Rinascimento italiano, il futuro dopo il lockdown
#impresecheresistono - Volti e storie di un made in Italy che non si arrende
Il catalogo della mostra e del docufilm
che raccontano un anno di pandemia di Covid-19 a Torino e dintorni
9 marzo 2020 - 9 marzo 2021
Virgilio Ardy ⁝ Il giorno dell’allestimento della mostra fotografica #impresecheresistono nel porticato coperto del Collegio degli Artigianelli in corso Palestro 14, a Torino. La mostra è rimasta aperta al pubblico, gratuitamente, da gennaio a maggio 2021 per consentirne la massima fruizione, pur in presenza delle limitazioni agli spostamenti imposte dalle normative per il contenimento del Covid-19 (credit: autoscatto, Virgilio Ardy, 13 gennaio 2021)
In copertina, disegno a matita e acquerello di Eleonora Rasetto,
“Lo spirito del made in Italy si manifesta”
3
Dal lockdown alla rinascita, la manifattura italiana guarda al futuro
A cura di CNA Torino
Un’Italia ferma, ma agli stalli di partenza. Pronta allo scatto in avanti, con la voglia di futuro. È questa l’immagine che ci re- stituiscono le fotografie di Virgilio Ardy scattate a Torino e provincia tra il 21 aprile e il 7 maggio 2020 nelle settimane più difficili del primo lockdown durato 69 interminabili giorni, un evento storico e drammatico di cui mai potremo dimenticarci.
Chiuse fabbriche, botteghe, negozi e centri commerciali, dal 9 marzo al 18 maggio, in tutto il paese diventato «zona rossa»
vengono tutelati solo i servizi essenziali. Ferme le scuole, gli spostamenti privati non essenziali. Le città si svuotano, il traffico quasi sparisce. Le nostre vite vengono scandite dalle norme dettate da venti decreti governativi che modificheranno in successione, come mai avremmo potuto immaginare, abitudini consolidate, libertà di spostamento e di azione.
Il servizio fotografico di Virgilio Ardy, simbolicamente denominato #impresecheresistono, ha l’impronta del report giorna- listico: ferma, in 30 scatti, altrettanti momenti di vita sospesa di 30 imprenditori torinesi che hanno vissuto come noi tutti l’incertezza del domani. Nei loro occhi, tuttavia, sono visibili l’attesa e la fiducia nel domani. Non c’è rassegnazione, ma voglia di essere testimoni di un momento difficile, di farsi riprendere nelle loro aziende ferme o a ritmo rallentato ma pur sempre resilienti.
Questo progetto, tutto torinese, ha ispirato analoghe iniziative in altre città italiane, patrocinate dalle CNA locali: in Lom- bardia, in Friuli-Venezia-Giulia, in Toscana. Servizi fotografici che sono ora raccolti nel volume «Imprese Italiane - Corona Virus Disease 2019» di cui questo catalogo vuole essere in qualche modo un’appendice o meglio un focus sulla realtà lo- cale, accogliendo anche autorevoli analisi socio-economiche sugli effetti che la pandemia ha già avuto ed avrà negli anni a venire, ad iniziare dal 2021.
Se la macchina del Sistema Italia necessiterà, per forza di cose, di manutenzione per rimettersi in sesto, investendo risorse importanti anche sulle nuove tecnologie e in primis sul digitale, la manifattura italiana incarnata dall’artigianato che CNA ben rappresenta e tutela da sempre vuole essere protagonista di una primavera ormai alle porte. Per questo, CNA Torino ha deciso di esporre le immagini di Virgilio Ardy nel Collegio Artigianelli dell’Opera Torinese del Murialdo, per metterle a confronto con i giovani che qui si formano per diventare gli artigiani del futuro. CNA Torino desidera ringraziare in modo particolare don Danilo Magni per la grande sensibilità dimostrata verso il progetto #impresecheresitono che si completa con il docufilm «Rinascimento italiano, il futuro dopo il lockdown» girato in parte in location aziendali ed in parte agli Arti- gianelli e nel suo teatro, Le Musichall, diretto da Arturo Brachetti. Filmato che è disponibile sul web e che può essere facil- mente riprodotto scansionando il Qr Code presente sull’ultima pagina di questo volume.
Nicola Scarlatelli, Giuseppe Izzinosa,
Presidente CNA Torino Presidente CNA Comunicazione e T.A.
Virgilio Ardy, Paolo Alberti,
Portavoce fotografi CNA Piemonte Segretario CNA Torino
Un docufilm racconta il made in Italy che cerca il riscatto dopo la pandemia
A cura di Virgilio Ardy e Vitaliano Alessio Stefanoni
C’è un’Italia operosa che è protagonista del successo del made in Italy nel mondo e che tuttavia, a casa propria, in- cassa un forte deficit di visibilità. È quella dell’artigianato di eccellenza: nella moda, nel cibo, nell’arredamento, nella musica e nelle arti in generale. Un’Italia che ha sofferto molto per la pandemia e che ha una straordinaria voglia di rivincita, di tornare a girare a pieno regime, per sedurre i consumatori con le meraviglie di cui è capace da sempre.
È l’Italia che CNA, grazie al contributo della Camera di commercio di Torino, ha deciso di raccontare attraverso il docufilm che ha il nome di questa pubblicazione - «Rinascimento italiano, il futuro dopo il lockdown» - ad integrazione del progetto
#impresecheresistono che ha preso le mosse dal servizio fotografico sul primo lockdown di marzo-maggio 2020, raccontato per immagini nelle pagine di questo catalogo.
Un’Italia che viene rappresentata attraverso alcuni artifici narrativi a partire dalle inquadrature all’interno di un teatro tori- nese - Le Musichall di Arturo Brachetti, nel complesso degli Artigianelli di Torino - che diventa una sorta di «stanza del tempo», un punto di connessione tra ciò che è stato e ciò che sta accadendo in un paese travolto dalla pandemia. Ricon- durre il made in Italy ai cinque sensi che permettono a noi tutti di percepire lo spazio che ci circonda e che sono linfa vitale per i creativi di ogni tempo è il momento centrale della narrazione di questo docufilm che invita lo spettatore a guar- dare al futuro con occhi carichi di speranza. A rappresentare il gusto c’è il cioccolato di Guido Gobino; per l’olfatto, il caffè della Torrefazione del Centro di Carmagnola; per la vista, c’è l’alta gioielleria di Pieffe Srl; per il tatto, la sartoria su misura per la sposa di Atelier Adelyur (protagonista, tra l’altro, di quel nuovo made in Italy che passa attraverso i non nativi italiani);
per l’udito, infine, ci sono gli strumenti musicali del liutaio Francesco Piloni.
Il video, per la cui produzione CNA si è avvalsa della collaborazione di professionisti di livello del mondo dello spettacolo torinese (Alberto Barbi, Eleonora Rasetto, Luigi Mancuso, Lara Quaglia) prende il via da una ripresa cinematografica su una platea vuota ma rumorosa e completamente avvolta nella nebbia, vista dal palcoscenico del teatro. Le prime inqua- drature sono ispirate alle composizioni pittoriche di Giorgio De Chirico, con l’obiettivo di rappresentare la «desolante bel- lezza» di un’Italia sospesa, immobile e silenziosa e rievocare i 69 terribili giorni del primo lockdown di marzo-aprile che ha costretto tutti a casa e ci ha obbligati a percepire il mondo attraverso un freddo monitor (della televisione, di un computer, di un tablet), rievocato nella rappresentazione come una sorta di totem multischermo che galleggia nella nebbia. Quel lock- down che ha ispirato il servizio fotografico di Virgilio Ardy, denominato #impresecheresistono, e che nel docufilm fa da sfondo alle brevi interviste degli imprenditori protagonisti di quegli scatti, dalle quali emerge con forza la voglia di andare avanti e di superare le avversità. E a ridare voce e vita al made in Italy, conducendolo fuori dalla nebbia, è una danzatrice acrobatica che si esibisce sul palcoscenico, sospesa su alcuni prodotti simbolo di un’Italia che lavora e che sa fare bene (l’Italia dei cinque sensi, appunto), in uno spettacolo emozionante che infonde nuova linfa nel sistema paese e lo risveglia dal torpore del lockdown. L’artista, Lara Quaglia, simboleggia lo «spirito» di un’Italia che non sa e non vuole stare ferma, l’Italia degli artigiani e dei commercianti, l’Italia resiliente delle piccole imprese - il 98% di quelle attive nel Belpaese - che è abituata da sempre a resistere e a lottare.
5
Il coraggio e la creatività dell’artigianato incisi nel Dna degli imprenditori
di Dario Gallina
Il settore dell’artigianato del nostro territorio ha una lunghissima tradizione e una storia molto ricca, scritta da donne e uomini con tenace passione per il lavoro e con attenzione al presente. Gli artigiani sono sempre stati creativi e proattivi, pronti a resistere e a innovare, capaci di conservare e nel contempo di ricreare.
Questo Dna scorre sempre in loro, ad ogni generazione e con quel coraggio che l’occhio attento del fotografo ha saputo ben ritrarre nelle fotografie qui raccolte. Sono microstorie di strenua resistenza, che suscitano talvolta un sorriso amaro, ma subito confortato e incoraggiato dagli artigiani, veri soggetti del reportage.
La crisi economica non è l’unica tragica conseguenza dell’emergenza imposta dal Coronavirus. In questi mesi, a guada- gnarsi la meritata visibilità è stata anche una positiva accelerazione innovativa, in quasi tutti i campi. In un periodo storico già caratterizzato da grandi progressi nel digitale, le misure per il contenimento della pandemia hanno velocemente realiz- zato eventi che fino a qualche mese fa immaginavamo in un prossimo futuro.
Proprio in questa spinta innovativa il settore artigiano del territorio può continuare a trovare nuova linfa. La Camera di com- mercio di Torino sarà sempre presente nel sostenerlo con i suoi servizi: l’attività del Pid-Punto Impresa Digitale lo supporta attraverso i digital promoter per valutarlo dal punto di vista della maturità digitale e per fare assessment più personalizzato.
È poi fondamentale diffondere presso le Pmi le conoscenze di base delle tecnologie «Impresa 4.0» con l’organizzazione di webinar e corsi di formazione, che in questi mesi di lockdown hanno coinvolto migliaia di imprenditori torinesi. Infine, la Camera di commercio continuerà a supportare l’ammodernamento tecnologico e digitale delle Pmi con i suoi voucher a fondo perduto per rafforzare la competitività dell’impresa.
La capacità di reagire del settore artigiano non manca e lo vediamo da queste fotografie. Durante il lockdown abbiamo visto gli artigiani impegnarsi, rivedere velocemente alcuni processi produttivi, alcune regole o metodi di lavoro, adeguare i rapporti verso i fornitori e, ancora di più, verso i clienti. I nostri artigiani resisteranno e torneranno ad essere di nuovo tra i vincenti nel mondo: amano appassionatamente il proprio lavoro e credono nel nostro futuro.
Dario Gallina
Presidente della Camera di commercio di Torino
Gli Artigianelli, dal 1849 vicini ai giovani e alle imprese
di don Danilo Magni
Ho aderito con entusiasmo alla proposta del Segretario della CNA Piemonte, Filippo Provenzano insieme a Vitaliano Alessio Stefanoni, Responsabile della comunicazione e rapporti con la stampa di CNA Torino, di realizzare, dentro il Collegio Artigianelli di Torino, il progetto #impresecheresistono, che si completa con il docufilm «Rinascimento italiano, il futuro dopo il lockdown». Diverse ragioni mi hanno, quasi istintivamente, guidato nel prendere una decisione favorevole.
Gli Artigianelli, nati nel 1849, hanno come vocazione propria quella di dare un orizzonte di vita piena a ragazzi e famiglie, con storie di povertà socioeconomica, morale, relazionale e formativa. Il lavoro ed il saper fare con le mani, da cui deriva il nome stesso di Artigianelli, rappresentano da sempre una parte fondamentale di questo nuovo orizzonte di vita. Una sfida contemporaneamente educativa, sociale e cristiana.
All’inizio del lockdown, dopo l’inevitabile disorientamento, ci siamo ritrovati, come tutti, a dover fare i conti con l’inedita re- altà. Una realtà che ha fortemente stressato la nostra struttura ed in particolare le imprese sociali, legate agli Artigianelli.
Una situazione che ci ha chiesto di pensare velocemente, di andare quasi a tentoni alla ricerca di risposte efficaci. Imme- diatamente si sono rese visibili le conseguenze della pandemia sulle persone e sulle famiglie precarie dal punto di vista lavorativo ed economico. Abbiamo richiamato l’attenzione di alcuni amici attorno al nostro brand Rinascimenti sociali®, consapevoli che solo insieme e con l’aiuto di altri avremmo potuto fare fronte a qualche aspetto dell’emergenza. Avevamo in programma di celebrare con un festival quelle realtà del Profit e del Terzo Settore, che già erano state in grado di pro- porre nuovi modelli di impresa. Rapidamente abbiamo trasformato questo desiderio, grazie alla fattiva collaborazione con Torino Nord Ovest, nell’Atelier dell’Impresa Ibrida. Centinaia di giovani, di imprenditori e di manager hanno risposto al- l’appello di tornare ad imparare e di interrogarsi sul necessario ed urgente cambiamento della propria organizzazione. A novembre, con il supporto dell’Arcidiocesi di Torino e di tante altre realtà ecclesiali e non, gli Artigianelli hanno favorito lo svolgimento del primo Festival della Dottrina Sociale della Chiesa a Torino: l’intreccio tra educazione ed impresa, tanto caro alla tradizione di buona parte dei santi sociali torinesi, sono diventati fulcro del confronto e contenuto di riferimento strategico nella Carta dei Valori, sottoscritta da oltre 20 realtà rappresentative del mondo degli imprenditori, della scuola e della formazione professionale.
Il docufilm di CNA, che rimanda al Rinascimento italiano ed al futuro prossimo dopo il lockdown, sono per noi un ulteriore sti- molo ed un aiuto a continuare a pensarci dentro un «noi», per restare fedeli alla vocazione di rispondere ai bisogni di chi fa maggiormente fatica e che, perciò, rischia di restare ancora più escluso. La mostra fotografica #impresecheresistono, realizzata dentro casa nostra, diventa un valore aggiunto per gli Artigianelli: i nostri ragazzi della formazione professionale, i giovani e le famiglie dalle storie difficili accolti nella struttura, i nostri collaboratori ed amici impegnati a favore dei ragazzi e dei poveri, potranno avvalersi non solo delle bellissime immagini, ma anche del confronto diretto con imprenditori artigiani di successo, coinvolti dalla CNA. Con la speranza di trasmettere non un vago messaggio di incoraggiamento, ma di affermare che anche oggi, nonostante la pandemia, con la fatica e l’impegno è possibile per i giovani e le fasce deboli far fiorire il deserto.
don Danilo Magni, Direzione Opera Torinese del Murialdo [email protected]
7
Il futuro dopo la pandemia? La parola chiave è «resilienza»
di Filippo Zizzadoro
Per affrontare questa crisi ci vuole resistenza e leggerezza insieme. Dubito che il punto sia legato al mese di ottobre che tutti vedono come una scadenza che personalmente vedo spalmata più in là nel tempo, ma vedo anche una voglia di reagire da parte delle persone reinventandosi il quotidiano che porterà la nostra economia a sopravvivere. I due punti critici saranno, oltre alla sostenibilità economica, saper modernizzare le proprie attività, fare rete tra professionisti di attività diverse e mantenere positività e lucidità. La condizione che stiamo vivendo, afferma lo psicologo Filippo Zizzadoro, può essere descritta come un evento unico poiché determina un impatto negativo sulla vita dell’individuo e segna necessaria- mente una spaccatura nella quotidianità.
Di norma, per chi mi conosce, non amo fare del terrorismo inutile, ma è indubbio che uno stato d’ansia prolungato nel tempo in una situazione così angosciante per i misteri che si porta con sé, rischia di essere un problema di cui oggi vediamo solo la punta dell’iceberg. La mia particolare posizione è che questa pandemia, avrà tre grandi fasi in termini di impatto sulla popolazione: la prima ovviamente legata alla salute che si risolverà con un vaccino oppure con una convivenza coatta con questo virus coi dovuti accorgimenti. La seconda sarà una fase economica, in cui gli eroi saranno gli imprenditori, che si batteranno per salvare le proprie aziende, i posti di lavoro e in generale l’economia. La terza fase sarà destinata agli psicologi, che dovranno curare le ferite di una situazione tragica, ma che ha un’ulteriore aggravante rispetto ad altre crisi, la repentinità con cui si è affacciata e la totale mancanza di preparazione anche psicologica nel gestirla. La portata di ciò che sta accadendo in termini di contagi, lutti, sofferenze, può far rientrare la condizione attuale nella definizione di disastro collettivo, e come tale deve essere considerata un trauma. Con l’aggravante che il dolore e il trauma, in questo caso, non fanno riferimento esclusivamente agli individui e alle fa- miglie, ma anche, in modo più esteso, alla comunità e al mondo intero. Le emozioni legate all’evento traumatico possono essere molteplici, un individuo infatti può trovarsi a sperimentare per esempio paura, orrore, rabbia, colpa, vergogna anche molto intensi.
È importante, a tal proposito, comprendere che gli stati emotivi sperimentati, anche se negativi, sono del tutto normali in una si- tuazione così complessa. Tuttavia, è fondamentale che i segnali di sofferenza non vengano sottovalutati e che si ponga su di essi la dovuta attenzione in modo da garantire, qualora se ne sentisse la necessità, una presa in carico tempestiva del disagio.
È indubbio che usciremo da questa situazione più solidi, più concreti, con un sistema di valori completamente ribaltato e con grande voglia di normalità che ovviamente non sarà più confrontabile col passato. È importante che lo Stato, ma anche le im- prese e i professionisti si occupino anche di questo delicato aspetto che nelle mie attività, oramai tutte online che continuo a fare con privati e aziende, iniziano ad essere l’unico argomento che realmente interessa a tutti. Vedo da parte di amici e clienti gesti di grande altruismo, che fanno bene prima di tutto a sé stessi, non dimentichiamocelo. Nei miei coaching prosegue Ziz- zadoro, alle persone angosciate insegno a calibrare il rischio in modo giusto e razionale, diversificare le attività durante la giornata, non farsi prendere dall’angoscia o dalla noia reinventandosi, progettando ugualmente il futuro, mantenendo attive le relazioni anche digitali, facendo un po’ di attività fisica domestica, ma più di tutto proteggendo il sogno, perché fino a che l’uomo continuerà a sognare ci sarà sempre la voglia di andare avanti e costruire un nuovo mondo.
dott. Filippo Zizzadoro, Psicologo, formatore e consulente di direzione,
esperto di comportamenti manageriali e di comunicazione interpersonale, www.zizzadoro.com
Pandemia e psicologia: non cercare soluzioni semplici a problemi complessi
di Alberto Torre
La pandemia di Covid-19 ha impattato sulla nostra vita in maniera devastante, un impatto che l’uomo contemporaneo non co- nosceva, perché si tratta di un evento totalizzante, che riguarda non solo tutta la popolazione ma anche ogni ambito della vita dell’essere umano: sociale, relazione, emotivo, spirituale, ludico e ovviamente anche lavorativo. Un evento simile non avveniva, almeno in Italia, dai tempi della Seconda guerra mondiale. E ci accorgiamo della portata traumatica di questo evento perché tutti noi lo abbiamo sentito nella nostra pelle, nella nostra anima; abbiamo percepito più volte la nostra ansia salire, chi più chi meno ha avvertito paura, incertezza, disagio, sconforto e rabbia.Tuttavia, non possiamo permetterci di far diventare il Covid- 19 anche un blocco psicologico, anzi dobbiamo cercare di usarlo come spinta, dobbiamo usare il disagio come se fosse una molla. Non è facile, ma cosa è facile oggi? Trovare nuove energie nei momenti di difficoltà è spesso una modalità di successo, sia nella vita che nel lavoro. Mi viene in mente Steve Jobs quando raccontava la maniera in cui ha affrontato psicologicamente il suo famoso licenziamento dalla Apple, come lui stesso ammetteva che essere licenziato dall’azienda che si crea non può che essere considerato un fallimento e una vergogna, tuttavia diceva anche che «...il fatto di essere stato licenziato da Apple era stata la cosa migliore che mi potesse accadere. La pesantezza di avere successo era stata sostituita dalla leggerezza di essere ancora un esordiente, molto meno sicuro su ogni cosa. Ciò mi permise di entrare in uno dei periodi più creativi della mia vita.» Parole sue, il suo fallimento divenne il suo nuovo punto di partenza, creò NEXT e la Pixar, cambiò progetto e si adattò alla nuova situazione. La storia dell’imprenditoria è colma di casi come questo. Vi consiglio di andare su YouTube a ve- dere tutto il discorso di Jobs agli universitari di Stanford perché credo sia una dissertazione con una carica umana e psichica importante, un discorso illuminato ed illuminante adatto ai momenti di difficoltà come questo che stiamo vivendo.
Quindi possiamo e dobbiamo utilizzare il disagio per rimetterci in discussione, per crescere e trovare nuove consapevolezze, per riadattarci e vivere meglio questo nuovo presente. Questa pandemia ci ha dimostrato ancora una volta che tutto quel
«controllo» che cerchiamo di avere nella nostra esistenza è davvero irraggiungibile, perché la vita sa presentarci situazioni che non si possono nemmeno immaginare e il Covid-19 è una di queste. Steven Hayes, psicologo americano contemporaneo dice: «Control is the problem, not the solution». «Ok, ma nel concreto? Come faccio dottore?» Me lo sento dire spesso, e in genere rispondo che non esiste una soluzione semplice a un problema complesso, e quindi si dovrebbero prendere in considerazione più ingredienti, agire su più elementi per poter far fronte alla complessità. Sicuramente dobbiamo rivedere il nostro progetto e valutarlo in funzione di diversi scenari, studiarne più varianti: un piano A, un piano B e un piano C. Quindi impegnarci a visualizzare il risultato delle nostre azioni al positivo, per migliorare la sensazione di fiducia in noi stessi e, ove possibile, cercare di fare squadra. Ma soprattutto mantenerci flessibili, la rigidità oggi più che mai non funzionerebbe, dob- biamo saperci riadattare continuamente. E come rispondere ai quesiti che tutti ci facciamo? Come sarà l’Italia e il mondo dopo la pandemia? Saremo migliori o peggiori? Andrà davvero tutto bene? La risposta più sincera è che non lo sappiamo.
La cosa più saggia che possiamo fare è abituarci all’idea che non abbiamo risposte e non abbiamo il controllo, ma se viviamo consapevoli il presente e facciamo programmi flessibili, tenendo sempre chiari i nostri reali bisogni, allora possiamo adattarci e farcela, perché è questo il modo in cui, in effetti, ce l’abbiamo sempre fatta.
dott. Alberto Torre, Psicologo, Psicoterapeuta,
ideatore del portale www.psicobravo.it - [email protected] - https://psicotorre.com
L’Italia si ferma
PH_Massimo Terazzan ⁝ Torino durante il primo lockdown ⁝ atrio stazione di Porta Nuova
11 PH_Massimo Terazzan ⁝ Torino durante il primo lockdown ⁝ corso Inghilterra
PH_Massimo Terazzan ⁝ Torino durante il primo lockdown ⁝ piazza Vittorio Veneto
PH_Massimo Terazzan ⁝ Torino durante il primo lockdown ⁝ il Duomo
13 PH_Andrea Nannini ⁝ Firenze durante il primo lockdown ⁝ piazza della Signoria
PH_Paola Meloni ⁝ Milano durante il primo lockdown ⁝ Palazzo Mezzanotte, la Borsa
PH_Virgilio Ardy ⁝ Due immagini di scena delle riprese del docufilm
«Rinascimento italiano, il futuro dopo il lockdown» al teatro Le Musichall di Torino. Sul palcoscenico è stata ricostruita, su progetto di Eleonora Rasetto, una scenografia ispirata al grande maestro Giorgio De Chirico con l’obiettivo di rievocare la «desolante bellezza» dell’Italia sospesa, immobile e silenziosa dei 69 terribili giorni del primo lockdown di marzo-maggio 2020. Nel docufilm la danzatrice acrobatica, Lara Quaglia, interpreta lo «spirito del made in Italy»
che riaccende la fiducia nel futuro
#impresecheresistono
PH_Virgilio Ardy ⁝ Natura e Piacere by Tuttovo Srl di Claudio Fantolino
Natura e Piacere by Tuttovo Srl, Claudio Fantolino, Rivoli (To)
Sito Internet: www.tuttovo.com
⁝Facebook: @naturaepiacere
Claudio Fantolino, dopo un’esperienza di lavoro in un’azienda agricola insieme al fratello Franco, inizia la propria atti- vità nel 1984 con la sgusciatura nelle uova e la prosegue fino al 2002. Parallelamente, nel 1998 inizia la produzione di salse biologiche, senza glutine e anche vegane, che prosegue fino ad oggi. Fino al 1989 l’attività ha avuto sede a Fiano mentre nel 1990 si sposta a Rivoli sempre in provincia di Torino. L’impresa ha clienti in Francia, Olanda, Perù e Russia dove ha una partnership con una catena agroalimentare di alta qualità. Lavora inoltre per Ikea Italia, fornendo alle cu- cine dei 24 ristoranti le salse e le bustine monodose per il servizio ai tavoli.
17 PH_Virgilio Ardy ⁝ Pastificio Renato di Giovanni Assom e C. Snc
Pastificio Renato di Giovanni Assom e C. Snc, Torino
Sito Internet: www.pastificiorenato.it
⁝Facebook: @pastificiorenato
Giovanni Assom è il titolare del Pastificio Renato, fondato nel 1962 da Renato Assom e Anna Fantino. All’inizio è un piccolo laboratorio che produce agnolotti, tagliatelle e gnocchi. Nel 1977 l’attività viene rilevata dal figlio Giovanni e dalla moglie Cristiana che ingrandiscono il negozio e aggiungono il reparto di gastronomia, salumi e formaggi, mante- nendo però inalterata la tradizione originale del pastificio. La ricetta del ripieno degli agnolotti alla torinese è ancora quella dei genitori di Giovanni: arrosto di vitello e di maiale, verdura a seconda della stagione, salame cotto Igp Pie- monte, formaggio grana stagionato 24 mesi, uova e sale.
PH_Virgilio Ardy ⁝ Ocra Rossa Snc di Debora Gambino e Maurizio Genovese
Ocra Rossa Snc, Debora Gambino e Maurizio Genovese, Settimo Torinese (To)
Sito Internet: www.ocrarossa.it ⁝ Facebook: Ocrarossa ⁝ Instagram: @ocrarossaart
L’azienda, fondata nel 2007, si occupa di decorazione artistica-pittorica, mosaici e restauro. Lo showroom è in via Bar- baroux a Torino, ma la sede operativa è a Settimo Torinese, in via Col del Lys 13. Debora Gambino è diplomata all’Isti- tuto d’Arte, mentre Maurizio Genovese ha frequentato la scuola per artigiani restauratori. Il target di clienti è formato da:
architetti, designer, imprese e privati. Debora Gambino ha partecipato a due Biennali di Genova e a Paratissima fin dal 2015 e ha curato il restauro delle facciate di Villa Crimea a Torino, dei soffitti del Castello di Borgo Masino e delle statue all’ingresso di Villa Sassi. Maurizio Genovese si è occupato della realizzazione del pavimento in mosaico sotto i portici di via Cernaia a Torino e dell’ingresso principale della nuova sede Lavazza sempre a Torino.
19 PH_Virgilio Ardy ⁝ Athena Art di Antonio Longhitano
Athena Art, Antonio Longhitano, Torino
Sito Internet: http://athena-art.it
⁝Facebook: @Athena.Art.Atelier
Antonio Longhitano comincia da giovanissimo a lavorare come decoratore. In seguito frequenta alla Scuola Edile un corso sul restauro delle facciate degli edifici storici e qui conosce l’architetto Giovanni Brino con cui si avvicina alle tecniche di riutilizzo di antichi materiali come ad esempio la «calce di Superga». Nel tempo, perfeziona queste tecniche e le insegna ad altri artigiani. Attualmente svolge corsi di formazione online sul tadelakt, una tecnica decorativa marocchina, e sull’uti- lizzo di pitture e colori naturali ecosostenibili. Tra i lavori più importanti si possono ricordare: il restauro della facciata di Pa- lazzo Priotti a Torino e la realizzazione di bagni all’interno di uno yacht di lusso, utilizzando proprio la tecnica del tadelakt.
PH_Virgilio Ardy ⁝ Mineo Antonino Srl
Mineo Antonino Srl, Antonino Mineo, Torino
Antonino Mineo (nella foto con il figlio Cristian) comincia ad occuparsi di decorazioni civili e industriali nel 1981.
Nel 1986 con l’acquisizione di nuovi clienti l’azienda aumenta il proprio volume di affari. Mineo Antonino Srl lavora principalmente per Fiat, da ormai 37 anni ma può vantare anche importanti clienti nel settore edile.
Attualmente l’azienda conta tre soci.
21 PH_Virgilio Ardy ⁝ Ferramenta di Mauro Stefano Guizzo
Ferramenta Guizzo, Mauro Stefano Guizzo, Torino
Mauro Stefano Guizzo nasce come disegnatore progettista meccanico, ma nella sua vita professionale ha svolto innu- merevoli lavori: ha posseduto un bar albergo ristorante vicino a Ceresole Reale, un banco di abbigliamento al mercato, ha effettuato riparazioni su impianti automatizzati di saldatura e ha fatto il giardiniere (e lo fa tuttora). Dalla fine del 2018, dopo la morte del precedente proprietario della ferramenta, ricrea la stessa attività, che questa volta porta il suo nome.
PH_Virgilio Ardy ⁝ San Gaetano Arredamenti di Genovese G. & C. Sas
San Gaetano Arredamenti di Genovese G. & C. Sas, Giuseppe Genovese, Torino
Sito Internet: www.sangaetanoarredamenti.com
⁝Facebook: @sangaetanoarredamenti
L’attività viene fondata in via Pergolesi nel 1957 dal papà di Giuseppe Genovese Umberto e dalla nonna Giusep- pina La Rosa. Nel 1969 il negozio di arredamenti si trasferisce nell’attuale sede in corso Regio Parco. Attualmente lavorano in azienda i figli di Umberto: Giuseppe e Marco. La clientela è consolidata e si basa sul passaparola e sulla qualità dei mobili e dei servizi offerti, la consegna è fatta direttamente dal personale interno per ottimizzare la qualità dell’installazione.
23 PH_Virgilio Ardy ⁝ Amt Srl Centro Revisioni Autoveicoli di Antonella Tenore
AMT Srl Centro Revisioni Autoveicoli, Antonella Tenore, Moncalieri (To)
Sito Internet: https://amtmoncalieri.it
⁝Facebook: A.M.T Srl Centro Revisioni Autoveicoli
Michele Tenore, di origini campane, avvia l’attività di autoriparazioni nel 1960 circa a Torino. Negli anni successivi si tra- sferisce a Moncalieri dove apre l’attività di autoriparazioni e vendita auto usate (autorizzata Fiat, Lancia e Alfa Romeo).
Negli anni ‘80 la rete autorizzata Fiat entra in crisi e nel 1986 l’officina di Michele Tenore diventa autorizzata Renault.
Nello stesso anno, la figlia Antonella entra nell’azienda di famiglia occupandosi della parte commerciale e contabile. La crisi del mercato dell’auto tra la fine degli anni ‘80 e la fine degli anni ‘90 penalizza anche il settore autoriparazioni, ma grazie all’introduzione di una normativa europea e poi del decreto legge che prevede la concessione governativa ai pri- vati, Antonella nel 1998 crea un’altra società, l’attuale Amt Srl, attività complementare alla società Tenore Marcello Snc.
Contestualmente, Marcello Tenore viene nominato responsabile tecnico del centro revisioni.
PH_Virgilio Ardy ⁝ Autotrasporti Tre di Carlo Cascino
Autotrasporti Tre C. Snc, Carlo Cascino, Torino
Carlo Cascino, nativo della Sicilia e figlio di un autotrasportatore, inizia l’attività nel 1981. Si trasferisce a Torino poco dopo il servizio militare per il desiderio di avvicinarsi alle sorelle che già vivevano in città. Cascino si occupa di autotrasporto merci, materie prime, materiali per stampaggio e lavora soprattutto per il settore automotive. Tra i suoi clienti ci sono Ilva e Fiat.
25 PH_Virgilio Ardy ⁝ Claudio Bontempi, taxista
Claudio Bontempi, taxista, Venaria Reale (To)
Bontempi ha iniziato la propria attività di taxista nel 2003, dopo un’esperienza ventennale nel mondo dell’informatica. Il vicino di casa e alcuni amici residenti a Londra, tutti taxisti, lo hanno ispirato a intraprendere il mestiere. Dal 2021 è esa- minatore per le nuove generazioni di taxisti. Da giovane ha praticato boxe e triathlon; è stato istruttore di nuoto e man- tiene un rapporto, non solo professionale, ma di vera amicizia con alcuni colleghi taxisti.
PH_Virgilio Ardy ⁝ Autocarrozzeria Nuovo Jolly Sas di Saverio Mercadante
Autocarrozzeria Nuovo Jolly Sas, Saverio Mercadante, Venaria Reale (To)
Sito Internet: www.nuovojolly.com
⁝Facebook: @nuovojolly
Saverio Mercadante comincia a lavorare a 14 anni come apprendista presso l’autocarrozzeria Nuovo Jolly, allora di pro- prietà di Antonio Trombetta. Dopo una pausa di alcuni anni rientra a lavorare alla Nuovo Jolly nel 1980 diventandone il ti- tolare e aumentando i servizi offerti: gommista, meccanica, elettrauto, revisioni con particolare attenzione ai veicoli per il trasporto disabili e ai camper, da sempre la grande passione di Saverio. L’azienda ha inoltre riparato, durante l’emer- genza sanitaria da Covid-19, un’autoemoteca dell’Avis per la raccolta del plasma.
27 PH_Virgilio Ardy ⁝ Circosta Srl di Francesco Circosta
Circosta Srl, Francesco Circosta, Sant’Ambrogio di Torino (To)
Sito Internet: www.circosta.it
Francesco Circosta comincia da solo, a 21 anni, l’attività di autoripazione a Sant’Ambrogio. Nel 1987 con l’evoluzione della tecnologia dell’auto il mercato chiede competenze specifiche e Circosta, anche grazie all’impegno di CNA che si fa promotrice dell’aggiornamento professionale degli artigiani, frequenta corsi di formazione. Negli anni nasce l’esigenza di inserire nuove figure professionali in azienda, anche grazie all’aumento del giro di affari. Oggi, infatti, l’impresa conta 4 soci e 10 dipendenti. L’azienda, che può vantare clienti fidelizzati da 30 anni, fornisce tutti i servizi per l’auto: dalla ven- dita, passando per la manutenzione dei veicoli e assistenza carrozzeria, pneumatici e centro di revisioni.
PH_Virgilio Ardy ⁝ Digregorio F.lli Autoriparazioni Snc di Raffaele e Rocco Digregorio
Digregorio F.lli Autoriparazioni Snc, Raffaele e Rocco Digregorio, Torino
Sito Internet: www.digregoriofratelli.it
⁝Facebook: Digregorio F.lli Autoriparazioni
L’officina meccanica Digregorio Fratelli, gestita da Raffaele (foto) e Rocco, nasce nel 1979 come officina generica per la riparazione di autovetture e veicoli commerciali. Nel 1982 sceglie di diventare partner del gruppo Fiat crescendo e specializzandosi. Manutenzione, servizio pneumatici ed elettrauto fanno di Digregorio un team in grado di conoscere a fondo il veicolo del cliente e garantire assistenza professionale e ricambi di qualità.
29 PH_Virgilio Ardy ⁝ Samec Srl di Nicola Scarlatelli
Samec Srl, Nicola Scarlatelli, Cascine Vica, Rivoli (To)
Sito Internet: www.samecsrl.com
⁝Facebook: @SAMECAutomationSystems1974
L’azienda, che produce organi di presa pneumatica per l’automazione industriale, nasce nel 1974 in Borgo San Paolo fondata da Pasqualino Scarlatelli, fratello dell’attuale titolare Nicola. All’inizio lavora soprattutto per Lancia.
A seguito di una crescita aziendale, nel 1981 la ditta si sposta in Borgata Lesna al confine con Grugliasco. Nel 1992 l’azienda si trasferisce nel nuovo capannone a Cascine Vica, l’attuale sede. Samec ha 35 addetti e in azienda lavo- rano anche la moglie di Nicola, Antonella, e il figlio Gabriele. I principali clienti appartengono ai settori dell’automotive e degli elettrodomestici.
PH_Virgilio Ardy ⁝ Scanferla Bruno Srl di Bruno Scanferla
Scanferla Bruno Srl, Avigliana (To)
Sito Internet: www.scanferla.eu
L’azienda che si occupa di produzione stampati automotive nasce nel 1981 in un garage di 60 mq. Allora il titolare, Bruno Scanferla, aveva 26 anni. Oggi l’impresa, che conta 30 dipendenti, occupa uno spazio di 3500 mq. Il settore principale in cui opera l’azienda è l’automotive con clienti, in Italia, in Europa e nel mondo (Cina per esempio) tra i quali si possono ci- tare: il gruppo Volkswagen, Sparco e Mahle GmbH. L’impresa ha una forte vocazione internazionale esportando moltis- simo all’estero. Insieme al titolare, Bruno, lavora anche il fratello e socio di minoranza Riccardo.
31 PH_Virgilio Ardy ⁝ Spadaro Sas di Michele Spadaro
Spadaro Sas, Michele Spadaro, Torino
Sito Internet: www.spadaro-gadget.com
Michele Spadaro comincia nei primi anni ‘80 a realizzare gadget in metallo (portachiavi, distintivi e araldica) utilizzando il procedimento della microfusione e della smaltatura sempre sul disegno del cliente. Spadaro ha creato la sua attività da zero trasformando la sua passione per questo settore in una professione. I suoi clienti spaziano dal settore automo- bilistico, allo sport, fino alle aziende private e in generale al settore dell’araldica. Attualmente l’azienda conta 3 dipen- denti tra cui la figlia Manuela che si occupa della parte grafica e commerciale.
PH_Virgilio Ardy ⁝ Tecno Bajardi Srl di Enzo Innocente e Daniela Bajardi
Tecno Bajardi Srl, Enzo Innocente e Daniela Bajardi, Torino
Sito Internet: www.bajardi.it
⁝Facebook: @newstampi
La Tecno Bajardi da trent’anni progetta e costruisce stampi a iniezione plastica e per pressofusione, una peculiarità che ha permesso alla società di concentrarsi per crescere ed innovarsi nel settore meccanico di precisione. L’azienda viene fondata da Enzo Bajardi all’inizio degli anni ‘60 costruendo in principio tecnigrafi. Nel 1976 entra in azienda l’attuale amministratore delegato Enzo Innocente. Nel 1994 Innocente e la moglie Daniela, figlia del fondatore Enzo, divengono i soli titolari. Dal 2019 l’impresa fa parte di un grande gruppo di stampaggio di materie platiche.
33 PH_Virgilio Ardy ⁝ Sartoria Nesta di Jacopo Nesta
Sartoria Nesta, Jacopo Nesta, Torino
Facebook: @sartorianesta
Jacopo Nesta inaugura l’atelier che porta il suo nome nel dicembre 2016. Dopo la fortunata partecipazione al concorso nazionale «Forbici d’Oro», indetto dalla prestigiosa Accademia Nazionale dei Sartori di Roma, in cui si classifica secondo nella sezione «junior», decide di dar vita a un proprio laboratorio dove poter accogliere al meglio la sua clientela. Benché a 34 anni sia il sarto più giovane operante a Torino, la sua lavorazione così come la sua linea sono estremamente rigo- rose e rispettose della tradizione artigianale. Ogni capo realizzato è un progetto unico che viene modellato in base alle esigenze del cliente, utilizzando tessuti britannici ed italiani, al fine di creare abiti confortevoli e di lunga durata, dal- l’aspetto classico e non assoggettati a mode che li renderebbero inattuali nell’arco di una stagione.
PH_Virgilio Ardy ⁝ Estetica Monica di Monica Percelsi
Estetica Monica, Monica Percelsi, La Loggia (To)
Sito Internet: www.esteticamonica.com
⁝Facebook: @esteticamonicalaloggia
Monica Percelsi, dopo aver concluso la Scuola Estetica nel 1986 e aver lavorato per un periodo presso il Club del- l’estetica del proprio mentore Pinuccia Tolomeo, apre la propria attività nel marzo 1993 avendo un dipendente. Negli anni i clienti aumentano e Percelsi assume altri due dipendenti. Dal 2015 si occupa anche di Estetica Oncologica, visto l’aumentare dei clienti che facevano ricorso alle terapie oncologiche. La clientela è molto diversificata: si va dalle ragazze di 13 anni fino alla cliente più anziana, di 102 anni. Ogni dipendente appartiene ad una diversa fascia di età, in modo da venire incontro alle esigenze dei clienti.
35 PH_Virgilio Ardy ⁝ Mariano Parisi Hair & Makeup
Mariano Parisi Hair & Makeup, Torino
Sito Internet: www.marianoparisi.com
⁝Facebook: @marianoparisi.parrucchiere.torino
⁝Instagram: @marianoparisi
Mariano Parisi è il titolare dell’omonimo salone di acconciatura ubicato in pieno centro a Torino e fondato nel 2008.
Parisi è anche docente freelance in marketing, comunicazione e relazione con i clienti, così come makeup artist avendo anche una specializzazione per la formazione e la qualifica di trattamenti di acconciatura in oncologia, in collaborazione con la Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta. Professionalità, precisione e tecniche all’avanguardia sono gli ele- menti principali per offrire un servizio che sia sempre ai massimi livelli di qualità. Il metodo di lavoro di Mariano Parisi unisce l’approccio scientifico e la formazione costante alla creatività, la competenza all’intuito artistico.
PH_Virgilio Ardy ⁝ A Bi Effe Snc di Saverio Bevilacqua & C.
A Bi Effe Snc di Saverio Bevilacqua & C., Torino
Sito Internet: www.abieffeimpresa.it
⁝Facebook: A Bi Effe snc di Saverio Bevilacqua
Saverio Bevilacqua si occupa di diagnostica, manutenzione e ristrutturazione nel campo dell’edilizia e inizia la propria attività nel 1990. Il titolare è architetto con una specializzazione sull’attività diagnostica delle patologie di degrado degli edifici. L’azienda ha lavorato per le sovrintendenze della Valle d’Aosta e del Piemonte; il Museo del Risorgimento di Asti dove ha svolto verifiche per il restauro e in particolare per l’analisi dell’umidità ed ha curato la modellazione geometrica e l’analisi costruttiva del Monumento ai Caduti di Aosta.
37 PH_Virgilio Ardy ⁝ Carpentecnica Group Srl di Sebastiano Consentino
Carpentecnica Group Srl, Sebastiano Consentino, Torino
Sito Internet: www.carpentecnica.com
⁝Facebook: @carpentecnicagrouptorino
L’azienda, che si occupa di edilizia e carpenteria metallica e conta 18 dipendenti, nasce nel 1979 a Candiolo. L’azienda si occupa anche di design, lavorando per Pininfarina. Ferrovie dello Stato è anche uno dei principali clienti di Carpentec- nica, avendo affidato all’azienda guidata da Sebastiano Consentino diversi lavori alla Stazione di Porta Susa. Inoltre, l’impresa opera anche nel campo dell’edilizia ospedaliera e privata.
PH_Virgilio Ardy ⁝ Edilcem Srl di Andrea e Roberto Talaia
Edilcem Srl, Andrea e Roberto Talaia, Torino
Sito Internet: www.edilcem.biz
⁝Facebook: @edilcemsrl
L’azienda nasce alla fine degli anni ‘60, fondata da Salvatore Talaia, e all’inizio si occupa di costruzioni industriali in qua- lità di fornitore del gruppo Fiat e di piccole realizzazioni in ambito civile. Alla fine degli anni ‘90, anche a seguito dell’espe- rienza maturata, viene consolidato l’ambito industriale e sviluppato quello civile, con realizzazioni e vendite in conto proprio. Accanto al core business civile ed industriale la Edilcem ha operato anche per i settori direzionale e terziario rea- lizzando sedi di aziende e uffici e proseguendo con il restauro e le ristrutturazioni di immobili (dimore storiche, alberghi, strutture sanitarie e ricettive). Dal 1994, Andrea e Roberto Talaia gestiscono l’azienda di famiglia: il primo si occupa della parte amministrativa e commerciale, il secondo, anche in qualità di direttore tecnico, della gestione e organizzazione dei cantieri e dell’acquisizione di nuove commesse.
39 PH_Virgilio Ardy ⁝ FB Vito Sas di Vito Faiuolo
FB Vito Sas, Vito Faiuolo, Robassomero (To)
Sito Internet: www.fbvito.it
La F.B. Vito Sas è un’azienda artigiana operante da oltre 40 anni. Nata con una vocazione specifica nel settore dell’artigia- nato artistico (produzione di oggetti d’arredamento in ferro battuto), nel corso degli anni si è evoluta ed ha diversificato in modo sostanziale il proprio mercato. Oggi la F.B. Vito Sas è in grado di soddisfare tutte le esigenze del cliente spaziando dalla produzione di carpenteria metallica più tradizionale (costruzione di cancelli, ringhiere, inferriate, scale, etc.) alla pro- gettazione, realizzazione e posa in opera su disegno di opere strutturali quali capannoni, soppalchi, pensiline, etc. E’ al- tresì presente nel settore impiantistico elettrico, con una particolare specializzazione nei sistemi automatici d’apertura.
La forte presenza sul mercato maturata negli anni ha portato ad una fattiva collaborazione non solo con privati e aziende, ma anche con importanti gruppi di pubblico interesse, nonchè Pubbliche amministrazioni.
PH_Virgilio Ardy ⁝ IDC di Massimiliano Caporale
IDC, Massimiliano Caporale, Gerbole di Volvera (To)
Sito Internet: www.idcnet.it
L’azienda, che si occupa di edilizia, manutenzione, restauro e ristrutturazione nasce nel 1974 fondata da Cosimo Capo- rale, inizialmente a Grugliasco, come impresa di decorazioni e finiture edili. La base dei clienti è formata da una com- mittenza mista, sia pubblica che privata. In azienda lavorano i due figli di Cosimo, Massimiliano responsabile
commerciale, della sicurezza e della qualità dell’impresa di famiglia, e Denis, che invece si occupa della parte contabile ed amministrativa ed è assistente tecnico di cantiere. Il padre, Cosimo, è direttore tecnico di cantiere e legale rappre- sentante. Tra i lavori effettuati si possono citare: il restauro della torre campanaria di Poirino nei primi anni 2000 e la manutenzione degli edifici scolastici a Savona tra il 2012 e il 2014.
41 PH_Virgilio Ardy ⁝ MMC Service di Michele Iannantuoni
MMC Service di Michele Iannantuoni, Torino
Sito Internet: https://mmcservice.business.site
⁝Facebook: M.M.C. Service
Michele Iannantuoni è titolare della MMC Service che si occupa di gestione di impianti termici. L’azienda a conduzione familiare nasce in realtà con il padre Matteo che nel 2000 va in pensione e l’azienda MMC viene divisa tra i figli: Michele titolare della MMC Service che si occupa del cosiddetto prodotto industriale, e Fabrizio titolare della MMC System che, invece, si occupa del prodotto civile. Tra i clienti principali di Michele Iannantuoni ci sono: Azimut, azienda che costruisce yacht, Carrefour Italia e Pilkington (costruzione parabrezza auto).
PH_Virgilio Ardy ⁝ Nuova Era Impiantistica Generale di Alessandro Sportiello
Nuova Era Impiantistica Generale, Alessandro Sportiello, Moncalieri (To)
Alessandro Sportiello si occupa di impianti termo sanitari civili e industriali e ha iniziato la propria attività nel 1983. Dopo una lunga pausa riprende nel 2001 lavorando, tra gli altri, nel 1997 presso la Fiat Mirafiori. L’azienda cura anche la realiz- zazione di impianti idraulici e termici: nel 2008 all’Ospedale di Carmagnola, in cui realizza impianti di riscaldamento e con- dizionamento, mentre nel 2016 all’Alenia di Leinì si occupa dei lavori della tubazione interrata di acqua surriscaldata.
43 PH_Virgilio Ardy ⁝ Termoidraulica PV di Vito Porcelli
Termoidraulica PV, Vito Porcelli, Torino
Sito Internet: www.termoidraulicaporcelli.it
Vito Porcelli e la moglie Anna Pietrosanto fondano l’azienda nel 1994 a Torino, iniziando con piccoli interventi di termoi- draulica. Negli anni successivi l’azienda è cresciuta fino a raggiungere gli attuali 10 dipendenti. In azienda, oltre alla mo- glie, che segue la parte contabile ed amministrativa, lavorano anche i fratelli di Vito: Antonio, che si occupa della parte di impiantistica e termo idraulica e Ciro che, invece, si occupa di assistenza tecnica e domotica. Nel 2020 anche il figlio di Vito, Francesco ha cominciato a lavorare con il padre e gli zii. La Termoidraulica è stata tra le prime realtà torinesi ad uti- lizzare la tecnologia a pompa di calore, installata su 200 impianti di quella tipologia che ha permesso una notevole dimi- nuzione dei consumi.
PH_Virgilio Ardy ⁝ Venturello Teloni di Ugo Bianciotto
Venturello Teloni, Ugo Bianciotto, Settimo Torinese (To)
Sito Internet: www.teloniventurello.it
⁝Facebook: Venturello
L’azienda, fondata agli inizi del Novecento da Giuseppe Venturello, il nonno dell’attuale proprietario Ugo, produce da tre generazioni teloni, gazebo e tende da sole. Nel 1993 la madre di Ugo Bianciotto cede l’attività e la proprietà del marchio al figlio e la ditta assume l’attuale denominazione. La sede dell’azienda rimane a Porta Palazzo fino al 1998 quando il giro d’affari aumenta e la ditta si trasferisce a Settimo Torinese. Il core business della Venturello rimane il telone per i ca- mion, ma realizza anche teli per portoni sezionali e qualsiasi tipo di copertura, dal tavolo alla tettoia esterna. Tra i lavori più importanti che il titolare ricorda ci sono: i gazebo della Medals Plaza di piazza Castello a Torino, durante le Olimpiadi invernali del 2006; le coperture protettive dei parabrezza degli aerei militari e i gazebo di CioccolaTò.
45 PH_Virgilio Ardy ⁝ Gead Srl di Giorgio Portis
Gead Srl di Giorgio Portis, Torino
Sito Internet: www.geadservizi.it
⁝Facebook: Gead Srl
Giorgio Portis crea la società, che si occupa di informatica e di software, nel 1996 insieme al socio Augusto Cerruti. Il ti- tolare è laureato in economia e commercio, ma grazie ai consigli di un amico decide di investire nel campo dell’informa- tica. Il fornitore più importante è Postel e tra i clienti dell’azienda ci sono: Skf, Viasat Group e Valeo Service.
Ringraziamenti
CNA Torino ringrazia tutti gli imprenditori che hanno contribuito alla realizzazione di questo catalogo, della mostra fotografica e del docufilm «Rinascimento italiano, il futuro dopo il lockdown». In particolare, CNA Torino esprime la propria gratitudine nei confronti della Camera di commercio di Torino per il sostegno economico, dell’Opera Torinese del Murialdo nella persona del Rettore don Danilo Magni per aver ospitato la mostra di Virgilio Ardy nel Collegio degli Artigianelli di Torino, del teatro Le Musichall per aver dato la disponibilità ad effettuare parte delle riprese video del docufilm.
Un grazie speciale va, inoltre, al qualificato team di professionisti che ha lavorato alla produzione del documentario:
Alberto Barbi (regia), Luigi Mancuso (riprese video e montaggio), Eleonora Rasetto (scenografia), Lara Quaglia (danza acrobatica), Giovanna Cassano (make up).
Grazie anche agli imprenditori che hanno ospitato nei loro laboratori e botteghe parte delle riprese del docufilm: Guido Gobino (cioccolato), Veziana Furlan e Fulvio Pertica (orafi), Elisa e Francesco Mina (torrefazione), Francesco Piloni (liutaio), Yuri e Adele Vasilache (sartoria), Scaramella Studio di Scultura Snc (Gipsoteca, testa di Alessandro Magno per riprese video).
Direzione artistica e curatela progetto: Vitaliano Alessio Stefanoni (CNA Torino) Redazione: Federico Silletti e Manuela Pica (CNA Torino)
Grafica e impaginazione: Due di 2 di Francesco Pavia, Torino
Stampato nel mese di febbraio 2021 da CNA - Associazione della Città metropolitana di Torino in 1000 copie, presso la Graf Art Srl - Officine Grafiche Artistiche, Venaria Reale (To) - Tutti i diritti sono riservati.
Edizione non in vendita realizzata grazie al contributo della Camera di commercio di Torino
PH_Virgilio Ardy ⁝ Lo staff della produzione del docufilm ⁝ «Rinascimento italiano, il futuro dopo il lockdown»
sul palcoscenico del teatro Le Musichall durante le riprese del 10 gennaio 2021
Con il sostegno di: In collaborazione con: Un proge琀o di:
PH_Luigi Mancuso ⁝
I cinque sensi del made in Italy: il tatto, Ad
ele Vasilache (sartoria)⁝
il gusto, Guido Gobino (laboratorio cioccolato) l’olfatto, Elisa Mina (torrefazione caffè) ⁝
l’udito, Francesco Pilone (liuteria) ⁝
la vista, Veziana Furlan (laboratorio orafo)
Puntando sul Qr Code visualizzi il docufilm
“Rinascimento italiano, il futuro dopo il lockdown”
e trovi contenuti extra relativi a questo catalogo. Buona visione