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MICHELE FORNACIARI
Le tabelle milanesi, la Cassazione e i marziani
Immaginiamo che domani i marziani sbarchino sulla terra.
Immaginiamo poi che uno di loro s’imbatta in un leghista, il quale, applicando analogica- mente il parametro nord-sud alla distanza dei pianeti dal sole, gli dia del terrone planetario e lo esorti, per così dire, a tornare a casa sua.
Immaginiamo, ancora, che, non contento di questo ed approfittando della superiorità fisica, derivante dall’essere nato e cresciuto (solo fisicamente, è ovvio) su un pianeta con una gravità mag- giore, lo aggredisca e gli infligga delle lesioni.
Immaginiamo, a tal punto, che il marziano, fiducioso nella giustizia terrestre, ed in particola- re in quella italiana (i marziani sono gente ottimista!), voglia far causa al leghista.
Il marziano, dunque, si informa e scopre che esiste una normativa, la quale, in caso di lesioni derivanti da un sinistro stradale, detta determinati parametri di liquidazione del danno. A quel punto va da un avvocato, gli racconta il fatto e gli accenna alla suddetta normativa.
L’avvocato prova a spiegargli che per le lesioni non derivanti da un sinistro stradale si appli- cano le “tabelle milanesi”:
Marziano: “Tabelle milanesi? E che roba è?”.
Avvocato: “Eh, è un diverso sistema di liquidazione del danno”.
Marziano: “Come diverso? Ma un braccio rotto non è sempre un braccio rotto?”.
Avvocato: “Be’, sì, ma se te lo rompono con la macchina vale x, se te lo rompono con un martello vale y”.
Marziano: “Ah. E dove sta scritto?”.
Avvocato: “Mah, per la verità da nessuna parte. Però a Milano hanno fatto questa tabella e la Cassazione ha detto che vale”.
Marziano: “Cioè: esiste una legge, che, sia pur con riferimento ai danni derivanti da un sini- stro stradale, detta alcuni criteri, e ciononostante si fa riferimento a una cosa che non è legge?”.
Avvocato: “Più o meno: la Cassazione ha detto che è proprio legge non è, però vale quale concretizzazione del parametro equitativo di cui all’art. 1226 cc e … insomma, sì, di fatto è come se fosse una legge; tant’è che, che se il giudice non la applica, si può fare ricorso in Cassazione per violazione di legge”.
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Marziano: “Addirittura! Dunque è vincolante”.
Avvocato: “Oddio, vincolante …, sì e no: secondo la Cassazione è violazione di legge, però il giudice, se motiva, può discostarsene”.
Marziano: “Ah. Ma perché, in generale, basta che il giudice motivi e può discostarsi da quel- lo che dice la legge?”.
Avvocato: “No, con la legge no. Con la legge la motivazione non conta: se quello che dice il giudice è conforme alla legge, va bene, se non è conforme alla legge, non va bene, a prescindere dalla motivazione”.
Marziano: “E con le tabelle milanesi invece sì”.
Avvocato: “Sì. Quelle sono come una legge, ma … fino a un certo punto”.
Ecco, tutto questo vaglielo a spiegare, a un marziano …