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Egregi Presidenti e Vice Presidenti e Comandante Dott. Giovanni Nobili, il sottoscritto Ing. Fiorenzo Meneghetti, in veste di

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Academic year: 2022

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Alla .c.a. Egr. Presidente Dott. Francesco Signoriello (CISVAM) Alla c.a Egr. Prof. Alessandro Arioli (CISVAM )

Alla c.a Egr. Arch . Barbara Bonetti (CISVAM ) Alla c.a Egr. Vice Presidente AFI Dott. Andrea Negri

E p.c Egr. Comandante Dott. Giovanni Nobili Corpo Carabinieri Forestale dello Stato Ufficio Territoriale delle biodiversità- Punta Marina (RA)

Bologna 15/01/2022

Oggetto : Progetto sperimentale per la difesa e tutela della flora e della fauna, in particolare della macchia mediterranea sulla fascia costiera Adriatica nel Delta del Po tra : i Lidi Nord posti tra Ravenna e la Sacca di Goro ; proposta per la realizzazione di un fosso drenante per contrastare l’erosione marina e il cuneo salino. .

Breve sintesi sopralluogo effettuato in data 11/01/2022.

Egregi Presidenti e Vice Presidenti e Comandante Dott. Giovanni Nobili, il sottoscritto Ing. Fiorenzo Meneghetti, in veste di

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socio CISVAM (Centro Internazionale di Studio per la Valorizzazione Ambientale e del Mare) e collaboratore dell'Associazione AFI ( ASSOCIAZIONE FORESTAZIONE ITALIANA ) , Associazione che fa parte di Federlegno, Confindustria , con la presente, trasmette breve sintesi del sopralluogo effettuato sulla costa Ravennate e sui Lidi Nord ferraresi , al quale hanno fatto parte: il Vice Presidente Dott. Andrea Negri, il Comandante Dott. Giovanni Nobili, mentre il Presidente Dott.

Francesco Signoriello, il Prof. Alessandro Arioli e la Arch. Barbara Bonetti soci CISVAM, hanno preso parte attraverso contatto telefonico e video camera, con i presenti, nelle varie fasi di sopralluogo .

Lo scrivente sottolinea che: al presente report , viene allegata una proposta di massima, Tipologico del Sistema di drenaggio della battigia, che, ovviamente sarà oggetto successivamente, di approfondimento e di definizione progettuale in base alle diverse situazioni litostratigrafiche che si presentano sulla battigia stessa e sulla costa prospicente; a tale proposito, dovranno essere fatti : rilievi geomorfologici e battimetrici .

Nella tavola di progetto relativa al tipologico sopra richiamato , viene rappresentata una proposta progettuale di tipo sperimentale di massima, atta a contrastare il sopraccitato fenomeno di erosione marina della battigia e della duna stessa, attraverso la realizzazione di : un Sistema drenante, che vede, nella realizzazione del fosso drenante posto al piede della duna sulla battigia, l’elemento strutturale che smorza, sia l’effetto di primo impatto del moto ondoso( onda positiva) sia l’effetto di ritorno dell’onda( onda negativa), risucchio della sabbia . Lo scrivente ritiene precisare sind’ora che, in tutti i casi di aree a rischio erosione esaminati nel sopralluogo del 11gennaio 2022,( Lido di Volano

; Lido di Spina; Lido di Dante ) dove risulta che la battigia, rispetto alla duna ha una larghezza estremamente esigua, compresa tra: i 15 e 30 metri al massimo , rispetto ad livello medio di marea , la posizione del fosso dreanante deve essere necessariamente ubicata al piede della duna, ad una profondità rispetto al quota del livello medio del mare sulla battigia non inferiore ad 1,00 metro .

Cosa diversa risulta invece l’estensione del sistema drenante realizzato con geogriglie riempite di pietrisco, posizionate su tessuto non tessuto, in un tratto specifico di spiaggia che va studiato caso per caso, sia come ubicazione sia come estensione di questo; tale estensione dipende in

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particolare dalla larghezza che la battigia ha dalla profondità del mare in quel tratto di spiaggia, oltre che contestualizzata con una serie di parametri legati alle condizioni geomorfologiche della spiaggia. su cui si deve intervenire . .

Nella tavola di progetto tipologico, , la soluzione di fosso drenante , deve essere associata , in parallelo, al fine di avere la massima efficacia , ad un intervento strutturale a mare , tramite la realizzazione di celle chiuse , scogliere , per ridurre l'effetto dell'onda d' sulla spiaggia .

Come sopra evidenziato, il fosso drenante ha come funzione principale, base , quella di smorzare l'effetto dell'onda , non tanto nella fase iniziale di impatto, ma nella fase di ritorno, riducendo il così detto effetto di risucchio della sabbia che viene portata a mare ad una distanza, che il più delle volte, risulta essere non superiore a 100- 150 metri dal bagnasciuga Prova ne è data che quelle che chiamiamo, secche a largo del bagnasciuga, non sono altro che degli accumuli di tale sabbia erosa dal moto ondoso e portata a largo, in fase di ritorno dell'onda durante le mareggiate .

Da qui il progetto sperimentale che lo scrivente propone, che ha come tipologia base progettuale, una soluzione d'intervento integrata , articolata nel seguente modo :

1) intervento a mare, con scogliera a cella chiusa ( solo parzialmente aperta all'imbocco) , che ha il ruolo di dissipare energia del moto ondoso sia ortogonale al bagnasciuga (impatto dell'onda ) , sia tangenzialmente ( correnti che lambiscono il bagnasciuga) ;

2) intervento su battigia , con sistema drenate , costituito da fosso drenante associato ad un’area dreanata con geogriglie , avente il ruolo di evitare da una parte l’effetto risucchio drenando l'acqua che avanza sulla spiaggia , e nello stesso tempo, attraverso il fosso drenante, evitare con la sua massa , costituita da gabbionate Tipo Reno , riempite da ciottoli di determinate dimensioni , ad evitare che la duna e le aree retrodunali , quali per esempio quelle caratterizzate dalla pineta e/o macchia Mediterranea , vengano messe in crisi per il processo di liquefazione che il terreno sabbioso della duna è sottoposto nei periodi di forte mareggiate associate a situazioni di alta marea ( effetto combinato, questo, che purtroppo negli ultimi 5 anni si sta verificando con una frequenza troppo elevata ……)

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Ovviamente gli effetti negativi di tali mareggiate, non sono solo quelli che si verificano in superficie , legati alla erosione della sabbia con la scomparsa delle dune, ma anche quelli che si verificano in profondità e che vanno a perturbare la falda freatica , attraverso il fenomeno del cuneo salino.

Le valutazioni sopra fatte caratterizzano tutti e tre i sopralluoghi che sono stati fatti il giorno 11 gennaio 2022 sui Lidi a Nord di Ravenna e sui Lidi Ferraresi , più precisamente :

1)

Lido di Volano

, caratterizzato da una ristretta fascia di costa posta tra: il mare e la Sacca di Goro ( mare interno ) dove attualmente è a forte rischio il patrimonio forestale e l’ecosistema ad esso connesso ivi compresa la fauna . In questo caso specifico la duna costituisce a tutti gli effetti una vera e propria diga a quella che può essere l’intrusione del mare nella pineta , con la precisazione che il livello di quota di tali aree retrodunali si trova acirca 2,5 – 3 ,00 metri sotto il livello del mare .

2)

Lido di Spina

, in corrispondenza dell’ultimo Bagno Giamaica , dove ha inizio l’oasi di Bellocchio , dove anche in questo caso la duna riveste un ruolo fondamentale per contrastare l’avanzata del mare , ed evitare che la laguna interna di Lido di Spina venga a contatto con il mare . Nel tratto dell’Oasi di Bellocchio , la duna risulta già in parte danneggiata dalle mareggiate con una evidente riduzione della sua quota originaria ( praticamente la duna è quasi scomparsa è quasi piatta !!!!; tale situazione è stata riscontrata anche a Lido di Dante , dove le maressiate hanno mridotto notevolmente l’aspetto altimetrico della duna , rendendo in tal modo estremamente vulnerabile le aree retrodunali e quindi tutta la pineta e il suo ecosistema connesso.

3) Lido di Dante , si è in presenza di una situazione già in parte compromessa dalle mareggiate , anche se nel tempo sono state fatte più sperimentazioni . In tale sopralluogo sono state fatte due visite distinte sulla spiaggia;

1) una nella zona del litorale intermediaposta tra il Lido di dante e le Foci del fiume Bevano , dove la duna ha ridotto, anche in questo tratto. la sua originaria morfologia, è quasi piatta ;2) una seconda visita alle foci del fiume Bevano, dove si è creato nel tempo un canale naturale a seguito dell’insabbiamento che la foce ha subito con le mareggiate . Tale situazione sarà oggetto di specifica proposta

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di realizzazione di fosso dreanate , per quanto riguarda specificatamente lo smaltimento dell’acqua dreanata, che contrariamente agli altri casi verrà fatta non a mare , bensì su tale canale naturale interno che si è formato nell’area retrodunale .

A disposizione per possibili integrazioni ed approfondimenti in merito a quanto sinteticamente descritto e rilevato nel sopraccitato sopralluogo del 11/01/2022 in attesa di aggiornarvi possibili sviluppi e verifiche da fare con le Istituzioni Locali e Regionali per poter analizzare nel dettaglio tali aree a rischio e valutare possibili soluzioni da adottare, , ringraziandoLa ancora per la cortese attenzione rivolta Distinti saluti.

Ing. Fiorenzo Meneghetti 349 2900616

Allegato 1 : Servizio fotografico costa facente seguito al sopralluogo del 11/01/2022 presso: Lido di Volano ; Lido di Spina e Lido di Dante.

Allegato 2 Tipologico sistema drenante per preservare il Sistema dunale della costa e le aree forestate retrodunali a forte rischio allagamento marino .

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