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Figura 4.6.4.: Bruciatore Baltur

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Academic year: 2021

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100%; ha infatti due stati di potenza, amma alta o bassa (si veda caratteristiche tecniche tab. 4.3).

Figura 4.6.4.: Bruciatore Baltur

Baltur mod. BTG 15P unità di misura

Potenza termica Min kW 50

Potenza termica Max kW 160

Portata Gas Minima m

3

/h 5

Portata gas Max m

3

/h 16.1

Potenza elettrica motore kW 0.18 Tabella 4.3.: Caratteristiche tecniche bruciatore

Questo tipo di bruciatore può funzionare a due regimi a seconda del valore della tem- peratura dell'acqua in caldaia. Quando si chiede la massima potenza si ha il 100% del funzionamento mentre per regimi attenuati si ha un funzionamento al 50%.

L'edicio è diviso in 4 zone termiche che si dierenziano per la destinazione d'uso degli ambienti e per la tipologia di corpi scaldanti. Dalla centrale termica escono 4 alimentazioni diverse divise in questo modo:

1- alimentazione radiatori materna 2- alimentazione radiatori cucina/mensa 3- alimentazione radiatori nido

4- alimentazione pannelli a pavimento.

Gli elementi terminali: radiatori e pannelli radianti

I corpi scaldanti installati sono quindi di due tipi: radiatori e pannelli radianti .

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Il sistema di distribuzione del calore è orizzontale a collettori, con terminali di eroga- zione in alluminio in alcuni ambienti e con pannelli radianti a circolazione forzata con distribuzione in rame e resine sintetiche.

Per entrambi il uido termovettore è l'acqua.

I radiatori sono in lega di alluminio, di altezza totale 89 o 68 cm, a seconda del modello, Global Mix800 o il modello Global Mix600 (gura 4.6.5) (Scheda tecnica in Appendice I) e con numero variabile di elementi ottenuti tramite il dimensionamento con il carico termico.

Figura 4.6.5.: Esempio radiatori Global mix

La rete di distribuzione dell'acqua ai corpi scaldanti avviene mediante circuito bitubo a ritorno diretto e con collettori complanari (Figura 4.6.6).

Figura 4.6.6.: Schema distribuzione del uido vettore- Fonte: Quaderno Cale

Nella parte di edicio, costituente l'ampliamento, è presente un sistema a pannelli ra-

dianti, ovvero un sistema costituito da serpentine in materiale plastico, generalmente polie-

tilene, entro il quale scorre acqua calda a bassa temperatura (30°-40°C). Nel caso specico,

queste tubazioni radianti sono annegate nel massetto sotto-pavimento (g.4.6.7) distribuite

a spirale con interasse variabile, come nello schema riportato in gura 4.6.8.

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Figura 4.6.7.: Particolare solaio con pavimento radiante

Figura 4.6.8.: Pianta distribuzione dei tubi radianti e dei radiatori nella parte adibita a meterna

Questo tipo di sistema permetterebbe anche il rarescamento, utilizzando le stesse tu- bazioni e facendo circolare acqua fredda (14°-18°C), ma al momento questa possibilità non è sfruttata, poiché tutto l'impianto è pensato solo per la fase di riscaldamento invernale ma non di rarescamento estivo.

Il riscaldamento a pannelli mantiene una buona qualità dell'aria, evitando inconvenienti

tipici dei corpi scaldanti ad aria, ovvero la combustione del pulviscolo atmosferico e l'elevata

circolazione di polvere.

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Questo tipo di impianti, grazie all'elevata supercie disperdente, lavorano con basse tem-

perature del uido termovettore e quindi con sorgenti di calore la cui resa (termodinamica

o economica) aumenta al diminuire della temperatura richiesta[28]. Si farà riferimento a

questa caratteristica quando sceglieremo il nuovo impianto.

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4.6.3. Produzione dell'acqua calda sanitaria

La produzione dell'acqua calda sanitaria nella scuola è eettuata tramite scaldabagni elet- trici (gura 4.6.9) di varie capacità, posizionati nei locali (bagni) che ne necessitano; ad esempio, in gura 4.6.10, è visibile lo scaldabagno nel bagno dei bambini nell'asilo nido.

In tabella si riporta l'elenco di questi generatori, stipulato in base a un rilievo in situ.

Tipo Localizzazione Potenza (W) Capacità (l)

Merloni Termosanitari Mod. Simat 30/2 Bagno bambini 1 materna 1200 30 Merloni Termosanitari Mod. Simat 30/2 Bagno bambini 2 materna 1200 30 Ariston mod. TI Plus 80 VR/5 Bagno bambini 1 nido 1200 75 Ariston mod. TI Plus 80 VR/5 Bagno bambini 2 nido 1200 75 Merloni Termosanitari Mod. Simat 30/2 Bagno insegnanti nido 1200 30 Merloni Termosanitari Mod. Simat 30/2 Bagno bambini stanza sonno 1200 30 Merloni Termosanitari Mod. Simat 30/2 Bagno disabili materna 1200 30 Merloni Termosanitari Mod. Simat 30/2 Bagno servizio cucina 1200 30

Tabella 4.4.: Generatori ACS

Figura 4.6.9.: Esempi di scaldabagni elettrici presenti

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Figura 4.6.10.: Posizionamento scaldabagno elettrico nel bagno dei bambini dell'asilo nido

4.7. Consumi energetici

4.7.1. Acquisizione ed analisi dei dati storici relativi alla fatturazione energetica

I consumi energetici specici sono distinti in combustibile per il riscaldamento invernale e consumi di energia elettrica per l'illuminazione e altri usi.

Sono stati rilevati i consumi di energia tramite le bollette dell'energia elettrica e gas della scuola in esame relative ai 3 anni antecedenti a quello della diagnosi (in Tab. 4.5). È stata utilizzata una media dei dati, ovvero un consumo medio annuo, per diminuire il margine di errore della stima. Al ne di calcolare degli indicatori energetici, nella fase 2, i consumi saranno trasformati in kWht, al ne di poterli sommare tra loro.

Si sottolinea che la fornitura del gas è stata valutata in base alle letture vere presenti

in fattura, poiché non essendo presente la telelettura dei contatori tutti i consumi presenti

in fattura non sono reali ma spesso stimati e fuorvianti al nostro scopo. Inoltre per tener

conto della variazione del volume del combustibile in base alla temperatura e alla pressio-

ne atmosferica del sito, la quantità di combustibile dato dalla dierenza tra due letture

(vere o stimate che siano) viene moltiplicato per un coeciente correttivo (C), stabilito

dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas, visibile in fattura (1.033 euro circa).

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