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Liberi e uguali Contro l'ideologia individualista

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Academic year: 2021

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Presentazione del volume

Nadia Urbinati

Liberi e uguali

Contro l'ideologia individualista

Laterza, Roma-Bari settembre 2012 (pagg.190)

Presentazione tratta da http://www.laterza.it/

Nadia Urbinati argomenta efficacemente da un lato contro l'isolamento degli individui, dall'altro contro l'uguaglianza gregaria o quella escludente dei privilegiati. Per non trasformare le diffe- renze in disuguaglianze, sostiene l'uguaglianza dei diversi, una società di individui normali ma dotati di inalienabile dignità per il semplice fatto di esistere e capaci di esercitare sia il dissenso che il controllo del potere politico. (Remo Bodei, «Il Sole 24 Ore»)

Un'affascinante immersione all'interno della storia, delle tipologie e delle aporie dell'individuali- smo, compiuta sotto la stella polare delle riflessioni di Tocqueville. (Massimiliano Panarari, «la Repubblica»)

Nella sua ricca argomentazione densa di rimandi alla storia delle idee, Nadia Urbinati indica la frattura tra cultura democratica dell'individualità – cioè dei diritti – e individualismo economico come base per la tecnica del potere. (Titti Marrone, «Il Mattino»)

La relazione tra libertà ed eguaglianza è il nodo tematico cruciale per intendere il significato dell'individualismo nella democrazia moderna e non confondere il senso di indipendenza perso- nale con l'egoismo e l'indifferenza verso le sorti della società.

La modernità come cultura dell'individualità (e perciò dei diritti) e la modernità come individua- lismo economico e tecnica del potere: questa dicotomia ha fatto da cornice alla nascita della democrazia a partire dal Sei-Settecento. Ha anche reso complessa la critica all'individualismo, il cui opposto non è solamente una società cetuale e antimoderna.

L'individualismo democratico è l'alternativa più coerente all'ideologia individualista perché è una cultura politica e morale di rispetto della persona, dei suoi diritti e della sua fondamentale eguaglianza. Il suo opposto non è soltanto un mondo strutturato per gerarchie, ma anche un modo di concepire la società moderna come dominio del privato. L'individualismo non denota la fine della politica, ma invece un modo di concepire la sfera pubblica come la sede dove si crea- no diritti, regole e istituzioni per riuscire a condividere i beni comuni e apprendere a rispettarsi quando interessi e idee divergono, senza cercare né la fuga dalla politica né la sua subordina- zione ai voleri e alle passioni del privato.

Nadia Urbinati insegna Teoria politica alla Columbia University e collabora con «la Repubbli- ca». È autrice di saggi e volumi in inglese e in italiano tra cui, per Donzelli: Ai confini della de- mocrazia (2007); Lo scettro senza il re (2009); Individualismo democratico. Emerson, Dewey e la cultura politica americana (2009); Democrazia rappresentativa: sovranità e controllo dei po-

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teri (2010); per Laterza: L'ethos della democrazia. Mill e la libertà degli antichi e dei moderni (2006), La libertà e i suoi limiti. Antologia del pensiero liberale da Filangieri a Bobbio (2006), La mutazione antiegualitaria. Intervista sullo stato della democrazia (2013)

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