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18 GENNAIO 2021 - NUMERO 2646 - ANNO 24 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: redazione@tvverona.com - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI

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Licenziata dal Ministero la maestra di Treviso che dice no alle mascherine in classe. La donna era finita al centro delle polemiche per le sue opinioni.

Walter Veltroni Sabrina Pattarello

Ha preso il via l’edizione numero 59 del Premio Campiello e la presidenza della Giuria dei Letterati è stata affidata al

giornalista, scrittore e regista.

KO

OK

La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’as- sessore alla Sanità ed ai Servizi sociali, Manuela Lanzarin, ha approvato la deli- bera in cui si vara un finanzia- mento a progetti promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni Onlus. Il provvedimento, con particolare riferimento alla situazione crea- tasi con la pandemia in corso, mette in campo 6.570.036 euro complessivi (provenienti con specifica legge dall’apposito fondo creato presso il Ministero delle Politiche Sociali). Di que- sti, il documento destina 4.335.449 di euro a nuovi pro- getti e fissa i criteri e le modali- tà con cui potranno accedervi le organizzazioni interessate.

Contem po raneamente stabili- sce che 2.234.587 euro venga- no impiegati per lo scorrimento della graduatoria dei soggetti che hanno partecipato ad ana- logo avviso emanato a luglio 2020.

“Ancor più che in tempi normali – sottolinea l’assessore

Lanzarin - in questo momento storico è prioritario favorire la partecipazione attiva dei citta- dini tramite gli enti del terzo settore per contrastare le con- seguenze della pandemia sulla struttura sociale e produttiva e, soprattutto, per intervenire sul cambiamento delle disugua- glianze sociali, aggravate dal- l’attuale crisi. Si tratta di un principio che da sempre è pre- sente nella sensibilità e nella programmazione della

Regione del Veneto; siamo certi che, con questo avviso pubblico, si apre la strada a ulteriori e nuovi progetti qualifi- canti per la rete del welfare regionale”.

L'atto della Giunta sottolinea come l’avviso pubblico ha lo scopo di sviluppare progetti di welfare di comunità e territori inclusivi. A tal fine individua sei indirizzi di priorità: Servizio sperimentale di mobilità; Rete di assistenza sociale a domici-

lio, Cultura della donazione di sangue, organi, tessuti e cellu- le; Promuovere, diffondere e praticare la cultura del volonta- riato e dei beni comuni;

Formazione degli enti del Terzo settore; Mappare gli enti del Terzo settore.

Possono accedere al bando le organizzazioni iscritte ai registri di settore, al registro nazionale della promozione sociale o all’anagrafe delle Onlus, con una sola proposta progettuale che dovrà avere durata non inferiore ai 12 mesi e dovrà essere completata entro il 30 luglio 2022 (con rendicontazio- ne entro il 30 settembre dello stesso anno).

La scadenza per la presenta- zione delle istanze di finanzia- mento è fissata alle ore 12.00 del 1 marzo 2021. L'avviso pubblico sarà pubblicato nella sezione "Bandi-Avvisi- Concorsi" del sito web regiona- le a partire dal 15 gennaio ed il provvedimento sarà disponibile anche nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

Manuela Lanzarin

LA GIUNTA REGIONALE VARIA UN FINANZIAMENTO

I fondi sono destinati ad associazioni di promozione sociale e fondazioni onlus.

La scadenza per la presentazione delle istanze è fissata per il primo marzo.

Al volontariato 6 milioni e mezzo

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LA CAMERA DI COMMERCIO AFFIDA L’INCARICO A SRM SERVICES

C’è la possibilità di versare la tassa in scadenza tra gennaio e maggio, entro il 30 giugno

La Regione del Veneto infor- ma i cittadini che la conven- zione con le Agenzie di Prati- che Automobilistiche (APA) per l’assistenza e la riscossio- ne del bollo auto è scaduta lo scorso dicembre.

I contribuenti potranno conti- nuare a pagare la tassa auto- mobilistica nelle Agenzie, anche se è allo studio una nuova convenzione tra la Regione e le stesse APA, per rinnovare un rapporto di colla- borazione che ponga al centro degli interessi del settore il cit- tadino. Questo per rispondere in maniera ancora più puntua- le alle sue necessità, anche a quelle di carattere più tecnico, nell’ambito di un nuovo e più

moderno sistema di paga- menti elettronico, come quello di PagoPA.

“Stiamo lavorando ad una nuova convenzione aprendoci anche ad un confronto con le APA, affinché il nuovo rappor- to introduca delle modifiche necessarie e condivise - spie- ga l’assessore regionale alle Finanze e Tributi, Francesco Calzavara.

L’Assessore Calzavara ricor- da, infine, che il Veneto è una delle prime regioni a livello nazionale ad aver rinnovato, con la propria legge di stabilità 2021, la possibilità di versare la tassa auto in scadenza tra il mese di gennaio e il mese di maggio entro il 30 giugno

2021, senza vedersi applicare né sanzioni né interessi aggiuntivi. Questa è una dimo- strazione tangibile della sen- sibilità nei confronti di tutti i Veneti, che purtroppo stanno combattendo e convivendo con un virus ancora in circola- zione e forte.

I contribuenti possono comun- que versare autonomamente il tributo utilizzando la piatta- forma Pago PA e, per l’assi- stenza eventualmente neces- saria, possono contattare gli uffici regionali della Direzione Finanza e Tributi all’indirizzo infobollo@regione.veneto.it o il call center regionale specia- lizzato telefonando al numero 840.84.84.84.

Francesco Calzavara

Bollo auto, si studia una convenzione

Sarà la SRM Services, Studi e Ricerche per il Mezzogiorno la società incaricata a suppor- tare la Camera di Commercio di Venezia Rovigo nella stesu- ra del Piano di Sviluppo Stra- tegico per l’istituzione della Zona Logistica Semplificata (ZLS) nell’area Porto di Vene- zia e Rodigino.

A comunicarlo è il presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo Massimo Zanon in rappresentanza dell’ente incaricato dalla Regione del Veneto alla reda- zione del Pano di Sviluppo

Strategico, in virtù del proto- collo d’intesa siglato lo scorso settembre tra le due realtà ter- ritoriali.

La società SRM è stata sele- zionata con procedura ad evi-

denza pubblica e scelta per le competenze e le esperienze maturate nell’analisi e nello sviluppo dei piani ZES e ZLS dei porti italiani.

“Con l’aiuto di SRM ascoltere-

mo e analizzeremo tutte le istanze e le esigenze delle categorie economiche, delle realtà territoriali e del tessuto imprenditoriale del territorio – dichiara Massimo Zanon, pre- sidente Camera di Commer- cio di Venezia Rovigo - L’obiet- tivo è quello di stendere un piano condiviso da tutti, che rappresenti le voci di tutti, ma che allo stesso tempo abbia una visione di scenario ampia e focalizzata sulle priorità e le potenzialità dell’area d’inte- resse”.

Stesura del piano strategico nell’area Porto di Venezia

L’obiettivo è quello di stendere un piano condiviso da tutti

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Il porto di Venezia. Sopra Massimo Zanon

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I DATI DELL’OSSERVATORIO DI VENETO LAVORO

Si sono persi 11.500 posti di lavoro dipendente con un calo delle assunzioni del 24%

Nel 2020, nel Veneto segnato dalla pandemia, si sono persi 11.500 posti di lavoro dipen- dente, con un calo delle assunzioni del 24% rispetto all’anno precedente. È quanto emerge da un primo bilancio, tracciato dall’Osservatorio di Veneto Lavoro, sull’andamen- to del mercato del lavoro veneto nell’anno appena con- cluso. Il documento spiega che a determinare il risultato negativo è soprattutto la dina- mica del lavoro a termine, che ha risentito maggiormente degli effetti delle varie fasi di lockdown e delle difficoltà legate al mancato o parziale avvio delle attività stagionali.

Le misure di tutela dell’occu- pazione, quali il blocco dei licenziamenti e l’estensione della cassa integrazione, han- no invece consentito di limita- re le perdite in termini di occu- pazione stabile, ma non per- mettono di determinare con esattezza l’impatto dell’attuale situazione sanitaria sull’occu- pazione e generano incertez- za su quanto potrà accadere alla scadenza di tali misure.

“A pesare su questo blocco delle assunzioni - afferma Ele- na Donazzan, assessore regionale al Lavoro e alle Pari Opportunità della Regione del Veneto - è proprio l’incertezza sulla stessa vita delle nostre imprese. Oltre ai dati dell’Os- servatorio dobbiamo eviden- ziare l’aumento delle crisi aziendali che giungono al tavolo dell’Unità di Crisi regio- nale da me coordinata; poche le realtà che si avviano alla ripresa, quasi tutte invece al ridimensionamento del peri- metro occupazionale o, peg- gio, alla chiusura di intere uni-

tà produttive sul nostro territo- rio”.

“Una stima della perdita occu- pazionale complessiva cau- sata dall’emergenza Covid-19 deriva dal confronto tra il saldo registrato nel 2020 e quello dell’anno precedente, che si era chiuso con 26.500 posti di lavoro guadagnati – prosegue Donazzan -. Tra mancate assunzioni e rapporti di lavoro cessati, si può dunque stimare che a causa della pandemia siano venuti meno circa 38.000 posti di lavoro. Come era stato previsto, purtroppo, questa crisi sembra aver pesato particolarmente sulle donne e sui giovani, colpendo innanzitutto i settori più espo- sti alle restrizioni adottate per il contenimento del virus. Le

più penalizzate dalla crisi, infatti, risultano proprio le don- ne, con un calo delle assun- zioni del 27%, e i giovani, - 28%”.

Il turismo si delinea come il settore più colpito, con un sal- do annuale negativo per 14.500 posti di lavoro e un calo delle assunzioni pari al 45%.

Segno meno anche per com- mercio (-1.350), trasporti (- 500), attività finanziarie (- 400), editoria e cultura (-250), mentre nel manifatturiero a soffrire maggiormente sono i comparti del Made in Italy, in particolare l’occhialeria e il sistema moda, che hanno visto ridursi le assunzioni rispettivamente del 62% e di oltre il 30%. In controtendenza l’edilizia che, spinta anche dal super bonus e dalle altre age- volazioni messe in campo per il rilancio del settore, chiude con un bilancio positivo ana- logo a quello del 2019 (+3.100). In agricoltura gua- dagnate 1.700 posizioni lavo- rative, più di quanto accaduto l’anno precedente.

Le difficoltà del settore turisti- co si ripercuotono anche sul- l’andamento occupazionale delle singole province, con un’emorragia di posti di lavoro più consistente a Venezia (- 6.450), Belluno (-4.400) e Verona (-1.450). Saldo positi- vo, ma comunque su valori inferiori a quelli del 2019, a Treviso (+1.350) e Rovigo (+600).

“Il primo bilancio del 2020 - conclude l’assessore Donaz- zan – registra un calo della disoccupazione e dei licenzia- menti. Ma va sottolineato che sui dati incidono diversi fattori, tra cui il divieto di licenziamen- to, La cosa più grave nel qua- dro generale è l’aumento degli scoraggiati ed un minore dina- mismo del mercato del lavo- ro”.

Tutti i dati sull’andamento del mercato del lavoro veneto nel 2020 sono disponibili nella “Bussola” di Veneto Lavoro pubblicata nella sezio- ne dedicata del sito al seguen- te link: http://www.venetolavo- ro.it/bussola

Lavoratori del settore del turismo. Sotto Elena Donazzan

La pandemia danneggia donne e giovani

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CONSORZIOZAI

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VERONA DEVELOPMENT AGENCY

Non smettiamo mai di pensare a Verona.

Consorzio ZAI ha visto un’occasione di sviluppo ulteriore per le aree industriali già esistenti che ha portato ad una crescita lavorativa per tutto il territorio veronese.

QUADRANTE EUROPA Verona Interporto

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QUADRANTE SERVIZI Business Partner

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ZAILOG Innovation Hub

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www.quadranteeuropa.it

1.000 aziende

insediate nel territorio

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ECCO I NUMERI E I NUOVI OBIETTIVI PER IL 2021

Il Pinot grigio delle Venezie nel segno della positività

La DOC chiude con un 4,7% sull’anno precedente performance all’estero

In un contesto di generale dif- ficoltà, la DOC delle Venezie non arresta la sua crescita e chiude il 2020 con + 4,7% di imbottigliamenti (1.715.372 hl per un totale di quasi 214 milioni di contrassegni distri- buiti da Triveneta) pari a 10,5 milioni di bottiglie in più sull’an- no precedente. Dati fortemen- te attesi che confermano una continua ascesa per il Pinot grigio triveneto – trend più che positivo confermato anche dalle cugine Denominazioni del territorio – se considerato, soprattutto, che la stagione produttiva del Pinot grigio del- le Venezie appena chiusa (la quarta per la DOC) arrivava già da un 2019 “da record”, che chiudeva il bilancio con un entusiasmante + 34% sul 2018.

Benché il trend nell’anno sola- re abbia mostrato un profilo altalenante, in particolare nel primo semestre – complice l’incertezza generale, stato d’animo che ancora aleggia nel comparto – “la nostra DOC, come altre del territorio, non ha mai ceduto a pessimi- smi e, anzi, ha tenuto duro e continua a farlo dimostrando che il Triveneto è la casa del Pinot grigio” dice il Presidente del Consorzio di Tutela Albino Armani e continua “In un momento congiunturale diffici- lissimo, soprattutto durante il primo lockdown, abbiamo sempre osservato nel corso dei mesi un andamento in linea o in lieve crescita con le medie stagionali degli ultimi

due anni, con un picco massi- mo nel mese di luglio, il più alto di sempre, con quasi 163.000 hl imbottigliati. Un grande merito va anche al dinamismo dei nostri imbottigliatori, nazio- nali ed esteri, per aver creduto nella nostra DOC ed aver con- tribuito in modo significativo alla sua crescita in termini sia di imbottigliato sia di valore.

Infine, grazie alle sue caratte- ristiche di versatilità e sempli- cità di beva, ma anche grazie ad un consumatore globale in grado di apprezzarlo e alla distribuzione nel canale della GDO internazionale, il Pinot grigio delle Venezie è riuscito a chiudere positivamente anche questo anno a dir poco

particolare”.

E un grande contributo arriva anche dai partner esteri: assai soddisfacenti le performance dello sfuso destinato a DOC delle Venezie che oltrepassa il confine nazionale, con 192.793 hl – di cui il 12% già dell’annata 2020 – imbottigliati tra Germania (47%), UK (21%), USA (12%), Canada (6%) ed Austria (5,19%), dato significativo specie osservan- do la media mensile di imbot- tigliamenti totali di 145.948 hl/mese (+4,7%). “Ricordiamo che gli imbottigliatori esteri che scelgono la Denominazio- ne delle Venezie sono assog- gettati al piano delle verifiche e dei controlli specifici per la DO e si impegnano ad operare conformemente alle disposi- zioni previste dal suo discipli- nare di produzione, sempre sotto la supervisione dell’or- ganismo di controllo Triveneta Certificazioni” dichiara Fran- cesco Liantonio, Presidente di Triveneta.

Il futuro del vino è ibrido

Nel mondo delle automobili è una tendenza inarrestabile, in quello del vino si sta afferman- do ora e Giusti Wine, nel terri- torio del Montello, è tra i primi a crederci. Stiamo parlando delle varietà di uva ibride, ovve- ro ottenute incrociando vitigni da varietà diverse, prodotte con l’obiettivo di ridurre fino all’85%

l’utilizzo di sostanze chimiche in vigneto. “Gli Ibridi resistenti sono una grande opportunità per rendere la produzione sem- pre più in armonia con l’am- biente, perché presentano un’alta resistenza alle malattie più diffuse in vigneto, prime fra tutte peronospora e oidio, generalmente combattute con i fitofarmaci“. Afferma Ermene- gildo Giusti, fondatore della Giusti Wine. Nonostante siano approvate da alcuni anni e iscritte nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite, oggi que- ste varietà sono ancora poco diffuse. Lo spirito innovatore di Giusti, tuttavia, ha portato a sperimentare sul Montello il Merlot Korus e il Sauvignon Nepis, quest’ultimo utilizzato per la produzione del Sant’Eu- stachio, il vino bianco IGT più importante della Giusti Wine e già in commercio dallo scorso anno.

Ermenegildo Giusti

GIUSTI WINE

Vigneti del pinot grigio. Sotto Albino Armani

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Buone notizie dai vigneti, in difficoltà il comparto lattiero caseario. Colture orticole in altalena

Conferenza stampa online di Veneto Agricoltura partecipa- tissima : sotto i riflettori l’an- damento del comparto agroa- limentare veneto nel 2020, un anno caratterizzato da lock- down e restrizioni dovute al Covid che hanno penalizzato fortemente l’intera economia ma un po’ meno l’agricoltura.

Comunque il comparto agroa- limentare veneto non è sfug- gito alla potente morsa della crisi ma in misura minore rispetto ad altri settori econo- mici, si pensi per esempio all'industria, al turismo e alla ristorazione. In altre parole, i diversi comparti del primario hanno raggiunto nell’anno appena concluso performan- ce in chiaroscuro che Veneto Agricoltura, com’è consuetu- dine ad inizio di ogni anno, ha analizzato nei dettagli.

“Quelli presentati dalla nostra Agenzia regionale sono dati di grande utilità - ha ricordato l’Assessore regionale all’Agri- coltura, Federico Caner, inter- venuto all’incontro – necessa- ri sia agli imprenditori agricoli che ai decisori politici per poter programmare la propria attività, più che mai oggi di fronte alle difficoltà del momento”.

L’agricoltura veneta, che nel nel 2020 ha usufruito di 148 mln/euro di contributi (sono state oltre mille le domande di aiuto pervenute da giovani imprenditori), si sta muoven- do affinché vengano modifi- cati i criteri per l’assegnazione dei finanziamenti alle Regioni più virtuose. Caner ha anche sottolineato la forte necessità e volontà di mettere in siner- gia il nostro prodotto agricolo di qualità con l’offerta turistica

regionale”.

Da parte sua, il Presidente del Consiglio Regionale, Roberto Ciambetti, ha ribadito che l’agricoltura veneta nel 2020, nonostante la crisi, ha sostan- zialmente tenuto, anche se le buone quantità di prodotto ottenuto (si pensi al vino) non devono essere fuorvianti poi- ché l’altra faccia della meda- glia parla di prezzi che pur- troppo, in particolare all’este- ro ma anche nella catena di distribuzione, sono troppo bassi e penalizzanti per i nostri produttori.

Anche il Direttore di Veneto Agricoltura, Nicola Dell’Ac- qua, ha rimarcato l’importan- za dei dati presentati questa mattina, aggiungendo che sarà necessario saperli leg- gere ed interpretare attenta- mente considerata la crisi che ci sta attanagliando, con il set- tore turistico fermo e l’export che ovviamente non va a gon- fie vele.

Ma veniamo ai dati presentati da Alessandra Liviero di Veneto Agricoltura, partendo da una breve analisi di sintesi

e ricordando che il pre-report (quello conclusivo sarà pronto a fine gennaio) è disponibile al seguente indirizzo:

https://bit.ly/2Kiej4j.

I tecnici di Veneto Agricoltura segnalano, nel 2020, maggio- ri produzioni per le coltivazioni legnose e per numerose col- ture erbacee, questo grazie ad un andamento climatico che ha favorito lo sviluppo vegetativo e ridotto le proble- matiche fitosanitarie. L’anda- mento dei prezzi di mercato è risultato invece diversificato:

la chiusura di molte attività dovuta al lockdown ha gene- rato una riduzione della domanda, a fronte di un’offer- ta rigida, che ha inciso nega- tivamente sui listini dei pro- dotti.

Note positive arrivano anche dalla bilancia commerciale veneta che per la prima volta risulta in avanzo: il saldo posi- tivo si è attestato infatti a circa +204 milioni di euro, in cresci- ta del 96% rispetto allo stesso periodo dell’anno preceden- te. In pratica, le importazioni

sono calate (4,9 miliardi di euro; -3,7%) più delle espor- tazioni (5,1 miliardi di euro per un -1,7%).

Passando alle singole produ- zioni, per quanto riguarda i cereali e le colture industriali l’annata agraria 2020 ha regi- strato incrementi generalizza- ti a due cifre, recuperando le flessioni registrate nel 2019.

Rese record hanno interessa- to il mais (+30,7%), la colza (+33,7%), il grano duro (+27,3%), il grano tenero (+16,7%), le barbabietole (+14%), il tabacco (+23%) e la soia (+9%).

Andamento altalenante per le colture orticole con perfor- mance positive per pomodoro (+6%), asparago (+11,6%), patate (+23,5%) e negative per radicchio (-12,6%), lattu- ga (-5%), fragole (-3%), ecc.

Calano le superfici produttive:

Veneto Agricoltura stima che le orticole in piena aria, che rappresentano oltre il 70%

degli ortaggi coltivati in Vene- to, si attestino a circa 19.100 ettari (-5,3%), mentre le orti- cole in serra vengono stimate a circa 4.100 ettari (-4,7%).

Caner, Ciambetti e Dell’Acqua

Spiragli per l’agroalimentare veneto

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Già erogati dal Ministero per un progetto esecutivo nel Comune di Montebello Vicentino

Quasi 22 milioni di euro per il dissesto idrogeologico della Regione Veneto, già erogati dal ministero dell’Ambiente a fine dicembre per la realizza- zione di 1 progetto esecutivo nel Comune di Montebello vicentino. In tutto, oltre 262 milioni di euro per 119 inter- venti in 19 Regioni italiane.

Sono i numeri del Piano nazio- nale per la mitigazione del rischio idrogeologico 2020 (Piano stralcio, Dl 76/2020):

progetti immediatamente ese- cutivi e cantierabili per la mes- sa in sicurezza del territorio dai rischi sempre maggiori derivanti da eventi climatici estremi su aree del Paese par- ticolarmente vulnerabili.

“I lavori non si fermano e non possono fermarsi – afferma il ministro dell’Ambiente Sergio Costa - Stiamo aprendo i can- tieri per la tutela del territorio, i più importanti, per protegge- re il nostro Paese fragile e affinché non ci siano più tra- gedie”.

“Si tratta di progetti immedia- tamente esecutivi e cantiera- bili – spiega il ministro - Già con il dl agosto abbiamo mes- so a disposizione dei Comuni e delle Regioni la società in house del ministero dell’Am- biente Sogesid, per aiutare le amministrazioni nella proget- tazione. Con la stessa legge – spiega Costa - ai presidenti di Regione che sono commissari straordinari del dissesto idro- geologico abbiamo dato poteri straordinari che riducono del 40% i tempi. Abbiamo inoltre previsto di anticipare ai Comu- ni il 30% della spesa, in modo da permettere l'attivazione di tutta la procedura per la mes- sa in opera del cantiere”.

“Assegnati 262 milioni di euro

alle regioni per interventi can- tierabili in prevenzione del dis- sesto idrogeologico – afferma il Sottosegretario Roberto Morassut - La lotta al rischio idraulico per la difesa del suolo rappresenta un aspetto impor- tante della strategia di ripresa e resilienza, che verrà ulterior- mente perfezionata con appo- sito decreto legge, di prossima emanazione, che semplifica procedure e tempi per la rea- lizzazione degli interventi e rafforza le strutture territoriali, cui l’ordinamento assegna la titolarità della realizzazione delle opere”.

La ripartizione dei mlioni regione per regione. Sotto il ministro dell’ambiente Costa

Per il dissesto idrogeologico 22 milioni

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LE POZZANGHERE NON SONO

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LA BANCA DEL VENETO CENTRALE

Premiti gli studenti più meritevoli

L’istituto di credito cooperativo incentiva il grandissimo valore dell’istruzione

Un'opportunità irrinunciabile per diplomati e laureati eccel- lenti, per veder premiato il frut- to delle proprie fatiche. La Banca del Veneto Centrale, con l'intento di rafforzare il legame con le famiglie che costituiscono la propria com- pagine sociale ha pubblicato il tradizionale bando per l’asse- gnazione dei “Premi allo stu- dio” a favore degli studenti che si sono particolarmente distinti per l’impegno e i brillanti risul- tati conseguiti presso istituti superiori e facoltà universita- rie.

Il bando, coerentemente con le finalità generali di promozio- ne sociale e culturale dell’isti- tuto di Credito Cooperativo, si inserisce nel quadro delle incentivazioni di carattere extra-bancario, andando incontro alla necessità di sostenere lo studio e di condi- videre con i giovani l’importan-

za dell’istruzione e il grandis- simo valore che essa riveste per la crescita economica, sociale e culturale del territo- rio.

Possono presentare doman- da di concessione esclusiva- mente i giovani soci e i figli dei soci di Banca del Veneto Cen- trale, istituto di credito coope- rativo nato dalla recente fusio- ne tra Centroveneto Bassano Banca e RovigoBanca, che abbiano conseguito nel corso dell’anno scolastico 2019- 2020, presso una scuola pub- blica o equiparata, un diploma di scuola media superiore con votazione minima di 80/100, oppure che si siano laureati nel periodo compreso tra l’1 ottobre 2019 e il 31 dicembre 2020, riportando una votazio- ne pari o superiore a 100/110.

Il bando prevede l’assegna- zione di incentivi economici individuali da 250 a 700 che verranno versati, per la parte

prevista, in conto corrente. Al fine di incentivare la previden- za complementare tra i giova- ni, una parte del riconosci- mento sarà devoluta sotto for- ma di versamento iniziale su una posizione previdenziale intestata ai premiati sul fondo pensione aperto “Pensplan Plurifonds”.

I candidati dovranno presen- tare domanda compilando l’apposito form, pubblicato nella sezione dedicata ai soci del sito internet www.banca- venetocentrale.it, entro il gior- no 31 gennaio 2021, allegan- do i documenti richiesti. Le domande incomplete per mancanza di dati e/o docu- menti richiesti e le domande pervenute oltre i termini di sca- denza indicati non saranno prese in considerazione.

Per eventuali ulteriori informa- zioni è possibile rivolgersi alle filiali della Banca.

L’università sostiene i ricercatori

Prosegue fino a Pasqua “VO’

per la ricerca” l’iniziativa soli- dale promossa da Cantina Colli Euganei per sostenere il lavoro dell’equipe medica del Dipartimento di Microbiologia e Microbiologia Clinica del- l’Università di Padova nella lot- ta al Covid-19, e per promuo- vere il turismo nel territorio di Vo’, uno dei primi Comuni in Italia ad essere dichiarato zona rossa.

“Il 2021 ha portato con sé la somministrazione dei primi vaccini contro il Covid-19, segno tangibile dell’importan- za della ricerca scientifica, risposta universale alla pan- demia – afferma il Rettore dell’Università di Padova Rosario Rizzuto –. Sono feli- ce, quindi, che il progetto “Vo’

per la ricerca”, che già ha por- tato un contributo importante e generoso al nostro Ateneo, prosegua anche per i prossimi mesi.

Il rettore Rosario Rizzuto

PADOVA

Gli studenti meritevoli premiati da Banca del Veneto Centrale

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Tiziana Recchia: “Chi ascolta un brand ambassador vede qualcuno in cui riconoscersi”

Il periodo in cui stiamo vivendo ha ridisegnato i confini entro cui si muovevano le strategie aziendali fino a pochi mesi fa.

Alcuni capisaldi sono rimasti invariati: la centralità delle per- sone, il focus sugli obiettivi da raggiungere, la necessità di rivolgersi a un mercato speci- fico, etc. Ma il modo e l’ordine in cui questi hanno rilevanza potrebbe essere cambiato.

In questo contesto e in questo

“nuovo mondo” ha ancora senso la figura del brand ambassador? La mia risposta è sì, anche più di prima.

Destreggiarsi in un mercato così ampio non è sempre semplice per le persone e la necessità di trovare qualcuno in cui riporre la propria fiducia è più forte che mai. Proprio per questo siamo diventati tutti molto più selettivi riguardo i brand a cui intendiamo dedi- care una parte del nostro tem- po.

La figura del brand ambassa- dor in questo ha un ruolo determinante, perché ogni occasione in cui si rivolge al pubblico lo fa come persona, prima che come rappresen- tante dell’azienda.

Chi ascolta un brand ambas- sador vede qualcuno in cui riconoscersi, non un brand senza volto, ma una persona che può comprenderli e di cui ci si può quindi fidare.

Chi ricopre questo ruolo deve ovviamente avere una grande passione per il proprio lavoro, che lasci trasparire entusia- smo ogni volta che ne parla.

Deve essere concreto e prati- co, offrire uno scenario reali- stico alle persone che decido- no o pensano di affidarsi all’azienda e mostrargli quali saranno i benefici. Deve esse-

re carismatico e coinvolgente:

in queste situazioni essere in grado di portare l’attenzione su di sé è fondamentale, per trasmettere il valore del- l’azienda.

Il brand ambassador deve essere un ascoltatore e un osservatore attento. Le perso-

ne cambiano velocemente, le tensioni culturali pure e i brand devono evolvere con loro: ciò che era valido ieri potrebbe non esserlo oggi.

È dunque impossibile pro- grammare qualsiasi comuni- cazione o progetto dell’azien-

da? No, al contrario è possibi- le farlo ancora, ma è altrettan- to importante mantenere gli occhi aperti ed essere pronti a mettere in discussione strate- gie e obiettivi, pur mantenen- do salda la visione aziendale.

Uno dei punti di forza di un bra- vo brand ambassador è pro- prio saper evolvere e per farlo deve sempre essere consa- pevole di quello che sta acca- dendo nel mondo che lo cir- conda.

La maggior parte di queste capacità possono essere apprese in un percorso di for- mazione per brand ambassa- dor, proprio come quello che porto avanti con Cassiopea, la mia azienda di business e life coaching. È un programma che si rivolge ai titolari di imprese di qualsiasi dimensio- ne, agli amministratori delega- ti, a portavoce aziendali, ai vol- ti pubblici e istituzionali e a chiunque abbia il potenziale per rappresentare pubblica- mente l’azienda.

Il percorso aiuta chi lo intra- prende a mostrarsi al meglio nei momenti di pubbliche rela- zioni, attraverso corsi di for- mazione ed esercizi pratici che sviluppano le competen- ze necessarie ad affrontare le diverse situazioni. Potete con- tattare Cassiopea per ricevere maggiori informazioni al sito cassiopeaweb.com.

Tiziana Recchia

Fondatrice, titolare e ammini- stratrice di Cassiopea. Da oltre 25 anni è business e life coach, si occupa di formazio- ne e supporta le aziende nei momenti di cambiamento.

Collabora con la redazione de

“La Cronaca” per portare il suo punto di vista esperto nel mon- do del business.

Ha senso parlare di brand ambassador?

Tiziana Recchia

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L’ECCELLENZA ITALIANA IMPEGNATA CON IL VACCINO DI CASA NOSTRA

Sarà predisposto con tempestività dall’amministratore delegato Carlo Ferraresi

il Consiglio di Amministrazio- ne di Cattolica assicurazioni si è riunito domenica sotto la pre- sidenza di Paolo Bedoni, ha esaminato i rilievi segnalati da IVASS nel rapporto ispettivo e nella relazione di Vigilanza, consegnati alla Società lo scorso 8 gennaio, e ha dato avvio ai lavori di redazione del piano di rimedi richiesto dal- l’Autorità, che sarà predispo- sto con tempestività e sotto la responsabilità dell’Ammini- stratore Delegato, Carlo Fer- raresi. Il Consiglio di Ammini- strazione ha, altresì, preso atto della volontà di mettere a disposizione la partecipazio- ne di componente del Comi- tato Nomine, pur essendo questa prevista statutaria- mente, comunicata dal Presi-

dente, Paolo Bedoni, e dal Vice Presidente Vicario dello stesso Comitato, Aldo Poli. E ciò nell’ottica di avviare la

transizione verso il nuovo regime di Spa, come indicato dall’autorità di Vigilanza, e tenuto anche conto della fun-

zione istruttoria essenziale a tali fini svolta dal Comitato. Il Consiglio, valutata la situazio- ne di fatto conseguente a tali rinunce, nel quadro delle pre- visioni statutarie anche di prossima vigenza, quali approvate dai Soci e autoriz- zate dalle Autorità, ha confer- mato la composizione ridotta del Comitato comunque com- patibile con la prosecuzione della sua operatività e ha indi- viduato tra i componenti rima- sti Eugenio Vanda, indipen- dente, quale Presidente, per assicurare la normale e tra- sparente funzionalità dell’or- gano e la necessaria continui- tà. Il Consiglio ha, infine, pre- so atto delle dimissioni rese dall’Avv. Luigi Castelletti il 14 gennaio.

Paolo Bedoni e Carlo Ferraresi

Cattolica, i lavori del piano di rimedi

Federico Grigoli, partner di Pirola Pennuto Zei & Associa- ti, è stato nominato nel Consi- glio di Amministrazione del Centro Ricerche Cliniche (CRC) Verona, entita’ fondata nel 2005 e basata all’interno dell’Ospedale Universitario G.B Rossi.

Il CRC Verona, e’ gestito dal- l’Azienda Ospedaliera Univer- sitaria Integrata e dalla Univer- sita’ di Verona e possiede tutte le infrastrutture e competenze professionali per condurre studi clinici nelle fasi prelimi-

nari dello sviluppo clinico di nuovi farmaci (Studi di Fase l e di ‘Proof of Concept’) ai piu’

elevati standard di qualita’.

Parte della pipeline degli studi clinici del CRC di Verona e’

anche il programma relativo alla sperimentazione del vac- cino italiano Grad-Cov2, bre- vettato dall’azienda di biotec- nologie ReiThera insieme all’Istituto Malattie Infettive Spallanzani di Roma. Il pro- gramma ha recentemente superato la Fase1 della speri- mentazione e si prepara alla

seconda fase di test del vac- cino, che dovrebbe avvenire entro l’estate.

“Sono molto felice di entrare a far parte del CdA del Centro Ricerche Cliniche Verona – commenta il Dott. Federico Grigoli –, un’eccellenza italia- na impegnata in prima linea contro la diffusione del Covid- 19. Cercherò di dare il mio contributo portando la mia esperienza e competenza professionale, orgoglioso che lo Studio possa sostenere una

così importante sfida”. Federico Gricoli

Federico Grigoli entra nel cda del centro ricerche cliniche

Partner di Pirola Pennuto Zei & Associati. Parte la sperimentazione

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