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CITTA DI GROTTAFERRATA

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Academic year: 2022

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CITTA’ DI GROTTAFERRATA

Consiglio Comunale straordinario In memoria di Luciano Vergati

29 Novembre 2020

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Inizio seduta

Presiede Francesca Maria Passini assistita dal Segretario Generale dott.sa C. Tarascio PRESIDENTE PASSINI F. M.:-

Buongiorno tutti, a chi è qui in presenza, consiglieri, assessori e tutti gli amici che ci seguono da remoto ed ai cittadini che ci seguono in streaming. Una mattinata particolare questa, una mattinata difficile, un Consiglio comunale straordinario che ovviamente tutti noi non avremmo mai voluto convocare, in memoria del signor architetto, assessore, vice Sindaco, amico Luciano Vergati. Ho avuto già modo di salutare Luciano e non senza commozione nel precedente Consiglio comunale in apertura dopo il rispettoso minuto di silenzio, quindi non mi ripeto e lascio spazio a tutti gli amici che vorranno rendere l'ultimo saluto a Luciano con un'unica eccezione, tantissimi amici mi hanno chiesto di salutare pubblicamente Luciano e fra i tanti soltanto una: Donatella Tiberi, che mi ha pregato di farlo pubblicamente dicendo:- ho perso un fratello, ti prego per favore di salutarmelo, quando si aprirà il Consiglio comunale.- Lo faccio nella consapevolezza che Luciano ne sarebbe stato felice. Un abbraccio ancora a tutta la famiglia, ai figli e ai nipoti. Lascio la parola al Sindaco per l'apertura del Consiglio, prego.-

SINDACO ANDREOTTI L.

Buongiorno tutti, buongiorno a chi ci ascolta e ci vede da casa e ai presenti. Oggi è stato detto, è una giornata triste per noi e anche difficile, per tutti noi amministratori e cittadini di Grottaferrata che ci troviamo qui in questo luogo simbolo per ricordare Luciano, Luciano Vergati vicesindaco di Grottaferrata e assessore alla cultura. Abbiamo voluto tutti noi consiglieri comunali, rendere omaggio a Luciano in questa assemblea civica, l’abbiamo immaginata come un rito civile, un’orazione funebre collettiva dove ciascuno di noi interverrà e darà una pennellata a quel quadro che è Luciano Vergati.

Una pennellata di colore a significare che cosa è stato Luciano Vergati per la nostra città, per quello che ha svolto questo nostro paese, quindi a seguire il Presidente del

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Consiglio darà la parola agli intervenuti, a chi sta in remoto e poi concluderemo questa orazione funebre collettiva con un grande abbraccio a Luciano.-

PRESIDENTE PASSINI F. M.:-

L’ex Sindaco signor Sergio Conti, prego.-

Conti S.:- Signor Presidente, signor Sindaco, signori consiglieri. Ho partecipato ai lavori di questa assemblea per 25 anni e oggi questa convocazione mi pesa come un grande macigno. Non posso nascondere una certa emozione, analogie, similitudini e metafore emergono sicuramente nei miei, nei vostri ricordi e nei ricordi di tutti quelli che hanno conosciuto Luciano Vergati. In questa sala il padre Bernardo, consigliere comunale del partito comunista italiano lasciò questa aula con le elezioni amministrative del 1968 e Luciano vi entrò con lo stesso partito nel medesimo anno. 15 anni di presenza in Consiglio, con una costante frequenza tipica di chi mantiene gli impegni che ha sempre cercato di onorare. Nel 1972 ha ricoperto l'incarico di Presidente della commissione consiliare urbanistica per la redazione del PRG, lasciò temporaneamente l'assemblea nel 1979 dopo aver ricoperto gli incarichi di assessore all'urbanistica e lavori pubblici, alla pubblica istruzione, alla cultura con i sindaci Antonio Intreccialagli, Pietro D'Ottavi, e l’amico Angelo Viticchié. La sua professionalità era unanimemente riconosciuta dalle forze politiche ma certamente meglio di me altri interverranno e potranno ricordare gli impegni politici e amministrativi di Luciano. Dal punto di vista professionale Luciano è stato un architetto che ha preferito alla progettazione degli edifici civili e pubblici, l'urbanistica e la programmazione del territorio, oltre ad avere insegnato nelle scuole statali. Lo animava però anche una passione più intensa, quella che ha portato ad avvicinarsi all'impegno politico amministrativo candidandosi al Consiglio insieme all'amico di sempre Enzo Antonelli. Da universitari aderenti al circolo studentesco di Bruno Martellotta, che rappresentò inizio qualificato del successivo sviluppo di molta classe dirigente grottaferratese istituita e preparata presso il circolo, il cui elenco sarebbe troppo lungo e molti di questi amici purtroppo ci hanno lasciato, non ultimo Sergio Fortini, detto il “Conte” anche lui per alcuni anni consigliere comunale.

Incurante delle critiche degli amici e degli avversari, è sempre prevalsa in Luciano la

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disponibilità all'impegno e all'azione concreta, come risposta ad ogni critica, ma il suo agire è sempre stato rivolto agli interessi prevalenti della nostra comunità. Attento alle difesa dei più deboli, era animato da uno spiccato senso della politica intesa come servizio alla collettività. La commozione suscitata dalla sua scomparsa è tuttora viva come testimonia l'ampia solidarietà espressa anche in questo difficile momento.

Restando in ambito istituzionale, la stessa Anci sezione regionale, ha ricordato la figura di Luciano ed ha riconosciuto a tutta la Comune di Grottaferrata la grave perdita non solo del vicesindaco ma dell'amico, del professionista, del politico, dell'amministratore illuminato. Non è possibile dimenticare che Luciano anche negli ultimi anni ci ha lasciato un ulteriore esempio di coraggio, di altruismo, e di generosità impegnandosi tutti i giorni sino al suo ricovero. Prima di concludere vorrei ricordare un episodio significativo che ci ha entrambi coinvolti. Nel 2013 Luciano insieme all'amico Alberto Procaccini presentò un poderoso volume dal titolo “Grottaferrata, cronache e storie dal 1792 al 2005” e volle donarmene una copia scrivendo una dedica che vorrei citare:

“All’amico Sergio, tante volte citato in questo volume, ricordando in particolare i nostri incontri segreti al lago di Castello, sui quali ci rifondiamo i relativi annali.” Luciano si riferisce qui ai primi incontri avvenuti nel lontano 1971 tra cattolici e democratici di sinistra nel confronto sul patto costituzionale precursore del compromesso storico richiamato a pagina 603 del volume. Nell’anno successivo a Firenze si tenne il primo congresso sul patto costituzionale, organizzato dai cattolici democratici che determinò l’inizio del confronto a livello nazionale dal quale cinque anni dopo sarebbe sorto il primo governo con l’astensione del partito comunista italiano. Grazie Presidente, grazie Sindaco, per aver voluto organizzare questa convocazione straordinaria del Consiglio comunale aperto per ricordare la figura del caro Luciano, ma dal profondo del cuore grazie soprattutto a Luciano Vergati per essere stato un amico, un amministratore illuminato, un professionista stimato ed aver vissuto tra di noi per oltre cinquant'anni caratterizzati dal suo stile e dalla sua riservatezza. Alla famiglia in questo momento di profondo dolore vanno le mie più sentite condoglianze. Grazie.-

PRESIDENTE PASSINI F. M.:-

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La parola adesso al Sindaco, che darà lettura invece di un saluto che vuole rivolgere a Luciano l'ex Sindaco Nicola Liberati. Prego.-

SINDACO ANDREOTTI L.

Questo è un ricordo dell'ex Sindaco Nicola Liberati di Luciano Vergati, che ci ha consegnato. Poi voglio dire tutti questi documenti, queste cose che noi leggiamo in questo momento a ricordo di Luciano, verranno consegnati alla moglie che ci ha chiesto di avere questi ricordi di Luciano. “Da parte di Nicola Liberati. Mi duole non poter essere presente alla commemorazione di Luciano, per motivi di salute. Ho pregato il signor Sindaco di dare lettura di questa mia breve testimonianza per ricordare la figura dell'amico Luciano. Oggi tutta la comunità di Grottaferrata vuole rendere perenne ricordo di Luciano Vergati nella sede che lo ha visto protagonista in molti dei momenti cruciali della vita amministrativa e politica di questa città e tuttavia lo sguardo andrebbe allargato ad altri ambiti, soprattutto all'impegno che Luciano espresse a partire dalla gioventù, divenendo uno dei maggiori riferimenti nel dibattito culturale sulla politica certo ma anche sulla storia e un ventaglio ampissimo di altre materie, al fianco di Bruno Martellotta, del circolo studentesco. Dopo venne il lungo e sofferto lavoro sul PRG e sulle prospettive di sviluppo di Grottaferrata, dagli anni 70 in poi e sia stato da avversari o da alleati nel corso della politica abbiamo condiviso con Luciano è stato dunque bello, con stima reciproca mai venuta meno. Affido questo messaggio all'assemblea nella persona del Sindaco perché anch'io sento di dover esprimere un rimpianto per quello che ci è stato tolto con la scomparsa di Luciano.

Desidero anche testimoniare stima e amicizia verso la moglie Claudia e l'intera famiglia Vergati, il tempo come per ogni cosa deciderà sulla giustezza o meno di ciò che abbiamo compiuto ma qui riaffermo la certezza che Luciano ha messo a disposizione della nostra comunità un impegno di prim’ordine nella sua vita politica e personale restano comunque un riferimento da seguire. Con affetto Nicola Liberati.”. - PRESIDENTE PASSINI F. M.:- La parola all’ex Sindaco Angelo Viticchié, prego.-

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Viticchié A.:- Caro Sindaco, oggi siamo qui uniti a commemorare l'amico, il vice Sindaco e assessore alla cultura Luciano Vergati. Non avremmo mai voluto vivere questo momento, non avremmo voluto vivere nessuno dei momenti che ci hanno privato della presenza di ogni cittadino qui a Grottaferrata e in ogni angolo della terra con questa pandemia. Questo momento così fulmineo nella sequenza dei nostri giorni ci ha lasciati attoniti, senza parole, aprendo un vuoto incolmabile nella sfera dell'amicizia e nell'ambito istituzionale che quest'aula rappresenta. Ho fatto fatica a scrivere queste poche righe nel tentativo non so se riuscito, di esprimere e di razionalizzare il sentimento e la stima che mi hanno legato a Luciano in tutti questi anni, da quando ho ricevuto la telefonata di Claudia che mi annunciava la triste notizia, ho vissuto e vivo flash continui, di immagini, di momenti vissuti, episodi, conversazioni, singole parole e tanti momenti di allegria. Ho incontrato e conosciuto Luciano al circolo studentesco nel 1969; circolo studentesco, la prima e unica e irripetibile realtà associativa della nostra città per la sua storia e per i suoi contenuti. Invito tutti a rileggere su questa esperienza, le bellissime pagine che Luciano ha scritto nel libro dedicato a Bruno Martellotta dalla professoressa Tamassia. In quel contesto ricco di cultura, di dialettica, di educazione e fantasie molti di noi sono cresciuti e si sono formati arricchendo e affinando le proprie conoscenze, acquisendo metodi e forme civili ed educate di dialogo, imparando il peso e il significato delle parole, del silenzio e in particolare un aspetto su tutti, imparando ad ascoltare, ascoltare gli altri. Penso che tutti voi che avete conosciuto Luciano avete avuto modo di conoscere ed apprezzare questa sua caratteristica abbinata ad una grande cultura e ad un grande senso della realtà. Nel circolo studentesco insieme ad altri amici abbiamo ereditato da Luciano, l'impegno volontario per la biblioteca che abbiamo portato avanti per molti anni sino a farne una delle più belle e importanti dei Castelli romani. Sono stati anni meravigliosi e poi con questo ricco bagaglio ognuno di noi ha preso la sua strada professionale, la sua strada lavorativa, politica, la sua strada affettiva e familiare. Ci siamo ritrovati, nell'esperienza amministrativa da me guidata dal 2000 al 2004 un’esperienza tanto bella e affascinante quanto dura e difficile, con momenti di vera ed autentica drammaticità, difficile ribadisco, per chi amministra la nostra città con amore e solo per amore. In quella esperienza Luciano è stato prima assessore

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all'urbanistica e poi assessore alla cultura e sempre come ho avuto modo di esprimere in altre circostanze, insieme ad altri buoni amici, di quell'esperienza è stata la spalla dove appoggiavo le ansie mie e di Grottaferrata, le paure, i problemi e i pensieri. Non posso non ricordare i difficilissimi momenti dei patti territoriali, del PRG, con notti di discussione sino alle quattro di mattina, non posso non ricordare che per esempio avremmo desiderato le celebrazioni del millenario accompagnate da maggiore serenità e gioia, in quei momenti abbiamo veramente passato momenti difficili. Quando quell'esperienza si è conclusa mi diceva che eravamo caduti in piedi, che eravamo usciti puliti, eravamo caduti in piedi su un'idea di Grottaferrata, un'idea bella di Grottaferrata, che stava forse troppo avanti nei tempi rispetto al contesto che abbiamo vissuto. Poi quando andavo a trovarlo a casa, mentre ammiravo le sue splendide rose ed il suo giardino, mi diceva che per questa esperienza che avevamo vissuto si era dato da solo gli arresti domiciliari, siamo stati in tanti a darceli quegli arresti. Passati circa 13 anni abbiamo avuto entrambi il desiderio di riprovare a migliorare il nostro paese e tra le persone che avevo pensato potessero guidare una nuova Amministrazione c'era proprio Luciano Vergati, dopo tanti confronti ed elaborazione di programmi e schieramenti Luciano mi ha inviato una e-mail nella quale mi comunicava che non avrebbe potuto non candidarsi e così ha fatto. Gli auguri sono stati sinceri e spassionati, da un po' di tempo con amici vecchi e nuovi gli siamo stati vicino nella speranza di poter di restituire con il nostro aiuto, tutto quello che lui giornalmente ci ha regalato e dargli un contributo forte per rendere meno pesante il suo lavoro in Amministrazione. In questo cammino insieme, abbiamo trovato giovani all'altezza dei nostri ricordi del circolo studentesco e si è ricreato uno spirito nuovo e buono. Tutti noi amico ed assessore Vergati, non abbandoneremo questa strada che siamo stati capaci di riaprire e la percorreremo nel tuo ricordo accompagnati dal tuo sorriso. Grazie.-

PRESIDENTE PASSINI F. M.:-

Grazie per le toccanti parole e adesso vogliono rendere un saluto a Luciano tutti i capigruppo, tra questi non potrà il consigliere Fabrizio Mari che ha delegato me di

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portare i saluti a Luciano in quanto è troppo impegnato per motivi familiari. La parola al consigliere Paolucci, prego.-

CONSIGLIERE PAOLUCCI

Sarò breve, per ovvi motivi lascio spazio a tutti gli altri. Buongiorno, un saluto al Sindaco, al Presidente del Consiglio, ai consiglieri comunali tutti, ai nostri carissimi ex Sindaci e a tutti i cittadini che ci seguono da casa. Esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia del nostro caro Luciano, oggi sono molto addolorato per la tua scomparsa, allo stesso tempo sono felice per aver avuto l'onore di conoscerti al tempo della scuola come mio insegnante di applicazioni tecniche e poi in questa avventura amministrativa dove ricoprivi il ruolo di vice Sindaco e assessore alla cultura. In questi due periodi così lontani nel tempo ho apprezzato i tuoi modi gentili, il tuo sarcasmo, l'amore e l'impegno che ti imponevano i ruoli di maestro prima e di amministratore poi. Purtroppo caro Luciano non avevamo fatto i conti con il male, quello che ci ha cambiato le vite in questo anno nefasto, ci ha mostrato le nostre fragilità e ci ha resi tutti più vulnerabili.

Caro Luciano hai lottato, non ce l'hai fatta, mancherai a tutti, mancherà soprattutto il tuo sorriso, il tuo modo di vedere la vita e di affrontare i problemi, la tua onestà e serietà.

Questo renderà tutti noi molto tristi ma poi ci ricorderemo delle tue parole, dei tuoi aneddoti e delle storie che ci raccontavi sui vari personaggi di Grottaferrata e allora sorrideremo e penseremo a te e a tutto quello che ci hai lasciato. Grazie Luciano, mi mancherai, ci mancherai.-

PRESIDENTE PASSINI F. M.:-

La parola alla consigliera Franzoso, prego.- CONSIGLIERA FRANZOSO

Buongiorno a tutti, a chi è collegato e a tutti presenti. A nome del PD esprimo le più sentite condoglianze a tutta la comunità, a noi tutti, a tutta Grottaferrata, alla famiglia, i figli, ai nipoti e alla moglie di Luciano Vergati. Io non lo conoscevo tanto Luciano Vergati, posso testimoniare del fatto che qualunque ora passassi in Comune lui c'era sempre, la luce del suo ufficio era sempre accesa e lui stava lavorando, a volte lo

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osservavo durante i Consigli comunali, qualcuno ha detto che i suoi silenzi parlavano più di mille parole, tante volte in Consiglio comunale lui non interveniva molto, pensavo si sta divertendo o annoiando guardando le nostre scaramucce lui che di anni di politica ne aveva masticati tanti. Ho chiesto al suo caro amico Enzo Antonelli, che ringrazio e ringrazio anche Anna di scrivere un ricordo proprio perché io non lo conoscevo molto e lo leggo per voi: “Vorrei mettere in luce un aspetto della personalità di Vergati ricordando un episodio della mia fanciullezza. La domenica mattina spesso arrivava a casa dei miei genitori un gruppetto di giovani che diffondevano il giornale l'Unità, erano aderenti alla locale sezione del partito comunista italiano, tra essi il giovane Luciano Vergati. Venni a sapere negli anni successivi, che in effetti un notevole numero di ragazzi e ragazze era entrato nel partito e gli anziani della sezione con grande generosità e fiducia avevano affidato ad essi gran parte delle responsabilità politiche e amministrative di quegli anni, tutti ricordiamo come i successivi avvenimenti storici misero a dura prova i grandi progetti e le speranze di quella generazione di giovani e come essi cercarono di superare delusioni e difficoltà, possiamo dire che per molti e tra essi Vergati, quelle delusioni non si trasformarono in indifferenza o inerzia, per Luciano gli ideali precedenti trovarono un naturale esito in un saldo riformismo e in un impegno concreto per Grottaferrata, portato avanti con un metodo politico ed umano che la precedente esperienza nel partito e nelle associazioni culturali gli aveva fornito. Questi ideali e questo metodo, li trovavi chiaramente la sua cinquantennale opera di diffusione della cultura, la cultura come strumento di riscatto sociale, come strumento di progresso, come arma critica verso il potere, come fruizione della libertà e della bellezza. A me sembra dunque che pur fra tutto il disincanto e l'ironia si caratterizzarono la sua maturità, si poteva percepire spesso nell'agire di Vergati, questa provenienza dalla parte più consapevole e sofferta del pensiero politico razionale, percepivi l'attenzione per la complessità, lo spirito laico ed il rispetto per l'avversario, la cura delle regole, il culto del lavoro accurato, insomma ricordare Vergati è anche ricordare un pezzo d'Italia che non c'è più ma che ha lasciato valori importanti che possono costituire stimoli positivi per la nostra attività futura. Caro Luciano ti ringraziamo anche per questo.”.-

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PRESIDENTE PASSINI F. M.:- La parola al consigliere Cocco, prego.- CONSIGLIERE COCCO

Buongiorno, un saluto al Presidente, al Sindaco, al nostro Segretario comunale, a tutti gli ex Sindaci, ai consiglieri e a tutti gli amici che sono collegati da casa e soprattutto un abbraccio ai familiari di Luciano, un saluto anche a Luciano. È stato molto difficile per me scrivere questo ricordo. Ti ho conosciuto tempo fa per una presentazione di un tuo libro in occasione della fiera di Grottaferrata, e poi quando ho saputo che avresti fatto parte della nostra compagine da subito mi sono sentito più tranquillo e sicuro perché avevamo con noi un uomo di grande esperienza, di immensa cultura, un tecnico di prim'ordine e la memoria storica della nostra città. Poi è cominciata la nostra avventura insieme, alla guida di Grottaferrata e te ogni giorno mi hai confermato quello che pensavo e mi aspettavo da te. Ogni mattina ci incontravamo nel tuo ufficio per una analisi della situazione e poi quando ho assunto la delega al turismo la nostra collaborazione è diventata ancora più operativa. Ieri vedendo i messaggi che ci scambiavamo ho ripercorso tutto il nostro cammino fatto di progetti, idee, di risate perché tu eri dotato anche di una ironia sottile e acuta e tutto questo mi mancherà tremendamente. Ma come mi dicevi sempre tu, dobbiamo andare avanti anche nel tuo nome, perché questo è quello che avresti voluto, aumenta il nostro senso di responsabilità, sarà molto dura senza di te, senza la tua pacatezza, senza la tua autorità e senza la tua umiltà e prudenza, prudenza nella gestione della Res pubblica, un'immagine mi porterò con me: quella di te seduto ai tavoli del bar Lucci, sorridente nel vedere la nostra piazza festante in una serata di inizio estate per gli eventi che avevamo organizzato. E così con quel sorriso appena accennato ma che diceva tutto, ti ricorderò per sempre. Addio Luciano.-

PRESIDENTE PASSINI F. M.:-

La parola alla consigliera Pavani, prego.-

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CONSIGLIERA PAVANI

Grazie e buongiorno a tutti. Non è semplice neanche dare quella pennellata di cui parlava prima il Sindaco perché i ricordi si affollano, molti bei ricordi. Naturalmente qui ci sono persone che politicamente lo hanno conosciuto e lo hanno vissuto molto più di me che ho avuto l'occasione di lavorarci nel primo anno e mezzo di insediamento di questa Amministrazione e naturalmente quello che mi ha insegnato, che ci ha insegnato ce lo porteremo sempre, come ci porteremo sempre le risate e le discussioni perché anche quando avevamo discusso e litigato, anche in quel caso siamo cresciuti, però oltre che il politico c’era anche l'uomo, allora vorrei semplicemente ricordarlo con una poesia, perché quando abbiamo lavorato insieme ci siamo occupati di cultura ma anche nel senso più ampio e questa poesia ricorda l'uomo che era nel suo roseto e tra le sue rose e con questa immagine vorrei salutare Luciano oggi. “Presi quel fiore tra le mani e lo guardai come se il mare vivesse in una sola goccia, come se nello scontro della terra e delle acque un fiore sollevasse un piccolo stendardo di fuoco azzurro, di pace irresistibile, di indomita purezza.”. Ciao Luciano.

PRESIDENTE PASSINI F. M.:-

La parola alla consigliera Consoli, prego.- CONSIGLIERA CONSOLI

Grazie Presidente, un saluto a tutti, a chi ci ascolta da casa, a tutti i presenti, alla famiglia. Luciano, la Città al governo ha appreso la notizia della scomparsa di Luciano con immenso dolore, dolore per un evento così inaspettato, per il vuoto che ha lasciato nei familiari, negli amici, nei compagni politici, nell’Amministrazione, nella città tutta.

Un uomo che il nostro gruppo ha conosciuto nella sua veste pubblica in tempi relativamente recenti, in occasione dell’ultima campagna elettorale per le amministrative di Grottaferrata. Noi desideriamo raccontare a questo Consiglio, dei nostri incontri per testimoniare come il suo approccio alla politica fosse connotato dalla massima attenzione nei confronti della sua città e dei suoi cittadini. Luciano aveva una aspirazione, quella di riunire le risorse umane e associative della comunità locale

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affinché si muovessero all'unisono e per questa ragione ha tentato di incoraggiarle tutte e di farle convergere verso un progetto comune. L'obiettivo chiaramente era quello di superare le logiche rissose e divisive che avevano caratterizzato e che caratterizzano ahinoi la politica grottaferratese. Un obiettivo altissimo, difficile da raggiungere, come lui stesso ha sperimentato in questa ultima esperienza amministrativa ed è proprio il marcato senso civico che contraddistingueva Luciano ad averlo convinto che l'esperienza al di fuori dei partiti valesse la pena di essere sperimentata, in questa logica ci ha contattato. Durante i nostri incontri chi sottopose un documento che lui definì pre programmatico, una analisi lucida incentrata sui valori dei diversi schieramenti politici, scritta con parole di chi aveva pragmaticamente superato la dicotomia destra-sinistra, pur essendo un uomo comunista come lui stesso si definiva. Auspicava il superamento di rigidità ideologiche e soprattutto credeva nel patrimonio culturale costituito da chi come lui aveva maturato esperienze pubbliche, civiche, associazionistiche, per poi metterle a disposizione delle nuove leve, un documento ricco, pieno di spunti programmatici, a sostegno di idee incentrate su alcune priorità, l'etica pubblica, la due diligence, l'urbanistica, scuola, la cultura, l'arredo urbano, le criticità sociali.

Accogliemmo il suo contributo anche se non si concretizzò poi in un percorso condiviso per l'immediato, ma rimane pur sempre uno scritto di cui potremmo sicuramente far tesoro nel futuro, anche in sua memoria, per dare costrutto le sue intuizioni e al suo impegno. Sta a noi tutti raccogliere il suo testimone, con la pratica e con l'impegno quotidiano per mettere sopra a tutto il bene comune. Forse il documento che ho richiamato sarà noto a molti di voi, come ho detto e ricchissimo di idee e di proposte ma anche di riflessioni e di ammonimenti, invitiamo tutti a rileggerlo ma in questa circostanza almeno un passo vorrei citarlo. Queste sono le parole di Luciano Vergati .”…Per noi che abbiamo conosciuto le miserie materiali del secondo dopoguerra ma che ricordiamo le speranze, il dinamismo e la creatività di quel periodo straordinario, non è impossibile pensare che le rinunce consumistiche che ci attendono possano essere ampiamente compensate da un ritrovato senso di appartenenza ad una comunità coesa, solidale, serena e laboriosa. A queste condizioni alla cui la realizzazione le politiche comunali potrebbero dare una efficace contributo, forse la decrescita infelice potrà

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mitigare i suoi effetti; avete capito bene: l'ambizione primaria di una Amministrazione comunale dovrebbe essere quella di rendere un po' più felici i suoi amministrati, o almeno un po' meno infelici.” Grazie Luciano.-

PRESIDENTE PASSINI F. M.:-

Gli altri capi gruppo Garavini, Bosso e Famiglietti, insieme anche al consigliere Mari, manifestano l'affetto per la persona ed il rispetto per l'amministratore e per l'impegno profuso nella sua lunghissima esperienza verso la comunità di Grottaferrata. Ora interverranno per un saluto da remoto, per prima la consigliera Ines Scacchi, con la quale siamo collegati, prego.-

CONSIGLIERA SCACCHI

Buongiorno a tutti. Voglio condividere un ricordo mio personale di Luciano Vergati, durante una passeggiata romana di circa tre anni fa. Luciano venne sotto il mio ufficio a Roma e insieme andammo a perorare presso la Soprintendenza per i beni culturali la stipula della nuova convenzione per la fruizione degli spazi dell'Abbazia, fu una mattinata di interlocuzioni e di incontri ma anche di passeggiate tra un palazzo all'altro della Soprintendenza, ci immergemmo al contempo nei meandri più assurdi della burocrazia ministeriale e nella bellezza del centro di Roma. Lui era felice, felice di accrescere le sue competenze, conoscenze, di passare una giornata diversa dalle altre, a Roma, fuori dalle incombenze comunali. Mi parlò di sé, della sua famiglia, della sua professione, della sua attività in Comune e io pensai: è un maestro, infatti è stato un grande professore. Mi piaceva la sua cultura, il suo senso civile, quel suo essere profondamente laico, mi piaceva la sua gentilezza celata dietro un'apparente rudezza, da quel momento scoprì in lui un autorevole e solido interlocutore, ogni volta che passavo in Comune, raramente, sapevo che lo avrei trovato. Mi sedevo, interrompevo la sua attività e mi lasciavo aggiornare su tutte le pratiche amministrative più spinose, più complicate e gli dicevo: - Allora Luciano, dimmi a che punto siamo, che stiamo facendo?.- E lui cominciava a spiegare con tutti i dettagli, senza perdere il filo, senza dover vedere una carta, si capiva che ogni pratica la padroneggiava, la ricordava, la

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conosceva perfettamente perché Vergati studiava e ha sempre continuato a farlo, non anelava ad apparire ma sfruttava il tempo per lavorare, per approfondire, per capire, per confrontarsi e indirizzare. Ecco, amministratori così ce ne sono sempre meno e senza Vergati sarà ancora più dura, non mancano invece figure vacue e superficiali, alcune di queste, in questa nostra esperienza amministrativa dopo aver provato sterilmente ad infangarlo sui social e sui giornaletti locali si sono affrettati alla notizia della sua morte, a scrivere post affettuosi e commossi. Ecco, a queste persone voglio solo dire che il rispetto per le persone in genere e per Luciano Vergati in particolare, si deve dimostrare in vita. Luciano Vergati era un gigante, solido, serio, preparato, umile e leale. Lui era una roccia e un porto sicuro verso il quale sempre tornare e io tornavo. Ora siamo tutti più soli più indifesi, me compresa, da laica quale io e lui siamo non dico altro che i suoi insegnamenti vivono nella sua famiglia, dei suoi amici, nella nostra Amministrazione, nei colleghi, nella collettività di Grottaferrata, nel Sindaco e questa seduta di Consiglio comunale lo testimonia. Ti ricorderò sempre Luciano Vergati.-

PRESIDENTE PASSINI F. M.:-

Interviene ora per un saluto la consigliera Daniela Calfapietra, prego.- CONSIGLIERA CALFAPIETRA

Grazie Presidente. Buongiorno tutti e un forte abbraccio a tutti i familiari di Luciano.

Eri la nostra colonna portante, ti avevo scritto così nell'ultimo messaggio di auguri per il tuo compleanno, i tuoi preziosi consigli li porterò sempre con me, e quanti me ne hai dati ogni volta che mi trovavo in difficoltà, ogni volta che sopraggiungeva l'ansia trovavo nel tuo ufficio un porto tranquillo. Sei stato un maestro, pronto ad affrontare le criticità con la saggezza che ti ha sempre contraddistinto. Il Covid sta portando via una generazione importante, le persone che hanno costruito con passione questo paese e una di queste sei tu, hai dato tanto per Grottaferrata. Le persone non muoiono mai se le hai nel cuore, puoi perdere la loro presenza, la loro voce ma ciò che hai imparato da loro, ciò che ti hanno lasciato, questo non lo perderai mai. Buon viaggio Luciano.-

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PRESIDENTE PASSINI F. M.:-

La parola alla consigliera Giuseppina Pepe, prego.- CONSIGLIERE PEPE

Grazie Presidente, buongiorno tutti. Un ricordo di Luciano, un uomo saggio, generoso, dedito al suo lavoro con dedizione e precisione. Mi viene in mente quando nel 2017 Luciano mi cercò per poter iniziare questa avventura, ho condiviso tutto, le sue idee, le proposte, i suggerimenti, i suoi consigli. Per me era un amico e un fratello, mi ricordo quando entravo nella sua stanza insieme con Daniela, in silenzio mi sedevo davanti a lui sempre al computer per volgere il suo impegno di amministratore, amava Grottaferrata, amava i grottaferratesi. Un abbraccio alla sua amata Claudia, ai suoi figlioli, ai suoi splendidi nipoti. Ciao Luciano, ti abbiamo voluto tanto bene.-

PRESIDENTE PASSINI F. M.:-

Un saluto adesso da parte dell'assessore Salmaso, prego.- ASSESSORE SALMASO

Grazie Presidente. Buongiorno a tutti e un saluto alla famiglia di Luciano. Luciano Vergati è un pezzo di storia di Grottaferrata, un libro che improvvisamente e in particolare per l'Amministrazione cui mi onoro di far parte anche grazie a lui e in modo del tutto inatteso, si chiude lasciandoci saggezza, operatività, presenza quotidiana, molti momenti di silenzio, poche ma fondamentali parole profonde e sempre ben mirate, si sono i …e sentiti ormai da giorni, un coro unanime che testimonia a sua volta la coerenza profonda dell'uomo, del politico, del padre di una famiglia splendida di cui mi onoro di essere amica. Con Luciano si spegne un faro la cui presenza mancherà a tutta la città, ma si accende in più una stella che brillerà, una particolare (incomprensibile) e sui palazzi della politica e della buona amministrazione cittadina che un innamorato autentico di Grottaferrata come lui è stato, non ha mai considerato un obiettivo strategico, quanto più una missione, un dovere realmente civico al quale rispondere presente. L'insegnamento che ci lascia con il suo non essere mai fuori luogo, mai sopra le righe, mai inopportuno, è quello di non avere paura di andare contro corrente o al

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contrario, di non temere giudizi che lo potevano turbare dal seguire la corrente che era quella la strada che era parsa la più congeniale. Luciano è stato un uomo di poche parole e molto operare amministrativo, un politico di poche interazioni e fotografie in primo piano, quanto più di obiettivi realizzati. Un amministratore coerente nel tenere alta la questione morale sua personale, mai moralista ma profondamente etica dove l’utile non poteva travalicare il giusto. Ci lascia un profeta del bene comune e della collettività in un momento in cui dovremo insegnarci di più per trovare il senso e i modi anche pratici di essere comunità. Ora più che mai servirà il suo insegnamento che dovremo trasformare in buona prassi, il metodo Vergati, il metodo dell'umiltà, valore e stili di vita, discreto… Grazie Luciano.-

PRESIDENTE PASSINI F. M.:-

Adesso sono in tanti gli amici che vogliono salutare Luciano. In presenza abbiamo Nicola Ferrante, prego.-

FERRANTE N.-

buongiorno a tutti. Il mio saluto sarà molto breve, ringrazio il Presidente del Consiglio, i consiglieri comunali e anche tutti coloro che ci ascoltano da remoto per avermi dato la possibilità di poter parlare in questa assemblea di Consiglio comunale, in particolare ovviamente ringrazio anche il Sindaco Luciano che addirittura mi ha lasciato il suo posto qui e per me questo è un onore. Un affettuoso saluto va anche alla famiglia, in particolare alla moglie che conoscevo e che conosco e a tutti i cittadini che ci ascoltano.

Con questo mio discorso vorrei esprimere gratitudine e omaggiare il Presidente e il professor Luciano Vergati, che purtroppo ci ha lasciati all'improvviso senza darci la possibilità di comprendere quanto stava accadendo, qualcuno mi potrà correggere dicendo che non era professore ma architetto. Vero ma è stato anche professore e insegnante alla scuola media statale di Grottaferrata. Oggi avevo preso degli impegni familiari però quando mia moglie Manuela ha saputo il mio desiderio di partecipare a questa adunanza, mi diceva:- devi andare senza ogni dubbio ad onorare il mio professore di tecnica, che ricordo sempre con affetto, stima e nonostante gli anni

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quando lo incontravo avevo sempre modo di ringraziarlo per avermi difesa e compresa quando ero sua alunna. -forse parlava di bullismo, quindi è evidente che la grandezza di quest'uomo che ha saputo lasciare un'indelebile ricordo anche fra i suoi studenti nonostante gli anni trascorsi. Ora voglio ricordare l'onestà, non è stato mai sfiorato neanche la mio sospetto o di altri, intelligenza, equilibrio e capacità politica dimostrata nella sua lunga carriera, sottolineo politica. Vorrei invece esprimere un grazie e un riconoscimento al suo coraggio e grande senso del dovere civico dimostrato in due circostanze, nel corso del mio lungo comando della stazione Carabinieri di Grottaferrata in particolare il vicesindaco Luciano Vergati venne a conoscenza sottolineo, da privato cittadino, che una donna anziana veniva continuamente maltrattata, percossa tanto da essere necessario l'intervento dei sanitari del 118 e derubata dei suoi piccoli averi dal proprio figlio, la quale donna sottomessa subiva passivamente e non voleva denunciare il proprio figlio per paura e per amore di mamma. Ebbene, Luciano Vergati dopo essersi confrontato con me prese autonomamente carta e penna e denunciò alle competenti autorità quanto di sua conoscenza, confermando il tutto con una puntuale e precisa testimonianza resa nell'udienza penale presso il tribunale di Velletri, che consentiva l'emissione di idonei provvedimenti contro il maltrattatore, provvedimenti che furono idonei ad interrompere quei maltrattamenti. Questa attiva collaborazione e responsabile partecipazione del vicesindaco Luciano Vergati consentì di dare nuovamente all'anziana donna una dignità umana e regolare e tranquilla vita sociale. Successivamente, poiché Vergati era di tante vedute, mi diceva che dovevamo aiutare anche il cosiddetto

“carnefice” affinché potesse curare le sue patologie per mezzo di medici specialisti preposti ed inoltre un nostro umile sociale ed assistenziale intervento mirati a far comprendere al giovane, che alle mamme si deve solo dare rispetto e amore, le quali non si toccano neanche con un fiore, specialmente se sono rose. Ci riuscimmo, grazie Luciano, quindi come avete ascoltato quest'uomo non ha fornito una semplice e coraggiosa testimonianza a difesa della donna anziana, ma anche cercato di aiutare quel giovane che anch’egli per le sue patologie andava umanamente aiutato. Ciao professore, architetto Luciano Vergati, che queste virtù e attitudine corrisposte alle persone più

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deboli e bisognose in questa nostra società sia da esempio per tutti noi e che nulla sia disperso, grazie Luciano e grazie a tutti.-

PRESIDENTE PASSINI F. M.:-

Vorrei fare intervenire da remoto il signor De Righi, che è in collegamento, prego.- DE RIGHI G.-

Buongiorno. Grazie Presidente, grazie Sindaco. Po ci ho tenuto molto ad essere invitato ed essere presente oggi, un po' per il rapporto personale con Luciano Vergati, io sono di una generazione di amministratori dei Castelli un pochino più giovane ma le cose che ha raccontato Sergio Conti, che ha raccontato Viticchié, quelle esperienze sono un po' esperienze comuni di tutti quanti noi e siamo cresciuti insieme, nella maturazione politica, nella capacità di saper fare nell’Amministrazione comunale. Però ho voluto essere presente qui oltre che per questa testimonianza di carattere personale, soprattutto per due ragioni: da una parte perché voglio portare alla famiglia, al Comune di Grottaferrata, a tutti gli amministratori e al Sindaco in primis, l'abbraccio forte di Anci Lazio, abbiamo già mandato un messaggio ma credo che fosse opportuno anche oggi ribadire qui da me come Segretario generale ma a nome anche del Presidente Riccardo Varone e dell’intero Consiglio direttivo di Anci Lazio la vicinanza e il calore umano che lega gli amministratori comunali della nostra Regione, al di là delle diversità politiche e delle diverse visioni pensiamo di costituire veramente un patrimonio grande per il nostro paese e per la nostra Regione e credo che quando viene a mancare una persona come Luciano Vergati, tutti quanti dobbiamo non solo dolercene, ma fare memoria soprattutto interiorizzare, tesaurizzare i messaggi che ci sono stati lasciati e le capacità che sono state manifestate in un percorso di vita così importante come appunto quello di Luciano Vergati. Dall’altra vorrei anche portare il saluto, l'affetto e la commozione del Consorzio bibliotecario dei Castelli Romani che come tutti sappiamo e come tutti lo abbiamo conosciuto e per il quale negli ultimi tempi con Luciano ci siamo incontrati varie volte, spesse volte proprio per fare in modo che la biblioteca di Grottaferrata avesse la migliore qualità possibile e le maggiori attenzioni possibili da

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parte del consorzio per dare risposte di adeguata qualità ai cittadini di Grottaferrata, quindi il consorzio è vicino al Comune di Grottaferrata, lo è da sempre ma soprattutto oggi in memoria di Luciano Vergati ce la metteremo tutta per fare in modo che quello che abbiamo dato fino a questo momento venga ulteriormente massimizzato proprio in funzione della memoria e dell'impegno di Luciano Vergati. Grazie.-

PRESIDENTE PASSINI F. M.:-

Interviene adesso in collegamento l'assessore Caricasulo, prego.- ASSESSORE CARICASULO

Buongiorno a tutti. Sono molto commossa è molto provata dalla mancanza di Luciano, malgrado la mia conoscenza sia una conoscenza giovane, legata da un anno a questa parte alla mia attività amministrativa, però Luciano è stato per me fondamentale per farmi entrare a sentirmi parte di questa comunità, in quanto mi ha aiutato sempre attraverso il suo garbo, la sua discrezione, la sua eleganza umana e professionale ad entrare nella geografia delle relazioni politiche, della complessità che un Comune una Grottaferrata, e mi ha via via trasmesso la bellezza e l'importanza che necessita nello svolgimento di una pratica amministrativa, di un ufficio amministrativo quale può essere un assessorato. La notizia della mancanza di Luciano mia ha attraversata e scossa profondamente e mi chiedo come ad un anno di conoscenza come mi abbia potuto sconvolgere in questa maniera e capisco tutti gli interventi di chi mi ha preceduto, di anni e anni di frequentazione, come questo possa presentare un vuoto incolmabile ma è anche altresì vero che Luciano ci ha lasciato un patrimonio incredibile fatto di pensieri, di lavori, di appunti ma soprattutto uno stile nell'ambito della politica che a volte non si vede più, è per questo che mi sento profondamente grata di aver iniziato questa mia esperienza attraverso Luciano. Non è facile, non è stato facile e rimarrà in qualche maniera l'assenza di Luciano però secondo me è uno sprone per poter andare avanti, e alla luce di questo e con profonda gratitudine ti dico grazie Luciano e continueremo ad andare avanti con quegli insegnamenti che tu ci hai trasferito. Un abbraccio profondo alla famiglia.-

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PRESIDENTE PASSINI F. M.:-

Adesso interviene da remoto Nicoletta Vinciguerra, prego.- VINCIGUERRA N.:-

Buongiorno a tutti e grazie per questa occasione. Saluto il Sindaco e tutto il Consiglio comunale presente e anche chi è presente da remoto. Non nascondo la mia commozione in questo momento perché è vero che sono qui in qualità di Presidente del centro socio culturale ma conosco Luciano da sempre, mi risulta difficile dire conoscevo, potrei dire molto su di lui, su quello che abbiamo condiviso quando entrambe giovani ci ritrovavamo, Paola Franzoso ha fatto un ricordo di quando effettivamente ci ritrovavamo la domenica mattina a fare la distribuzione dell'Unità, oppure al circolo studentesco, io sono stata tra le prime generazioni che vi ha fatto parte, ma il mio intervento oggi qui è rivolto a Luciano in qualità di assessore alla cultura e vicesindaco del Comune di Grottaferrata con il quale ho avuto una stretta collaborazione in questi ultimi due anni e mezzo. La morte di Luciano sicuramente rappresenta una grande perdita per la nostra città e per noi, per la nostra generazione è una perdita enorme per tutto ciò che eravamo riusciti a costruire insieme a lui, e per tutto ciò che grazie al suo impegno il centro socioculturale è riuscito a realizzare. Luciano è stato una persona sempre disponibile e corretta, una presenza costruttiva è fondamentale con il suo immancabile supporto insieme al suo impegno permesso di sbloccare una difficile situazione, permettendo al centro socio culturale di ottenere una prestigiosa sede, quella in cui io sono qui oggi, ho voluto essere qui proprio per rendergli un omaggio ancora più significativo, lo storico villino delle civette, oggi il villino e il luogo operativo di 25 associazioni che animano il contesto cittadino ed è sede fondamentale per le attività istituzionali. Una persona Luciano, dai pochi proclami ma dal molto lavoro che svolgeva ogni mattina in Comune ha dimostrato una grande sensibilità al mondo del no profit garantendo strumenti adeguati senza grosse richieste economiche. Tutto ciò sicuramente dovuto alla sua sensibilità e al suo trascorso e impegno nella vita associativa grottaferratese a fianco di Bruno Martellotta. Era sempre attento all’ascolto delle esigenze di tutti, soprattutto dei giovani, sui quali lui aveva riversato il suo

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maggior interesse nell'ambito del centro socio culturale. I giovani presenti all'interno di questa federazione sono riusciti a stabilire con lui un rapporto di grande collaborazione e li sostenuti sempre in ogni loro iniziativa, non permetteva mai Luciano ciò che non poteva mantenere, sempre realista e concreto, quasi incredibile in una realtà politica dalle facili promesse irrealizzabili. Un privilegio per me e per tutti coloro che fanno parte della federazione ad aver collaborato con lui, a me personalmente mancheranno gli incontri quasi quotidiani che avevamo, le chiacchierate, le risate e gli sproloqui in grottaferratese che amavamo tanto fare, il vuoto che lascia sarà difficile da colmare ma all'interno di noi resteranno vivi i suoi preziosi consigli e insegnamenti. Un pensiero da parte nostra è d'obbligo alla moglie Claudia, ai figli e a tutta la famiglia, ai quali vanno le nostre più sentite condoglianze. Grazie Luciano.-

PRESIDENTE PASSINI F. M.:-

Adesso un saluto da parte di Franco Posa che leggerà il Sindaco.- SINDACO ANDREOTTI L.

Abbiamo avuto da Franco Posa, uno scritto in ricordo di Luciano e della sua vicinanza a Luciano. “Egregio signor Sindaco, onorevole Presidente del Consiglio e a voi cittadini di Grottaferrata, in qualità di Commissario straordinario dell'istituto regionale delle ville Tuscolane, esprimo a nome dei rappresentanti dell'ente e in mie personali le più sentite condoglianze per la scomparsa del vicesindaco assessore alla cultura Luciano Vergati. Ho condiviso con Luciano e ad altri amici e compagni un percorso di alcuni lunghi decenni, con noi ancora peggiori manifestare con orgoglio la forza delle nostre idee basate su grandi valori e sinceri ideali. Assemblee, direttivi, manifestazioni, stagioni irripetibili dove in noi tutti alla base c'era un grande desiderio di partecipazione, di profondo rinnovamento di una società più giusta ed un mondo migliore. Posso affermare che l'impegno sociale e politico ha sempre accompagnato la sua esistenza che andava di pari passo con l'esercizio della sua professione di qualificato e competente architetto, insieme al profondo amore per la sua cara moglie Claudia i suoi figli e a tutta la sua famiglia e poi l'amicizia vera, schietta, duratura che

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però mostrava un altro bellissimo tratto del suo carattere: la leggerezza e l'ilarità manifestate in quel suo bonario sorriso. E’ stato anche un attento studioso e un fine intellettuale con interessi molteplici, lasciato tra l'altro una interessante pubblicazione su Grottaferrata redatta con Alberto Procaccini sulla storia dello sviluppo urbano cittadino, la pianificazione del territorio ed alcune profonde riflessioni sui rapporti con i comuni castellani nella tumultuosa avanzata della città di Roma. E poi stagione, coronamento di questa sua lunga marcia umana e civile lunga una vita, si è trovato di nuovo in qualità di vicesindaco, ad impegnarsi nel governo della sua città, incarico svolto con grande senso delle istituzioni ma con sobrietà, lontano dai rumori ed esibizionismi di una politica sempre più vuota e più dequalificata. Da assessore ha dimostrato di essere moderno, comprendendo quanto la cultura e l’istruzione siano alla base del miglioramento di una comunità in continua evoluzione anche a Grottaferrata, con ripetute complesse sfide che tutti noi stiamo vivendo. È triste per tutti noi quest'oggi, in questa domenica mattina di novembre trovarsi a commemorare Luciano Vergati, colpito anche lui da questo terribile e invisibile male che tenta in maniera violenta di cambiare le nostre vite, impedire incontri, bracci, saluti, nasconderci gli uni agli altri, ma Luciano insieme a questo grande ed indimenticabile sorriso lascia soprattutto ai più giovani amministratori e a noi tutti, una grande ma umile lezione. Nei momenti difficili occorre dare sostegno ai più deboli con rigore semplicità, ed impegnarsi a fondo senza riserve per un ideale, per la nostra città, per una rinascita. A Luciano Vergati in suo ricordo Francesco Paolo Posa, Commissario straordinario Irvit.”

PRESIDENTE PASSINI F. M.:-

Ora il ricordo il signor Franco De Angelis. “Caro Luciano, nessuno di noi avrebbe mai immaginato che questo giorno sarebbe arrivato così all'improvviso e che saremmo stati qui a ricordare insieme la bella persona che sei, il tuo coraggio e la tua determinazione, il tuo entusiasmo e la tua forza, la tua grinta e la tua raffinata allegria ed il tuo altruismo. Nessuno avrebbe mai pensato insomma che saresti diventato un angelo prima di tutti noi e senza avvisarci con i tuoi soliti mesi di anticipo. Tutti

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ricordiamo quanto fosse bello il tuo sorriso e quanto rassicuranti fossero le tue parole, tutti ti abbiamo conosciuto come un grande amico, tutti insomma sappiamo chi eri. Un po’ siamo gelosi, chissà dove sarai e adesso e chissà chi potrà gioire assieme a te, siamo gelosi perché ne potremo guardarti solo in foto, non potremo abbracciarti e tutto quello che resta di te è racchiuso nei nostri ricordi ma loro, i ricordi, sono l'arma più potente di tutte, nessuno è in grado di cancellarli, quelli più forti sopravvivono persino al tempo che fugge, i ricordi sono il ponte tra questa vita e la verità che ci aspetta tutti, questi ricordi sono il nostro bene più prezioso e anche se un giorno ci verrà voglia di abbracciarti e non potremo farlo, ci tufferemo proprio in un ricordo, lo rivivremo assieme e da allora sarà compiuto un piccolo grande miracolo. Caro Luciano, qui mancherai a tutti, dai più grandi ai più piccoli e agli amici di sempre, mancherà soprattutto la tua sincerità, il tuo modo di vedere la vita e di affrontare il mondo, la tua serietà che diventava simpatia all'occorrenza, mancherà di te il tuo essere amico e confidente, il tuo essere custode prezioso di tanti nostri segreti, ci mancherai in tutti i modi in cui una persona può mancare e immagino che anche per te sarà lo stesso.

Sicuramente passeremo giorni non felici, è inutile far finta di niente ma poi ci guarderemo indietro, penseremo al tuo sorriso e insieme o in solitudine ci ricorderemo delle tue parole, ci ricorderemo che un giorno saremo di nuovo assieme e ritorneremo a sorridere, ci ricorderemo insomma che non sei andato via per sempre e che questo improvviso saluto è stato solo un arrivederci. Franco De Angelis.”

Ed insieme a Franco De Angelis la signora Paola Palumbo ricorda Luciano. “Mi sembra doveroso ricordare qui oggi il professor Luciano Vergati che ho avuto l'onore di avere tra gli insegnanti della scuola media S. Nilo durante gli anni della mia presidenza ed è stato davvero un onore perché Luciano Vergati oltre ad essere un libero professionista ed il politico al servizio delle istituzioni che tutti ricordiamo, è stato anche vorrei dire soprattutto, un grande educatore preparato ed autorevole, mai autoritario. Era autorevole con i suoi alunni che lo stimavano come insegnante e lo rispettavano perché lui rispettava loro, bravi o meno che fossero. Infatti una caratteristica del professor Vergati era proprio il rispetto che aveva per il prossimo e quindi in ambito scolastico il

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rispetto per i ragazzi come ho appena detto, per le loro famiglie, per i colleghi docenti e i non docenti ed a questo proposito sarebbero tanti gli aneddoti da ricordare, un'ultima cosa però voglio dire, non ricordo di averlo mai sentito alzare la voce durante un Collegio docenti od un Consiglio di classe perché non amava prevaricare sugli altri, ma con i suoi interventi pacati, educati e pieni di buon senso sapeva sempre dare il suo valido ed intelligente contributo per la soluzione dei problemi. Per tutto questo, nel salutarlo per l'ultima volta vogliamo dirgli grazie professor Vergati e ricordarlo sempre con quel suo sorriso ironico e bonario insieme, con cui ci guardava tutti.” Ed ora in collegamento il signor Bongirolami. Grego.-

BONGIROLAMI. Buongiorno. Ringrazio per questa opportunità che mi è stata offerta.

Un saluto al Presidente del Consiglio Francesca Maria Passini, ai consiglieri comunali, al Sindaco Luciano Andreotti e agli assessori, ai presenti e tutti coloro che sono collegati da remoto. Ricevuto l'invito a partecipare a questo Consiglio comunale aperto a ricordo di Luciano Vergati, amico, vicesindaco, assessore alla cultura, il mio primo pensiero va alla moglie Claudia, ai figli Claudia e Matteo e alle loro famiglie. Un pensiero che racchiude all'interno della sfera di ogni singola famiglia, questo pensiero si amplia nel ricordo dei nostri incontri e viaggi martellottiani con la condivisione di momenti conviviali e goliardici. Oggi questi ricordi mi appaiono lontani, opachi, filtrati da una nebbia che cade inesorabilmente nelle stagioni invernali. Appaiono invece più chiari alla mia vista non i ricordi della sfera personale privata, ma quelli relativi a più recenti anni in cui Luciano Vergati, dopo una lunga carriera professionale politica si è rimesso ancora una volta in gioco ponendo a disposizione della collettività di Grottaferrata la sua esperienza di vita vissuta. È lui stesso che accorre oggi in mio aiuto attraverso la rilettura delle pagine che ha dedicato a Bruno Martellotta, animatore di cultura e impegno civico. Una rilettura che mi ha aiutato a capire e comprendere a conclusione dei nostri incontri istituzionali, ovvero, collaborazione agli eventi organizzati dal Comune ed ancora più recentemente, per la promozione del percorso del Milliannum, lui come assessore e chi parla in qualità di delegato del Sindaco. Al termine di ogni riunione incontro, prima dei rituali saluti concludeva:- ricordati che

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tengo molto al Basco d’Argento.- affidavo la mia risposta a battute tipo: ‘nté preoccupà, lassa perde… risposte che alludevano a non risposta perché non sapevo che dire. Ora a beneficio di tutti ricordo che il Basco d'Argento e una onorificenza che fu consegnata per la prima volta nell'ottobre 1995 a Bruno Martellotta, in occasione dei festeggiamenti per l'80º compleanno, premio Basco d'Argento istituzionalizzato dal Consiglio comunale il 27/3/1996 con delibera n. 15 da conferire ogni cinque anni a scelta operata dal Consiglio comunale, su segnalazione motivata da parte del Sindaco, della Giunta, di singoli cittadini e delle associazioni. Il Consiglio comunale del 15/3/2002 delibera n. 7 decide di assegnare il premio Basco d'Argento alla signora Maria Luisa Biancone.

Tornando alla rilettura delle pagine in ricordo di Bruno Martellotta in questi giorni di solitudine e tristezza, individuo tante risposte alla richiesta di Luciano, lui stesso ancora una volta mi viene in soccorso. Cito “credo che non via considerazione amministrativa ed economica che possa esimersi dal tentare di ripristinare luoghi e momenti di incontro tra persone e generazioni, magari concepiti non con la nostra misura di maledetti vecchi ma scelti e progettati da loro, dai maledetti giovani, e chissà se così facendo, e restituendo al disciplinato confronto interpersonale e alla cultura il loro ruolo centrale, tutto il maledetto “Paese” non possa ripartire (pensiero profetico).

Forse era questo l'essenziale segreto di Bruno, saper restare giovane tra i giovani, imparando da loro quanto loro insegnare”. Fine citazione. Oggi ho trovato le risposte alla sua richiesta di candidatura l “Basco d'Argento” scritte di suo pugno pubblicate nel dicembre 2009, in “Bruno Martellotta e l’associazionismo a Grottaferrata-fatti e storie”

a cura di Maria Teresa Galassi Paluzzi Tamassia, edito dal Centro socio culturale. Oggi, come direttore del Gruppo archeologico latino Colli Albani Bruno Martellotta, in questo Consiglio comunale aperto sottopongo al Sindaco la proposta di assegnare alla memoria di Luciano Vergati il Basco d'Argento. Concludo questo mio intervento, sempre rovistando nel cassetto della memoria di Luciano. Cito “Io non riesco più a vedere bene, per un problema di incipiente, senile miopia. Ma talvolta- di sera- mi sembra ancora di intravedere lontano, in qualche strada di Grottaferrata, una minuta figura coronato da un basco spropositato che cammina dolcemente con la sua pesante tracolla ricolma di chi sa che. E amo pensare che quella recente parvenza sia del vecchio, caro Bruno, venuto a

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cercare proprio me, per farmi inquietare ancora una volta e per comunicarmi qualcosa di importante che a suo tempo, ha trascurato di dirvi. Se capiterà anche a voi di avvicinarlo per favore, rispondetegli e trattatelo con amore, avrete avuto il rarissimo privilegio di incontrare un Uomo.” Grazie.

PRESIDENTE PASSINI F. M.:-

Conclude, prima dell'intervento finale del Sindaco, il signor Pandolfi Carmelo. Prego.- PANDOLFI C.:-

Grazie carissimi amici. Luciano nel mio cuore la mia preghiera. Allora io filtro un po' queste veloci considerazioni a partire dalla mia famiglia, nel libro che è stato già ricordato a cura degli amici Alberto Procaccini e Luciano Vergati, c’è un ricordo che mi tocca perché è il ricordo del mio prozio zio Don Annideo Pandolfi, che fu molto importante nell'oratorio della parrocchia Sacro Cuore negli anni 50-60 e anche lo ringrazio, anni fa ha dedicato una via vicino a P.zza Giordano Bruno. E da testimone oculare di quegli anni, fine degli anni 50, Luciano ricorda qui i campeggi per i poveri di Grottaferrata, fatti in Abruzzo dove ho ancora casa grazie a Dio e dice:- di tutto questo io sono stato testimone oculare e con quei cibi che derivano dagli americani, formaggio giallo, le opere assistenziali, con la disciplina siamo cresciuti.- Questa è una cosa che ieri 38 anni fa io a casa mia è morto zio Don Annideo che è stato importante per la formazione di varie persone. Luciano, dico una cosa che mi sta a cuore come cattolico, questa è una posizione personale che non è di imposizione, è un dono e anche un po' di critica nei confronti dello zio allora, se avesse incontrato Luciano Vergati, abbiamo pregato per lui domenica pomeriggio, una chiesa un po’ più posta Vaticano II, meno gradi più Papa Francesco, avremmo avuto modo di dialogare meglio, lui ai tempi del Millenario con me da punti di vista in parte diversi ma in parte profondamente uniti, non era la persona che schivava il parlare con me dicendo: - si siamo distanti- oppure, - si sono d’accordo- fingendo. No, io ricordo di quella attività Angelo, Alberto anche difficoltosa ma con grandi energie, grande cuore, 2002, 2003, 2004 si poteva far meglio ma abbiamo fatto cose molto belle, si attardava lì dove c’è l’istituto artistico a

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chiacchierare con me e diceva: - vedi abbiamo avuto degli iter culturali diversi -. Io poi ho recuperato qualche cosa con lui, chiedo scusa se dico questo, perché dimenticate un po' la mia povera persona, se lo conservo vi potete fidare, mi mandò anni fa una e-mail dicendo:- se un po’ tutte le persone fossero un po' come te mi convertirei.- non c’era bisogno di questo naturalmente, però dico per segnare un aspetto che ritengo profondamente vero, quello della sua laicità non dogmatica. C’è un momento ancora in cui mi commuovo a pensare, quando ad una presentazione di questo libro con Alberto nella scuola Braschi fatta per i ragazzi delle elementari, lui mi raccontò un aneddoto, non posso entrare nei particolari dolgono posso, è molto privato, che io non conoscevo, intorno alla intransigente moralità del mio genitore, Pandolfi Pietro contento di dirmi questo. Io con la contentezza di un figlio di veder apprezzato il proprio padre. Sto dimenticando un po' gli appunti che avevo preso, allora vado un po' a scavare dall’utero abissale della mia memoria di ragazzino inizi anni 70 sempre appassionato di politica e ricordavo proprio in questi giorni, io ho visto l'ultima volta Luciano ai funerali di Pamela Procaccini a metà dei banchi del Sacro Cuore, così poi nel pensare dentro di me ricordo una cosa che papà diceva di Vergati. Diceva:- Vergati è diverso - e intendeva questo dicendo, insomma non avevano una comunanza totale da un punto di vista politico: - non è ideologizzato- e mi faceva notare l’amico Sergio Conti ma io lo avevo già visto prima di te perché a questo libro ho fatto la prefazione quindi lo conosco, a pagina 603 dei vostri clandestini incontri per anticipare la stagione positiva dell'incontro tra i grandi partiti di massa degli anni 70, ma oltre alla notazione che facevi tu Sergio, ce ne è un’altra che secondo me è proprio per amore di Grottaferrata, anche mia ancora più interessante. - vogliamo evidenziare… è Luciano Vergati che scrive qui.. come in quei tempi durissimi per la vita democratica del paese sconvolto dalla strategia della tensione…-Io mi ricordo Alessandro quando nel 78 ci fu l'annuncio, stavamo in classe insieme, del rapimento di Aldo Moro,- il Consiglio comunale in tutte le sue espressioni fosse veramente avvertito dei pericoli incombenti della vita democratica. Se gli anni di piombo non toccarono mai Grottaferrata qualche merito forse va attribuito anche alla rete di rapporti di amicizia che in quel tempo furono stabiliti insieme ad un Consiglio comunale e la classe politica locale.- e poi racconta, io da vecchio professore come lui

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sono abituato alla sintesi. - di un giovane e robusto appartenente alla sinistra grottaferratese, che durante una rissa Roma mandò all'ospedale tanti altri dell'altra parte, questo poteva essere occasione per insomma tafferugli ma scorreva il sangue. Fu ovviamente riconosciuto da elementi della destra locale che considerato il clima politico generale sarebbe potuto accadere di tutto, come di tutto accadde altrove, a Grottaferrata invece non accadde nulla ma non fu miracolo, furono una mezza dozzina di telefonate e qualche incontro riservato di pacificazione. - Allora io ho associato questa memoria, papà che diceva: - Vergati è diverso e hai fatto Luciano citando parole evangeliche : Beati i miti.- Questa non può essere la mia una beatificazione non avrebbe senso, lui mi stimava molto, cancello quello che ho già detto, lo ringrazio bontà sua, io avevo una grande stima di lui, abbiamo lavorato per il Milliannum, questa idea di università civile però sulla indimenticabile falsariga dell’Abbazia, vediamo se Dio vuole di poter fare qualcosa per il 2024 ma anche nel 2004 si è fatto, io sono stato onorato perché Luciano Andreotti e Luciano Vergati mi hanno voluto nella Consulta per la cultura ad personam, sono contento che lui abbia concluso la sua stagione qui da vicesindaco, da assessore alla cultura, da uomo politico caratterizzato anche da una grande finezza ottocentesca di burocrate fatto bene, sull'entusiasmo di una persona che non è giovane come me ma che mastica poco di politica e con altri amici più giovani, tu sai Luciano che avevamo organizzato per il marzo di quest'anno un convegno importante sulla presenza degli ucraini monaci dell'abbazia di Grottaferrata e avevamo invitato, io lavoro all'università, il rettore dell'Università del Viv, la cosa non è andata, proprio il Covid , però abbiamo fatto un po’ qualche casino mossi dall'entusiasmo, patrocinio, logo e tutto quanto e Luciano Vergati lo conservo fidatevi di me, mi ha mandato una e-mail dicendo:- e la prossima volta senti anche me…non che io non lo avessi sentito, magari c’è incomprensione di comunicazione, :- perché sono un rompiscatole ma so come uscire vittorioso dalla maglia burocratica.- voleva che io organizzassi un convegno su Florenskij, questo mistico e scienziato nello stesso tempo, vittima dello stalinismo della fine degli anni 30, ci tengo perché ci vengo bolscevica, era diverso Luciano Vergati diceva mio padre, non facemmo in tempo a fare questo però abbiamo fatto, appena diventato assessore alla cultura, i primi mesi della tua

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sindacatura ha voluto che io facessi un convegno sui cinque riti orientali, ripeto per la seconda volta, io sono legato a questa presenza unica, non rara ma unica al mondo dell’Abbazia, mi ha ascoltato con grande interesse, non era contro quelle non sono le mie idee, era crocianamente rispettoso e forse anche di più, mi ha ascoltato con grande interesse, era disposto a parlare non a schivare le cose, ironia non è stupidità e il laicismo non è una religione. Riposa in pace, che voglio dire ancora, che avevamo in mente altre cose, ma se Dio vuole non era ideologizzato Luciano Vergati, non lo ideologizziamo, né lo beatifichiamo noi, è una figura bella di Grottaferrata, è una figura di cultura, sono associato a lui dalla cultura che però è una cosa che uno guadagna, non è un avatar e dal fatto che siamo stati tutti e due, io ancora lo sono all'Università, professore del pronto soccorso del professore, che sono le varie scuole medie. Bene, chiedo scusa della confusione, poi faremo altre iniziative, saranno le autorità a dirigerle, io volevo sottolineare questo aspetto di pacatezza, di efficienza e rimandare un po’

termino a questo libro, perché dovrebbe essere rivalorizzato secondo me, è una miniera della Grottaferrata civica dal 1792 – 1848, c’è l'illustrazione delle tre sedi comunali tra l’altro pesa tantissimo, è vicino all’Abbazia, il primo vicino all’edicola, poi il palazzo dove siamo adesso, ed anche molto gustoso, passa tutto attraverso il resoconto dei Consigli comunali, le statistiche, le fotografie dell'epoca. Un lavoro che segnala Luciano come persona di cultura e di umanità. La frase che diceva l'amico Bongirolami è di Cherteston un grande autore cristiano degli anni 30:- Ho incontrato un uomo, inginocchiarsi di fronte all’uomo “magnum miraculum est omen” Beh Luciano Vergati 1944 -2020 in pace.-

PRESIDENTE PASSINI F. M.:-

Nel ringraziare tutti per il contributo reso a questa giornata che rimarrà per sempre nei nostri cuori, lascio la parola al Sindaco per i saluti finali, prego.-

SINDACO ANDREOTTI L.

Prima di ricordare da parte mia Luciano come avete fatto voi tutti, chi ci ha ascoltato da casa e che sicuramente avrà tante altre cose da dire su una persona a noi vicina. Vi leggo

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i saluti che ci ha mandato il Prefetto di Roma. “Gentile signor Sindaco desidero esprimere il sincero cordoglio e la profonda vicinanza di questo ufficio per la triste perdita del vicesindaco dottor Luciano Vergati, con preghiera di estendere le più sentite condoglianze alla famiglia. Matteo Piantedosi” Questo è un bel segnale di riconoscenza. Lo ha conosciuto poco il Prefetto, è venuto qui quando abbiamo siamo diventati Città di Grottaferrata, lui ha molto contribuito a raggiungere questo obiettivo.

Io ho scritto delle cose che vi leggo. “Luciano ci è stato portato via all'improvviso da un virus cattivo che chi strappa dagli affetti, dalla famiglia, dagli amici, dal lavoro senza possibilità di incrociare gli sguardi, senza parole per un addio, senza una carezza.

Ricordare Luciano è ricordare un amico, è ricordare un fratello maggiore. Si fa fatica ad accettare che ci ha lasciati, un grande dolore, un grande vuoto mi ha investito alla notizia della sua scomparsa. Io ho tanti ricordi di Luciano, stavamo sempre in piazza, al Corso, nelle sedi dei partiti, il negozio della mamma, la cava Vergati, il circolo studentesco, gli ultimi percorsi fatti a valle Marciana lui ci illustrava e ci ricordava la storia di Grottaferrata, era una miniera di notizie, di cose importanti che ci trasmetteva, però io non voglio ricordare questo, il mio è un ricordo dell'anima, del cuore, un ricordo di Luciano gentile, leggero, di un sorriso bonario di un uomo a noi caro, un uomo rigoroso, di vasta cultura di un politico e amministratore coerente e democratico come lo è sempre stato, uno dei migliori figli di Grottaferrata che si è speso per la nostra collettività fin dai giorni del circolo studentesco con tanti altri giovani per poi portare su impegno sociale e politico in questa assemblea. Con te ho condiviso in questi tre anni un tratto della nostra vita camminando fianco a fianco tutti i giorni, in questa splendida avventura di amministratori di Grottaferrata, un impegno quello di Luciano da vicesindaco di Grottaferrata svolto senza clamore, con sobrietà, con grande passione e senso delle istituzioni, incentrato sul superamento delle divisioni.

All'interno della nostra maggioranza hai svolto un ruolo importantissimo, un ruolo di indirizzo, di saggezza, di collante, di maestro, ogni giorno ci si incontrava nel tuo ufficio per condividere progetti, idee e il futuro della nostra città. Insieme abbiamo attraversato momenti difficili, preso decisioni complicate, ma siamo andati avanti, siamo rimasti uniti e siamo ancora qui a portare avanti con il tuo esempio, il compito

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