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Attività di ricerca Il Dr

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Academic year: 2021

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Sintesi dei Titoli e dell’Attività Scientifica - Prof. Giovanni Pitari

Professore Associato, Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche, Università L'Aquila, 1/11/1999.

Ricercatore Universitario, Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche, Università L'Aquila, 1/11/1984.

Attività di ricerca

Il Dr. Giovanni Pitari è docente presso il Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche dell’Università degli Studi dell’Aquila di corsi di Trasferimento Radiativo in Atmosfera, Laboratorio Magistrale, Fisica

dell'Ambiente, Fisica dell'Atmosfera con Laboratorio e svolge attività di ricerca in diversi campi legati alle tematiche di riferimento del settore scientifico-disciplinare FIS/06, al quale afferisce tuttora come Professore di II fascia. L’attività scientifica verrà qui di seguito documentata in modo analitico, ma può essere globalmente sintetizzata come un’attività svolta principalmente nell’ambito della modellistica dell’ozono e degli aerosol atmosferici e delle inter-connessioni di queste specie con il sistema climatico.

L'attività di ricerca del Dr. Giovanni Pitari è a carattere prevalentemente teorico-numerico e si colloca nel campo della modellistica numerica del clima e della sua variabilità e dei processi dinamici, radiativi e fotochimici dell'atmosfera, con particolare riguardo alle interazioni con l'attività umana (attività agro- industriale, emissioni da aerei) e con le emissioni di gas e aerosol dalla superficie terrestre e dal mare (eruzioni vulcaniche, cicli bio-geochimici). Da alcuni anni si occupa anche dello studio dei potenziali effetti indiretti di tecniche di ingegneria climatica. I modelli numerici vengono tipicamente utilizzati per studi di sensibilità climatica, dopo opportuna validazione con misure disponibili soprattutto da osservazioni

satellitari. Le interazioni fra deplezione polare di ozono e variabilità climatica nelle regioni artica e antartica sono una delle principali tematiche di questa ricerca: tale attività ha ricevuto importanti riconoscimenti scientifici internazionali, soprattutto negli ultimi quindici anni. Dal 2005 in avanti, l’attività di ricerca del Dr.

Giovanni Pitari si è allargata anche all’ambito di misure di laboratorio legate al problema della qualità dell’aria locale, mediante misure di ozono, radon, ossidi di azoto ed aerosol.

Le principali applicazioni di questo lavoro di ricerca hanno riguardato:

1) lo studio dei bilanci chimici, dinamici e radiativi dell'ozono stratosferico con particolare riguardo alla sua interazione con gli aerosol stratosferici, all’impatto delle emissioni aeree, allo studio del trasporto di ozono su scala planetaria e dei suoi trend temporali, agli effetti dei cambiamenti climatici e alla forzatura

radiativo-climatica dovuta alla variabilità del gas stesso.

2) Lo studio della distribuzione su scala globale dell’ozono troposferico e dei suoi precursori, dei suoi trend temporali e delle sue interazioni con il sistema climatico.

3) Lo studio delle perturbazioni radiativo-climatiche introdotte dalle interazioni delle polveri di origine vulcanica con la radiazione solare e con la radiazione infrarossa planetaria.

4) Lo studio degli effetti climatici diretti e indiretti di tecniche di geoingegneria, specificatamente la cosidetta "sulfate geoengineering", realizzata megiate immissione di biossido di zolfo nella bassa

stratosfera equatoriale, creando una perturbazione chimico-radiativa analoga a quella prodotta da eruzioni vulcaniche esplosive nella regione tropicale.

5) Lo studio della distribuzione su scala globale degli aerosol troposferici e il calcolo della forzatura climatica diretta e indiretta a loro associata.

6) Impatto chimico-climatico delle emissioni da flotte aeree.

7) Studi sperimentali di qualità dell’aria, mediante analisi delle sorgenti locali e remote di ozono ed aerosol.

La sintesi degli indici bibliometrici e’ la seguente:

articoli su riviste scientifiche: 130;

contributi in volumi: 30;

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contributi in atti di convegni: 40;

abstract in atti di convegni: 75;

h-index: 65 (41 dal 2014) (fonte Google Scholar);

citazioni: 25000 (8600 dal 2014) (fonte Google Scholar).

L’attività di ricerca sulla modellistica di ozono ed aerosol ha avuto ampi riconoscimenti in ambito

internazionale, consentendo al Dr. Giovanni Pitari di poter essere invitato a collaborare come co-autore di importanti rapporti scientifici di assessment di organizzazioni internazionali leader nel campo della salvaguardia dell’ambiente e del clima:

1) Intergovernmental Panel for Climate Change (IPCC);

2) World Meteorological Organization (WMO);

3) National Aeronautic and Space Administration (NASA);

4) World Climate Research Programme (WCRP);

5) Commissione Europea per “Energia, Ambiente e Sviluppo Sostenibile” (EU);

In dettaglio, è stato co-autore o collaboratore nei seguenti rapporti scientifici:

1) tre volumi dell' IPCC per lo studio dei cambiamenti climatici: IPCC-TAR, IPCC-TEAC, IPCC-AVIATION;

2) sei volumi della WMO per lo studio dei meccanismi di deplezione dell'ozono atmosferico e connessioni con la variabilita’ climatica: WMO-report-37, WMO-report-44, WMO-report-47, WMO-report-50, WMO- report-52, WMO-report-55;

3) due volumi della NASA sulla fotochimica ed il trasporto di traccianti in stratosfera: NASA-HSRP-MM, NASA-HSRP-MM2;

4) un volume della WCRP sugli aerosol stratosferici: WCRP-SPARC;

5) un volume della WCRP sugli ozono stratosferico: WCRP-SPARC-CCMVal-2:

6) due volumi della EU per lo studio delle interazioni ozono-clima: EU-report-20623, EU-report-19867;

Dal 2002 in poi, il Dr. Giovanni Pitari è tutor dell'attività scientifica di 7 ricercatori, 2 RTD-A, 2 assegnisti di ricerca, 3 dottorando di ricerca e 3 collaboratori alla ricerca (studi modellistici di ozono ed aerosol

atmosferici, studi di impatto delle emissioni da flotte aeree, studi di ingegneria climatica).

Contributo al Premio Nobel per la Pace conferito all’IPCC nel 2007

L’attività scientifica svolta dal Dr. Giovanni Pitari per l’IPCC ha meritato ringraziamento sia dal Governo Italiano che dagli organismi centrali della IPCC, per il contributo dato al raggiungimento del premio Nobel per la pace 2007 conferito all’IPCC.

Highly Cited Researchers

Dal 2014 al 2016, per tre anni consecutivi, Il Dr. Giovanni Pitari è risultato presente nella lista Thomson- Reuters degli Highly Cited Researchers, che raggruppa i ricercatori nel top 1% delle diverse aree scientifiche per numero di citazioni durante i precedenti 10 anni. Nel caso specifico si tratta dell'area delle scienze atmosferiche.

Responsabilità editoriali

Dal 2016 il Dr. Giovanni Pitari è nel comitato editoriale della rivista scientifica Atmosphere (MDPI publisher), come responsabile della sezione specialale "Aerosols".

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AGU Highlights

In data 3/12/2002 il seguente messaggio di posta elettronica è stato inviato in relazione alla selezione effettuata dagli Editori del Geophysical Research Letters per la pubblicazione nella sezione Highlights:

Dear Dr. Pitari, The Editors have selected your GRL paper, entitled "Climate forcing of subsonic aviation:

Indirect role of sulfate particles via heterogeneous chemistry" as an "AGU Journal Highlight." The following summary (below) of your paper will be published in GRL and distributed to interested news media in advance of the paper's publication. If any revisions are required in this summary, please contact me no later than 5 p.m. (EST) on 5 December, or within 48 hours. Thank you very much for your time and help.

Sincerely, Jonathan Lifland - Science Writer, Special Publications The American Geophysical Union, 2000 Florida Ave. NW, Washington, DC 20009

Abstract. Increased sulfate aerosols from commercial airliners will affect tropospheric ozone levels and may lead to surface cooling while contributing to upper-atmospheric warming. Pitari et al. [Climate forcing of subsonic aviation: Indirect role of sulfate particles via heterogeneous chemistry] examined how sulfur in exhaust emissions from subsonic aircraft affects atmospheric chemistry with the use of two independent global chemical models. This simulation analyzes the effects of aerosol particles on climate forcing including, for the first time, both the direct aerosol forcing and the indirect impact due to heterogeneous chemical reactions. The authors propose that sulfuric acid particles in aircraft fuel exhaust may significantly perturb the number density of background sulfate aerosols and enhance the chemical reactions on the surface of these particles. Significantly less ozone increase is predicted to occur from aircraft emissions, with respect to the case when only nitrogen oxides and other gas pollutants are assumed to be injected.

Unlike previous studies that had primarily focused on jet contrails and the effects on the climate from pollutants and emissions, this "dual" atmospheric model simulation predicts how both chemical reactions and atmospheric particles from subsonic aviation are responsible for forcing climate change.

Selection of a paper highlighted on the cover of the Journal of Geophysical Research - Atmospheres [Volume 120 (7) - 16 April 2015].

Abstract. Three years of measurements of aerosol vertical profiles (2007-2009) made at the LIDAR station of L’Aquila, a site in central Italy that is part of the EARLINET network, are studied by means of well-tested radiative transfer models to analyze the radiative impact of mineral dust aerosols transported from the Sahara desert. Sixteen major episodes of desert dust transport are considered; the radiative analysis is conducted in terms of diurnal averages of the top-of-atmosphere radiative flux changes (TOARFC) with respect to a reference “clean” aerosol profile not perturbed by long-range transported desert particles. The aerosol size distribution, needed as an input parameter for the Mie scattering program to obtain single scattering albedo, asymmetry parameter and extinction scaling over the whole wavelength spectrum, is obtained from simultaneous surface measurements with a multi-channel aerosol spectrometer. The calculated average net TOARFC is +2.3 and +3.0 W/m2 in clear and total sky conditions, respectively. Solar, planetary components account for -0.42 and +2.7 W/m2 in clear sky and +0.93 and +2.1 W/m2 in total sky conditions, respectively. The large effective radius of these coarse mode soil dust particles (reff=1.5 µm) makes the longwave planetary component of the TOARFC dominant over the solar component, at least for typical continental surface albedo values (0.18 on average, at L’Aquila). The solar component, however, shows a pronounced sensitivity to the surface albedo and becomes dominant over the longwave

component for both an ocean albedo (0.07) and a typical surface-snow albedo (0.4), with TOARFC values of -6.3 and +10.6 W/m2, respectively.

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Progetti di ricerca AEROCOM EU-MOSTOZ EU-ECHSTRA EU-ROCS

EU-AEROCHEM-I

EU-AEROCHEM-II (Finanziamento Eur. 60,000) EU-TOPOZ-II (Finanziamento Eur. 70,000) EU-TOPOZ-III (Finanziamento Eur. 150,000) EU-THESEO

EU-ACCENT

EU-INTAS (Finanziamento Eur. 60,000) EU-TRADE OFF (Finanziamento Eur. 90,000) EU-SCENIC (Finanziamento Eur. 160,000) EU-PARTS (Finanziamento Eur. 140,000) EU-QUANTIFY

EU-SCOUT-O3 (Finanziamento Eur. 300,000) EU-ATTICA (Finanziamento Eur. 120,000) EU-REACT4C (Finanziamento Eur. 150,000) HTAP

ICAO-CAEP NASA-HSRP SPARC-ACCENT SPARC-CCMVal-1 SPARC-CCMVal-2 SPARC-CCMI WCRP-GACP WCRP-GEOMIP

Riferimenti

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