CONCLUSIONI
5 Conclusioni
In questo lavoro di tesi è stato sviluppato un trasmettitore TETRA/DMO in tecnologia SDR mediante il framework OSSIE SCA-compliant. Per la parte hardware è stata utilizzata la prima versione della Universal Software Radio Peripheral (USRP) della Ettus Research e i test per la validazione sono stati effettuati mediante un PC con processore Intel Core Duo con frequenza a 1,83 GHz e un analizzatore di spettro vettoriale. Il trasmettitore è stato sviluppato utilizzando l’ambiente di sviluppo Eclipse su distribuzione Ubuntu 10.04 mediante il tool OSSIE Eclipse
Feature (OEF), che ha permesso la costruzione del sistema a blocchi; ciascun componente è stato
programmato in C++ nel rispetto di quanto previsto dallo standard TETRA/DMO, senza la
necessità di dover conoscere il linguaggio CORBA o di dover scendere a livelli di programmazione più bassi, riducendo la complessità di programmazione.
È stato inoltre possibile apprezzare i benefici offerti dalla tecnologia SDR: infatti, da un punto di vista economico, l’adozione di questa tecnologia risulta particolarmente vantaggiosa poiché eventuali modifiche per l’aggiornamento del sistema e l’ottimizzazione delle prestazioni possono essere realizzate a livello software, riducendo significativamente i costi di gestione.
Il trasmettitore realizzato presenta un ampio margine di flessibilità: infatti l’impiego della tecnologia SDR e il framework utilizzato permettono la modifica e l’ottimizzazione di ciascun elemento della catena di trasmissione da parte di eventuali sviluppatori futuri. È stato riscontrato un grosso limite dovuto all’uso del framework OSSIE in merito alla portabilità della waveform:
quest’ultima può essere eseguita facilmente nell’OS in cui è stata implementata mentre ha bisogno di modifiche non banali per essere eseguita su altri calcolatori/OS in quanto ogni componente dovrebbe essere rigenerato.
Eventuali sviluppi futuri potrebbero portare all’introduzione di algoritmi di crittografia per rendere le comunicazioni più sicure, all’aggiornamento dello standard alla versione successiva, alla
realizzazione di un trasmettitore che lavori in tempo reale, ed, eventualmente, all’implementazione del ricevitore TETRA/DMO su tecnologia SDR. Disponendo sia del trasmettitore che del ricevitore TETRA si potrebbe realizzare un sistema full-duplex che potrebbe così gestire le comunicazioni di gruppo (eventualmente con gestione delle priorità).
Conclusioni
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Altri sviluppi futuri potrebbero interessare l’implementazione di un terminale che utilizzi, oltre che la modalità DMO, anche la modalità TMO, interagendo così con l’infrastruttura TETRA presente nel territorio.