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Tavola F3 - Impatto acustico (12025 KB)

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(1)

AMPLIAMENTO DISCARICA PER RIFIUTI INERTI EX CAVA “MUSESTRE”

INTEGRAZIONI ai sensi art. 26 D. Lgs. 152/06 smi

RELAZIONE PREVISIONALE IMPATTO ACUSTICO

Data: Agosto 2011 Cod.: 1048/1 Committente

Fornaci Del Sile S.r.l.

Via Treponti, 63 31056 Roncade (TV)

Tel.: (+39) 0422-824110 - Fax: (+39) 0422-825918 E-mail: info@fornacidelsile.it - Web: www.fornacidelsile.it

Studio Tecnico Conte & Pegorer

ingegneria civile e ambientale

Via Siora Andriana del Vescovo, 7 – 31100 TREVISO e-mail: segreteria@studiocontepegorer.191.it

tel. 0422.30.10.20 r.a. - fax 0422.42.13.01

Tecnico Competente in Acustica Ambientale dr. Francesco POSOCCO

F3

(2)

L:\Fornaci del sile - Discarica Musestre - cod. 1048 - APRILE 1997\Ver_01 - Marzo 2010\2 - INTEGRAZIONI GIUGNO 2011\Relazioni\F3 - IMPATTO ACUSTICO.doc

Pagina 2 di 46 INDICE

1 PREMESSA... 3

2 QUADRO NORMATIVO ... 4

3 INQUADRAMENTO TERRITORIALE... 7

3.1 COLLOCAZIONE GEOGRAFICA... 7

3.2 INDIVIDUAZIONE CATASTALE... 7

3.3 INQUADRAMENTO URBANISTICO... 7

3.4 PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA... 9

4 ELABORAZIONE / VERIFICA / VALUTAZIONE... 10

4.1 METODOLOGIA DELLA PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO... 10

4.2 IDENTIFICAZIONE DEI RICEVITORI... 11

4.3 RISULTATI DELLA MODELLIZZAZIONE MATEMATICA DELLIMPATTO ACUSTICO... 11

5 VERIFICA DEL CRITERIO DIFFERENZIALE ... 33

5.1 VERIFICA DEI LIMITI DI APPLICABILITÀ DEL CRITERIO DIFFERENZIALE... 33

5.2 ATTENUAZIONE FABBRICATO CONDIZIONE FINESTRE APERTE (ATT.FFA) ... 33

5.3 ATTENUAZIONE FABBRICATO CONDIZIONE FINESTRE CHIUSE (ATT.FFC)... 38

6 CONCLUSIONI ... 45

(3)

Veneto n. 11/2001 ed in accordo alle Linee guida dell’A.R.P.A.Veneto, approvate dallo stesso Ente con delibera del Direttore Generale n. 3/2008.

La Ditta Fornaci del Sile S.r.l. è proprietaria di una discarica per rifiuti inerti esaurita dal 2001, realizzata nell’ex cava di argilla “Torzo – Musestre” di Roncade. L’attività di discarica ha permesso il ripristino morfologico e paesaggistico dell’area interessata risolvendo la situazione di degrado generato dai bacini di ristagno esistente da diversi anni. Adiacente al sito è presente un’altra fascia depressa risultante dall’attività estrattiva per l’approvvigionamento di argilla per laterizi, utilizzata, tuttora, per la coltivazione, con scarso profitto, di seminativi.

È intenzione della Ditta avanzare la richiesta di ampliamento della discarica esaurita sulla porzione rimanente della cava “Musestre”, adottando le direttive imposte dalla normativa vigente per le discariche di rifiuti inerti.

La riduzione, anche se parziale, della zona depressa, integrata al ripristino morfologico già attuato delle aree confinanti, completerà i benefici prodotti sul paesaggio e sull’assetto idraulico dell’intera area interessata.

La Provincia di Treviso con la lettera prot. 53494 del 23/05/2011 ha chiesto di realizzare una relazione riguardante la valutazione della rumorosità prodotta in ambiente esterno dei mezzi previsti nella nuova discarica con il seguente punto:

• La valutazione previsionale di impatto acustico dovrà essere redatta da un tecnico competente secondo le linee guida della DDG ARPAV n. 3/2008; in particolare si ricorda che dovranno essere caratterizzate tutte le sorgenti presenti, fisse o mobili, considerando le componenti tonali e/o impulsive, precisando se la situazione sia monotona o soggetta a variazioni rilevanti. I dati ottenuti dalle simulazioni acustiche devono essere adeguatamente commentati e devono essere indicati in dati di input del modello utilizzato, che devono essere rappresentati dalla situazione reale in condizioni di massimo impatto e riferiti al TR. Le verifiche di conformità devono avvenire anche rispetto al limite di emissione.

In risposta a questa richiesta è stata prodotta la seguente relazione.

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L:\Fornaci del sile - Discarica Musestre - cod. 1048 - APRILE 1997\Ver_01 - Marzo 2010\2 - INTEGRAZIONI GIUGNO 2011\Relazioni\F3 - IMPATTO ACUSTICO.doc

Pagina 4 di 46

2 QUADRO NORMATIVO

La normativa in materia d’inquinamento acustico è regolata dalla Legge quadro sull’inquinamento acustico del 26 ottobre 1995 n.447, la quale stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo. Per quanto riguarda i valori limite dell’inquinamento acustico negli ambienti esterni, la materia è disciplinata in ambito nazionale dal DPCM 14.11.97 “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore” e dal DMA 11.12.96 “Applicazione del criterio differenziale per gli impianti a ciclo continuo”. Il DPCM 14.11.97 fissa i limiti massimi nelle diverse aree territoriali e definisce, al contempo la suddivisione dei territori comunali in relazione alla destinazione d’uso e l’individuazione dei valori limiti ammissibili di rumorosità per ciascun’area, considerando la classificazione già introdotte dal DPCM 01.03.91.

Il DPCM 14.11.97 stabilisce dei limiti assoluti d’immissione e d’emissione, i cui valori si differenziano a seconda della classe di destinazione d’uso del territorio.

In merito al campo d’applicazione del DPCM 14.11.97, si evidenziano inoltre i seguenti aspetti:

− per le infrastrutture stradali, ferroviarie, marittime ed aeroportuali i valori limite d’immissione non si applicano all’interno delle rispettive fasce di pertinenza;

− i valori limite assoluti d’immissione e d’emissione, relativi alle singole infrastrutture dei trasporti, all’interno delle rispettive fasce di pertinenza, nonché la relativa estensione, saranno fissati con i rispettivi decreti attuativi;

− i valori limite differenziali d’immissione non si applicano nelle aree classificate nella classe VI (aree industriali) e alla rumorosità prodotta da infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, marittime, alle attività non connesse con esigenze produttive, commerciali e professionale e ai servizi e impianti fissi dell’edificio adibiti ad uso comune, limitatamente al disturbo provocato all’interno dello stesso.

Nel caso in cui il Comune abbia già provveduto a adottare un piano di zonizzazione acustica nel proprio territorio si applicano i valori riportati nelle seguenti tabelle.

(5)

aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc.

Classe II Arre destinate ad uso

prevalentemente residenziale

Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali.

Classe III Aree di tipo misto

Aree di tipo misto: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici.

Classe IV Aree di intensa attività umana

Aree di intensa attività umana: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limita presenza di piccole industrie.

Classe V Aree prevalentemente industriale

Aree prevalentemente industriali: rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni.

Classe VI Aree esclusivamente industriale

Aree esclusivamente industriali: rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi.

Tab. 1 – Classificazione del territorio comunale (DPCM 01.03.91 – DPCM 14.11.97)

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Pagina 6 di 46 Limiti assoluti Limiti differenziali

Classe Area

diurni dB(A) notturni dB(A) diurni dB(A) notturni dB(A) I Aree particolarmente

protette 50 40 3 5

II

Arre destinate ad uso prevalentemente

residenziale

55 45 3 5

III Aree di tipo misto 60 50 3 5

IV Aree di intensa attività

umana 65 55 3 5

V Aree prevalentemente

industriale 70 60 3 5

VI Aree esclusivamente

industriale 70 70 - -

Tab. 2 – Valori limite di immissione (DPCM 01.03.91 – DPCM 14.11.97) Limiti assoluti

Classe Area

diurni dB(A) notturni dB(A)

I Aree particolarmente protette 45 35

II Arre destinate ad uso

prevalentemente residenziale 50 40

III Aree di tipo misto 55 45

IV Aree di intensa attività umana 60 50

V Aree prevalentemente industriale 65 55

VI Aree esclusivamente industriale 65 65

Tab. 3 – Valori limite di emissione (DPCM 14.11.97)

Limiti assoluti

Classe Area

diurni dB(A) notturni dB(A)

I Aree particolarmente protette 47 37

II Arre destinate ad uso

prevalentemente residenziale 52 42

III Aree di tipo misto 57 47

IV Aree di intensa attività umana 62 52

V Aree prevalentemente industriale 67 57

VI Aree esclusivamente industriale 70 70

Tab. 4 – Valori di qualità (DPCM 14.11.97)

(7)

Il sito è ubicato nella bassa pianura veneta in prossimità del confine fra la provincia di Treviso e la provincia di Venezia, nel territorio agricolo compreso fra Roncade, Casale sul Sile e Quarto d’Altino.

L’area rientra in un contesto estrattivo esaurito per l’approvvigionamento di argilla situato lungo Via Claudia Augusta.

3.2 INDIVIDUAZIONE CATASTALE

L’intervento di progetto sarà realizzato in corrispondenza dei seguenti mappali:

Impianto

- Comune di Roncade - Foglio 33

- Mappali n. 57, 75, 76, 77, 135, 136 Strada di accesso

- Foglio 33

- Mappali n. 49, 54, 56, 136, 456, 458

I mappali citati sono di proprietà della Ditta Fornaci del Sile S.r.l. in forza di atti di compravendita del 9 novembre 1983 e del 7 ottobre 1986

I mappali relativi alla strada di accesso sono in disponibilità della Ditta in forza di accordi di servitù come riportato negli atti citati.

Si specifica che non sono previsti interventi sulla strada di accesso ad eccezione delle opere di normale manutenzione riguardanti l’adeguamento del piano stradale e la riprofilatura del sedime.

La superficie interessata dall’impianto di discarica è di circa 87.700 m2 mentre il bacino ha superficie di circa 62.600 m2.

3.3 INQUADRAMENTO URBANISTICO

Il Piano Regolatore Generale del Comune di Roncade è stato approvato dalla Giunta Regionale con D.G.R. n. 2153 del 19.04.01995. Successivamente è stata approvata dalla Giunta Regionale la variante parziale del 1998 con D.G.R. n. 502 del 01.03.2001.

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Pagina 8 di 46 Il P.R.G. classifica l’area come:

- Zona agricola - Sottozona E/3 - art. 52 - Area a discarica autorizzata tipo 2A

Le disposizioni generali per le zone agricole, riportate nell’art. 49 delle Norme Tecniche di Attuazione, specificano che in tali zone sono consentiti, fra gli altri, la realizzazione delle seguenti opere:

“d. infrastrutture tecniche e di difesa del suolo, quali strade poderali, canali, opere di difesa idraulica e simili;

e. impianti tecnici di modesta entità, quali cabine elettriche, cabine di decompressione per il gas, acquedotti e simili;”

Il progetto non prevede la costruzione di edifici ma la realizzazione di strutture tecniche a servizio dell’impianto di discarica.

La norma specifica che sono escluse fra le destinazioni d’uso: “le industrie nocive di prima e seconda classe, salvo le attività espressamente richiamate ai punti precedenti, le discariche, i depositi permanenti di materiali, e, limitatamente alla ZTO E1, alla ZTO E3, alla ZTO E5, alla ZTO E6, all’ambito del territorio interessato dal Piano Ambientale del Fiume Sile,alla Zona a Parco Paesaggistico del Fiume Sile di cui al precedente art.45 e comunque a tutte quelle parti del territorio agricolo, che, comunque classificate ai sensi del precedente comma 1.1 sono soggette a scolo meccanico e ai vincoli del D.lgs 42/2004, le cave e industrie estrattive; sono altresì escluse le zone classificate quali ZTO E2, che la relazione agronomica ambientale di data 11 febbraio 2004 individua quale area di tutela paesaggistica.”

Il progetto è sottoposto alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale di competenza provinciale ai sensi dell’articolo 4 comma 2 della Delibera della Giunta Regionale del 17 febbraio 2009, n. 327. La presente istanza chiede l’applicazione dell’art. 208 comma 6 del D.Lgs 152/2006 e quindi che “l’approvazione costituisce ad ogni effetto visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali, costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico …”.

L’art. 52 definisce le sottozone E/3 “…le aree che, caratterizzate da un elevato frazionamento fondiario, sono contemporaneamente utilizzabili per scopi agricolo- produttivi e per altre destinazioni.”

(9)

3.4 PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA

Il comune di Roncade è dotato del Piano di classificazione acustica in adempimento alle prescrizioni dell’art 6 della Legge n. 447 del 26/10/1995, Legge quadro sull’inquinamento acustico, e dell’art. 3 della L.R. n. 21 del 10 maggio 1999, “Norme in materia di inquinamento acustico”.

Il sito in oggetto ricade in classe III (limite diurno/notturno = 60 – 50 dBA).

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4 ELABORAZIONE / VERIFICA / VALUTAZIONE

4.1 METODOLOGIA DELLA PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO

Per lo studio previsionale dell’impatto acustico ci si è avvalsi di un programma di analisi ed elaborazione di ampia diffusione: SoundPLAN 6.5, un programma sviluppato dalla Braunstein-Berndt GmbH di Waiblingen (Germania) e distribuito in Italia dalla ditta SPECTRA s.r.l. di Arcore (MI).

SoundPLAN è un programma applicativo per il calcolo dell’inquinamento acustico che contiene sia gli standard di emissione sonora sia gli algoritmi per la propagazione e permette il calcolo in accordo con gli specifici standard di molti paesi e la modellizzazione simultanea delle sorgenti di rumore da origine industriale, stradale, ferroviaria ecc…

Nella specifica applicazione è stato adottato il seguente standard:

ISO 9613 Parte 2 (alias VDI 2714/VDI 2720) per il calcolo della propagazione del rumore.

Si rimanda alla documentazione tecnica specifica contenuta nello standard citato e al manuale utente di SoundPLAN 6.5 per una descrizione in dettaglio degli algoritmi e dei dati di input e di output.

In particolare occorre ricordare che il programma utilizza un modello di calcolo che tiene conto della correzione per fattori meteorologici: in particolare la velocità e la direzione del vento e l’altezza dell’inversione termica.

Il fattore di correzione meteorologico assume che il rumore viaggi su un percorso curvo, invece che rettilineo, fra la sorgente e il recettore; ciò è dovuto al fatto che con il decremento della pressione atmosferica conseguente all’incremento della quota, parte del rumore inviato verso il cielo viene curvato/inviato verso terra. Tale effetto è incrementato da condizioni di inversione termica a basse quote e quando il ricettore risulta sottovento rispetto alla sorgente. La norma VDI 2714 considera un raggio di arco di 5500 metri per il percorso curvo dei raggi sonori che producono questo effetto, con conseguente incremento del rumore immesso presso il ricettore.

(11)

delle immissioni.

4.2 IDENTIFICAZIONE DEI RICEVITORI

Per l’analisi dell’impatto acustico è stata scelta un’area, all’interno della quale sono stati individuati gli insediamenti abitativi denominati “ricevitori”.

Il modello matematico del software ha permesso il calcolo dei livelli equidistanti prodotti dalle sorgenti considerate, su un numero di punti identificati e fatti corrispondere alle abitazioni più vicine alle zone potenzialmente sensibili e ad alcuni punti del confine di proprietà, chiamati ricevitori. Si è scelto di posizionare i ricevitori presso i siti maggiormente sensibili e rappresentativi di dove risiede la popolazione.

In allegato è riportata una planimetria con identificati i ricevitori che saranno in seguito oggetto della stima del rumore per valutare l’impatto acustico presso gli stessi.

4.3 RISULTATI DELLA MODELLIZZAZIONE MATEMATICA DELLIMPATTO ACUSTICO

I livelli ottenuti dal modello di calcolo sono riferiti al periodo di riferimento diurno. I livelli stimati sono calcolati come valori indotti da:

− Una pala cingolata;

− Una Escavatore cingolato;

− Un Apripista;

− Una Trattrice agricola;

− Due Camion ribaltabili.

4.3.1 Componenti tonali e impulsive

Tulle le sorgenti qui sopra elencate sono di tipo mobile; inoltre considerando il tipo di sorgenti in questione si può gia dire non si riscontreranno componenti tonali e/o impulsive.

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Pagina 12 di 46 SORGENTI Ubicazione sorgenti Lw

dB

Periodo di funzionamento

Tipo di sorgente

Schermature barriere

Pala cingolata 99 Diurno Puntiforme

Escavatore

cingolato 102 Diurno Puntiforme

Apripista 106 Diurno Puntiforme

Trattrice agricola 106 Diurno Puntiforme

Camion

ribaltabile n. 1 99 Diurno Puntiforme

Camion ribaltabile n.2

All’interno del lotto in questione nelle situazioni riguardanti lo

stato di progetto e in cima alla discarica

nella situazione riguardante lo stato

finale

99 Diurno Puntiforme

/

Tab. 5 – Sorgenti di rumore usate nel calcolo della previsione

Il modello di calcolo tiene conto del rumore residuo nella situazione attuale, che è rappresentato dai rilievi del clima acustico dell’area circostante. Clima indotto dai mezzi lungo le infrastrutture stradali e ferroviarie e dalle attività presenti nel territorio.

(13)

Stato di Progetto Lotto 1 Ricevitori

Livello sonoro previsto

dB(A)

Distanza ricevitore- sorgente (m)

Zona di appartenenza

Limite di Zona diurno

Rispetto del limite

diurno

P1 52,9 116,8 III 60 SI

P2 53,4 129,0 III 60 SI

P3 56,9 75,6 III 60 SI

P4 64,2* 24,7 III 60 NO

P5 51,7 150,8 III 60 SI

P6 46,6 423,9 III 60 SI

P7 46,3 489,3 III 60 SI

P8 47,3 314,0 III 60 SI

P9 47,6 328,1 III 60 SI

R1 51,9 153,7 III 60 SI

R2 50,0 197,7 III 60 SI

R3 50,0 201,5 III 60 SI

R4 49,1 224,5 III 60 SI

R5 46,4 345,7 III 60 SI

R6 45,0 437,5 III 60 SI

R7 46,2 370,4 III 60 SI

R8 44,2 584,8 III 60 SI

R9 44,3 575,0 III 60 SI

R10 47,7 289,5 III 60 SI

R11 46,2 371,4 III 60 SI

R12 45,3 445,6 III 60 SI

R13 44,8 509,4 III 60 SI

R14 44,7 511,7 III 60 SI

(14)

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Pagina 14 di 46

R15 44,5 537,6 III 60 SI

R16 44,9 587,7 III 60 SI

R17 43,7 596,6 III 60 SI

R18 43,8 707,9 III 60 SI

R19 44,5 553,8 III 60 SI

R20 43,2 844,5 II 55 SI

R21 43,1 842,9 II 55 SI

R22 43,2 785,7 III 60 SI

R23 43,4 742,8 III 60 SI

R24 44,2 583,7 III 60 SI

R25 43,3 759,2 III 60 SI

R26 43,3 783,7 III 60 SI

R27 45,6 466,2 III 60 SI

R28 46,1 385,7 III 60 SI

R29 45,4 478,4 III 60 SI

R30 43,7 640,0 III 60 SI

* I valori evidenziati con l’asterisco, sono relativi a postazioni interne al confine di proprietà e pertanto nonostante non siano in grado di rispettare il limite di classe, non verranno conteggiati ai fini del rispetto del D.P.C.M. 14/11/97 in quanto non associati ad alcun recettore sensibile.

(15)

P1 44,9 261,7 III 60 SI

P2 49,0 260,2 III 60 SI

P3 51,1 185,2 III 60 SI

P4 53,5 140,8 III 60 SI

P5 60,3* 35,9 III 60 NO

P6 48,0 314,5 III 60 SI

P7 46,8 422,9 III 60 SI

P8 48,0 299,0 III 60 SI

P9 48,9 260,3 III 60 SI

R1 49,7 208,5 III 60 SI

R2 50,2 185,9 III 60 SI

R3 50,5 179,7 III 60 SI

R4 48,8 228,1 III 60 SI

R5 45,8 375,9 III 60 SI

R6 44,5 495,2 III 60 SI

R7 46,9 311,0 III 60 SI

R8 44,6 498,7 III 60 SI

R9 45,1 463,4 III 60 SI

R10 51,3 157,1 III 60 SI

R11 49,2 224,4 III 60 SI

R12 47,3 303,6 III 60 SI

R13 46,1 371,3 III 60 SI

R14 46,1 375,4 III 60 SI

R15 45,7 404,3 III 60 SI

R16 46,2 456,1 III 60 SI

R17 44,2 461,5 III 60 SI

R18 44,3 568,3 III 60 SI

(16)

L:\Fornaci del sile - Discarica Musestre - cod. 1048 - APRILE 1997\Ver_01 - Marzo 2010\2 - INTEGRAZIONI GIUGNO 2011\Relazioni\F3 - IMPATTO ACUSTICO.doc

Pagina 16 di 46

R19 45,4 431,2 III 60 SI

R20 43,5 711,2 II 55 SI

R21 43,4 714,3 II 55 SI

R22 43,6 668,1 III 60 SI

R23 43,8 629,9 III 60 SI

R24 44,9 482,6 III 60 SI

R25 43,5 695,6 III 60 SI

R26 43,5 727,9 III 60 SI

R27 45,7 464,6 III 60 SI

R28 45,8 414,4 III 60 SI

R29 44,2 623,2 III 60 SI

R30 43,2 787,0 III 60 SI

* I valori evidenziati con l’asterisco, sono relativi a postazioni interne al confine di proprietà e pertanto nonostante non siano in grado di rispettare il limite di classe, non verranno conteggiati ai fini del rispetto del D.P.C.M. 14/11/97 in quanto non associati ad alcun recettore sensibile.

(17)

P1 47,5 348,8 III 60 SI

P2 47,2 388,2 III 60 SI

P3 48,0 320,2 III 60 SI

P4 48,9 265,0 III 60 SI

P5 50,9 184,4 III 60 SI

P6 51,6 165,8 III 60 SI

P7 48,8 276,8 III 60 SI

P8 51,5 190,4 III 60 SI

P9 54,0 136,4 III 60 SI

R1 46,8 358,4 III 60 SI

R2 46,6 335,9 III 60 SI

R3 46,9 328,4 III 60 SI

R4 46,1 378,5 III 60 SI

R5 44,4 526,8 III 60 SI

R6 43,7 647,0 III 60 SI

R7 45,4 435,7 III 60 SI

R8 44,2 590,9 III 60 SI

R9 44,5 526,8 III 60 SI

R10 48,8 230,9 III 60 SI

R11 50,6 169,3 III 60 SI

R12 49,3 208,5 III 60 SI

R13 48,0 259,8 III 60 SI

R14 48,0 259,5 III 60 SI

R15 47,5 281,5 III 60 SI

R16 48,1 329,6 III 60 SI

R17 46,1 341,3 III 60 SI

R18 45,0 456,8 III 60 SI

(18)

L:\Fornaci del sile - Discarica Musestre - cod. 1048 - APRILE 1997\Ver_01 - Marzo 2010\2 - INTEGRAZIONI GIUGNO 2011\Relazioni\F3 - IMPATTO ACUSTICO.doc

Pagina 18 di 46

R19 47,4 293,1 III 60 SI

R20 43,9 586,1 II 55 SI

R21 44,1 582,6 II 55 SI

R22 44,3 526,0 III 60 SI

R23 44,7 484,7 III 60 SI

R24 46,7 332,1 III 60 SI

R25 44,3 547,1 III 60 SI

R26 44,1 581,6 III 60 SI

R27 46,9 359,8 III 60 SI

R28 46,9 342,5 III 60 SI

R29 44,0 688,5 III 60 SI

R30 43,0 859,1 III 60 SI

(19)

P1 46,5 437,6 III 60 SI

P2 46,3 490,8 III 60 SI

P3 46,7 425,8 III 60 SI

P4 47,0 369,1 III 60 SI

P5 48,0 292,4 III 60 SI

P6 56,7 64,1 III 60 SI

P7 52,7 182,1 III 60 SI

P8 52,7 170,2 III 60 SI

P9 55,7 115,2 III 60 SI

R1 45,5 467,1 III 60 SI

R2 45,1 443,4 III 60 SI

R3 45,4 435,4 III 60 SI

R4 44,8 486,1 III 60 SI

R5 43,8 634,5 III 60 SI

R6 43,2 755,7 III 60 SI

R7 44,6 530,9 III 60 SI

R8 43,8 665,7 III 60 SI

R9 44,1 586,8 III 60 SI

R10 46,8 316,0 III 60 SI

R11 49,2 197,6 III 60 SI

R12 49,6 184,9 III 60 SI

R13 49,2 206,0 III 60 SI

R14 49,3 200,5 III 60 SI

R15 49,2 211,0 III 60 SI

R16 48,1 250,6 III 60 SI

R17 47,5 269,0 III 60 SI

R18 45,9 387,6 III 60 SI

(20)

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Pagina 20 di 46

R19 49,9 201,3 III 60 SI

R20 44,6 500,4 II 55 SI

R21 44,6 490,8 II 55 SI

R22 45,3 426,0 III 60 SI

R23 46,0 381,0 III 60 SI

R24 49,0 223,9 III 60 SI

R25 45,4 444,3 III 60 SI

R26 45,1 481,7 III 60 SI

R27 48,0 316,5 III 60 SI

R28 47,3 333,8 III 60 SI

R29 43,8 756,5 III 60 SI

R30 43,1 928,3 III 60 SI

(21)

P1 51,8 257,5 III 60 SI

P2 50,7 297,7 III 60 SI

P3 52,7 232,8 III 60 SI

P4 55,0 175,7 III 60 SI

P5 57,5 130,2 III 60 SI

P6 51,9 254,7 III 60 SI

P7 49,7 337,6 III 60 SI

P8 53,7 204,5 III 60 SI

P9 55,3 168,6 III 60 SI

R1 51,1 281,3 III 60 SI

R2 51,3 275,3 III 60 SI

R3 51,4 270,6 III 60 SI

R4 50,2 316,2 III 60 SI

R5 47,4 461,6 III 60 SI

R6 45,9 574,6 III 60 SI

R7 48,3 405,0 III 60 SI

R8 45,7 586,4 III 60 SI

R9 46,3 540,7 III 60 SI

R10 52,7 231,3 III 60 SI

R11 52,6 234,6 III 60 SI

R12 50,8 292,3 III 60 SI

R13 49,4 349,3 III 60 SI

R14 49,4 350,0 III 60 SI

R15 48,9 373,3 III 60 SI

R16 48,0 421,9 III 60 SI

R17 47,8 432,9 III 60 SI

R18 46,2 547,4 III 60 SI

(22)

L:\Fornaci del sile - Discarica Musestre - cod. 1048 - APRILE 1997\Ver_01 - Marzo 2010\2 - INTEGRAZIONI GIUGNO 2011\Relazioni\F3 - IMPATTO ACUSTICO.doc

Pagina 22 di 46

R19 48,7 385,2 III 60 SI

R20 44,8 678,4 II 55 SI

R21 44,9 674,9 II 55 SI

R22 45,4 616,5 III 60 SI

R23 45,9 573,8 III 60 SI

R24 48,1 416,5 III 60 SI

R25 45,5 611,0 III 60 SI

R26 45,2 640,9 III 60 SI

R27 49,0 370,3 III 60 SI

R28 50,0 325,0 III 60 SI

R29 45,6 604,1 III 60 SI

R30 44,1 773,5 III 60 SI

Questi valori non sono stati calcolati usando il software SoundPLAN 6.5, ma sono stati calcolati con la formula Lp= Lw –20log(r) – 8 (formula della propagazione semisferica), dove Lw è la potenza sonora della sorgente e 20 log(r) rappresenta l’attenuazione dovuta alla divergenza sferica delle onde.

Questa formula è stata compiuta per ognuna delle sei sorgenti presenti, i risultati poi sono stati uniti considerando anche il tempo di utilizzo dei vari mezzi nel tempo di riferimento diurno che è di 16 ore.

(23)

Ricevitori

Livello sonoro previsto

dB(A)

Distanza ricevitore- sorgente (m)

Zona di appartenenza

Limite di Zona diurno

Rispetto del limite

diurno

P1 52,3 116,8 III 55 SI

P2 52,8 129,0 III 55 SI

P3 56,6* 75,6 III 55 NO

P4 64,2* 24,7 III 55 NO

P5 50,7 150,8 III 55 SI

P6 42,4 423,9 III 55 SI

P7 41,1 489,3 III 55 SI

P8 44,2 314,0 III 55 SI

P9 45,3 328,1 III 55 SI

R1 51,3 153,7 III 55 SI

R2 49,1 197,7 III 55 SI

R3 49,0 201,5 III 55 SI

R4 47,9 224,5 III 55 SI

R5 44,2 345,7 III 55 SI

R6 41,8 437,5 III 55 SI

R7 43,4 370,4 III 55 SI

R8 39,0 584,8 III 55 SI

R9 39,2 575,0 III 55 SI

R10 45,7 289,5 III 55 SI

R11 43,6 371,4 III 55 SI

R12 41,9 445,6 III 55 SI

R13 40,6 509,4 III 55 SI

R14 40,6 511,7 III 55 SI

R15 40,1 537,6 III 55 SI

(24)

L:\Fornaci del sile - Discarica Musestre - cod. 1048 - APRILE 1997\Ver_01 - Marzo 2010\2 - INTEGRAZIONI GIUGNO 2011\Relazioni\F3 - IMPATTO ACUSTICO.doc

Pagina 24 di 46

R16 41,7 587,7 III 55 SI

R17 38,7 596,6 III 55 SI

R18 37,8 707,9 III 55 SI

R19 39,8 553,8 III 55 SI

R20 36,4 844,5 II 50 SI

R21 35,5 842,9 II 50 SI

R22 36,3 785,7 III 55 SI

R23 36,9 742,8 III 55 SI

R24 39,3 583,7 III 55 SI

R25 36,7 759,2 III 55 SI

R26 36,4 783,7 III 55 SI

R27 41,7 466,2 III 55 SI

R28 43,5 385,7 III 55 SI

R29 41,8 478,4 III 55 SI

R30 38,4 640,0 III 55 SI

* I valori evidenziati con l’asterisco, sono relativi a postazioni interne al confine di proprietà e pertanto nonostante non siano in grado di rispettare il limite di classe, non verranno conteggiati ai fini del rispetto del D.P.C.M. 14/11/97 in quanto non associati ad alcun recettore sensibile.

(25)

P1 33,1 261,7 III 55 SI

P2 46,7 260,2 III 55 SI

P3 49,8 185,2 III 55 SI

P4 52,9 140,8 III 55 SI

P5 60,2* 35,9 III 55 NO

P6 45,4 314,5 III 55 SI

P7 42,7 422,9 III 55 SI

P8 45,5 299,0 III 55 SI

P9 47,3 260,3 III 55 SI

R1 48,6 208,5 III 55 SI

R2 49,4 185,9 III 55 SI

R3 49,6 179,7 III 55 SI

R4 47,6 228,1 III 55 SI

R5 43,1 375,9 III 55 SI

R6 40,5 495,2 III 55 SI

R7 44,6 311,0 III 55 SI

R8 40,3 498,7 III 55 SI

R9 41,3 463,4 III 55 SI

R10 50,5 157,1 III 55 SI

R11 48,1 224,4 III 55 SI

R12 45,5 303,6 III 55 SI

R13 43,5 371,3 III 55 SI

R14 43,4 375,4 III 55 SI

R15 42,8 404,3 III 55 SI

R16 44,1 456,1 III 55 SI

R17 40,2 461,5 III 55 SI

R18 39,4 568,3 III 55 SI

(26)

L:\Fornaci del sile - Discarica Musestre - cod. 1048 - APRILE 1997\Ver_01 - Marzo 2010\2 - INTEGRAZIONI GIUGNO 2011\Relazioni\F3 - IMPATTO ACUSTICO.doc

Pagina 26 di 46

R19 42,1 431,2 III 55 SI

R20 37,5 711,2 II 50 SI

R21 37,2 714,3 II 50 SI

R22 37,9 668,1 III 55 SI

R23 38,5 629,9 III 55 SI

R24 41,2 482,6 III 55 SI

R25 37,7 695,6 III 55 SI

R26 37,2 727,9 III 55 SI

R27 41,9 464,6 III 55 SI

R28 43,0 414,4 III 55 SI

R29 38,7 623,2 III 55 SI

R30 36,3 787,0 III 55 SI

* I valori evidenziati con l’asterisco, sono relativi a postazioni interne al confine di proprietà e pertanto nonostante non siano in grado di rispettare il limite di classe, non verranno conteggiati ai fini del rispetto del D.P.C.M. 14/11/97 in quanto non associati ad alcun recettore sensibile.

(27)

P1 44,3 348,8 III 55 SI

P2 43,2 388,2 III 55 SI

P3 45,0 320,2 III 55 SI

P4 47,0 265,0 III 55 SI

P5 49,7 184,4 III 55 SI

P6 50,7 165,8 III 55 SI

P7 46,6 276,8 III 55 SI

P8 50,5 190,4 III 55 SI

P9 53,6 136,4 III 55 SI

R1 44,1 358,4 III 55 SI

R2 44,5 335,9 III 55 SI

R3 44,6 328,4 III 55 SI

R4 43,3 378,5 III 55 SI

R5 40,1 526,8 III 55 SI

R6 38,1 647,0 III 55 SI

R7 41,8 435,7 III 55 SI

R8 39,0 590,9 III 55 SI

R9 39,8 526,8 III 55 SI

R10 47,4 230,9 III 55 SI

R11 49,9 169,3 III 55 SI

R12 48,2 208,5 III 55 SI

R13 46,5 259,8 III 55 SI

R14 46,5 259,5 III 55 SI

R15 45,8 281,5 III 55 SI

R16 46,9 329,6 III 55 SI

R17 43,8 341,3 III 55 SI

R18 41,4 456,8 III 55 SI

(28)

L:\Fornaci del sile - Discarica Musestre - cod. 1048 - APRILE 1997\Ver_01 - Marzo 2010\2 - INTEGRAZIONI GIUGNO 2011\Relazioni\F3 - IMPATTO ACUSTICO.doc

Pagina 28 di 46

R19 45,6 293,1 III 55 SI

R20 39,0 586,1 II 50 SI

R21 39,6 582,6 II 50 SI

R22 40,1 526,0 III 55 SI

R23 40,9 484,7 III 55 SI

R24 44,6 332,1 III 55 SI

R25 40,0 547,1 III 55 SI

R26 39,4 581,6 III 55 SI

R27 44,4 359,8 III 55 SI

R28 45,0 342,5 III 55 SI

R29 37,8 688,5 III 55 SI

R30 35,5 859,1 III 55 SI

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