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SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO “Caschi Bianchi per l’inclusione dei bambini e dei giovani in situazione di vulnerabilità in URUGUAY” Codice progetto: PTCSU0002921012127EXXX

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SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO

“Caschi Bianchi per l’inclusione dei bambini e dei giovani in situazione di vulnerabilità in URUGUAY”

Codice progetto: PTCSU0002921012127EXXX

Ente attuatore all’estero Paese estero Città Cod. ident.

sede

N.

op. vol. per sede

COMI URUGUAY MONTEVIDEO 139595 4

SEDI DI RIFERIMENTO IN ITALIA:

COMI - Via di San Giovanni in Laterano 266, 00184, Roma SETTORE E AREA DI INTERVENTO:

Settore: promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all'estero e sostegno alle comunità di italiani all'estero.

Area di intervento: Cooperazione allo sviluppo, anche con riferimento alla promozione della

democrazia partecipativa e ai settori dell’assistenza, del patrimonio culturale, dell’ambiente e dell’aiuto umanitario alle popolazioni vittime di catastrofi.

DURATA DEL PROGETTO: 12 Mesi

CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO:

L’intervento del COMI si realizza nella periferia della capitale Montevideo, nella zona del Cerro e nei quartieri adiacenti quali: Pajas Blancas, Casabó, Santa catalina, La Boyada, Cerro Norte, Las Torres, Barrio Maracaná, Paso de la Arena, Punta de Sayago, la Teja, Belvedere.

Le caratteristiche comuni a questi quartieri sono l’alto tasso di povertà, soprattutto minorile, e il basso livello educativo delle figure parentali, uniti alla precarietà lavorativa delle famiglie, la situazione precaria delle abitazioni (molte senza elettricità né acqua corrente), la mancanza di un sistema fognario e la difficoltà dell’accesso ai servizi sociali.

Inoltre, la preparazione scolastica dei minori negli ultimi anni sta subendo un forte deterioramento le cui cause sono dovute all’instabilità emotiva del nucleo famigliare (sono in costante aumento le famiglie mono-genitoriali dove spesso il genitore è minorenne o comunque molto giovane) provocando frequenti disturbi emozionali e difficoltà a livello di motricità e nelle capacità di lettura e scrittura dei minori.

Per di più, la scarsa formazione educativa ricevuta dagli adolescenti che vivono in zone marginali, permettono loro solamente l’accesso a lavori mal pagati. La criminalità rappresenta una tentazione forte vista anche la crescita economica del paese e il conseguente aumento del tenore di vita.

Nel quartiere del Cerro c’è un alto tasso di analfabetismo, disoccupazione, violenza e microcriminalità.

Secondo un rapporto – “Delinquenza giovanile nella città di Montevideo del Sistema Giudiziario” (2013) - , la maggior parte dei ragazzi che commettono crimini hanno 16 o 17 anni, non studiano né lavorano e vivono nei quartieri periferici di Cerro, Peñarol, Lavalleja, Casavalle, Borro, Piedras Blancas, Ciudad Vieja, Unión e Malvín Norte (mentre i quartieri Cerro, Centro, Cordón e Pocitos sono quelli dove si commettono più crimini).

Il 75% dei reati sono furti, mentre il 2,5% sono omicidi. In particolare, Il Cerro è uno dei quartieri dove si riscontra un maggior numero di adolescenti che commettono crimini con armi da fuoco e dove se ne registra la maggiore presenza. Sempre secondo il rapporto, la maggior parte dei minori (45%) che entra nel sistema penale proviene da famiglie monoparentali, con salari bassi e scarsa educazione. È molto stretto il legame tra la criminalità e l’assenza di opportunità di studio e lavoro per i giovani: i giovani che abbandonano il sistema scolastico formale sono il 35,4%, gli adolescenti di età compresa tra i 13 e i 18 anni rappresentano l’8% della popolazione ma sono responsabili di circa il 40% delle rapine commesse nel paese. Il Talitakum è stato costruito per offrire una possibilità di integrazione e di studio anche ai giovani (100%) che sono usciti dal sistema scolastico formale.

Inoltre, è molto alto il consumo e lo spaccio di droga. I bambini sono spesso utilizzati per il trasporto di droga, che viene nascosta negli zaini e nelle divise scolastiche. Secondo il Ministero degli Interni (2016),

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il micro traffico di droga si è trasformato in una sorta di forma di sopravvivenza e ciò ha portato al fatto che per molti bambini che crescono in contesti sociali critici la vendita di droga non sia considerata un crimine, ma un comportamento incorporato nella loro quotidianità.

Nei quartieri periferici come il Cerro è molto alta anche la percentuale di genitori minorenni: su 1.000 adolescenti 62 sono già genitori (e il dato ha segnato un lieve aumento negli ultimi due anni). In generale, le donne che finiscono l'università hanno il primo figlio a 27,5 anni in media, mentre, per le ragazze che lasciano la scuola, la media scende a 20 anni (El Pais, novembre 2015). Tra le adolescenti non madri, 8 su 10 stanno studiando o hanno completato gli studi e la maggioranza di quelle che lasciano la scuola solitamente lavorano; mentre per le ragazze madri dei quartieri periferici il lavoro è visto come una prospettiva a lungo termine, almeno 10 anni dopo il concepimento (Ricerca università UDELAR). In questo contesto i giovani genitori e le ragazze madri ricevono uno scarso sostegno alla genitorialità. Molto elevato anche il tasso di violenza domestica, inoltre più della metà delle madri adolescenti sono figlie di una madre adolescente, il che fa sì che i neonati abbiano nonne di, in media, 32 anni. Queste donne non hanno mai ricevuto sostegno alla genitorialità (El Pais, novembre 2015) Bisogni/Aspetti da innovare

 Alto livello di povertà, criminalità e violenza che affligge soprattutto i minori che si trovano ad essere a forte rischio di emarginazione sociale e devianza (criminalità, microcriminalità, uso di sostanze)

 Alto livello di giovani che escono dal sistema educativo formale (elevato tasso di abbandono scolastico) e alla conseguente difficoltà a trovare un impiego stabile o ben retribuito

 Assenza di attività di supporto sociale alla genitorialità per i giovani genitori e le ragazze madri che sono costretti ad abbandonare lo studio ed il lavoro.

PRECEDENTE ESPERIENZA DELL’ENTE:

Il COMI è una organizzazione non governativa, composta da professionisti e volontari che prestano il loro impegno e la loro professionalità per realizzare progetti nei Paesi del Sud del mondo e in Italia.

Nasce nel 1973, è socia Focsiv ed OSC riconosciuta dal MAECI.

All’estero il COMI lavora nei paesi in via di sviluppo, soprattutto in Africa Sub sahariana, con progetti di protezione dell’infanzia e dell’adolescenza, lotta all’abbandono scolastico, sanità e salute materno infantile, attività generatrici di reddito per le donne in aree rurali, imprenditoria femminile, microcredito.

Il Comi è presente in Uruguay dal 1994 quando, in collaborazione con la parrocchia di San Raffaele, fu avviato un piccolo progetto autofinanziato volto a rispondere al disagio giovanile del quartiere Cerro. In seguito il COMI ha sostenuto la controparte dei Missionari Oblati di Maria Immacolata nella costruzione e avviamento del centro Educativo Talitakum tramite un finanziamento della Conferenza Episcopale Italiana dal 2004. Dal 2018 sostiene il Centro Educativo e la Scuola San Josè grazie tramite l’invio di Volontari in Servizio Civile.

PARTNER ESTERO:

Missionari Oblati di Maria Immacolata (OMI) “Missionari dei Poveri”

OBIETTIVO DEL PROGETTO:

Il presente progetto contribuisce alla realizzazione del programma “Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese” ponendosi come obiettivo generale quello di contribuire all’inclusione nella vita sociale e lavorativa dei bambini e dei giovani in situazione di vulnerabilità e a rischio di devianza che vivono nel barrio Lavalleja e nel quartiere Cerro di Montevideo, promuovendo azioni di prevenzione del disagio e dell’abbandono scolastico, anche attraverso attività a sostegno delle loro famiglie.

COMI interviene fornendo percorsi di rafforzamento personale e professionale per i bambini ed i giovani, volte a contrastare l’abbandono scolastico e la perdita di interesse per la scuola, favorire percorsi professionalizzanti che mirano all’inserimento e lavorativo e l’inclusione sociale attraverso la definizione di un personale piano di vita. Inoltre metterà in atto servizi di sostegno alla genitorialità, rivolti soprattutto alle ragazze madri.

Obiettivo Specifico

- Contrastare l’abbandono scolastico e il poco interesse per l’educazione e favorire l’inclusione sociale per i bambini e giovani del quartiere Cerro di Montevideo

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- Fornire percorsi di rafforzamento personale e professionale, volti all’inserimento sociale e lavorativo per 80 giovani del centro educativo Talitakum

- Offrire attività di supporto alla genitorialità con particolare attenzione alle madri adolescenti ATTIVITÁ D'IMPIEGO DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

I 4 volontari saranno impegnati nelle seguenti attività:

 Supporto alle educatrici della scuola San José per organizzare il sostegno scolastico pianificato e progettato con gli insegnanti per 200 bambini della scuola San José

 Supporto alle educatrici della scuola San José per organizzare attività artistiche e ludico ricreative (pittura, musica, educazione artistica, teatro) volte a favorire l’inclusione sociale e scoraggiare l’abbandono scolastico due volte a settimana con 200 bambini della scuola San José

 Supporto alle educatrici della scuola San José per organizzare attività di psicomotricità per favorire lo sviluppo dell'equilibrio personale e armonizzare le diverse aree di sviluppo per 200 bambini della scuola San José

 Supporto ai docenti ed educatori del Centro Educativo Talitakum per organizzare il corso di rafforzamento in matematica, lettura e scrittura 2 volte a settimana per 80 allievi del centro educativo Talitakum

 Supporto ai docenti ed educatori del Centro Educativo Talitakum per organizzare corso di informatica settimanale sulle nozioni base del pacchetto Office per 80 allievi del centro educativo Talitakum.

 Supporto ai docenti ed educatori del Centro Educativo Talitakum per organizzare uscite trimestrali e accompagnamento continuo per 35 allievi del secondo anno volte a presentare agli allievi le offerte formative/lavorative esistenti nella città di Montevideo per essere reinseriti nel percorso di studi formale o per indirizzarsi verso una professione.

 Supporto alle educatrici della scuola San José per organizzare attività ludico ricreative (giochi di gruppo all’aperto) due pomeriggi a settimana con 85 bambini della scuola San José per stimolare la socializzazione e integrazione dei bambini.

 Supporto ai docenti ed educatori del Centro Educativo Talitakum per organizzare la cantina scolastica e insegnamento delle buone abitudini igieniche quotidiane per 85 bambini della scuola San José

 Supporto ai docenti ed educatori del Centro Educativo Talitakum per organizzare incontri tematici con i genitori diretti a migliorare la qualità delle relazioni interpersonali e la vita quotidiana, la salute e la nutrizione, a migliorare la qualità dei contesti urbani e dell’ambiente, la cultura e il tempo libero delle famiglie, riducendo le situazioni di rischio sociale.

 Supporto alle educatrici di 3 CAIF (Centro de Atención a la Infancia y a la Familia) per organizzare Sostegno alle attività di supporto alla genitorialità

SERVIZI OFFERTI:

L’alloggio sarà messo a disposizione presso una casa presa in affitto per i volontari dal COMI. Il vitto sarà erogato dall’associazione ospitante (complesso scolastico degli oblati Talitakum/ Scuola San Josè) presso la mensa scolastica per quanto riguarda i pranzi dal lunedì al venerdì. I rimanenti pasti (colazione, cena e pranzo nel week-end) saranno forniti dal COMI che si occuperà dell’acquisto degli alimenti che verranno cucinati dagli stessi volontari presso la casa del COMI.

GIORNI DI SERVIZIO SETTIMANALI ED ORARIO Giorni di servizio: 5 giorni a settimana

Orario di servizio: 25 ore settimanali

NUMERO DI MESI DI PERMANENZA ALL’ESTERO, MODALITÀ E TEMPI DI EVENTUALI RIENTRI Gli operatori volontari permarranno all’estero mediamente dieci (10) mesi.

Il progetto Caschi Bianchi prevede la possibilità di un rientro in Italia all’incirca a metà progetto, ai fini di una valutazione dell’andamento delle attività, della crescita personale del volontario e della

disseminazione del progetto sul territorio nazionale. L’eventuale rientro intermedio sarà concordato tra l’OLP della sede di realizzazione del progetto all’estero e il Tutor in Italia di ogni singolo intervento.

Qualora la sede non prevede di realizzare nel progetto il rientro intermedio del volontario, questa informazione sarà comunicata al volontario prima dell’avvio del progetto.

I tempi di realizzazione del progetto saranno quindi:

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- Inizio servizio

- Formazione Generale e Formazione Specifica in Italia, preparazione documenti (Visti, Biglietti Aerei, Vaccini) tra i 20 e i 40 giorni

- Partenza per l’estero

- Formazione Specifica in loco entro i primi 90 giorni

- Eventuale viaggio intermedio all’incirca per metà progetto per realizzare il monitoraggio delle attività svolte.

- Rientro finale in Italia durante l’ultimo mese di servizio.

MODALITÀ E MEZZI DI COMUNICAZIONE CON LA SEDE ITALIANA

Per ciascuna delle sedi previste dal presente progetto è prevista e garantita la possibilità ai giovani volontari di comunicare con la sedi italiane attraverso i consueti mezzi di comunicazione: e-mail, Skype, telefono. A tale scopo si farà riferimento sia agli uffici delle sedi di realizzazione del progetto sia, ove possibile, presso la struttura stessa di residenza all’estero dei volontari.

È prevista, inoltre la figura di un referente in Italia che accompagnerà i volontari durante la formazione in Italia e farà da ulteriore riferimento e accompagnamento durante la permanenza all’Estero

EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI Ai volontari in servizio, su tutte le sedi, si richiede:

 elevato spirito di adattabilità;

 flessibilità oraria;

 eventuale svolgimento del servizio anche durante alcuni fine settimana;

 attenersi alle disposizioni impartite dai responsabili dei propri organismi e dei partner locali di riferimento, osservando attentamente le indicazioni soprattutto in materia di prevenzione dei rischi sociali, ambientali e di tutela della salute;

 comunicare al proprio responsabile in loco qualsiasi tipo di spostamento al di la di quelli già programmati e previsti dal progetto;

 partecipazione a situazioni di vita comunitaria;

 abitare nelle strutture indicate dall’Ente;

 rispettare i termini degli accordi con le controparti locali;

 partecipare a incontri/eventi di sensibilizzazione e di testimonianza ai temi della solidarietà internazionale al termine della permanenza all’estero;

 partecipare ad un modulo di formazione comunitaria e residenziale prima della partenza per l’estero.

 Rientrare in Italia al termine del servizio

 partecipare alla valutazione progettuale finale

Prima della partenza per l’estero è obbligatoria la vaccinazione Anti Covid-19 per tutti gli operatori volontari selezionati.

Inoltre, per le sedi di attuazione di seguito riportate, si elencano i seguenti obblighi aggiuntivi:

Nella sede Montevideo (COMI 139595)

 Inviare un report mensile al COMI, riportando l’andamento delle attività ed indicando qualsiasi problematica percepita;

 Rispetto delle modalità di comportamento connesse alla realtà di accoglienza (in particolare in merito alla sicurezza, comunicazione dei propri spostamenti ed attenzione al contesto di vulnerabilità e diffusa micro – criminalità) anche al di fuori dell’orario e dei giorni di servizio.

PARTICOLARI CONDIZIONI DI DISAGIO

Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari impiegati all’estero nelle sedi del presente progetto sono soggetti alle seguenti condizioni di disagio:

 il disagio di ritrovarsi immersi in una realtà diversa da quella conosciuta e non avere le giuste coordinate per comprenderla, per capire come relazionarsi e comportarsi sia nei confronti delle controparti locali che delle istituzioni locali;

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 il disagio di dover utilizzare quotidianamente particolari accorgimenti sanitari resi necessari dal vivere in territori in cui sono presenti patologie endemiche (malaria, aids e/o tubercolosi…)

 il disagio di ritrovarsi in territori in cui le condizioni climatiche possono, in certe situazioni, ostacolare o/e ritardare le attività previste dal progetto

 il disagio di vivere in territori dove le comunicazioni telefoniche ed il collegamento internet non è sempre continuo ed assicurato.

Inoltre, per le sedi di attuazione di seguito riportate, si elencano i dettagli delle condizioni di disagio aggiuntivi:

Nella sede Montevideo (COMI 139595)

 Disagio di lavorare e relazionarsi con ragazzi vittime di abuso, con problemi giudiziari e/o con problemi di tossicodipendenza

 Disagio di dover sottostare a determinati accorgimenti comportamentali connessi al contesto di vulnerabilità e diffusa micro – criminalità quali attenzione costante alle norme di sicurezza, necessità di comunicazione dei propri spostamenti anche al di fuori dell’orario e dei giorni di servizio.

 il collegamento internet non è sempre continuo ed assicurato.

EVENTUALE ASSICURAZIONE INTEGRATIVA NO

EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI:

 Conoscenza base della lingua spagnola in quanto gli operatori volontari dovranno interagire con i beneficiari del progetto e lo staff locale

DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE:

Il sistema di selezione degli operatori volontari per i progetti SCU FOCSIV che si compone di 2 parti:

l’analisi della domanda/Curriculum Vitae e l’incontro con il Candidato. Il totale di punti ottenibile dalla selezione di 110 punti, di cui 50/110 ottenibili dall’analisi del CV e 60/110 ottenibili dall’incontro con il candidato. Nell’incontro con il candidato, al colloquio che consente di ripercorrere insieme al candidato le principali tappe del suo percorso personale (studi ed esperienze) e di analizzare le sue motivazioni al SCU e il progetto prescelto, può essere aggiunto un “assessment center”, con prove di selezione individuali/di gruppo, per osservarne le caratteristiche personali). Nell’incontro con il candidato sono presenti soglie minime di idoneità relativamente alle aree di indagine delle caratteristiche personali e quella delle motivazioni: un punteggio sotto soglia in queste due voci rende il candidato automaticamente non idoneo (in graduatoria accanto la non idoneità corrisponde a zero punti).

ANALISI DELLA DOMANDA/CURRICULM VITAE DEL CANDIDATO Coefficiente Punteggio MAX

PRECEDENTI ESPERIENZE

Precedenti esperienze c/o ente che

realizza il progetto Mese/frazione

mese > O = a 15gg (max 12 Mesi)

1,25 15

Precedenti esperienze nel settore di impiego cui il progetto si riferisce c/o altri enti

0,75 9

Precedenti esperienze in analoghi

settori a quello del progetto 0,50 6

TITOLO DI STUDIO

Laurea specialistica (o vecchio

ordinamento) si valuta il

titolo più elevato

10

Laurea triennale (o equivalente) 8 10

Diploma 6

ESPERIENZE AGGIUNTIVE

Esperienze diverse da quelle valutate precedentemente che possono avere una coincidenza positiva relativamente alle attività del progetto di impiego

Da 0 a 5 punti 5

(6)

ALTRE

CONOSCENZE

Altre conoscenze (es. corsi di formazione, master, conoscenze linguistiche, informatiche, altre

competenze attinenti al progetto, ecc.)

Da 0 a 5 punti 5

Nell’analisi del CV non è prevista alcuna soglia minima necessaria per superare la

selezione 50

ANALISI DELL'INCONTRO CON IL CANDIDATO/COLLOQUIO Punteggio soglia

Punteggio MAX CONOSCENZA

DELL’ENTE DI IMPIEGO E DEL SUO AMBITO DI ATTIVITÀ

Livello di conoscenza dell’Ente promotore del progetto, della sua mission e dei suoi obiettivi, conoscenza relativamente alle problematiche di cooperazione e solidarietà internazionale,

dell’educazione alla pace e alla mondialità e degli interventi di cooperazione tra i popoli.

no 5

IMPEGNO NEL VOLONTARIATO

Approfondimento della visione del candidato del volontariato e della sua sensibilità verso l’impegno sociale e l’aiuto al prossimo nelle sue diverse forme.

Se con esperienza precedente, qualità e grado di impegno del candidato in questo settore.

no 5

COINCIDENZA TRA IL PROFILO DEL CANDIDATO E ATTIVITÀ PREVISTE DAL PROGETTO

Valutazione in termini di vicinanza tra le conoscenze, le competenze ed eventuali esperienze del candidato in relazione all’ambito di progetto, coincidenza degli interessi personali rispetto al ruolo da ricoprire, anche in un’ottica di valorizzazione professionale post-servizio.

no 10

CARATTERISTICHE PERSONALI

Caratteristiche personali del candidato considerate particolarmente utili ai fine della positiva

realizzazione dell’esperienza e delle attività del progetto.

si 20

MOTIVAZIONI ALLA ESPERIENZA SCU E AL PROGETTO DI IMPIEGO

Conoscenza relativa al SCU, conoscenza dell’istituto, motivazioni rispetto al servizio civile; comprensione e condivisione degli obiettivi del progetto; disponibilità nei confronti delle condizioni richieste;

consapevolezza delle problematiche specifiche connesse con il contesto di azione.

si 20

Per superare la selezione occorre sperare la soglia minima, in caso contrario si è

giudicati NON IDONEI al progetto 60

CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:

Conseguentemente a quanto esposto e precisato nei precedenti punti, ai giovani coinvolti nel presente progetto, sarà rilasciato un “Attestato Specifico” sottoscritto sia da FOCSIV (Ente Proponente il Progetto, sia dall’Ente di accoglienza che ELIDEA Psicologi Associati (ente che da statuto si occupa di bilancio di competenze, gestione di servizi per il lavoro e servizi alla persona consistenti nella informazione, nell’orientamento di primo livello, nell’orientamento specialistico o di secondo livello, nell’incontro tra domanda e offerta e nell’accompagnamento al lavoro, secondo le seguenti aree funzionali: accoglienza e prima informazione, orientamento di primo livello; orientamento specialistico o di secondo livello; incontro domanda/offerta di lavoro e accompagnamento al lavoro) (cfr Allegati).

L’attestato Specifico conterrà i seguenti elementi:

 dati anagrafici del volontario (nome, cognome, codice fiscale, luogo e data di nascita);

 dati degli enti (denominazione dell’ente proponente, denominazione dell’ente di accoglienza);

 titolo del Programma e del progetto;

 indicazione del superamento delle prove selettive;

 data di inizio e fine servizio;

 sede di servizio;

 settore ed area di impiego.

 le conoscenze che il volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso la formazione

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generale e la formazione specifica sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile ai sensi del Dlgs 81/2008 e s.m.i.;

 le conoscenze e le capacità che il volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile, e cioè: la conoscenza dell’ente e del suo funzionamento, la conoscenza dell’area d’intervento del progetto, la migliore conoscenza del territorio in cui si realizza il progetto e la capacità di gestione del tempo in relazione all’orario di servizio.

 le “competenze sociali e civiche”, che il volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile.

 Le competenze maturate durante la realizzazione delle specifiche attività che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto. In particolare: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione.

Inoltre verrà messo a disposizione di tutti i volontari la piattaforma “EASY” (http://www.easy-

softskills.eu), di proprietà della FOCSIV, per la misurazione e rilascio di un passaporto delle competenze trasversali maturate durante l’esperienza all’estero.

FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

La formazione generale dei volontari in servizio civile universale, strutturata su 50 ore, sarà realizzata in apposita struttura identificata dall’ente sul territorio nazionale e comunicata ai volontari selezionati prima dell’avvio del servizio.

FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

La formazione specifica dei volontari in servizio civile, della durata totale di 75 ore, avverrà sia nelle sedi accreditate in Italia degli organismi associati a FOCSIV che hanno aderito a questo progetto, sia nelle singole sedi di realizzazione del progetto all’estero.

Moduli di formazione specifica comuni a tutte le sedi

Tematiche di formazione Modulo 1 – Presentazione progetto

- Presentazione dell’Ente: storia e stile di intervento, come e dove opera - Presentazione del progetto

- Informazioni di tipo logistico - Aspetti assicurativi

- Modalità di comunicazione e relazione con la sede in Italia, - Presentazione degli strumenti di monitoraggio dell’esperienza;

Modulo 2 - Presentazione del paese e della sede di servizio (località)

- Presentazione della cultura, della storia e della situazione socioeconomica dell’Uruguay e della sede di servizio,

- Presentazione del partenariato locale Conoscenza di usi e costumi locali;

Modulo 3 – Presentazione settore e coinvolgimento degli operatori volontari

- Presentazione dell’esperienza dell’ente di invio nel territorio di realizzazione del progetto - presentazione delle dinamiche del settore di intervento,

- presentazione delle attività di impiego e del ruolo specifico dei volontari Modulo 4 - Sicurezza

- Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nel progetto di servizio civile sulla sede (presentazione dei rischi presenti e indicazione delle misure di prevenzione ed emergenza adottate, secondo quanto previsto dal Piano della Sicurezza Paese)

- Presentazione del manuale di sicurezza FOCSIV per gli operatori all’estero contenente ulteriori indicazioni utili da seguire per gestire il tema della sicurezza anche nei comportamenti quotidiani Modulo 5 – Comunicazione e gestione momenti di crisi

- Modalità di comunicazione e relazione con la sede in Italia

- Strumenti per gestire le possibili difficoltà legate al contesto specifico, alle dinamiche di gruppo e alla distanza dal proprio contesto di riferimento

Modulo 6 – Educazione e situazione sociale

- Approfondimento della condizione dei ragazzi a rischio, delle famiglie e dei vincoli (accenni alle problematiche di violenza familiare con ripercussione sui ragazzi, microcriminalità)

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- La formazione integrale del minore: elementi di assistenza sociale, psicologica e sanitaria del minore in situazione di rischio

- Tecniche psicologiche di supporto ai minori e alle famiglie Modulo 7- Problematiche sociali

- Esame delle problematiche legate alla droga (il paco), alcool, HIV (problematiche presenti nella zona) Modulo 8- Come comunicare e relazionarsi con minori a rischio

- Input di tecniche di ascolto attivo/passivo

- tecniche comunicative rivolte agli interlocutori come bambini, adolescenti e giovani a rischio Modulo 9 – Costruzione piano di lavoro

- Riepilogo degli strumenti di monitoraggio dell’esperienza

- predisposizione del piano di lavoro personale e gestione dei momenti di crisi Nella sede Montevideo (COMI 139595)

Tematiche di formazione

Modulo 10 - Tematico sulla protezione dei bambini e giovani vulnerabili - La situazione dei minori vulnerabili nel quartiere del Cerro

- Pedagogia, animazione e didattica dei minori presso il Centro Talitakum e la scuola San José - Protezione e accoglienza dei minori in difficoltà

TITOLO DEL PROGRAMMA CUI FA CAPO IL PROGETTO:

Inclusione Persone Fragili in AMERICA LATINA

OBIETTIVO/I AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE Obiettivo 1: SCONFIGGERE LA POVERTA':

- contribuendo a ridurre la povertà in tutte le sue dimensioni (es. povertà economica, sociale, educativa, relazionale);

Obiettivo 3: SALUTE E BENESSERE:

- assicurando diagnosi precoci e percorsi riabilitativi per i bambini e adulti con disabilità garantendo una migliore prospettiva di vita;

- garantendo l’accesso ai servizi di salute di base e terapie a domicilio a un maggior numero di persone con disabilità al fine di migliorare le loro condizioni fisico-psichiche;

Obiettivo 4: ISTRUZIONE DI QUALITA':

- proponendo ai minori stili di vita sostenibili, cultura di pace e di non violenza, cittadinanza globale, valorizzazione della diversità culturale;

- contrastando le disparità di genere nell'istruzione e favorendo parità di accesso dei più vulnerabili - favorendo l’accesso a percorsi formativi dei minori lavoratori;

- assicurando che tutti i minori, soprattutto quelli a rischio, completino una istruzione primaria e secondaria libera, equa e di qualità;

- realizzando programmi di inclusione scolastica rivolto ai bambini con disabilità attraverso la formazione degli operatori scolastici e la sensibilizzazione delle famiglie;,rafforzando l'approccio interdisciplinare;

- aumentando il numero di giovani e adulti con competenze tecniche e professionali, per favorire l'occupazione, lavori dignitosi e capacità imprenditoriale;

Obiettivo 5: PARITÀ DI GENERE:

- contrastando la violenza di genere nelle sue varie forme e garantendo supporto psico-sociale a ragazze/donne già vittime di violenza;

- coscientizzando le nuove generazioni sui temi della violenza e della salute sessuale e riproduttiva;

- promuovendo l’eguaglianza di genere attraverso e l’emancipazione della figura della donna;

- sostenendo le donne come principali caretaker delle persone con disabilità, rafforzando il ruolo di cura anche degli altri membri del nucleo familiare

Obiettivo 10: RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE:

- favorendo l'inclusione sociale, economica e politica dei gruppi più marginalizzati, con particolare attenzione ai minori ed alle donne;

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- favorendo l’inclusione sociale, economica e culturale dei giovani e adulti in conflitto con la legge;

- realizzando azioni per la piena inclusione delle persone LGBTI e difenderne i loro diritti;

- riducendo la disuguaglianza tra persone con disabilità ed il resto della popolazione attraverso la promozione attiva dell’inserimento lavorativo delle stesse;

Obiettivo 16: PACE, GIUSTIZIA E ISTITUZIONI SOLIDE:

- sostenendo i processi istituzionali, nell’ambito della giustizia penale, perché sia assicurata una maggior tutela ai diritti dei più vulnerabili, quali minori e giovani.

AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:

Il presente programma sarà realizzato all’interno dell’ambito d’azione “Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese”

Riferimenti

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La formazione specifica dei volontari in servizio civile, della durata totale di 75 ore, avverrà sia nelle sedi accreditate in Italia degli organismi associati