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CAPITOLO 6 CONCLUSIONI

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Academic year: 2021

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Capitolo 6 Conclusioni

CAPITOLO 6

CONCLUSIONI

Nel corso di queste pagine si è focalizzata l’attenzione sulla metodologia FMECA, Failure Mode Effects and Criticality Analysis, proposta come soluzione per la razionalizzazione delle risorse manutentive.

La metodologia costituisce un potente strumento per evidenziare ed analizzare tutti i possibili modi di guasto, le relative conseguenze e per classificarli in ordine decrescente di criticità in modo da ripartire le risorse manutentive in base ai risultati della stessa.

E’ evidente quanto questo sia necessario per una corretta gestione dei processi manutentivi, individuare i modi di guasto più critici attraverso un’analisi di criticità e non tramite sensazioni o convinzioni, permette di focalizzare attenzioni, idee e risorse atte a correggerli e scongiurarne gli effetti.

In origine la FMECA è nata e si è sviluppata negli Stati Uniti, utilizzata in campo missilistico e nella valutazione dell’affidabilità di strumenti elettronici (anni 60’), ma conseguentemente all’evoluzione della funzione di manutenzione, da generatrice di costi inevitabili a funzione strategica per la competitività dell’azienda, è diventata una metodologia molto diffusa per il raggiungimento dei nuovi obiettivi della manutenzione.

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Queste considerazioni non devono d’altra parte condurre alla conclusione che un’eventuale analisi FMECA possa considerarsi di facile attuazione; infatti essa richiede un impiego di risorse e di tempo non indifferenti. Tale circostanza, per molti autori, costituisce un punto di debolezza della metodologia, ma allo stato attuale si può tranquillamente affermare che non esiste un metodo decisamente migliore ed applicabile, sia in sede progettuale che operativa.

Nello svolgimento pratico dell’analisi si acquisiscono competenze e conoscenze elevate sul macchinario oggetto dell’analisi; tale circostanza rappresenta un fattore sinergico fondamentale per la successiva stesura di un piano di manutenzione produttiva non solo basato sui risultati della FMECA, col quale si sono proposte e programmate una serie di attività, ispezioni, prevenzioni e migliorie atte a scongiurare o eliminare i modi di guasto più critici.

Nel paragrafo 5.6 del Capitolo 5 sono state proposte delle previsioni di miglioramento, cioè quanto l’applicazione del suddetto piano possa far variare positivamente alcuni parametri scelti per il monitoraggio dello stato manutentivo del Molino PM 16.

In particolare, data la difficoltà di stabilire previsioni che si avvicinano alla soluzione reale, si è reso necessario ottenere due risultati diversi, il primo fondato su un ipotesi ottimistica, l’altro su una estremamente pessimistica.

La prima stima si basa sul fondamento che ogni azione proposta nel piano di manutenzione produttiva sia totalmente efficace e quindi scongiuri il guasto. Nel paragrafo 5.6 si è messo in risalto come gli aspetti puramente ottimistici di questa ipotesi siano mediati da altri effetti non considerati, ma comunque importanti. Il miglioramento previsto, a tali condizioni, è stato calcolato tramite un aumento percentuale medio dello MTBF (Mean Time Between Failures) del 40% e una diminuzione percentuale media dello MTTR (Mean Time To Repair) del 20,2%.

La seconda stima di miglioramento si basa su un ipotesi puramente pessimistica; tale circostanza è dovuta al fatto di aver considerato un’unica azione correttiva presa in esame dal piano di manutenzione produttiva. In particolare sono stati valutati gli effetti della sola programmazione della sostituzione degli organi macinanti del molino PM 16 sulla disponibilità operativa della macchina, il cui andamento è rappresentato dalla curva tratteggiata in Figura 6.1, in esame tralasciando le altre azioni proposte dal piano di manutenzione. I risultati di tale analisi evidenziano un aumento medio del 5% della disponibilità operativa e un appiattimento della curva. Questo aumento

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numerico non da indicazioni di rilievo perché le azioni proposte nel piano di manutenzione produttiva, per quanto riguarda gli organi macinanti, hanno come obiettivo quello di far incidere il meno possibile, sulla produzione, la sostituzioni di questi organi che comunque deve essere fatta, data l’inevitabile usura dovuta al loro particolare funzionamento.

DISPONIBILITA' OPERATIVA PM 16

0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 40,00% 50,00% 60,00% 70,00% 80,00% 90,00% 100,00%

Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio

D.O.(%)

Figura 6.1 : Disponibilità Operativa

Lo scopo è peraltro raggiunto dato l’evidente appiattimento della curva, rappresentante la disponibilità operativa corretta, riportata a tratto continuo nella Figura 6.1. Le altre azioni proposte nel piano di manutenzione produttiva hanno lo scopo di traslare verso l’alto tale curva, ma comunque non valutate in quest’ipotesi di carattere pessimistico.

Al di là dei risultati numerici di queste previsioni, è emerso come l’analisi svolta abbia permesso di centrare, analizzare e metabolizzare gli effettivi modi di guasto più critici che per alcuni dei quali è stata dimostrata l’efficacia delle azioni manutentive proposte nel paragrafo 5.6. Questo è stato possibile attraverso un’applicazione costante e scrupolosa dei principi guida propri della metodologia FMECA durante lo svolgimento di tutti gli steps previsti dalla stessa.

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Per ottenere dei risultati numerici certi, e non ipotizzati, del miglioramento ottenuto, dovremo comunque attendere che il piano di manutenzione produttiva proposto venga applicato realmente al Molino PM 16. Il lavoro pratico svolto in questa tesi verrà proposto nell’imminente riunione per il rinnovo del contratto di Global Service stipulato tra la Maintenance Global Services (Assuntore) e la Laviosa Chimica Mineraria (Committente) come valore aggiunto ai servizi offerti dall’Assuntore.

Tale circostanza dimostra la fiducia della Maintenance Global Services sul lavoro svolto e quanto questa creda nell’Ingegneria della Manutenzione come fattore indispensabile per il raggiungimento di standard prestazionali elevati.

Al termine dello studio svolto, al sottoscritto è stato proposta la possibilità di continuare il rapporto con l’offerta, accettata, di un contratto di lavoro con attività di “Ingegneria di Manutenzione”. Praticamente il contratto prevede lo svolgimento di una serie di attività che, principalmente, sono: estendere l’analisi FMECA ad altre attrezzature dello stabilimento, gestire e implementare il CMMS dell’azienda, gestire la qualità in cantiere, affiancare nella gestione tecnico-amministrativa il Capo Commessa e di elaborazione ed analisi di reportistica.

Questa circostanza sarà sicuramente opportunità di crescita e di arricchimento delle conoscenze e competenze indispensabili nel campo dell’impiantistica industriale, della manutenzione e dei contratti di Global Service.

Figura

Figura 6.1 : Disponibilità Operativa

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