Riassunto
Parole chiave: EHV-1, latenza, cavalli, PCR, sequenziamento
Gli herpesvirus equini, (EHV-1 e EHV-4) sono da considerare fra gli agenti eziologici responsabili delle perdite economiche più consistenti nell'allevamento del cavallo; possono provocare aborto, affezioni respiratorie e nervose. EHV-1 è in grado di stabilire una infezione latente nei leucociti circolanti, linfonodi dell’apparato respiratorio e tessuto nervoso. Lo scopo della tesi è quello di verificare la presenza di EHV-1 in forma latente mediante una PCR capace di amplificare una porzione genomica che codifica per la glicoproteina B (Kirisawa et al..,1993), su campioni di linfonodi mandibolari. I campioni positivi sono stati sottoposti a sequenziamento della regione ORF 68 (Nugent J et al..,2006) per la classificazione geografica e di ORF 30, in cui una mutazione puntiforme in posizione 2254 distingue gli stipiti neurovirulenti dai non-neurovirulenti (Goodman et al..,2007). I risultati della PCR diagnostica confermano la presenza del virus in forma latente. Dall'analisi dei dati di sequenza di ORF68 emerge che gli stipiti da noi riscontrati appartengono a 3 diversi gruppi in cui prevale la presenza di isolati europei. Mentre il sequenziamento di ORF 30 esclude la presenza della mutazione caratterizzandoli come stipiti non-neurovirulenti.
Abstract
Key words: EHV-1,latency, horses, PCR, sequencing
The Equid Herpesvirus, EHV-1 and EHV-4 are a major disease of equids worldwide causing considerable losses to the horse hinterland; may cause abortion, respiratory and neurologic disease. EHV-1 establishes latency in leukocytes, in lymphoid tissues that draining the respiratory tract and neuronal tissue. The aim of this study is to investigated the presence of latent EHV-1 in mandibular lymph nodes by a polymerase chain reaction (PCR) as described by Kirisawa et al.,1993. Positive samples were sequenced for ORF 68 and ORF 30 analysis (Nugent J et al..,2006;
Goodman et al..,2007) to determine the geographical origin and neurovirulence markers. The viral sequence analysis demonstrate the European origin and the lack of neurovirulence markers of the samples analysed in this study.
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