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La settimana di un medico di famiglia

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Academic year: 2022

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d i a r i o a m b u l a t o r i a l e

28 M.D. Medicinae Doctor - Anno XXVII numero 1 - 2020

La settimana di un medico di famiglia

Lunedì

Giovane spavaldo, tatuato, acconciato con la coda di cavallo, padre di due figli. La moglie è venuta in lacrime in studio, sconvolta. Quan- do si è venuto a sapere che lui aveva una re- lazione con una collega è scappato di casa, si è ubriacato e ha tentato (o messo in scena) il suicidio tentando di tagliarsi le vene ai polsi.

L’aspetto sprezzante è la maschera della fra- gilità dei giovani maschi della nostra epoca.

■ L’ultima bozza della manovra finanziaria de- stina una cifra importante all’acquisto di ap- parecchiature diagnostiche destinate ai me- dici di medicina generale. Spirometri, elettro- cardiografi, holter pressori, dermatoscopi sa- ranno forniti ai medici con l’obiettivo di “mi- gliorare il processo di presa in cura dei pa- zienti nonché di ridurre il fenomeno delle liste d’attesa”. Molto soddisfatti i sindacati medici perché “per la prima volta in una legge di bi- lancio si fa un investimento ad hoc per la Me- dicina Generale, riconoscendone il ruolo cen- trale sul territorio”. Saranno strumenti mini, di basso costo, “collegabili allo smartphone e renderanno effettivi i consulti in telemedicina con gli specialisti.”

Fa pensare che una categoria professionale, di liberi professionisti convenzionati con il Si- stema Sanitario, sia sodisfatta perché il go- verno fornisce gratuitamente degli strumenti che tutti i colleghi europei hanno da sempre, strumenti di base e di basso costo che ormai sono disponibili in buona parte delle farma- cie. Fa pensare anche che questi strumenti serviranno a diagnosticare cardiopatie, diabe- te e broncopatie croniche per cui i Mmg ita- liani, unici al mondo, non potranno prescrive-

re la terapia perché soggetta al rilascio di pia- no terapeutico così come non potranno pre- scrivere accertamenti di follow-up considera- ti di secondo livello. I medici di famiglia ese- guiranno gli esami (eseguibili da personale in- fermieristico) e delegheranno la cura agli specialisti. Molto probabilmente succederà che aumenterà la richiesta di visite speciali- stiche e si assisterà al paradosso che neolau- reati assunti nei reparti ospedalieri (vedi quanto deciso dal governatore della Regione Veneto) gestiranno i piani terapeutici e la pre- scrizione degli accertamenti di secondo livel- lo attività precluse a tutti i Mmg. Solo il rico- noscimento di questa disciplina come spe- cialità accademica potrà ridare dignità a que- sta professione e restituirle compiti, funzioni e abilità che, al di là delle apparenze, le sono stati espropriati nel corso degli anni.

Martedì

Cantante con abbassamento di voce, la invio in visita foniatrica, il collega diagnostica un piccolo ispessimento nodulare delle corde vocali e consiglia riabilitazione e riposo. La paziente torna da me, le consegno un’impe- gnativa per “riabilitazione logopedica indivi- duale (10 sedute)” come da prontuario regio- nale. Dopo quindici giorni viene vista dalla lo- gopedista che, pur avendo preso visione del referto della visita foniatrica, la invia nuova- mente dal sottoscritto perché non si può fare riabilitazione se non viene vista prima da un otorino. Oggi ho rilasciato impegnativa per prima visita ORL come da prontuario regio- nale. Tornerà per una nuova impegnativa per riabilitazione logopedica. La fabbrica della vi- sita specialistica ha aperto un altro reparto.

Giuseppe Maso Medico di famiglia - Venezia

Responsabile corso di Medicina di Famiglia, Università di Udine

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M.D. Medicinae Doctor - Anno XXVII numero 1 - 2020 29

Mercoledì

Invio un paziente in cardiologia per effettuare una prova da sforzo. Ha settantadue anni, è affetto da cardiopatia ischemica cronica, ha già avuto un infarto del miocardio, è diabetico e soffre di ipercolesterolemia. Per questo as- sume diversi farmaci e ha bisogno di fre- quenti controlli.

La risposta della cardiologa dell’ospedale pubblico che ha effettuato il test: Prova con- dotta dopo sospensione di bisoprololo da 5 giorni, extrasistolia ventricolare frequente, an- che a coppie e triplette che persistono duran- te lo sforzo e pertanto si procede a sospen- sione ad un carico di lavoro di 90 w. Si consi- glia pertanto di riprendere immediatamente il bisoprololo e di consultare il cardiologo di fi- ducia per eventuale altro test provocativo.

Il cardiologo di una struttura del Sistema sa- nitario nazionale, non programma un nuovo test, riferisce il paziente non al medico curan- te ma lo invita a rivolgersi al cardiologo di fi- ducia. Questo avviene sempre più spesso, la struttura pubblica che invita a rivolgersi priva- tamente ad uno specialista (di solito uno che lavora nella medesima struttura), è nato così il ginecologo di riferimento, l’ortopedico cu- rante, l’endocrinologo di fiducia. E la sistema- tica distruzione di uno dei migliori Sistema sanitari del mondo continua inesorabile.

Giovedì

Sto visitando a domicilio una signora di no- vantaquattro anni, mi hanno chiamato a casa perché da qualche giorno è agitata, mi ha ac- colto con un sorriso, ci conosciamo da de- cenni. Mi chiede se mi sono sposato, le ri- spondo di sì e lei: “Ti ho sempre voluto bene, ma tu non mi hai sposata perché non ero ric- ca, vero?”.

Venerdì

Da un paio d’anni la sala d’attesa del mio stu- dio si è trasformata in uno spazio espositivo a disposizione di artisti locali di fama nazionale.

Sono interessanti le reazioni all’esposizione dei pazienti in attesa, reazioni a una mostra

dove non si è entrati per scelta: molti nem- meno si accorgono delle opere appese ai muri, rimangono seduti con lo sguardo fisso allo smartphone, altri notano che qualcosa è cambiato ma, dopo un rapidissimo sguardo alle pareti, leggono una rivista, altri invece os- servano attentamente quanto è esposto, al- cuni commentano e qualcuno esprime giudi- zi o meraviglia. In ogni caso con il trascorrere dei mesi per i frequentatori dello studio è di- ventato quasi naturale trovarsi di fronte a opere d’arte e questa abitudine, piano piano, si è trasformata in un momento di sensibiliz- zazione all’osservazione, in uno stimolo a pensare. Hanno contribuito a questo le splen- dide fotografie di Fabio Marcato, fotografo di fama internazionale, gli acrilici astratti di Sil- vio Marchetto, gli olii di Loretta De Lorenzi, le oniriche vedute di Venezia di Fabio Cattarin e i coinvolgenti astratti di Rodolfo La Porta, ec- clettico artista, curatore e critico d’arte. Sono in mostra ora le opere di Valerio Vivian, volti antichi riprodotti su freddo e tagliente metal- lo, chiazze di colore alternate a lembi di foglia d’oro e d’argento che creano un fondamento emotivo al velo di memoria sulla storia di un uomo al fronte nella prima guerra mondiale.

L’opera che mescola pittura e fotografia recu- pera e imbriglia tecnicamente frammenti di sofferta umanità impigliati in quelle immagi- ni. Si chiude un cerchio spazio-temporale che unisce vecchi e giovani che per un breve tempo, in attesa del loro turno, alzano lo sguardo dallo smartphone.

Sabato

È un fatto assolutamente naturale, un aspet- to del modo di vivere in questa società, non ha senso nasconderlo, anzi si è al passo con i tempi. Sempre più spesso mi si dice che si fa uso di cocaina. Impotente osservo atteggia- menti disinibiti e maleducati di giovani con espressione provocatoria. In una società ma- lata dove un largo numero di persone assu- me psicofarmaci, lo Stato spaccia tabacco e gioco d’azzardo e consumare droghe sembra normale, noi medici, disarmati, ci preoccu- piamo se il colesterolo nel sangue supera di poco i valori medi.

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