OGGETTO: Ordine del giorno su “Solidarietà a Liliana Segre”
Premesso che:
- La Senatrice Liliana Segre è vittima in questi giorni di una escalation di intollerabili attacchi sui media, in particolare sui social network, i quali, oltre ad essere lesivi per la sua persona, fanno riemergere preoccupanti nostalgie di razzismo e antisemitismo, che la Costituzione della Repub- blica italiana respinge, sancendo i diritti inviolabili dell’uomo.
- A causa di queste minacce la Prefettura di Milano ha deciso una misura di protezione, assegnan- dole la tutela, con la presenza di due agenti in ogni suo spostamento. La Procura di Milano ha, inoltre, aperto un’inchiesta al momento contro ignoti.
- Superstite dell’Olocausto, Liliana Segre è rimasta in silenzio per molto tempo, solo nei primi anni
’90 ha scelto di parlare, “facendo del dolore dei ricordi uno strumento di forte valenza etica”. Si è donata perciò come attiva testimone della Shoah italiana, con una infaticabile attività di divulga- zione della sua esperienza di sopravvissuta, privilegiando sempre gli incontri con gli studenti, convinta che “l’indifferenza sia peggiore della violenza”. Il 19 gennaio 2018, al triste ricordo de- gli 80 anni dalle leggi razziali italiane, è stata nominata Senatrice a vita dal Presidente della Re- pubblica Sergio Mattarella, per aver “illustrato la patria con altissimi meriti nel campo sociale”.
- La testimonianza è importante perché crea memoria, in un’epoca come la nostra in cui la genera- zione di chi ha vissuto in prima persona l’assurdità e irrazionalità di quelle barbarie, che nei lager nazisti si presentarono drammaticamente erette a sistema razionalmente organizzato, si sta esau- rendo. Quella di Liliana Segre, perciò, è peculiare per essere non semplice narrazione storica, ma documento. Lei ha visto. Come ha affermato: “Ho visto il male, fatto da persone uguali a noi”.
Il Consiglio comunale
Esprime massima solidarietà alla Senatrice e ferma condanna per le offese e le minacce rivolte alla sua persona.
Ribadisce la rilevanza della voce di Liliana Segre, rispetto ai tentativi di frenarla e di spegnerla, so- prattutto per le nuove generazioni. Considerando che ad un’ora di volo dal nostro paese continuano ancora oggi a consumarsi orrori e torture, lesione dei diritti universali dell’uomo, concentramenti in veri e propri lager.
Riafferma che è compito delle Istituzioni, dunque anche del nostro Consiglio comunale, garantire il rispetto delle libertà individuali e della dignità umana, respingere fenomeni di odio e violenza, sen- sibilizzare le generazioni presenti ad essere costruttori di pace. Per non dimenticare che “La demo- crazia si perde pian piano, nell’indifferenza generale”.