scopo sopra indicato; e in secondo luogo di individuare le iniziative necessarie per eliminare la disparità di fatto, da un lato superando le condizioni del lavoro che provocano effetti diversi a seconda del sesso nei confronti di coloro che pur svolgono le stesse funzioni, e dall'altro favorendo, anche mediante nuove articolazioni dell'organizzazione del lavoro l'equilibrio fra responsabilità familiari e responsabilità professionali; appare preliminarmente indispensabile dar vita ad un comitato che avrà come suo primo compito l'e - laborazione di un programma di lavoro e di inziative;
delibera
è istituito un comitato di studio presieduto dal Vice Presidente e così composto:
1) tre componenti del C.S.M., responsabili dell'attuazione delle azioni positive per le donne magistrato;
2) tre magistrati iscritti all'A.D.M.I., designati da tale associazione;
3) un esperto designato dal Comitato Nazionale per l'attuazione dei principi di parità di trattamento e uguaglianza di opportunità tra lavoratori e lavoratrici, istituito presso il Ministero del lavoro;
4) tre magistrati donna designati dall'A.N.M.
designa
quali rappresentanti del C.S.M. nel comitato il dott.Giovanni PALOMBARINI, il dott.Luciano SANTORO e il dott.Aldo GIUBILARO".
comcsm.92/33 -92/M.
Ai Signori:
- dott.Giovanni PALOMBARINI - dott.Luciano SANTORO
- dott.Aldo GIUBILARO
S E D E
OGGETTO: Note della dott.ssa Silvia Governatori, del Comitato Nazionale per l'attuazione dei principi di parità di trattamento ed eguaglianza di opportu nità tra lavoratori e lavoratrici e dell'Associa zione Nazionale Magistrati donna, i quali chiedono che il Consiglio Superiore della Magistratura affronti e risolva i problemi che penalizzano le donne magistrato.
Comunico che il Consiglio Superiore della Magi - stratura, nella seduta del 22 ottobre 1992, ha approvato la seguente delibera:
"Il Consiglio, volendo attuare azioni positive per la realizzazione del principio di uguaglianza sostanziale tra i sessi anche per quel che concerne la magistratura, in attuazione di quanto previsto dall'art.2, punto 6, della legge 10 aprile 1991, n.125;
- considerato che al fine in primo luogo di raccogliere ed interpretare i dati relativi ai magistrati rilevanti allo scopo sopra indicato; e in secondo luogo di individuare le iniziative necessarie per eliminare la disparità di fatto, da un lato superando le condizioni
del lavoro che provocano effetti diversi a seconda del sesso nei confronti di coloro che pur svolgono le stesse funzioni, e dall'altro favorendo, anche mediante nuove articolazioni dell'organizzazione del lavoro l'equilibrio fra responsabilità familiari e responsabilità professionali; appare preliminarmente indispensabile dar vita ad un comitato che avrà come suo primo compito l'e - laborazione di un programma di lavoro e di inziative;
delibera
è istituito un comitato di studio presieduto dal Vice Presidente e così composto:
1) tre componenti del C.S.M., responsabili dell'attuazione delle azioni positive per le donne magistrato;
2) tre magistrati iscritti all'A.D.M.I., designati da tale associazione;
3) un esperto designato dal Comitato Nazionale per l'attuazione dei principi di parità di trattamento e uguaglianza di opportunità tra lavoratori e lavoratrici, istituito presso il Ministero del lavoro;
4) tre magistrati donna designati dall'A.N.M.
designa
quali rappresentanti del C.S.M. nel comitato il dott.Giovanni PALOMBARINI, il dott.Luciano SANTORO e il dott.Aldo GIUBILARO".
IL PRESIDENTE
Giovanni Galloni