Workshop NGI (Next Generation Internet ) - Polo Tecnologico di Navacchio/Pisa (11/7/2017) 1. Introduzione di Silvia Burzagli (Regione Toscana)
La Regione Toscana ha attivato una serie di iniziative per sensibilizzare le pmi sui temi di innovazione. Tra queste la piattaforma industria 4.0 che rappresenta l'interfaccia tecnico- operativa per l'attuazione degli indirizzi sulla strategia regionale industria 4.0. La piattaforma è un ecosistema a cui partecipano il sistema delle competenze specializzate degli organismi di ricerca pubblici e delle infrastrutture di ricerca applicata sulle tecnologie individuate dalla Strategia industria 4.0, il sistema della formazione tecnica e universitaria, e i comitati di indirizzo dei distretti tecnologici nanotecnologie/nuovi materiali e advanced manifacturing. La regione ha svolto una mappatura delle competenze digitali presenti nel territorio coinvolte in industria 4.0, dei laboratori (180 di cui 100 hanno già competenze che riguardano industria 4.0).
Ha inoltre svolto un assessment degli strumenti a disposizione delle imprese articolati secondo 3 livelli crescenti di complessità tesi ad accrescere la consapevolezza di ciascuna impresa del proprio livello di maturità tecnologica e valutarne il gap tecnologico.
La piattaforma è utilizzata anche per individuare le modalità di raccordo con le politiche regionali di sostegno al processo di innovazione del sistema produttivo e definire ambiti tecnologici e produttivi di carattere strategico dove concentrare interventi e risorse per lo sviluppo del territorio regionale.
2. L’iniziativa NGI: contesto, piani e azioni per la Commissione europea, (Valentina Scialpi) La referente della Commissione europea ha spiegato i principali obiettivi dell’iniziativa che mira a sviluppare una internet del futuro incentrata sull’uomo e sulle sue esigenze (human centric). La Commissione ha svolto una consultazione pubblica dove è emerso che gli utenti sono molto preoccupati riguardo a due elementi: la concentrazione di potere in mano a pochi players e i problemi relativi a privacy e sicurezza. La commissione ha sviluppato un piano di iniziative i cui dettagli sono indicati nella presentazione allegata (All.1). La commissione ha attivato il sito www.hub4ngi.eu/map dove saranno pubblicate le iniziative NGI in corso nei vari stati.
3. Il punto di vista della ricerca: priorità e trend per NGI (Vincenzo Gervasi, Dip. Informatica Università d Pisa).
Sono state evidenziate le sfide e le opportunità del 5G che introduce un forte cambiamento nelle velocità di connessioni tali da consentire nuove applicazioni ( telechirurgia, teleguida di camion, treni, navi, ecc.). Sono stati presentati gli obiettivi del 5G-PPP (5G Infrastructure Public Private Partnership, https://5g-ppp.eu/). Con il 5G la capacità di trasmissione sarà mille volte maggiore.
Si prevede di collegare 7 miliardi di utenti e di connettere 7000 miliardi di oggetti, il consumo di energia sarà 1/10 di quello attuale, la latenza percepita pari a 0. I primi trial del 5G sono schedulati per fine anno. Il deploymnent per il 2018/2019. Il deployment globale per il 2022.
Nel 2018 sono pianificati alcuni trial anche in italia: milano, prato, bari, amsterdam, berlino, ecc Tra le possibili conseguenze sull’ecosistema c’è la preoccupazione che i grandi players avranno sempre più il controllo, anche delle piccole cose.
4. Il punto di vista di una startup Daniele Mazzei (Zerynth).
Ha illustrato le esperienze più importanti della startup che hanno riguardato la realizzazione di un sistema di controllo di frigoriferi e il sistema di controllo della discarica di Pisa
5. NGI per la società civile (Marco Conti -IIT- CNR)
Ha illustrato le nuove potenzialità che IoT (Internet of Things) introduce nella Rete e le problematiche legate al dualismo tra mondo reale mondo virtuale.
6. NGI, il punto di vista della PA – (Sauro del turco, toscana digitale)
Ha presentato le principali iniziative infrastrutturali che la regione toscana ha attivato per lo sviluppo della banda ultra larga e per abbattere il divario digitale coordinandosi con Mise ed AgID. Ha evidenziato la necessità di riprogettare i servizi focalizzandoli sulle esigenze dei cittadini e non solo delle pubbliche amministrazioni. Ha presentato le principali funzionalità offerte dalla piattaforma “Open Toscana” (http://open.toscana.it/). Ha evidenziato la necessità di lavorare allo statuto di cittadinanza digitale.
E’ seguita la discussione in due distinti gruppi di lavoro cosi costituiti:
1) Ricerca/Università e Società Civile.
2) Imprese /Startup.
Nel primo gruppo sono state evidenziate:
1) le problematiche riguardanti le competenze digitali che spesso limitano la capacità del cittadino medio nell’uso di Internet.
2) La necessità di tutelare il cittadino dall’uso smoderato della connessione (il diritto di essere disconnesso).
3) La necessità di tutelare i dati personali che spesso induce il cittadino a non usare Internet.
4) La necessità di evitare un uso smisurato della tecnologia blockchain in contesti dove non risulterebbe applicabile come ad esempio nel Fascicolo Sanitario Elettronico.
