Conclusioni
La Prefettura di Pisa è collocata, sin dalla prima metà del ‘900, in un edificio storico di notevole pregio artistico-architettonico sui Lungarni di Pisa, noto come Palazzo Vecchio (in origine Palazzo Medici), risalente all’XI secolo. L’edificio è composto da tre piani per una superficie coperta pari a circa 1200 m
2ed una superficie calpestabile pari a circa 2700 m
2ed un volume lordo complessivo riscaldato pari a 11880 m
3.
I consumi di energia primaria ammontano (con riferimento alla fatturazione energetica elettrica e termica relativa all’anno 2013) a circa 270 kWh/m
2anno, valore elevato ma del tutto concorde con i valori medi nazionali per edifici esistenti con le stesse caratteristiche.
Con il termine “diagnosi energetica” di un edificio (anche audit energetico) deve intendersi un insieme sistematico di attività di rilievo, raccolta e analisi delle prestazioni e dei consumi energetici del sistema edificio-impianto, allo scopo di individuare le cause degli sprechi e la presenza di eventuali malfunzionamenti (D. Lgs.vo 30 maggio 2008 n.115).
Pur mancando una codifica nazionale sulle modalità di procedere ad una diagnosi energetica di un edificio storico destinato ad una funzione pubblica così rilevante sul territorio come quella di una Prefettura, si è proceduto secondo i più aggiornati orientamenti europei in proposito. In particolare, si è proceduto utilizzando un approccio di tipo misto: operational rating (analisi dei consumi reali da bolletta) e asset rating (calcolo dei fabbisogni energetici in utilizzo standard)
In sintesi le fasi salienti delle attività di diagnosi energetica possono essere così precisate:
acquisizione dati dei consumi energetici da fatturazione, rilievo geometrico e dei sistemi impiantistici dell’edificio, calcolo dei fabbisogni di energia primaria, confronto tra consumi energetici e fabbisogni di energia primaria, proposte di interventi migliorativi della prestazione energetica dell’edificio, analisi costi-benefici delle soluzioni proposte.
L’obiettivo primario della diagnosi energetica è quello di individuare un ventaglio di interventi potenzialmente migliorativi valutandoli sotto il profilo costi-benefici;
l’applicazione di tale analisi al caso di studio ha condotto alla selezione di alcune delle soluzioni presentate, cioè di quelle classificatesi come le più vantaggiose dal punto di vista dei costi di realizzazione, dei tempi di ritorno degli investimenti e dei risparmi energetici (e quindi economici) ottenibili.
Il valore storico-artistico dell’edificio, fattore che ha fortemente condizionato le potenziali proposte di intervento, impedendo di fatto di realizzare operazioni invasive di isolamento termico sull’involucro opaco o di efficientamento dei sistemi impiantistici.
Sono stati quindi analizzati in dettaglio interventi non invasivi (e poco interferenti con le normali attività lavorative) relativamente all’isolamento termico del solaio di sottotetto (per ridurre le dispersioni termiche attraverso l’involucro opaco) e alla sostituzione delle finestre (per limitare le dispersioni termiche attraverso l’involucro trasparente). Il fabbisogno di gas metano per il riscaldamento degli edifici dipende, inoltre, dall’efficienza del generatore di calore: incrementarne il rendimento comporterebbe una riduzione dell’energia necessaria a mantenere i locali alla temperatura standard di riferimento (20°C). Di conseguenza è stata vagliata l’opportunità di sostituire le caldaie attuali con caldaie a condensazione.
L’analisi oggetto di tesi ha mostrato la rilevanza dei consumi elettrici (pari a quelli per
riscaldamento degli ambienti) ed in particolare l’incidenza dell’illuminazione sul totale
dei consumi elettrici. A tal proposito, è stata studiata una serie di interventi (tre sul
sistema di illuminazione interna e tre sul sistema di illuminazione esterna) che potrebbero
significativamente ridurne il fabbisogno elettrico. Gli interventi di valorizzazione del
sistema di illuminazione interna sono: la sostituzione delle lampade attuali dei lampadari
storici con lampade fluorescenti compatte, l’installazione di sensori di luce naturale per il
controllo automatico dello spegnimento di alcuni apparecchi nei corridoi, negli uffici del
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