Economia & Finanza – Pag. 12 20 marzo 2009
NELLA FIERA DEL CAPOLUOGO LOMBARDO IN EVIDENZA I PROGETTI DI SARDEGNA RICERCHE
Biotecnologie, una vetrina a Milano
Esporre i risultati delle ricerche in campo biotecnologico è lo scopo di Sardegna Ricerche, ente regionale che gestisce il Parco scientifico e tecnologico della Sardegna (60 aziende nelle sedi di Pula e Alghero). Vetrina privilegiata, il Bio-Europe Spring, che quest'anno si è svolto a Milano alla Fieramilanocity, dal 16 al 18 marzo.
OBIETTIVI Presente con un proprio stand, Sardegna Ricerche ha colto l'occasione per realizzare incontri con partner internazionali. Obiettivo: accogliere e chiedere consulenze su proprietà intellettuali e farmaci da brevettare, il tutto nel campo della biotecnologia che, come ha spiegato Stefano Milani (di Ceo Blossom & Company, tra i promotori della conferenza), «registra una crescita numerica delle giovani imprese innovative italiane, confermando quindi che anche nel nostro Paese si fa innovazione». E proprio l'Isola, tra le regioni d'Italia, è al sesto posto per numero di aziende che «fanno impresa» nel settore biotecnologico. Partner ideali delle attività nel campo delle Scienze della vita, Gran Bretagna, Stati Uniti, Spagna, India. In programma - come previsto dagli organizzatori Ebd, gruppo tedesco americano e Bio-Biotehnology industry organization e Assobiotec - convegni, workshop tematici e appuntamenti tra le oltre 900 aziende e centri di ricerca che provengono da tutto il mondo. La loro operatività è basata sulla biotecnologia, scienza che, secondo la definizione della Convenzione sulla diversità biologica (trattato internazionale adottato nel '92 in Kenia), consiste nell'applicazione tecnologica «che si serve dei sistemi biologici, degli organismi viventi o di derivati di questi, per produrre o modificare prodotti o processi per un fine specifico».
IL RUOLO Sardegna Ricerche, rappresentato a Milano da Sandro Angioni e Valter Songini, è stato istituito dalla Regione nel 1985. Tra i fini istituzionali, la promozione dell'innovazione del sistema produttivo, della nascita e dell'importazione di aziende nel settore high-tech, e anche l'erogazione di servizi a favore di piccole e medie imprese sarde per l'introduzione di nuovi ritrovati tecnologici. Sono proprio queste realtà a formare la parte più consistente del settore biotecnologico italiano, come conferma il rapporto Blossom & company presentato lunedì scorso in fiera, e che a fine anno mostrano un fatturato non superiore a 10 milioni di euro.
Sabrina Schieraro