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Nota di sintesi per l’audizione del 31 maggio 2011 presso la XI Commissione Parlamentare “INDAGINE CONOSCITIVA SUL MERCATO DEL LAVORO TRA DINAMICHE DI ACCESSO E FATTORI DI SVILUPPO”

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Nota di sintesi  per l’audizione del 31 maggio 2011 presso   la XI Commissione Parlamentare 

 

“INDAGINE CONOSCITIVA SUL MERCATO DEL LAVORO TRA  

DINAMICHE DI ACCESSO E FATTORI DI SVILUPPO” 

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  Alcuni dati sul mercato del lavoro in Italia 

In  l’Italia  la  crisi  ha  evidenziato,  in  un  contesto  di  forti  disparità  territoriali,  la  difficoltà  di  inserimento lavorativo soprattutto dei giovani, italiani e stranieri. 

Nel  2010  si  è  ridotta  l’occupazione  permanente  a  tempo  pieno,  soprattutto  per  le  professioni più qualificate, è invece, proseguita la crescita dell’occupazione nelle professioni  non qualificate e nel lavoro atipico.  

Il  tasso  di  disoccupazione  giovanile  è  salito  al  26.8%  nel  luglio  2010,  con  perdite  occupazionali più elevate nel Mezzogiorno, soprattutto per la componente maschile. 

Il  tasso  di  giovani  NEET  (giovani  esclusi  dal  circuito formazione‐lavoro, che non lavorano e  non studiano) è salito al 21% tra i 15 e i 29 anni di età. 

E’ aumentato il lavoro giovanile autonomo irregolare o abusivo al 9,4%. 

Si  registrano:  carenza  di  profili  tecnici  per  le  imprese;  scarsi  e  poco  efficaci  servizi  di  orientamento e tutoraggio per i giovani in età scolare, post‐scolare e universitaria; carenza di  reti territoriali tra istituzioni scolastico‐universitarie e mondo del lavoro. 

 

CONSIDERAZIONI SULLINDAGINE CONOSCITIVA 

In  coerenza  con  le  attività  proprie  del  Formez  PA  di  ricerca,  assistenza  e  formazione  del  personale  delle  Pubbliche  Amministrazioni,  considerando  la  situazione  del  mercato  del  lavoro  italiano,  si  sottolineano  alcuni  aspetti  in  tema  di  formazione  evidenziati  dal  programma di indagine conoscitiva: 

o necessità di integrazione tra sistema scuola e formazione per favorire la diminuzione  dell’abbandono scolastico e aumentare la probabilità di acquisizione di qualificazioni  professionali entro i 18 anni 

o dar  luogo  ad  un  sistema  formativo  “unitario”,  basato  su  un’offerta  formativa  organizzata dalle Regioni e coerente con le esigenze territoriali e produttive 

o promuovere  l’alternanza  fra  formazione  e  lavoro  sviluppando  il  concetto  di 

“competenza”,  basato  sia  sull’accrescimento  dei  saperi  che  sull’aspetto  relazionale,  operativo e comportamentale 

o sviluppare  la  riforma  in  tema  di  apprendistato,  delineata  nello  schema  di  decreto  legislativo  approvato  in  sede  di  Consiglio  dei  Ministri,  per  riportare  l’attenzione  nell’ambito della PA sulla qualità delle dotazioni organiche e della programmazione  dei  fabbisogni,  sul  ridisegno  dei  profili,  sulla  revisione  delle  declaratorie  delle  mansioni, che appaiono incongruenti con l’evoluzione delle tecnologie e dei processi  nella PA. 

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AZIONE DEL FORMEZ PA SUL MERCATO DEL LAVORO 

Dal 2010 il Formez PA è soggetto attuatore di iniziative, coordinate dal Ministero del Lavoro  e  delle  Politiche  Sociali  e  dal  Dipartimento  della  Funzione  Pubblica  sul  PON  Governance  e  Azioni di Sistema – Ob. Convergenza, volte a: 

o favorire  l’ampliamento  di  funzioni  e  servizi  innovativi  erogati  dai  Centri  per  l’Impiego  (CPI)  quali:  lavoro  accessorio  e  voucher,  apprendistato,  certificazione  dei  contratti, collegamento e utilizzo del portale Cliclavoro e della banca dati percettori  dell’INPS 

o supportare  la  realizzazione  di  Osservatori,  reti  e  partnership  tra  attori  pubblici  e  privati  del  mercato  del  lavoro  sviluppando  funzioni  di  analisi  e  studio  mirate  ad  anticipare  il  fabbisogno  di  competenze  e  professionalità  a  livello  locale  e  favorire  l’incontro domanda‐offerta di lavoro 

o analizzare e valutare il funzionamento e gli effetti delle politiche del lavoro e delle  misure  di  sostegno  al  reddito,  nonché  analizzare  i  modelli  di  governance  adottati  dalle  Regioni  con  riferimento  all’integrazione  delle  politiche  passive  e  attive  del  lavoro 

o affiancare Amministrazioni comunali, Comunità Montane e Camere di Commercio  per  l’attivazione  di  servizi  di  intermediazione  al  lavoro  secondo  le  necessità  territoriali; 

o supportare i CPI nel recepimento e attuazione delle nuove funzioni attribuite dalla  normativa  anticrisi  riguardanti,  tra  l’altro,  misure  volte  alla  tutela  del  lavoro,  del  reddito, dell’occupazione e alla concessione di ammortizzatori sociali 

o promuovere  la  mobilità,  l’adattabilità  e  l’occupabilità  della  forza  lavoro  valorizzando  un  approccio  preventivo  alla  disoccupazione  che  affronti  più  efficacemente il mismatch fra domanda e offerta di lavoro 

o sostenere  l’informatizzazione  dei  processi  e  delle  procedure  di  erogazione  dei  servizi nell’ottica di garantire servizi per il lavoro più rapidi, efficienti e accessibili agli  utenti 

o accompagnare le Province nell’applicazione della riforma Brunetta per migliorare la  qualità  delle  prestazioni,  dei  servizi  e  delle  politiche  del  lavoro  attraverso  la  misurazione, valutazione e programmazione della performance 

o promuovere  la  conoscenza,  all’interno  delle  Scuole,  delle prassi e delle regole del  mondo  del  lavoro  attraverso  l’informazione  agli  studenti  su:  utilizzo  del  web  per  cercare lavoro (Cliclavoro), definizione del CV, contratti di lavoro, lavoro accessorio e  voucher, apprendistato, percorsi di alternanza scuola – lavoro, percorsi professionali  e i servizi per il lavoro. 

 

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Considerazioni conclusive e possibili sviluppi 

Dalle  iniziative  in  corso  emerge  la  necessità  di  politiche  attive  del  lavoro  orientate  all’integrazione  tra  sistema  formativo  e  produttivo  e  all’attivazione  di  reti  tra  attori  del  mercato del lavoro. 

Formez  PA,  per  quanto  di  competenza,  intende  continuare  ad  offrire  il  proprio  contributo  per sviluppare interventi tesi ad allineare le politiche del lavoro con quelle della formazione  e dello sviluppo dei territori, incentrati su: 

o individuazione  e  promozione  di  strumenti  di  programmazione  integrata  per  potenziare raccordi e sinergie tra politiche di sviluppo, occupazionali e formative; 

o sviluppo  di  strumenti  che  favoriscano  il  coinvolgimento  dei  CPI  nei  processi  di  definizione e attivazione di politiche attive; 

o miglioramento  delle  sinergie  nell'utilizzazione  dei  diversi  fondi  (pubblici,  privati,  regionali,  nazionali  e  comunitari)  al  fine  di  assicurare  interventi  coordinati  sul  mercato del lavoro; 

o potenziamento  e/o  sviluppo  di  ulteriori  servizi  per  il  collocamento  delle  persone  immigrate; 

o valorizzazione  del  patrimonio  informativo  (dati  statistici  e  amministrativi)  per  raccordare  il  fabbisogno  di  competenze  del  tessuto  produttivo  con  quelle  presenti  nel mercato del lavoro. 

 

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