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C Ferite di difficile guarigione, evidenze per la luce Led blu

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Academic year: 2022

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M.D. Medicinae Doctor - Anno XXVII numero 7 - 2020 n 25

A ggiornAmenti

C

irca il 25% dei pazienti con le- sioni di varia natura, prevalen- temente vascolare, non ri- spondono alla terapia standard. Da tempo si sta studiando il ruolo della terapia fotonica. Una promettente in- novazione italiana è la dimostrazione, da parte dell’Istituto di Fisica Applica- ta Nello Carrara del CNR, che deter- minate lunghezze d’onda della luce vi- sibile nell’intervallo del blu sono in gra- do di aiutare, in modo naturale, il pro- cesso di guarigione delle lesioni cuta- nee. Gli studi sperimentali sono inizia- ti nel 2006 e dopo avere riscontrato l’effetto immediato della fotocoagula- zione è stato seguito anche il proces- so di guarigione delle ferite, verifican- do una loro migliore riparazione, in tempi più rapidi, rispetto a quelle non trattate. Inoltre, si è verificato che il collagene che si andava a ricostituire nella ferita trattata, aveva una morfo- logia molto simile a quella “naturale”.

La possibilità attraverso la luce Led blu di riavviare il processo fisiologico di guarigione di una ferita che, a cau- sa di una patologia, un’infezione o ca- renze metaboliche, può essersi arre- stato, rendendo la ferita cronica, co- stituisce un traguardo, considerando che si stima che nel nostro Paese siano colpite 2 milioni di persone.

þ Risultati clinici

“Nel nostro Centro abbiamo iniziato con una sperimentazione ad utilizza-

re il dispositivo medico a luce Led blu Emoled come terapia delle lesio- ni cutanee - spega Marco Romanelli, Ordinario di Dermatologia, Università degli Studi di Pisa - su pazienti con le- sioni di varia natura, prevalentemen- te ulcere venose, vasculitiche di diffi- cile guarigione o lesioni traumatiche non risponder alla terapia standard, con risultati molto incoraggianti, con- siderando che quasi tutti i pazienti trattati hanno ottenuto un significati- vo miglioramento. Dei 20 pazienti trattati nelle quattro settimane 18 hanno ottenuto una significativa ridu- zione della superficie dell’ulcera, due dei quali sono guariti completamen- te; soltanto due pazienti non hanno risposto al trattamento.

Alla quarta settimana, quasi tutti i pa- zienti (19 su 20) hanno registrato una riduzione del dolore (NRS medio ini- ziale: 6,35; NRS medio finale: 2,35), mentre tutti i pazienti hanno riportato un miglioramento del letto della ferita (WBS - Wound Bed Score - medio iniziale: 9,35; WBS medio finale:

12,8). Non sono stati riportati eventi avversi e tutti i pazienti hanno com- pletato lo studio.

Si trattava di ulcere presenti in media da due anni. Il trattamento è ambulato- riale, della durata di pochi minuti, indo- lore, e dopo la medicazione il paziente può tornare subito presso il proprio do- micilio. La frequenza del trattamento, infine, non deve essere troppo ravvici-

nata, perché più si mantiene la ferita in un ambiente ottimale, più le cellule si riparano fino alla guarigione. Non sono stati riportati eventi avversi e tutti i pa- zienti hanno completato lo studio”.

Un altro studio italiano multicentrico prospettico e controllato, ha coinvolto 90 pazienti in 7 Centri distribuiti uni- formemente in tutta Italia, per 10 set- timane, tra aprile 2018 e settembre 2019. BLUR - Blue Light for Ulcer Re- duction ha dimostrato che che lo stesso dispositivo in aggiunta alla te- rapia Standard of Care - SoC, si è rive- lato sicuro e superiore alla sola SoC.

Tale risultato è particolarmente evi- dente nelle ulcere venose. Alla setti- mana 10, le ferite trattate con il dispo- sitivo medico e SoC mostravano un’a- rea residua più piccola rispetto al solo SoC: 42.1% vs 63.4% (p=0.029). I pa- zienti hanno, inoltre, riferito una signi- ficativa riduzione del dolore. Lo studio è in attesa di pubblicazione.

“In seguito a questi ottimi risultati raggiunti sulle ulcere croniche - con- clude Romanelli - stiamo esplorando altre applicazioni in dermatologia, come le patologie infiammatorie im- portanti, quali la dermatite atopica, nei casi che non rispondono alle te- rapie tradizionali”.

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Ferite di difficile guarigione, evidenze per la luce Led blu

Attraverso il presente QR-Code è possibile ascoltare con tablet/smartphone il commento di Marco Romanelli BIBLIoGRAfIA

• Dini V, Romanelli M et al. Blue light emission in the management of hard-to-heal wounds.

G Ital Dermatol Venereol 2020; 155. DOI:

10.23736/S0392-0488.20.06691-2.

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