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1 Coordinatore tematico: Salvatore CURCURUTO Coordinatore statistico: Matteo SALOMONE Gabriele BELLABARBA , Salvatore CURCURUTO , Maria LOGORELLI Autori:

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(1)

RADIAZIONI NON IONIZZANTI

CAPITOLO 13

Autori: Gabriele BELLABARBA1, Salvatore CURCURUTO1 , Maria LOGORELLI1 Coordinatore statistico:

Matteo SALOMONE1 Coordinatore tematico:

Salvatore CURCURUTO1

1 ISPRA

(2)

gono installate in ambienti fortemente antropizzati e questo ha comportato negli anni diverse criticità dal punto di vista di impatto ambientale e sociale. Oltre ovviamente a limitare quanto più possibile l’impat- to ambientale di tali sorgenti (dal rispetto dei limiti imposti dalla normativa vigente all’ottimizzazione della dislocazione sul territorio degli stessi impianti) occorre evidenziare il costante impegno da parte delle autorità competenti nel continuare a utilizzare e raffinare quegli stessi strumenti di monitoraggio e informazione che hanno permesso, negli anni passati, di dare un forte impulso positivo all’aspetto sociale di tale problematica. Nonostante ciò sono ancora numerose le criticità che caratterizzano il reperimento delle informazioni relative agli impianti in oggetto, la relativa copertura spaziale e tempo- rale e la qualità dei dati, soprattutto per gli impianti radiotelevisivi che sono per lo più esistenti sul ter- ritorio nazionale da diverso tempo, avendo avuto una diffusione incontrollata negli anni ’70-’80, per la mancanza di una regolamentazione specifica a livello nazionale. Altri fattori che alimentano queste criticità sono da ritrovarsi in ritardi sull’attuazione di precisi dettati normativi per la fornitura dei dati da parte dei gestori degli impianti in oggetto, efficien- za degli strumenti di raccolta dati a livello locale, mancanza di risorse umane e finanziarie dedicate a questa attività di raccolta dati.

Le radiazioni non ionizzanti (NIR) sono radiazioni elettro- magnetiche che possiedono l’energia sufficiente a provo- care modifiche termiche, meccaniche e bioelettriche (effetti biologici) nella materia costituente gli organismi vi- venti. Tali effetti, se non compensati dall’organismo umano, possono dar luogo ad un vero e proprio danno per la salute (effetto sanitario). Gli effetti sanitari si distinguono in effetti a breve termine ed effetti a lungo termine. Gli effetti a breve termine derivano da una esposizione di breve durata, carat- terizzata da elevati livelli di campo, mentre i temuti effetti a lungo termine sono attribuibili ad esposizioni prolungate (si parla anche di anni) a livelli di cam- po molto inferiori rispetto a quelli connessi agli effetti a breve termine. L’Italia ha deciso di adot- tare politiche di protezione più spinte nell’ambito della tutela della popolazione rispetto all’approccio internazionale tenendo in debito conto il rischio connesso con esposizioni prolungate nel tempo a livelli molto bassi, anche in assenza di una accer- tata connessione di causa-effetto tra esposizione e patologie. Sono stati quindi definiti dei valori limite a più livelli: limiti di esposizione, che tutelano dagli effetti sanitari accertati (effetti acuti), valori di at- tenzione o misure di cautela, da rispettare negli ambienti adibiti a permanenze prolungate, nonché obiettivi di qualità, finalizzati alla ulteriore riduzione delle esposizioni indebite, da rispettare nelle aree intensamente frequentate. I valori di attenzione e gli obiettivi di qualità sono stati introdotti proprio per tutelare la popolazione da possibili effetti a lungo termine e rappresentano degli strumenti per assicu- rare che lo sviluppo di tecnologie non contribuisca in maniera sensibile ad un peggioramento delle condizioni di esposizione degli individui. Nell’ambito del capitolo in oggetto vengono in particolar modo approfonditi alcuni aspetti importanti legati all’im- patto ambientale delle principali sorgenti operanti alle radiofrequenze (RF) (impianti radiotelevisivi e stazioni radio base per la telefonia mobile) e alle frequenze estremamente basse (ELF) (elettrodot- ti). Per elettrodotti si intende l’insieme delle linee elettriche, delle sottostazioni e delle cabine di trasformazione. Soprattutto le Stazioni radio base per la telefonia mobile e alcune tipologie di sorgenti ELF (maggiormente linee elettriche 132 kV e 150 kV e le cabine di trasformazione secondarie) ven-

(3)

Q13: QUADRO SINOTTICO INDICATORI

Tema

SINAnet Nome Indicatore DPSIR Periodicità di

aggiornamento Qualità

Informazione Copertura Stato e

trend Rappresentazione

S T Tabelle Figure

Campi elettromagnetici (CEM)

Densità impianti e siti per radiotelecomunica- zione e potenza com- plessiva sul territorio nazionale

D

P Annuale  8/20 2015

K

13.1-13.4 13.1-13.2

Sviluppo in chilometri delle linee elettriche, suddivise per tensione, e numero di stazioni di trasformazione e cabine primarie in rapporto alla superficie territorialea

D

P - - - - - -

Superamenti dei valori di riferimento normativo per campi elettroma- gnetici generati da impianti per radioteleco- municazione, azioni di risanamento

S

R Continua  12/20 1998-2016

K

13.5-13.6 13.3

Superamenti dei limiti per i campi elettrici e magnetici prodotti da elettrodotti, azioni di risanamento

S

R Continua  13/20 1999-2016

K

13.7 13.4

Numero di pareri pre- ventivi e di interventi di controllo su sorgenti di campi RF e MO

R Annuale  12/20 2015

K

13.8-13.11 13.5

Numero di pareri pre- ventivi e di interventi di controllo su sorgenti di campi ELF

R Annuale  8/20 2015

K

13.12-13-13 13.6

Osservatorio normativa

regionale R Annuale  12/20 2016

K

13.14-13.15 -

a L’indicatore non è stato aggiornato

(4)

QUADRO RIASSUNTIVO DELLE VALUTAZIONI

Trend Nome indicatore Descrizione

J

- -

K

Superamenti dei valori di riferimento normativo per campi elettromagnetici ge- nerati da impianti per radio- telecomunicazione, azioni di risanamento

Considerando il dato complessivo relativo al numero di superamenti attribuibili agli impianti RTV e SRB si evidenzia una situazione sostanzialmente stazionaria soprattutto per gli impianti RTV mentre per le SRB si nota un aumento pari al 6%.

Comunque il 90% dei casi di superamento degli impianti SRB risulta essere stato risanato.

L

- -

13.1 CAMPI ELETTROMAGNETICI (CEM)

Le principali sorgenti di campi elettromagnetici oggetto degli indicatori di seguito elencati sono rappresentate dagli impianti radio televisivi (RTV), dalle stazioni radio base per la telefonia cellulare (SRB) e dagli impianti di produzione, trasporto, trasformazione e distribuzione dell’energia elettri- ca (elettrodotti). In risposta alla necessità di un censimento delle sorgenti di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici e anche sulla base di quanto previsto dal nuovo scenario normativo nazionale (Legge Quadro n. 36/2001), sono sta- ti costituiti specifici strumenti di gestione dei dati relativi alle sorgenti di emissione (Osservatorio CEM, Catasto Elettromagnetico Nazionale, Catasti Elettromagnetici Regionali) con lo scopo anche di supportare le attività di monitoraggio, controllo e informazione alla cittadinanza. Le informazioni con- tenute nel database “Osservatorio CEM” di ISPRA permettono di popolare gli indicatori di seguito pre-

sentati, che forniscono una risposta alla domanda di informazione della normativa attualmente vigen- te.Nel seguente quadro sono riportati, per ciascun indicatore, le finalità, la classificazione nel modello DPSIR e i principali riferimenti normativi.

(5)

Nome Indicatore Finalità DPSIR Riferimenti normativi

Densità impianti e siti per radio telecomunicazione e potenza complessiva sul territorio nazionale

Quantificare le principali fonti di pres- sione sul territorio per quanto riguar- da i campi RF

D/P LQ 36/01

Sviluppo in chilometri delle linee elettriche suddivise per tensione, e numero di stazioni di trasformazione e cabine primarie, in rapporto alla superficie territoriale

Quantificare le principali fonti di pres- sione sul territorio per quanto riguar- da i campi ELF

D/P LQ 36/01

Superamenti dei valori di rife- rimento normativo per campi elettromagnetici generati da impianti per radiotelecomuni- cazione, azioni di risana- mento

Quantificare le situazioni di non con- formità per le sorgenti di radiofre- quenza (distinte fra RTV e SRB) sul territorio, rilevate dall’attività di con- trollo eseguita dalle ARPA/APPA, e lo stato dei risanamenti

S/R DM 381/98 LQ 36/01

DPCM 08/07/03 e s.m.i.

Superamenti dei limiti per i campi elettrici e magnetici prodotti da elettrodotti, azioni di risanamento

Quantificare le situazioni di non con- formità per le sorgenti ELF sul territo- rio e le azioni di risanamento.

S/R LQ 36/01

DPCM 08/07/03 e s.m.i.

Numero di pareri preventivi e di interventi di controllo su sorgenti di campi RF

Quantificare la risposta alla domanda della normativa per quanto riguarda l’attività di controllo e vigilanza sugli impianti a RF (impianti radiotelevisivi, stazioni radio base per la telefonia mobile).

R LQ 36/01 DM 381/98

D.Lgs.259/03 e s.m.i.

DPCM 08/07/03

Numero di pareri preventivi e di interventi di controllo su sorgenti di campi ELF

Quantificare la risposta alla domanda della normativa per quanto riguarda l’attività di controllo e vigilanza sugli impianti ELF (linee elettriche, cabine di trasformazione).

R LQ 36/01

DPCM 08/07/03 e s.m.i.

DM 29/05/2008

Osservatorio Normativo

Regionale Valutare la risposta normativa alla problematica riguardante le sorgenti di radiazioni non ionizzanti in riferi- mento al recepimento della Legge Quadro.

R LQ 36/01 DM 381/98

Q13: QUADRO DELLE CARATTERISTICHE INDICATORI CAMPI ELETTROMAGNETICI (CEM)

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BIBLIOGRAFIA

ANPA - RTI CTN_AGF 4/2000, Rassegna di indicatori e indici per il rumore, le radiazioni non ionizzanti e la radioattività ambientale.

Decreto Ministeriale 10 settembre 1998, n. 381, GU 3 novembre 1998, n. 257, Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana.

Legge 22 febbraio 2001, n. 36, GU 7 marzo 2001, n. 55, Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici.

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003, GU 28 agosto 2003, n. 199, “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz” e s.m.i.

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003, GU 29 agosto 2003, n. 200, “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti” e s.m.i.

Decreto Legislativo n. 259 del 1 agosto 2003 “Codice delle comunicazioni elettroniche” e s.m.i.

Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 29 Maggio 2008, G.U. 5 luglio 2008 n. 156, Approvazione della metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti”

Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 29 Maggio 2008, G.U. 2 luglio 2008 n. 153, Approvazione delle procedure di misura e valutazione dell’induzione magnetica

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DENSITÀ IMPIANTI E SITI PER RADIOTELECOMUNICAZIONE E POTENZA COMPLESSIVA SUL TERRITORIO NAZIONALE

DESCRIZIONE

L’indicatore riporta per ogni Regione/Provincia au- tonoma, il numero assoluto, il numero normalizzato (agli abitanti e alla superficie) e le potenze degli impianti radiotelevisivi (RTV) e dei servizi per Stazioni Radio Base della telefonia mobile (SRB); è specificato inoltre il numero di siti in cui sono instal- lati gli impianti/servizi. Per impianto RTV s’intende l’elemento associabile ad una determinata fre- quenza di trasmissione; per servizio SRB s’intende la tipologia del sistema di trasmissione imple- mentato (GSM, UMTS 900, UMTS 1800 etc…);

per sito, la località o l’indirizzo in cui è installato l’impianto/servizio.

QUALITÀ DELL’INFORMAZIONE

Non sono avvenute modificazioni tali da variare i criteri di confrontabilità nel tempo e nello spazio dei dati forniti per tale indicatore. L’accuratezza dell’informazione risente di fonti di errore dovute essenzialmente al processo di raccolta dei dati a livello regionale.



Rilevanza Accuratezza Comparabilità nel tempo Comparabilità nello spazio

1 3 1 1

OBIETTIVI FISSATI DALLA NORMATIVA

L’art. 4 della Legge Quadro 36/01 sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici prevede l’istituzione di un Catasto nazionale delle sorgenti fisse e mobili di cam- pi elettrici, magnetici ed elettromagnetici e delle zone territoriali interessate, e di Catasti regionali realizzati in coordinamento con il catasto nazionale.

Attualmente il relativo decreto attuativo è in fase di valutazione da parte del Ministero dell’Ambiente.

STATO E TREND

Considerando i dati forniti dai referenti ARPA/APPA per l’anno 2015, si nota che le SRB presentano una densità di servizi 5 volte superiore rispetto a quella relativa agli impianti RTV (rispettivamente 0,72 e

0,13 servizi/impianti per km2); mentre la densità dei siti SRB (0,17 siti per km2) è circa 6 volte superiore rispetto a quella dei siti RTV (0,03 siti per km2) (Figura 13.1). La potenza complessiva dei servizi SRB (7.293,30 kW) risulta essere di poco inferiore a quella degli impianti RTV (7.974,73 kW) (Figura 13.2). Rispetto agli anni precedenti caratterizzati da un divario delle potenze associate alle due tipologie di sorgenti maggiore, ora è lecito pensare che lo sviluppo tecnologico nel settore della telefonia mobile e di conseguenza la maggior presenza di nuovi servizi SRB ha assottigliato questa differenza.

I dati sopra menzionati si riferiscono alle regioni che hanno fornito il dato completo per l’anno 2015 per entrambe le tipologie di sorgente RTV ed SRB (Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Umbria e Marche). Per gli anni 2013, 2014 e 2015 è possibile confrontare i dati relativi agli impianti RTV e SRB per 7 Regioni/Province autonome (Valle d’Aosta, Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano, Veneto, Emilia-Romagna, Umbria, Marche). Per quanto riguarda gli impianti RTV si registra una graduale diminuzione di siti (pari a circa il 4% dal 2013 al 2014 e pari a circa il 5%

dal 2014 al 2015) e una variazione di impianti che vede una diminuzione pari a circa il 2% dal 2013 al 2014 e un lieve aumento pari al 4% dal 2014 al 2015. Relativamente invece agli impianti SRB dal 2013 si registra un stazionarietà dei siti (percentuali di variazione al di sotto dell’1%) e un aumento importante dei servizi pari al 14% dal 2013 al 2014 e al 13% dal 2014 al 2015. Questo trend relativo alle SRB è con alta probabilità attribuibile al forte sviluppo tecnologico che continua a caratterizzare il settore della telefonia mobile e che richiede l’installazione sul territorio di nuovi servizi. Il settore degli impianti RTV risulta essere invece più “statico”

e oggetto semmai di azioni finalizzate a risolvere situazioni critiche per ciò che riguarda il rispetto dei limiti imposti dalla normativa vigente. Alla luce delle variazioni che hanno caratterizzato essenzialmente gli impianti SRB e per alcune criticità che riguardano i dati relativi alla potenza degli impianti RTV nel triennio considerato si è deciso di fornire solo l’informazione relativa al trend della potenza complessiva per i servizi SRB. Rispetto al 2013 la

(8)

potenza nell’anno 2014 ha subito una importante crescita pari al 21% e pari al 14% dal 2014 al 2015. Questo risultato segue ovviamente il trend relativo ai servizi SRB. È comunque necessario sottolineare che lo sviluppo di strumenti di raccolta quali database, catasti etc. porta anche ad una più completa informazione sugli impianti RF presenti sul territorio. Ne consegue infatti che le variazioni dei dati relativi agli impianti in oggetto rispetto all’anno 2013 possono essere legate sia ad una reale variazione sul territorio di siti, impianti e servizi RTV/SRB oppure ad una informazione più accurata a disposizione dei referenti delle ARPA/

APPA attraverso i propri sistemi di raccolta dati (quali ad esempio catasti, archivi informatizzati).

Nel database “Osservatorio CEM” è possibile specificare la motivazione delle eventuali variazioni di siti, impianti, servizi RTV/SRB registrate. È emerso che nel caso di Piemonte, Lombardia e Toscana fino al 2013 sono stati considerati gli impianti SRB intesi come “l’insieme di sorgenti appartenenti a uno specifico concessionario (gestore) ed installato in un determinato punto del territorio, su sostegno”

e non come servizi SRB. Da ARPA Lombardia è stato fornito il numero di servizi attivi SRB a fine 2013 pari a 21.789 in modo da poter effettuare le valutazioni corrette rispetto agli anni 2014 e 2015.

Per quanto riguarda i dati di potenza degli impianti RTV per Umbria e Friuli-Venezia Giulia si registrano delle variazioni dei dati relativi agli anni 2014 e 2015 (rispetto al 2013) dovute alle migliori informazioni, contenute nei rispettivi catasti elettromagnetici regionali, relative a vecchi impianti e non a reali variazioni della potenza stessa.

COMMENTI A TABELLE E FIGURE

Le informazioni riportate nelle Tabelle 13.1, 13.2, 13.3 e 13.4 e nelle Figure 13.1 e 13.2 sono state ricavate sulla base dei dati presenti nell’Osser- vatorio CEM. Per le figure suddette sono state considerate le Regioni/Province autonome che hanno fornito il dato completo per l’anno 2015 per entrambe le tipologie di sorgente RTV e SRB (Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Umbria e Marche). Sulla base dell’esperienza pluriennale maturata dal sistema agenziale ISPRA-ARPA/

APPA nel popolamento dell’Osservatorio CEM, considerati i recenti sviluppi normativi e l’entrata in vigore del decreto di istituzione del Catasto elettro-

magnetico nazionale (DM 13 febbraio 1014), si è ritenuto necessario, nel giugno del 2014, appor- tare delle modifiche alla banca dati in oggetto. Tali modifiche hanno cercato di allineare le definizioni con quelle contenute nelle specifiche tecniche del Catasto elettromagnetico nazionale e di ottimizza- re le informazioni presenti all’interno della banca dati per andare incontro alla necessità di fornire al pubblico un’informazione più utile, chiara e fruibile possibile, e per risolvere le varie problematiche in- contrate negli anni pregressi dai referenti ARPA/

APPA nel popolamento della banca dati stessa. A tale riguardo occorre specificare che per le Stazioni Radio Base per telefonia mobile è stato necessa- rio distinguere tra “servizio SRB” inteso come “la tipologia del sistema di trasmissione implementato (GSM, UMTS 900, UMTS 1800 etc…)” e “impianto SRB” inteso come “l’insieme di sorgenti apparte- nenti ad uno specifico concessionario (gestore) e installato in un determinato punto del territorio, su sostegno”. Fino all’edizione 2014 dell’Annuario dei dati ambientali gli impianti SRB erano in realtà i servizi SRB in quanto col termine “impianto” si intendeva la tipologia di sistema di trasmissione implementato. Al fine di uniformare tali divergen- ze terminologiche è stato fondamentale allineare le specifiche dell’Osservatorio CEM con quelle del Catasto elettromagnetico nazionale. Numerose sono le criticità che caratterizzano il reperimento delle informazioni relative agli impianti in oggetto, la relativa copertura spaziale e temporale e la qualità dei dati, soprattutto per gli impianti radiotelevisivi che sono per lo più esistenti sul territorio nazionale da diverso tempo, avendo avuto una diffusione in- controllata negli anni ’70-’80, per la mancanza di una regolamentazione specifica a livello nazionale.

Altri fattori che alimentano queste criticità sono da ritrovarsi in ritardi sull’attuazione di precisi dettati normativi per la fornitura dei dati da parte dei gesto- ri degli impianti in oggetto, efficienza degli strumenti di raccolta dati a livello locale, mancanza di risorse umane e finanziarie dedicate a questa attività di raccolta dati.

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Tabella 13.1: Numero di Impianti Radiotelevisivi (RTV), numero di siti e potenza complessiva asso- ciata (2015)

Regione/ Provincia

autonoma Siti Impianti Abitanti Superficie Impianti

per unità di superficie

Impianti per 10.000

abitanti

Potenza

n. km2 n./km2 n./abitanti kW

Piemonte 1502 1912 4.404.246 25.387,07 0,08 4,34 944,00

Valle d’Aosta 158 675 127.329 3.260,90 0,21 53,01 47,48

Lombardia 743 3850 10.008.349 23.849,19 0,16 3,85 3073,15

Trentino-Alto Adige 536 2887 1.059.114 13.605,50 0,21 27,26 384,30

Bolzano-Bozen 266 1153 520.891 7.398,38 0,16 22,14 194,30

Trento 270 1734 538.223 6.207,12 0,28 32,22 190,00

Veneto 512 2303 4.915.123 18.407,42 0,13 4,69 1571,00

Friuli-Venezia Giulia 310 721 1.221.218 7.862,30 0,09 5,90 690,8

Liguriab - - 1.571.053 5.416,21 - - -

Emilia-Romagna 461 2181 4.448.146 22.452,78 0,10 4,90 1388

Toscana 606 2602 3.744.398 22.987,04 0,11 6,95 1988,00

Umbria 217 785 891.181 8.464,33 0,09 8,81 460,00

Marche 206 870 1.543.752 9.401,38 0,09 5,64 360,00

Laziob - - 5.888.472 17.232,29 - - -

Abruzzob - - 1.326.513 10.831,84 - - 556

Moliseb - - 312.027 4.460,65 - - -

Campaniab - - 5.850.850 13.670,95 - - -

Puglia 252 943 4.077.166 19.540,90 0,05 2,31 210,75

Basilicataa - - 573.694 10.073,32 - - -

Calabria 542 826 1.970.521 15.221,90 0,05 4,19 -

Siciliab - - 5.074.261 25.832,39 - - -

Sardegnab - - 1.658.138 24.100,02 - - -

ITALIAa 5.503 19.729 36.440.022 175.219 0,11 5,41 11.117

Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA (Osservatorio CEM), ISTAT Legenda:

a Il totale Italia si riferisce alle regioni per cui il dato è completo

b Dato non aggiornato

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Tabella 13.2: Numero di servizi per Stazioni Radio Base (SRB), numero di siti e potenza comples- siva associata (2015)

Regione/ Provincia

autonoma Siti Impianti Abitanti Superficie Impianti

per unità di superficie

Impianti per 10.000

abitanti

Potenza

n. km2 n./km2 n./abitanti kW

Piemonte 5747 - 4.404.246 25.387,07 - - 1730,00

Valle d’Aosta 267 1174 127.329 3.260,90 0,36 92,20 91,62

Lombardia 5217 25425 10.008.349 23.849,19 1,07 25,40 2057,57

Trentino-Alto Adige 1112 6243 1.051.951 13.605,50 0,46 59,35 531,64

Bolzano-Bozen 537 2770 520.891 7.398,38 0,37 53,18 233,64

Trento 575 3473 538.223 6.207,12 0,56 64,53 298,00

Veneto 4343 16771 4.915.123 18.407,42 0,91 34,12 1733,00

Friuli-Venezia Giulia 1492 7379 1.221.218 7.862,30 0,94 60,42 773,4

Liguria 1659 5699 1.571.053 5.416,21 1,05 36,28 -

Emilia-Romagna 4383 15412 4.448.146 22.452,78 0,69 34,65 1497,07

Toscana 2780 - 3.744.398 22.987,04 - - 1007,00

Umbria 652 1721 891.181 8.464,33 0,20 19,31 175,00

Marche 832 3607 1.543.752 9.401,38 0,38 23,37 434,00

Laziob - - 5.888.472 17.232,29 - - -

Abruzzob - - 1.326.513 10.831,84 - - -

Moliseb 287 - 312.027 4.460,65 - - 28

Campaniab - - 5.850.850 13.670,95 - - -

Puglia 2815 - 4.077.166 19.540,90 - - 946,17

Basilicatab - - 573.694 10.073,32 - - -

Calabria 1235 1987 1.970.521 15.221,90 0,13 10,08 -

Siciliab - - 5.074.261 25.832,39 - - -

Sardegnab - - 1.658.138 24.100,02 - - -

TOTALEa 18.298 77.732 24.207.049 107.303,80 0,72 32,11 7.293,30

Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA (Osservatorio CEM), ISTAT Legenda:

a Il totale Italia si riferisce alle regioni per cui il dato è completo

b Dato non aggiornato

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Tabella 13.3: Numero di Impianti Radiotelevisivi (RTV), numero di siti e potenza complessiva asso- ciata (2014)

Regione/ Provincia

autonoma Siti Impianti Abitanti Superficie Impianti

per unità di superficie

Impianti per 10.000

abitanti

Potenza

n. km2 n./km2 n./abitanti kW

Piemonte 1491 1871 4.424.467 25.387,07 0,07 4,23 928,00

Valle d’Aosta 159 644 128.298 3.260,90 0,20 50,20 46,85

Lombardia 868 3745 10.002.615 23.849,19 0,16 3,74 3062,37

Trentino-Alto Adige 493 2452 1.055.934 13.605,50 0,18 23,22 365,44

Bolzano-Bozen 268 1089 518.518 7.398,38 0,15 21,00 187,44

Trento 225 1363 537.416 6.207,12 0,22 25,36 178,00

Veneto 507 2136 4.927.596 18.407,42 0,12 4,33 1624,00

Friuli-Venezia Giulia 315 715 1.227.122 7.862,30 0,09 5,83 -

Liguriab - - 1.583.263 5.416,21 - - -

Emilia-Romagna 460,00 2162,00 4.450.508 22.452,78 0,10 4,86 1377

Toscana 607 2691 3.752.654 22.987,04 0,12 7,17 1990,00

Umbria 216 765 894.762 8.464,33 0,09 8,55 448,50

Marche 207 867 1.550.796 9.401,38 0,09 5,59 360,00

Laziob - - 5.892.425 17.232,29 - - -

Abruzzob - - 1.331.574 10.831,84 - - 556

Moliseb - - 313.348 4.460,65 - - -

Campaniab - - 5.861.529 13.670,95 - - -

Puglia 243 926 4.090.105 19.540,90 0,05 2,26 -

Basilicatab - - 576.619 10.073,32 - - -

Calabria 542 826 1.976.631 15.221,90 0,05 4,18 -

Siciliab - - 5.092.080 25.832,39 - - -

Sardegnab - - 1.663.286 24.100,02 - - -

TOTALEa 5.008 17.333 31.187.630 147.816 0,12 5,56 10.202

Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA (Osservatorio CEM), ISTAT Legenda:

a Il totale Italia si riferisce alle regioni per cui il dato è completo

b Dato non aggiornato

(12)

Tabella 13.4: Numero di servizi per Stazioni Radio Base (SRB), numero di siti e potenza comples- siva associata (2014)

Regione/ Provincia

autonoma Siti Impianti Abitanti Superficie Impianti

per unità di superficie

Impianti per 10.000

abitanti

Potenza

n. km2 n./km2 n./abitanti kW

Piemonte 5.921 - 4.424.467 25.387,07 - - 1.477,00

Valle d’Aosta 264 965 128.298 3.260,90 0,30 75,22 61,10

Lombardia 5.618 24.317 10.002.615 23.849,19 1,02 24,31 2.180,49

Trentino-Alto Adige 1.045 4.952 1055934 13605,5 0,36 46,90 401,75

Bolzano-Bozen 521 2.176 518.518 7.398,38 0,29 41,97 171,75

Trento 524 2.776 537.416 6.207,12 0,45 51,65 230,00

Veneto 4.297 14.566 4.927.596 18.407,42 0,79 29,56 1.471,00

Friuli-Venezia Giulia 1.496 - 1.227.122 7.862,30 - - 690,00

Liguriab 1.972 4.540 1.583.263 5.416,21 0,84 28,67 -

Emilia-Romagna 3.960 12.726 4.450.508 22.452,78 0,57 28,59 1.143,00

Toscana 2.509 - 3.752.654 22.987,04 0,00 0,00 767,00

Umbria 647 1.433 894.762 8.464,33 0,17 16,02 111,00

Marche 804 3.072 1.550.796 9.401,38 0,33 19,81 312,00

Laziob - - 5.892.425 17.232,29 - - -

Abruzzob - - 1.331.574 10.831,84 - - -

Moliseb 287 - 313.348 4.460,65 - - 28,00

Campania 1.949 - 5.861.529 13.670,95 - - -

Puglia 2.730 - 4.090.105 19.540,90 - - 901,76

Basilicatab - - 576.619 10.073,32 - - -

Calabria 1.235 1.987 1.976.631 15.221,90 0,13 10,05 -

Siciliab - - 5.092.080 25.832,39 - - -

Sardegnab - - 1.663.286 24.100,02 - - -

Totalea 16.635 62.031 23.010.509 99.442 0,62 26,96 5.680,34

Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA (Osservatorio CEM), ISTAT Legenda:

a Il totale Italia si riferisce alle regioni per cui il dato è completo

b Dato non aggiornato

(13)

0,13

0,72

0,03

0,17

0,00 0,10 0,20 0,30 0,40 0,50 0,60 0,70 0,80

RTV SRB

n./km2

Densità impianti/servizi Densità siti

Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA (Osservatorio CEM)

Figura 13.1: Densità di impianti/servizi e di siti, confronto tra RTV e SRB, relativamente alle regioni per le quali è disponibile il dato completo per entrambe le tipologie di sorgente (2015)

7.975

7.293

6.000 6.200 6.400 6.600 6.800 7.000 7.200 7.400 7.600 7.800 8.000

RTV SRB

kW

Potenza complessiva

Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA (Osservatorio CEM)

Figura 13.2: Potenza complessiva, confronto tra RTV e SRB, relativamente alle regioni per le quali è disponibile il dato completo per entrambe le tipologie di sorgente (2015)

Nota:

Sono considerate le regioni che hanno fornito il dato completo per entrambe le tipologie di sorgente (RTV e SRB) per l’anno 2015 (Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Umbria e Marche)

Nota:

Sono considerate le regioni che hanno fornito il dato completo per entrambe le tipologie di sorgente (RTV e SRB) per l’anno 2015 (Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Umbria e Marche)

(14)

SUPERAMENTI DEI VALORI DI RIFERIMENTO NORMATIVO PER CAMPI ELETTROMAGNETICI GENERATI DA IMPIANTI PER RADIOTELECOMUNICAZIONE, AZIONI DI RISANAMENTO

DESCRIZIONE

Sono riportati, per ogni Regione/Provincia autono- ma, il numero di superamenti dei valori di riferimento normativi, distinti per impianti radiotelevisivi (RTV) e stazioni radio base (SRB), e il numero dei casi di superamento per i quali risultano programmati, in corso di verifica da parte di ARPA/APPA, in corso (per azioni amministrative), conclusi per verifica ARPA/APPA e conclusi per azioni amministrative i risanamenti previsti per legge. Il superamento riguarda le situazioni nelle quali sono misurati livelli superiori al limite di esposizione o al valore di atten- zione o a entrambi.

QUALITÀ DELL’INFORMAZIONE

Non sono avvenute modificazioni tali da variare i criteri di confrontabilità nel tempo e nello spazio dei dati forniti per tale indicatore. L’accuratezza dell’informazione risente della non obbligatorietà da parte dell’autorità competente (Comune o Provin- cia) nell’informare l’ARPA/APPA dello stato dell’arte dell’azione di risanamento da quest’ultima richiesta a valle della situazione di non conformità di un dato impianto.



Rilevanza Accuratezza Comparabilità nel tempo Comparabilità nello spazio

1 2 1 1

OBIETTIVI FISSATI DALLA NORMATIVA

Il DM 381/98 fissa limiti di esposizione, che vanno da 20 a 60 V/m per il campo elettrico, da rispettare in qualunque situazione, e i valori di cautela, pari a 6 V/m, da rispettare nei luoghi in cui si prevede una permanenza superiore a 4 ore: valori confer- mati dal DPCM 08/07/03 e s.m.i.con l’introduzione dell’obiettivo di qualità pari a 6 V/m, in attuazione della Legge 36/01. Il DM 381/98 prevede che, ove si verifichino superamenti, debbano essere attuate azioni di risanamento a carico dei titolari degli im- pianti.

STATO E TREND

Secondo quanto riportato nelle Tabelle 13.5 e 13.6 relativamente alle Regioni per cui il dato è stato aggiornato ed è completo per entrambe le tipologie di sorgente (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, e Puglia) si rileva che i casi di superamento dei limiti di legge riguardo agli impianti RTV (pari a 483) sono 7,6 volte superiori a quelli relativi agli impianti SRB (pari a 63). In Figura 13.3 vengono riportati le percentuali sullo stato delle azioni di risanamento relative ai casi di superamento rilevati sempre riferendosi alle Regioni per cui si dispone del dato completo e aggiornato. Riguardo gli impianti SRB si rileva una elevata percentuale di risanamenti conclusi rispetto agli impianti RTV per i quali la complessità del risanamento (coinvolgimento di più impianti, difficoltà nel mantenimento della stessa qualità del servizio di cui agli atti di concessione) comporta una maggiore presenza di risanamenti non conclusi. Infatti questi ultimi, relativamente agli impianti RTV, risultano essere pari a circa il 31% del totale rispetto al 10% relativo agli impianti SRB. Per le Regioni per cui il dato è aggiornato per entrambe le tipologie di impianto e confrontabile con i dati della precedente edizione dell’Annuario dei dati ambientali (Valle d’Aosta, Lombardia, Bolzano, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Umbria, Marche e Puglia) si può notare che i casi di superamento dei limiti di legge relativi agli impianti RTV sono rimasti invariati (346) mentre quelli relativi alle SRB sono lievemente aumentati passando da 51 a 54.

Alla fine del 2014 i casi di superamento risanati relativi agli impianti RTV risultavano essere il 74%

del totale mentre a luglio 2016 la percentuale è diventata del 76%. Le percentuali delle azioni di risanamento concluse che coinvolgono le SRB invece sono sostanzialmente più elevate di quelle relative agli impianti RTV (92% alla fine del 2014 e 90% alla fine del 2014).

COMMENTI A TABELLE E FIGURE

In Tabella 13.5 e 13.6 sono riportati per ciascuna Regione/Provincia autonoma per le due tipologie di sorgente (RTV e SRB) il numero dei casi di

(15)

superamento rilevati dalle misurazioni delle ARPA/

APPA dal 1999 a luglio 2016 e lo stato delle relative azioni di risanamento eventualmente intraprese.

In Figura 13.3 vengono riportati le percentuali sullo stato delle azioni di risanamento relative ai casi di superamento rilevati sempre riferendosi alle Regioni per cui si dispone del dato completo e aggiornato nel periodo temporale considerato (1999- luglio 2016). Al fine di caratterizzare meglio le situazioni esistenti relativamente ai casi di superamento riscontrati è stato dettagliato ulteriormente la tipologia di “stato di risanamento”; infatti mentre prima era possibile scegliere tra “programmato”,

“in corso”, “concluso”, “richiesto da ARPA/APPA e nessuna azione di risanamento” attualmente la scelta possibile è tra “programmato”, “in corso (per azioni amministrative)”, “in corso di verifica da parte dell’ARPA/APPA”, “concluso per verifica da parte di ARPA/APPA”, “concluso per azioni amministrative”, “nessuna azione di risanamento”.

Le informazioni trattate risentono comunque di alcune problematiche quali ad esempio mancanza di strumenti consolidati di raccolta dati a livello locale, mancanza di risorse umane e finanziarie dedicate a questa attività di raccolta dati, nessun obbligo da parte dell’autorità competente (Comune o Provincia) nell’informare l’ARPA/APPA dello stato dell’arte dell’azione di risanamento da quest’ultima richiesta a valle della situazione di non conformità di un dato impianto. Occorre evidenziare che le informazioni riguardanti lo stato delle azioni di risanamento corrispondono allo stato di attuale conoscenza del sistema agenziale ARPA/APPA.

(16)

Tabella 13.5: Numero dei superamenti rilevati e stato dei risanamenti per gli Impianti Radiotelevisivi (RTV) (1998-luglio 2016)

Regione/Provincia autonoma Superamenti

rilevati Risanamenti

programmati Risanamenti

in corso Risanamenti

conclusi Risanamenti richiesti da ARPA/APPA e nessuna

azione di risanamento n.

Piemonte 45 3 13 23 6

Valle d’Aosta 15 0 0 13 2

Lombardia 67 1 17 47 2

Trentino-Alto Adige 25 7 1 16 1

Bolzano-Bozen 2 0 0 2 0

Trento 23 7 1 14 1

Veneto 73 0 9 63 1

Friuli-Venezia Giulia 27 0 11 16 0

Liguria 30 0 3 27 0

Emilia-Romagna 84 4 11 69 0

Toscana 42 3 14 18 7

Umbria 10 0 1 7 2

Marche 37 0 12 25 0

Lazioa b 27 5 0 3 19

Abruzzob 23 1 13 4 5

Moliseb 12 1 2 8 1

Campania b 0 0 0 0 0

Puglia 28 2 10 9 7

Basilicatab 9 0 0 4 5

Calabria 8 0 6 0 2

Siciliab 58 22 2 5 29

Sardegnaa b 3 0 0 0 3

ITALIAc 491 20 108 333 30

Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA (Osservatorio CEM) Legenda:

a L’informazione fornita dal referente regionale non copre tutta la regione

b Dato non aggiornato

c Il totale si riferisce alle Regioni/Province autonome che hanno fornito il dato completo e aggiornato

(17)

Tabella 13.6: Numero dei superamenti rilevati e stato dei risanamenti per le Stazioni Radio Base (SRB) (1998- luglio 2016)

Regione/Provincia

autonoma Superamenti

rilevati Risanamenti

programmati Risanamenti

in corso Risanamenti

conclusi Risanamenti richiesti da ARPA/APPA e nessuna

azione di risanamento n.

Piemonte 6 0 0 6 0

Valle d’Aosta 1 0 0 1 0

Lombardia 9 0 0 9 0

Trentino-Alto Adige 2 0 0 2 0

Bolzano-Bozen 2 0 0 2 0

Trento 0 - - - -

Veneto 8 0 0 7 1

Friuli-Venezia Giulia 0 - - - -

Liguria 20 1 1 18 0

Emilia-Romagna 8 0 0 8 0

Toscana 3 0 0 2 1

Umbria 1 0 0 1 0

Marche 3 1 0 2 0

Lazioa b 5 0 0 1 4

Abruzzob 0 - - - -

Moliseb 1 0 0 1 0

Campaniab 0 - - - -

Puglia 2 0 0 1 1

Basilicatab 0 - - - -

Calabria 1 - - - -

Siciliab 29 3 2 4 20

Sardegnab 0 - - - -

ITALIAc 63 2 1 57 3

Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA (Osservatorio CEM) Legenda:

a L’informazione fornita dal referente regionale non copre tutta la regione

b Dato non aggiornato

c Il totale si riferisce alle Regioni/Province autonome che hanno fornito il dato completo e aggiornato

(18)

Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA (Osservatorio CEM)

Figura 13.3: Stato delle azioni di risanamento nei siti in cui si è rilevato almeno un superamento a causa di impianti RTV e SRB (1998-luglio 2016)

Nota:

I dati sono relativi alle sole Regioni/Province autonome per le quali si dispone della serie completa 3% 2%

90%

SRB 5%

Risanamenti programmati

Risanamenti in corso (per azioni amministrative)/in corso di verifica da parte delle ARPA/APPA

Risanamenti conclusi per azioni amministrative o per verifiche ARPA/APPA

Nessuna azione di risanamento

4%

21%

69%

RTV 6%

Risanamenti programmati

Risanamenti in corso (per azioni amministrative)/in corso di verifica da parte delle ARPA/APPA

Risanamenti conclusi per azioni amministrative o per verifiche ARPA/APPA

Nessuna azione di risanamento

(19)

DESCRIZIONE

L’indicatore quantifica le situazioni di non con- formità ai limiti fissati dalla normativa per gli elettrodotti (linee elettriche, sottostazioni e cabine di trasformazione). Sono inoltre quantificate le azioni di risanamento programmate, in corso di verifica da parte di ARPA/APPA, in corso (per azioni am- ministrative), concluse per verifica ARPA/APPA e concluse per azioni amministrative. Nell’ambito del modello DPSIR, l’indicatore è classificabile come indicatore di stato/risposta.

QUALITÀ DELL’INFORMAZIONE

Non sono avvenute modificazioni tali da variare i criteri di confrontabilità nel tempo e nello spazio dei dati forniti per tale indicatore. L’accuratezza dell’informazione risente della non obbligatorietà da parte dell’autorità competente (Comune o Provin- cia) nell’informare l’ARPA/APPA dello stato dell’arte dell’azione di risanamento da quest’ultima richiesta a valle della situazione di non conformità di un dato impianto.



Rilevanza Accuratezza Comparabilità nel tempo Comparabilità nello spazio

1 2 1 1

OBIETTIVI FISSATI DALLA NORMATIVA

La Legge Quadro 36/2001 fissa i limiti di espo- sizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità del campo elettrico e dell’induzione magnetica, da rispettare negli ambienti in cui si possa prevedere una permanenza significativa della popolazione. Il rilevamento dei superamenti scaturisce dall’attività di controllo delle ARPA/APPA in fase di esercizio dell’impianto ELF che è finalizzata al rispetto dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione definiti dal DPCM 08/07/03 (50 Hz).

Secondo quanto disposto dall’art. 5 e 6 del DPCM suddetto, sono stati emanati nel maggio del 2008 due decreti relativi rispettivamente alla metodolo-

STATO E TREND

Per le Regioni per cui il dato è aggiornato a luglio 2016 (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino- Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Puglia e Calabria) si può notare che i casi di superamento risanati risultano essere il 70% del totale. Il 20%

invece dei casi di superamento per i quali non risulta alcuna azione di risanamento intrapresa è con alta probabilità attribuibile alla mancanza del Decreto attuativo della Legge 36/2001 (art.4,comma 4) che disciplina i criteri di elaborazione dei piani di risanamento degli elettrodotti.

COMMENTI A TABELLE E FIGURE

In Tabella 13.7 vengono riportati dal 1998 a luglio 2016 il numero complessivo dei casi di superamento dei limiti di campo elettrico e campo magnetico imposti dalla normativa vigente rilevati dalle misurazioni delle ARPA/APPA per la presenza di elettrodotti (cabine e linee elettriche) e lo stato delle eventuali azioni di risanamento intraprese.

In Figura 13.4 vengono riportati le percentuali sullo stato delle azioni di risanamento relative ai casi di superamento rilevati sempre riferendosi alle Regioni/Province autonome per cui si dispone del dato completo e aggiornato per il periodo temporale considerato (1998-luglio 2016).

Negli anni passati questo indicatore quantificava le situazioni di non conformità ai limiti fissati dalla normativa per gli elettrodotti, ovvero per le linee elettriche raggruppate in funzione dei diversi livelli di tensione, sia in valore assoluto sia in rapporto allo sviluppo chilometrico complessivo delle linee stesse, nonché per le sottostazioni e cabine di trasformazione, sia in valore assoluto sia in rapporto al numero totale di sottostazioni e di cabine esistenti. Considerata la difficoltà emersa nel tempo di reperimento di tali informazioni è stato deciso di trattare le informazioni fornite dai referenti ARPA/

gia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti e alle procedure di misura e valutazione dell’induzione magnetica.

SUPERAMENTI DEI LIMITI PER I CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI

PRODOTTI DA ELETTRODOTTI, AZIONI DI RISANAMENTO

(20)

APPA attraverso il database “Osservatorio CEM”

che risentono comunque di alcune problematiche quali ad esempio: mancanza di strumenti consolidati di raccolta dati a livello locale, mancanza di risorse umane e finanziarie dedicate a questa attività di raccolta dati, nessun obbligo da parte dell’autorità competente (Comune o Provincia) nell’informare l’ARPA/APPA dello stato dell’arte dell’azione di risanamento da quest’ultima richiesta a valle della situazione di non conformità di un dato impianto.

Per questo ultimo motivo, infatti, occorre specificare che le informazioni riguardanti lo stato delle azioni di risanamento corrispondono allo stato di attuale conoscenza del sistema agenziale ARPA/APPA.

Inoltre la mancanza del Decreto attuativo della Legge 36/2001 (art.4, comma4), che disciplina i criteri di elaborazione dei piani di risanamento degli elettrodotti, è la principale causa della percentuale dei risanamenti non ancora definiti a fronte di una situazione di non conformità ancora esistente.

(21)

Regione/Provincia

autonoma Superamenti

rilevati Risanamenti

programmati Risanamenti in corso (per azioni ammini- strative)/in corso di verifica da parte delle

ARPA/APPA

Risanamenti conclusi per azioni amministrative o per

verifiche ARPA/APPA

Nessun risanamento

n.

Piemonte 6 0 0 0 6

Valle d’Aosta 1 0 1 0 0

Lombardia 2 0 0 0 2

Trentino-Alto Adige 0 - - - -

Bolzano-Bozen 0 - - - -

Trento 0 - - - -

Veneto 32 0 0 31 1

Friuli-Venezia Giulia 1 0 0 0 1

Liguria 3 1 1 1 0

Emilia-Romagna 7 0 3 4 0

Toscana 0 - - - -

Umbria 0 - - - -

Marche 5 0 1 4 0

Lazioa b 3 0 0 3 0

Abruzzob 0 - - - -

Moliseb 0 - - - -

Campaniab 0 - - - -

Puglia 1 0 0 0 1

Basilicatab 0 - - - -

Calabria 1 - - 1 -

Siciliab 1 0 0 0 1

Sardegna b 0 - - - -

ITALIAc 59 1 6 41 11

Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA (Osservatorio CEM) Legenda:

a L’informazione fornita dal referente regionale non copre tutta la regione

b Dato non aggiornato

c Il totale Italia si riferisce alle regioni per cui il dato è aggiornato e completo

Tabella 13.7: Numero dei superamenti rilevati e stato dei risanamenti per gli elettrodotti (1998-luglio 2016)

(22)

Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA (Osservatorio CEM) Nota:

Sono state considerate le sole regioni per cui per cui è disponibile il dato aggiornato e completo per il periodo temporale 1999-luglio 2016

Figura 13.4: Stato delle azioni di risanamento nei siti in cui si è rilevato almeno un superamento a causa di impianti ELF (1998-luglio 2016)

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