• Non ci sono risultati.

N Covid-19: gestione domiciliare della demenza

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "N Covid-19: gestione domiciliare della demenza"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

m e d i c i n a p r a t i c a

M.D. Medicinae Doctor - Anno XXVII numero 3 - 2020 n 37

N

elle famiglie, in questo mo- mento di estremo disagio, i sentimenti di frustrazione, inadeguatezza, sconforto, abbandono rischiano di prendere il sopravvento e il venir meno degli aiuti riservati ai ca- regiver (per es. i Centri Diurni) può al- la lunga prosciugare le loro risorse, in quanto il paziente dipende totalmente dal familiare, con ricadute importanti sulla salute dei malati stessi. La situa- zione si fa ancora più pesante quando sono le stesse persone con demen- za, o qualcuno dei loro familiari, a ri- sultare positivi al Covid-19, e non so- no in grado di mettere in atto le misu- re di distanziamento o di utilizzo dei dispositivi atti a prevenire il contagio.

þRoutine giornaliera

In queste situazioni come prima cosa è sempre importante cercare di mante- nere il più possibile costante la routine giornaliera del malato e la strutturazio- ne della sua giornata. È fondamentale rassicurare il paziente in ogni suo ge- sto grande o piccolo che sia, coinvol- gendolo in attività a lui piacevoli.

Anche gli orari abituali di risveglio, pasti e addormentamento, così come la toi- lette quotidiana e il vestirsi in abiti civili, anche se si trascorre la giornata in ca- sa, dovrebbero essere mantenuti; aiu- tare i pazienti a rispettare le norme igie- niche, in particolare per quello che con- cerne il lavaggio delle mani, da effet- tuare insieme più volte al giorno, even- tualmente sostituendo acqua e sapone se mal tollerati con soluzioni alcoliche

in liquido o salviette monouso.

Si consiglia anche di evitare di informare nel dettaglio il paziente rispetto alla si- tuazione di epidemia: probabilmente non sarebbe in grado di comprendere appieno ciò che sta accadendo e di te- nerlo a mente, e di agire di conseguen- za, anzi, si rischierebbe di spaventarlo o agitarlo ulteriormente. Prediligere il con- tatto fisico e la comunicazione non ver- bale, creando un ambiente il più possibi- le sereno, costruttivo e collaborativo.

Nella propria casa il soggetto con de- menza con grave compromissione co- gnitiva e vagabondaggio continuo è più al sicuro, mentre la persona con demen- za con lievi o moderati deficit cognitivi vive meglio in un ambiente domestico adattato al suo consueto stile di vita.

þDistrarre il paziente

Appare di particolare importanza per le persone la possibilità di uscire quotidia- namente con supervisione del caregiver, anche dietro certificazione medica, e che sia prevista per loro una deroga alle attuali regole sul divieto di uscire. Per chi soffre di demenza stare all’aperto è uno strumento di cura che permette, nei mo- menti di maggior difficoltà, di ridurre l’ansia e l’agitazione.

Poter fare delle brevi uscite giornaliere, secondo percorsi già conosciuti e utiliz- zati routinariamente dal paziente e ac- compagnati dal familiare, sempre rispet- tando tutte le previste prescrizioni, rap- presenta sicuramente uno “sfogo” tera- peutico sia per il malato sia per il familia- re, limitando oltretutto l’improprio ricorso

agli psicofarmaci. Appare assurdo che questa soluzione, in questo momento, sia consentita ai proprietari di cani e non a familiari di persone con gravi disabilità.

þControllo della terapia

Occorre che i caregiver si attengano scrupolosamente alla terapia farmaco- logica prescritta in cronico, senza inter- romperla o apportare modifiche alla po- sologia o ancor peggio introdurre nuovi farmaci, in particolare sedativi o antipsi- cotici, prima di aver consultato il medi- co curante. È utile ricordare che secon- do la nota AIFA del 11 marzo 2020 la validità dei Piani Terapeutici web-based o cartacei sarà estesa automaticamen- te di 90 giorni a partire dal momento della scadenza. Nel caso il paziente presenti un peggioramento dei sintomi l’estensione di validità non potrà essere automatica, ma dovrà essere contatta- to lo specialista di riferimento. Occorre altresì che i caregiver monitorino con attenzione il loro familiare, al fine di in- tercettare precocemente la comparsa di febbre o sintomi, quali, oltre ai classi- ci sintomi respiratori, modifiche com- portamentali come ad esempio com- parsa o peggioramento dell’agitazione, o al contrario eccessivo sopore, inap- petenza, tratti del viso sofferenti.

Suggerimenti e indicazioni pratiche su come gestire il malato di Alzheimer o di altre forme di demenza in corso di lockdown per Covid-19

Simonetta piano, Geriatra - piero Secreto, Responsabile SC Geriatria, Alzheimer ed altre Demenze Presidio Ospedaliero Riabilitativo B.V. Consolata - Fatebenefratelli, San Maurizio Canavese (TO)

Covid-19: gestione domiciliare della demenza

Attraverso il presente QR-Code è possibile ascoltare con tablet/smartphone il commento di Simonetta Piano

Riferimenti

Documenti correlati

Lara Bellardita Programma Prostata, Istituto Nazionale Tumori, Milano - Francesco Bevere Direttore generale IRe Istituto Nazionale Tumori Regina elena, Roma - Alessandro

3 Nausea, aumenta rischio aritmie, in particolare in pz con sindrome QT lungo e anomalie della conduzione Caso sospetto. paucisintomatico ((early/mild

RICORRERE AL TAMPONE: In attesa che arrivino sistemi diagnostici più rapidi (quelli su sangue una volta validati potranno essere patrimonio comune), per non ingolfare di richieste

Limitatamente alle consultazioni elettorali e referendarie dell'anno 2020, gli elettori sottoposti a trattamento domiciliare o in condizioni di quarantena o di

Il materiale che qui presentiamo è frutto delle riflessioni delle persone con demenza e dei loro familiari e speriamo possa essere utile per tutti per affrontare

Poiché l'assistenza sanitaria sarà sempre più dedicata a pazienti «consumatori», le metodiche di intervento telematico diventeranno sempre più flessibili e personalizzate sul

…whenever an IHC-based biomarker is considered, questions arise about the reproducibility of the test , not only in technical terms for producing the staining but also

Outcome of patients with radiation enteritis treated with home parenteral nutrition. L’insufficenza intestinale compare in circa