1INTRODUZIONE
La condizione di purezza del Tasso Interno di Rendimento T.I.R. riveste un ruolo im-Ð Ñ portante per la significatività economica e finanziaria del criterio di scelta per i progetti che sul T.I.R. è basato, come si vede, 7 , dall'ampia letteratura sull'argomento.c d
Essa assicura infatti non solo l'unicità del T.I.R., ma pure la massimizzazione del Va- lore Attuale del progetto, nonché l'esistenza di un'unica scomposizione del progetto glo- bale in progetti monoperiodali, tutti della stessa natura economica (di investimento o fi- nanziamento).
Si studiano in questa nota ulteriori proprietà dei progetti puri, determinando condizioni atte a mantenere, in caso di prolungamento del progetto, tale proprietà.
Si analizzano infine particolari sottoinsiemi della classe dei progetti puri.
2DEFINIZIONI PRELIMINARI
Riportiamo definizioni e risultati, già noti in letteratura, che saranno usati in questa nota.
Definizione 1: Diremo progetto (d'investimento) una sequenza di flussi di cassa netti a5 −‘, che si rendono disponibili alle epoche : 05 Ÿ 5 Ÿ 8, con 8 1, ovvero un vet- tore !8 œ Ða ,a ,...,a! " 8Ñ −‘8", con gli a tali che:5
Ú ÛÜ
a 0,
a 0,
a a 0, per almeno una coppia , .
! 8 4 5
Á
† 4 5
Definizione analoga può essere data per i progetti per i quali a! 0, che verranno detti di finanziamento, .
Quando non sia soddisfatta la Definizione 1, parleremo semplicemente di vettore (di flussi di cassa).
Definizione 2: Si dice monoperiodale un progetto del tipo:
1! −‘ 2: a ,a , 1! œ Ð ! "Ñ a! †a" 0 ,
ovvero, nel caso più generale, un progetto del tipo:
551 −‘ 2: a ,a551 œ Ð 5 51Ñ, a5†a51 0 .
Supponendo che sia possibile arrestare la vita economica di un progetto !8 alla fine di un qualunque periodo, ad esempio il -esimo, 05 5 8, avremo la:
Definizione 3: Si dice troncamento del progetto !8 ogni vettore !5 −‘5": a ,a ,...,a!5 œ Ð ! " 5",a , 5Ñ con .5 8
Definizione 4: Si dice sottoprogetto di !8 ogni suo troncamento !5, 0 5 8, che soddisfi alla Definizione 1.
Definizione 5: Si dice coda di !8, e lo indicheremo con 85, ogni vettore del tipo:
58 œ Ða ,a5 5",...,a8Ñ −‘85", 0 5 8.
Supponendo che sia possibile prolungare la vita economica di un progetto !8 dalla sua fine, al tempo , fino ad un qualunque periodo successivo, ad esempio l'(8 8 5)-esimo, a 5 −, diamo la
Definizione 6: Si dice prolungamento 85! di !8 il vettore !85 −‘851: a ,a ,...,a ,a ,...,a , con a 0.
!85 œ Ð ! " 8 8" 85Ñ 85 Á
Definizione 7: Dati !8 œ Ða ,a ,...,a! " 8Ñ −‘8" e 7! œ Ðb ,b ,...,b! " 7Ñ −‘71, si dice unione (temporale) di !8 e !7 il vettore:
!8 !7 ! " 5 87 ‘87 5 5
58
‘ œ Ð Ñ − œ 5 Ÿ 8
5 8 c ,c ,...,c ,...,c , con c a se .
b se
1 2
œ 1
Dato !8œ Ða ,a ,...,a , indichiamo con ! " 8Ñ 80 il vettore 80 œ Ðc ,c ,...,c , c! " 8Ñ 3 œa83. Il Valore Attuale del progetto !8 al tasso sarà dato da3
•8 4
4œ!
8
Ð3Ñ œ a † Ð 3Ñ1 4,
mentre il suo Montante o Saldo sarà dato daÐ Ñ
’8 4
4œ!
8
Ð3Ñ œ a † Ð 3Ñ1 84 .
Indicheremo il Valore Attuale del sottoprogetto !5 con •5Ð3Ñ e quello del prolunga- mento !85 con •85Ð3Ñ, ed i loro Montanti o Saldi rispettivamente con Ð Ñ ’5Ð3Ñ e con
’85Ð3Ñ.
Ricordiamo che un progetto è detto semplice quando i suoi flussi di cassa non nulli han- no tutti segno diverso da a , mentre è detto di investimento in senso stretto se i flussi di! cassa negativi precedono quelli positivi.
3 PROPRIETA´ GENERALI DEI PROGETTI D'INVESTIMENTO Vale anzitutto la
Definizione 8: Chiamasi T.I.R. del progetto un tasso per il quale 3! ’8Ð3 Ñ œ0 0.
Si definiscono per ogni progetto !8, le quantità:
È5 84
4œ!
5
Ð3Ñ œ a † Ð 3Ñ1 45, 0Ÿ 5 Ÿ 8 1,
che rappresentano il Valore Attuale, al tempo 8 5, dei flussi di cassa della coda 858 , e le quantità:
Æ5 84
4œ!
5
( )3 œ a †(1 3) , 04 Ÿ 5 Ÿ 8 1,
che rappresentano il Saldo, a partire dal tempo 8 5, dei flussi di cassa della coda 858 . Come detto in 14 e 15 , da ac d c d ! 0 segue 5 , : 0 , e quin-
3Ä ∞lim Ð3Ñ œ ∞ a5 5 Ÿ 8
+ ’ di vale la seguente:
Proposizione 1: Dato !8œ Ða ,a ,...,a! " 8",a , esiste un valore 8Ñ 3 tale che:
3 − 3; ∞ Ê ’5Ð3Ñ Ÿ0 , a5 : 0Ÿ 5 8. Risulta di immediata verifica la
Proposizione 2: 3 œ 1 Í a8†a5 Ÿ0 , : 1a 5 Ÿ 5 Ÿ 8.
Essendo lim , con il segno di a , : 0 1, come detto in
3Ä 85 8
1È Ð3Ñ œ ∞ a 5 Ÿ 5 Ÿ 8
c d c d9 e 8 , vale la:
Proposizione 3: Dato !8œ Ða ,a ,...,a! " 8",a , con a8Ñ 8 0, esiste tale che:3 3 − Ó 1; 3 Ó Ê È85Ð3Ñ 0 , : 0a 5 5 Ÿ 8 1.
Proposizione 4: 3 œ ∞ Í + a!†a5 Ÿ 0 , : 0a 5 5 Ÿ 8. I valori 3 e vengono denotati anche con 3 3738 e 37+B.
I valori 3 e possono essere introdotti anche partendo da un problema diverso,3 quello della massimizzazione del Valore Attuale del progetto, 1 , o quello della minimiz-c d
zazione del Saldo delle sue code; essendo ( ) ( ) 1 ( ) , (1 )
•8 3 •84" 3 œ 84 †È4 3
3 avremo:
•8( )3 •84"( )3 ÍÈ4( )3 0 e quindi risulta di immediata verifica la
Proposizione 5: Dato !8 œ Ða ,a ,...,a! " 8",a , con a8Ñ 80, esiste tale che:3 3 − Ó 1; 3 Ó Ê •8( )3 •5( ) , : 03 a 5 5 Ÿ 8 1.
Quindi in ogni progetto d'investimento, con a!†a8 0, il Valore Attuale del progetto è maggiore di quello di tutti i suoi sottoprogetti, almeno fino ad un certo valore, ovvero .3
In maniera simile, essendo ( )Æ 3 Æ4"( )3 œ (1 3 †)4 ’84( ) , avremo:3 Æ( )3 Ÿ Æ4"( )3 Í’84( )3 Ÿ0
e quindi risulta di immediata verifica la
Proposizione 6: Dato !8œ Ða ,a ,...,a! " 8",a , esiste un valore 8Ñ 3 tale che:
3 − 3; ∞ Ê Æ( )3 ŸÆ4"( ) , 3 a 5 : 0Ÿ 5 8.
Quindi in ogni progetto d'investimento (a! 0), il Saldo del progetto è minore di quello di tutte le sue code, almeno da un certo valore, 3 , in poi.
Osserviamo infine che la condizione a! †a80 è sufficiente ad assicurare l'esistenza di almeno un T.I.R. 3 0 1.
4 I PROGETTI PURI E LE LORO PROPRIETA´
Seguendo quanto fatto in 13 , 14 , 15 e 4 , ricordiamo anzitutto la:c d c d c d c d
Definizione 9: Un progetto d'investimento !8 si dice puro al dato tasso se i suoi sotto-3 progetti !5, 0Ÿ 5 Ÿ 8 1, presentano Saldi, a quel tasso , non positivi:3
’5 4
4œ!
5
Ð3Ñ œ a † Ð 3Ñ1 54 Ÿ0 , : 0a 5 Ÿ 5 Ÿ 8 1.
Scriveremo:
- !8−c( ) per indicare che il progetto 3 ! è puro al tasso ,3
- !8− X 3( ) per indicare che il progetto ! !8 ammette quale suo T.I.R.,3!
- !8−cX per indicare che il progetto !8 è puro nel suo T.I.R., - !8−cX 3( ) per indicare che il progetto ! !8 è puro nel suo T.I.R. .3! Vale, vedi 13 e 4 , la seguente:c d c d
Proposizione 7: Se !8−cX 3( ), allora il T.I.R. è unico.! 3!
Come detto in 3 , 4 , 5 e 9 , se c d c d c d c d !8−cX 3( ), allora ! !8 può essere decomposto in un'unico modo come una successione di progetti uniperiodali consecutivi:8
55 1 œš’5"Ð3 Ñ Ð 3 Ñ †! ; 1 ! ’5"Ð3 Ñ! ›, 1Ÿ 5 Ÿ 8, tutti valutati al medesimo tasso , in quanto:3!
’0Ð3 Ñ œ! a ,!
’5Ð3 Ñ Ð 3 Ñ †! 1 ! ’5"Ð3 Ñ œ! a ,5 Ð 3 Ñ †1 ! ’8"Ð3 Ñ ! a8œ0 .
Come detto in 9 , vale lac d
Proposizione 8: !8−cX 3( ) ! Ê a! †a80 .
E' facile vedere, come detto in 10 , che tutti i progetti semplici e tutti i progetti in sensoc d stretto sono puri nel loro T.I.R..
Dato che ’8Ð3Ñ œ Ð 3Ñ1 85" † ’5Ð3Ñ † Ð 3Ñ 1 È85"Ð3Ñ , e dato che ’8Ð3 Ñ œ! 0, come detto in 9 e 8 , vale la seguente:c d c d
Proposizione 9: Sia !8 −cX 3( ), allora:!
’5Ð3 Ñ Ÿ! 0ÍÈ85Ð3 Ñ ! 0 , : 0a 5 Ÿ 5 Ÿ 8 1, da cui segue:
!8 −cX 3( )! ÍÈ85Ð3 Ñ ! 0 , a 5 : 0Ÿ 5 Ÿ 8 1.
Vale infine, vedi 9 e 8 , la seguente:c d c d
Proposizione 10: Sono equivalenti le seguenti condizioni:
a) ( )!8−cX 3! b) 0’8Ð3 Ñ c) 0È!Ð3 Ñ Ÿ
d) 3 Ÿ 3 , e risulta inoltre: 3 Ÿ 3 Ÿ 3! .
Come conseguenza della Proposizione 5 e della Proposizione 10 si dimostra, vedi 8 , lac d Proposizione 11: 8! −cX 3( )! Ê•8Ð3Ñ •5Ð3Ñ 3 − Ó , 1; 3 Ó 3 Ÿ 3 , ! , 0Ÿ 5 8.
5L'INSIEME DEI T.I.R. DI UN PROGETTO
Detto g ˆ ‰8! l'insieme dei T.I.R. del progetto !8, sia g =ˆ !5, 0 5 Ÿ 8‰ l'insieme dei T.I.R. del progetto !8 e di tutti i suoi troncamenti !5.
Indicato con e X l'insieme delle soluzioni B 1 dell'equazione X B œ 0, si ha che g ˆ ‰8! œe ’8Ð3Ñ , mentre g =ˆ !5, 0 5 Ÿ 8 œ‰ e ’5Ð3Ñ, 0 5 Ÿ 8 .
Ovviamente , g ˆ ‰!8 ©g =ˆ !5 0 5 Ÿ 8‰. Valgono le seguenti:
Proposizione 12: 3 œMax ˜g =ˆ !5, 0 5 Ÿ 8 "‰™.
Dimostrazione: basta osservare che 3 œMax ee ’5Ð3Ñ, 0 5 Ÿ 8 " f. Proposizione 13: 3 œ Min ˜g =ˆ 5", 1 5 Ÿ 8‰™.
Dimostrazione: basta osservare che 3 œ Min ee È85Ð3Ñ, 0 5 Ÿ 8 " f. Proposizione 14: 3 −g ˆ ‰!5 , 0 5 Ÿ 8 Ê !5 −cX 3( ) .
Per la dimostrazione di questa si veda 6 , e prendendo spunto da quanto detto in 8 ec d c d c d11 , si dimostra la:
Proposizione 15: !8 − X 3( )* Ê b!5, 0 5 Ÿ 8 b 3 3 Ÿ 3 e : ! ! *, !5 −cX 3( ) .! Dimostrazione: Se 8! −cX 3( ), allora * 3 œ 3! * e 5! œ8!, da cui la tesi.
Se !8ÂcX 3( ), allora esiste * 3, con 3 3*, e dalla Proposizione 14 segue la tesi.
Quindi da ogni progetto che ammette almeno un T.I.R., , si può sempre estrarre un3*
sottoprogetto che risulta puro con un T.I.R. non superiore a .3! 3*
L'esame completo di questo problema verrà trattato alla fine del presente articolo.
Ritornando allora sull'ipotesi della troncabilità dei progetti, alla luce della precedente proposizione, al fine di mantenere un chiaro significato economico per il T.I.R., si potran- no considerare economicamente significativi solo quei troncamenti che costituiscono un sottoprogetto a T.I.R. puro; tale sottoprogetto potrebbe coincidere, come casi estremi, con il progetto monoperiodale !1 œ Ða ,a o con il progetto globale ! "Ñ !8.
6PUREZZA E PROLUNGABILITA'
Vediamo, seguendo 2 e 11 , sotto quali ipotesi prolungamenti ed unioni temporali dic d c d progetti puri danno luogo ancora a progetti puri.
Valgono al riguardo le seguenti:
Proposizione 16: !8 −cX 3( ) e ! œ8! ‘ea81f, a81 0ÊÂcX . La dimostrazione segue immediatamente dalla Proposizione 8.
Proposizione 17: 8! −cX 3( ) e ! œ!8‘ea81f, a81 0Ê−cX 3( ), 1 3 31 !. La dimostrazione segue immediatamente dalla Proposizione 14, una volta osservato che il valore 3 del progetto viene a coincide con . 3!
L'aggiunta di flussi positivi in coda ad un progetto puro mantiene quindi la proprietà di purezza e comporta l'aumento sia del T.I.R. che del valore 3 .
Come dimostrato in 2 , abbiamo lac d
Proposizione 18: Dati 8! −cX 3( ) e ! !7 −cX 3( ), se risulta ! 3 3! !, allora
!8‘!7 ÂcX .
Dimostrazione: Sia !8‘!7 œ‚870 1. Sarà:
’‚871Ð3 Ñ œ0 ’8Ð3 Ñ † Ð 3 Ñ0 1 0 81’7Ð3 Ñ 0 0
in quanto ’8Ð3 Ñ œ0 0 e ’7Ð3 Ñ 0 0, dato che è puro e 3 3! !. Sarà poi:
’‚871Ð3 Ñ œ! ’8Ð3 Ñ † Ð 3 Ñ! 1 ! 81’7Ð3 Ñ ! 0
in quanto ’7Ð3 Ñ œ! 0 e ’8Ð3 Ñ ! 0, dato che è puro e 3 3! !.
Ma allora la funzione ’‚871Ð3Ñ, essendo continua, si annulla almeno una volta in :3‚0 3 3 3! ‚0 !. Essendo 3 Ÿ 30 ‚, in quanto è un sottoprogetto di , segue che ‚
!8‘!7 ÂcX .
Vale invece, sempre seguendo quanto detto in 2 e 11 , lac d c d
Proposizione 19: Siano !8−cX 3( ) e ! 7! − cX 3( ), con ! 3 Ÿ 3! !, allora !8‘7! ha almeno un T.I.R. 3 !‘ tale che 3 Ÿ 3! !‘ Ÿ 3! .
Dimostrazione: Sia !8‘!7 œ‚0871 e siano ’5Ð3Ñ, ’5Ð3Ñ e ’5‚Ð3Ñ i saldi dei pro- getti , e . Da a ‚ 0 0 e bm 0 segue che ‚0871 ha almeno un T.I.R.; sia esso .3!‚
Se fosse 3 Ÿ 3!‚ !, essendo ’8Ð3 Ñ œ0 0 e puro in , sarà anche 30 ’8Ð3 Ñ ‚0 0. Ma
’‚871Ð3 Ñ œ Ð 3 Ñ0‚ 1 ‚0 71†’8Ð3 Ñ ‚0 ’7Ð3 Ñ œ0‚ 0 , da cui segue ’7Ð3 Ñ 0‚ 0. Ma questo è assurdo in quanto è puro in 3 Ÿ 3 Ÿ 3‚! ! !.
Se fosse 3 Ÿ 3! ‚! sarà anche ’8Ð3 Ñ 0‚ 0 e allora, per avere ’‚871Ð3 Ñ œ‚0 0, dovrebbe essere ’7Ð3 Ñ ‚0 0, ma questo è assurdo in quanto è puro e 3 Ÿ 3! ‚!.
Quindi non può che essere 3 Ÿ 3 Ÿ 3! !‚ !, ovvero 3 Ÿ 3! ! ‘ Ÿ 3!. Vale poi, vedi anche 2 , lac d
Proposizione 20: Se ‚0871 œ8! ‘7! , con 8! −cX 3( ) e ! 7! −cX 3( ), allora! 3 Ÿ 3 Ÿ ‚ Max , .˜3 3™
Dimostrazione: Essendo un sottoprogetto di , segue che ‚ 3 Ÿ 3! ‚. Se fosse 3 Ÿ 3 ! si ricava subito che 3 œ 3‚ !. Infatti:
’ ’
’ ’
‚
5 ! 5 !
8 ! ! 58 !
58
Ð3 Ñ œ Ð3 Ñ Ÿ 5 Ÿ 8
Ð3 Ñ † Ð 3 Ñ Ð3 Ñ 8 Ÿ 5 Ÿ 8 7
œ 0
1 1 .
1
Ma ’5Ð3 Ñ Ÿ! 0 in quanto è puro; ’8Ð3 Ñ œ! 0 mentre ’581Ð3 Ñ Ÿ! 0, dato che 3 Ÿ 3 !, per 8 1Ÿ 5 Ÿ 8 7.
Quindi 3 œ 3‚ ! se .3 Ÿ 3 !
Supponiamo invece che sia 3 Ÿ 3! , e vediamo allora che 3 Ÿ 3‚ . Calcoliamo
’ ’
’ ’
‚
5 5
8 58
58
Ð3 Ñ œ Ð3 Ñ Ÿ 5 Ÿ 8
Ð3 Ñ † Ð 3 Ñ Ð3 Ñ 8 Ÿ 5 Ÿ 8 7
œ 0
1 1 .
1
Ma ’5Ð3 Ñ 0, 0Ÿ 5 Ÿ 8, in quanto è puro e 3 Ÿ 3! ; ’581Ð3 Ñ Ÿ 0, per definizione di , e quindi 3 ’‚5Ð3 Ñ Ÿ 0 , da cui segue a 5 3 Ÿ 3‚ , e quindi la tesi.
Riassumendo, 3 3 Ê 3 3! ‚ mentre .3 Ÿ 3 Ê 3 œ 3 ! ‚ ! In maniera analoga vale, vedi 11 , lac d
Proposizione 21: Se ‚0871 œ8! ‘7! , con 8! −cX 3( ) e ! 7! −cX 3( ), allora! Min , ˜3 3!™ Ÿ 3 Ÿ 3‚ ! .
Dimostrazione: Essendo una coda di , segue che ‚ 3 Ÿ 3‚ !. Se fosse 3 Ÿ 3! si ricava subito che 3 œ 3‚ !. Infatti:
È È
È È
‚
5 ! 5 !
7 ! ! 75 !
57
Ð3 Ñ œ Ð3 Ñ Ÿ 5 Ÿ 7
Ð3 Ñ † Ð 3 Ñ Ð3 Ñ 7 Ÿ 5 Ÿ 7 8
œ 0
1 1 .
1
Ma È5Ð3 Ñ ! 0 in quanto è puro; È7Ð3 Ñ œ! 0 mentre È57 1Ð3 Ñ ! 0, dato che 3 Ÿ 3! , per 0Ÿ 5 Ÿ 8. Quindi 3 Ÿ 3 Ê 3 œ 3! ‚ !.
Supponiamo invece che sia 3 Ÿ 3 !, e vediamo allora che 3 Ÿ 3 ‚. Calcoliamo
È È
È È
‚
5 5
7 75
57
Ð3 Ñ œ Ð3 Ñ Ÿ 5 Ÿ 7
Ð3 Ñ † Ð 3 Ñ Ð3 Ñ 7 Ÿ 5 Ÿ 7 8
œ 0
1 1 .
1
Ma È5Ð3 Ñ 0, 0Ÿ 5 Ÿ 7, in quanto è puro e 3 Ÿ 3 !; È57 1Ð3 Ñ 0, per definizione di , e quindi 3 È5‚Ð3 Ñ 0 , da cui segue a 5 3 Ÿ 3 ‚, e quindi la tesi.
Riassumendo, 3 3 Ê 3 3 3 ! ‚ ! mentre 3 Ÿ 3 Ê 3 œ 3! ‚ ! . I risultati trovati portano alla
Proposizione 22: Sia ‚0871 œ8! ‘7! , con 8! −cX 3( ) e ! 7! −cX 3( ); se! 3 3! !, allora 3 Ÿ 3 Ÿ 3 Ÿ 3 Ÿ 3! ‚ ‚! ‚ ! , ovvero l'unione temporale di due progetti puri a T.I.R. crescenti è un progetto puro, il cui T.I.R. è compreso tra e .3! 3!
Dimostrazione: Dalla Proposizione 19 sappiamo che esiste : 3‚! 3 Ÿ 3 Ÿ 3! ‚! ! ; dalle Pro- posizioni 20 e 21, se fosse 3 3 segue subito 3 Ÿ 3‚ ‚, e quindi, per la Proposizione 10, segue la tesi. Supponiamo invece che sia 3 3 ; dalle Proposizioni 20 e 21 segue che
3 Ÿ 3 Ÿ 3! ‚ e che 3 Ÿ 3 Ÿ 3 ‚ ! . Essendo:
’87‚ 1Ð3Ñ œ’‚5Ð3Ñ † Ð 3Ñ1 87 51 È875‚ Ð3Ñ † Ð 3Ñ1 875,
dalla definizione di esiste almeno un per il quale risulta: 3‚ 5 ’‚5Ð3 Ñ œ‚ 0. Essendo puro e 3 Ÿ 3! ‚, segue 8 1 5 8 7. Risulta quindi:
’87‚ 1Ð3 Ñ œ‚ È875‚ Ð3 Ñ † Ð 3 Ñ‚ 1 ‚ 875, ma, per 8 1 5 8 7, è È875‚ Ð3 Ñ œ‚ È74 Ð3 Ñ‚ , 0 4 7
ed essendo 3 Ÿ 3 Ÿ 3‚ , avremo
È74 Ð3 Ñ ‚ 0, e quindi ’‚871Ð3 Ñ ‚ 0.
Dalla Proposizione 10 segue ‚!871 −cX 3( ), ovvero la tesi.!‚ Un caso particolare infine, vedi 12 , è rappresentato dalla seguente:c d Proposizione 23: !8 −cX 3( ) e ! 5! − X 3( ), ! 5 8 Í 3 œ 3 œ 3! .
Possiamo quindi concludere che un progetto puro può essere prolungato, in modo da mantenere la proprietà di purezza, aggiungendo in coda flussi di cassa non negativi, o me- diante l'unione di una coda costituita da un progetto che sia puro con un T.I.R. non minore di quello del progetto.
Possiamo infine dare un'enunciato conclusivo anche riguardo al problema della tronca- bilità di un progetto, che come detto in precedenza si basa sull'esistenza di almeno un sot- toprogetto puro, con la
Proposizione 24: I soli progetti che non ammettono un sottoprogetto proprio puro sono i progetti per i quali a è l'unico flusso di cassa positivo.8
Dimostrazione: Viste le Proposizioni 15 e 23, abbiamo anzitutto due casi: !8ÂcX op- pure .!8 −cX
Se 8! ÂcX, esiste il sottoprogetto !5, quello con T.I.R. pari a 3, e si ha che 5 8. Se invece risulta !8 −cX, potrebbe risultare sia 5 8 che 5 œ 8.
Se !8 è un progetto semplice, diciamo a il suo primo flusso di cassa positivo; il sotto-5
progetto !5 œ Ða ,0,...,0,a è puro, in quanto semplice oppure monoperiodale, e gli even-! 5Ñ tuali ulteriori flussi a52 0, per la Proposizione 17, generano progetti puri a T.I.R.
crescenti.
Se !8 è un progetto in senso stretto, diciamo a il suo primo flusso di cassa positivo; il5
sottoprogetto !5 œ Ða ,0,...,a! 51,a è puro, in quanto semplice, e gli eventuali ulteriori5Ñ flussi a52 0, per la Proposizione 17, generano ancora progetti puri a T.I.R. crescenti.
Se !8 −cX 3( ), con ! 3 3!, allora, per la Proposizione 15, b 5! −cX 3( ), con 5 8, ovvero un sottoprogetto proprio puro a T.I.R. 3 3!.
Se !8 −cX 3( ), con ! 3 œ 3!, allora, per la Proposizione 23, b 5! −cX 3( ), con 5 8, ovvero un sottoprogetto proprio puro a T.I.R. 3 3!.
Se 3 œ 1, ovvero se a5†a8Ÿ 0, : 0a 5 5 Ÿ 8, allora non è possibile, per la Pro- posizione 8, estrarre un sottoprogetto puro proprio e l'unico sottoprogetto puro risulta il progetto stesso !8. In questo caso ricadono ovviamente i progetti monoperiodali.
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“An Analysis of Criteria for Investment and Financial Decisions under Certainty"
Management Science
Novembre 1965, vol. 12, pp. 151-179.