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CAPITOLO 4 Valutazione delle Alternative progettuali

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Academic year: 2021

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CAPITOLO 4

Valutazione delle Alternative progettuali

4.1 Introduzione

A questo punto, una volta definiti i tracciati nel dettaglio e ricostruite le mappe di sensibilità per ciascuno dei tre scenari presi in considerazione, è possibile procedere con la valutazione delle varie alternative progettuali al fine di mettere in evidenza le parti dell’infrastruttura che in base all’analisi svolta e agli elementi presi in considerazione possono considerarsi più sensibili, ovvero più critiche da un punto di vista ambientale.

Ciò è stato fatto considerando una fascia di rispetto di ampiezza pari a 60 m a cavallo dell’asse stradale e valutando come varia la sensibilità su di essa in funzione della sensibilità relativa a ciascuno dei tre scenari.

4.2 Scenario Tecnico

Si ricorda che per quanto riguarda lo scenario tecnico è stata attribuita una maggiore importanza al criterio “Suolo e Sottosuolo” ed in particolare agli attributi relativi alla pericolosità idraulica e a quella geomorfologia.

Per quanto riguarda la parte comune del tracciato, di lunghezza pari a circa 6 Km, non si evidenziano particolari criticità ad esclusione di alcuni brevi tratti nei quali si hanno valori elevati di sensibilità; tali valori sono dovuti al fatto che in questa prima parte la variante costeggia il torrente Graveglia, attraversandolo varie volte, così da interessare aree inondabili che rappresentano zone ad elevata

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pericolosità idraulica (attributo molto significativo all’interno dello scenario tecnico).

Tuttavia tali zone vengono attraversate o in viadotto o con l’utilizzo di particolari rilevati “drenanti” in modo da creare il minore impedimento possibile ad eventuali esondazioni delle acque.

La bassa sensibilità che si riscontra nelle restanti parti del tracciato è giustificata dal fatto che gli altri criteri considerati nell’analisi risultano in questo contesto poco significativi se pur per motivi diversi; infatti per quanto riguarda il criterio “visibilità” si è visto dalle analisi svolte al capitolo precedente che le aree maggiormente visibili sono quelle poste a quote piuttosto elevate, mentre per quanto riguarda il criterio “zone vincolate”, nonostante vengano attraversate diverse aree sottoposte a vincolo, la sua influenza non è rilevante a causa della minore importanza attribuita ad esso all’interno dello scenario tecnico.

Negli ultimi quattro chilometri del tracciato, a partire all’incirca dalla località di Grobbio, sono state proposte tre differenti alternative per raggiungere il nuovo svincolo (La Spezia Nord) all’altezza dell’autostrada A12, due delle quali facenti parte del progetto A.N.A.S., e la terza oggetto della presente tesi di laurea.

Come nel caso precedente si riscontrano alcuni tratti a sensibilità piuttosto alta dovuti all’attraversamento di alcune aree a pericolosità idraulica elevata a causa della vicinanza dell’infrastruttura ai due principali corsi d’acqua presenti nell’area di studio ovvero il fiume Vara ed il torrente Riccò.

Tuttavia si può notare come nell’alternativa progettuale proposta si abbia una sensibilità notevolmente inferiore in quanto grazie alla riprogettazione dello svincolo di Grobbio, che connette la variante con la viabilità locale, risolto mediante la realizzazione di due nuove rotatorie è stato possibile evitare tre attraversamenti del torrente Riccò e del fiume Vara.

Si riportano di seguito i layout che mettono in evidenza come varia la sensibilità lungi i tracciati individuati.

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Fig.4.2: Zoom relativi allo scenario Tecnico

4.3 Scenario Ambientale

Per quanto riguarda lo scenario ambientale il peso massimo è stato attribuito al criterio “Qualità Visiva del Paesaggio” che permette di valutare l’impatto visivo provocato dalla realizzazione della nuova infrastruttura.

Nel primo tratto del tracciato, dove è presente un’unica alternativa progettuale, viene riscontrata una sensibilità con valori compresi tra “media” e “medio – alta”, quindi leggermente superiori rispetto a quelli ricavati a proposito dello scenario ambientalista.

Questa maggiore sensibilità è spiegata dal fatto che all’interno di questo scenario un peso piuttosto rilevante è stato attribuito al criterio “zone vincolate” e dalle analisi dei vari attributi svolte nel capitolo precedente emerge come

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l’infrastruttura interessi per lunghi tratti aree sottoposte a vincolo idrogeologico, inoltre a causa della vicinanza al torrente Graveglia vengono invase in alcune parti le fasce di rispetto fluviale; se a questo si aggiunge la vicinanza ad alcuni dei numerosi pozzi presenti nell’area di studio si giustificano i valori di sensibilità più elevati rispetto al caso precedente.

Per quanto riguarda la parte terminale del tracciato, se si esclude l’alternativa che prevede il passaggio in galleria (poco significativa da un punto di vista di impatto ambientale), non si riscontrano particolari differenza tra le due alternative proposte sulle quali si può fare un discorso analogo a quello fatto a proposito del tratto comune salvo considerare nella parte terminale l’interferenza dell’infrastruttura con il S.I.C. “Parco del Magra – Vara” che contribuisce a far aumentare ulteriormente la sensibilità di quest’ultimo tratto.

Un discorso a parte va fatto a proposito del criterio “visibilità”, al quale all’interno di questo senario è stato attribuito il peso massimo; nonostante questo però tale criterio non mette in evidenza particolari criticità in quanto dalle analisi svolte nel Cap. 3 si evince come le aree più sensibili da questo punto di vista siano quelle posizionate a quote piuttosto elevate, mentre l’infrastruttura corre lungo il fondovalle, quindi l’impatto visivo è minimo e riguarda esclusivamente le zone circostanti ad essa.

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Fig.4.4: Zoom relativi allo scenario Ambientale.

4.4 Scenario Equilibrato

In ultima analisi si è voluto prendere in considerazione uno scenario equilibrato, costruito cioè assegnando lo stesso peso (quindi la stessa importanza) a tutti gli attributi e i criteri considerati al fine di valutare quali siano realmente gli aspetti legati al territorio che maggiormente vengono messi in crisi dalla realizzazione dell’opera a prescindere dal punto di vista e quindi da eventuali forzature sull’attribuzione dei pesi.

Come ci si poteva aspettare è stato in linea di massima confermato quanto ricavato a proposito degli scenari precedenti; ciò testimonia l’utilizzo di un metodo “forte”, con il quale non si ottengono particolari stravolgimenti al variare dei pesi attribuiti ai vari elementi.

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Quindi ancora una volta le principali criticità sono dovute all’attraversamento di zone a pericolosità idraulica elevata, zone sottoposte a vincolo idrogeologico, Siti di Importanza Comunitaria (in particolare il Parco del Magra – Vara), nonché alla vicinanza a corsi d’acqua e a pozzi.

Si riporta quindi il layout relativo a quest’ultimo scenario dove viene messo in evidenza il variare della sensibilità lungo i diversi tracciati.

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