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S La COSMeD incontra il Ministroper la Funzione Pubblica

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Academic year: 2022

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i è svolto a gennaio, anche su nostra sollecitazione (cfr.

lettera COSMeD nella pagi- na seguente) il primo incon- tro tra il Ministro per la Funzione Pubblica Patroni Griffi e le confe- derazioni sindacali sulle problemati- che inerenti il pubblico impiego.

Il Ministro ha sottolineato i vincoli del contesto economico generale che non possono essere ignorati, ma ha contemporaneamente affermato che il Governo ha l’intenzione di superare blocchi e conflitti per tor- nare a motivare i lavoratori il cui coinvolgimento è essenziale.

La COSMeD, apprezzando il segna- le di discontinuità nei toni e nella finalità del confronto, ha rappresen- tato le esigenze specifiche del setto- re sanitario che, per le sue peculiari funzioni, necessita di regole che valorizzino il lavoro dei professio- nisti e dei dirigenti del SSN. Dopo

anni di accanimento contro tutto ciò che è pubblico (cfr articolo leggi speciali COSMeD a pagina…) occorre un cambio nelle relazioni sindacali che devono tornare ad essere corrette e costruttive.

L’obiettivo della nostra

Confederazione è di ridefinire un accordo sulle regole di governo delle Pubbliche Amministrazioni e in particolare sul comparto sanita- rio, portando al confronto anche le Regioni.

Il tema più urgente è quello del blocco del turn over e della stabiliz- zazione del lavoro che non ha avuto alcuna prospettiva nonostante i lavoratori precari assicurino funzio- ni pubbliche fondamentali.

I processi di riorganizzazione deb- bono partire dal superamento delle leggi Brunetta e i contratti devono essere aperti perché tornino ad esse- re la sede dei confronti e degli

La COSMeD incontra il Ministro per la Funzione Pubblica

Attesi tre tavoli S

di confronto sindacale

PUBBLICO IMPIEGO

anno XV - N. 1 - marzo 2012 08_09_patroni_08_09_patroni 22/02/12 11.35 Pagina 8

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9 accordi unitari

Il Decreto Legislativo 150, nei fatti, si è rivelato un fallimento, ha inde- bolito i livelli di contrattazione e ha penalizzato il personale senza alcun cambiamento concreto nell’efficien- za e nell’economia della PA.

Le Regioni, un po’ per contrasto di interessi, un po’ per motivi di ordine politico, sono ancora estranee al processo di riforma pur rivendican- do con orgoglio federalista il diritto di rappresentare una parte datoriale dovranno essere coinvolte nel con-

fronto che il Ministro proseguirà già giovedì prossimo.

La COSMeD ha sottolineato, infine, che se il Governo Monti punta all’efficienza della PA, il Ministero della Funzione Pubblica ha come compito primario quello di rendere efficiente il sistema delle relazioni sindacali e della concertazione tra le componenti della Pubblica

Amministrazione. Prima di tutto occorre che il Ministero definisca, con un confronto che risolva le molte incomprensioni sedimentate negli ultimi anni, le nuove aree di contrattazione per aprire già dall’au- tunno la contrattazione del prossimo triennio.

In conclusione il Ministro ha annun- ciato l’apertura di 3 tavoli tecnici sulla responsabilità professionale, sul precariato ed accesso al sistema e l’ultimo sulle cure primarie e inte- grazione ospedale territorio

Il tempo ci dirà se tavoli saranno prima messi nelle condizioni di lavorare e poi se si arriverà a condi- videre le proposte presentate e dis- cusse. Senza pregiudizi e in un clima (finalmente) di leale confron- to istituzionale.

In particolare fondamentale appare definire il sistema di regole che governa il corretto rapporto tra parte datoriale e controparte sindacale, per evitare la completa deregulation dei patti sottoscritti attraverso accordi negoziali e per uscire dal- l’impasse mediatica di una pubblica amministrazione esclusivamente corrotta e inefficiente.

Un boomerang mediatico che si è ribaltato sulla classe politica e che non favorisce, ma anzi ostacola, il corretto rapporto tra cittadini e isti- tuzioni.

Rischiando di rendere ancora più ingovernabile uno Stato che ha invece bisogno di certezze, e in par- ticolare della coesione di tutte le sue componenti, tecnica e politica, che solo unite potranno traghettare il Paese fuori da una crisi tra le più lunghe e dure che si ricordino.

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