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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione

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Academic year: 2022

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Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione

Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione Ufficio I – Affari generali personale, contabilità e vigilanza enti

EM/pu/cc

--- Viale Trastevere, 76/A – 00153 Roma Tel. 06.58492641

e-mail [email protected] PEC: [email protected] ---

1 Al Presidente dell’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (Indire) - Palazzo Gerini Via M. Buonarroti, 10

50122 Firenze

(rif. nota Indire 8 febbraio 2018 n. 3049) [email protected]

Alla Corte dei Conti

Sezione del Controllo sugli Enti Via A. Baiamonti, 25

00195 Roma

Invio a mezzo p.e.c.

[email protected]

e, p.c. Al Ministero dell’Economia e delle Finanze

Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato

Ispettorato Generale di Finanza (I.G.F.)

Ufficio IV

Via XX Settembre, 97 00187 Roma

[email protected]

Al Collegio dei Revisori dei Conti c/o INDIRE

[email protected]

Oggetto: Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE). Esame Bilancio di Previsione esercizio finanziario 2018.

Con la nota che si riscontra, acquisita agli atti di questa Direzione Generale in data 9 febbraio 2018, codesto Istituto ha trasmesso per la prevista approvazione il bilancio di previsione relativo all’esercizio finanziario 2018, predisposto dal Direttore

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2 Generale ed adottato dal Consiglio di Amministrazione con delibera n. 7 del 1°

febbraio 2018.

In via preliminare si rileva che con nota n. 17199 del 22 dicembre 2017 questa Direzione Generale ha segnalato la mancata acquisizione del documento contabile nei termini di legge, che ha comportato per codesto Ente l’apertura della gestione provvisoria di cui all’art. 23 del D.P.R. n. 97/2003.

In conformità alla normativa di settore vigente, al fine di consentire a codesto Ente una corretta pianificazione operativa, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. n. 218/2016 si è proceduto, con nota n. 4670 del 19 marzo 2018, all’approvazione del Piano Triennale di Attività 2018/2020, atto prodromico e necessario al fine dell’approvazione del bilancio di previsione in oggetto.

Il documento contabile in oggetto è corredato della prescritta documentazione, nonché della relazione programmatica del Presidente del Consiglio di Amministrazione e di quella illustrativa redatta dal Direttore Generale dell’Ente.

Allo stesso documento è stata, altresì, allegata la relazione del Collegio dei Revisori dei Conti, che ha esaminato il bilancio di cui trattasi mettendo in evidenza la correlazione tra il documento previsionale ed il Piano Triennale di Attività (PTA) 2018/2020.

Come attestato anche dal Direttore Generale dell’Ente, si rileva che il documento in esame difetta di alcuni elementi richiesti dalle recenti norme in materia di armonizzazione dei sistemi contabili delle amministrazioni pubbliche.

Per quanto in questa sede preme sottolineare, la Legge n. 196 del 2009, da ultimo modificata con la Legge 4 agosto 2016, n. 163 ha previsto nel suo ambito di applicazione, l'armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio sia dell’Indire sia dei restanti enti pubblici di ricerca vigilati da questo Ministero.

Nella stesura dei documenti di bilancio, è stato adottato il Piano dei conti integrato, tenendo conto di quanto disposto dal DPR n. 132/2013 e dalla circolare esplicativa RGS n. 27/2015, ed è stato individuato il V livello del nuovo Piano dei conti quale correlazione ottimale per l’integrazione tra le scritture contabili di natura finanziaria con quelle di natura economico-patrimoniale.

Si prende atto del fatto che l’Ente riporta in allegato due prospetti di raccordo con il Piano dei conti integrato al fine di attuare la previsione del DPR n. 132/2013 nelle more dell’entrata in vigore del nuovo regolamento di contabilità degli enti pubblici non economici.

In merito alla classificazione delle spese, il bilancio, come prescritto, sarà organizzato in Missioni e Programmi, tuttavia la normativa di riferimento deve ancora trovare piena attuazione in quanto risulta mancante uno specifico provvedimento ministeriale previsto dalla norma, atto a dettare una scala di priorità nell’enunciazione delle missioni.

Al riguardo, nella nota prot. 118858 del 1 giugno 2017 del MEF - RGS (che ad ogni buon fine si allega in copia), si richiama il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 dicembre 2012, che ha definito le linee guida generali di uniforme classificazione delle Missioni delle amministrazioni pubbliche, cui è seguita la circolare applicativa del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato n. 23 del 13 maggio 2013 contenente le istruzioni operative per l'applicazione delle disposizioni contenute nel predetto DPCM.

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3 Nella medesima nota del MEF - RGS, si invitava altresì codesto Ente a formulare in merito idonee proposte a questa Amministrazione vigilante.

Pertanto, al fine di consentire a questa Amministrazione di fissare le missioni e i programmi che rappresentino con esattezza le finalità istituzionali, le funzioni principali e gli obiettivi strategici dell’istituto, si rimane in attesa di recepire eventuali proposte in merito, con riferimento alla classificazione riportata nella legge di Bilancio dello Stato.

Con riguardo al “Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio”, nella circolare n. 12 del 23 marzo 2016, recante indicazioni per la stesura del bilancio di previsione per l’esercizio 2016 degli enti ed organismi pubblici, il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato rammenta a tutti i Ministeri, alla scheda tematica “L”, la necessità di dare attuazione all’art. 19, comma 4, del D.Lgs. 31 maggio 2011 n. 91, ai sensi del quale “le Amministrazioni vigilanti definiscono, tramite decreto del Ministro competente, d’intesa con il MEF, l’insieme minimo di indicatori di risultato che le Amministrazioni vigilate devono adottare nell’ambito del proprio Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio al fine di assicurare la possibilità di consolidamento e la confrontabilità”.

Con il DPCM del 18 settembre 2012, sono state emanate le linee guida generali previste dall’art. 23 del D.Lgs. 91/2011, ma non ancora le istruzioni tecniche ed i modelli da utilizzare previsti dall’art. 8 del DPCM stesso.

Pertanto, non appena possibile, questa Direzione Generale si riserva di fornire a codesto Ente le prescritte indicazioni, necessarie per l’integrazione del bilancio in oggetto.

Il Bilancio in esame, come per i precedenti esercizi finanziari, è stato predisposto su un unico centro di responsabilità, poiché non risulta ancora deliberato il regolamento di amministrazione, finanza e contabilità.

Sul punto, al fine di attuare il disposto dell’art. 19 del D.Lgs. n. 218/2016, si raccomanda, come già chiesto questa Direzione Generale con nota 3583 del 1°

marzo 2018, la celere deliberazione della revisione dei regolamenti di amministrazione, finanza e contabilità e di organizzazione e del personale, essendo stato definitivamente adottato il nuovo Statuto (G.U. n. 27 del 2 febbraio 2018).

Passando all’esame delle scritture contabili prodotte, le previsioni del documento contabile evidenziano entrate di competenza per € 158.942.193,55 ed uscite per € 182.324.231,33, comprese le partite di giro (€ 7.507.975,30).

Il conseguente disavanzo finanziario di competenza pertanto ammonta ad

€ 23.382.037,78, al quale l’Ente dichiara che farà fronte mediante l’utilizzazione di una corrispondente quota dell’avanzo di amministrazione presunto al 31 dicembre 2017, pari ad € 73.215.257,97.

Di tale avanzo la quota vincolata, derivante dalla somma dell’avanzo presunto della soppressa ANSAS e di residue disponibilità facenti capo a progetti in affidamento, ammonta ad € 55.683.650,27.

Vista l’entità dell’avanzo di amministrazione Ansas-ex Indire – ex IRRE, al fine di dare compiuta attuazione al principio contabile generale della competenza finanziaria, si raccomanda ancora una volta anche all’organo di controllo una oculata attività di riaccertamento dei residui attivi e passivi, verificando, ai fini del rendiconto, le ragioni del loro mantenimento.

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4 La somma restante, pari ad € 17.531.607,70, costituisce l’avanzo disponibile, di cui l’Indire prevede di utilizzare una quota pari ad € 5.208.844,02.

Il pareggio finanziario viene pertanto garantito dal prelievo complessivo di

€ 23.382.037,78 proveniente, quanto ad € 18.173.193,76 dall’avanzo vincolato e quanto ad € 5.208.844,02 da quello disponibile.

Il Collegio dei Revisori dei Conti, che nella propria relazione del 31 gennaio 2018 ha espresso parere favorevole all’approvazione del documento in oggetto, è tenuto a verificare il rispetto della corretta destinazione dell’utilizzazione della parte vincolata.

Le previsioni di cassa indicano entrate per un totale di € 198.835.133,60, a cui si sommano le partite di giro, che ammontano ad € 7.513.431,45, per un totale di € 206.348.565,05, mentre la previsione delle uscite ammonta ad € 212.927.894,50.

Il preventivo economico presenta un disavanzo di € 22.433.518,46, scaturito dalla differenza fra il valore della produzione (€ 151.404.218,25), aggiunto ai proventi

finanziari al netto dei relativi oneri (€ 30.000.00) ed i costi della produzione (€ 172.733.002,79) a cui si aggiungono le imposte dell’esercizio ( € 1.134.733,92).

L’Organo di controllo, manifestando un giudizio di congruità delle spese dell’Ente in rapporto ai suoi scopi istituzionali, rappresenta che il documento tiene conto delle disposizioni impartite dalle recenti leggi finanziarie e delle altre fonti legislative concernenti il contenimento della spesa pubblica, precisando che, trattandosi di Ente ripristinato a decorrere dal 1° settembre 2012, non sono state applicate le predette disposizioni laddove i limiti massimi di spesa sono stati definiti sulla base delle spese sostenute negli anni compresi nel periodo 2009/2011.

In riferimento al contenimento delle spese per consumi intermedi, il Collegio dei revisori rimanda a quanto indicato nella Circolare n. 33/2017 del Ministero

dell'Economia e delle Finanze avente ad oggetto il bilancio di previsione per l'e.f. 2018, così come evidenziato nella Relazione del Direttore Generale.

Il rispetto della predetta normativa sarà verificato in sede di esame del rendiconto generale.

Codesto Istituto ha predisposto la programmazione del 2018 tenendo conto delle attività e dei progetti dettagliati nel PTA 2018-2020, che saranno realizzati nel corso dell’anno finanziario 2018, attraverso le aree di intervento in cui l’Ente si è strutturato al proprio interno.

Le attività in cui l’Istituto è impegnato si riferiscono alla gestione del programma Erasmus plus, nonché a quelle relative al Servizio Nazionale di Supporto per l’Italia dell’azione E-Twinning, dell’Unità Eurydice nonché la gestione della piattaforma EPALE relativa al settore dell’apprendimento degli adulti, assegnata all’Ente nel corso dell’anno 2014, oltre alle numerose attività relative ai progetti in affidamento dal MIUR elencate nello specifico nella Relazione illustrativa del Direttore Generale.

Il contributo statale iscritto tra le previsioni è di € 8.949.286,00, provenienti dal Fondo ordinario per il finanziamento degli Enti di ricerca, come previsto dall’art. 1, comma 4, lettera b) del DM 8 agosto 2017 n. 608, registrato dalla Corte dei Conti il 21 agosto 2017, il cui art. 2 prevede che il Decreto di riparto relativo all’anno 2018 sarà trasmesso alle competenti commissioni parlamentari entro il mese di aprile 2018.

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5 Nelle more del suo perfezionamento si ritiene di poter sostenere tale previsione, in forza del disposto dell’art. 2 citato, che consente agli Enti di fare riferimento, per gli anni 2018 e 2019, al 100% dell’assegnazione relativa all’anno 2017.

Le previsioni di spesa di competenza per gli Organi dell’Ente ammontano ad

€ 171.000,00 e si riferiscono ai compensi, indennità e rimborsi spese che saranno erogati in favore degli stessi (Consiglio di Amministrazione, il Collegio dei Revisori dei Conti e il Comitato tecnico scientifico).

In proposito, come più volte ribadito, a detta di questa Direzione Generale, nelle more della ridefinizione di detti compensi, sembrerebbe opportuno far riferimento al D.I. del 31 ottobre 2002, ultimo atto di determinazione dei compensi da corrispondere agli Organi dell’ex INDIRE, ciò al fine di evitare ai percepenti la eventuale restituzione delle somme riscosse.

Inoltre, essendosi conclusa la complessa procedura di approvazione dei rendiconti generali del ripristinato Indire, da ultimo del rendiconto generale relativo all’e.f. 2016 (nota DGOSV n. 3585 del 1° marzo 2018), si ritiene opportuno invitare codesto Ente a formulare una nuova delibera, nel rispetto della normativa prevista in materia e sulla base dei più aggiornati dati di bilancio.

Le spese previste per il personale in servizio ammontano a complessivi

€ 18.623.416,09, riferiti alle 141 unità di personale a tempo indeterminato, di cui 16 unità che prestano regolare servizio a tempo parziale, e alle 87 unità di personale a tempo determinato i cui costi sono coperti con i fondi assegnati dalla Commissione europea e cofinanziati dal MIUR.

Il netto incremento rispetto all’annualità precedente (€ 14.702.099,39) è dovuto all’inclusione nella previsione gestionale delle spese a vario titolo sostenute dall’Ente anche per il personale impegnato nella gestione dei progetti nazionali ed internazionali in affidamento.

Infine, pur prendendo atto delle molteplici difficoltà che hanno determinato lo slittamento dei tempi previsti per la predisposizione del documento in esame, si invita codesto Ente ad una più puntuale osservanza delle disposizioni contenute nell’art. 10 del DPR 27 febbraio 2003, n. 97, ove si dispone che: “Il Bilancio di previsione, predisposto dal Direttore Generale, è deliberato dal competente organo di vertice non oltre il 31 ottobre dell'anno precedente cui il Bilancio stesso si riferisce, salvo diverso termine previsto da norme di legge o di statuto”.

Ciò posto, visto il parere favorevole espresso dal Collegio dei Revisori dei Conti in data 31 gennaio 2018, si ritiene di potere approvare il Bilancio di previsione in oggetto, fatte salve le eventuali osservazioni espresse dal Ministero dell’Economia e delle Finanze ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 2 del Decreto del Presidente della Repubblica 9 novembre 1998, n. 439, e ferme restando le osservazioni e le richieste formulate.

IL DIRETTORE GENERALE Maria Assunta Palermo

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Firmato digitalmente da PALERMO MARIA ASSUNTA C=ITO=MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA' E

RICERCA/80185250588

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