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LA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

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Academic year: 2022

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P.Fonio

M.Fronda, F. Misischi

Torino, 26 novembre 2015

LA CHIRURGIA PELVICA EXENTERATIVA:

indicazioni e limiti

LA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

Direttore: Prof. Giovanni Gandini UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO

Scuola di Medicina e Chirurgia Dipartimento di Scienze chirurgiche

Cattedra di Radiologia

Azienda Ospedaliera-Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino Dipartimento di Diagnostica per Immagini e Radioterapia

Radiologia Universitaria

(2)

LA CHRURGIA PELVICA EXENTERATIVA

• Il trattamento dei tumori pelvici localmente avanzati o recidivi è caratterizzato da alta complessità clinico/organizzativa

• L’eviscerazione pelvica (PE) è una tipologia di intervento che richiede un estensivo impiego di risorse e la contemporanea presenza di competenze plurispecialistiche

• La resezione multiorgano e la morbilità associata richiedono un'attenta selezione dei pazienti in modo che i benefici della chirurgia siano superiori

ai costi.

Tara L et al, Radiographics 2015

L’intervento chirurgico dovrebbe essere considerato nell’ambito di un piano di cura multidisciplinare, valutando tutte le possibili opzioni terapeutiche (incluse

chemioterapia e/o radioterapia)

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LA CHRURGIA PELVICA EXENTERATIVA principali interventi chirurgici

PE totale resezione degli organi riproduttivi femminili, del tratto urinario inferiore (vescica ed uretra),

del retto-sigma e dell’ano

PE anteriore resezione degli organi riproduttivi femminili e del tratto urinario inferiore, ma risparmia retto ed ano

PE posteriore resezione degli organi riproduttivi femminili, del retto e dell’ano, ma risparmia il tratto urinario inferiore

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LA CHIRURGIA PELVICA EXENTERATIVA indicazioni

Pathiraja P et al, Should pelvic exenteration for symptomatic relief in gynaecology malignancies be offered? Arch Gynecol Obstet 2014

Tumori pelvici localmente avanzati primitivi, persistenti, recidivi

L’indicazione più comune è il tumore della cervice uterina recidivo confinato alla pelvi, primitivamente trattato con RT

Intento CURATIVO: quando sulla base dell’imaging preoperatorio sia ipotizzabile una resezione en-block con margini negativi (oltre 50% di sopravvivenza a 5 anni in Pazienti accuratamente selezionati)

Intento PALLIATIVO: pazienti sintomatici con malattia non trattabile radicalmente ma prognosi superiore a 6 mesi.

La presenza di dolore pelvico-sacrale, emorragia ricorrente, fistole o infezione cronica se non controllabili efficacemente con terapia antalgica o altre forme di trattamento chirurgico palliativo, possono essere indicazione a eviscerazione pelvica

(5)

LA CHRURGIA PELVICA EXENTERATIVA controindicazioni

ASSOLUTE

RELATIVE

Metastasi non resecabili (a distanza o ln lombo-aortici)

Esteso interessamento dei piani ossei

Coinvolgimento peritoneale (?)

Infiltrazione del nervo sciatico

Occlusione vena iliaca

Infiltrazione monolaterale dei vasi iliaci

Fissità alla parete pelvica al di sotto dei vasi iliaci

Estensione sacrale craniale a S3

Tara L et Al, Radiographics 2015

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LA CHRURGIA PELVICA EXENTERATIVA diagnostica

IERI

Laparotomia esplorativa

Laparoscopia

OGGI

Risonanza Magnetica

PET-CT

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LA CHRURGIA PELVICA EXENTERATIVA diagnostica radiologica

TC TORACE E ADDOME +/- ENCEFALO (retto!)

RUOLI DELLA RM

Malattia attiva vs. Esiti di radioterapia (Sens. 82-100%, Spec. 78-100%)

Estensione locale del tumore nei tre 3 piani (> 5 cm prognosi peggiore!)

Probabilità di ottenere un’escissione completa

Pianificazione dell’intervento

Valutazione della necessità di un team chirurgico multidisciplinare

Lakhman J et Al, Radiographics 2015

(se TC non dirimente per infiltrazione organi contigui e piani ossei)

RM pelvica

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LA CHRURGIA PELVICA EXENTERATIVA protocollo RM

Elevata risoluzione spaziale / Piccolo campo di vista Sequenze multiplanari (sede della lesione) T2W +/- FAT-SAT

Lakhman J et Al, Radiographics 2015

DWI assiale

Studio dinamico dopo mdc (T1 basale + 1’, 2’, 3’ dopo infusione)

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LA CHRURGIA PELVICA EXENTERATIVA planning pre-operatorio

VESCICA E RETTO

• PE totale/anteriore/posteriore  QUALITA’ DI VITA

• T2W assiali e sagittali

• possibili FP (es. cistite post-attinica!)

• VPP fino al 100%, VPN fino al 90% (ACCURATEZZA 95%)

Sagittal FSE T2W; edema bulloso della mucosa vescicale (cistite post-attinica)

Axial FSE T2W; carcinoma della cervice recidivante

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LA CHRURGIA PELVICA EXENTERATIVA planning pre-operatorio

Courtesy of S. Cirillo

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LA CHRURGIA PELVICA EXENTERATIVA planning pre-operatorio

URETRA necessità di exenteratio trans-elevatore dell’ano con resezione del diaframma uro-genitale

T2W assiali e sagittali

Axial FSE T2W; carcinoma della cervice recidivante

SFINTERE ANALE possibilità di exenteratio al di sopra del m. elevatore dell’ano

T2W coronali e assiali

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LA CHRURGIA PELVICA EXENTERATIVA planning pre-operatorio

PARETE LATERALE DELLA PELVI

LEER*?

estensione sino ai mm. otturatore interno e/o piriforme con perdita di un piano adiposo di clivaggio  VPP fino a 88%, VPN fino a 97%

T2W coronali e assiali

* Laterally extended endopelvic resection

Coronal FSE T2W; carcinoma endometriale recidivante

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LA CHRURGIA PELVICA EXENTERATIVA planning pre-operatorio

OSSA PELVICHE

ipointensità in T1  iperintensità dopo mdc

lieve iperintensità in T2 Fat-Sat

perdita di una ben definita banda ipointensa superficialmente al midollo osseo

N.B. PET-CT più precoce!

Axial FSE T1W basale + ce; tumore recidivante che invade il ramo pubico inferiore

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LA CHRURGIA PELVICA EXENTERATIVA controindicazioni all’intervento

VASI ILIACI ESTERNI O COMUNI

impossibilità di resezione R0  prognosi scarsa (0% a 5 aa.) (in caso di coinvolgimento dei vasi iliaci interni possibile

LEER)

T2W multiplanari

scarsa Letteratura, segni poco specifici (contatto > 180°, variazioni di calibro del vaso)

Axial FSE T2W; piano di clivaggio adiposo conservato tra il tumore ed i vasi iliaci esterni, non

visualizzabile tra il tumore e la vena iliaca interna destra

Axial FSE T2W; carcinoma recidivante della cervice uterina che incarcera e distorce i vasi iliaci esterni

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LA CHRURGIA PELVICA EXENTERATIVA controindicazioni all’intervento

STRUTTURE NERVOSE (plesso lombare, n. sciatico prossimale)

possibile neurografia RM (non di routine)

ingrandimento del nervo, iperintensità in T2 (≈ vasi),

enhancement dopo mdc e perdita della classica struttura fascicolare possono indicare un coinvolgimento

Coronal fat-saturated T2W Coronal contrast enhanced T1W Coinvolgimento del nervo sciatico, caratterizzato da ingrandimento del nervo, iperintensità T2 ed

iperintensità T1 dopo infusione di mdc

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LA CHRURGIA PELVICA EXENTERATIVA controindicazioni all’intervento

LINFONODI

criteri dimensionali (asse corto): 8 mm per i pelvici, 10 mm per i para-aortici/retroperitoneali e 15 mm per gli inguinali

altri criteri: perdita della classica architettura reniforme con ilo adiposo, margini irregolari, intensità mista in T2, necrosi

centrale in T1 dopo contrasto

CT e RM ugualmente poco sensibili !! (TC-PET?)

ancora incerto il ruolo di DWI e mappa ADC

METASTASI

primi risultati promettenti sull’utilizzo della DW

nell’identificazione delle metastasi a distanza e delle localizzazioni peritoneali

ottima sensibilità della TC-PET (fino al 100%), MA specificità molto più bassa (73%) (FALSI POSITIVI)  una conferma istopatologica sarebbe necessaria prima di escludere un paziente da un

intervento chirurgico potenzialmente curativo

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LA CHRURGIA PELVICA EXENTERATIVA RM-PET…il futuro?

Axial FSE T2W Axial FSE T2W + PET

Recidiva di carcinoma della cervice con sospetto coinvolgimento di vescica (freccia tratteggiata) e retto (freccia continua) nelle sequenze T2W. La fusione RM-PET esclude un interessamento della vescica, mentre conferma

l’infiltrazione del retto (dati in accordo con il successivo esame anatomo-patologico).

Sensibilità 82-100 % Specificità 91-100 %

Ottima concordanza tra osservatori (k = 0,84-1,0)

Valutazione del coinvolgimento di retto, vescica e parete laterale

della pelvi

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Grazie per l’attenzione

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