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I gasteropodi pleistocenici di Monte Mario (Roma) della Collezione Cerulli-Irelli, conservati nel Museo di Paleontologia dell'Univers ità "La Sapienza" di Roma

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INTRODUZIONE

L’esigenza della salvaguardia e della valorizzazione delle collezioni fossili scaturisce direttamente dalla com- prensione del loro significato culturale e storico. I reperti fossili conservati nelle collezioni museali rivestono un duplice ruolo, da una parte rappresentano uno strumento di studio fondamentale per quanti si occupano di partico- lari settori della ricerca scientifica, quali, ad esempio, la tassonomia, la sistematica e la biostratigrafia, dall’altra costituiscono un riferimento storico in quanto inseriti nel contesto culturale dell’epoca in cui sono stati raccolti e studiati. Partendo da queste considerazioni, in questo lavoro si pone l’attenzione su una delle collezioni stori- che presenti nel Museo di Paleontologia dell’Università di Roma “La Sapienza”, la collezione malacologica di Serafino Cerulli-Irelli (1873-1946), comprendente un notevole numero di specie di gasteropodi e bivalvi prove- nienti da depositi pleistocenici della città di Roma e din- torni. Tutte le specie sono state descritte e illustrate dallo stesso autore nella sua ben nota opera monografica in otto volumi “Fauna malacologica mariana” (Palaeontogra- phia Italica, 1907-1916) (Fig. 1).

In questa sede vengono illustrati i risultati dell’attività di recupero di parte dei molluschi facenti parte della Collezione Cerulli-Irelli, provenienti da giacimenti fos- siliferi di età pleistocenica dell’area romana, attualmen- te conservati nel Museo di Paleontologia dell’Università

“La Sapienza” di Roma.

STORIA DELLA COLLEZIONE

I molluschi presenti nella Collezione Cerulli-Irelli pro- vengono da giacimenti fossiliferi pleistocenici ubicati nell’area urbana romana, quali Monte Mario, Villa Madama e La Farnesina, ora in buona parte non più accessibili in conseguenza dell’accentuato processo di espansione edilizia registrato nella città di Roma (Fig.

2), e da alcuni depositi in località circostanti.

Data la grande biodiversità presente nella collezione

I GASTEROPODI PLEISTOCENICI DI MONTE MARIO (ROMA) DELLA COLLEZIONE CERULLI-IRELLI, CONSERVATI NEL MUSEO DI

PALEONTOLOGIA DELL’UNIVERSITÀ “LA SAPIENZA” DI ROMA Carmine D’Amico

Dipartimento S.T.A.T., Università degli Studi del Molise, C.da Fonte Lappone - 86090 Pesche (Isernia) carmine.damico@unimol.it

RIASSUNTO - Sono illustrati i risultati dell’attività di recupero di parte dei molluschi, di età pleistocenica, pro- venienti da giacimenti fossiliferi dell’area romana, studiati, descritti e figurati, all’inizio del secolo scorso, da Serafino Cerulli-Irelli, attualmente conservati presso il Museo di Paleontologia dell’Università “La Sapienza“ di Roma.

PAROLE CHIAVE: Collezione Cerulli-Irelli, Gasteropodi, Pleistocene inferiore, Monte Mario, Roma

ABSTRACT - Results on the recovery of Pleistocene molluscs from fossiliferous deposits located in the Roman area are here reported. The molluscs were studied, described and photographed for the first time at the beginning of the past century by Serafino Cerulli-Irelli and they are currently stored at the “Museum of Palaeontology” of the University of Rome “La Sapienza”.

KEY WORDS: Cerulli-Irelli collection, Gastropoda, Early Pleistocene, Monte Mario, Roma

Geologica Romana41 (2008), 13-18

Fig. 1 - Frontespizio di una delle otto monografie pubblicate da Cerulli-Irelli sui molluschi pleistocenici dell’area di Monte Mario. In alto a destra si osserva un’annotazione a penna dell’autore.

- Front page of one of the eight Cerulli-Irelli’s publications on Pleistocene molluscs from Monte Mario with an original annotation of the author on the up right side.

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(La Perna et al., 2004), essa, come già sottolineato da altri autori, risulta essere tra le più ricche d’Europa, insieme ad altre importanti collezioni malacologiche ita- liane, quali ad esempio la collezione di Giovan Battista Brocchi (1772-1826), riguardante molluschi prevalente- mente pliocenici conservati nel Museo Civico di Storia Naturale di Milano, quella di Luigi Bellardi (1818-1889) e Federico Sacco (1864-1948), con molluschi provenien- ti dal “Bacino Terziario ligure-piemontese”, conservati nel Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, e quella di Alberto Malatesta (1915-2007), comprendente la malacofauna pliocenica umbra, conservata in parte

presso il Servizio Geologico d’Italia a Roma, attualmen- te sotto tutela dell’APAT (Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici), e in parte presso il Museo di Paleontologia dell’Università di Roma “La Sapienza”.

Gli esemplari delle oltre 700 specie di molluschi (clas- si Gastropoda, Bivalvia e Scaphopoda), descritte in maniera dettagliata da Cerulli-Irelli, erano originaria- mente conservati in diverse collezioni paleontologiche (Rigacci, Zuccari, Ponzi, Calandrelli, Meli, Frenguelli, Martinetti, Grassi ed altri), ubicate nell’allora Istituto di Geologia dell’Università di Roma “La Sapienza”, e in

Fig. 2 - Alcune immagini tratte da Bonadonna (1968) di affioramenti pleistocenici dell’area di Monte Mario e aree circostanti, ormai non più acces- sibili a causa del processo di urbanizzazione della città di Roma. A) Panoramica di Monte Mario. B) Via Simone Simoni (“Valle dell’Inferno”). C) Via Italo Panattoni (“Valle dell’Acquatraversa”). D) Via Damiano Chiesa (“Valle dell’Inferno”).

- Images from Bonadonna (1968) showing Pleistocene fossiliferous deposits of Monte Mario and nearby now not accessible because of the process of urbanization of the city of Rome. A) Panoramic view of Monte Mario. B) Simone Simoni Sreet (“Valle dell’Inferno”). C) Italo Panattoni Sreet (“Valle dell’Acquatraversa”). D) Damiano Chiesa Sreet (“Valle dell’Inferno”).

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Geologica Romana41 (2008), 13-18 15

I GASTEROPODI PLEISTOCENICI DI MONTE MARIO (ROMA)...

collezioni di altri musei italiani (ad es. colle- zione Conti nel Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara); inoltre una parte dei reperti fu raccolta negli affioramenti dell’area di Monte Mario direttamente dall’autore.

Cerulli-Irelli, con la sua opera, ha effettuato un accurato lavoro di revisione sistematica che, attualmente, fermo restando la validità di molti taxa istituiti dall’autore, alla luce del progresso delle discipline tassonomiche, andrebbe rivisto ed aggiornato, soprattutto per quanto riguarda le determinazioni generiche e l’uso della “varietà”, categoria tassonomica utilizzata da autori del passato. Successiva- mente al lavoro svolto da Cerulli-Irelli, l’area del Museo di Geologia in cui era collocato il materiale fossile venne in parte danneggiata, durante la seconda guerra mondiale, dal bom- bardamento del 29 luglio 1943. Attualmente è in corso un’attività di recupero del materiale e catalogazione da parte del Museo di Paleonto- logia, finalizzata oltre che alla valorizzazione della collezione per uso scientifico anche alla valutazione delle perdite subite. Recente- mente, moderni studi di revisione dei taxa della collezione Cerulli-Irelli sono stati intra- presi da alcuni autori (La Perna et al., 2004 cum ref.; La Perna, 2007).

L’ATTIVITÀ DI RECUPERO

Sono stati finora visionati e recuperati circa 4000 reperti di gasteropodi e scafopodi riferiti da Cerulli-Irelli a 189 gruppi tassonomici diversi; 33 esemplari rappresentano altrettanti tipi di nuovi taxa istituiti dall’autore (Tab. 1).

I reperti, contenuti all’interno di scatolette dell’epoca, portano l’indicazione del nome del taxon e del suo autore, della località di prove- nienza e del nome del titolare della collezione di appartenenza (Tavv. 1, 2). Il materiale è stato confrontato con quello illustrato nelle monografie pubblicate da Cerulli-Irelli ed è stato ordinato tenendo conto della località di provenienza e dell’ordine sistematico.

Grazie all’attività di recupero svolta è stato possibile sia effettuare una stima preliminare della quantità di materiale perso durante l’ulti- mo conflitto mondiale, sia programmare il restauro di una serie di reperti soggetti ad evi- denti processi di deterioramento conseguenti al trascorrere del tempo.

“Scaphander lignarius(LINNEO) var. conuloides” - p. 244, t. XXXV, f.

6, vol. XVI, 1910 - “Farnesina, sabbie grigie”

“Scaphander lignarius(LINNEO) var. ovoides” - p. 244, t. XXXV, f. 7, vol. XVI, 1910 - “Farnesina, sabbie gialle”

“Bullinella (Cylichnina) umbilicata(MONTAGU) var. conuloidea” - p.

246, t. XXXV, f. 17, vol. XVI, 1910 - “Farnesina, sabbie gialle”

“Bullinella (Cylichnina) gigantulina”- p. 248, t. XXXV, f. 25, vol. XVI, 1910 - “Farnesina, sabbie gialle”

“Bullinella (Cylichnina) mariana”- p. 249, t. XXXV, f. 26, vol. XVI, 1910 - “Farnesina, sabbie grigie”

“Ringicula (Ringiculella) ventricosa(SOWERBY) var. globulina” - p.

253, t. XXXV, f. 37, vol. XVI, 1910 - “Farnesina, sabbie grigie”

“Mangilia bertrandi(PAYRAUDEAU) var. elongatula” - p. 261, t.

XXXVI, f. 7-9, vol. XVI, 1910 - “Farnesina”

“Peratotoma (Cirillia) linearis(MONTAGU) var. perrugosa” - p. 267, t.

XXXVI, f. 45, vol. XVI, 1910 - “Farnesina”

“Daphnella volutella(VALENCIENNES) var. longiuscula” - p. 271, t.

XXXVII, f. 2, 3, vol. XVI, 1910 - “Valle dell’Inferno, sabbie gialle”

“Mitra turriculaJAN var. ataviformis” - p. 284, t. XXXVIII, f. 17, vol.

XVII, 1911 - “Farnesina, sabbie gialle”

“Mitra fusiformis(BROCCHI) var. mariana” - p. 285, t. XXXVIII, f. 21, vol. XVII, 1911 - “M. Mario, sabbie gialle”

“Mitra fontannesi”- p. 286, t. XXXVIII, f. 22, vol. XVII, 1911 -

“Farnesina, sabbie grigie”

“Fasciolaria (Pleuropoca) fimbriata(BROCCHI) var. transiens” - p. 290, t. XXXIX, f. 6, vol. XVII, 1911 - “Farnesina, sabbie grigie”

“Euthria cornea(LINNEO) var. fusiformis” - p. 292, t. XXXIX, f. 15, vol. XVII, 1911 - “Farnesina, sabbie gialle”

“Nassa mutabilis(LINNEO) var. perglobosa” - p. 295, t. XXXIX, f. 19, vol. XVII, 1911 - “Farnesina, sabbie gialle”

“Nassa mutabilis(LINNEO) var. subinflata” - p. 295, t. XXXIX, f. 20-23, vol. XVII, 1911 - “Farnesina, sabbie gialle”

“Nassa mutabilis(LINNEO) var. subelongata” - p. 295, t. XXXIX, f. 24, vol. XVII, 1911 - “Farnesina, sabbie gialle”

“Columbella (Macrurella) subulata(BROCCHI) var. subcarinata” - p.

307, t. XL, f. 71, vol. XVII, 1911 - “Farnesina, sabbie grigie”

“Columbella (Macrurella) subulata(BROCCHI) var. convexula” - p. 307, t. XL, f. 72, vol. XVII, 1911 - “Farnesina, sabbie gialle”

“Murex (Hadriania) craticulatusBROCCHI var. bicarinata” - p. 313, t.

XLII, f. 15, vol. XVII, 1911 - “Farnesina, sabbie grigie”

“Murex (Hadriania) craticulatusBROCCHI var. ecarinata” - p. 313, t.

XLII, f. 16, 17, vol. XVII, 1911 - “Valle dell’Inferno, sabbie gialle”

“Cypraea (Bernayia) denticulina(SACCO) var. mariana” - p. 320, t.

XLIII, f. 12, vol. XVII, 1911 - “Farnesina, sabbie grigie”

“Cypraea (Globulina) infernoi”- p. 322, t. XLIII, f. 14, vol. XVII, 1911 -

“Valle dell’Inferno, sabbie gialle”

“Cypraea (Trivia) europaeaMONTAGU var. pediculoides” - p. 323, t.

XLIII, f. 19-21, vol. XVII, 1911 - “Farnesina, sabbie gialle e grigie”

Tab. 1 - Tipi di taxa di molluschi istituiti da Cerulli-Irelli (1910, 1911) finora recuperati e conservati nel Museo di Paleontologia dell’Università di Roma “La Sapienza”.

- Taxa-types of molluscs published by Cerulli-Irelli (1910, 1911) up to now recovered and stored at the “Museum of Palaeontology” of the University of Rome “La Sapienza”.

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Tav. 1 - 1) - “Bullinella (Cylichnina) gigantulina Cerulli-Irelli, 1910”. Olotipo. Vol. XVI, parte IV, 1910, p. 248, t. XXXV, fig. 25. L’unico esempla- re rinvenuto è riferito alla Collezione Frenguelli e proviene dalle “Sabbie gialle della Farnesina” (barra: 5 mm). Sulla sinistra le etichette originali compilate dall’autore e le immagini dell’esemplare tratte dalla monografia di riferimento.

1) -“Bullinella (Cylichnina) gigantulina Cerulli-Irelli, 1910”. Holotype. Vol. XVI, pars IV, 1910, p. 248, t. XXXV, fig. 25. The only recovered shell is reported to the Frenguelli Collection and comes from “yellow sands of the Farnesina” (bar: 5 mm). On the left side the original labels compiled by the author and the photo of the shell from the reference monography.

2) - “Mitra fontannesi Cerulli-Irelli, 1911”. Olotipo. Vol. XVII, parte V, 1911, p. 286, t. XXXVIII, fig. 22. L’unico esemplare rinvenuto proviene dalle

“Sabbie grigie della Farnesina” (barra: 5 mm).

2) -“Mitra fontannesi Cerulli-Irelli, 1911”. Holotype. Vol. XVII, pars V, 1911, p. 286, t. XXXVIII, fig. 22. The only recovered shell comes from “yel- low sands of the Farnesina” (bar: 5 mm).

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I GASTEROPODI PLEISTOCENICI DI MONTE MARIO (ROMA)... Geologica Romana41 (2008), 13-18 17

Tav. 2 - 1) - “Murex (Hadriania) craticulatus Brocchi, 1814 var. ecarinata Cerulli-Irelli, 1911”. Sintipo. Vol. XVII, parte V, 1911, p. 313, t. XLII, fig. 17. L’esemplare è riferito alla Collezione Mazzoni e proviene dalle “Sabbie grigie della Farnesina” (barra: 5 mm).

1) “Murex (Hadriania) craticulatus Brocchi, 1814 var. ecarinata Cerulli-Irelli, 1911”. Sintype. Vol. XVII, pars V, 1911, p. 313, t. XLII, fig. 17. The shell is reported to the Mazzoni Collection and comes from “grey sands of the Farnesina” (bar: 5 mm).

2) - “Cypraea (Bernayia) denticulina Sacco var. mariana Cerulli-Irelli, 1911”. Olotipo. Vol. XVII, parte V, 1911, p. 320, t. XLIII, fig. 12. L’unico esemplare rinvenuto proviene dalle “Sabbie grigie della Farnesina” ed è riferito alla Collezione Ponzi (barra: 5 mm).

2) - “Cypraea (Bernayia) denticulina Sacco var. mariana Cerulli-Irelli, 1911”. Holotype. Vol. XVII, pars V, 1911, p. 320, t. XLIII, fig. 12. The only recovered shell comes from “grey sands of the Farnesina” and is reported to the Ponzi Collection (bar: 5 mm).

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Bonadonna F.P. (1968) - Studi sul Pleistocene del Lazio. V. La biostratigrafia di Monte Mario e la “Fauna Malacologica Mariana” di Cerulli Irelli. Memorie della Società Geologica Italiana, 7, 261-321.

Cerulli-Irelli S. (1907-1916) - Fauna malacologica mariana.

Palaeontographia Italica, 13 (1907), 65-139; 14 (1908), 1- 63; 15 (1909), 125-213; 16 (1910), 23-70; 17 (1911), 229- 275; 18 (1912), 141-169; 20 (1914), 183-277; 22 (1916), 171-219.

La Perna R., Ruggiero A. F., Manni R. (2004). La collezione Cerulli-Irelli e la diversità malacofaunistica del Pleistocene

inferiore mediterraneo. Giornate di Paleontologia, IV, Bolzano, 21-23 maggio 2004, Vol. Abstracts, 37.

La Perna R. (2007) - Revision of the Nuculidae (Bivalvia:

Protobranchia) from the Cerulli-Irelli collection (Pleistocene, Mediterranean). Palaeontographia italica, 91, 109-140.

Accettato per la stampa: Ottobre 2008 CONCLUSIONI

La promozione di iniziative atte alla salvaguardia ed al recupero dei reperti fossili conservati nei musei, assume un grande significato culturale.

I fossili costituiscono un patrimonio storico-culturale da consegnare alle future generazioni. Essi offrono un contributo notevole al progresso delle Scienze Naturali e della Terra; testimoni diretti del lungo processo evoluti- vo cui sono soggetti gli esseri viventi, i fossili ricoprono un ruolo fondamentale per la comprensione di fenomeni legati alla biosfera e di come questi interagiscono con quelli inerenti la geosfera; oggetto di una lunga e fatico- sa attività di raccolta, di determinazione tassonomica e di conservazione, svolta da parte di studiosi ed appassio-

nati del passato spesso durante tutto il corso della loro vita, rappresentano la documentazione diretta di nume- rosi giacimenti fossiliferi non più accessibili agli studio- si a causa degli intensi fenomeni di urbanizzazione.

RINGRAZIAMENTI - Si ringrazia sentitamente il professor Ruggero Matteucci, il dottor Riccardo Manni e la signora Linda Riti del Museo di Paleontologia dell’Università “La Sapienza” di Roma, per la disponibilità concessa e gli utili con- sigli dati. Si ringrazia la professoressa Daniela Esu del Dipartimento di Scienze della Terra, Università “La Sapienza”

di Roma, che ha effettuato la revisione del testo. L’attività di recupero è stata svolta nell’ambito di un tirocinio formativo post lauream finanziato dalla Regione Lazio (POR Ob. 3, F. S.

E. 2000/2006).

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Riferimenti

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