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GLI STUDENTI SENZA BUSSOLA

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Academic year: 2022

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04-01-2021

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LE INCERTEZZE SULLA RIPRESA DELLE LEZIONI

GLI STUDENTI SENZA BUSSOLA

CHIARA SARACENO

Non

si può pro- grammare l'at- tività scolastica di giorno in giorno, la- sciando nell'incertez- za continua studenti,

insegnanti, presidi. E non si può neppure baloccarsi a trovare solu- zioni di fatto improponibili, mac- chinose e che richiedono un di- spendio di tempo organizzativo che sarebbe meglio investire nell'organizzare una didattica ade- guata alla situazione. Ad esempio, come continuano a ripetere i presi- di, i doppi turni sono impossibili, o molto difficili da realizzare con il numero degli insegnanti attuali, perché questi ruotano su più classi (e in alcuni casi su più scuole).

CONTINUAAPAGINA19

GLI STUDENTI SENZA BUSSOLA

CHIARA SARACENO

SEGUE DALLAPRIMAPAGINA

o stesso vale, peraltro, anche per la scuola secondaria di primo grado. An- che lo sfalsamento degli orari di entra- ta euscita è impraticabile, non solo per

J

la distribuzione degli insegnanti, ma perché gli orari sono già molto lunghi e ritardando l'orario di entrata e uscita si renderebbe difficile agli studenti trovare un ritmo tra il riposo e lostudio.

Pernon parlare delfatto chele scuolenon sono at- trezzate per il servizio mensa. A fronte del perdura- re della pandemia, meglio adottare una modalità di didattica mista in modo stabile, senza cambiarla (o annun ciarpe il cambiamento) ogni quin dici gior- ni. Se la situazione dei trasporti, del monitoraggio con itamponi, della capacità di contacttracingnon consente più del 50% in presenza, strappiamoci le vesti per l'incapacità di chi doveva provvedere per tempo e perle resistenze dei sindacati (le cui, legitti- me, preoccupazioni nonsembranotuttaviapiùfon- date di quelle di chi lavora in sanità, o in fabbrica o in un supermercato). Ma poi che ci si organizzi at- torno a quella percentuale almeno per il prossimo mese anche due, modificandola se solo quando la situazione epidemiologica sarà sensibilmente mi- gliore, in modo da dare stabilità al sistema, evitan- do annunci e promesse che poi non vengono pun- tualmente mantenute. E cisiimpegni, fornendo tut- toilsostegno possibile agliinsegnanti e aglistuden- ti, perché la didattica a distanza non sia la semplice trasposizione via video di quella frontale in presen- za. Perché il ritmo in presenza/a distanza diventi anche occasione di modalità diinsegnainento e ap- prendimento differenti, anche più coinvolgenti

ri- niziativa

degli studenti. Il che non significa caricarli

di compiti in modo inverosimile, come in molti casi è successo sia questa estate sia durante le vacanze diNatale, quasi che dovessero compensare da auto- didatti ciò che non avevano ricevuto dalla scuola.

Un modo molto efficace di scoraggiare ulterior- mente chi già è in difficoltà. Significa esplorare le potenzialità del digitale, come risorsa di contenuti (si trovano splendide lezioni su pressoché tutto, fatte inmodo estremamente affascinante) , ma an- che come modalità che può essere utilizzata dagli studenti stessi perrestituire ciò che hanno appreso e per costruire percorsi di apprendimento. Signifi ca anche guardarsi attorno nella propria comuni- tà, per trovare sia chi può accompagnare gli stu- denti (e i docenti) che hanno maggiore difficoltà, sia luoghi e persone che possono offrire esperien- ze educative complementari: attori che spieghino Shakespeare o Ariosto, direttori di Musei che con- ducano attraverso le epoche o stili pittorici ole civil- tà. Prendiamo atto che anche quest'anno scolasti- co non potrà svolgersi in modo "normale" evitan- do di ripetere gli errori dello scorso anno e del pri- mo trimestre di questo. Non basta ripetere il man- tra della scuola come priorità e neppure del ritor- noinpresenza senza se e senza ma. Purtroppo non siamo stati capaci né di essere coerenti con il primo né di costruire le condizioni delsecondo. Meglio ra- gionare su come mettere l'investimento nella scuo- la come una delle priorità del piano per il Next Ge- neration Eu e, per l'anno in corso, costruire le con- dizioni stabili per una didattica integrata efficace, innovativa e praticabile. Magari anche riflettendo se non sia opportuno, e forse più efficace, dopo aver vaccinato gli operatori sanitari e delle Rsa,, non sia opportuno passare aglistudenti (dai 16 an- ni in su) e agli insegnanti.—

RIPR ~~ISEP.VA1,

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