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Il volontariato è un attività messa in atto da soggetti privati o associazioni senza fini di lucro e che viene intrapresa: a vantaggio della

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Academic year: 2022

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2 Il volontariato è un’attività messa in atto da soggetti privati o associazioni senza fini di lucro e che viene intrapresa:

• a vantaggio della collettività e del volontario;

• su libera iniziativa del volontario senza coercizione;

• senza ricevere alcun corrispettivo;

• solo nell’ambito di specifici incarichi nel campo del volontariato.

Può essere rivolta a persone in difficoltà, alla tutela e valorizzazione dell'ambiente o promuovere la cultura della solidarietà.

Quest’azione gratuita crea valore in tre direzioni: a chi la riceve, a cui viene offerto gratuitamente un bene o un servizio che altrimenti non verrebbe fornito, a chi lo offre e all’intera società. I volontari entrano a far parte di un sistema di relazioni significative e di valori positivi che implicano il consolidarsi di reti di fiducia tra le persone riducendo la disgregazione sociale, il disagio che ne deriva e incrementando il capitale sociale creando un contesto più attivo e ricco. Il volontariato è il farsi carico di qualcosa che nessun altro cura con lo stesso spirito disinteressato, con la stessa forte ma gratuita motivazione. Infatti il volontariato nasce dalla spontanea volontà delle persone, di fronte a problemi non risolti o non affrontati dallo Stato e dal mercato.

Per questo motivo il volontariato si inserisce nel "terzo settore" insieme ad altre organizzazioni che non rispondono alle logiche del profitto o del "diritto pubblico".

Il volontariato può essere prestato individualmente in modo più o meno episodico, o all'interno di un’

organizzazione strutturata che può garantire la formazione dei volontari, il loro coordinamento, la continuità dei servizi. L’importanza dell’attività di volontariato è stata riconosciuta anche dalla Costituzione e regolata da diverse normative al fine di riconoscerne il vero valore e promuoverne lo sviluppo. In Italia la Legge n.266 del 1991 regola il volontariato organizzato e, unica in Europa, istituisce delle strutture, presenti in ogni

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3 regione, per lo sviluppo e la crescita del volontariato (CESV:Centri di Servizio per il Volontariato) e disciplina il rapporto tra le organizzazioni di volontariato e le istituzioni.

Per delineare la figura del volontario in modo sintetico, ma sufficientemente ampio per intravederne la poliedricità, è stata scelta la definizione contenuta nella carta dei valori del volontariato nata nel 2001 che all’Art. 1 recita : “volontario è la persona che, adempiuti i doveri di ogni cittadino, mette a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per gli altri, per la comunità di appartenenza o per l’umanità intera. Egli opera in modo libero e gratuito promuovendo risposte creative ed efficaci ai bisogni dei destinatari della propria azione o contribuendo alla realizzazione dei beni comuni”1.

In questa definizione emergono alcuni aspetti salienti: il dono, con particolare riferimento all’oggetto e alla modalità: si offrono tempo e competenze in modo disinteressato e gratuito; i benefici che le persone, i gruppi, la società o l’umanità ricevono dall’attività svolta dal volontario.

La Costituzione della Repubblica prevede, tra i diritti dei cittadini, quello di associarsi liberamente, senza autorizzazione per fini che non siano vietati dalla legge penale. Le liberta che conseguono sono:

- la libertà di costruire un’associazione - le libertà di aderire a un’associazione - la libertà di non prendervi parte

L ’associazione è regolata dal Codice Civile (titolo II. Codice Civile art.11.47).

Altre legge a carattere particolare regolano le forme di associazione che nel nostro caso sono:

- la legge 266/1991 sulle organizzazione di volontariato

- la legge 12/1995 (norma regionale del Friuli Venezia Giulia che disciplina i rapporti tra le istituzioni e le organizzazioni di volontariato)

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4 accanto a queste norme di carattere particolare è stato previsto dal decreto 460/1997 uno speciale regime fiscale di cui è possibile usufruire a patto che l’Organizzazione sia denominata ONLUS ovvero Organizzazione Non Lucrativa di Unità Sociale.

Ai sensi della legge 266/91 (legge quadro sul volontariato), le organizzazioni di volontariato sono

“enti liberamente costituiti” al fine di svolgere, tramite l’attività personale, “spontanea e gratuita” dei propri aderenti atti di solidarietà2.

La base dell’associazione è dunque la Solidarietà sociale.

 Dal punto di vista civilistico, le associazioni sono tecnicamente un contratto, cioè un “accordi di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale” (art.1321 CC);

 In particolare è un’organizzazione collettiva costituita per il perseguimento di uno scopo di natura non economica e si pone, perciò in antitesi alla società nella quale “due o più persone conferiscono beni o servizi per l’esercizio in comune di un’attività allo scopo di dividerne gli utili”

 Ciò che distingue l’associazione dalla società è quindi la specifica natura dello scopo perseguito.

L’Associazione può svolgere attività di natura economica e d’impresa ma non può dividere gli utili tra associati come avviene invece per altre società.

 Gli elementi fondamentali di un’associazione sono le persone: la collettività delle persone è l’Associazione, senza il contributo dei Soci l’Associazione non può esistere. Poiché è il prevalente apporto di lavoro e di idee dei soci rispetto al loro rapporto patrimoniale che pure esiste, che è l’elemento essenziale e fondamentale dell’associazione.

 L’Associazione di volontariato è un ente non profit perché non potrà mai dividere utili o capitali tra i soci a titolo di dividendo, sia durante la vita dell’ente che al momento della sua estinzione. Il singolo socio non può mai chiedere per esempio la sostituzione delle quote versate, né può chiedere la liquidazione a suo favore di una parte del patrimonio sociale.

La legge n° 266 del 11 agosto 1991, meglio nota come legge quadro sul volontariato.

Questa normativa rappresenta la concretizzazione di molti anni di studio, dibattiti e convegni dedicati alla interpretazione di un fenomeno di imponente portata, quale quello del volontariato sociale, che, accanto alla sua novità, ha creato non pochi problemi per ciò che riguarda in

particolare il rischio di sfruttamento di queste risorse gratuitamente donate. Il varo di questa legge nazionale rappresenta un solido punto di partenza verso il normale riconoscimento di questo fenomeno sociale.

La legge quadro stabilisce definitivamente le caratteristiche dell'attività di volontariato che deve intendersi "quella prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, tramite l'organizzazione di cui il volontariato fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà. Tra i requisiti dell'attività di volontariato si precisa che, questa, "non può essere retribuita in alcun modo nemmeno beneficiario

Al volontario possono essere soltanto rimborsate dall'organizzazione di appartenenza le spese

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5 effettivamente sostenute per l'attività prestata". Le organizzazioni di volontariato, dunque, sono

organismi finalizzati a gestire la fornitura di un servizio a carattere sociale, utilizzando l'attività personale, spontanea e gratuita, senza fini di lucro e per fini di solidarietà, messa a disposizione del singolo volontario. Le suddette organizzazioni possono assumere la forma giuridica che più

ritengono adeguata al perseguimento dei loro scopi sociali, ma devono espressamente prevedere nell'atto costitutivo, accordo o statuto " l'assenza di fini di lucro, la democraticità della struttura, l'elettività e la gratuità delle cariche associative, nonché la gratuità delle prestazioni fornite dagli aderenti, i criteri di ammissione e di esclusioni di questi ultimi, i loro diritti".

Tutto questo oltre l'obbligo di bilancio, dal quale devono trasparire i beni o i lasciti ricevuti, e di previsione delle modalità di approvazione dello stesso da parte dell'assemblea degli aderenti.

Partecipare ad un progetto di volontariato è un'ottima idea per conoscere nuove culture, viaggiare e ampliare le proprie competenze in un settore di interesse. I temi dei progetti proposti dalle organizzazioni sono infatti davvero molti, spaziano dall'utilità sociale alla tutela dell'ambiente, dalla cooperazione internazionale al settore culturale

L’aspetto partecipativo e formativo, la dimensione internazionale, la collaborazione e il confronto culturale sono elementi che rendono questa esperienza, oltre che un arricchimento personale, un tassello da aggiungere al proprio curriculum vitae. un’opportunità di integrazione del percorso didattico tradizionale,

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6 Le associazioni di volontariato si dividono in:

 organizzazioni non profit sono quelle che si basano sul divieto di lucro (guadagno) che deve essere impiegato esclusivamente per l’organizzazione.

 organizzazioni non profit di utilità sociale (ONLUS) sono organizzazioni non lucrative (ossia di guadagno) che beneficiano di agevolazioni fiscali (es. fondazioni, i comitati…)

 organizzazioni non governative (ONG) sono onlus particolari che concentrano la loro attività nella cooperazione allo sviluppo e nella solidarietà internazionale (ad esempio delle popolazioni del terzo mondo). Sono riconosciute dal Ministro degli esteri ed inserite in una specifica lista. Sono ONG Emergency, Save the Children, FAO e Unicef.

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7 EMERGENCY

Emergency è un'associazione italiana indipendente e neutrale, nata nel 1994 a Milano per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.

Emergency promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani.

L'impegno umanitario di Emergency è possibile grazie al contributo di migliaia di volontari e di sostenitori.

Dalla sua nascita a oggi, Emergency ha curato oltre 6 milioni di persone in 16 Paesi.

Emergency è stata giuridicamente riconosciuta Onlus nel 1998 e Ong nel 1999.

SAVE THE CHILDREN

Save the Children è la nota rete di associazioni umanitarie nazionali facenti capo a International Save the Children Alliance, organizzazione non governativa con sede a Londra.

Nata nel 1919, è attiva in centodiciannove Paesi del mondo con programmi che riguardano l’educazione, la risposta alle emergenze, la riduzione della povertà, la lotta all'Aids, la salute, il contrasto allo sfruttamento e abuso e la lotta alla mortalità infantile. Si propone di prestare aiuti immediati alle comunità in difficoltà, specialmente in Paesi come Africa Sud sahariana, Africa del Nord e Medio Oriente, Asia, America Latina, Caraibi e Balcani.

Le principali aree di intervento sono cinque e riguardano: protezione, salute, educazione, sviluppo economico-sicurezza alimentare ed emergenza.

Con il programma “Protezione e abuso dallo sfruttamento”, Save the Children lavora per proteggere i bambini e gli adolescenti da ogni forma di sfruttamento, offrendo opportunità educative e professionali,

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8 supporto psicofisico, protezione e sicurezza. Milioni di minori in tutto il mondo sono, ancora oggi, vittime di sfruttamento e abuso che comprendono una vasta gamma di violazioni come la tratta di minori, l’abuso sessuale, il lavoro minorile, l’utilizzo dei bambini come soldati, i maltrattamenti e le punizioni corporali.

Opera in vari paesi tra cui Afghanistan, Albania, Bosnia Erzegovina e Serbia, Brasile, Egitto, Etiopia, Sud Africa e Palestina.

UNICEF

Il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia, abbreviato in UNICEF, è un'agenzia delle Nazioni Unite fondata l'11 dicembre 1946 per aiutare i bambini vittime della seconda guerra mondiale. L'UNICEF, con sede centrale a New York, è presente in 156 Paesi e si occupa di assistenza umanitaria per i bambini e le loro

L’impatto del volontariato in Italia

Il settore della sanità è il primo settore rappresentato dal volontariato, in particolare nell'area geografica del nord-ovest, del centro e del mezzogiorno.

In Italia l'8% della popolazione dai quattordici anni in su (4 milioni di persone circa, dati ISTAT 2002) svolge attività di volontariato.

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9 Secondo la FIVOL, la Fondazione Italiana per il Volontariato, le organizzazioni di volontariato operative sul campo in Italia sono oltre 13.000, secondo i risultati di un'indagine condotta nel 2001: più della metà sono situate al Nord, tuttavia negli ultimi cinque anni si sta accorciando la distanza tra Nord e Sud del paese, grazie all'aumento di associazioni nel Mezzogiorno (+22,3% dal 1996 al 2000). Il maggior numero di organizzazioni di volontariato rispetto al numero di abitanti spetta alla Val d'Aosta, seguita da Emilia Romagna, Sardegna, Toscana, Friuli Venezia Giulia e, a pari posto, Liguria e Marche.

Sempre più spesso le organizzazioni nascono da iniziative di gruppi di cittadini che hanno l'obiettivo di lavorare nel sociale, tutelando e coinvolgendo i soci, e rispondendo ai bisogni di gruppi di persone con una specifica condizione. Questo si discosta dalla nascita tradizionale delle associazioni di volontariato, di solito risultato di affiliazioni locali di organi nazionali o frutto di iniziative ecclesiali.

Un'altra caratteristica nuova rispetto al passato è la mancanza di una matrice culturale o ideologica predominante: i membri delle associazioni oggi si riconoscono maggiormente negli obiettivi e nelle finalità dell'organizzazione che in principi ideali comuni, mostrando una tendenza aconfessionale e apartitica

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10 L’A.R.V.A.S., nata dall’iniziativa di un piccolo gruppo iniziatore, guidato dalla signora Giulia Polverisi che già alla fine del 1978 era operante presso l’ospedale S. Giovanni di Roma, può contare oggi su migliaia di volontari, provenienti da ogni ceto sociale. Tutti sono uniti da una identica motivazione profondamente umana: far qualcosa per i malati senza nulla chiedere, offrendo e mai imponendo il proprio servizio in modo semplice, ma intelligente, costante ed organizzato. I volontari assegnati ai vari ospedali della regione Lazio e organizzati in G.O.L. (Gruppi Operativi Locali) prestano un servizio che non intende assolutamente sostituirsi alle prestazioni infermieristiche di competenza del personale pubblico qualificato. Tale servizio si estrinseca soprattutto nell’assistenza morale e psicologica al malato e ai suoi familiari fornendo all’occorrenza anche piccole ma importanti attenzioni all’infermo (aiuto nell’igiene personale, nell’assunzione del cibo e dei medicinali, nel deambula mento, ecc.)

L'A.R.V.A.S. è nata come Associazione nel 1980 a Roma, con un primo nucleo di volontari presso l'Ospedale S. Giovanni Addolorata e velocemente ha ampliato la sua presenza in numerose Strutture Ospedaliere della Città e poi della Regione, attualmente con 40 ospedali assistiti e oltre 2000 volontari attivi.

Associazione laica ma di dichiarata ispirazione cattolica, ha per esclusivi fini di solidarietà scopi di elevato valore umano, quali:

 fornire assistenza volontaria e gratuita agli infermi, senza alcuna discriminazione;

 contribuire a rendere le strutture, gli organi e i servizi socio-sanitari pubblici sempre più rispondenti alle esigenze di una assistenza qualificata, nel rispetto della dignità e della libertà della persona umana;

 concorrere all’educazione sanitaria della popolazione con i vari mezzi di informazione;

 promuovere la preparazione teorico pratica degli associati con annuali corsi di formazione e di aggiornamento.

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11 L’associazione è un Ente privato senza finalità di lucro che utilizza le proprie risorse finanziarie per scopi:

- Educativi;

- Religiosi;

- Culturali;

- Sociali;

- Di pubblica utilità.

Associarsi significa, innanzitutto, superare la dimensione privatistica della solidarietà, in vista di un’azione più ampia e motivata da convincimenti civili o etico religioso. Le associazioni del volontariato animano la solidarietà, la partecipazione e l’integrazione sociale, operando al servizio delle persone in difficoltà. È una

realtà in grado di proporre e progettare insieme alla politica e all’Amministrazione il cambiamento.

Le organizzazioni di volontariato sono rappresentate da organismi liberamente costituiti al fine di svolgere l’attività avvalendosi in modo determinante e prevalente delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri aderenti. Le principali associazioni di volontariato si occupano di:

- Anomalie cromosomiche: ABC, AIMAR, ASKIS;

- Assistenza socio-sanitario: ADA, AVIS, ONLUS;

- Disturbi psichici e comportamentali: AITSAM, ALPA, ARAP;

- Insufficienza renale: ANED ONLUS, EMODIALIZZATI;

- Malattie dei vasi linfatici: SOS LINFEDEMA ONLUS;

- Malattie del rene e delle vie urinarie: AISTOM, ANED, FAIS;

- Malattie del sangue e degli organi ematopoietici: ADISCO, AIL, AIPAMM;

- Malattie del sistema cardio-vascolare: ACTI ITALIA, AICCA, FEDER-AIPA;

- Malattie del sistema nervoso: AIMA, ASMS, AU ONLUS;

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12 - Malattie del sistema respiratorio: BPCO, FEDERASMA, AIP BPCO ONLUS;

- Malattie dell’apparato digerente: AIC, AISTOM, AMICI ONLUS;

- Malattie dell’apparato genitale: AIE, APE, ARIANNE ONLUS;

- Malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche: ADPS, AGDI, AIC;

- Malattie infettive: ANIO, LILA, NPS ITALIA ONLUS;

- Malattie oncologiche: ADOS, AFEVA, AGOP;

- Malattie pediatriche: ALTEG, FIAGOP, GENITIN;

- Malattie congenite: AIMAR, ASBI, AIPD;

- Patologie che interessano il linguaggio e la voce: AILAR;

- Patologie della cute: ADIPSO, OCTOPUS;

- Patologie della funzione uditiva: ENS ONLUS;

- Patologie oftalmologiche: AICHE, UIC;

- Patologie reumatiche: AILS, AIRA, APMAR;

- Trapianti d’organo: ACTI, AITF, ATOM;

- Tumore della mammella: ANDOS ONLU

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Infermiere volontarie / crocerossine

Le Crocerossine non sono infermiere.

Con tutto il rispetto, le posizioni sopra espresse rendono l’idea della distanza che intercorre tra gli infermieri professionisti e laureati che popolano le nostre strutture e le crocerossine che vogliamo ricordare sono definite “infermiere volontarie” senza averne effettivamente il titolo (percorso universitario, esame di Stato, iscrizione all’albo) e che al netto dei propri titoli potrebbero essere affiancate piuttosto ad operatori socio-sanitari. L’attenzione posta su dinamiche come quelle afferenti alla possibile militarizzazione segna la linea di demarcazione tra posizioni delle volte confuse.

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