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Giovanni Morellidottore agronomo, Progetto VerdeRelazioni tra chioma e radici: la diagnostica morfofisiologica

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Academic year: 2022

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(1)

Giovanni Morelli

dottore agronomo, Progetto Verde

Relazioni tra chioma e radici: la diagnostica morfofisiologica

ALBERI: IMPARARE A CONOSCERE LE RADICI

21 febbraio 2018

Rho (MI) - Myplant&Garden 2018

Sala Convegni, Corsia L, Padiglione 20, Fiera Milano Rho

Un’iniziativa Con il patrocinio di

(2)

Alberi: imparare a conoscere le radici

Dott. Agr. Giovanni Morelli

Milano, 21.02.2018

Relazioni tra chioma e radici:

la diagnostica morfofisiologica

(3)

Rauh Troll Massart Kwan-Koriba

Attims

Leeuwenberg

Mangenot

Le basi dell’architettura arborea: “livello filogenetico” della forma e Modelli architetturali

Querce (EU) Pini

Pioppo nero Pioppo bianco

Ulmaceae Tigli Faggi Carpini

Ginko Cedri Abeti Pecci

Robinie Paulonie Catalpe Ailanti Aceri (Asia)

Cupressaceae

Ligustro Lillà

Tsuga Platano

Tassi

Querce (USA) Kaki

Frassini (no orniello) Aceri (EU)

Fonte: P. Raimbault (da F. Hallé); 2010

(4)

1 A: giovane

(unità architetturale)

B: giovane/adulto

D: maturo Reiterazione

parziale (anfitonia)

Reiterazione totale primaria

Reiterazioni totali successive (miniaturizzazione)

Reiterazione parziale (per epitonia)

Reiterazione totale (per epitonia)

Reiterazioni totali ritardate Mortalità

1. acropeta, 2. centrifuga 3. centripeta

4. duramificazione C: adulto

Platano: Massart (modello architetturale)

Fonte: Y. Caraglio

1 2

3

4

Le basi dell’architettura arborea: “livello ontogenetico” della forma e sequenza di sviluppo

(5)

Fase (Stadio)

Strategia

(Obiettivo morfologico)

Schemi morfologici

I: Infanzia (stadio 1-4)

II: Giovinezza (stadio 5-6)

III: Pienezza (stadio 7-8)

V: Vecchiaia (stadio 10)

Crescita in altezza (costruzione tronco/a. r. fittonante)

IV: Maturità (stadio 9)

Crescita in volume (costruzione chioma/a. r. fascicolato)

Durata nel tempo (rinnovo chioma/a. radicale)

Durata nel tempo (riduzione chioma/a. radicale)

Durata nel tempo (ricostruzione chioma/a. radicale)

3

6

8

9

10

C

F

G

H

Fonte. P. Raimbault; 2010

L’evoluzione morfofisiologica: Stadi Morfofisiologici di Raimbault

(6)

stadio A

stadio B stadio C stadio D

stadio E

stadio F

stadio G (= 7/8 epigeo)

stadio H (= 8 epigeo)

L’evoluzione morfofisiologica dell’apparato radicale

Complesso fascicolato Complesso fittonante

Mortalità

Radici avventizie fittonanti o fascicolate

Fonte. P. Raimbault; 2010

Complesso fittonante temporaneo

Cavitazione interna

Formazione contrafforti

stadio J (= 9 epigeo) Formazione

radici fascicolate Formazione

fittone

Attività

reiterativa

(7)

L’albero allo Stadio 10

Ponti cambiali Ponti cambiali

Colonne cambiali Solo tessuti vitali

Crescita cambiale

Radici avventizie dalla

corona

Contrafforti

Colonne cambiali Stipite

Ponti cambiali

Stadio 10

Radici avventizie dalla corona

Stadio 3/C

Cavità Mortalità

centripeta e basipeta Reiterazioni totali ritardate

(8)

Platano (in piedi)

Bagolaro (in piedi ma “scosso”)

Bagolaro (caduto)

Cedimenti strutturali dopo un temporale;

Ferrara, 2016 Platano

(Massart)

Bagolaro (Troll)

strada fosso strada fosso

L’evoluzione morfofisiologica dell’apparato radicale e la specie

(9)

Cupressus macrocarpa (Massart)

Pinus sylvestris (Rauh)

Abies alba (Massart)

Sequoia sempervirens (Rauh/Massart)

Fraxinus excelsior (Leeuwenberg di Rauh)

Picea abies (Rauh)

Tilia cordata (Troll)

Gleditschia triacanthos (Kwan-Koriba)

P. Raimbault;

2003

L’evoluzione morfofisiologica dell’apparato radicale e la specie

Stadio C Stadio G (7/8) Stadio H (8)

(10)

reiterazione centrale di tipo corda reiterazione periferica vivente

morta

Fonte: USDA Service

Pinus pinea (Rauh)

L’evoluzione morfofisiologica dell’apparato radicale e la specie: il caso del Pinus pinea

Fonte: Facebook Fonte: M. Mucini

Fonte: Facebook

(11)

schema A schema B schema C

C

F

G

J 3

6

8

9

10

stadio 4

stadio 6

stadio 7 (inizio stadio 8) SCHEMI

Fase (Stadio)

Strategia

(Obiettivo morfologico)

I: Infanzia (stadio 1-4)

II: Giovinezza (stadio 5-6)

III: Pienezza (stadio 7-8)

V: Vecchiaia (stadio 10) IV: Maturità

(stadio 9)

L’evoluzione morfofisiologica dell’apparato radicale e la specie: il caso del Pinus pinea

Fonte: P. Raimbault;

2010

Crescita in altezza (costruzione tronco/a. r. fittonante)

Crescita in volume (costruzione chioma/a. r. fascicolato)

Durata nel tempo (rinnovo chioma/a. radicale)

Durata nel tempo (riduzione chioma/a. radicale)

Durata nel tempo (ricostruzione

chioma/a. radicale)

(12)

Dalla morfofisiologia al modello meccanico

Tilia sp. (Stadio 7/8) Pinus pinea (Stadio 7/8)

Ambito di dispersione (profondo) Ambito di

dispersione (superficiale)

Captazione media

Traslocazione media

Dissipazione elevata

Dispersione media

Captazione bassa

Traslocazione elevata

Dissipazione media

Dispersione elevata

stipiti Evidenza

colonne cambiali cavitazione contrafforti

Assenza fittone

stipiti Evidenza

colonne cambiali cavitazione contrafforti

Assenza fittone

R

R

S S

Profilo di sradicamento

Tiglio

Profilo di sradicamento Pino domestico Cerniera di rotazione

R

Punto di massima fragilità teorica per sradicamento

S

Punto di massima fragilità teorica per rottura

“FISIOLOGICO” “PATOLOGICO”

(13)

2 1 3 5 4

6 8 7

10 9 12 11

14 13

1

Albero valutato

Ceppaia vitale (caduto/scosso)

Abbattimento recente (caduto/scosso)

Cedimento/riparazione strada

Fonte: Google 6 (Stadio 10)

10 (Stadio 9)

X

Fallanza (caduto/abbattuto)

X

X

X X X X

X X X

•77 Platanus x acerifolia superstiti ( di cui: 7 allo Stadio 8, 23 allo Stadio 9, 47 allo Stadio 10);

•56 fallanze, ceppaie vitali e abbattimenti recenti;

•16 alberi caduti/scossi in 2 anni;

•Erosione lato canale/ cedimento o riparazione asfalto lato strada;

•Inefficacia approcci diagnostici tradizionali.

Caso di studio: Analisi morfofisiologica del patrimonio arboreo di Via Copparo a Ferrara

(14)

Livello massimo acque

Livello minimo acque Zona erosa

Orizzonte compattato non esplorabile Sottofondo stradale poco esplorabile Cedimento/riparazione strada

Lato strada Lato canale Corrente

1

2

3

4

5

1 Radici fini orizzontali molto allungate;

• 2 Radici lignificate orizzontali di diametro maggiore;

• 3 Radici quasi verticali;

• 4 Poca penetrazione nel sottofondo/danni;

• 5 Sezione integra.

Caso di studio: Analisi morfofisiologica del patrimonio arboreo di Via Copparo a Ferrara

Suolo

(15)

Massart

(modello architetturale)

Stadio 9/J in variante precoce (morfofisiologia) Maturo

(sequenza di sviluppo) Modello meccanico in

variante precoce (no cavità)

Caso di studio: Analisi morfofisiologica del patrimonio arboreo di Via Copparo a Ferrara

10 (Stadio 9 patologico)

Lato canale

Radici quasi verticali

Radici con poca penetrazione nel sottofondo e danni meccanici

Fittone atrofico e assenza di degradazione

(16)

Platanus x acerifolia

La morfofisiologia come etologia dell’albero

La Morfofisiologia è una modalità di studio della forma arborea che, conoscendo la Sequenza di sviluppo di ogni specie, le relazioni di causa ed effetto che stanno alla base delle diverse modifiche dell’architettura ed i rapporti di interdipendenza tra le diverse parti dell'albero,

permette di comprendere la strategia individuale di occupazione dello spazio e di sfruttamento delle risorse.

Le diverse strategie sono descritte attraverso dieci Stadi di sviluppo morfofisiologico, riferibili sia alla parte aerea che al fusto e all'apparato radicale. Gli Stadi possono avere durata relativa variabile in rapporto alla specie e la loro successione può non essere completa.

Sulla base delle vicende individuali gli Stadi possono essere accelerati, saltati o regredire.

Grazie alla Morfofisiologia si può descrivere la forma di un esemplare, comprenderne il passato e prevederne la futura evoluzione.

In questo senso la Morfofisiologia rappresenta una modalità di studio del comportamento degli alberi, ovvero della loro etologia.

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