UNA CITTA’ PER IL BENESSERE
T r a s f o r m a z i o n e d i C o m a n o T e r m e
POLITECNICO DI MILANO
Polo Regionale di Mantova
Facoltà di Architettura e Società
Corso di Laurea Specialistica in Architettura
Anno Accademico 2008-2009 03 maggio 2010
UNA CITT
A
’ PER IL BENESSERE
T
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o
T
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Relatrice | Prof.ssa Maria Cristina T
reu
Correlatrici |
Arch. Michela Cavallazzi
Prof .ssa Giulia T ettamanzi Laureandi | Luca Borghi 721109 Dario Giovanazzi 720638 Co Co Co Co Co Co rs rs rs rsrs rs o o o o o o di di di di di di L L L L L L au au au au au au
4
5
Abstr
act
“In aqua et montibus vita”
Nell’acqua e nei monti c’è la vita
, dicevano i latini... L’acqua ed i monti, due elementi che contraddistinguono fortemente l’ambito analizzato e che, in un certo senso, lo hanno generato. Non solo. La compresenza di essi alle Terme di Comano “ha genera-to” e può “generare nuova vita” in coloro che vi si recano innanzitutto per le cure, da quelle
dermatolo-giche a quelle respiratorie, ma anche per un periodo di vacanza e riposo.
Il progetto, descritto in questo elaborato di Tesi, consiste nella riqualifi cazione delle Terme di Comano. La trasformazione coinvolge anche il limitrofo centro abitato di Ponte Arche, in Comune di Co-mano Terme, nella Provincia Autonoma di Trento. L’interesse del tema è stato sollecitato dal concorso internazionale per la realizzazione di un nuovo centro benessere e la ristrutturazione dello stabilimento termale indetto dall’ Azienda Consorziale Terme di Comano. Esso, a nostro avviso, non può risolvere tutti
i problemi del luogo; tuttavia, può essere un primo passo per un dibattito più ampio.
La struttura dell’elaborato consiste in quattro parti. Innanzitutto ci si è confrontati con i rife-rimenti storici e territoriali, con particolare attenzione alla travagliata vicenda storico-urbanistica delle Terme, conosciute già in epoca romana e medioevale, riscoperte nell’Ottocento e donate ai poveri della valle, infi ne organizzate secondo i criteri di una gestione più in linea con il mutare dei tempi e delle
esigen-ze dalla seconda metà del Novecento.
Successivamente si è rifl ettuto sul mutamento dei concetti di salute e di benessere nel corso della storia; contestualmente si sono analizzate le trasformazioni dell’architettura termale nei secoli, prenden-do poi in esame tre casi studio specifi ci: Salsomaggiore (Parma, Italia), V als (Grigioni, Svizzera) e Merano (Bolzano, Italia). In seguito si è proceduto all’analisi degli strumenti urbanistici vigenti che interessavano il comparto di progetto -Piano Urbanistico Provinciale e Piani Regolatori Comunali- e si è svolta un’indagine sulle caratteristiche dell’utenza termale. Il rilievo dello stato di fatto del comparto delle Terme di Comano
ha completato il quadro conoscitivo.
Gli obiettivi progettuali e le proposte di intervento sono emersi e si sono concretizzati seguendo una logica di work in pro g ress : si sono individuati alcuni progetti-volano, in grado di innescare futuri in-terventi ed investimenti, sottolineando l’urgenza di una maggiore attenzione all’integrazione territoriale, alla multifunzionalità ed alla valorizzazione del paesaggio. Un progetto volutamente non fi nito, ma
conti-nuamente aperto ed in evoluzione.
Come il luogo, il suo territorio e quindi il suo paesaggio, sono stati “generati” non da un unico fattore ma da una molteplicità di elementi, così la proposta progettuale mira a far uscire le Terme dal loro isolamento, per costituire una rete integrata di servizi urbani e territoriali che possa riconoscersi quale
“città per il benessere”.
Un progetto costruito nel tempo e con il territorio, che si propone di mettere a sistema le ric-chezze e le diversità esistenti al fi ne di sviluppare pienamente un patrimonio potenziale, attraverso una continua trasformazione ed innovazione che riconnetta le Terme al loro territorio e le inserisca in nuovi circuiti turistici.
6
7
Abstract
5
Indice
7
Indice delle immagini
10
Indice dei grafi
ci e delle tabelle
20
Indice delle tavole
22
1.
RIFERIMENTI STORICI E TERRITORIALI
25 1.1 Inquadramento territoriale 1.2 Le Giudicarie Esteriori 1.3 Le T erme di Comano 1.4 La Storia 1.4.1 L’epoca romana 1.4.2
L’epoca medioevale e rinascimentale
1.4.3
Gli anni dell’oblio_il Settecento
1.4.4
La riscoperta_l’Ottocento
1.4.5
Giovan Battista Mattei
1.4.6
La prima gestione comunale
1.4.7
I Vianini
1.4.8
La gestione clericale
1.4.9
L’avvio del turismo
1.4.10
Il primo Novecento
1.4.11
Il primo dopoguerra e l’avvento del fascismo
1.4.12
La seconda guerra mondiale
1.4.13
Il secondo dopoguerra
1.4.14
Gli anni Sessanta e le nuove terme
1.4.15
Dagli anni Novanta ad oggi
1.5
Evoluzione urbanistica di Ponte Arche
8
2. LE TERME 125 2.1 Salute e benessere 2.2
L’architettura termale nella storia Caso studio: -Salsomaggiore T
erme, Parma, Italia
2.3
L’architettura termale contemporanea Casi studio: -Terme di V
als, Svizzera, 1993-1996, Peter Zumthor
-T
erme di Merano, Italia, 2003, Matteo Thun
3.
IL CASO DI COMANO TERME
177
3.1
I vincoli urbanistici 3.1.1
Piano Urbanistico della Provincia Autonoma di T
rento
3.1.2
Piano Regolatore Generale del Comune di Stenico (TN)
3.1.3
Piano Regolatore Generale del Comune di Lomaso (TN)
3.2
L’utenza termale 3.2.1
La situazione italiana
3.2.2
Il bacino d’utenza delle T
erme di Comano
3.2.3
Le caratteristiche dell’utenza
3.3
Il rilievo del complesso termale Lo Stabilimento termale La Sibilla Cumana Il comparto storico
L’
Antica Fonte
Il Grande Albergo T
erme
9
4. IPOTESI DI PRO GETTO 219 4.1 Obiettivi 4.2 Il Sistema termale 4.2.1 Trenino elettrico 4.2.2 Park-ing_Park-green 4.2.3 Immagine e comunicazione 4.2.4 Bicigrill 4.2.5 Pista polivalente 4.2.6 Fiume di luce 4.3 Ricettività diversifi cata 4.3.1 Eco-camping 4.3.2 A contatto col fi ume 4.3.3 Albergo Sibilla 4.3.4 V ecchio Albergo T erme 4.3.5 Antica Fonte 4.3.6Sospesi sulla forra
4.3.7 Cappella 4.3.8 Salotto termale Bibliografi a 298
| Indice delle immagini
10
fi g.01_V alli Giudicarie, V alli dell’ Adige 28 fi
g.02_Aree protette del territorio della Provincia Autonoma di T
rento e loro relazione con quelle delle province limitrofe
29
fi
g.03_Carta delle polarità urbane della Provincia Autonoma di T
rento
29
fi
g.04_Schemi di inquadramento territoriale
30
fi
g.05_Ponte Arche e T
erme di Comano, Ortofoto IT2006 per concessione della Provincia Atutonoma di T
rento
31
fi
g.06_Ponte Arche, il Banale ed il Lomaso visti dal Bleggio
33
fi
g.07_Il Lomaso e la valle del Sarca visti dal Bleggio, con il monte Misone sullo sfondo
34
fi
g.09_Sezione della valle in corrispondenza del Castello di Stenico; si nota la profonda gola del fi
ume Sarca
35
fi
g.08_Villaggio palaffi
ticolo di Fiavè, età del bronzo
35
fi
g.10_Pluteo altomedioevale del battistero, Chiesa di San Lorenzo, Vigo Lomaso
36
fi
g.11_Aff
resco nella loggia del cortile, con i castelli di Campo e Stenico, Castel Campo
36
fi
g.12_Croce monumentale al Santuario di S. Croce del Bleggio
37
fi
g.13_Cristo e i Padri della Chiesa, aff
resco di Cristoforo Baschenis nella crociera dell’abside, Chiesa di San Felice a Bono
37
fi
g.14_Cripta romanica del Santuario di S. Croce del Bleggio
37
fi
g.15_Aff
reschi di Cristoforo Baschenis nell’abside della Chiesa di San Felice a Bono
37
fi
g.16_Castel Campo, sec. XV
38
fi
g.17_Castel Stenico, sec XV
38
fi
g.18_Tipici ponti in muratura, Canale di T
enno
39
fi
g.19_Tipico edifi
cio rurale giudicariese, Darè
39
fi
g.20_Borgo di Rango
40
fi
g.21_Borgo di San Lorenzo in Banale
41
fi
g.22_Ponte Arche, il Sarca ed il Grand Hotel T
erme visti dall’elicottero
42
fi
g.23_Il T
empietto marmoreo della Fonte, annegato nel cemento
43
fi
g.24_Parte inferiore del T
empietto, al di sotto della Statale
44
fi
g.25_Antica Fonte e vecchio Albergo T
erme visti dalla Statale
46
fi
g.26_Villa Vianini vista dal Parco termale
46
Indice delle immagini |
11
fi
g.27_Stabilimento termale visto dalla passerella sul Sarca
46 fi g.28_Cappella della B. V. del Rosario 46 fi
g.29_Strada sterrata a monte dello Stabilimento termale
46
fi
g.30_Albergo Sibilla e parcheggi visti dalla passerella sul Sarca
46
fi
g.31_Laghetto nel Parco termale
47
fi
g.32_Lo Stabilimento termale
49
fi
g.33_Grand Hotel T
erme visto dall’alto
50
fi
g.34_Ponte Arche visto da ovest
50
fi
g.35_Bagno termale all’interno del Grand Hotel T
erme
51
fi
g.36_Il centro benessere all’interno del Grand Hotel T
erme
51
fi
g.37_Il centro benessere all’interno del Grand Hotel T
erme
51
fi
g.38_Negozio dei prodotti cosmetici della linea “Salus per Aquam” all’interno dello Stabilimento termale
52
fi
g.39_Iscrizione romana dedicata a Giove, campanile di Vigo Lomaso
53
fi
g.40_Le Giudicarie Esteriori nella carta di Matthias Burgklechner
Die Fr . Graf schaff t Tirol , Augusta, 1611 55 fi g.41_La topografi
a della Conca di Stenico nella carta di Anich e Hueber
Atlas T urolensis , Vienna, 1774 57 fi
g.42_Il mascherone in pietra della fonte termale
58
fi
g.43_Codicillo del testamento di G.B. Mattei, 15 Ottobre 1825
60
fi
g.44_Paesaggio della spianata del Lomaso col Monte Mison, stampa ottocentesca, Armani
61
fi
g.45_Studio progettuale per la nuova strada del Limarò redatto dall’ing. Dal Bosco, 1838 (Archivio di Stato, T
rento)
63
fi
g.46_Raffi
gurazione ottocentesca del comparto termale (Archivio Judicaria, Tione)
64
fi
g.47_ Fotografi
a dall’alto del comparto termale, Unterveger, prima metà XIX sec. (Archivio T
erme di Comano)
64
fi
g.48_ Fotografi
a del primo stabilimento signorile in sinistra Sarca, Unterveger, prima metà XIX sec. (Archivio T
erme di Coman
o)
65
fi
g.49_Fotografi
a ottocentesca del parco termale di fronte allo stabilimento signorile (Archivio Judicaria, Tione)
65
fi
g.50_V
aleriano Vianini e la consorte Giuseppina, gestori storici delle T
erme (Archivio T
erme di Comano)
66
fi
g.51_Fotografi
a ottocentesca dello stabilimento signorile in sinistra Sarca, Unterveger (Archivio T
erme di Comano)
67
fi
g.52_Fotografi
a ottocentesca dell’albergo dei poveri e della fonte in destra Sarca, Unterveger (Archivio T
erme di Comano)
| Indice delle immagini
12
fi g.53_Fotografi
a ottocentesca della fonte termale, Unterveger (Archivio T
erme di Comano)
69
fi
g.54_Fotografi
a ottocentesca della fonte e dell’albergo dei poveri in destra Sarca, Unterveger (Archivio T
erme di Comano)
71
fi
g.55_Fotografi
a ottocentesca della fonte e dell’albergo dei poveri in destra Sarca visti dallo stabilimento, Unterveger (Arch
ivio
Terme di Comano)
72
fi
g.56_Fotografi
a ottocentesca del comparto termale (Biblioteca comunale di T
rento)
72
fi
g.57_ Fotografi
a ottocentesca del comparto termale visto da est (Biblioteca comunale di T
rento)
73
fi
g.58_Fotografi
a ottocentesca dell’interno dello stabilimento signorile (Archivio T
erme di Comano)
74
fi
g.59_Gruppo della T
osa nelle Dolomiti di Brenta
74
fi
g.60_Fotografi
a ottocentesca del parco termale di fronte allo stabilimento (Collezione G. T
osi)
75
fi
g.61_Manifesto pubblicitario delle T
erme e di una locanda di Ponte Arche
76
fi
g.62_Progetto del prospetto principale per la ristrutturazione dello stabilimento signorile, seconda metà del XIX sec. (Foto
Boset-ti)
77
fi
g.63_Fotografi
a ottocentesca dello stabilimento signorile dopo i lavori di ristrutturazione (Collezione G. T
osi)
78
fi
g.64_Fotografi
a dell’abitato di Ponte Arche nel 1882, Unterveger (Archivio Provincia Autonoma di T
rento)
80
fi
g.65_Fotografi
a dello stabilimento in destra Sarca con la Cappella costruita nel 1902 (Collezione G. T
osi)
83
fi
g.66_Villa Vianini allo stato di attuale dismissione
84
fi
g.67_Cartolina con i rifugi T
uckett e Sella, nelle Dolomiti di Brenta, viaggiata nei primi del Novecento
85
fi
g.68_Rifugi T
osa e Pedrotti, nelle Dolomiti di Brenta, oggi
85
fi
g.69_Fotografi
a della zona fonte ai primi del Novecento (Biblioteca comunale di T
rento)
88
fi
g.70_Fotografi
a tipica della belle époque davanti alla fonte (Archivio T
erme di Comano)
89
fi
g.71_Fotografi
a del chiosco per biglietti e souvenir (Archivio T
erme di Comano)
90
fi
g.72_Fotografi
a degli “illustri ospiti” dello stabilimento signorile (Archivio T
erme di Comano)
90
fi
g.73_Fotografi
a del personale dei Bagni ai primi del Novecento (Archivio T
erme di Comano)
90
fi
g.74_Bagnina in uno degli stanzini per il bagno termale ai primi del Novecento (Archivio T
erme di Comano)
90
fi
g.75_Fotografi
a del comparto termale visto da ovest (Collezione G. T
osi)
91
fi
g.76_Manifesto pubblicitario delle T
erme diff
uso nel primo dopoguerra (Archivio T
erme di Comano)
Indice delle immagini |
13
fi
g.77_La Chiesa Parrocchiale di Ponte Arche, costruita nel 1930 (Archivio Bailo)
93
fi
g.78_Fotografi
a dall’alto della fonte e dell’albergo dei poveri (Biblioteca comunale di T
rento)
94
fi
g.79_La “casa rustica” allo stato attuale
96
fi
g.80_Fotografi
a del Ponte dei Servi come appariva nel 1930 (Collezione G. T
osi)
96
fi
g.81_Fotografi
a dall’alto della parte est di Ponte Arche nel 1940. In primo piano, la Macera T
abacchi (Archivio Judicaria)
99
fi
g.82_Fotografi
a della terrazza della fonte (Collezione G. T
osi)
101
fi
g.83_Il Ponte delle Arche dopo i lavori di consolidamento della fi
ne degli anni Quaranta
102
fi
g.84_Fotografi
a del comparto termale in cui si nota la struttura lignea del Ponte (Biblioteca comunale di T
rento)
103
fi
g.85_Il Ponte in cemento armato allo stato attuale
103
fi
g.86_I dirigenti delle T
erme nel giorno della posa della prima pietra del nuovo Stabilimento, il 23 Maggio 1972 (Archivio T
er
me di
Comano)
107
fi
g.87_I dirigenti delle T
erme nel giorno dell’inaugurazione del nuovo Stabilimento nel 1975 (Archivio T
erme di Comano)
107
fi
g.88_Il nuovo Stabilimento, appena aperto, nel 1976 (Archivio T
erme di Comano)
108
fi
g.89_Vignetta satirica relativa alla divisione in quote nella S.p.A. T
erme di Comano, 1977
109
fi
g.90_La tappa T
erme di Comano-Bergamo del 59° Giro d’Italia, maggio 1976 (Archivio T
erme di Comano)
110
fi
g.91_Il presidente Aldo Moro visita il nuovo Stabilimento termale, 1977 (Archivio T
erme di Comano)
110
fi
g.92_Interno della sala congressi dello Stabilimento termale
111
fi
g.93_Lo stabilimento signorile divenuto Grande Albergo T
erme, anni Settanta del Novecento
111
fi
g.94_Ingresso dello Stabilimento, stato attuale
112
fi
g.95_La sala d’attesa al piano terra dello Stabilimento, stato attuale
112
fi
g.96_Il Bar all’internod dello Stabilimento, stato attuale
112
fi
g.97_La sala d’attesa ai piani dello Stabilimento, stato attuale
112
fi
g.98_Il presidente Spadolini ad un incontro di T
rentino d’
Autore (Archivio T
erme di Comano)
115
fi
g.99_Posa della prima pietra del Grand Hotel T
erme, 8 maggio 1999 (Archivio T
erme di Comano)
116
fi
g.100_Il nuovo Grand Hotel T
erme (Archivio T
erme di Comano)
117
fi
g.101_Manifesto per l’apertura sperimentale del Grand Hotel T
erme nel Natale 2003 (Archivio T
erme di Comano)
| Indice delle immagini
14
fi g.102_Render di progetto del nuovo Centro Benessere progettato dal team dell’arch. Kitagawara, vincitore del concorso nel 200
9 119
fi
g.103_Render di progetto della ristrutturazione dello Stabilimento progettata dal team dell’arch. Kitagawara, vincitore del c
on-corso nel 2009
119
fi
g.104_foto Unterveger 1880 prima veduta Ponte Arche (P. Motter)
122
fi
g.105_ Ponte Arche 1940 (archivio G. T
osi)
123
fi
g.106_Il complesso del Kurhaus di Merano
131
fi
g.107_Thermal Bath, Bath (Inghilterra), Nicholas Grimshaw, 2006
131
fi
g.108_Tholos di Epidauro, Epidauro (Grecia), II sec. d.C
135
fi
g.109_Gymnasium, Cirene (Libia), II sec. d.C.
136
fi
g.110_T
erme centrali, Pompei, 62 d.C.
137
fi
g.111_T
erme di Agrippa, Roma, 25-19 a.C., disegno di A. Palladio, 1570. Pianta e prospetti
138
fi
g.112_T
erme di Tito, Roma, 80 d.C.
139
fi
g.113_T
erme di Nerone, Roma, 62 d.C., disegno di A. Palladio, 1570. Pianta, prospetto e sezione
140
fi
g.114_T
erme di Caracalla, Roma, 212-217 d.C., ricostruzione di Viollet-le-Duc, 1867
141 fi g.115_T erme romane, T rier (Germania), 300 d.C. 142 fi
g.116_Pont du Gard, NImes (Francia), 19 a.C.
142
fi
g.117_Raffi
gurazione di un bagno in un codice miniato
143
fi
g.118_Bagno turco, miniatura del XV secolo
144
fi
g.119_T
erme di T
eplice, T
epliz (Repubblica Ceca)
144
fi
g.120_V
eduta dei bagni di Lucca, 1827
144
fi
g.121_Miniatura di Pietro da Eboli, 1474
145
fi
g.122_Frontespizio del trattato
De Thermis
di Andrea Bacci, 1571
145
fi
g.123_Bagni di Montecatini, Montecatini T
erme, veduta del XVIII secolo
146
fi
g.124_T
erme T
ettuccio, Montecatini T
erme, 1779. Facciata di Ugo Giovannozzi, 1927
146
fi
g.125_Plombiéres les bains (Francia)
Indice delle immagini |
15
fi
g.126_V
eduta della città di Spa (Belgio)
147
fi
g.127_Friederichsbad, Baden Baden (Germania), 1869-1877
147
fi
g.128_Bad Kissingen, Regentenbau (Germania)
147
fi
g.129_T
erme Berzieri, Salsomaggiore T
erme, 1913-1923
148
fi
g.130_Scalone delle T
erme Berzieri, Salsomaggiore T
erme, 1913-1923
148
fi
g.131_Interno delle T
erme Berzieri, Salsomaggiore T
erme, 1913-1923
148
fi
g.132_Planimetria degli stabilimenti termali e del parco di Vichy (Francia), 1810
149
fi
g.133_Planimetria di progetto del parco termale, Salsomaggiore T
erme, 1911
149
fi
g.134_Planimetria della città di Nizza, nota ville d’eau. Il nucleo più antico (B) e la nuova città balneare (A)
150
fi
g.135_T
erme T
ettuccio, Montecatini T
erme, Gaspero Maria Poletti, 1779-1781; Ugo Giovannozzi 1928
150
fi
g.136_Stabilimento Bagni e Grand Hotel, Castrocaro, Tino Chini, 1937-1938
151
fi
g.137_Planimetria delle nuove terme Luigi Zoja, Salsomaggiore T
erme, Franco Albini e Franca Helg, 1964-1970
152
fi
g.139_Particolare delle nuove terme Luigi Zoja, Salsomaggiore T
erme, Franco Albini e Franca Helg, 1964-1970
152
fi
g.140_Pianta delle nuove terme Luigi Zoja, Salsomaggiore T
erme, Franco Albini e Franca Helg, 1964-1970
153
fi
g.141_Pianta T
erme Regina Isabella, Ignazio Gardella, 1950-1955
153
fi
g.142_Stabilimento termale Fonte Pudia, Arta T
erme, Gino V
alle, 1960-1964
153
fi
g.143_Fonti di Bonifacio VIII, Fiuggi, Luigi Moretti, 1965-1969
153
fi
g.144_T
erme di Dax, Dax (Francia), Jean Nouvel, 1990-1992
155
fi
g.145_Centre Les Celestins, Vichy (Francia), Michel Douat e Richard Harland, 1994
155
fi
g.146_Padiglione termale, T
erme T
ettuccio, Montecatini T
erme, Paolo Portoghesi, 1987
156
fi
g.147_Ampliamento dello stabilimento termale E. Respichi, T
abiano, Marco Dezzi Bardeschi, 1996-2000
156
fi
g.148_Le Corbusier, schizzi della pianta e dell’ingresso delle T
erme di Pompei, 1910-1911
156
fi
g.149_Le Corbusier, schizzi di rilievo di una vasca delle T
erme di Pompei, 1910-1911
156
fi
g.150_Lago Myvatn (Islanda)
157
fi
g.151_Fonti termali di Pamukkale (T
urchia)
157
fi
g.152_T
ermas de Puritama, San Pedro de Atacama (Cile), German del Sol, 2000
| Indice delle immagini
16
fi g.153_Széchenyi Fürdò, Budapest (Ungheria), Gyòzò Czigler
157
fi
g.154_Romische Badruine, Esterno, Badenweiler (Germania)
158
fi
g.155_Romische Badruine, Interno, Badenweiler (Germania)
158
fi
g.156_T
ermas geometricas, Parque National Villarica (Cile), German del Sol, 2004
159
fi
g.157_T
ermas geometricas, Parque National Villarica (Cile), German del Sol, 2004
159
fi
g.158_Visione notturna delle T
erme Olimia, Podcetrtek (Slovenia), Dean Lah, Milan T
omac, Enota, 2003-2006
160
fi
g.159_Visione diurna delle T
erme Olimia, Podcetrtek (Slovenia), Dean Lah, Milan T
omac, Enota, 2003-2006
160
fi
g.160_Thermes de Spa (Belgio), Atelier du
Sart-Tilman, 2001-2003
160
fi
g.161_Bodenseetherme, Überlingen (Germania), Rudolf Wienands, 1998
160
fi
g.162_T
erme di Oberlaa, Oberlaa (Austria), 4a Architekten, 2003-2005
161
fi
g.163_Spreewald Therme, Burg (Germania), 4a Architekten, 2003-2005
161
fi
g.164_Kiss Salis Therme, Bad Kissingen (Germania), Kènez & Jaeger, 1999-2004
161
fi
g.165_Corte interna delle Saarow Therme, Bad Saarow (Germania), Hufnagel Pütz Rafaelian Architekten, 1995-1998
163
fi
g.166_Prospetto principale delle Saarow Therme, Bad Saarow (Germania), Hufnagel Pütz Rafaelian Architekten, 1995-1998
163
fi
g.167_I corridoi di accesso e i corridoi interni del T
rentino secondo il P.U.P.
181
fi
g.168_Estratto della Carta di Sintesi Geologica della Provincia Autonoma di T
rento e relativa legenda
184
fi
g.169_Estratto del Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche della Provincia Autonoma di T
rento e relativa legend
a
185
fi
g.171_Estratto del P.R.G.C. del Comune di Lomaso
189
fi
g.172_Concept di progetto
224
fi
g.173_Attuale situazione di degrado del percorso urbano della Statale n° 237 all’altezza dell’autostazione a Ponte Arche
227
fi
g.174_Attuale situazione di degrado del percorso urbano della Statale n°237 all’altezza del ponte sul Rio Duina a Ponte Arche
227
fi
g.175_Attuale situazione di degrado del percorso urbano della Statale n°237 all’altezza dell’ex Macera T
abacchi a Ponte Arche
227
fi
g.176_La Statale n°237 in corrispondanza dell’
Albergo Sibilla, di fronte alla passerella d’accesso alle T
erme 228 fi g.177_Viabilità di progetto 230 fi
g.178_Schema delle modalità di accesso all’area di progetto
231
fi
g.179_Schemi della viabilità di progetto
Indice delle immagini |
17
fi
g.180_L’uscita del Sarca dalla forra del Limarò
233
fi
g.181_La forra del Limarò
233
fi
g.182_Esempio di trenino elettrico nel Parco Sigurtà di V
aleggio sul Mincio, V
erona
235
fi
g.183_Esempio di parcheggio integrato col parco, Grand Hotel T
erme, T
erme di Comano
237
fi
g.184_Parcheggio delle T
erme in destra Sarca, stato attuale
238
fi
g.185_Parcheggio delle T
erme in destra Sarca, stato attuale
238
fi
g.186_Parcheggio delle T
erme in destra Sarca, stato attuale
238
fi
g.187_Parcheggio in campagna, Milano, Patrizia Pozzi
240
fi
g.188_Schemi concettuali per i parcheggi di progetto
241
fi
g.189_Parco giochi dove si propone la realizzazione del Bicigrill, stato attuale
245
fi
g.190_Bicigrill, sezione trasversale di progetto
246
fi
g.191_Schizzo, pianta e sezioni dell’edifi
cio ligneo del Bicigrill
246
fi
g.192_Parcheggio per biciclette, Den Haag, Olanda, Accconci, 2000
247
fi
g.193_Caff
etteria nel parco di Gries, Canazei, concorso vinto da Moreno Giacobazzi
247
fi
g.194_Sustainable playground, Malmo, Svezia
249
fi
g.195_Pista polivalente nel parco termale, planimetria di progetto
251
fi
g.196_Schizzi di avvicinamento al progetto della pista polivalente
252
fi
g.198_Pista per attività sportiva e spalti terrazzati nel parco termale, stato attuale
253
fi
g.197_Chiosco nel parco termale, stato attuale
253
fi
g.199_Ecliptic Grand Rapids, Michigan (USA), Studio Maya Lin
254
fi
g.200_Ecliptic Grand Rapids, Michigan (USA), Studio Maya Lin
254
fi
g.201_Limelight, W
estonbirt Festival 2003, Gloucestershire (UK), Meyer Silberberger
255
fi
g.203_Sedute del Porto di Bremerhaven (Germania), Studio Latz & Parttner
257
fi
g.204_Beam Bridge in Lennépark, Baruth/Mark, Germania, Britta Aumuller and TObias Hamm
257
fi
g.205_Schema di possibili soluzioni del sistema di sedute
257
fi
g.202_Pista polivalente, sezione trasversale di progetto
| Indice delle immagini
18
fi g.206_Abaco dei possibili alberi ed arbusti utilizzabili ad integrazione delle attuali piantumazioni del Parco termale
258
fi
g.207_Esempio di alberi di luce, Fete des Lumières 2009, L
yon
260
fi
g.208_Esempio di illuminazione degli alberi, parco di Levico T
erme, T
rento
260
fi
g.209_Esempio di illuminazione delle acque del fi
ume, Fete des Lumières 2009, L
yon
261
fi
g.210_L’area dell’antico mulino, stato attuale
265
fi
g.211_Chalet, Eco-camping Huttopia , Francia
266
fi
g.213_T
ende nel bosco, Eco-camping Huttopia, Francia
266
fi
g.212_Eco-camping Huttopia, Francia
266
fi
g.214_Ponte Lille%
ord, Lille%
ord (Norvegia), 2006, Pushak
267
fi
g.215_Nuova passerella ciclo-pedonale, dettaglio sezione di progetto
267
fi
g.216_Le sponde del fi
ume Sarca nella zona dell’antico mulino, stato attuale
269
fi
g.217_Parco sugli argini, sezione di progetto
270
fi
g.218_Parco sugli argini, schizzo di progetto
272
fi
g.219_General Maister Memoria Park, Ljubno (Slovenia), Matej Kucina
272
fi
g.220_La struttura incompleta dell’
Albergo Sibilla, stato attuale
273
fi
g.221_Il vecchio Grande Albergo T
erme, stato attuale
275
fi
g.222_Interni d’epoca al Grande Albergo T
erme, sala da pranzo
275
fi
g.223_Interni d’epoca al Grande Albergo T
erme, corridoio giorno
275
fi
g.224_Antica Fonte e rocce circostanti in inverno, stato attuale
277
fi
g.225_Zona Antica Fonte, schizzo di progetto
278
fi
g.226_Antica Fonte in estate, stato attuale
278
fi
g.227_Antica Fonte in inverno, stato attuale
e
278
fi
g.228_Antica Fonte e inizio del percorso sulla forra, sezione longitudinale di progetto
279
fi
g.229_T
empietto della Sorgente termale, schizzo di progetto
280
fi
g.230_La Forra del Limarò scavata dal fi
ume Sarca
281
fi
g.231_Percorso panoramico sulla Forra del Limarò, schizzo di progetto
Indice delle immagini |
19
fi
g.232_Percorso panoramico a Gudbrandsjuvet (Norvegia), Jensen & Skodvin
283
fi
g.234_Percorso panoramico a Gudbrandsjuvet (Norvegia), Jensen & Skodvin
283
fi
g.233_Percorso panoramico a Gudbrandsjuvet (Norvegia), Jensen & Skodvin
283
fi
g.235_Percorso panoramico a Gudbrandsjuvet (Norvegia), Jensen & Skodvin
283
fi
g.236_Studio dei dettagli architettonici del parapetto, schizzo di progetto
284
fi
g.237_Cappella della B.
V. del Rosario, stato attuale
286
fi
g.239_Sentiero che sale a Villa Banale dal sagrato della Cappella, stato attuale
286
fi
g.238_Cappella della B.
V. dek Rosario, interno, stato attuale
286
fi
g.240_Prospetti est e sud di Villa Vianini, stato attuale
288
fi
g.241_Prospetto sud di Villa Vianini, stato attuale
288
fi
g.242_Planimetria Salotto T
ermale, schizzo di progetto
289
fi
g.243_Grand Canal Square, Dublin, 2007, Martha Schwartz
290
fi
g.244_Mercato di Barceloneta, Barcelona, Studio EMBT
290
fi
g.245_Mercato di Barceloneta, Barcelona, Studio EMBT
290
fi
g.246_Corpi illuminanti della Grand Canal Square, Dublin, 2007, Martha Schwartz
291
fi
g.247_Esempio di corpi illuminanti cilindrici
291
fi
g.248_Abaco di possibili essenze per realizzare le diverse zone percettive della Promenade
293
fi
g.249_Cascata artifi
ciale in Plaza de Nuestra Señora del Pilar, Zaragoza
295
fi
g.250_Particolare dell’impianto audio delle sedute in Piazza della Vittoria, Reggio Emilia
296
fi
g.251_Sedute in Piazza della Vittoria, Reggio Emilia
296
fi
g.252_Esempio di sedute con integrazione di pietra, legno e metallo
296
fi
g.253_Fontane a raso in Piazza della Vittoria, Reggio Emilia
297
fi
g.254_Getti di vapore, Place Mitterand, Le Creusot, Francia
297
fi
g.255_Esempio di piccolo canale d’acqua in una piazza urbana
| Indice dei grafi
ci e delle tabelle
20
graf.01_Distribuzione del campione per zona di provenienza, dati indagine 2007
172
graf.02_Distribuzione del campione per fasce d’età e struttura ricettiva scelta, dati indagine 2007
174
graf.03_Distribuzione del campione per professione e struttura ricettiva scelta, dati indagine 2007
176
graf.04_Distribuzione del campione relativamente al mezzo utilizzato per raggiungere la località, dati indagine 2007
176
graf.05_Distribuzione del campione per nucleo di persone con cui arrivano nella località, dati indagine 2007
177
graf.06_Distribuzione del campione per nucleo di persone con cui arrivano e struttura ricettiva scelta, dati indagine 2007
177
graf.07_Distribuzione del campione in base alle motivazioni che hanno portato a recarsi nella località, dati indagine 2007
178
graf.08_Distribuzione del campione in base alla durata del soggiorno ed alla struttura ricettiva scelta, dati indagine 2007
179
graf.09_Distribuzione del campione in base alla durata del soggiorno ed alla motivazione della permanenza, dati indagine 2007
180
graf.10_Distribuzione del campione in base alle attività praticate durante il soggiorno, dati indagine 2007
181
graf.11_Distribuzione del campione per fasce d’età ed attività praticate durante il soggiorno
183
graf.12_Distribuzione del campione in base alle terapie eff
ettuate alle terme, dati ACTC
184
graf.13_Distribuzione del campione per patologia che necessita delle cure termali, dati ACTC
185
graf.14_Giudizi del campione sulla percezione dell’effi
cacia delle cure, dati ACTC
186
graf.15_Giudizi medi su alcuni aspetti riguardanti la località, dati indagine 2007
188
graf.16_Distribuzione del campione in base alla tipologia di pagamento delle cure termali, dati indagine 2007
190
graf.17_DIstribuzione del campione in base alla percezione dell’effi
cacia delle cure, dati indagine 2007
190
graf.18_Distribuzione dei giudizi in merito al servizio off
erto dal personale delle T
erme, dati indagine 2007
191
graf.19_Distribuzione dei giudizi del campione in merito alla necessità o meno di migliorare determinati servizi della località
, dati
indagine 2007
192
Indice dei gr
Indice dei grafi
ci e delle tablelle |
21
tab.01_T
abella di analisi dell’evoluzione del rapporto tra T
erme e Benessere, da E. Faroldi,
Terme e A rchitettura , Milano, 2007 108 tab.02_T
abella di analisi dell’evoluzione del T
ermalismo, da E. Faroldi, Terme e A rchitettura , Milano, 2007 109
tab.03_Arrivi e presenze nei diversi ambiti turistici della Provincia Autonoma di T
rento nel 2004, dal Piano Urbanistico Provinciale
171
tab.04_Regioni di provenienza utenti termali, dati ACTC
173
tab.05_Distribuzione per fasce d’età dell’utenza termale, dati ACTC
174
tab.06_Suddivisione per sesso dell’utenza termale, dati ACTC
175
tab.07_Serie storica dei curandi delle T
erme e delle presenze al Grande Albergo T
erme, dati ACTC
175
tab.08_Servizi utilizzati dagli utenti termali, dati indagine 2007
184
tab.09_Giudizi medi su alcuni aspetti riguardanti la località, dati indagine 2007
187
tab.10_Distribuzione del giudizio del campione in merito alla necessità o meno di migliorare alcuni servizi, confronto col giud
izio
medio, dati indagine 2007
192
| Indice dei grafi
ci e delle tabelle
22
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Indice delle tav
Indice dei grafi
ci e delle tablelle |
23
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| Indice dei grafi
ci e delle tabelle
24
R
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T
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| Riferimenti storici e territoriali
_Inquadramento territoriale
1
.
Inquadr
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1
Le V alli Giudicarie Le valli del bacino del fi ume Chiese, fi no al suo sbocco nel Lago d’Idro, e quelle del bacino del fi ume Sarca, fi no alla gola del Limarò, sono chiamate “Giudica-rie” dal giudice o vicario per mezzo del quale il principe vescovo di Trento le governava. Poste nella porzione sud-occidentale della Provincia Autonoma di Trento, in Italia, appartengono alle Alpi Retiche Meridionali e si suddividono in: Giudicarie Interiori o Ulteriori, che compren-dono la V alle del Chiese, dalle sponde settentrionali del Lago d’Idro allo spartiacque di Bondo; la Busa di Tione, sino alla forra della Scaleta; la V al Rendena, dal Passo diCampo Carlo Magno a V
erdesina. Giudicarie Esteriori o Citeriori, che comprendo-no le antiche Pievi orientali: il Bleggio, il Banale ed il Lo-maso, dalla forra della Scaletta (ovest), al valico di Balli-no (sud), al valico di Andalo (nord), alla forra del Limarò (est). Le Giudicarie sono una regione montuosa per eccellenza, soggetta ad un secolare isolamento ed alla conseguente ricerca di relazioni economiche extralo-cali. Dal punto di vista geografi co, esse sono separate dal territorio bresciano della V al Camonica dal gruppo cristallino dell’ Adamello-Presanella (m 3566 s.l.m., pre-valenza di rocce a carattere tonalitico delimitate da una
fascia di scisti, di gneis e di arenarie).
Comprendono poi il Gruppo Dolomitico di Brenta (m 3173 s.l.m., prevalenza di dolomia principale del Norico), il Gruppo Cadria-Gavardina (m 2254, Alpi di Ledro), che separa la valle del Chiese dalle Giudicarie Esteriori ed entrambe dalla V alle di Ledro; il Gruppo del Casale (m 1631 s.l.m.) che divide le Giudicarie Esteriori dalla bassa V alle del Sarca. Tra questi gruppi montuosi si aprono alcuni passi di antichissima comunicazione: il Passo di Campo Carlo Magno (m 1682 s.l.m.), tra la V al Rendena e la V al di Sole; la Sella di Andalo (m 1041 s.l.m.), tra le Giudicarie Esteriori e la V al di Non; il Passo di Ballino (m 763 s.l.m.), tra le Giudicarie Esteriori e il ba-cino gardesano; il Passo del Duron (m 1046 s.l.m.), tra le
Giudicarie Esteriori e quelle Interiori.
L’idrografi a si articola nei bacini del Sarca e del Chiese e nei loro numerosi affl uenti. Il primo ha ori-gine nei tre rami sorgentiferi di Campiglio, Nambron e Genova, percorre la V al Rendena (alta valle del Sarca) in direzione NNE-NNW, a Tione devia bruscamente da ovest ad est entrando nelle Giudicarie Esteriori (media
Inquadramento territoriale_
Riferimenti storici e territoriali |
27
valle del Sarca) per la gola della Scaletta e uscendovi per la gola del Limarò riprendendo infi ne, alle Sarche, la direzione primitiva (bassa valle del Sarca) fi no al Lago di Garda. Il secondo nasce dalle vedrette di Fumo, esce dalle valli di Fumo e Daone (non abitate permanente-mente) compiendo un ampio arco da nord a sud-est nel-la conca di Pieve di Bono (Creto), riceve il contributo del torrente Adanà, defl uisce parallelamente al corso del basso Sarca, da NNE-SSW, sfociando nel Lago d’Idro. Di particolare rilevanza è la presenza di una fi tta rete di ghiacciai (Adamello-Presanella e Gruppo di Brenta), al-cuni dei quali sono, per estensione, tra i più grandi delle Alpi. Inoltre molti sono i laghi di origine glaciale; circa 87 sono, infatti, i piccoli bacini lacustri per una superfi cie totale di circa 158 ettari nel Gruppo Adamello-Presanel-la, tutti compresi tra i 1700 ed i 2800 m di quota. Assenti invece i grandi laghi, ad esclusione di quello di Molveno che, geografi camente, appartiene di fatto alle Giudica-rie Esteriori. L’assetto idrografi co naturale è stato sensi-bilmente modifi cato nel dopoguerra dallo sfruttamento idroelettrico intensivo delle risorse idriche di queste val-li. Il clima giudicariese è di tipo montano-alpino, con isole microclimatiche di tipo insubrico (tipico delle regioni circostanti i laghi prealpini, dal Lago di Garda al V erbano) nella bassa valle del Chiese, dove si osserva-no taluni elementi termofi li mediterranei quali la Erica arborea ed il Leccio. Estesi boschi di conifere ricoprono le pendici dei monti fi no a quota 1700-2000 m s.l.m.. Su-perstiti lembi di faggete si osservano sul Monte Casale, sulle Alpi di Ledro e cedui in genere sui rimanentiversan-ti delle Giudicarie Esteriori e della valle del Chiese.
Particolare menzione, sia dal punto di vista pa-esaggistico che turistico, merita il Parco Naturale Ada-mello-Brenta. Istituito nell’ambito della legge provincia-le del 12 settembre 1968, ha uno sviluppo areale di 464 kmq. Comprende quasi l’intero Gruppo del Brenta e la parte del Gruppo Adamello-Presanella che forma il baci-no del Sarca di Genova, del Sarca di Nambron e del Sarca di Nambrin, oltre a quella sul versante dell’alta valle del Meledrio (V al di Sole). Tra le specie faunistiche che lo popolano, si ri-cordano l’orso bruno, simbolo del Parco, l’aquila reale, la marmotta, il camoscio, il capriolo, il cervo e lo stam-becco. Dal punto di vista economico, sulla tradiziona-le attività agricola e silvo-pastorale, caratterizzata da un imponente fl usso migratorio, si sono sovrapposte le attività turistiche, in V al Rendena, termali e
turisti-| Riferimenti storici e territoriali
_Inquadramento territoriale
28
Pon te Ar che TERME DI C OMANO Ar co di Tr en to Lago di Gar da D o lo m it i d i B r e n ta G r u p p o A d a m e l l o -P r e s a n e l l a Lago d’Idr o RO VERET O Madonna di C ampiglio P a g a n e ll a F ai della P aganella V a l l e d e l l ’ A d i g e V a l l e d e l C h i e s e V a l R e n d e n a G i u d i c a r i e E s t e r i o r i V a l D I n O N V a l l e d e l l ’ A d i g e Tione
Riva del Gar
da Molv eno Andalo TRENT O fi g.01_ V alli Giudicarie, V alli dell’ Adige
Inquadramento territoriale_
Riferimenti storici e territoriali |
29
fi
g.02_
Aree protette del territorio della Provincia Autonoma di T
rento e
loro relazione con quelle delle province limitrofe
fi
g.03_
Carta delle polarità urbane della Provincia Autonoma di T
| Riferimenti storici e territoriali
_Inquadramento territoriale
30
che (Giudicarie Esteriori) e industriali (manifatturiere, estrattive ed altro) a Tione, V alle del Chiese e comunque in tutto il comprensorio. Dal punto di vista amministrativo, le valli Giudi-carie sono collocate nel territorio della Provincia Auto-noma di Trento, ma confi nano ad ovest con la Regione Lombardia, in particolare con la Provincia di Brescia, dove si sviluppa prevalentemente la superfi cie del Lago d’Idro. Amministrate dal Comprensorio delle Giudica-rie con sede a Tione, ente che in Trentino sostituiva le comunità montane, dagli anni Settanta fi no all’ottobre 2009, oggi sono rette dalla Comunità di V alle secondo quanto previsto dalla L.P. 16.06.2006 n°3 “Norme in
ma-teria di governo dell’autonomia del T
rentino”. Le Giudicarie Interiori comprendono 33 Comu-ni, di cui 12 in V al Rendena, 8 nella Busa di Tione e 13 nel-la V alle del Chiese; le Giudicarie Esteriori, invece, erano suddivise in 7 Comuni fi no al settembre 2009, quando un referendum con conseguente ratifi ca da parte della Provincia, ha sancito l’unione di due di essi, così da
ridur-re il numero dei municipi a 6.
La popolazione della Comunità di Valle, al mo-mento del Censimento Generale della Popolazione ef-fettuato dall’ISTAT nel 2001, era di 35.442 abitanti, pari P C O MU N IT À D I V A LLE T RE N T IN O - A LT O A D IGE I T A LIA fi g.04_
Le
Giudicarie Esteriori_
Riferimenti storici e territoriali |
31
Le
Le
Le
Le
Le
Le
Le
Le
Le
Le
Le
Le
Le
Le
Le
Le
Le
Le
Le
Le
Le
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Le
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VIST A 3 D P O LIT fi g.05_ Ponte Arche e Terme di Comano, Ortofoto IT2006 per concessione della Provincia Atutonoma di T
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al 7,44% del totale provinciale (476.442 abitanti). La po-polazione media dei 40 Comuni è di 886 unità (dal co-mune di Massimeno con 106 abitanti al comune di Storo con 4.554 abitanti) e la densità è di 30,12 abitanti/km². Al 31 dicembre 2008, secondo i dati forniti dagli uffi ci ana-grafi ci dei Comuni, la popolazione complessiva ammon-ta a 37.098 persone.
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Le Giudicarie Esteriori comprendono le antiche Pievi di Lomaso, Bleggio e Banale, cioè gli attuali comu-ni di Terme di Comano, Bleggio Superiore, Fiavé, Steni-co, San Lorenzo in Banale e Dorsino. Geografi camente formano la cosiddetta Conca di Stenico dalle caratteri-stiche di una depressione tettonica a forma allungata, lunga una quindicina di chilometri e larga tra i quattro ed i cinque, diretta da Sud-Ovest a Nord-Est, tra i 400 egli 800 metri sul livello medio del mare.
Inclusa nel medio corso del Sarca, la valle è percorsa trasversalmente dal fi ume che in sua corri-spondenza emerge, per breve tratto inciso nei depositi alluvionali, dopo essere uscito dalla gola della Scaletta e prima di entrare in quella del Limarò. Il fi ume forma anche la divisione fra le tre antiche Pievi, oggi regioni geografi co-amministrative, della conca: Banale a nord,
Bleggio e Lomaso a sud.
Il profondo solco del torrente Duina, che ha origine sui versanti settentrionali del Dos de la Torta-Gavardina (V al Marcia) divide il Lomaso, ad est, dal Bleg-gio, ad ovest. L’ampia e verdeggiante conca, a forma di anfi teatro terrazzato, è lunga una quindicina di chilome-tri e larga circa cinque. Diretta da Sud – Ovest a Nord – Est e compresa tra i 400 metri e gli 800 metri s.l.m., è contornata da monti di origine sedimentaria in pre-valenza mesozoica: a nord dalle propaggini meridionali del Gruppo Dolomitico di Brenta, a nord-est da quelle del Gazza-Paganella, a est dalla breve e bassa catena del Monte Casale, a ovest dalle propaggini settentrio-nali delle Alpi di Ledro. A sud, infi ne, dai blocchi selvosi e rocciosi del Monte Cogorna e del Monte Misone. La conca di Stenico, di chiara origine tettonica, per molti aspetti forma un’unità a sé e presenta un profi lo trasver-sale a U dovuto alle vicende glaciali dell’epoca quater-naria. Le testimonianze dell’azione glaciale sono impo-nenti e sono rilevabili, soprattutto, nei depositi morenici quaternari delle verdi pendici di Lundo, Poia, Godenzo, fi g.06_
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Comano; Stumiaga, Fiavè; S. Croce, Cavrasto, la Quadra; Premione, Stenico e San Lorenzo. Presenti sono anche i conglomerati interglaciali, nel medio corso del Duina, verso Seo e Dorsino, e lembi di morene antiche. Le vi-cende recenti sono ravvisabili nelle alluvioni torrentizie del piatto terrazzo di Campo, nel Lomaso, che trova la sua continuazione in quello di Cares-Bono, nel Bleggio, inciso dal Duina. Il fertile fondo di questa vasta conca intermontana, entro i limiti delle dimore permanenti, è tutto verde di campi, di prati, di scure chiazze boscose intervallate ai piccoli paesi; è costituito di una roccia gri-gia friabilissima, ben visibile soprattutto nei dintorni di Ponte Arche. Tale roccia è stata in passato largamente utilizzata per ricavarne laterizi nelle tradizionali copère di Ponte Arche ed è chiamata marna (argilla marina, ric-ca di calcare e di microfossili marini) del periodoeoceni-co, risalente a circa 60 milioni d’anni fa.
La cerchia dei monti circostanti è costituita da friabili marne abbondantemente coperte di detriti mo-renici abbandonati durante l’ultima delle almeno quat-tro grandi invasioni glaciali provenienti dall’ Adamello, dalla Presanella e dal Cevedale, dirette all’alta pianura Padana dove riuscirono a costruire l’imponente anfi tea-tro morenico del Garda, tra V erona e Brescia. Tutt’intor-no, a circa 800 m di quota dove si situa il limite superiore dei prati coltivati, si esaurisce il fondo marnoso coperto di morenico e comincia il bosco fi tto di pini, di larici, so-prattutto di abeti bianchi e di abeti rossi (pegi), oppure subito emerge la viva roccia ben più antica delle marne,
anche se egualmente d’origine marina.
Storicamente le Giudicarie Esteriori hanno co-stituito un crocicchio di civiltà, una mediazione di cul-ture diverse, alpine e padano-gardesane, abitate fi n dall’epoca preistorica, come dimostrano i rinvenimenti silicei sul fondo del lago di Molveno e, soprattutto, il vil-laggio su palafi
tte dell’età del bronzo di Fiavé.
Successivamente, vi si insediarono popolazio-ni retiche, delle quali abbiamo testimonianza grazie Stenico Selva martin a Seo Fiume Sarca V alle vers o il pass o durone Prati di S an M artin o fi g.08_ Villaggio palaffi
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ad alcuni ritrovamenti a Stenico. Nel periodo romano-imperiale erano comprese nel territorio del municipio di Brescia, ascritto alla tribù Fabia. Reminescenze di que-sta appartenenza all’area bresciana protrattasi, sembra, fi no all’alto medioevo, potrebbero essere i possedimen-ti della comunità del Bleggio e del Lomaso sui monti ren-denesi e la divisione in Quadre delle Pievi stesse e dei
monti comunitari di loro spettanza.
Il Bleggio trasferì “ogni ragione e diritto” sulla montagna del Bedole al comune di Mortaso (oggi Spiaz-zo) nel 1500; il Lomaso, invece, vendette i suoi beni, da antica data concessi in affi tto ed enfi teusi ai comuni ren-denesi, il 23 marzo 1628. Il ricordo diretto della divisione in Quadre si ha in alcuni toponimi: la Quadra del Bleggio, le Quadre sul Monte Casale e sul Monte di San Lorenzo in Banale. L’alto medioevo è caratterizzato da un’interes-sante infl uenza culturale da parte della vicina area gar-desana. Ne sono testimonianza, ad esempio, le tracce di scultura barbarica nelle chiese poste lungo gli antichi tracciati di strade e sentieri. La presenza di altre espres-sioni iconografi che medievali successive, quali le pitture fi g.10_
Pluteo altomedioevale del battistero, Chiesa di San Lorenzo,
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resco di Cristoforo Baschenis nella crociera dell’abside,
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Cripta romanica del Santuario di S. Croce del Bleggio
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romaniche della cripta di Santa Croce del Bleggio (san-tuario con croce monumentale), o gli aff reschi gotici e tardogotici presenti in numerose chiesette ed i succes-sivi cicli cortesi dei Castelli di Campo e di Stenico, non-ché dei palazzi nobiliari di Fiavè, fanno pensare ad una
discreta attività culturale della valle.
In questo senso, sono da ricordare le numero-se testimonianze pittoriche lasciate dalla nota famiglia di aff resca tori dei Baschenis. In particolare, i cicli della Chiesa di San Felice a Bono, della Chiesa di San Giorgio a Dorsino, della Chiesa di San Rocco a Pergnano e della
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Sclemo.
Nel XVI secolo alcuni scrittori e poeti avevano istituito una specie di cenacolo di artisti fortemente impegnati nel diff ondere la cultura latina. Biblioteche erano raccolte nei due castelli principali delle Giudica-rie e nelle residenze nobiliari del Bleggio e del Lomaso. Conteso tra i signori d’ Arco, insediatisi a Castel Spine nel 1205 richiamati dalla comunità lomasina per difendersi dai soprusi dei signori di Campo, e i Da Campo stessi, il castello di Stenico era la sede del capitano vescovile delle Giudicarie. Quale sede giurisdizionale Stenico fu in attività fi no al 1931. L’architettura tipica delle Giudicarie Esteriori prevedeva un largo uso dei tetti di paglia, oggi scom-parsi a causa dei numerosi incendi e delle disposizioni legislative che ne hanno vietato la realizzazione nel cor-so dell’Ottocento. In generale la casa giudicariese, ad esempio, è in muratura con imponenti sovrastrutture lignee e grande timpano aperto. Le architetture rustico-signorili esaltano la presenza di bifore, loggiati e portali con cornici in pietra. Altro elemento tipico erano i ponti in muratura di collegamento tra i fabbricati. Esempi ben conservati di questo tipo di edifi ci sono sparsi un po’ in tutti i villaggi del comprensorio, ma meritano certo fi g.16_
Castel Campo, sec. XV
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menzione particolare i borghi di Rango, di San Lorenzo in Banale e di Canale di Tenno, inseriti anche nel circuitoturistico dei Borghi più belli d’Italia.
La strada del Passo del Duròn fu per parecchi secoli il tramite diretto dei commerci tra la Rendena e la stessa V al di Sole ed il porto di Riva del Garda, non-ché interessata dai fl ussi degli emigranti. La forte pover-tà della popolazione della valle, dedita principalmente all’agricoltura, favoriva emigrazioni massicce. L’apertu-ra ottocentesca della strada del Limarò e della Scaletta (attuale Strada Statale 237 del Caff aro) sostituì l’antica via di comunicazione, della cui rivalorizzazione si discute oggi. Proprio in corrispondenza della costruzione della nuova strada, nonché dell’inizio dello sfruttamento ter-male in senso moderno, nella seconda metà dell’Otto-cento, andò formandosi l’abitato di Ponte Arche, dive-nuto il centro di convergenza ed il principale nodo di traffi co della conca. Attualmente, il paese è divenuto sede municipale del nuovo Comune di Comano Terme, derivato dall’unione dei Comuni di Bleggio Inferiore e di Lomaso. Al 28 Febbraio 2010, la popolazione residente di Comano T erme è di 2886 persone. fi g.18_
Tipici ponti in muratura,
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fi g.20_ Borgo di Rango
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