Esercizio 2
Antonino Polimeno
Universit`a degli Studi di Padova
Vibrazioni in un sistema lineare
Sia x = (x1, . . . , xn)T. Consideriamo l’hamiltoniano (in unit`a atomiche)
HΨ(x)ˆ = E Ψ(x) Hˆ = −1
2
n
X
i =1
1 mi
∂2
∂xi2 + V (x) = ˆT + V
massa me 9.10938291(40) × 10−31kg carica e 1.602176565(35) × 10−19 C azione ~ 1.054571726(47) × 10−34 J·s lunghezza a0 5.2917721092(17) × 10−18 m energia Eh 4.35974417(75) × 10−18J tempo ~/Eh 2.418884326505(16) × 10−17 s
Energia potenziale - 1
Energia potenziale
V (x) =
n
X
i =2
vi(xi− xi −1)
(interazioni tra primi vicini). Assumiamo che le funzioni vi siano caratterizzate da un minimo per xi− xi −1 = di; sviluppando le funzioni vi rispetto a xi− xi −1 intorno a di otteniamo
V (x) = cost +12ki(xi− xi −1− di)2+ O[(xi − xi −1− di)3].
Definiamo le nuove coordinate
ξi = m1/2i (xi− ai) con a1= 0, a2 = d2, a3= d2+ d3, . . . , an=Pn
i =2di. Si ottiene Tˆ = −1
2
n
X
i =1
∂2
∂ξ2 V (ξ) = 1
2ξTAξ
Energia potenziale - 2
A =
k2
m1 −√mk2
1m2 0 . . . 0 0
−√mk2
1m2
k2
m2 +mk3
2
k3
√m2m3 . . . 0 0
0 −√mk3
2m3
k3
m3 +mk4
3 . . . 0 0
. . . .
0 0 0 . . . mkn−1
n−1 +mkn
n−1 −√mkn
n−1mn
0 0 0 . . . −√mkn
n−1mn
kn
mn
Per n = 3, k2= k3 = k, m1= m2= m3= m:
A =
k
m −mk 0
−mk 2km −mk 0 −mk mk
Soluzione - 1
Modi normali:
AC = CΛ
dove CTC = 1 e CTAC = Λ; le nuove coordinate, combinazioni lineari delle ξ, sono dette modi normali della molecola
q = CTξ
Nelle nuove coordinate l’equazione di Schr¨odinger diventa HΨ(q)ˆ = E Ψ(q)
Hˆ = −1 2
n
X
α=1
∂2
∂qα2 +1
2qTΛq = 1 2
n
X
α=1
− ∂2
∂qα2 + λαqα2
=
n
X
α=1
Hˆα
I L’hamiltoniano `e dato dalla somma di n hamiltoniani, uno per ogni modo normale qα
I La soluzione `e il prodotto delle soluzioni per gli n modi normali
Soluzione - 2
I Uno degli autovalori sar`a sempre nullo, e corrisponde al modo normale di traslazione rigida.
I Ordiniamo gli autovalori secondo la sequenza λ1= 0 < λ2 < . . . < λn.
L’autofunzione generica di ˆH, a meno del modo di traslazione, pu`o essere scritta
HΨ(qˆ 2, . . . , qn) = E Ψ(q2, . . . , qn) Ψ(q2, . . . , qn) = Πnα=2ψα(qα)
E =
n
X
α=2
α
I singoli modi sono descritti dall’equazione monodimensionale Hˆαψα(qα) = αψα(qα)
Per un oscillatore armonico 1D 1
2
− ∂2
∂q2 + λq2
ψ(q) = ψ(q)
L’autofunzione generica, normalizzata `e ψ(q) = |νi√
λπ2νν!−1/2
exp(−λq2/2)Hν(√ λq)
= ν = λ
ν + 1
2
ν = 0, 1, . . . ,
L’autofunzione generica dell’hamiltoniano vibrazionale iniziale, a meno del modo traslazionale, si pu‘o scrivere
|νi = |ν2, . . . , να, . . . , νni = Πnα=2ψα,να(qα) Eν =
n
X
α=2
λα
να+1
2
Se k2 = k3 = k e m1= m2= m3= m
A =
k
m −mk 0
−mk 2mk −mk 0 −mk mk
Gli autovalori sono λ1= 0, λ2 = mk e λ3= 3mk; il primo autovalore, nullo, corrisponde al modo normale q1 = √1
3(ξ1+ ξ2+ ξ3) (moto rigido traslazionale), mentre gli altri due autovalori corrispondono a modi normali di vibrazione caratterizzati da una frequenza propria rispettivamente pari a ω =
qk m e √
3ω.