LA COLONIA LIBERA
OPERA LIRICA IN 4 ATTI
PAROLE
DILUIGI ILLICA
MUSICA
DIPIETRO FLORIDIA
(102602)
ROMA
-TEATRO COSTANZI
Stagione
diPrimavera 1899
G. RICORDI & C.
EDITORI—STAMPATORI
MILANO
-ROMA
-NAPOLI
-PALERMO
-PARIGI
-LONDRA
Breitkopf
&
HartelBoosey &
Co. F. StefaniLipsia. New- York. Buenos-Ayres.
(Printed inItaly).
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stesso, sia nella sua integrità, sia informa
di riassunto o di descrizione, ecc.,quanto
dal vendere copie di edizionicomunque
contraffatte,riservandosiogni più lataazione a tutela della loro proprietà.PERSONAGGI
ROSARIA Soprano
JUANILLA Soprano
SALVADOR
. .Tenore
IL MATACECO Baritono
PORFIRIO Basso comico
PIAZZETTA,
ilveneziano
ìALONZITO, balbuziente ...
\Tm
°re
PIQUILLO Ragazzo
UN VECCHIO,
ilnonno
diRosaria .... Basso
Ruiz,
ilpiù
forte dellaColonia - Ines, cameriera
diJuanilla
La Gaucha - La moglie
diPorfirio - Una bambina Uomini
-Donne
-Fanciulli e Fanciulle della Colonia
Garzoni d'osteria
-Inservienti del Mataceco.
Nell'alto Messico.
— Prima
metà del secoloXIX.
da una
delleNovelle Californiane di Bret-Harte - Mliss -
i tipi
dei protagonisti: Rosaria
eSalvador,
eVidea
<(
della compagnia drammatica piuttosto rinomata, che
alterila
melodrammi, farse da scoppiar dal ridere, ballo,
lotta,canto,
ecc., ecc. »pel Titolo:
dai tanti meravigliosi racconti di viaggi dei moderni argo- nauti alla ricerca d'un vello d'oro che, nella seconda metà del secolo passato, fuggenti l'Europa già nelle con- vulsioni della imminente rivoluzione, gittati dalle for- tune del caso
edegli oceani
sii ledisabitate lande delle Americhe, vi diedero vita a molte piccole Colonie
lequali, oggi, riunite, sono Repubbliche, Stati, Potenze, ma allora
terrevergini
>che,nuove madri ai nuovi
figli,largivano
l'
oro
delleloro riviere
ede loro monti, la pace
ela calma
dell'
esistenza.
Ora
iprimi coloni, spaglinoli
lamaggior parte, ad
una di codeste Colonie - nell'amarezza del forcato
esilio-
imposero
il titolo ili« Libera », sarcastico rimprovero alla vecchia Europa, a lor modo di vedere, terra classica degli eterni schiavi.
Eppure
iloro
figli,a distanza di sole due generazioni, a difesa
dellepersone
edegli averi, furono
costrettia crearvi una specie di Codice strano perchè fatto di un articolo unico:
« Chi in qualunque modo dà noie alle persone e cose... via! »
severissimo Codice poiché -
esilio-,
t
a traverso ai vasti
earidi deserti intorno a quelle oasi di verde, tra belve,
ild'una ingrato,
imiasmi
e il solejmplacato
euna scarsa bisaccia di viveri detta
« lamisericordia di
Dio
»per tutto corredo di viaggio, poteva bene defi- nirsi - una mala morte.
Or ecco come,
ebenché Colonia di gente bonaria, lavoratrice, agiata, personaggi più adatti alla commedia
che alla tragedia, quell'epiteto ài - Libera
-,a
cosìbreve
distanza di tempo sbugiardato, piuttosto che una ingiuria
alla antica madre Europa, può suonare invece
sìcome
una amara ironia.
La Scuola.
La
casa delComune. — E un ampio
stanzone,giàsala di consiglio,municipio, auladelleadunanze, tribunale;però presentemente e definitivamente è—
La scuoladella Colonialibera
—
essendosi questaarricchitadiun
giovane maestro di scuola.In faccia
ampie
finestrate, protette dastuoie di vimini, che dal suolovanno
su su fino a toccare il soffitto di legno.I banchi di scuola
sono
vecchie tavole di «posada» cedute apoco
prezzo dall'oste PorfirioallaComunità. Un banco
èdiscosto da tutti e in faccia^a questo, pure isolato, il piccolo tavolo pel maestro.
L'ingresso della scuola dà sul giardino.
È
il mattino.Fuori nel giardino
un
trillo di passero dell'aloe— una
aloetta.Salvador
si affaccia alla porta dicomunicazione
e si sofferma ascoltando.Salvador È
l'aloèttache su
fragilrama
d'un'acacia
fioritacome ogni
dì saluta l'aurora, gentil fatacanora
che mi desta
emi chiama
inneggiando
a laluce ed
alla vita!(si avvicina algiardinoed ascolta)
Armoniosa vola - ogni sua nota,
forseparola -
diuna lingua ignota!
Quanta dolcezza
!...- Quanta poesia
!Par carezza - d'amor!...
(s'avvicinaallafinestra, ilgorgheggiocessa)
Volata
via!...(sollevale stuoie aprendotutte le finestrate.
La
luce pienadelgiorno irrompe.—
Sal- vador siede alsuotavolo e scrive alla madre)Mamma adorata
e santa,ove
inmorbida china digrada
la collina'che
diverde
siammanta
ai
tepori
diMaggio,
sta il villaggio.
- Casette civettuole, bianche,
ridenti al sole.Torreggiano lontano
le
nevose giogaie. A
valle ilpiano
si
stende
arido,immenso.
Qui vivo ed
a tepenso!
È
laColonia
liberalStranamente
lafervida
vita infebre
vi turbina...Batte
es'affonda l'avido piccone entro
leviscere de
la terra.Ne balzano
faville
- da ogni poro
a
mille
amille - ...È
l'oro!Io modesto dischiudo
lamia scuola
asvariato stormo
di scolari,
ed indago
umane menti con
lamia parola.
A suscitar de
l'oro delpensiero
la favilla sopita,
insegno
ilvero - predico
la vita,quel che -
fanciullo- da
teappresi anch'io:
« il
bene -
il bello- Dio!
»(A untratto vien gittatodafuoriun grossofiore di florimonio,cheva a cadere aipiedi di Salvador. Eglisorpreso sichina a raccoglierlo.
Una
risataargentina echeggia.È
unafanciullabizzarramente vestita che si dondola seduta sopra un ramo di pesco in fiore, addentando una mela).Salvador La
selvaggia!...(avvicinandosiallafinestrata)
Sei
tu?
Rosaria
Io, sì!
Salvador Che
failassù?
Rosaria
Io? Nulla! Guardo
il sole ebevo
l'ariach'ho intorno.
Salvador E
gitti fiori!Rosaria Lo avete interrogato
il fior
che v'ho gittato?
Salvador Ebben?
Rosaria Dice: Buon
dì!Salvador Perchè non vieni qui?
Rosaria Perchè...
Guai se
ridete!Salvador Non
riderò!...Rosaria
Sicuro?...
Giuratelo
!Salvador Lo giuro!
Rosaria Vengo
!- Hop-là
!(scavalcalaringhiera e balzainiscuolacon un salto)
Son qua!
Salvador
Questi modi non vo'! C'è ben
laporta!
Rosaria Ecco perchè non vengo!
Non c'è chi mi
sorrida,o
chimi voglia
bene...Invece ognun mi sgrida!
Dietro
aimiei
passi-
ibimbi
tiran sassi...Tutti son contro me!
E voi
stesso...Perchè?
Salvador
Tu
lecompagne stuzzichi; ed invano
iopredico
la pace;...Rosaria 10
sto zitta!Salvador Se
tace11
labro tuo, ben
sileva
lamano!
Non
ci fuverso da
letue
forestequi
trarti a le lezioni...Invan carezze
e doni!...Ove
lescarpe?
i libri? ilvel?
laveste?
iRosaria rimane unpo'confusa.I suoi piedi sonoinfatti ignudi ed i suoi capelli sono appena tenuti insieme da un arruffato nodo fatto di fiori e di erbe strette da vischiola)
Un giorno vieni
e diecigiorni manchi!
C è una
lite?Sei
tu!Chiamo? Non
ci seipiù!
E
se ci sei... c è laselva nei banchi!
Oggi son scarabei! Domani
èun nido!
Un
dìqualcosa
striscia;hai portato una
biscia!...E piangi,
emetti muso,
se tisgrido!
Rosaria
Sì!
Vivo ne
la selva.È tanto buona
!Ed ha per me
carezze...e sorrisi, e
profumi...
emelodie!
Là susurran
le brezze...gorgheggiano
gli uccelli,... el'onde chiare
han voci blande
enon parole amare!
Ho fame? Han miele
l'api, ilprato ha
fragole, e frutti gli alberi...Ho sete? Da
laroccia fresche, limpide l'acque zampillano...
Vo' riposare? Morbido, olezzante è
ilmusco, e mite ombrìa su me versan
lepiante
!Sì!
Là vive Rosaria, a
lagrand'aria,
làdove
ilbosco
e il solehan ombre
eraggi
enon male parole!
(scoppia in pianto dirotto)
Oh! lasciatemi piangere!
Salvador
Ritorna a scuola
e tidirò novelle, t'insegnerò preghiere,
inni,canzoni,
il
nome
dellecose, de
le stelle, e della vita tutte lecagioni.
Perchè
sipiange
e ride ti dirò, equanto
iostesso
so...Verrai?
Rosaria
(asciugandosi rapidamentegli occhi etornandosubito allegra)
Verrò
!Ma...
patti chiari!Guai
se Juanilla...Salvador
Non pensarci per
ora!...E
latua veste?
Rosaria È
lànel bosco!...
Salvador Dove?
Rosaria
A casa
mia,...nel tronco
dellaquercia, presso
l'aloe...Volo...
e ritorno...(staper uscire,
ma
siferma ancora conungesto diinfantile minaccia)Ma... per Belzebù...
se
ancora
alcun...Non mi vedreste più!
(esce rapidamente).
Entra Porfirio
con un
cesto di provviste.Porfirio Ecco qua!
(vedendoSalvador assorto,ne segueladirezione dello sguardo,e siaccorge di Rosaria giàlontanaverso il bosco)
La selvaggia?
Salvador
Torna a scuola!
Porfirio
Torna? Dunque ha da avere un certo debole per voi!
Salvador Vi
dico...Porfirio
O che non s'affezionano
lescimmie?...
lo zarillo?... lachiquilla?
(tira fuorile provviste dal cesto)
Formaggio montanino e vino - che
scintillacome rubino -
al solemeridiano.
Più
facileè piegare un vecchio ontano o
afferrar l'aria!...Salvador Di che?
Porfirio
Volevo
dire... diRosaria!
(Porfirio rimettele provviste nel cesto, entra dalla porta di sinistra e ritorna quasi subitosenza ilcesto.
Un
canto lontanissimoche siavvicina:Ah
vieni, vieni, blanda cantilena nata fra imonti
de l'Andalusia.Vieni, vieni per l'aura serena, soave idioma de la patria mia.
Perchè mi
porti solo ricordanze di antichi affetti e di lontani lidi?Chè non mi
porti ancora le speranze,i baci e il bisbigliar dei nuovi nidi?)
Porfirio
(a Salvador, alludendoall'Andalusia)
Canto vostro!
Salvador
(commosso)
Mi parla dolcemente de
lamia
casa...de
lamadre mia.
Porfirio Già! Voi
sieteun bollente
figliod'Andalusia
!Salvador
Io son calmo. Non turba
lamia
vita falsabrama sopita
d'ambizione o d'orgoglio. Nulla
iobramo!...
Osservo, studio, penso, vivo ed amo!
Porfirio
Gran cosa rara un uomo senza voglie!
Volete un mio parer? Pigliate moglie!
(con mistero)
Se
lodico
è...che
so...quello che so!
Ma basta! Ora un
favore!...Vi dirò:
Fo
l'oste.È mio mestiere
di divertir lagente che viene
a bere...e
se talora s'ubbri'aca lietala «
Legge
»poi
deltutto non
lo vieta.- Dunque, ho pensato dar degli
spettacoli e scritturatoho già
lacompagnia.
Ora -
(èquesto
ilfavor) -
di grazia,fatemi due sgorbi
soli di calligrafia:«
Come qualmente
«
avvertita
è lagente
« etcastera, eccetera...
«
che:
lìMataceco
(ilcapo)
èceleberrimo
« etcagtera, etcaetera...
«
E
gli altri, tutti celebri!«
E
ledonne...
bellissime,abilissime
« etcastera! etca?tera!
Sta ben?
Salvador
Sta ben
!Porfirio
Col Mataceco stesso
pelpermesso - verrò.
Intanto,
viringrazio
!(leva unfogliettoeloconsegna) Il conto... e
vò!
(Salvadorloarresta. Piegalaletteracheaveva scrittoprima, lachiudee la consegna aPorfirio unendovi unpiccolo sacchetto di denaro)
Salvador È per mia madre!
Porfirio Bravo!
(prendelalettera; poi, abbassando lavoce) E... se
volete
moglie... ne ho
tre...ricche!!! Voi
sceglierete!(esce).
(La scuolapoco apoco si riempiedi unaallegra e vivace schieradiscolari di tutte le età,dallabambina algiovane fatto.
—
Tuttientrano rumorosamente dal giardino o dalla portadi destra. Si stipano sui banchi salutando il maestro. Entra frettoloso Alonzito,un pezzodi giovanotto, che sicredein ritardo.È
balbuziente ed eccitale risa degli scolari).Gli Scolari Buon giorno
!Alonzito
(balbettando)
Alfon-so
èma-lato, non vie-ne
!(risate. Salvadorsi rivolgeseveramente)
Salvador Chi ride?
Gli Scolari Io no!
Salvador
Silenzio!
(ai balbuziente)Va
altuo posto!
Chi manca ancora?
Gli Scolari
(conbaccanopremuroso)
Hernandez,
Piquillo, Pedro, Henriquez, Juanilla!
(ma eccoche labella Juanilla giunge conlàcameriera)
JUANILLA
(almaestro, confare affettato diconfidenzae superiorità)
Oggi ancora
inritardo!
(alla cameriera) (Ines,
giù
lamantiglia!)
(al maestro)
Non
ch'iomanchi
dizelo!
Son tanto mattiniera!
(allacameriera)
(Togli
ilvelo!)
(al maestro)
Ma
sìlunga
è lastrada
che...
(alla cameriera)
(Bada,
grulla,bada
!Tu mi strappi
i capelli!)(al maestro)
Ed Or SOn qui
!E
vidico:
(alla cameriera)
(Tu va!)
(al maestro)
Buon
dì!(agliscolari)
Buon
dì!(Lacamerieraesce. Juanillavaasedereal suoposto alprimobanco).
Salvador
Un'allieva novella,
che pur
v'ènota,
faritorno
ascuola.
Spero, che accolta qui come
sorellasarà da
tutti.- È desiderio mio,
che
sulpassato
siaperdono e oblìo!
<mormorio fragliscolari, che commentano sottovoce ed instigano Juanilla a parlare.
Juanillaalzandola
mano
chiede di parlare)Juanilla
(semprecol suofare affettato)
Se Rosaria
èche viene, so ben
io !...Sta
ben...perdono,
stabene
oblìo;dico... sta
bene
!2
Ma prego, esigo, voglio che
ilmio posto mi
siadal suo discosto,
non per orgoglio del mio diverso rango,
enon perchè
l'èmatta,
ma perchè imbratta
le
mie
vesti difango.
(Juanilla siede in mezzoadun mormoriodiapprovazione. Salvador silevasdegnato)
Salvador
Mi meraviglio,
signorina... che...'Ma ad untrattola portadel giardino sispalanca con fracasso, Rosaria e Piquillo si precipitano in iscuolacol viso acceso.
—
Piquillo piange rumorosamente. Rosaria è moltoeccitata.Con laveste, che ella haoraindossato, sembra più stranamente ve- stita di prima ed ancorpiù selvaggia. Si rivolge a Salvador imperiosa):Rosaria
Se voi mi date
torto,vado
via!Salvador Ma che avvenne? Che c'è?
(Piquillovorrebbe parlare,
ma
Rosaria minacciosalopreviene)Rosaria Io parlo!
Salvador
(aPiquillo)
.
Perchè piangi?
Piquillo
M'ha picchiato!
(Juanilla etutti gliscolari silevano rumorosamentea protestare controRosaria)
Juanilla
eScolari
Noi non vogliamo
ilposto presso
a lei!Salvador
Silenzio
!Rosaria
(colpugnoteso versotuttigliscolari) Il
posto presso
avoi?
Salvador
(aRosaria)
Silenzio!
Rosaria, Juanilla
eScolari
(tumultuando) Il posto!...
Salvador
Basta
!Juanilla
tScolari
Al bosco ancora torni
!Al bosco! Al bosco!
Rosaria
(aSalvador)
Fateli tacere, se
no, per
Bacco!...Salvador
Andiamo! Siate buoni!
Juanilla
eScolari
Via
laselvaggia! Presto
al bosco!...Presto!
Rosaria
(picchiaconforza un pugnosultavolo delmaestro,rovesciandoilcalamaioedisordinando tutto;poidenudale braccia, rimboccandolemanichecon atto disfida)
E chi ha coraggio, venga avanti! Io
resto!Scolari Via! Via!
1
Salvador
(con forza)
Silenzio! Or chi son
ioper voi?
Io
solcomando qui!
(ritornapocoapoco ilsilenzio.Gli scolari riprendono iloro postimormorando)
Salvador
(aPiquillo)
Al posto tuo tu va! -
Riparleremo poi
!(Piquillosiede alprimo banco. Salvadorfa cennoaRosariadi prender postoaunbanco separato.
La
fanciulla haunoscattodi rivolta;ma
ad unosguardodi Salvador chinail capo ed obbedisce in silenzio.
La
calma usuale è tornatanella scuola).Salvador
(siedealsuo tavolo e vi ripara aldisordine)
Chi ha svolto
iltema dato?
JUANILLA
Io!...
Molto bene, credo; chè marna m'ha dato un bacio - ed un bacio papà!
(eadun cennodi Salvador esce dal suo banco e viene a situarsi inmezzoallascuola perrecitare ilcompito)
«
Bella è
la vita. »Vien
lamamma
adestarmi ogni
mattina,...mi bacia
inviso con un
sorriso,sollevando
del letto la cortina.Mi
calza,carezzando
il picciolpie
lacameriera;
e
- una leggera
veste indossata, -
iobevo
ilmio
caffè.Fo'
toletta(secondo
lestagioni).
Ma
iltempo
vola...mi
affretto ascuola,
ove con lode svolgo
le lezioni.Quando poi sono
acasa
ritornata,marna m'annoda
d'ultima moda
il bel vestito
per
lapasseggiata.
Col cappellino
apiume
e la velettae
l'ombrellino...e l'occhialino...
così
abbigliata insomma,
ioson
perfetta!Usciamo a passeggiare,
e: «Ben
vestita! »ognun mi dice - ed
io, felice,dico
a lamamma mia:
«Bella
è la vita! »(fa un grazioso inchinoe torna alsuo posto frail mormorioammirativodegli scolari)
Salvador Udiamo
leimpressioni.
Scolari
È
bello!Alonzito
B...ello!
Scolari
— È magnifico
!— Splendido!
— Un
gioiello!Rosaria
(picchiandoungran colpoapalme apertesul suo banco)
Volete
ilparer mio?
Brutto! Orrendo!
Salvador Rosaria
!Rosaria
Pretendete ch'io menta?
E brutto come... vero Dio
!Scolari
— Ah
!questo è troppo
!— E troppo!
— A
far delchiasso
è leisempre
laprima!
— Abbasso!
— Abbasso!
(Salvadorsi rivolgesevero a Rosaria eimponesilenzio agli scolari)
Salvador
(a Rosaria)
Spiega
ilperchè!
(agliscolari)
Tacete
!Rosaria
(levandosicon impeto selvaggio ed inpredaagrande emozione)
Per me
la vita è là,ne
la foresta;è il
primo raggio
delnascente
sole,è
ilcanto degli augelli;
è ilgran meriggio
di
foco, è
lalunar calma notturna
!Le rame lunghe, ombrose
si
stendono su me come carezza
di protettriciombrie;
susurra
il.vento
echi smarrite
dilontane voci;
le
pioventi rugiade de
lesere son misteriose lagrime;...
là
sento che
sullamia miseria
v'èchi piange
epenso
aldolce nome ch'io conobbi
sol
per
leingiurie
eTonta:
la
mia mamma
!Io
làl'invoco a
tuttavoce: Mamma
!...Là
sì bellaè
la vita!(Squillilontanidicornettadapostiglione, e poi tintinnìodisonagli.Nellascuolasi desta vivissimacuriosità).
Scolari
— Che avviene?
— Che
cos'è?
—
Squilli!...— Chissà perchè
!(EntraPorfirio dicorsa, urlando atuttavoce)
Porfirio
È
lui!È
ilMatacecoL. È
ilgrande
attore!Io
corro...volo
e loconduco
qui.(evia di corsa)
Scolari
-
È un commediante?
— O forse un gran dottore?
-
Un saltimbanco?
— Un cavadenti?
—
Sì!-
Un che coll'occhio
fadormire
lagente!
Eccolo con Porfirio!
— Attenti!
— Attente
!(Porfirio con importanza introduceilMataceco;mentredalfondosiaffollanocuriosamente vecchi,vecchierelle edonnicciuole cheguardano con sorpresa quel gran personaggio tutto copertodi alamari. Il Matacecofa uningresso impressionante).
Mataceco
Segretario
carissimo,...Maestro amabilissimo...
Due
parole... emi sbrigo chè non sono uora d'intrigo, nè sono un fanfarone
che batte
iltamburone ad ogni detto
per
fare effetto...Io son modesto!
Quindi...
fopresto!
Scolari
(susurrando a gruppi)
— Oh come parla bene
!— È un grande attore!
— Che modestia!
— Che modi da signore!
Mataceco
Vengo...
dalmondo
!E
bello ebrutto da cima
afondo l'ho scorso
tutto!...Son nato
ricco enobile;
pur nuovo lustro arreco
almio blasone. È gloria chiamarsi
: ilMataceco
!10
dellascuola
classicaho per
divisa eaccetto
11
principio
dimassima:
«
Con
l'utile il diletto. »Alterno
allatragedia
il
dramma,
lacommedia, squarci
dipoesia,
mimica, quadri
plastici,gara
di lotteerculee
e giochi
dimagia!
...
Insomma
fo-
ditutto un po'
ma
divertire-
lagente
io so.Moralità...
con
varietà,il
mio segreto -
statutto qua.
La mia grand'
arte eclettica sa far tutticontenti
:il
vecchio malinconico,...
il
baldo
eallegro
giovane,...e
quindi indispensabile son per
tutte legenti!
Son
figli delleAmeriche
i
miei compagni...
e veneti...e inglesi... e russi, e asiatici...
...Tutti celebrità!...
Ma questo colto pubblico
vedrà... vedrà... vedrà!...Ecco
ilmio vanto
emerto gentile
e forte sesso, (tutti savi,son
certo!...)(trovandosi vicino albanco diRosaria fapercarezzarle laguancia;
ma
lafanciullacon bruscaviolenza glirespingeil braccio.Il Matacecola guarda sorpreso perle risate degli scolari, poi rimette a posto gli alamari scompigliati dal gesto di Rosaria—
quindi con unsorrisomeraviglioso conclude:)
Ma... vengo pel permesso.
Porfirio
(comeun' eco)
Veniamo pel permesso.
Salvador Conoscete
la «Legge
»?Mataceco
(accennando Porfirio)
Sì!
M'ha
detto...Severa,
in verità- Ma non discuto!
«
Paese dove
vai,legge che trovi
! »(Salvador prende le carte che il Mataceco gliconsegna,egli porge invece un foglio cheintantoha firmato)
Mataceco
Ringrazio, segretario mio carissimo
!Saluto
evado
via!...Servitore umilissimo
vostro
e diquesta
bellacompagnia!
(il Mataceco esce, seguito da Porfirio).
(Gli allievi si levanodaibanchi premurosamente. Suonamezzogiorno).
Scolari Mezzodì!... Mezzodì!
Salvador
Proprio!...
Iltempo è volato,
e
ben poco s'è
fatto!...Che peccato!
Scolari Basta per oggi?
Salvador
Sì!
(gli scolarisalutano ed escono dalla scuola.
La
camerieradiJuanilla è tornataedaiuta lapadroncinaad abbigliarsi.Juanilla s'inchinaalmaestro edesce).Salvador
{facenno aRosaria ed a Piquillo di rimanere.Poiquando tuttigli altrisono esciti, prendeidue perlamano)
Quel che avvenne
fravoi saper non vo'
!Stringetevi
lamano
!Piqjjillo Io
sì!Rosaria Io no
!Salvador
Serbar rancore
èmale. Ecco ha buon cuore
egli; e simostra buono!
Rosaria Io non serbo rancore!
Pur...
mai stringo
lamano -
emai perdono!
(Salvador vorrebbe insistere,
ma
vede, sorpreso, delle lagrime negli occhi di Rosaria.Allora facenno a Piquillo diandarsene. Piquillo salutatimidamente eva).
Salvador Così voi
lepromesse mantenete?
3
Rosaria
Non voglio
il voi!...Datemi ancor
deltu!
(volgendosiversola portadonde è uscito Piquillo)
Io Tho
picchiato?...Ancor
lopicchierò,
s'eimi dim:
« la figlia dinessuno!
»(con voce pienadi lamentoe di dolore)
Perchè... qui
tuttim'odiano... mi
beffano...e tutti
mi detestano!
(econvoce repressa animandosi)
Ma...
sapete?...Odio anch'io!...
Sì!Odio!... Odio!...
(si ferma,riflette, poirepentinamente sitrasforma, lasua voceassumestrane inflessioni diumiltà e didolcezza,ellatorna ad accennar verso Piquillo)
A
lui direte...che
Rosaria...ornai
non ha
rancor!... Più!,.. Più!...Salvador
Ritornerai?
(Rosaria accenna disì)
Ogni mattina?
Rosaria
Sì!
Ritornerò
!(poi, sul partire,la fanciulla afferra improvvisamente la
mano
di luie viimprime un grosso bacio. Salvador rimane sorpreso.E
Rosaria si allontana correndovia pel giardino. Il maestro lavede arrampicarsi agile come una capra pei sentieri della montagnae spariredentro ilfolto deglialberi).I «
Misteri
».Nel
cortile della « posada » di Porfirio.Il
Mataceco
viha
disposto ilsuo-Panteatro-circo-teatro-palestra-gabinetto delle meraviglie, ecc. Il carro-casa è nelfondo
nell'angolo a sinistra; la berlina del celebre artista sta sottouna
tettoia.A
destra l'ingresso rustico della « posada, » enelfondo
la cancellata.A
sinistra stanno affaccendandosi ilMataceco
e Piazzetta,il veneziano, pro-vando
e riprovando la piattaforma girante, ilprimo
sul palco, ilsecondo
sotto,ungendo
d'olioi perni deltamburo
sul quale gira lapiattaforma.Porfirio, le
mani
al dorso, sta a guardare conversando.Mataceco Dunque non son contenti?
Porfirio
Ohibò; mi
fate dirquel che non dico!
Mataceco
(aPiazzetta, con accento fraironico e sorpreso)
Non son contenti! Senti?
(Piazzetta, senza smetterlapipa,siaccontenta di rispondere con un gesto di sovrana indifferenza)
t
Porfirio
Non dico
questo...Dico
e vi ridico:Sì...
son
contenti...ma.„
Mataceco Insomma son contenti
sìo no?
Porfirio
Ecco
la verità...MAT ACECO
Spifferiamola!...
Su!
Porfirio Spiffererò
!Dicon
:già noti
igiochi
e inritardo
le attese novità...Oh! ne dicono tante quei messeri!
Ad esempio: che
sietetroppo pochi!
Mataceco
Dei nuovo? Ma
stasseradò / Misteri!
Siam pochi? Ma...
Disgrazie...
Traversie
ci
han ridotto
così!Era
laprima
dellecompagnie!
Vero, Piazzetta?
Piazzetta
Sì!
Mataceco Eravamo
inquaranta!
Vero, Piazzetta?
Piazzetta
Sì!
Mataceco Ed or siam
tutti qui!...Malaria...
Vero?...
Piazzetta
Sì!
Mataceco
Febbre
terzana,...insolazioni... arresti di
dogana...
Vero?
Piazzetta
Sì!
Mataceco Tutta quanta
la
copia
delleumane infermità
ci assalì,... ci colpì!...
Gira
iltamburo?
Piazzetta
Sì!
Mataceco
Eppure, una donnetta
basterebbe
acolmare ogni
lacuna!...Proprio!... Ne avevo
una...bella... brava...
Ed
èmorta! Che peccato!
Or cerco,
cerco... eancor non ho trovato!
(Entra Rosaria, venendo dall'interno della« posada », oveè andata a cercar Porfirio.
E
vestita decentemente. Tiene sottoilbraccioun cestodaprovviste)Rosaria
(ruvidamente a Porfirio)
Ah!... Siete
qui?...Vi cerco e
sietequi!
Porfirio Per obbedirvi,
sì!Rosaria Presto, chè non ho tempo!...
Porfirio
Ehi, che albagìa
!Dacché
a servir...Rosaria
(interrompe arrossendo)
Dama
dicompagnia
!Porfirio Dama...
col cesto?!...Rosaria
Io non
ci sto a servire!...E,
sequi vengo,
è tuttagrazia
mia...E niuno
a dirche servo voglio udire!
Per... (sta perbestemmiare,
ma
brontola)So ben
io!...Son
libera!...Servitemi!
Porfirio
(con caricatura, gridando versola « posada»)
Servite subito Madamigella!...
(conun inchino ironicoa Rosaria) Si
degni
favorire,senoritaL.
(Rosaria entra nella « posada » sbattendone conviolenza la porta infaccia a Porfirio, chese la ride).
Mataceco
Curiosa!... Dite, quella
fanciullastrana
e ardita?...Porfirio
È... la «
selvaggia
»...Un'orsa!...
È...(comecolpitodasubita idea)
Appunto!... Toh!
Una voi ne cercate?
Mataceco
E perchè no?
Porfirio Prendetela!... Portatecela
via!Sarà...
un acquisto per
lacompagnia!...
(ridegrossolanamente)
Mataceco
Dite dassenno?
Porfirio
Vagabonda, oziosa,
collerica, ribelle, puntigliosa...Fareste un
bell'affare!...Mataceco
-(con piccolo ridere secco)
Io
lasaprei domare!...
Porfirio
Voi?... No, scommetto!... Che!
Mataceco
Lasciate
fare ame!...
Figlia
dichi?
Porfirio Di alcuno
in ispecie... (ridendo grossolanamente)
Di
tutti... e dinessuno!...
Vissuta ne
leselve - con
lebelve, ne
l'ha tratta ilMaestro... Non so come!
E
l'ha messa
a servire.-
Ma non
sideve
dire!È gran bugìa
!Serva?... Non va! Ci vuole un
altronome!
(contraffacendoRosaria)
Dama
dicompagnia
!(Intanto Piazzetta è andato presso alla cancellata a mettere in ordine una specie di casottoche serve perlavendita dei biglietti).
(Ritorna Rosaria.
—
IlMatacecola affrontaconfare studiato e conaccento pieno di bo- nomia)Mataceco
O
voi, bella ragazza... In cortesia...(Rosariasi allontanasenza dargliretta)
Vi
fòpaura, che fuggite via?
Rosaria
Ah! Ah! Paura io?
Mai!...No, barba d'uomo mai fuggire m' ha
visto!Mataceco
Tanta
fretta allorperchè?
Rosaria
Sono aspettata
evò.
Mataceco Or
via, sentiteun
po'...Porfirio
Questo signore, un vero gentiluomo
dir vi
vorrebbe
solo...Rosaria
Mi
siaspetta!
(ilMataceco siinchinacosì serio, cheRosaria rimane sorpresae dice aPorfirio)
Pur... Se mi vuol
parlare, si sbrighi... presto...!Porfirio
State ad
ascoltare!Mataceco V'ho a
dir,che
siete bella!Rosaria È tutto?
Mataceco
Non ancor, madamigella...
Rosaria
•
Io son brutta,
e loso!
Mataceco
(protestandocongalanteria)
Ma no!
Rosaria
(con forza)
Bugìa!
Porfirio
(protestandocomeilMataceco)
Ma no!
Rosaria
So quel che
sono... e filovia!
(fa perpartire)
Mataceco
(pianoaPorfirio)
(È ombrosa!)
(aRosaria)
Rimanete ancora un poco
!Rosaria
S'è per pigliarmi a gioco,
vi dico..', afTediddio...Porfirio
Ma no!
Mataceco No, ve
logiuro!
Porfirio
O dunque?
Rosaria
Io, bella?! (sorridendo incredula)
Mataceco
Sì, bella!
Porfirio
Sicuro!
Rosaria
IO,
bella?
!... (rideforte)Mataceco
Bella!
Porfirio Bella!
Mataceco
E...
So ben
io!Vorrei vedervi un po'
di toeletta!...Porfirio Lo
sentite,ragazza benedetta?
Rosaria
Coi miei
Capelli inSU?
(ridendosempre)Mataceco
Con guanti
eombrello!...
Porfirio Si annodano
le trecce!...Mataceco
E un
belcappello!
Porfirio
La
toeletta ètutto per
ladonna!
(Rosaria ridesempre
—
e schermendosi,ma
lusingata, spingePorfiriocol gomito)Rosaria Bugiardo! Andate
via!Mataceco
(guardando Rosaria comese lastudiasse)
Corsetto
eretto... Il riccio...Ricca gonna...
Rosaria
(sempre ridendoe sempre più lusingata)
Come! Per me tanta galanteria?
Porfirio ed
ilMataceco
(con modiinsinuanti,)
Le donne... quasi
tutte!son
belleadorne, se no, son brutte!
Rosaria Per me... corsetto eretto?
I ricci?
Un
belcappello?
Per me... ventaglio
eombrello?
So bene! È scherzo! Ma
dalcanto mio
affé,
ne rido anch'io!
(ride)Mataceco
Voi
sieteproprio un
fior diprimavera!
Voi
siete lanatura schietta
evera
!Ben
vestita... sareteun'altra cosa!
Sarete una donnina davvero
assaigraziosa!
Porfirio S'imbellettano -
sipingono, s'imbottiscono -
sistringono.
S'inverniciano -
s'infiorano...così gli
uomini -
leadorano
!(ilMataceco cambiabruscamente di tonoed assume unfaregrave)
Mataceco
Sul serio; che
vipare
s'io vi dicessi di
venir con me?
Rosaria Voi volete scherzare!
Che
farcon voi?
Mataceco
L'attrice.
Porfirio
L'attrice!
Rosaria Che cos'è?
Mataceco Che
cos'è?!...Porfirio Che
cos'è?!...Mataceco E donnetta vezzosa,
spensierata... felice,che
in vestida regina
la
sera
in teatrodice
quello, che
in versio
inprosa appreso ha
lamattina!
Rosaria È tutto qui?
Porfirio
Sì!
Mataceco
Sì!
Venite?
Porfirio
(persuasivo)
Affare
fatto!Mataceco Faremo un bel contratto!
(Rosaria sifa tutta pensosa, poi lusingata sorride pavoneggiandosi con ingenuo com- piacimento)
Rosaria
(frasè)
Chissà?...
Sarei carina
in vestida
regina...con cura
pettinata...adorna... imbellettata!
Ma... che
dirà lagente?
E
ilMaestro?... Chissà!
Porfirio
(pianoalMataceco)
Non
visorprende?
Mataceco
(piano a Porfirio)
Oh! niente!
Porfirio
(c. s.)
Vedete?
Mataceco
(c. s.filosoficamente)
Vanità
!Porfirio
(c. s.)
Ci
riflette!Mataceco
(c. s.)
Sorride!
Rosaria
(forte)
Troppo ho
tardato!...Or vò.
Mataceco
(a Rosaria)
Dunque?
Porfirio
Che
sidecide? Affare
fatto?Mataceco
ePorfirio Concluso?... Accetto?...
Rosaria
(ridendo e tuttod'unfiato)
No! No! No! No! No!
(fa percorrer via,
ma
nel rivolgersivede ilMaestro conJuanillache sono apparsi dietro allacancellataparlando complimentosamente fra diloro.Ines seguelasua padroncina.Rosaria rimane comefulminatae siriparanascondendosidietroiltamburogirante).
Mataceco
(pianoaPorfirio)
Forse mutar conviene natura d'argomento.
Porfirio Badate! Essa
visguiscia
diman come una
biscia!Mataceco
No, che
infondo
è civetta.Porfirio
Civetta?...
CivettissimaL.
Mataceco
Perciò non mi sgomento.
Porfirio
D'uopo è
farpresto e bene!
Mataceco È
bella!È
forte!È
fresca vestitada
fantesca,figurarsi,
bellissima sarà come Erodiade!
Porfirio La lusinga
l'adesca...Già
sicapisce! È femina...
Non vuole, che
ilMaestro
veda...
Mataceco
Se colgo
il destro!...Porfirio Guardate!
Sinasconde
e
sbuffa
e si arrovella.Mataceco E strano!
Sidirebbe che
in collera èpiù
bella.Rosaria
(spiandodietrola piattaforma)
È
lui!Come s'inchina!
E
lei ride!...Sfacciata
!Egli
si gonfia!...E come!
Essa... tutta
smorfiosa!
Egli...
tutto impettito!
E...
(cosa mostruosa!) essa
fa labambina!
E...
(cosa senza nome!) con
leicom'è compito!
Un maestro?!...
Un che
faprediche
!...In verità
che pensarne non
so,non
so...no!
no!...e poi no!
Sento addosso una
bile...Lei
civetta!... Lui... vile!Ecco!
Trotta!...
Cammina
!...Essa, sempre bambina, s'inchina -
...ed ei gentile...Ah!
vile!... vile!... vile!...JlJANILLA
(continuandoil discorso) Sì, felice
davvero
dell'avervi
incontrato,
buon Maestro, per
via!Salvador È troppa
cortesia,ma se
util visono...
JUANILLA
Mamma m'ha incaricato
dei biglietti.Io non so dove, nè come
s'usa...Ed
or,se
voi...Perdono
!Vedete?... Son confusa!
Se
vi sturbo...Salvador
Ma no!
Anzi
lietomi chiamo...
Volete entrare?
(spingendola cancellata)
Juanilla Entriamo!
(entrano tutti e tre)
Davver... Gentile tanto!
Salvador Vi prego!... È mio dovere!
Juanilla
E...
sempre
in cortesia, Vorreste?... (accennandoilbotteghino)Salvador Con piacere!
Juanilla Ines! La borsa!
(aSalvador)
Quanto
?Salvador
Lo ignoro, ma vedrò.
(Rosaria guarda la vesti di Juanilla.e quasisenzavolerlo fa ilconfrontocon leproprie. Fa cenno al Mataceco di avvicinarlese. Rapidamente e pianis- simo gli parla con voce piena di la- grime,
ma
risoluta)Rosaria Accetto!
Porfirio
'Brava!
Mataceco È
fatto!(e le prende la
mano
stringendola con forza)Rosaria Or vó, ma torno
qua!...Porfirio
(pianoalMataceco)
Io sono
stupefatto!...Mataceco È donna!
Porfirio Oh. vanità!
(e siavvicinaa Piazzettaper comperare
i biglietti; eglivolge così le spalle a Rosaria
—
Juanillagligridadietro:)Juanilla Quattro
!Salvador Vi servirò
!(prendeibiglietti)
(Juanilla sifa consegnareilventaglioda Ines e si faventomentre Ines le ac- comoda le pieghe dellaveste)
Salvador
(ritornando)
Ecco
i biglietti.Juanilla Grazie
!Or torno
acasa
mia...Vi son
proprio...gratissima!
Salvador
•Dovere!... Cortesia!
(Juanillae3ceconInes.Salvadoralza gli occhie, sorpreso, sivede innanzi Ro- saria).
(Porfirio, è rimasto comicamentesorpreso. Si av- vicinaal Mataceco. Questistacercando entro unacassaalcunicostumidateatro)
Porfirio Dunque?
Mataceco Son soddisfatto!
E...
preparo due righe
dicontratto!...Porfirio
Di quello che credevo
è laragazza molto oh! molto più pazza!
Mataceco
# (filosoficamente)
No! Tal plasma natura
diversi
umori a
ladiversa gente;
per ogni creatura umori
strani e vari.(levadallacassauncostume tutto alustrini)
Guardate questi
orpelli!Cacciatemi qui dentro quel portento
coisuoi lunghi
capelli!...Datele un portamento
fiero,
solenne,
lento,e
poi vedrete
inscena
che prodigio sarà
diMaddalena!
(Porfiriorientra nella «posada»).
(Ellaèminacciosa, congli occhiin fiamme)
Salvador
Tu qui? Che
fai?Rosaria Per poco ancor
faccio la guattera!...Salvador Che maniere son
queste?...Rosaria Per
poco...oh
sì!...per poco
il
grembiale...
la veste...e il cesto!...
Salvador Tanto
fuoco!...Rosaria E
dir...che v'ho creduto!
Stolta!...
Per obbedirvi, ho
finvissuto senza
la libertà!... L'orribilcosa!
Io
servire?!.. Io?! Rosaria?!...E giù giùpian-
nascosta...tante
lagrime?!...[g ere
Salvador Rosaria
!Rosaria
Io che vivevo
là
ne
lemie
foreste...libera... e
non piangevo!
Ma vedrete, perdio!
Ventaglio...
e ricca veste...e
ombrello avrò pur
io!Salvador
Rosaria!
Rosaria Vergognatevi
!Maestro
voi?...No!... Ipocrita!
(fugge via).
(Salvador dolorosamente impressionato,escelentamente).
(Il Mataceco tenendoin
mano
l'abitova a picchiarealcarro-casa. Piazzetta staallaven- dita.—
Alcuni dellaColoniavengono ad acquistarbiglietti passando perlacancellata di fondo. IntantoilMataceco, non ottenendorisposta,picchiapiù fortecolpugnochiuso, chiamando bruscamente:)Mataceco
Ehi, Gaucha!
(Lo sportello siapre. Nell'interno del carro una donnanonpiù giovane ancora mezzo assonnata sistropicciagli occhi esi allaccia levesti)
Sei sorda?
(leconsegnagli abiti)
C'è una comica...
Un nuovo acquisto
!Per
stassera èd'uopo ammaestrarla un poco
e
presentarla subito!
Prepara
ilgran cavallo
diErodiade
e laparrucca
dellaMaddalena!
(evaad osservare lavendita.
A
Piazzetta:)E
tu, l'haivista? Che ne
dici?Piazzetta
Sì!
(IlMataceco in granfretta aiutala Gauchaa trar fuori dal carro un cavallo jdi legno col fumo dipintoalle nari, a cui a guisa di criniera sta appiccicata con chiodi una coda dicavallo.
—
Piazzetta, a suavolta, leva fuoridalla rimessaoggetti strani,una specieditrono,unacoronadicarta dorata,mantiregali,parrucche, barbe,seggiole,ecc.)Porfirio
(ingrandafare pei suoi preparativi,esce e dàun'occhiataalcielo)
È già
iltramonto!
(IlMataceco allora fa un cenno a Piazzetta, e questi, aiutatodaalcuni garzonidella a posada »,cominciaa rinchiudere tuttoil cortile, circuendolo di una gran tela, che inchioda tutto intorno,non lasciando liberochel'ingressodellacancellata, sullaquale stende unafalsa portierafatta di unacortinadicotone rosso.
—
Duranteilsuo lavorocanticchia). r
(Porfirioritorna sulla porta della« posada » e fa un cenno di malumore ai garzoni, perchè non sonostateancora preparate le sedie ele panche.Igarzoni eseguono pre- murosamente).
(Fuori dal carro-casasi affaccialatesta delMataceco, mezzotruccato perlarappresen- tazione e gridaimperiosamente a Porfirio:)
Mataceco
I
lumi!
Porfirio
(imperiosamente a Piazzetta) 1
lumi!
Piazzetta
(placido)
Sì!
(I garzoni, sottogli ordinidiPiazzetta,accendono ilumiementre eseguiscono, Piazzetta siritira per prepararsi alla recita. Ricompare il Mataceco semivestito e inquieto e sirivolgeaPorfirio, chesta sulla porta:)
Verrà poi?
Mataceco Porfirio
Ma sicuro!
(Einfatti, eccovenirRosariatuttaaffannataper ilcorrere)
Rosaria
(trionfante)
Eccomi qui!
Mataceco
Ah,
sietevoi? Da
brava!...Ed or
sentite:(sollevala tenda,chiamalaGauchae presentandole Rosaria)
La nuova
attrice!(aRosaria)
Vi
dirà costeiquel che
c'èa
fare.In me
fidate... e in lei!E...
Udite profezia:
(con faresolenne)
Ben presto diverrete
artistacelebre, ammirata,
invidiata,corteggiata, adorata!
Vedrete
alvostro piè
leturbe ardere incensi e prodigar
tesori!Fortuna,
gloria,onori che voi dovrete
ame...
Queste
le vesti!(la Gaucha sciorina le vesti dinanzi agli occhi ammirati di Rosaria e Porfirio le si avvicina)
Porfirio
Neh!... che sono splendide?
*
E
vifaranno
bella?...Mataceco
Eccole qua
!Ed or
saliteper
vestirvi!Rosaria
Hop-là!
(e conun salto agile,balza nellasuanuovaposizione sociale).
Porfirio Davvero
èstrano
ilmondo:
per
celia io dico, equei
sul serio fa.Or come andrà
a finire?E chi
losa?
Chi vivrà
lovedrà!
Proprio bisogna
dir:Mondo rotondo
!(I lumisonoaccesi. Piazzetta, vestito da Giudeo,esce adattaccareuncartelloneamano
all'ingressodella cancellata. Porfirio fa sedere sua moglie coperta daun granmanto a lustrinialladistribuzione deibiglietti).
(Enotte fatta. Ilcortilecominciaa popolarsi. TuttalaColonia libera visiaffolla. Ecco Juanillacoi suoi genitori:segue Ines, comesempre. I minatori si ritirano per fare posto alledonne e sistipano acerchio sulfondo e sui lati. Porfirio accennaipostie fa passaree collocalepersone).
(Entra Salvador: vede Porfirio egli siavvicina)
Salvador Rosaria
è stataqui?
Porfirio
(imbarazzato)
Poc'anzi
!Salvador
Avrei a
dirlequalche
cosa...Dove
sarà?...Porfirio
(allontanandosi)
Davvero... non
saprei!Salvador
Chissà perchè?... Crucciata
forseancora sarà tornata
al solitario nido...In me risuona l'angoscioso grido da l'alma
sua!...Che cosa
ladolora?
(vedeigenitoridiJuanillachegli fancenno,va a seder pressodi loro).
(Gran silenzio).
Piazzetta
(appare sulla piattaforma, fuori delle cortine, e saluta ilpubblico con l'elmo romano a mo'di cappello).
Signori, s'incomincia! -
«
La Lotta
!!!... »Chi ne vuol tentar
lesorti?
Avanti, avanti
i forti!Sia
scelto fra diloro
un campione. Se perde, nulla
ei rischia,ma avrà,
sevince,
diecipezzi d'oro!
Minatori
(susurrando fradi loro)
— Ruiz salga a
lottare!— Perderà
!— No!
— Sì!
— No!
— Chi può dirlo?
— Chi
losa?
— Vincerà! -
— Perderà!
— Sia pur perdente, che importa?
— E
ver, seperde, importa niente.
— È
forte!-
— È svelto!
— Ebbene,
sivedrà!
Mataceco
(apparein magliadalottatore,pieno il petto di decorazioni)
M'inchino
alcolto pubblico con umil riverenza. - Per me, pei miei desidero benevola indulgenza!
(Un minatore, Ruiz, il più forte della Colonia, malgrado la sua paura, per rispetto umanosale, sospinto, sullapiattaforma.Cortesemente, con grandeaffabilità,ilMataceco
gliporgela
mano
e loaiuta asalirvi).(Cominciala lotta.Ruizè forte
ma
ilMataceco, fortissimo edesperto, traeungranpro- fitto dallapropria superiorità. Eccita Ruiz congridi strani; lo gira, lo rigiraefinal- menteloatterra,facendogli batterelaschienasulla piattaforma.Grandi applausierisate).(Lecortine sirinchiudono).
Piazzetta
(vestitoda Giudeo, conun piatto dimetallo, fa un girointorno a raccogliere)
Non ch'obbligo
ci sia,ma
inpura cortesia!
(finitoilgiro ricompare sullapiattaformae fa un saluto inchinandosi)
Belle dame,
gentili cavalieri,segue un'emozionante novità:
attenzione!
« I
Misteri!
» (Siritira; devefare ilampi e ituoni!)Gli Spettatori
—
IMisteri!
— Che sarà?
— Qualche cosa originale
!— Qualche grande novità!
— Sentiremo!
— Ecco
ilsegnale!
La voce di Piazzetta
(che dall'internoassume inflessionimisteriose)
77 celebre traditore
Giuda
coi suoi ferocirimorsi.
(Si riaprono lecortine. Tuonielampi. Il Matacecoentra neltamburogirante.
È
vestito daGiuda congran barba rossa e la tradizionale borsa nelle mani).MISTERO
I.Giuda.
Mataceco Dove
corro?...Dove vói Questa borsa
è peso,ahimè,
chemi tragge
dietroa
sé...e