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PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA

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Academic year: 2021

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LI C EO S CI E NTI FI CO STA TAL E

“ GUGLI EL MO MA RCO NI ”

V i a l e X X S e t t e m b r e 1 4 0 54033 CARRARA

Tel. 0 5 8 5 8 4 0 4 1 2 - Fax 0 5 8 5 8 4 0 4 1 3

PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA

PREMESSA

La scuola quale luogo di crescita civile e culturale della persona rappresenta, insieme alla famiglia, la risorsa più idonea ad arginare il rischio del dilagare di un fenomeno di caduta progressiva sia della cultura dell’osservanza delle regole sia della consapevolezza che la libertà personale si realizza nel rispetto degli altrui diritti e nell’adempimento dei propri doveri.

Compito della scuola è quello di far acquisire non solo competenze, ma anche valori da trasmettere per formare cittadini che abbiano senso di identità, appartenenza e responsabilità.

In sintonia con la più recente normativa introdotta dal Ministero della Pubblica Istruzione (D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 - Regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R.

24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria) obiettivo del Liceo Scientifico “G. Marconi” non è solo l’introduzione nel Regolamento di Istituto di sanzioni più rigide e più adeguate per fatti di gravità eccezionale quanto, piuttosto, la realizzazione di un’alleanza educativa tra famiglie, studenti ed operatori scolastici dove le parti assumano impegni e responsabilità e possano condividere regole e percorsi di crescita degli studenti.

Può allora osservarsi che i destinatari naturali del patto educativo di cui alla disposizione in questione siano i genitori, ai quali la legge attribuisce in primis il dovere di educare i figli (art. 30 Cost., artt. 147, 155, 317 bis c.c.).

L’obiettivo del patto di corresponsabilità è di impegnare le famiglie a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa.

L’introduzione del patto di corresponsabilità è orientata a porre in evidenza il ruolo strategico che può essere svolto dalle famiglie nell’ambito di un’alleanza educativa che coinvolga la scuola, gli studenti ed i loro genitori ciascuno secondo i rispettivi ruoli e responsabilità.

Il “patto” vuole essere dunque uno strumento innovativo attraverso il quale declinare i reciproci rapporti, i diritti e i doveri che intercorrono tra l’istituzione scolastica e le famiglie.

Esso sarà finalizzato a rafforzare la condivisione da parte dei genitori delle priorità educative e del rispetto dei diritti e dei doveri di tutte le componenti presenti nella scuola.

L’inosservanza di tali doveri comporterà, per gli studenti, l’applicazione delle sanzioni disciplinari secondo quanto contenuto nel Regolamento di Istituto, per il personale scolastico, l’esercizio rigoroso, tempestivo ed efficace del potere disciplinare anche alla luce di quanto previsto dalla più recente normativa (si veda, in particolare, la circolare n. 72 del 19 dicembre 2006 del M.P.I. - Procedimenti e sanzioni disciplinari nel comparto scuola. Linee di indirizzo generali - e l’art. 2 comma 1 del D.L. 7 settembre 2007 n.147, convertito, con modificazioni, nella Legge 25 ottobre

2007 n.176).

Con particolare riferimento alla responsabilità civile che può insorgere a carico dei genitori, soprattutto in presenza di gravi episodi di violenza, di bullismo o di vandalismo, per eventuali danni causati dai figli a persone o cose durante il periodo di svolgimento delle attività didattiche, si ritiene opportuno far presente che i genitori, in sede di giudizio civile, potranno essere ritenuti direttamente responsabili dell’accaduto, anche a prescindere dalla sottoscrizione del Patto di corresponsabilità,

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ove venga dimostrato che non abbiano impartito ai figli un’educazione adeguata a prevenire comportamenti illeciti.

Tale responsabilità, riconducibile ad una colpa in educando, potrà concorrere con le gravi responsabilità che possono configurarsi anche a carico del personale scolastico, per colpa in vigilando, ove sia stato omesso il necessario e fondamentale dovere di sorveglianza nei confronti degli studenti.

Al fine di consentire all’istituzione scolastica di realizzare con successo le finalità educative e formative cui è istituzionalmente preposta, ciascun soggetto è tenuto ad adempiere correttamente ai doveri che l’ordinamento gli attribuisce. In questa ottica, pertanto, gli studenti sono tenuti ad osservare i doveri sanciti dallo Statuto degli studenti e delle studentesse, in particolare quelli contemplati negli articoli 3 e 4 del D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249 come modificato ed integrato dal recente D.P.R. 21 novembre 2007, n. 235; il personale docente quelli attinenti alla deontologia professionale enucleati dalla legge e dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro.

La responsabilità del genitore (art. 2048, primo comma, c.c.) e quella del “precettore” (art.

2048, secondo comma c.c.) per il fatto commesso da un minore affidato alla vigilanza di questo ultimo, non sono infatti tra loro alternative, giacchè l’affidamento del minore alla custodia di terzi, se solleva il genitore dalla presunzione di “culpa in vigilando”, non lo solleva da quella di “culpa in educando”, rimanendo comunque i genitori tenuti a dimostrare, per liberarsi da responsabilità per il fatto compiuto dal minore pur quando si trovi sotto la vigilanza di terzi, di avere impartito al minore stesso un’educazione adeguata a prevenire comportamenti illeciti (Cass. Sez III, 21.9.2000, n.

12501; 26.11.1998, n. 11984).

Il patto di corresponsabilità, pertanto, richiama le responsabilità educative che incombono sui genitori, in modo particolare nei casi in cui i propri figli si rendano responsabili di danni a persone o cose derivanti da comportamenti violenti o disdicevoli che mettano in pericolo l’incolumità altrui o che ledano la dignità ed il rispetto della persona umana.

Tutto ciò premesso

Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità”;

Visti i D.P.R. n. 249 del 24/6/1998 e D.P.R. n. 235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”;

Visto il D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo”;

Visto il D.M. n. 30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsablilità dei genitori e dei docenti”;

si stipula con la famiglia dell’alunno il seguente

PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA

con il quale L’Istituto si impegna a:

fornire indicazioni chiare e complete sul progetto dell’offerta formativa dell’istituto (P.O.F.);

valutare in modo continuo l’efficacia del P.O.F.;

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comunicare periodicamente, nelle riunioni istituzionali con le famiglie la situazione di ogni alunno in merito ai suoi apprendimenti e comportamenti attraverso: valutazione interperiodale, ricevimenti settimanali e generali, consegna pagelle;

adoperarsi per rispettare e valorizzare le diversità di ogni singolo studente;

rilevare aspettative ed esigenze particolari degli studenti e delle famiglie e a fornire un servizio corrispondente alle richieste;

mettere in atto attività di recupero per la soluzione di eventuali problemi di apprendimento o per soggetti in situazione di svantaggio e disagio;

promuovere attività di potenziamento e sviluppo delle capacità degli alunni, anche al di fuori della programmazione curricolare attraverso le attività extracurricolari previste dal POF;

intervenire, nel caso di comportamenti che violino le norme contenute nel Regolamento di Istituto, secondo le procedure previste dallo stesso regolamento con provvedimenti di carattere disciplinare a scopo principalmente educativo.

Gli insegnanti si impegnano a:

rappresentare, con il loro comportamento, una guida educativa al rispetto delle regole della convivenza civile e del regolamento d’istituto con un atteggiamento teso a valorizzare il rispetto reciproco docente-discente;

organizzare i percorsi didattici e formativi degli studenti, scegliendo modalità di lavoro e metodologie di insegnamento commisurate alla situazione della classe;

illustrare ai propri studenti gli obiettivi didattici ed educativi dell’Istituto e della propria disciplina;

rendere noti gli obiettivi delle prove di verifica;

illustrare i criteri di misurazione delle prove di verifica;

comunicare all’alunno, immediatamente e chiaramente, gli esiti delle prove orali e scriverli sul registro personale. Comunicare e scrivere quelli delle prove scritte o pratiche entro 10/15 giorni dalla loro effettuazione, a seconda della disciplina, salvo motivate esigenze;

somministrare ogni quadrimestre un numero adeguato di prove di verifica per alunno, il cui numero minimo è prefissato nei dipartimenti delle singole discipline ( le prove possono essere di diverso tipo: scritte, orali, grafiche, test, prove pratiche, relazioni, etc);

dosare i carichi di lavoro in modo che non risultino eccessivi, anche coordinando le varie attività;

Fissare nel numero di tre il massimo di prove scritte assegnabili in una settimana, tranne in caso di lunga assenza di un alunno, o dell’insegnante, o di esigenza di una prova di recupero;

Fissare di norma nel numero di una le prove scritte assegnabili nello stesso giorno, tenuto conto anche della tipologia delle prove;

Avvertire la classe sulla data delle verifiche scritte e pratiche con almeno una settimana di anticipo e prendere in considerazione le eventuali proposte di variazione avanzate dagli studenti purchè debitamente motivate;

Distribuire il carico di lavoro casalingo tenendo conto delle esigenze degli alunni, con particolare riferimento al carico complessivo di lavoro previsto nei vari giorni;

Chiarire con l’interessato i motivi di un eventuale provvedimento disciplinare e comunque non attribuire valutazioni negative nella disciplina nei casi di comportamento scorretto;

Convocare sollecitamente i genitori quando si rende necessario.

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Le famiglie si impegnano a:

valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, oltre ad assumere un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti;

educare i propri figli a

a. rispettare le persone (compagni, docenti, personale Ata) (cfr. regolamento d’Istituto) b. utilizzare un abbigliamento sobrio rispettoso della persona e dell’ambiente

c. rispettare l’ambiente scolastico: locali, suppellettili e spazi esterni, in quanto bene pubblico, e risarcire eventuali danni apportati (cfr regolamento d’Istituto)

d. Effettuare la raccolta differenziata (cfr regolamento d’Istituto)

partecipare ai colloqui individuali, ai consigli di classe e a tutte le riunioni, indette dall’Istituto, che si rendessero necessarie;

incontrare sollecitamente i docenti se convocati dagli stessi;

tenersi al corrente delle iniziative della scuola e contribuire alla loro realizzazione;

sostenere i figli nel mantenimento degli impegni assunti a scuola: (frequenza assidua, puntualità (ingresso/uscita, presenza in aula dopo il cambio d’ora e l’intervallo)

informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercussioni sull’andamento scolastico dell’allievo;

cooperare perché a casa e a scuola l’allievo ritrovi atteggiamenti educativi analoghi;

Gli studenti si impegnano a:

assumere un atteggiamento di collaborazione tra loro e con gli insegnanti durante le lezioni;

lavorare a scuola e a casa tenendo conto delle indicazioni degli insegnanti;

rispettare i tempi e le scadenze previsti per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal consiglio di classe;

conoscere e ad adoperarsi per conseguire gli obiettivi educativi e cognitivi concordati con il consiglio di classe in armonia col P.O.F.;

inserirsi costruttivamente nel contesto sociale dell’Istituto nel rispetto dei suoi comportamenti e delle sue regole, in particorare utilizzano il libretto assenze per:

o far firmare puntualmente le comunicazioni scuola – famiglia;

o giustificare le assenze e/o ritardi in ingresso o le uscite anticipate (cfr regolamento d’Istituto);

rispettare gli orari;

mantenere un comportamento corretto all’entrata e all’uscita, durante l’intervallo, il cambio dei docenti, gli spostamenti nell’edificio e durante le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione;

rispettare tutto il personale della scuola e i propri compagni di classe e di Istituto;

accettare consapevolmente gli altri e tollerare e rispettare opinioni e modi diversi di essere;

rispettare le decisioni della maggioranza e le idee di chi è in minoranza;

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rispettare ed usare correttamente le attrezzature e il materiale della scuola e rifondere eventuali danni arrecati;

essere responsabili dell’ordine e della pulizia della propria aula e dei laboratori frequentati e degli spazi interni ed esterni all’edificio scolastico;

attenersi alle norme di sicurezza ed antinfortunistiche;

attenersi scrupolosamente alle indicazioni dell’insegnante nelle attività di laboratorio;

a utilizzare un abbigliamento sobrio e consono all’ambiente scolastico.

Tutte le sanzioni avranno una proporzionale ricaduta sul voto di condotta.

Il genitore Il Dirigente Scolastico

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Riferimenti

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