XVII Legislatura On. Anna Maria Carloni
IX Commissione “Trasporti, Poste e Telecomunicazioni”
COMUNICATO STAMPA
Un’inedito asse Campania-Veneto per salvaguardare in Legge di Stabilità l’alta velocità Napoli-Bari e Milano-Venezia
Un’asse nord-sud a favore dell’Alta Velocità/Alta Capacità: è quello promosso dalla deputata napoletana Anna Maria Carloni e dal deputato veneto Michele Mognato, entrambi membri della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, ramo del parlamento dove è ora in esame la Legge di Stabilità 2016.
Infatti, grazie ad un inedito asse di collaborazione fra Campania e Veneto, potrà essere presto ripristinato un finanziamento di 50 milioni di Euro per le sezioni Apice-Orsara e Frasso Telesino-Vitulano della linea AV/AC Napoli-Bari, e Brescia-Verona-Padova della linea AV/AC Milano-Venezia. Le tratte, inizialmente definanziate in prima lettura della Legge di Stabilità al Senato, sono infatti fondamentali per il completamento delle opere, i cui cantieri, per ciò che concerne la Campania, sono stati avviati appena un mese fa dal Governatore Vincenzo De Luca e dal Ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio.
In particolare, la linea AV/AC Napoli-Bari avrà un costo totale di 6 miliardi di Euro, e permetterà, a lavori completati, di unire le due capitali continentali del Meridione in circa due ore. Un asse di trasporto fondamentale, fortemente voluto anche dall’Europa, che ha individuato la Napoli-Bari come tratto conclusivo del corridoio transeuropeo di trasporto (TEN-T) Scandinavia-Mediterraneo.
La linea AV/AC Milano-Venezia prevede invece un investimento a regime di 2 miliardi di Euro, ed abbatterà il tempo di percorrenza a circa due ore, toccando Brescia, Verona e Padova.
Anch’essa fortemente voluta dalla Commissione Europea, la Milano-Venezia rappresenta una sezione fondamentale del corridoio Mediterreaneo, che congiungerà Algeciras, in Spagna, con la capitale ungherese, Budapest, attraversando nel contempo l’intera pianura padana.
L’attento lavoro dei deputati Carloni e Mognato ha così permesso di salvaguardare gli investimenti già previsti su queste due linee, fondamentali per lo sviluppo dei trasporti su ferro in Italia. Proprio nei giorni in cui a Parigi i leader mondiali si riuniscono per salvare il pianeta dal surriscaldamento globale, ed il premier Renzi promette 4 miliardi di Euro in investimenti “green”, sarebbe stato infatti paradossale assistere al definanziamento di nuove ferrovie, considerate le infrastrutture ecologiche per eccellenza.
L’emendamento Carloni-Mognato, fra gli oltre 5000 presentati alla Camera, spicca per le numerose e convinte adesioni ricevute. Sottoscritto da ben 41 deputati, è uno dei più supportati dall’aula di Montecitorio: fra i firmatari, si segnalano Guglielmo Epifani, Vincenzo Amendola, Luisa Bossa, Luigi Famiglietti, Tino Iannuzzi, Leonardo Impegno, Gennaro Migliore,Valentina Paris, Giorio e Salvatore Piccolo, Camilla Sgambato, oltre al Segretario del PD Campania, Assunta Tartaglione. Il partito, dunque, almeno sui trasporti su ferro, risulta essere unito.