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CAPITOLO 1: CENNI PRELIMINARI 1.1

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Academic year: 2021

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Cenni preliminari 1

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CAPITOLO 1: CENNI PRELIMINARI

1.1

DEFINIZIONE DELL’INTERVENTO

La società APES – Scpa (Azienda Pisana Edilizia Sociale – Società consortile per azioni) si occupa della gestione del patrimonio d’edilizia residenziale pubblica nell’ottica di raggiungere una più equa e organica politica sociale della casa. Tra i vari progetti allo studio dell’APES, si ha il programma di riqualificazione del quartiere Sant’Ermete.

Il quartiere di Sant’Ermete attualmente ospita 216 alloggi di edilizia sociale, dislocati in 18 edifici. Progettati negli anni ’50 sul modello INACASA, gli appartamenti presentano gravi carenze sia sotto il profilo igienico sanitario, sia sotto l’aspetto di comfort minimo richiesto oggi ad un’abitazione: molti appartamenti mancano di impianto di riscaldamento, non è previsto alcun sistema di abbattimento delle barriere architettoniche ed inoltre i fabbricati, pur essendo dislocati su tre piani, non sono dotati di ascensore.

Dato l’avanzato stato di degrado degli immobili, risulta impossibile pensare ad un recupero degli stessi per adeguarli ai moderni standard abitativi che rispettino le vigenti norme in materia sismica, termica, acustica e di abbattimento delle barriere architettoniche.

Per questi motivi è stato disposto il programma “Contratto di quartiere III” che consentirà la progressiva demolizione dei fabbricati e la successiva ricostruzione di edifici moderni, inseriti in un’area ad alta vivibilità.

L’intervento, nel suo complesso, interesserà due aree della zona di Sant’Ermete (Figura 1.1) : la prima è quella attualmente occupata dagli alloggi ERP sopra descritti, localizzata in via Emilia, la seconda è un’area verde, posta a sud-est della prima, localizzata in via Socci, in cui verranno edificati circa 60 alloggi volano a canone sostenibile per il trasferimento degli assegnatari degli appartamenti in modo da avviare il piano di demolizione e ricostruzione degli alloggi ERP lungo la via Emilia.

Oggetto di tale studio sarà esclusivamente l’area localizzata lungo la via Emilia (Figura 1.2).

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Figura 1.1 – Individuazione delle aree interessate dall’interevento complessivo

Figura 1.2 – Localizzazione degli alloggi ERP lungo la via Emilia

Inoltre, a seguito della modifica mediante il decreto legislativo n.96 del 9 Maggio 2005 della parte aeronautica del Codice della Navigazione, che prevede l’introduzione della valutazione del rischio derivante dalle attività aeronautiche, sono stati svolti una seria di studi ed attività sfociate nel documento “Valutazione

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di rischio delle attività aeronautiche – Attuazione dell’art,715 del Codice della Navigazione”. In tale documento si individuano delle zone di tutela:

• Zona di tutela A, nella quale non devono essere previste nuove edificazioni residenziali, ma possono essere previste attività non residenziali, con indici di edificabilità bassi che comportano la permanenza discontinua di un numero limitato di persone.

• Zona di tutela B, nella quale possono essere previste una modesta funzione residenziale, con indici di edificabilità bassi, e attività non residenziali, con indici di edificabilità medi, che comportino la permanenze di un numero limitato di persone.

• Zona di tutela C, nella quale possono essere previsti un ragionevole incremento della funzione residenziale, con indici di edificabilità medi, e nuove attività non residenziali.

• Zona di tutela D, nella quale devono essere evitati insediamenti che comportano una elevata concentrazione antropica (centri congressuali, stadi, centri commerciali,ecc.).

La zona di tutela B dislocata a Nord rispetto all’aeroporto, coinvolge una superficie di 823.484 metri quadrati (Figura 1.3): nella sua parte nord è attraversata dal fiume Arno, più a meridione è suddivisa dalla linea ferroviaria Pisa-Firenze; a nord della ferrovia si trova parte del quartiere di Porta Fiorentina, a sud parte dei quartieri di S.Marco e S.Ermete, suddivisa tra di loro dal tratta delle linee ferroviarie Pisa-Livorno e Pisa-Cecina.

Il quartiere di Sant’Ermete rientra a far parte della zona di tutela B; tuttavia, poiché la proposta di progetto affrontata, non prevede variazioni in altezza degli edifici, rispetto a quelli esistenti, non sarà necessario procedere ad una variante al Piano Strutturale ed al regolamento Urbanistico.

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Figura 1.3 – Zona di tutela B fornita dal “Piano di Rischio dell’Aeroporto Galileo Galilei di Pisa”

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1.2

ANALISI DELLE ESIGENZE

Sulla base di queste esigenze è stato dunque necessario individuare dei requisiti fondamentali, da rispettare nella proposta di progetto di nuova edificazione che coinvolge l’area localizzata in via Emilia. Tali requisiti di base sono anche stati dedotti dall’analisi dell’indagine di mercato informale indotta dall’APES, volta ad individuare le migliori tecnologie e tecniche costruttive da impiegare nell’intervento in questione.

Innanzitutto la scelta di conservare, salvo piccole modifiche, le dimensione in pianta ed in alzato dei vecchi alloggi, porta alla definizione di un requisito fondamentale da rispettare che consiste nello studio di una tipologia edilizia che si sviluppi principalmente in pianta, rappresentata degli edifici a schiera.

In secondo luogo, l’esigenza di svolgere la demolizione in più fasi consecutive, al fine di garantire le normali funzioni abitative in parte degli alloggi esistenti, durante le fasi di costruzione, contemporaneamente alla presenza del cantiere, comporta la necessità di un sistema costruttivo per lo più prefabbricato. Questo consente di costruire il manufatto con parti precostituite, collegate tra loro con tecnologie di giunzione a secco riducendo così gli impatti derivanti dalle fasi di costruzione e velocizzando le fasi di cantiere.

Al contempo questo sistema consente di costruire il manufatto con parti precostruite, collegate tra loro con tecnologie di giunzione a secco, riducendo così gli impatti derivanti dalle fasi di costruzione e velocizzando le fasi di cantiere. Al contempo questo sistema consente di ottenere standard qualitativi e prestazionali in grado di ottemperare alle normative tecniche in termini di qualità funzionale (isolamento termico, acustico, ecc...). La scelta quindi è ricaduta su di un sistema costruttivo realizzato prevalentemente in acciaio, completato da tramezzi e tamponamenti realizzati “ a secco”, in accordo per quanto possibile con esigenza architettoniche e strutturali.

Tali requisiti dunque costituiscono dei vincoli imprescindibili nell’approccio alla progettazione e rappresentano dei fondamentali punti di partenza che indirizzano nelle scelte successive.

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Figura

Figura 1.2 – Localizzazione degli alloggi ERP lungo la via Emilia

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