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Nella tormenta

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Academic year: 2021

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LE SCHEDE DIDATTICHE DELLA MAESTRA MPM

Nella tormenta

Aaron, a dodici anni, aveva visto ogni sorta di tempo, ma mai una nevicata come quella. Era così fitta che non lasciava passare la luce del giorno.

Ben presto la strada fu coperta completamente.

Il vento divenne freddo come il ghiaccio. La strada che portava alla città era stretta e tortuosa.

Aaron non sapeva pìù dove fosse, non riusciva a vedere nulla attaveso la neve, e il freddo cominciò a penetrare la sua giacca imbottita.

Non capiva più dove fosse l'est e l' ovest dove si trovasse il villaggio, e dove la città.

Il vento fischiava, ululava, faceva girare la neve in mulinelli. Sembrava che dei folletti bianchi giocassero a rincorrersi nei campi. Una polvere bianca si levò sulla terra. Zlateh si fermò. Non poteva più andare avanti. Piantò

testardamente i suoi zoccoli forcuti in terra e belò come se pregasse di essere portata a casa. Dalla sua barba bianca pendevano ghiaccioli, e le corna

erano incrostate di ghiaccio.

Aaron non voleva ammettere il pericolo, ma sapeva bene che se non avessero trovato riparo sarebbero morti congelati.

Quella non era una tempesta qualsiasi, era una terribile tormenta. La neve gli arrivava alle ginocchia. Le sue mani erano intorpidite, e non si sentiva più le dita dei piedi. Quando respirava gli sembrava di soffocare. Gli pareva di avere un pezzetto di legno al posto del naso, e se lo strofinò con la neve.

Il belato di Zlateh rassomigliava ora a un pianto: questi esseri umani in cui aveva tanta fiducia l' avevano trascirata in una trappola. Aaron cominciò a pregare Dio per sé e per l' innocente animale.

Improvvisamente scorse qualcosa che sembrava una collina. Si domandò che cosa potesse essere. Chi aveva ammucchiato la neve in un cumulo così colossale? Quando sì awicinò, si accorse che era un grande covone di fieno che la neve aveva ammantato.

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LE SCHEDE DIDATTICHE DELLA MAESTRA MPM

Aaron capì subito che erano salvi. Con grande sforzo, si scavò un passaggio nella neve Era un ragazzo di campagna e sapeva che cosa fare.

Quando raggiunse il fieno, scavò una nicchia per sé e per la capra. Per quanto potesse essere freddo fuori, nel fieno fa sempre caldo.

E il fieno era cibo per Zlateh cbe, appena ne sentì l' odore, fu contenta e si mise a mangiare.

Zlateh, dopo aver mangiato a sazietà, si sedette sulle zampe posteriori, e sembrò aver ritrovato la sua fiducia nell'uomo.

Aaron mangiò le sue due fette di pane e formaggio, ma aveva ancora fame dopo il difficile viaggio. Guardò Zlateh e notò che le sue mammelle erano piene.

Le si sdraiò accanto mettendosi in modo che mentre la mungeva poteva farsi schizzare il latte in bocca.

Era denso e dolce. Zlateh non era abituata a essere munta a quel modo, ma non fece resistenza.

Al contrario, sembrò ansiosa di ricompensare Aaron per averla portala in un rifuugio di cui si potevano mangiare pareti, pavimento e soffitto.

Il fieno, l'erba, i fiori di campo secchi emettevano il calore del sole estivo.

Zlateh mangiava spesso: spiluzzicava di sopra, di sotto, a destra e a sinislra.

Il suo corpo sprigionava un calore animale, e Aaron le si rannicchiò contro.

Aveva sempre amato Zlateh, ma ora la sentiva come una sorella. Era solo, lontano dalla famiglia, e aveva voglia di parlare a Zlateh.

- Zlateh che ne pensi di ciò che ci è capitato?

- Meee, rispose Zlateh.

- Se non avessimo trovato questo mucchio di fieno, a quest' ora saremo belli e congelati.

- Meee, fu la risposta della capra.

Se la neve continua a cadere così, dovremo stare qui per dei giorni - spiegò Aaron.

Meee, balzò Zlateh

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LE SCHEDE DIDATTICHE DELLA MAESTRA MPM

E va bene, diciamo allora, tu non puoi parlare, ma so che capisci. Io ho bisogno di te e tu hai bisogno di me. Non è vero?

- Meee.

Aaron coninciò ad avere sonno.

Si fece un cuscino con un po' di fieno, vi appoggiò la testa e s'appisolò.

Anche Zlateh si addormentò.

Isaac Bashevis Singer, “Zlateh la capra e altre storie”

Comprensione e produzione del testo

Sottolinea tutti i dati relativi alla descrizione della tormenta di neve e poi trascrivili sul quaderno.

Ora tocca a te: immagina di essere il protagonista di questa avventura.

Racconta mettendo in risalto i sentimenti provati di volta in volta. Puoi aiutarti con questa traccia:

- disorientamento, ansia - infuriare della bufera, paura

- ritrovamento di un rifugio, sollievo - sicurezza raggiunta, serenità

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