SVILUPPI FUTURI

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SVILUPPI FUTURI

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Il principale obiettivo del presente lavoro di tesi è quello di determinare le cause che portano a variazioni di prestazione del sistema di cogenerazione di cartiera nel corso dell’anno.

Una volta analizzato il processo di produzione e, in particolare, i vari componenti che sono presenti nel sistema cogenerativo, si è concluso che a scaturire la problematica in oggetto è la variabilità stagionale delle condizioni climatiche che si riflette in una variazione della temperatura dell’aria comburente utilizzata per la combustione.

In particolare, l’aumento delle temperature nel periodo estivo rende necessario un raffreddamento dell’aria comburente in ingresso al turbogas.

Grazie alla messa a punto di un algoritmo di calcolo è stato effettuato uno studio statistico sulle condizioni climatiche degli ultimi anni andando a determinare, per un caso specifico, il valore della potenza frigorifera da installare per soddisfare le esigenze del sistema.

Sono stati, quindi, analizzati i vari sistemi di refrigerazione, adottabili su scala industriale, che consentono di ottenere, attraverso la produzione di acqua refrigerata, il raffreddamento dell’aria comburente.

Date le ingenti quantità di correnti energetiche calde a disposizione in cartiera si è optato per l’utilizzo di un chiller ad assorbimento che permette da un lato, di ottenere la stabilizzazione del sistema di cogenerazione, e dall’altro di effettuare dei recuperi energetici.

Una volta determinate le varie correnti energetiche utilizzabili per alimentare la “Centrale del freddo ad assorbimento”, sono state valutate le eventuali ripercussioni che i vari assetti impiantistici proposti possono portare al processo di produzione.

Per fornire uno strumento di valutazione di tipo economico delle modifiche impiantistiche proposte, sono stati ricavati dei valori indicativi del Pay-back che è possibile conseguire con l’utilizzo di un assetto piuttosto che di un altro e l’influenza che hanno le eventuali integrazioni energetiche di altre utenze di cartiera.

Infine è stato implementato un software che permette di determinare, a seconda delle specifiche di esercizio, il fabbisogno energetico del sistema che viene esaminato; sono state poste, quindi, le linee guida che permettono di determinare quale sia l’assetto impiantistico che e possibile applicare nel caso specifico senza incorrere in problemi di gestione e di effetti indesiderati sul processo di produzione.

In conclusione, si può asserire che lo strumento di calcolo che è stato realizzato per effettuare lo studio energetico del sistema è un mezzo molto efficace per valutare dettagliatamente le esigenze del processo;

inoltre, evita da un lato errati dimensionamenti delle modifiche da apportare, e dall’altro permette all’acquirente di avere delle previsioni attendibili sulle quali effettuare le proprie decisioni in merito all’investimento.

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Si sottolinea, inoltre, che i risultati ottenuti hanno messo in risalto un pregio fondamentale dell’applicazione oggetto del presente lavoro di tesi: la diminuzione delle emissioni inquinanti; infatti, è stato riscontrato come la stabilizzazione delle prestazioni del turbogas consente di produrre l’energia elettrica di cui necessita il sistema con un netta diminuzione delle emissioni inquinanti specifiche.

Gli ulteriori recuperi rivolti alla diminuzione del fabbisogno energetico della cartiera, saranno esaminati in eventuali sviluppi futuri. Per esempio la determinazione delle varie modalità con le quali è possibile sfruttare le elevate quantità di energia possedute dalle fumane di cartiera richiede di per sé uno studio dedicato ed approfondito.

In particolare, si suggerisce di approfondire lo studio in merito alle varie tecnologie applicabili tenendo conto delle complesse problematiche legate al recupero di queste sorgenti.

Infine si propone di effettuare uno studio relativo ai benefici che si possono trarre adoperando gli assetti impiantistici, citati in questo lavoro di tesi, in una configurazione che ne prevede l’utilizzo contemporaneo.