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I Recrudescenza del morbillo in Italia

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m o n i t o r

62 M.D. Medicinae Doctor - Anno XXIV numero 3 - aprile 2017

I

l mondo medico è preoccupato dai dati diffusi dal Ministero della Salute sulla recrudescenza del morbillo in Italia e ancor di più dall’al- larme lanciato dall’OMS: “Italia e Romania a rischio epidemia”. “Co- me medici prima ancora che come Ordine siamo seriamente preoccu- pati”. Così il Comitato Centrale della FNOMCeO, riunito a Roma, ha commentato i dati diffusi dal Mini- stero della Salute sulla recrudescen- za del morbillo in Italia.

L’ultimo dato del Bollettino dell’Iss segnala oltre 1300 casi dall’inizio dell’anno. Quasi tutte le Regioni (19/21) hanno segnalato casi, ma il 93% proviene da Piemonte, Lazio, Lombardia, Toscana, Abruzzo, Ve- neto e Sicilia.

L’88% delle persone era non vacci- nata e la maggior parte dei casi è stata segnalata in persone di età

≥15 anni (58% nella fascia 15-39 anni e 16% negli adulti >39 anni), con un’età mediana dei casi pari a 27 anni.

Il 26% dei casi è stato segnalato in bambini nella fascia di età 0-14 anni; di questi, 77 avevano meno di un anno di età. Infine sono sta- ti segnalati 131 casi tra operatori gli sanitari.

“Impossibile non correlare questo aumento abnorme con il calo delle coperture vaccinali, in gran parte dovuto al numero crescente di ge- nitori che rifiutano, contro eviden- ze scientifiche consolidate, di vac-

cinare i loro figli, mettendo a ri- schio non solo quei bambini, ma i loro compagni di asilo, di scuola, di giochi, i parenti anche adulti e tutta la popolazione”.

“Anche noi medici dobbiamo farci un serio esame di coscienza: ogni volta che, senza una valida con- troindicazione, sconsigliamo la vaccinazione, anche solo non dan- do noi per primi l’esempio, com- mettiamo infrazione deontologica perché andiamo contro le eviden- ze scientifiche, abiuriamo alla no- stra professione e alla nostra co- scienza, mettendo a rischio mi- gliaia di vite”. A tutela della salute di tutti per la FNOMCeO è neces- sario ricostruire un’alleanza tra cittadini e medici oggi fortemente in crisi.

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¼ L’appello della Siti

In una nota Fausto Francia, presi- dente della Siti (Società Italiana di Igiene), lancia un appello: “Dobbia- mo scongiurare il fatto che, sulla base di pregiudizi antiscientifici, possano riaffiorare malattie temibi- li come la poliomielite o la difterite, assenti da decenni nel nostro Pae- se. Siamo stati purtroppo facili profeti quando abbiamo previsto la possibilità di un aumento dei casi di morbillo nel nostro Paese, a fronte del calo delle vaccinazioni raccomandate. In varie aree del Paese si è ben al di sotto del 90%

di copertura e questo fenomeno non assicura più la protezione di gregge della popolazione”.

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¼ Agire al più presto

Per Silvestro Scotti, segretario nazionale Fimmg, bisogna agire al più presto: “Molti Paesi si sono di- chiarati ‘morbillo free’, non vorrei che l’Italia, in un futuro non troppo lontano, possa essere additata co- me ‘untore’ d’Europa per malattie scomparse altrove grazie ai vaccini.

Si corre così il rischio che vengano alzati dei muri contro gli italiani non vaccinati - sottolinea Scotti -. Per questo motivo bisogna continuare a combattere con forza contro i falsi miti e le informazioni sbagliate che alimentano le paure nei con- fronti delle vaccinazioni”.

I casi di morbillo sono in continuo aumento. Da gennaio ad aprile sono oltre 1.300 (bollettino Iss). Secondo la FNOMCeO è impossibile non correlare questo aumento

con il calo delle coperture vaccinali nel nostro Paese

Recrudescenza del morbillo in Italia

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