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Criteri di formazione e di riparto del Fondo di solidarietà comunale 2020.

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DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28 marzo 2020 .

Criteri di formazione e di riparto del Fondo di solidarietà comunale 2020.

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto l’art. 1, comma 380, lettera b) della legge 24 di- cembre 2012, n. 228, che istituisce, nello stato di previ- sione del Ministero dell’interno, il Fondo di solidarietà comunale che è alimentato con una quota dell’imposta municipale propria (IMU), di spettanza dei comuni, di cui all’art. 1, commi 738 e seguenti della legge 27 dicem- bre 2019, n. 160, definita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’eco- nomia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell’in- terno, previo accordo da sancire presso la Conferenza Stato-città ed autonomie locali;

Visto l’art. 1, comma 448, della legge n. 232 del 2016, secondo il quale la dotazione del Fondo di solidarietà comunale di cui al comma 380 -ter dell’art. 1 della ci- tata legge n. 228 del 2012, al netto dell’eventuale quota dell’imposta municipale propria (IMU) di spettanza dei comuni connessa alla regolazione dei rapporti finanziari, è stabilita in euro 6.213.684.364,87 a decorrere dall’an- no 2020, di cui 2.768.800.000 assicurata attraverso una quota dell’IMU, di spettanza dei comuni, eventualmente variata della quota derivante dalla regolazione dei rap- porti finanziari connessi con la metodologia di riparto tra i comuni interessati del Fondo stesso;

Visto l’art. 1, comma 850, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, il quale dispone che, a decorrere dall’an- no 2020, la dotazione del Fondo di solidarietà comunale di cui al comma 448 dell’art. 1 della legge 11 dicembre 2016, n. 232, è ridotta di 14,171 milioni di euro annui in conseguenza della minore esigenza di ristoro ai comuni delle minori entrate TASI di cui ai commi da 738 a 783 dell’art. 1 della legge n. 160 del 2019;

Visto l’art. 1, comma 449, lettere da a) a d -ter ), della legge n. 232 del 2016, in base al quale che il Fondo di solidarietà comunale di cui al comma 448 è:

a) ripartito, quanto a euro 3.753.279.000 tra i comuni interessati sulla base del gettito effettivo dell’IMU e del tributo per i servizi indivisibili (TASI), relativo all’anno 2015 derivante dall’applicazione dei commi da 10 a 16, e dei commi 53 e 54 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208;

b) ripartito, nell’importo massimo di 66 milioni di euro, tra i comuni per i quali il riparto dell’importo di cui alla lettera a) non assicura il ristoro di un importo equiva- lente al gettito della TASI sull’abitazione principale sti- mato ad aliquota di base. Tale importo è ripartito in modo da garantire a ciascuno dei comuni di cui al precedente

c) destinato, per euro 1.885.643.345,70, eventual- mente incrementati della quota di cui alla lettera b) non distribuita e della quota dell’imposta municipale propria di spettanza dei comuni connessa alla regolazione dei rapporti finanziari, ai comuni delle regioni a statuto or- dinario, di cui il 40 per cento per l’anno 2017 e il 45 per cento per gli anni 2018 e 2019, da distribuire tra i predetti comuni sulla base della differenza tra le capacità fiscali e i fabbisogni standard approvati dalla Commissione tecni- ca per i fabbisogni standard entro il 30 settembre dell’an- no precedente a quello di riferimento. La quota di cui al periodo precedente è incrementata del 5 per cento annuo dall’anno 2020, sino a raggiungere il valore del 100 per cento a decorrere dall’anno 2030. Ai fini della determi- nazione della predetta differenza la Commissione tecni- ca per i fabbisogni standard, di cui alla legge n. 208 del 2015, propone la metodologia per la neutralizzazione del- la componente rifiuti, anche attraverso l’esclusione della predetta componente dai fabbisogni e dalle capacità fi- scali standard. Tale metodologia è recepita nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui al comma 451 dell’art. 1 della legge n. 232 del 2016. L’ammontare com- plessivo della capacità fiscale perequabile dei comuni delle regioni a statuto ordinario è determinata in misura pari al 50 per cento dell’ammontare complessivo della capacità fiscale da perequare sino all’anno 2019. A decor- rere dall’anno 2020 la predetta quota è incrementata del 5 per cento annuo, sino a raggiungere il valore del 100 per cento a decorrere dall’anno 2029. La restante quota, sino all’anno 2029, è, invece, distribuita assicurando a ciascun comune un importo pari all’ammontare algebrico della medesima componente del Fondo di solidarietà comunale dell’anno precedente, eventualmente rettificata, variato in misura corrispondente alla variazione della quota di fon- do non ripartita secondo i criteri di cui al primo periodo;

d) destinato, per euro 464.091.019,18, eventualmen- te incrementati della quota di cui alla lettera b) non di- stribuita e della quota dell’IMU di spettanza dei comuni dovuta alla regolazione dei rapporti finanziari, ai comuni delle regioni Sicilia e Sardegna. Tale importo è ripartito assicurando a ciascun comune una somma pari all’am- montare algebrico del medesimo Fondo di solidarietà co- munale dell’anno precedente, eventualmente rettificato, variata in misura corrispondente alla variazione del Fon- do di solidarietà comunale complessivo;

d -bis ) per gli anni dal 2018 al 2021, ripartito, nel limite massimo di 25 milioni di euro annui, tra i comuni che presentano, successivamente all’attuazione del corret- tivo di cui al comma 450 dell’art. 1 della legge n. 232 del 2016, una variazione negativa della dotazione del Fondo di solidarietà comunale per effetto dell’applicazione dei criteri perequativi di cui alla lettera c) , in misura propor- zionale e nel limite massimo della variazione stessa;

d -ter ) destinato, nel limite massimo di euro 5.500.000

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di cui alle lettere da a) a d -bis ), presentino un valore ne- gativo del Fondo di solidarietà comunale. Il contributo di cui al periodo precedente è attribuito sino a concorrenza del valore negativo del Fondo di solidarietà comunale, al netto della quota di alimentazione del fondo stesso, e, co- munque, nel limite massimo di euro 50.000 per ciascun comune. In caso di insufficienza delle risorse il riparto avviene in misura proporzionale al valore negativo del Fondo di solidarietà comunale considerando come valore massimo ammesso a riparto l’importo negativo di euro 100.000. L’eventuale eccedenza delle risorse è destinata a incremento del correttivo di cui alla lettera d -bis );

Visto che l’art. 1, comma 551, della legge n. 160 del 2019, dispone che, per ciascuno degli anni dal 2020 al 2022, il Fondo di solidarietà comunale è incrementato di 2 milioni di euro annui e che si provvede con decre- to del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della medesima leg- ge, a stabilire le misure di attuazione dello stesso comma al fine di ridurre per i comuni montani con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, nei limiti del predetto stanzia- mento, l’importo che gli stessi hanno l’obbligo di versare per alimentare il Fondo di solidarietà comunale mediante una quota dell’imposta municipale propria;

Visto che, ai sensi dell’art. 1, comma 783, della citata legge n. 160 del 2019, ai fini del riparto del Fondo di so- lidarietà comunale resta fermo quanto previsto dall’art. 1, comma 449, lettera a) , della legge 11 dicembre 2016, n. 232, in materia di ristoro ai comuni per il mancato get- tito IMU e TASI derivante dall’applicazione dei commi da 10 a 16, 53 e 54 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, e che restano altresì fermi gli effetti delle previgenti disposizioni in materia di IMU e TASI sul Fon- do di solidarietà comunale;

Visto, altresì, che i commi 848 e 849, dell’art. 1 del- la legge n. 160 del 2019 dispongono che la dotazione del Fondo di solidarietà comunale di cui al comma 448 dell’art. 1 della legge n. 232 del 2016, tenuto anche conto di quanto disposto dal comma 8 dell’art. 47 del decreto- legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, è incrementata di 100 milioni di euro nel 2020, 200 milioni di euro nel 2021, 300 milioni di euro nel 2022, 330 milioni di euro nel 2023 e 560 milioni di euro annui a decorrere dal 2024, destinati a specifiche esigenze di correzione nel riparto del Fondo di solidarietà comunale e che, per l’anno 2020, i comuni beneficiari nonché i criteri e le modalità di riparto delle risorse sono stabiliti con un apposito decreto del Presi- dente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro il 31 gennaio 2020 previa intesa in Conferenza Stato-città ed autonomie locali;

Visti i fabbisogni standard approvati dalla Commis- sione tecnica per i fabbisogni standard nella seduta del

Considerata la metodologia di neutralizzazione della componente «raccolta e smaltimento rifiuti» nel calcolo del Fondo di solidarietà comunale 2020 approvata nella seduta del 15 ottobre 2019 dalla Commissione tecnica per i fabbisogni standard;

Visto il decreto del Ministro dell’economia e delle fi- nanze 30 ottobre 2018 concernente l’adozione della sti- ma delle capacità fiscali 2019 per singolo comune delle regioni a statuto ordinario, rideterminata tenendo conto dei mutamenti normativi intervenuti, del tax gap nonché della variabilità dei dati assunti a riferimento;

Visto l’art. 1, comma 450, della legge n. 232 del 2016 il quale stabilisce che: «Con riferimento ai comuni delle regioni a statuto ordinario, nel caso in cui l’applicazione dei criteri di riparto di cui alla lettera c) del comma 449 determini una variazione delle risorse di riferimento, tra un anno e l’altro, superiore a +4 per cento o inferiore a -4 per cento rispetto all’ammontare delle risorse storiche di riferimento, si può applicare un correttivo finalizzato a limitare le predette variazioni. Le risorse di riferimento sono definite dai gettiti dell’IMU e della TASI, entrambi valutati ad aliquota di base, e dalla dotazione netta del Fondo di solidarietà comunale. Per il calcolo delle risorse storiche di riferimento la dotazione netta del Fondo di so- lidarietà comunale è calcolata considerando pari a zero la percentuale di applicazione della differenza tra capacità fiscali e fabbisogni standard di cui alla lettera c) del com- ma 449. Ai fini di cui al primo periodo, nell’ambito del Fondo di solidarietà comunale, è costituito un accantona- mento alimentato dai comuni che registrano un incremen- to delle risorse complessive rispetto all’anno precedente superiore al 4 per cento. I predetti enti contribuiscono in modo proporzionale all’accantonamento in misura non superiore all’eccedenza di risorse rispetto alla soglia del 4 per cento e, comunque, nel limite complessivo delle ri- sorse necessarie per ridurre le variazioni negative dei co- muni con una perdita superiore al 4 per cento. Il predetto accantonamento è ripartito proporzionalmente tra i comu- ni che registrano una riduzione delle risorse complessive rispetto all’anno precedente superiore al 4 per cento nei limiti delle risorse accantonate.»;

Visto l’art. 1, comma 451, della legge n. 232 del 2016

il quale prevede che con decreto del Presidente del Con-

siglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’econo-

mia e delle finanze, previo parere tecnico della Com-

missione tecnica per i fabbisogni standard istituita ai

sensi dell’art. 1, comma 29, della legge 28 dicembre 2015,

n. 208, di concerto con il Ministro dell’interno, previo

accordo da sancire in sede di Conferenza Stato-città ed

autonomie locali entro il 15 ottobre dell’anno precedente

a quello di riferimento e da emanare entro il 31 ottobre

dell’anno precedente a quello di riferimento, sono stabili-

ti i criteri di riparto del Fondo di solidarietà comunale di

cui al comma 449. In caso di mancato accordo, il decreto

del Presidente del Consiglio dei ministri di cui al periodo

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Visto l’art. 1, comma 452, della legge n. 232 del 2016 il quale prevede che con il decreto del Presidente del Con- siglio dei ministri di cui al comma 451, può essere previ- sto un accantonamento sul Fondo di solidarietà comunale nell’importo massimo di 15 milioni di euro, da destina- re per eventuali conguagli a singoli comuni derivanti da rettifiche dei valori utilizzati ai fini del riparto del fon- do. Le rettifiche decorrono dall’anno di riferimento del Fondo di solidarietà comunale cui si riferiscono. Gli ac- cantonamenti di cui al primo periodo non utilizzati sono destinati all’incremento dei contributi straordinari di cui all’art. 15, comma 3, del testo unico di cui al decreto legi- slativo 18 agosto 2000, n. 267. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri de- creti, le occorrenti variazioni di bilancio, anche mediante il versamento all’entrata del bilancio dello Stato e la suc- cessiva riassegnazione al pertinente capitolo dello stato di previsione del Ministero dell’interno;

Visto l’Accordo sancito in sede di Conferenza Stato- città ed autonomie locali l’11 dicembre 2019, ai sensi del comma 451 dell’art. 1 della legge n. 232 del 2016;

Visto il parere tecnico della Commissione tecnica per i fabbisogni standard del 9 gennaio 2020;

Vista l’informativa resa dal Ministero dell’interno in seno alla Conferenza Stato-città ed autonomie locali nella seduta del 27 febbraio 2020;

Vista la legge 5 dicembre 2017, n. 182, che prevede che il Comune di Sappada è distaccato dalla Regione Veneto e aggregato alla Regione Friuli-Venezia Giulia, nell’ambito della Provincia di Udine a decorrere dalla data del 16 di- cembre 2017;

Considerato, pertanto, che nei confronti del Comune di Sappada, a decorrere dalla predetta data del 16 dicem- bre 2017, al pari di tutti i comuni ricadenti nel territorio della Regione Friuli-Venezia Giulia, non trova applica- zione il quadro normativo relativo al Fondo di solidarietà comunale:

Su proposta del Ministro dell’economia e delle finan- ze, di concerto con il Ministro dell’interno;

Decreta:

Art. 1.

Composizione del Fondo di solidarietà comunale per l’anno 2020

1. Per l’anno 2020 il Fondo di solidarietà comunale è composto:

a) dalla quota assicurata attraverso una quota dell’im- posta municipale propria (IMU), di spettanza dei comuni, pari a 2.768.800.000,00 euro incrementata dell’ulteriore quota dell’IMU derivante dalla regolazione dei rapporti finanziari connessi con la metodologia di riparto tra i co- muni interessati del Fondo stesso;

b) dalla quota di cui all’art. 1, comma 449, lettera d -

c) dalla quota di cui all’art. 1, comma 449, lettera a) , della legge 11 dicembre 2016, n. 232, pari ad euro 3.753.279.000;

d) dalla quota di cui l’art. 1, comma 449, lette- ra d -ter ), della citata legge n. 232 del 2016, pari a euro 5.500.000;

2. Per l’anno 2020 a valere sulla quota di cui al com- ma 1, lettera a) è prededotto il contributo, sino all’impor- to massimo di euro 64.740.376,50, destinato alle finalità di cui all’art. 1, comma 449, lettera b) , della legge n. 232 del 2016.

Art. 2.

Determinazione della dotazione del Fondo di solidarietà comunale per l’anno 2020

1. Il Fondo di solidarietà comunale per l’anno 2020, di cui all’art. 1, comma 1, al netto della quota di cui all’art. 7, comma 2 del presente decreto, è stabilito nel complessivo importo di euro 6.199.513.364,88. Tale im- porto è integrato di euro 332.031.465,41 derivanti dall’ul- teriore quota dell’IMU di spettanza dei comuni dovuta alla regolazione dei rapporti finanziari dei comuni di cui all’art. 8, comma 5, di cui euro 250.000.000 già iscritti in bilancio sul capitolo 1365 dello stato di previsione del Ministero dell’interno e la restante quota da riassegnare al medesimo capitolo di bilancio, previo versamento all’en- trata delle somme recuperate dall’Agenzia delle entrate ai sensi dell’art. 1, comma 129 della legge di stabilità 24 di- cembre 2012, n. 228.

2. Ai sensi dell’art. 1, comma 380 -ter , lettera a) , del- la legge n. 228 del 2012, ed ai fini della formazione del Fondo di solidarietà comunale, l’Agenzia delle entrate - Struttura di gestione - versa al capitolo 3697 dell’entrata del bilancio dello Stato una quota dell’IMU di spettanza dei comuni delle regioni a statuto ordinario, della Regio- ne siciliana e della Regione Sardegna pari, complessiva- mente, a euro 2.768.800.000,00 - inclusa la quota recu- perata ai sensi dell’art. 7, comma 2, del presente decreto - determinata per ciascun comune in proporzione alle stime di gettito dell’IMU valide per l’anno 2015, come comunicate dal Ministero dell’economia e delle finanze, Dipartimento delle finanze. Il valore relativo a ciascun comune è indicato nell’allegato 1 al presente decreto.

Art. 3.

Riparto della quota del Fondo di solidarietà comunale per l’anno 2020 per i comuni delle regioni a statuto ordinario

1. Il riparto della quota del Fondo di solidarietà comu-

nale spettante per l’anno 2020 ai comuni delle regioni a

statuto ordinario è effettuato prendendo come valore di

riferimento per ciascun comune il valore del Fondo di so-

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dell’art. 1, comma 921, della legge 30 dicembre 2018, n. 145. Il valore di cui al periodo precedente è rettificato degli importi derivanti:

a) dagli effetti, per l’anno 2019, delle correzioni puntuali di cui ai decreti del Ministro dell’interno di con- certo con il Ministro dell’economia e delle finanze del 21 dicembre 2018 e dell’11 aprile 2019;

b) dall’applicazione per l’anno 2020 delle disposi- zioni di cui all’art. 1, commi 436 -bis e 436 -ter , della leg- ge 23 dicembre 2014, n. 190;

2. In applicazione di quanto previsto dall’art. 1, com- ma 449, della legge n. 232 del 2016, il 50 per cento del- la quota del Fondo di solidarietà comunale relativa, per l’anno 2020, ai comuni delle regioni a statuto ordinario, come determinata in base al comma 1 del presente artico- lo, è accantonato e redistribuito ai medesimi comuni sulla base della differenza tra le capacità fiscali, considerate nella misura del 55 per cento di cui al decreto del Mini- stro dell’economia e delle finanze 30 ottobre 2018 ed i fabbisogni standard approvati dalla Commissione tecnica per i fabbisogni standard nella seduta del 24 luglio 2019, ed assoggettati alla metodologia di neutralizzazione della componente «raccolta e smaltimento rifiuti» approvata nella seduta della medesima Commissione del 15 ottobre 2019.

3. Al risultato di cui al comma precedente si applica il correttivo di cui al comma 450 dell’art. 1 della legge n. 232 del 2016.

4. Per l’anno 2020 l’importo risultante dall’applicazio- ne dei commi 2 e 3 è rettificato con l’applicazione del correttivo di cui al comma 449, lettera d -bis ) dell’art. 1 della legge n. 232 del 2016.

5. Per i singoli comuni delle regioni a statuto ordinario il valore risultante dalle operazioni di calcolo di cui ai commi da 1 a 4 è riportato nell’allegato 2.

6. Per i comuni istituiti a seguito di fusione a decorrere dal 2020 i dati di cui al presente articolo si intendono ri- feriti ai comuni preesistenti.

Art. 4.

Riparto della quota del Fondo di solidarietà comunale per l’anno 2020 per i comuni della Regione siciliana e della Regione Sardegna

1. Il riparto della quota del Fondo di solidarietà comu- nale spettante per l’anno 2020 ai comuni della Regione siciliana e della Regione Sardegna è effettuato prendendo come valore di riferimento per ciascun comune il valore del Fondo di solidarietà comunale per l’anno 2019, come definito ai sensi dell’art. 1, comma 921, della legge n. 145 del 2018, rettificato degli importi derivanti:

a) dagli effetti, per l’anno 2019, delle correzioni puntuali di cui ai decreti del Ministro dell’interno di con- certo con il Ministro dell’economia e delle finanze del 21 dicembre 2018 e dell’11 aprile 2019;

b) dall’applicazione per l’anno 2020 delle disposi-

2. Per i singoli comuni della Regione siciliana e della Regione Sardegna il valore risultante dalle operazioni di calcolo di cui al comma 1 è riportato nell’allegato 2.

Art. 5.

Riparto della quota del Fondo di solidarietà comunale per l’anno 2020 di cui all’art. 1, comma 1, lettera c) e attribuzione della quota del Fondo di solidarietà comunale di cui all’art. 1, comma 2

1. La quota del Fondo di solidarietà comunale per l’anno 2020 di cui all’art. 1, comma 1, lettera c) , pari a 3.753.279.000 euro è ripartita tra i comuni delle regioni a statuto ordinario e tra i comuni della Regione siciliana e della Regione Sardegna secondo gli importi di cui all’al- legato 3, colonne 1, 2, 3 e 4.

2. La quota del Fondo di solidarietà comunale per l’an- no 2020 di cui all’art. 1, comma 2, è attribuita ai comu- ni beneficiari in base a quanto disposto dall’art. 1, com- ma 449, lettera b) , della legge n. 232 del 2016, secondo gli importi di cui all’allegato 3, colonna 5.

Art. 6.

Disposizioni per il comune di Mappano

1. A seguito dell’istituzione del comune di Mappano (TO) la quota del Fondo di solidarietà comunale spettante per l’anno 2020 a tale ente locale è calcolata ridetermi- nando la quota del Fondo di solidarietà comunale spettan- te in base agli articoli 3 e 5 ai comuni di Caselle Torinese, Borgaro Torinese, Settimo Torinese e Leini.

2. La rideterminazione di cui al comma 1 è effettuata ripartendo tra il comune di Mappano ed i singoli comuni interessati la quota di Fondo per il 90 per cento sulla base dei dati della popolazione residente e per il 10 per cento in base all’estensione territoriale.

Art. 7.

Accantonamento per l’anno 2020

1. Per l’anno 2020 è costituito un accantonamento di euro 7.000.000,00 sul Fondo di solidarietà comunale.

2. L’accantonamento di cui al comma 1 è prioritaria- mente destinato alla compensazione del mancato recupe- ro a carico del comune di Sappada delle somme di cui agli allegati 1 e 2 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 marzo 2018.

3. L’accantonamento, al netto delle somme di cui al comma 2, è destinato a eventuali conguagli ai singoli co- muni derivanti da rettifiche dei valori ai fini del presente decreto. Le assegnazioni sono disposte con uno o più de- creti del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare sentita la Con- ferenza Stato-città ed autonomie locali.

4. La quota da imputare ai singoli comuni ai fini dell’ac-

cantonamento è calcolata per ciascun comune in modo

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5. Ai sensi dell’art. 1, comma 452, della legge n. 232 del 2016, le rettifiche di cui al comma 3 decorrono dall’anno 2020 e l’accantonamento di cui al comma 1, al netto delle somme di cui al comma 2, non utilizzato è destinato all’incremento dei contributi straordinari di cui all’art. 15, comma 3, del testo unico di cui al decreto legi- slativo 18 agosto 2000, n. 267.

Art. 8.

Determinazione della quota del Fondo di solidarietà per l’anno 2020 relativa ai singoli comuni

1. Per i singoli comuni delle regioni a statuto ordina- rio, della Regione siciliana e della Regione Sardegna, la somma algebrica del valore di cui all’allegato 2, colonna 5 e del valore di cui all’allegato 3, colonna 6, è riportata nell’allegato 4, colonna 1.

2. Il contributo di cui alla lett. d -ter ) del comma 449 dell’art. 1 della legge n. 232 del 2016 destinato, nel limite massimo di euro 5.500.000 annui ai comuni fino a 5.000 abitanti, è ripartito come riportato nell’allegato 4, colonna 2.

3. Gli importi risultanti per i singoli comuni in base ai commi 1 e 2 sono corretti in relazione all’accantona- mento di cui all’art. 7, i cui valori per singolo ente sono riportati nell’allegato 4, colonna 3.

4. Il risultato positivo della somma algebrica dei valori di cui all’allegato 4, colonne 1, 2 e 3 determina per i sin- goli comuni l’importo spettante per l’anno 2020 a titolo di Fondo di solidarietà comunale, riportato nell’allegato 4, colonna 4.

5. Il risultato negativo della somma algebrica dei va- lori di cui all’allegato 4, colonne 1, 2 e 3 determina per i singoli comuni un’ulteriore quota di imposta municipale propria di spettanza dei comuni dovuta per l’anno 2020 a titolo di alimentazione del Fondo di solidarietà comunale, il cui importo è riportato nell’allegato 4, colonna 5. In tal caso l’Agenzia delle entrate - Struttura di gestione versa ad apposito capitolo dell’entrata del bilancio dello Stato una quota dell’imposta municipale propria di spettanza dei singoli comuni pari al predetto importo.

6. Ove l’Agenzia delle entrate - Struttura di gestione non riesca a procedere, in tutto o in parte, ai recuperi di cui al comma 4, i comuni interessati sono tenuti a versa- re la somma residua direttamente all’entrata del bilancio dello Stato, dando comunicazione dell’adempimento al Ministero dell’interno. In caso di mancato versamento da parte del comune entro il 31 dicembre 2020 l’Agenzia delle entrate-Struttura di gestione provvede al recupero negli anni successivi a valere sui versamenti di entrata a qualunque titolo dovuti al comune.

Art. 9.

Compensazioni finanziarie per l’anno 2020 1. Per l’anno 2020 sugli importi a credito o a debi-

plicazione dell’art. 7, comma 31 -sexies , del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.

Art. 10.

Erogazioni di risorse per l’anno 2020

1. Per l’anno 2020, il Ministero dell’interno, Dire- zione Centrale della finanza locale, provvede a erogare a ciascun comune quanto attribuito a titolo di Fondo di solidarietà comunale in base all’art. 8, al netto delle de- trazioni di cui all’art. 9, in due rate da corrispondere entro i mesi di maggio e ottobre 2020, di cui la prima pari al 66 per cento, comunque nei limiti della disponibilità di cassa del capitolo 1365, relativo al Fondo di solidarietà comunale, iscritto nello stato di previsione del Ministero dell’interno.

Art. 11.

Operazioni da parte dell’Agenzia delle entrate 1. Per l’anno 2020 gli importi dovuti dai singoli co- muni, come indicati nell’allegato 1 e nell’allegato 4, colonna 5, o derivanti dall’applicazione dell’art. 9 sono comunicati dal Ministero dell’interno all’Agenzia delle entrate-Struttura di gestione, la quale provvede a tratte- nere le relative somme dall’imposta municipale propria riscossa tramite il sistema dei versamenti unitari, di cui all’art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241. La trattenuta da parte dell’Agenzia delle entrate-Struttura di gestione è effettuata in due rate di pari importo a valere sulle somme versate in relazione alle scadenze tributarie del 16 giugno e del 16 dicembre 2020. Gli importi re- cuperati dall’Agenzia delle entrate-Struttura di gestione sono versati ad appositi capitoli dell’entrata del bilancio dello Stato. Ai predetti importi si applica quanto previsto dall’art. 2 del presente decreto.

Il presente decreto verrà trasmesso alla Corte dei conti per la registrazione e sarà pubblicato nella Gazzetta Uffi- ciale della Repubblica italiana.

Roma, 28 marzo 2020

Il Presidente del Consiglio dei ministri C

ONTE

Il Ministro dell’economia e delle finanze G

UALTIERI

Il Ministro dell’interno L

AMORGESE

Registrato alla Corte dei conti il 28 marzo 2020

(6)

A

LLEGATO

1

K͘Ed KDhE WZKs͘

YƵŽƚĂ/͘D͘h͘ƉĞƌĂůŝŵĞŶƚĂƌĞ

&^ϮϬϮϬͲĂƌƚ͘Ϯ͕ĐŽŵŵĂϮ͕

͘W͘͘D͘

ϭ

ϭϬϭϬϬϮϬϬϭϬ Yh/dZD > ϭ͘ϬϮϬ͘ϬϬϵ͕ϲϮ

ϭϬϭϬϬϮϬϬϮϬ >Z>/'hZ > Ϯϴ͘ϮϵϮ͕ϬϬ

ϭϬϭϬϬϮϬϬϯϬ >^^EZ/ > ϰ͘ϳϮϮ͘ϴϬϭ͕ϳϮ

ϭϬϭϬϬϮϬϬϰϬ >&/EKEdd > ϰϮ͘ϱϬϯ͕ϵϰ

ϭϬϭϬϬϮϬϬϱϬ >/>K>> > ϲϲ͘ϳϮϯ͕ϰϴ

ϭϬϭϬϬϮϬϬϲϮ >>hs/KE/W/KsZ > ϭϬϮ͘ϬϴϬ͕ϱϮ

ϭϬϭϬϬϮϬϬϳϬ >ds/>>DKE&ZZdK > ϯϯ͘ϭϱϵ͕ϰϮ

ϭϬϭϬϬϮϬϬϴϬ >EK^Z/s/ > ϭϵ͘ϰϯϬ͕Ϭϭ

ϭϬϭϬϬϮϬϬϵϬ ZYhd^Z/s/ > ϯϬϬ͘ϳϳϬ͕ϱϱ

ϭϬϭϬϬϮϬϭϬϬ sK>^ > ϭϴ͘Ϯϰϴ͕ϵϮ

ϭϬϭϬϬϮϬϭϭϬ >K> > ϭϭϮ͘ϰϵϬ͕ϱϮ

ϭϬϭϬϬϮϬϭϮϬ ^>hK > ϭϬϵ͘ϳϯϰ͕ϳϵ

ϭϬϭϬϬϮϬϭϯϬ ^^/'EE > ϵϬ͘Ϯϱϰ͕ϵϲ

ϭϬϭϬϬϮϬϭϰϬ >&KZdDKE&ZZdK > Ϯϱ͘ϰϴϮ͕ϮϬ

ϭϬϭϬϬϮϬϭϱϬ Z'D^K > Ϯϵ͘ϬϲϬ͕Ϯϭ

ϭϬϭϬϬϮϬϭϲϬ ZEK/dKZdKE > ϲ͘ϯϬϭ͕Ϯϳ

ϭϬϭϬϬϮϬϭϳϬ /^d'EK > ϵϲ͘Ϯϰϰ͕ϴϮ

ϭϬϭϬϬϮϬϭϴϬ KZ',ddK/KZZ > ϭϮϬ͘ϲϱϳ͕ϭϴ

ϭϬϭϬϬϮϬϭϵϬ KZ'KZddK>^^EZ/EK > Ϯϱ͘ϱϵϮ͕ϲϮ

ϭϬϭϬϬϮϬϮϬϬ KZ'K^EDZd/EK > ϳϳ͘ϭϴϲ͕Ϯϵ

ϭϬϭϬϬϮϬϮϭϬ K^KDZE'K > ϭϳϭ͘ϬϯϬ͕ϵϳ

ϭϬϭϬϬϮϬϮϮϬ K^/K > ϳϬ͘Ϯϴϰ͕ϭϲ

ϭϬϭϬϬϮϬϮϯϬ KK> > Ϯϯ͘ϲϳϯ͕ϰϲ

ϭϬϭϬϬϮϬϮϰϬ Z/'EEK&Z^d > ϯϬ͘ϭϬϰ͕ϭϲ

ϭϬϭϬϬϮϬϮϱϬ >>>/'hZ > ϳϱ͘ϬϬϬ͕ϵϱ

ϭϬϭϬϬϮϬϮϲϬ D'EDKE&ZZdK > ϯϭ͘ϱϯϴ͕ϬϬ

ϭϬϭϬϬϮϬϮϳϬ D/EK > ϱϮ͘ϴϱϰ͕ϳϱ

ϭϬϭϬϬϮϬϮϴϬ Ed>hWK>/'hZ > ϱϯ͘Ϭϵϲ͕ϴϯ

ϭϬϭϬϬϮϬϮϵϬ WZ/dΖKZ > ϭϭϴ͘ϵϬϬ͕ϱϳ

ϭϬϭϬϬϮϬϯϬϬ ZKEZ^Z/s/ > ϰϰ͘ϴϭϵ͕ϰϴ

ϭϬϭϬϬϮϬϯϬϭ ZEd/EK > ϭϭ͘ϴϰϰ͕ϭϭ

ϭϬϭϬϬϮϬϯϭϬ ZEK > Ϯϵ͘ϴϳϲ͕ϲϲ

ϭϬϭϬϬϮϬϯϮϬ ZWEdK > ϲϰ͘ϱϳϱ͕ϵϲ

ϭϬϭϬϬϮϬϯϯϬ ZZ'>/'hZ > ϰϬ͘ϲϭϲ͕ϲϴ

ϭϬϭϬϬϮϬϯϰϬ ZZK^/K > Ϯϴ͘ϳϭϴ͕ϬϮ

ϭϬϭϬϬϮϬϯϱϬ ZdK^/K > ϱϲ͘ϲϲϵ͕ϴϱ

ϭϬϭϬϬϮϬϯϲϬ ^>ZD>>/ > ϱϬ͘ϱϭϰ͕ϳϬ

ϭϬϭϬϬϮϬϯϳϬ ^>''/KK/ZK > ϭϴ͘ϳϲϴ͕ϭϬ

ϭϬϭϬϬϮϬϯϴϬ ^>DKE&ZZdK > ϭ͘ϳϮϵ͘ϯϬϮ͕ϳϰ

ϭϬϭϬϬϮϬϯϵϬ ^>EKdK > ϲϮ͘Ϯϵϳ͕ϱϵ

ϭϬϭϬϬϮϬϰϬϬ ^^K > ϭϮ͘ϭϭϳ͕Ϭϭ

ϭϬϭϬϬϮϬϰϭϭ ^^EK^W/EK> > ϵϵ͘ϲϴϭ͕Ϭϲ

ϭϬϭϬϬϮϬϰϮϬ ^^/E > ϭϱϲ͘Ϯϭϯ͕ϰϲ

ϭϬϭϬϬϮϬϰϯϬ ^^/E>> > ϳϬ͘ϰϳϭ͕ϲϵ

ϭϬϭϬϬϮϬϰϰϬ ^d>>E/ > ϲ͘ϯϮϭ͕Ϯϴ

ϭϬϭϬϬϮϬϰϱϬ ^d>>Z'h/KKEK > ϭϴ͘ϲϱϬ͕ϬϮ

ϭϬϭϬϬϮϬϰϲϬ ^d>>KKZD/ > Ϯϰϵ͘ϮϴϬ͕ϭϯ

ϭϬϭϬϬϮϬϰϳϬ ^d>>ddKΖZZK > ϵ͘ϳϮϱ͕Ϯϳ

ϭϬϭϬϬϮϬϰϴϬ ^d>>ddKΖKZ > ϭϮϴ͘ϵϭϯ͕ϵϭ

ϭϬϭϬϬϮϬϰϵϬ ^d>>ddKDZ>/ > Ϯϳ͘Ϯϯϰ͕ϴϬ

ϭϬϭϬϬϮϬϱϬϬ ^d>>ddKDKE&ZZdK > ϰϵ͘ϰϰϯ͕ϳϳ

ϭϬϭϬϬϮϬϱϭϬ ^d>EhKsKKZD/ > ϰϱ͘ϲϮϴ͕ϭϭ

ϭϬϭϬϬϮϬϱϮϬ ^d>EhKsK^Z/s/ > ϯϮϵ͘ϳϵϵ͕ϲϲ

YhKd>>Ζ/DWK^dDhE//W>WZKWZ/ϮϬϮϬdZddEhd>>Ζ'E/>>

EdZd/KDhE/>>Z'/KE/^ddhdKKZ/EZ/K͕>>Z'/KE

^Z'E>>Z'/KE^//>/EWZ>/DEdZ/>&KEK/^K>/Z/dΖ

KDhE>ϮϬϮϬƌƚ͘Ϯ͕ĐŽŵŵĂϮ͕͘W͘͘D͘

(7)

ϭϬϭϬϬϮϬϱϮϭ ^d>^W/E > Ϯϰ͘ϲϭϵ͕Ϭϴ

ϭϬϭϬϬϮϬϱϯϬ sdKZ > ϭϳ͘ϲϰϱ͕ϲϴ

ϭϬϭϬϬϮϬϱϰϬ >>DKEd > Ϯϲ͘ϳϬϲ͕ϰϴ

ϭϬϭϬϬϮϬϱϱϬ Z^dK > Ϯϰ͘ϯϴϳ͕ϵϳ

ϭϬϭϬϬϮϬϱϲϬ ZZdK'Zh > ϭϮ͘ϯϵϲ͕Ϭϭ

ϭϬϭϬϬϮϬϱϳϬ ZZ/E > ϴϳ͘ϰϲϳ͕ϰϭ

ϭϬϭϬϬϮϬϱϴϬ KE/K>K > ϯϰ͘Ϯϭϰ͕ϮϬ

ϭϬϭϬϬϮϬϱϵϬ KEEK > ϯϱ͘ϰϭϭ͕Ϯϭ

ϭϬϭϬϬϮϬϲϬϬ K^ds^KsdK > ϭϯ͘ϱϬϮ͕Ϭϯ

ϭϬϭϬϬϮϬϲϭϬ ZDK>/EK > ϳϭ͘Ϯϳϯ͕ϲϳ

ϭϬϭϬϬϮϬϲϯϬ E/ > ϭϬ͘ϲϮϬ͕ϯϮ

ϭϬϭϬϬϮϬϲϰϬ ZE/ > ϭϰ͘ϰϮϰ͕Ϯϴ

ϭϬϭϬϬϮϬϲϱϬ &Z/hZKE > ϭϬϱ͘ϴϴϱ͕ϯϭ

ϭϬϭϬϬϮϬϲϲϬ &>/EK > ϭϭϭ͘ϰϵϰ͕ϰϭ

ϭϬϭϬϬϮϬϲϳϬ &ZKE>dK > Ϯϵ͘ϳϲϯ͕Ϭϯ

ϭϬϭϬϬϮϬϲϴϬ &ZEs/>>/^/K > Ϯϭ͘ϱϲϵ͕ϱϵ

ϭϬϭϬϬϮϬϲϵϬ &Z^ZK > ϭϳ͘ϱϰϱ͕ϳϳ

ϭϬϭϬϬϮϬϳϬϬ &Z^^/E>>KDKE&ZZdK > ϯϭ͘ϵϬϳ͕ϴϵ

ϭϬϭϬϬϮϬϳϭϬ &Z^^/EdKWK > ϭϬϮ͘ϲϲϭ͕ϲϭ

ϭϬϭϬϬϮϬϳϮϬ &Z^KEZ > ϯϲ͘ϰϵϴ͕ϳϵ

ϭϬϭϬϬϮϬϳϯϬ &Zh'ZK>K > ϭϭϬ͘ϭϱϭ͕ϳϮ

ϭϬϭϬϬϮϬϳϰϬ &h/E > ϭϮϲ͘ϲϲϯ͕Ϭϵ

ϭϬϭϬϬϮϬϳϱϬ '/EK > ϲϮ͘ϯϭϴ͕ϱϰ

ϭϬϭϬϬϮϬϳϲϬ 'D>ZK > ϰϲ͘ϯϮϴ͕ϳϵ

ϭϬϭϬϬϮϬϳϳϬ 'Z'E > ϱϭ͘ϯϲϯ͕ϵϵ

ϭϬϭϬϬϮϬϳϵϬ 's/ > Ϯϴϳ͘ϱϳϭ͕ϭϱ

ϭϬϭϬϬϮϬϴϬϬ '/ZK> > ϯϲ͘ϲϬϳ͕ϱϵ

ϭϬϭϬϬϮϬϴϭϬ 'ZD/^K > Ϯϭ͘ϵϰϭ͕ϵϭ

ϭϬϭϬϬϮϬϴϮϬ 'ZK'EZK > Ϯϰ͘ϱϵϲ͕ϴϲ

ϭϬϭϬϬϮϬϴϯϬ 'ZKEKE > ϯϭ͘Ϯϱϳ͕ϯϵ

ϭϬϭϬϬϮϬϴϰϬ 'hKZ > ϭϵ͘Ϭϱϭ͕ϳϵ

ϭϬϭϬϬϮϬϴϱϬ /^K>^EdΖEdKE/K > ϲϬ͘ϵϲϯ͕ϴϱ

ϭϬϭϬϬϮϬϴϲϬ >ZD > ϳϭ͘ϱϵϲ͕ϳϴ

ϭϬϭϬϬϮϬϴϳϱ >hhZKDKE&ZZdK > ϴϮ͘ϰϭϮ͕ϯϳ

ϭϬϭϬϬϮϬϴϴϬ D>s//EK > ϳ͘ϲϭϵ͕ϯϮ

ϭϬϭϬϬϮϬϴϵϬ D^/K > ϴϵ͘ϲϲϮ͕ϳϲ

ϭϬϭϬϬϮϬϵϬϬ D>K > ϳϮ͘ϵϮϴ͕ϭϵ

ϭϬϭϬϬϮϬϵϭϬ DZE > ϭϬ͘ϰϳϯ͕ϮϬ

ϭϬϭϬϬϮϬϵϮϬ D/Z>>KDKE&ZZdK > ϳϱ͘ϳϳϬ͕ϳϵ

ϭϬϭϬϬϮϬϵϯϬ DK>Z > ϭϬϳ͘ϮϭϮ͕ϵϳ

ϭϬϭϬϬϮϬϵϰϬ DK>/EK/dKZd/ > ϯϯ͘ϯϮϬ͕Ϯϵ

ϭϬϭϬϬϮϬϵϱϬ DKD>>KDKE&ZZdK > ϰϯ͘ϳϵϮ͕ϭϯ

ϭϬϭϬϬϮϬϵϲϬ DKDWZKE > ϭϮ͘ϱϳϬ͕ϳϰ

ϭϬϭϬϬϮϬϵϳϬ DKE^d/EK > ϮϬ͘Ϭϭϰ͕ϭϱ

ϭϬϭϬϬϮϬϵϴϬ DKE'/Z/EK>/'hZ > Ϯϰ͘ϲϬϭ͕ϴϴ

ϭϬϭϬϬϮϬϵϵϬ DKE>> > ϯϬ͘Ϯϭϭ͕ϳϳ

ϭϬϭϬϬϮϭϬϬϬ DKEdhdK > ϮϬ͘ϴϵϮ͕ϯϵ

ϭϬϭϬϬϮϭϬϭϬ DKEd>K > ϭϱ͘ϵϮϴ͕ϴϵ

ϭϬϭϬϬϮϭϬϮϬ DKEd>KKZD/ > ϰϱ͘ϳϰϲ͕ϲϲ

ϭϬϭϬϬϮϭϬϮϭ DKEd^d>>K > ϭϴ͘ϮϲϮ͕ϯϮ

ϭϬϭϬϬϮϭϬϯϬ DKEd,/ZKΖYh/ > Ϯϱ͘ϱϵϮ͕ϰϰ

ϭϬϭϬϬϮϭϬϰϬ DKEd'/KK > ϭϰ͘ϱϳϮ͕ϰϰ

ϭϬϭϬϬϮϭϬϱϬ DKEdDZ/EK > Ϯϰ͘ϱϱϲ͕ϱϲ

ϭϬϭϬϬϮϭϬϲϬ DKZEK^h>WK > ϭϬϭ͘ϴϳϮ͕ϴϭ

ϭϬϭϬϬϮϭϬϳϬ DKZ>>K > ϰϮ͘ϴϲϯ͕ϯϳ

ϭϬϭϬϬϮϭϬϴϬ DKZE^ > ϱϯ͘Ϭϭϳ͕ϰϰ

ϭϬϭϬϬϮϭϬϵϬ DKZ^^K > ϰϯ͘ϰϵϰ͕ϰϵ

ϭϬϭϬϬϮϭϭϬϬ DhZ/^E'K > ϭϬϮ͘ϵϳϲ͕Ϭϰ

ϭϬϭϬϬϮϭϭϭϬ EKs/>/'hZ > ϭ͘ϱϲϱ͘ϴϳϱ͕ϬϬ

ϭϬϭϬϬϮϭϭϮϬ K/D/EK > ϭϬϰ͘ϴϭϭ͕ϬϬ

ϭϬϭϬϬϮϭϭϯϬ K>E'K'ZE > Ϯϳ͘ϳϲϵ͕ϰϭ

ϭϬϭϬϬϮϭϭϰϬ K>E'KW/K>K > ϭϮ͘ϯϰϵ͕ϵϳ

ϭϬϭϬϬϮϭϭϱϬ K>/sK> > ϭϮ͘ϰϲϵ͕ϱϰ

ϭϬϭϬϬϮϭϭϲϬ KZ^ZKZD/ > ϯϰ͘ϴϲϲ͕ϲϴ

ϭϬϭϬϬϮϭϭϳϬ Kdd/'>/K > ϰϴ͘Ϯϵϭ͕ϲϱ

ϭϬϭϬϬϮϭϭϴϬ Ks > ϲϮϰ͘ϱϮϳ͕ϭϯ

ϭϬϭϬϬϮϭϭϵϬ Ks/'>/K > ϵϳ͘ϯϲϱ͕ϲϯ

(8)

ϭϬϭϬϬϮϭϮϬϬ KEKDKE&ZZdK > ϱϴ͘ϵϭϬ͕ϰϴ

ϭϬϭϬϬϮϭϮϭϬ WZE > ϭϬ͘ϳϱϬ͕ϲϰ

ϭϬϭϬϬϮϭϮϮϬ WZdK > ϰϳ͘ϲϭϬ͕ϯϭ

ϭϬϭϬϬϮϭϮϯϬ WZK/>/'hZ > ϱϲ͘ϱϵϬ͕ϲϭ

ϭϬϭϬϬϮϭϮϰϬ W^dhZE > ϱϬ͘ϰϳϵ͕ϲϭ

ϭϬϭϬϬϮϭϮϱϬ WddK/s>E > ϲϬ͘ϯϱϳ͕ϯϬ

ϭϬϭϬϬϮϭϮϲϬ W/dZDZ/ > ϯϲ͘ϭϴϯ͕ϱϮ

ϭϬϭϬϬϮϭϮϴϬ WKDZKDKE&ZZdK > ϰϮ͘ϯϰϵ͕ϭϴ

ϭϬϭϬϬϮϭϮϵϬ WKEdhZKE > ϮϬϬ͘ϭϭϯ͕ϵϱ

ϭϬϭϬϬϮϭϯϬϬ WKEd^dhZ > ϳϬ͘ϮϴϬ͕ϭϵ

ϭϬϭϬϬϮϭϯϭϬ WKEd/ > ϰϮ͘ϱϱϲ͕ϭϬ

ϭϬϭϬϬϮϭϯϮϬ WKEEKDKE&ZZdK > Ϯϲ͘ϴϱϬ͕ϲϴ

ϭϬϭϬϬϮϭϯϯϬ WKEKE > ϭϵϰ͘ϰϰϬ͕ϵϬ

ϭϬϭϬϬϮϭϯϰϬ WKK>'ZKWWK > ϮϮ͘ϯϰϰ͕ϲϮ

ϭϬϭϬϬϮϭϯϱϬ WKK>K&KZD/'ZK > Ϯϰϵ͘ϴϰϭ͕Ϯϴ

ϭϬϭϬϬϮϭϯϲϬ WZ^K > ϯϰ͘ϳϮϲ͕ϱϵ

ϭϬϭϬϬϮϭϯϳϬ WZK^ > ϭϮϮ͘ϰϱϳ͕ϰϵ

ϭϬϭϬϬϮϭϯϴϬ YhZ'EEdK > ϭϭϬ͘ϱϵϵ͕ϲϱ

ϭϬϭϬϬϮϭϯϵϬ YhddKZ/K > ϴϵ͘ϳϬϬ͕Ϭϰ

ϭϬϭϬϬϮϭϰϬϬ Z/>KE > ϱϱ͘ϰϭϮ͕Ϭϳ

ϭϬϭϬϬϮϭϰϭϬ Z/s>dKZD/ > ϴϯ͘ϳϮϭ͕ϲϭ

ϭϬϭϬϬϮϭϰϮϬ Z/sZKE > ϮϬ͘ϵϴϱ͕ϭϴ

ϭϬϭϬϬϮϭϰϯϬ ZK&KZd>/'hZ > ϭϱ͘ϱϱϭ͕ϰϯ

ϭϬϭϬϬϮϭϰϰϬ ZK'Z/D> > ϲϵ͘ϴϱϯ͕ϳϳ

ϭϬϭϬϬϮϭϰϱϬ ZK,dd>/'hZ > ϭϲ͘ϰϴϯ͕ϭϵ

ϭϬϭϬϬϮϭϰϲϬ ZK^/'EEKDKE&ZZdK > ϭϬϰ͘Ϭϱϵ͕ϭϰ

ϭϬϭϬϬϮϭϰϳϬ ^>DKE&ZZdK > Ϯϵ͘Ϭϴϭ͕ϵϯ

ϭϬϭϬϬϮϭϰϴϬ ^> > ϮϲϬ͘ϲϮϲ͕ϱϯ

ϭϬϭϬϬϮϭϰϵϬ ^EZ/^dK&KZK > Ϯϵ͘ϴϬϵ͕ϳϱ

ϭϬϭϬϬϮϭϱϬϬ ^E'/KZ'/KDKE&ZZdK > ϲϮ͘ϯϮϳ͕ϳϴ

ϭϬϭϬϬϮϭϱϭϬ ^E^>sdKZDKE&ZZdK > ϮϭϮ͘ϯϮϴ͕ϵϯ

ϭϬϭϬϬϮϭϱϮϬ ^E^^d/EKhZKE > ϰϯ͘ϬϬϰ͕ϮϬ

ϭϬϭϬϬϮϭϱϯϬ ^EdΖ'd&K^^/>/ > ϮϬ͘ϲϵϴ͕ϱϲ

ϭϬϭϬϬϮϭϱϰϬ ^Z/'>/EK > Ϯϰ͘ϴϮϰ͕ϴϯ

ϭϬϭϬϬϮϭϱϱϬ ^ZEK > ϰϯ͘Ϯϭϵ͕ϲϬ

ϭϬϭϬϬϮϭϱϲϬ ^ZZ>hE'/Z > ϯϳ͘ϳϵϰ͕ϵϬ

ϭϬϭϬϬϮϭϱϳϬ ^ZZs>>^Z/s/ > ϰϭϮ͘ϳϵϴ͕ϭϮ

ϭϬϭϬϬϮϭϱϴϬ ^/K > ϴϭ͘ϴϮϬ͕ϯϰ

ϭϬϭϬϬϮϭϱϵϬ ^/>sEKΖKZ > ϵϲ͘ϱϭϰ͕ϴϰ

ϭϬϭϬϬϮϭϲϬϬ ^K>ZK > ϵϰ͘Ϭϲϯ͕ϭϯ

ϭϬϭϬϬϮϭϲϭϬ ^K>KE',>>K > ϭϰ͘ϲϰϵ͕ϲϴ

ϭϬϭϬϬϮϭϲϮϬ ^W/'EKDKE&ZZdK > ϲϰ͘ϱϱϯ͕ϳϴ

ϭϬϭϬϬϮϭϲϯϬ ^W/EdK^Z/s/ > ϭϵ͘Ϭϲϯ͕ϭϴ

ϭϬϭϬϬϮϭϲϰϬ ^dEK > ϴϱ͘ϲϰϳ͕ϱϮ

ϭϬϭϬϬϮϭϲϱϬ ^dZs/ > ϭϬϵ͘ϲϬϵ͕ϲϬ

ϭϬϭϬϬϮϭϲϲϬ d'>/K>KDKE&ZZdK > ϭϬϯ͘ϮϭϮ͕ϵϭ

ϭϬϭϬϬϮϭϲϳϬ d^^ZK>K > ϯϭ͘ϲϳϱ͕ϱϰ

ϭϬϭϬϬϮϭϲϴϬ dZZh''/ > ϰϮ͘ϯϯϰ͕ϲϯ

ϭϬϭϬϬϮϭϲϵϬ dZK > ϯϲ͘ϭϬϴ͕Ϭϴ

ϭϬϭϬϬϮϭϳϬϬ d//EdK > ϳϮ͘ϲϯϳ͕ϯϳ

ϭϬϭϬϬϮϭϳϭϬ dKZdKE > ϭ͘ϲϮϴ͘Ϯϰϲ͕Ϯϰ

ϭϬϭϬϬϮϭϳϮϬ dZs/>> > ϭϵ͘ϱϭϴ͕ϲϭ

ϭϬϭϬϬϮϭϳϯϬ dZ/^K/K > ϰϳ͘ϲϱϴ͕ϴϳ

ϭϬϭϬϬϮϭϳϰϬ s>E > ϭ͘ϰϱϱ͘ϳϯϯ͕ϱϳ

ϭϬϭϬϬϮϭϳϱϬ s>D > ϰϳ͘ϳϭϯ͕ϲϮ

ϭϬϭϬϬϮϭϳϲϬ s/'E>DKE&ZZdK > ϭϬϯ͘ϱϴϰ͕ϳϲ

ϭϬϭϬϬϮϭϳϳϬ s/'EK>KZZ > ϭϬϮ͘ϰϵϵ͕ϳϵ

ϭϬϭϬϬϮϭϳϴϬ s/'hK>K > ϭϰϰ͘ϴϬϮ͕ϲϮ

ϭϬϭϬϬϮϭϳϵϬ s/>>d/ > ϯϱ͘Ϯϲϵ͕ϯϳ

ϭϬϭϬϬϮϭϴϬϬ s/>>>sZE/ > ϯϴ͘ϯϬϲ͕ϯϳ

ϭϬϭϬϬϮϭϴϭϬ s/>>D/ZK'>/K > ϭϳ͘Ϭϯϵ͕Ϭϳ

ϭϬϭϬϬϮϭϴϮϬ s/>>EKsDKE&ZZdK > ϭϬϮ͘ϭϬϴ͕ϰϲ

ϭϬϭϬϬϮϭϴϯϬ s/>>ZKD'EEK > Ϯϲ͘ϲϵϵ͕ϱϭ

ϭϬϭϬϬϮϭϴϰϬ s/^KE > ϲϵ͘Ϭϰϰ͕ϰϴ

ϭϬϭϬϬϮϭϴϱϬ sK>WK > ϳϭ͘ϴϲϵ͕ϰϰ

ϭϬϭϬϬϮϭϴϲϬ sK>W'>/EK > ϭϳ͘ϳϵϲ͕ϯϬ

ϭϬϭϬϬϮϭϴϳϬ sK>d''/K > ϵϯ͘ϱϮϭ͕ϬϮ

(9)

ϭϬϭϬϬϳϬϬϭϬ '>/EKdZD d ϵϬ͘ϲϬϱ͕ϭϳ

ϭϬϭϬϬϳϬϬϮϬ >h'EEK d ϮϮ͘ϴϴϵ͕ϴϳ

ϭϬϭϬϬϳϬϬϯϬ Ed/'EEK d ϰϱ͘ϱϵϳ͕ϱϳ

ϭϬϭϬϬϳϬϬϰϬ ZDE'K d Ϯϰ͘ϱϴϳ͕ϬϮ

ϭϬϭϬϬϳϬϬϱϬ ^d/ d ϯ͘Ϭϲϯ͘ϱϴϬ͕ϱϬ

ϭϬϭϬϬϳϬϬϲϬ EKΖ^d/ d ϭϲ͘ϭϱϵ͕ϯϰ

ϭϬϭϬϬϳϬϬϳϬ >/,/Z/Ζ^d/ d ϯϰ͘ϳϲϮ͕ϯϬ

ϭϬϭϬϬϳϬϬϴϬ >s'>/K d Ϯϭ͘ϯϯϯ͕ϭϱ

ϭϬϭϬϬϳϬϬϵϬ ZEK/^EW/dZK d ϭϱ͘ϳϲϭ͕ϳϴ

ϭϬϭϬϬϳϬϭϬϬ ZhEK d ϭϴ͘ϮϮϲ͕ϳϳ

ϭϬϭϬϬϳϬϭϭϬ h/K d ϯϭ͘ϳϰϵ͕Ϯϳ

ϭϬϭϬϬϳϬϭϮϬ hdd/'>/ZΖ^d/ d ϳϳ͘ϰϳϰ͕ϵϰ

ϭϬϭϬϬϳϬϭϯϬ >DEZE d ϭϬϴ͘ϵϬϬ͕ϰϬ

ϭϬϭϬϬϳϬϭϰϬ >>/EK d ϲϵ͘ϳϯϮ͕ϴϮ

ϭϬϭϬϬϳϬϭϱϬ >K^^K d ϴϮ͘ϱϯϱ͕ϴϬ

ϭϬϭϬϬϳϬϭϲϬ DZEK^^K d ϭϲ͘ϬϰϮ͕ϱϳ

ϭϬϭϬϬϳϬϭϳϬ E>>/ d ϰϵϭ͘ϭϬϰ͕ϯϯ

ϭϬϭϬϬϳϬϭϴϬ EdZE d Ϯϯ͘ϯϰϯ͕ϯϱ

ϭϬϭϬϬϳϬϭϵϬ WZ/'>/K d ϴ͘ϯϰϬ͕ϲϮ

ϭϬϭϬϬϳϬϮϬϬ ^KZK d ϯϵ͘ϯϵϳ͕ϮϮ

ϭϬϭϬϬϳϬϮϭϬ ^^/E^K d ϭϳ͘ϵϯϰ͕ϯϳ

ϭϬϭϬϬϳϬϮϮϬ ^d'EK>>>>E d ϭϱϴ͘ϭϵϳ͕ϲϳ

ϭϬϭϬϬϳϬϮϯϬ ^d'EK>DKE&ZZdK d ϱϮ͘ϭϬϬ͕ϮϮ

ϭϬϭϬϬϳϬϮϰϬ ^d>K'>/KE d ϮϮ͘ϭϵϯ͕Ϭϴ

ϭϬϭϬϬϳϬϮϱϬ ^d>>Ζ>&ZK d ϴϬ͘ϱϱϵ͕ϱϳ

ϭϬϭϬϬϳϬϮϲϬ ^d>>ZK d ϲ͘ϱϴϵ͕ϰϱ

ϭϬϭϬϬϳϬϮϳϬ ^d>>ddKDK>/E d ϭϬ͘ϭϭϭ͕Ϭϲ

ϭϬϭϬϬϳϬϮϴϬ ^d>>K/EEKE d ϲϳ͘Ϭϰϱ͕ϯϲ

ϭϬϭϬϬϳϬϮϵϬ ^d>EhKsK>K d Ϯϱ͘ϱϱϬ͕ϵϴ

ϭϬϭϬϬϳϬϯϬϬ ^d>EhKsK> d ϰϬ͘ϱϴϬ͕ϵϯ

ϭϬϭϬϬϳϬϯϭϬ ^d>EhKsKKEK^K d ϭϬϬ͘ϱϬϯ͕ϯϵ

ϭϬϭϬϬϳϬϯϮϬ ^d>ZK,ZK d ϮϬ͘ϰϵϳ͕ϭϲ

ϭϬϭϬϬϳϬϯϯϬ >>ZE'K d Ϯϰ͘ϳϳϲ͕ϭϳ

ϭϬϭϬϬϳϬϯϰϬ >>EKDKEK d ϮϬ͘ϲϵϵ͕ϴϵ

ϭϬϭϬϬϳϬϯϱϬ ZZdKΖ^d/ d ϲ͘ϲϲϳ͕ϭϱ

ϭϬϭϬϬϳϬϯϲϬ ZZKdEZK d Ϯϱ͘ϵϰϳ͕ϯϮ

ϭϬϭϬϬϳϬϯϳϬ ^^K> d ϭϱ͘ϳϴϳ͕ϭϱ

ϭϬϭϬϬϳϬϯϴϬ ,/h^EKΖ^d/ d ϴ͘ϵϰϱ͕ϴϱ

ϭϬϭϬϬϳϬϯϵϬ /E'>/K d ϵ͘ϯϯϴ͕ϰϱ

ϭϬϭϬϬϳϬϰϬϬ /^dZEΖ^d/ d ϯϴ͘ϳϱϯ͕ϱϬ

ϭϬϭϬϬϳϬϰϭϬ KK>K d ϭϳ͘Ϭϳϭ͕Ϯϴ

ϭϬϭϬϬϳϬϰϮϬ KKEdK d ϱϮ͘ϱϵϰ͕Ϭϲ

ϭϬϭϬϬϳϬϰϰϬ KZ^/KE d ϳ͘Ϯϰϭ͕ϰϵ

ϭϬϭϬϬϳϬϰϱϬ KZdEKE d ϳ͘ϰϵϵ͕ϴϯ

ϭϬϭϬϬϳϬϰϲϬ KZdE d ϴ͘ϳϮϬ͕ϰϬ

ϭϬϭϬϬϳϬϰϳϬ KZdKE d ϭϵ͘ϲϵϵ͕Ϭϱ

ϭϬϭϬϬϳϬϰϴϬ KZd/'>/KE d ϭϲ͘Ϭϳϴ͕ϲϳ

ϭϬϭϬϬϳϬϰϵϬ K^^KDZdK d ϭϱ͘ϲϭϰ͕ϰϯ

ϭϬϭϬϬϳϬϱϬϬ K^d/'>/K>Ζ^d/ d Ϯϵϳ͘ϵϰϭ͕ϳϭ

ϭϬϭϬϬϳϬϱϭϬ hE/K d ϭϮ͘ϳϬϲ͕Ϯϵ

ϭϬϭϬϬϳϬϱϮϬ h^/EK^ED/,> d ϰϮ͘ϭϳϱ͕Ϭϲ

ϭϬϭϬϬϳϬϱϯϬ &ZZZ d ϱϭ͘ϴϳϰ͕ϲϬ

ϭϬϭϬϬϳϬϱϰϬ &KEdE/> d ϯϬ͘ϱϱϵ͕ϵϮ

ϭϬϭϬϬϳϬϱϱϬ &Z/EK d Ϯϴ͘ϴϲϭ͕ϵϯ

ϭϬϭϬϬϳϬϱϲϬ 'ZE d Ϯϴ͘ϯϭϮ͕ϵϬ

ϭϬϭϬϬϳϬϱϳϬ 'ZEKK'>/K d ϯϵ͘ϳϮϱ͕ϭϳ

ϭϬϭϬϬϳϬϱϴϬ /E/^^W/EK d ϵϮ͘ϬϴϬ͕ϯϱ

ϭϬϭϬϬϳϬϱϵϬ /^K>Ζ^d/ d ϴϱ͘ϴϮϭ͕ϱϰ

ϭϬϭϬϬϳϬϲϬϬ >KK>K d ϭϬ͘Ϭϯϯ͕ϯϴ

ϭϬϭϬϬϳϬϲϭϬ DZEE d ϭϳ͘ϱϭϮ͕ϳϭ

ϭϬϭϬϬϳϬϲϮϬ DZddK d ϭϬ͘ϴϰϴ͕ϳϮ

ϭϬϭϬϬϳϬϲϯϬ DK^ d Ϯϭ͘ϭϳϯ͕ϰϳ

ϭϬϭϬϬϳϬϲϰϬ DKD>KE d ϵ͘ϴϯϭ͕ϯϱ

ϭϬϭϬϬϳϬϲϱϬ DKDZhK d ϳϴ͘Ϭϱϲ͕ϱϭ

ϭϬϭϬϬϳϬϲϲϬ DKDZ>>/ d ϭϬϮ͘ϯϰϰ͕ϯϵ

ϭϬϭϬϬϳϬϲϳϬ DKE> d Ϯϱ͘ϭϭϱ͕ϳϮ

ϭϬϭϬϬϳϬϲϴϬ DKE^dZKKZD/ d ϰϳ͘ϰϲϮ͕ϯϱ

(10)

ϭϬϭϬϬϳϬϲϵϬ DKE>sK d ϭϰϳ͘Ϯϴϰ͕ϬϬ

ϭϬϭϬϬϳϬϳϬϬ DKEhKdKZ/E^ d Ϯϴ͘ϯϳϯ͕ϰϯ

ϭϬϭϬϬϳϬϳϭϬ DKE'Z/EK d ϯϰ͘ϮϯϬ͕ϲϳ

ϭϬϭϬϬϳϬϳϮϬ DKEdKE d ϭϬ͘ϲϮϵ͕ϵϲ

ϭϬϭϬϬϳϬϳϯϬ DKEd&/ d ϯϳ͘ϲϱϰ͕Ϭϲ

ϭϬϭϬϬϳϬϳϰϬ DKEd>K^ZDW/ d Ϯϴ͘ϲϭϴ͕ϳϴ

ϭϬϭϬϬϳϬϳϱϬ DKEd,/ZKΖ^d/ d ϰϲ͘Ϯϱϱ͕ϲϰ

ϭϬϭϬϬϳϬϳϲϬ DKEd'ZK^^KΖ^d/ d ϭϭϬ͘ϳϴϯ͕ϯϵ

ϭϬϭϬϬϳϬϳϳϬ DKEdD'EK d ϲϬ͘ϬϲϮ͕ϰϱ

ϭϬϭϬϬϳϬϳϴϭ DKEd/'>/KDKE&ZZdK d ϳϴ͘Ϯϰϳ͕ϯϯ

ϭϬϭϬϬϳϬϳϵϬ DKZE^E'K d ϲ͘ϱϲϵ͕ϰϳ

ϭϬϭϬϬϳϬϴϬϬ E/DKE&ZZdK d ϰϯϱ͘ϳϬϮ͕ϯϬ

ϭϬϭϬϬϳϬϴϭϬ K>DK'Ed/> d ϯ͘ϳϭϱ͕Ϯϵ

ϭϬϭϬϬϳϬϴϮϬ W^^ZEKDZDKZ/dK d ϮϮ͘ϳϵϵ͕ϯϲ

ϭϬϭϬϬϳϬϴϯϬ WEE'K d ϯϲ͘ϵϵϭ͕ϳϭ

ϭϬϭϬϬϳϬϴϰϬ W/ d ϭϱ͘ϳϭϯ͕ϯϲ

ϭϬϭϬϬϳϬϴϱϬ W/EKΖ^d/ d ϵ͘Ϭϳϲ͕ϰϱ

ϭϬϭϬϬϳϬϴϲϬ W/KsΖD^^/ d ϭϵ͘ϰϭϰ͕ϱϴ

ϭϬϭϬϬϳϬϴϳϬ WKZdKDZK d ϲϳ͘Ϯϴϭ͕ϰϬ

ϭϬϭϬϬϳϬϴϴϬ YhZEd/ d ϭϬ͘ϭϮϬ͕ϴϳ

ϭϬϭϬϬϳϬϴϵϬ Z&ZEKZ d ϲϯ͘ϭϴϱ͕ϲϰ

ϭϬϭϬϬϳϬϵϬϬ Zs/'>/^KΖ^d/ d ϯϬ͘ϵϱϳ͕Ϭϳ

ϭϬϭϬϬϳϬϵϭϬ ZKddK d ϭϬ͘ϮϭϬ͕ϮϮ

ϭϬϭϬϬϳϬϵϮϬ ZK>> d ϭϳ͘ϭϭϰ͕ϴϴ

ϭϬϭϬϬϳϬϵϯϬ ZKΖZK d ϯϯ͘ϯϭϱ͕ϴϰ

ϭϬϭϬϬϳϬϵϰϬ ZKsZEK d ϮϬ͘ϬϮϰ͕ϵϱ

ϭϬϭϬϬϳϬϵϱϬ ZK,ddW>& d ϳ͘ϱϳϯ͕ϵϴ

ϭϬϭϬϬϳϬϵϲϬ ZK,dddEZK d ϲϱ͘ϴϳϭ͕ϵϵ

ϭϬϭϬϬϳϬϵϳϬ ^ED/EKΖ^d/ d ϯϬϴ͘ϮϲϮ͕ϯϱ

ϭϬϭϬϬϳϬϵϴϬ ^E'/KZ'/K^ZDW/ d ϯ͘ϲϲϭ͕ϱϰ

ϭϬϭϬϬϳϬϵϵϬ ^EDZd/EK>&/Z/ d ϯϳ͘ϳϲϴ͕Ϯϱ

ϭϬϭϬϬϳϭϬϬϬ ^EDZEKK>/sdK d ϰϴ͘ϵϯϵ͕ϳϴ

ϭϬϭϬϬϳϭϬϭϬ ^EWK>K^K>Z/dK d Ϯϵ͘ϱϲϴ͕ϳϱ

ϭϬϭϬϬϳϭϬϯϬ ^hZK>E'K d ϯϯ͘ϭϳϲ͕ϲϰ

ϭϬϭϬϬϳϭϬϰϬ ^ZK> d ϰ͘ϲϭϭ͕Ϭϳ

ϭϬϭϬϬϳϭϬϱϬ ^^^D d ϴ͘ϲϲϬ͕ϵϱ

ϭϬϭϬϬϳϭϬϲϬ ^dd/D d Ϯϰ͘Ϭϰϭ͕ϯϱ

ϭϬϭϬϬϳϭϬϳϬ ^K'>/K d ϴ͘ϲϭϯ͕ϯϴ

ϭϬϭϬϬϳϭϬϴϬ d/'>/K> d ϰϴ͘ϴϮϱ͕ϲϮ

ϭϬϭϬϬϳϭϬϵϬ dKEK d ϰϮ͘ϵϬϴ͕ϲϵ

ϭϬϭϬϬϳϭϭϬϬ dKEE'K d ϳ͘Ϯϴϳ͕ϰϱ

ϭϬϭϬϬϳϭϭϭϬ s'>/K^ZZ d ϭϳ͘Ϯϵϵ͕ϰϮ

ϭϬϭϬϬϳϭϭϮϬ s>&EZ d ϴϱ͘ϭϱϴ͕ϰϮ

ϭϬϭϬϬϳϭϭϯϬ s^/D d Ϯϴ͘Ϯϯϯ͕Ϯϭ

ϭϬϭϬϬϳϭϭϰϬ s/> d ϵ͘Ϭϴϱ͕ϴϱ

ϭϬϭϬϬϳϭϭϱϬ s/Z/'/ d ϯϱ͘ϲϰϮ͕Ϭϲ

ϭϬϭϬϬϳϭϭϲϬ s/'>/EKΖ^d/ d ϯϰ͘ϰϰϭ͕ϭϳ

ϭϬϭϬϬϳϭϭϳϬ s/>>&ZEΖ^d/ d ϳϲ͘ϬϳϬ͕ϯϱ

ϭϬϭϬϬϳϭϭϴϬ s/>>EKsΖ^d/ d Ϯϭϵ͘ϵϱϰ͕ϯϰ

ϭϬϭϬϬϳϭϭϵϬ s/>>^E^KEK d ϭϲ͘Ϯϵϯ͕ϵϬ

ϭϬϭϬϬϳϭϮϬϬ s/E,/K d ϯϰ͘ϲϯϭ͕ϯϳ

ϭϬϭϬϮϳϬϬϭϬ '>/K E Ϯϯ͘ϴϳϰ͕ϳϬ

ϭϬϭϬϮϳϬϬϮϬ /^KE E ϭϯ͘ϰϬϱ͕ϰϲ

ϭϬϭϬϮϳϬϬϯϬ > E ϭ͘ϴϰϴ͘ϭϰϰ͕ϵϳ

ϭϬϭϬϮϳϬϬϰϬ >ZddK>>dKZZ E ϱ͘ϲϱϵ͕ϴϳ

ϭϬϭϬϮϳϬϬϱϬ >dK E ϲ͘ϰϱϮ͕ϰϬ

ϭϬϭϬϮϳϬϬϲϬ Z'EdZ E ϱϰ͘Ϯϳϭ͕ϯϭ

ϭϬϭϬϮϳϬϬϳϬ Z'h>>K E ϲ͘ϭϳϴ͕ϰϵ

ϭϬϭϬϮϳϬϬϴϬ 'E^K E ϰϭ͘ϮϲϮ͕Ϭϰ

ϭϬϭϬϮϳϬϬϵϬ 'EK>KW/DKEd E ϮϳϮ͘ϴϯϳ͕ϬϬ

ϭϬϭϬϮϳϬϭϬϬ >/^^ZKΖ> E ϯϮ͘Ϭϯϱ͕Ϯϴ

ϭϬϭϬϮϳϬϭϭϬ ZZ^K E ϰϰ͘ϳϭϴ͕ϳϬ

ϭϬϭϬϮϳϬϭϮϬ Z' E ϯϯϴ͘ϲϲϵ͕Ϭϳ

ϭϬϭϬϮϳϬϭϯϬ ZK>K E ϰϴ͘ϰϯϴ͕ϲϰ

ϭϬϭϬϮϳϬϭϰϬ ^d/DKEKs/Ζ E Ϯϭ͘ϲϲϳ͕ϯϳ

ϭϬϭϬϮϳϬϭϱϬ dd/&K>>K E ϭϬ͘ϭϰϭ͕ϱϴ

ϭϬϭϬϮϳϬϭϲϬ /Edd E ϭϯϬ͘Ϭϭϲ͕ϭϯ

(11)

ϭϬϭϬϮϳϬϭϳϬ >>/EK E ϱ͘ϮϮϭ͕ϮϮ

ϭϬϭϬϮϳϬϭϴϬ >sZ>E', E ϭϭ͘ϯϬϬ͕ϲϲ

ϭϬϭϬϮϳϬϭϵϬ Es'/EE E ϭϴϴ͘ϭϮϳ͕ϱϭ

ϭϬϭϬϮϳϬϮϬϬ Es>>K E ϭϭ͘ϱϳϱ͕ϯϱ

ϭϬϭϬϮϳϬϮϭϬ Z'K>K E ϯ͘ϱϲϬ͕Ϭϲ

ϭϬϭϬϮϳϬϮϮϬ ZEK E ϵϴ͘ϴϰϲ͕ϲϵ

ϭϬϭϬϮϳϬϮϯϬ KEs//EK E ϱ͘ϳϱϮ͕ϴϲ

ϭϬϭϬϮϳϬϮϰϬ KZ'KD> E ϵ͘ϲϭϱ͕ϲϯ

ϭϬϭϬϮϳϬϮϱϬ KZ'K^E>DK E ϲϬϮ͘ϲϮϳ͕Ϭϭ

ϭϬϭϬϮϳϬϮϲϬ K^/ E ϲ͘ϰϵϱ͕ϲϲ

ϭϬϭϬϮϳϬϮϳϬ K^^K>^K E ϱϮ͘ϯϵϵ͕ϯϬ

ϭϬϭϬϮϳϬϮϴϬ Ks^ E ϯϵϯ͘Ϯϳϳ͕ϱϰ

ϭϬϭϬϮϳϬϮϵϬ Z E ϭ͘ϱϲϭ͘ϴϵϳ͕ϯϱ

ϭϬϭϬϮϳϬϯϬϬ Z/'>/ E ϭϬ͘ϯϱϬ͕ϰϮ

ϭϬϭϬϮϳϬϯϭϬ Z/'>d E ϴ͘ϲϬϵ͕Ϭϰ

ϭϬϭϬϮϳϬϯϮϬ ZKE>>K E ϳ͘ϳϭϱ͕ϲϵ

ϭϬϭϬϮϳϬϯϯϬ ZK^^^K E ϰϵ͘ϭϱϮ͕ϱϰ

ϭϬϭϬϮϳϬϯϰϬ h^ E ϰϭϰ͘ϰϯϱ͕Ϯϯ

ϭϬϭϬϮϳϬϯϱϬ DZE E ϭϭ͘Ϭϱϵ͕ϭϭ

ϭϬϭϬϮϳϬϯϳϬ E> E Ϯϴϳ͘ϵϲϵ͕ϱϰ

ϭϬϭϬϮϳϬϯϴϬ EK^/K E ϰ͘ϭϵϯ͕ϯϳ

ϭϬϭϬϮϳϬϯϵϬ WZhE E ϲ͘ϯϮϭ͕ϳϬ

ϭϬϭϬϮϳϬϰϬϬ Z'>/K E ϯϳϯ͘ϳϯϱ͕ϳϭ

ϭϬϭϬϮϳϬϰϭϬ ZD'EW/DKEd E ϭϮϱ͘ϯϮϬ͕Ϯϴ

ϭϬϭϬϮϳϬϰϮϬ ZΖ E ϱϭ͘ϰϰϯ͕Ϯϲ

ϭϬϭϬϮϳϬϰϯϬ ZZhΖ E Ϯϱϳ͘ϭϳϮ͕ϳϵ

ϭϬϭϬϮϳϬϰϰϬ Zd/'EEK E ϲ͘ϴϴϳ͕ϳϯ

ϭϬϭϬϮϳϬϰϱϬ ^>'Z^^K E ϳϲ͘ϮϳϬ͕ϯϵ

ϭϬϭϬϮϳϬϰϲϬ ^d'E/dK E ϴϱ͘ϵϰϰ͕ϲϭ

ϭϬϭϬϮϳϬϰϳϬ ^d>>&/EK E Ϯϴ͘ϲϯϭ͕ϲϲ

ϭϬϭϬϮϳϬϰϵϬ ^d>>ddK^dhZ E ϲϲ͘ϴϳϲ͕ϱϱ

ϭϬϭϬϮϳϬϱϬϬ ^d>>ddKhKE E ϳ͘ϲϰϭ͕ϯϱ

ϭϬϭϬϮϳϬϱϭϬ ^d>>/E>KΖ> E ϰϮ͘ϲϳϴ͕Ϭϵ

ϭϬϭϬϮϳϬϱϮϬ ^d>>/EKdEZK E ϭϭ͘ϰϰϰ͕ϮϬ

ϭϬϭϬϮϳϬϱϯϬ ^d>D'EK E ϲ͘ϱϮϭ͕ϯϮ

ϭϬϭϬϮϳϬϱϰϬ ^d>EhKsK/s E ϰ͘ϳϯϮ͕ϭϵ

ϭϬϭϬϮϳϬϱϱϬ ^d/'>/KE&>>ddK E ϰϳ͘ϳϵϯ͕ϵϬ

ϭϬϭϬϮϳϬϱϲϬ ^d/'>/KEd/E>> E Ϯϱ͘ϯϱϴ͕ϳϰ

ϭϬϭϬϮϳϬϱϳϬ ^d/EK E ϭϳ͘ϲϱϰ͕ϬϬ

ϭϬϭϬϮϳϬϱϴϬ s>>Z>KE E ϰϵ͘ϭϴϯ͕ϳϱ

ϭϬϭϬϮϳϬϱϵϬ s>>ZD''/KZ E ϯϭϯ͘ϬϴϮ͕ϴϬ

ϭϬϭϬϮϳϬϲϬϬ >>/DZ E ϰ͘ϬϱϬ͕ϲϯ

ϭϬϭϬϮϳϬϲϭϬ Ed>>K E ϯϱϮ͘ϭϱϮ͕ϳϮ

ϭϬϭϬϮϳϬϲϮϬ Z^K>> E ϴϴ͘ϳϭϵ͕ϲϭ

ϭϬϭϬϮϳϬϲϯϬ ZZddK>>>E', E ϭϬ͘ϯϯϭ͕Ϯϴ

ϭϬϭϬϮϳϬϲϰϬ Zs^ E ϭϱϭ͘ϭϮϰ͕Ϭϵ

ϭϬϭϬϮϳϬϲϱϬ ZsZ E ϵϴ͘Ϭϰϲ͕ϯϳ

ϭϬϭϬϮϳϬϲϲϬ s E ϯϭϳ͘ϴϰϬ͕ϴϵ

ϭϬϭϬϮϳϬϲϳϬ ,Z^K E ϱϯϬ͘ϴϯϵ͕ϮϮ

ϭϬϭϬϮϳϬϲϴϬ ,/h^/W^/K E ϭϳϯ͘ϯϭϴ͕ϰϲ

ϭϬϭϬϮϳϬϲϵϬ /'>/Ζ E ϲ͘ϯϱϯ͕ϭϵ

ϭϬϭϬϮϳϬϳϬϬ /^^KE E ϰ͘ϲϴϲ͕Ϭϯ

ϭϬϭϬϮϳϬϳϭϬ >s^E E ϯϮ͘ϰϳϴ͕ϮϮ

ϭϬϭϬϮϳϬϳϮϬ KZE>/EKΖ> E ϴϰ͘ϲϬϱ͕ϯϯ

ϭϬϭϬϮϳϬϳϯϬ KZdD/>/ E ϭϱϮ͘ϭϰϱ͕Ϯϱ

ϭϬϭϬϮϳϬϳϰϬ K^^EK>K E ϯϰ͘ϵϱϯ͕ϲϰ

ϭϬϭϬϮϳϬϳϱϬ K^d/'>/K>^>hK E ϭϮϵ͘ϭϰϳ͕ϰϴ

ϭϬϭϬϮϳϬϳϲϬ ZsEE E ϭϰ͘ϬϬϯ͕ϭϵ

ϭϬϭϬϮϳϬϳϳϬ Z/^^K>K E ϰϴ͘ϭϭϲ͕ϱϱ

ϭϬϭϬϮϳϬϳϴϬ hEK E ϯ͘ϬϬϱ͘ϮϬϭ͕ϰϬ

ϭϬϭϬϮϳϬϳϵϬ DKEd E ϭϭϴ͘ϰϵϬ͕ϭϴ

ϭϬϭϬϮϳϬϴϬϬ /EKΖ> E ϭϯϲ͘ϭϱϮ͕ϴϴ

ϭϬϭϬϮϳϬϴϭϬ K'>/E/ E ϮϴϬ͘ϵϮϱ͕ϭϭ

ϭϬϭϬϮϳϬϴϮϬ ZKEZK E ϮϬϳ͘ϱϲϱ͕ϵϳ

ϭϬϭϬϮϳϬϴϯϬ >s E ϭ͘ϴϱϯ͕ϯϮ

ϭϬϭϬϮϳϬϴϰϬ EdZYh E ϭϰϲ͘ϱϰϯ͕ϵϴ

ϭϬϭϬϮϳϬϴϱϬ Es/ E ϲϳ͘ϱϯϳ͕ϯϬ

(12)

ϭϬϭϬϮϳϬϴϲϬ &Z/'>/EK E ϲϵ͘Ϭϲϯ͕ϳϮ

ϭϬϭϬϮϳϬϴϳϬ &h> E ϮϮ͘ϴϴϲ͕ϱϰ

ϭϬϭϬϮϳϬϴϴϬ &/^K'>/K E ϭϰ͘ϯϳϵ͕Ϭϯ

ϭϬϭϬϮϳϬϴϵϬ &K^^EK E ϭ͘ϰϭϴ͘ϲϵϮ͕ϯϭ

ϭϬϭϬϮϳϬϵϬϬ &ZK^^KWZE E ϵϭ͘ϯϳϴ͕Ϭϱ

ϭϬϭϬϮϳϬϵϭϬ &ZK^^KddE E ϱϬϯ͘Ϯϭϭ͕ϰϵ

ϭϬϭϬϮϳϬϵϮϬ &Z^^/EK E ϯϬ͘ϳϮϰ͕ϰϰ

ϭϬϭϬϮϳϬϵϯϬ '/K> E ϭϵ͘ϲϮϱ͕ϯϮ

ϭϬϭϬϮϳϬϵϰϬ 'D^ E ϵ͘ϯϵϴ͕ϬϬ

ϭϬϭϬϮϳϬϵϱϬ 'Z^^/K E Ϯϭϵ͘ϵϵϲ͕ϱϭ

ϭϬϭϬϮϳϬϵϲϬ 'EK> E ϭϯϰ͘ϲϴϳ͕Ϯϲ

ϭϬϭϬϮϳϬϵϳϬ 'KZ'EK E ϵ͘ϵϭϯ͕ϲϬ

ϭϬϭϬϮϳϬϵϴϬ 'Kdd^ E ϱ͘ϱϯϱ͕ϵϱ

ϭϬϭϬϮϳϬϵϵϬ 'KsKE E ϭϭϰ͘ϱϲϮ͕ϰϳ

ϭϬϭϬϮϳϭϬϬϬ 'Z/EEsKhZ E ϭϬϳ͘ϯϴϬ͕ϰϰ

ϭϬϭϬϮϳϭϬϭϬ 'hZE E ϭϱϯ͘ϵϵϬ͕ϱϬ

ϭϬϭϬϮϳϭϬϮϬ /'>/EK E ϰϰϳ͕ϭϭ

ϭϬϭϬϮϳϭϬϯϬ /^^ E ϯ͘ϭϰϴ͕ϴϭ

ϭϬϭϬϮϳϭϬϰϬ >'E^K E ϭϲϭ͘ϰϮϳ͕ϲϰ

ϭϬϭϬϮϳϭϬϱϬ >DKZZ E ϭϲϭ͘ϲϳϬ͕Ϭϵ

ϭϬϭϬϮϳϭϬϲϬ >Yh/KZZ/ E ϭϰ͘Ϯϰϲ͕Ϯϱ

ϭϬϭϬϮϳϭϬϳϬ >Yh/KdEZK E ϯϲ͘ϮϬϵ͕ϯϰ

ϭϬϭϬϮϳϭϬϴϬ >^'EK E Ϯϵ͘ϱϮϲ͕ϱϱ

ϭϬϭϬϮϳϭϬϵϬ >s/ E ϴ͘ϲϬϭ͕ϮϬ

ϭϬϭϬϮϳϭϭϬϬ >/DKEW/DKEd E ϭ͘ϭϲϴ͘Ϭϲϯ͕ϯϯ

ϭϬϭϬϮϳϭϭϭϬ >/^/K E ϭϬ͘ϴϴϳ͕Ϯϯ

ϭϬϭϬϮϳϭϭϮϬ DZ E ϯ͘ϱϰϰ͕Ϭϭ

ϭϬϭϬϮϳϭϭϯϬ D'>/EK>&/Z/ E ϳϯ͘Ϭϰϯ͕ϭϮ

ϭϬϭϬϮϳϭϭϰϬ D'>/EK>W/ E ϴϭ͘ϯϯϮ͕ϱϴ

ϭϬϭϬϮϳϭϭϱϬ DE'K E ϰϮ͘ϴϯϮ͕ϮϬ

ϭϬϭϬϮϳϭϭϲϬ DEd E ϭϱϵ͘ϭϰϬ͕ϭϯ

ϭϬϭϬϮϳϭϭϳϬ DZE E ϭϲϱ͘ϴϭϬ͕ϲϴ

ϭϬϭϬϮϳϭϭϴϬ DZ'Z/d E ϱϴ͘ϱϮϮ͕ϯϬ

ϭϬϭϬϮϳϭϭϵϬ DZDKZ E ϳ͘ϰϮϵ͕Ϭϲ

ϭϬϭϬϮϳϭϮϬϬ DZ^'>/ E ϵ͘ϬϮϲ͕ϬϮ

ϭϬϭϬϮϳϭϮϭϬ DZd/E/EWK E ϭϴ͘ϰϮϯ͕ϱϭ

ϭϬϭϬϮϳϭϮϮϬ D>> E ϭϱ͘ϲϭϭ͕ϴϴ

ϭϬϭϬϮϳϭϮϯϬ DK/K> E ϵ͘ϴϰϮ͕ϰϬ

ϭϬϭϬϮϳϭϮϰϬ DKDZZK E ϭϱ͘Ϭϭϯ͕ϰϳ

ϭϬϭϬϮϳϭϮϱϬ DKD^/'>/K E ϭϴ͘ϱϵϭ͕Ϭϱ

ϭϬϭϬϮϳϭϮϲϬ DKE^dZK/s^K E ϯϲ͘Ϯϳϵ͕ϱϴ

ϭϬϭϬϮϳϭϮϳϬ DKE^dZK>K^KddK E ϭϴ͘ϭϰϵ͕ϱϴ

ϭϬϭϬϮϳϭϮϴϬ DKE^dZK>K/^s/'>/EK E ϳϬ͘ϯϲϯ͕ϱϳ

ϭϬϭϬϮϳϭϮϵϬ DKE,/ZK E Ϯϰ͘ϲϵϬ͕ϳϮ

ϭϬϭϬϮϳϭϯϬϬ DKEKs/Ζ E ϭ͘ϰϯϵ͘ϱϬϭ͕ϵϳ

ϭϬϭϬϮϳϭϯϭϬ DKE^/'>/K E ϯϮ͘ϳϬϮ͕ϲϴ

ϭϬϭϬϮϳϭϯϮϬ DKE&KZdΖ> E ϭϮϮ͘ϯϮϭ͕ϵϯ

ϭϬϭϬϮϳϭϯϯϬ DKEdΖ E ϭϳϬ͘ϯϵϰ͕Ϯϯ

ϭϬϭϬϮϳϭϯϰϬ DKEd>K/DKEKs/Ζ E ϭϭϮ͘ϭϭϴ͕ϯϴ

ϭϬϭϬϮϳϭϯϱϬ DKEd>KZKZK E Ϯϱ͘ϴϵϮ͕ϯϮ

ϭϬϭϬϮϳϭϯϲϬ DKEdEZ E ϯϵ͘ϳϱϵ͕ϯϳ

ϭϬϭϬϮϳϭϯϳϬ DKEd>hWK>^ E ϭϳ͘ϮϵϮ͕ϳϴ

ϭϬϭϬϮϳϭϯϴϬ DKEdD>/hEK E ϲ͘ϵϭϴ͕ϲϭ

ϭϬϭϬϮϳϭϯϵϬ DKEdZK^^K'ZE E Ϯϵ͘ϬϮϰ͕ϱϳ

ϭϬϭϬϮϳϭϰϬϬ DKEdhZKZK E ϯϵ͘ϱϯϱ͕ϳϰ

ϭϬϭϬϮϳϭϰϭϬ DKEdDK>K E ϭϱ͘Ϭϵϯ͕Ϯϳ

ϭϬϭϬϮϳϭϰϮϬ DKEd/>>KΖ> E ϵϲ͘ϴϯϲ͕ϭϲ

ϭϬϭϬϮϳϭϰϯϬ DKZdd E ϭϱϰ͘ϭϵϵ͕ϰϭ

ϭϬϭϬϮϳϭϰϰϬ DKZKK E ϵϮ͘ϯϴϴ͕ϵϭ

ϭϬϭϬϮϳϭϰϱϬ DhZEK E ϯϵ͘ϲϮϮ͕Ϭϰ

ϭϬϭϬϮϳϭϰϲϬ DhZ>>K E ϱϳ͘ϯϱϲ͕ϳϬ

ϭϬϭϬϮϳϭϰϳϬ EZK> E ϭϲϱ͘ϭϭϭ͕ϳϰ

ϭϬϭϬϮϳϭϰϴϬ E/s E ϭϲϮ͘Ϯϯϵ͕ϭϱ

ϭϬϭϬϮϳϭϰϵϬ Es/'>/ E ϴ͘ϳϳϬ͕ϵϮ

ϭϬϭϬϮϳϭϱϬϬ E/>>>K E ϭϰ͘ϰϮϰ͕ϱϭ

ϭϬϭϬϮϳϭϱϭϬ E/>>dEZK E ϯϱ͘ϱϵϭ͕ϭϰ

ϭϬϭϬϮϳϭϱϮϬ EKs>>K E ϱϯ͘ϯϮϰ͕Ϯϱ

(13)

ϭϬϭϬϮϳϭϱϯϬ EhddK E ϭϳ͘ϴϮϭ͕Ϯϴ

ϭϬϭϬϮϳϭϱϰϬ KE/EK E ϲ͘Ϭϭϱ͕Ϭϰ

ϭϬϭϬϮϳϭϱϱϬ KZD E ϭϲϯ͘ϯϭϬ͕ϴϬ

ϭϬϭϬϮϳϭϱϲϬ K^dE E ϳ͘ϰϲϮ͕Ϯϯ

ϭϬϭϬϮϳϭϱϳϬ W^E E ϭϱϲ͘ϳϵϱ͕ϯϵ

ϭϬϭϬϮϳϭϱϴϬ W'EK E ϭϱ͘ϭϮϳ͕Ϯϴ

ϭϬϭϬϮϳϭϱϵϬ WDWZdK E ϲϮ͘ϲϲϵ͕ϵϲ

ϭϬϭϬϮϳϭϲϬϬ WZK>K E ϳ͘ϵϬϲ͕ϱϬ

ϭϬϭϬϮϳϭϲϭϬ WZ>ddK E ϭϬ͘ϲϳϴ͕ϬϬ

ϭϬϭϬϮϳϭϲϮϬ WZ>K E ϲ͘ϭϬϴ͕ϴϳ

ϭϬϭϬϮϳϭϲϯϬ WsZ'EK E Ϯϳϭ͘ϰϭϲ͕ϯϰ

ϭϬϭϬϮϳϭϲϰϬ WK>Ks>>hKE E ϭϬ͘ϵϱϯ͕ϴϰ

ϭϬϭϬϮϳϭϲϱϬ W/E&/ E ϵϮ͘ϳϬϱ͕ϮϬ

ϭϬϭϬϮϳϭϲϲϬ W/^K E ϴϮ͘ϬϬϭ͕ϮϬ

ϭϬϭϬϮϳϭϲϳϬ W/dZWKZ/K E ϭϮ͘ϲϭϲ͕Ϯϰ

ϭϬϭϬϮϳϭϲϴϬ W/K^/Ζ> E ϱϳ͘Ϯϰϭ͕ϰϴ

ϭϬϭϬϮϳϭϲϵϬ W/KK E ϰϴ͘ϮϮϳ͕ϭϵ

ϭϬϭϬϮϳϭϳϬϬ WKW'>/ E ϵϭ͘ϳϮϬ͕ϵϭ

ϭϬϭϬϮϳϭϳϭϬ WK>KE',Z E ϱϭ͘ϲϮϲ͕ϯϭ

ϭϬϭϬϮϳϭϳϮϬ WKEd,/E> E ϳϯ͘ϵϰϯ͕ϳϲ

ϭϬϭϬϮϳϭϳϯϬ WZ>s^ E Ϯϴ͘ϲϳϰ͕Ϯϵ

ϭϬϭϬϮϳϭϳϰϬ WZK E ϮϮ͘ϯϭϲ͕Ϭϰ

ϭϬϭϬϮϳϭϳϱϬ WZ/ZK E ϭϵ͘ϳϱϳ͕ϰϳ

ϭϬϭϬϮϳϭϳϲϬ WZ/K E ϳϳ͘ϳϯϱ͕ϱϲ

ϭϬϭϬϮϳϭϳϳϬ WZ/K> E Ϯϰ͘ϭϵϰ͕ϯϯ

ϭϬϭϬϮϳϭϳϴϬ WZhEddK E ϭϭ͘ϴϱϮ͕ϭϱ

ϭϬϭϬϮϳϭϳϵϬ ZKE/'/ E ϰϰϯ͘ϴϴϮ͕ϲϳ

ϭϬϭϬϮϳϭϴϬϬ Zs>>K E Ϯϴϲ͘ϴϱϭ͕ϭϮ

ϭϬϭϬϮϳϭϴϭϬ Z/&ZK E Ϯϵ͘ϳϮϵ͕ϯϬ

ϭϬϭϬϮϳϭϴϮϬ Z/ddE E ϱ͘ϲϵϯ͕ϰϭ

ϭϬϭϬϮϳϭϴϯϬ ZK^,/ E ϵ͘ϭϱϮ͕ϯϱ

ϭϬϭϬϮϳϭϴϰϬ ZK^/K E ϯ͘ϵϳϯ͕ϯϰ

ϭϬϭϬϮϳϭϴϱϬ ZK/>Ed E ϴϯ͘ϵϰϮ͕ϭϵ

ϭϬϭϬϮϳϭϴϲϬ ZKhZEd E ϮϯϬ͘ϳϱϰ͕ϴϮ

ϭϬϭϬϮϳϭϴϳϬ ZKZhE E ϲϭ͘ϳϯϮ͕ϭϮ

ϭϬϭϬϮϳϭϴϴϬ ZK/'>/Ζ E ϵ͘ϴϭϵ͕ϭϲ

ϭϬϭϬϮϳϭϴϵϬ ZKΖ>/ E ϳϬ͘ϭϲϲ͕ϯϱ

ϭϬϭϬϮϳϭϵϬϬ ZK&KZdDKEKs/Ζ E ϭϱϳ͘ϮϮϳ͕ϳϮ

ϭϬϭϬϮϳϭϵϭϬ ZK^WZsZ E ϭϰ͘ϰϯϮ͕ϯϴ

ϭϬϭϬϮϳϭϵϮϬ ZKs/KE E ϴϰ͘ϰϮϱ͕ϵϰ

ϭϬϭϬϮϳϭϵϯϬ ZK,dd>K E ϱ͘Ϭϱϴ͕ϲϴ

ϭϬϭϬϮϳϭϵϰϬ ZK/ E ϳϱ͘ϭϮϵ͕ϱϭ

ϭϬϭϬϮϳϭϵϱϬ ZK/EK E ϭϯ͘Ϭϰϭ͕ϭϵ

ϭϬϭϬϮϳϭϵϲϬ ZK>>K E Ϯϱ͘ϱϭϬ͕ϯϱ

ϭϬϭϬϮϳϭϵϳϬ ZK^^E E Ϯϵ͘ϭϲϯ͕Ϭϯ

ϭϬϭϬϮϳϭϵϴϬ Zh&&/ E ϮϮ͘ϯϭϳ͕ϰϳ

ϭϬϭϬϮϳϭϵϵϬ ^>>>>E', E ϭϵ͘ϯϴϭ͕ϲϵ

ϭϬϭϬϮϳϮϬϬϬ ^>^E'/KsEE/ E ϴ͘ϰϱϲ͕ϲϳ

ϭϬϭϬϮϳϮϬϭϬ ^>/dK E ϯϳ͘ϴϮϯ͕ϳϭ

ϭϬϭϬϮϳϮϬϮϬ ^>DKhZ E Ϯϲ͘Ϯϯϲ͕ϵϰ

ϭϬϭϬϮϳϮϬϯϬ ^>hK E ϭ͘ϮϮϳ͘Ϯϭϭ͕ϰϳ

ϭϬϭϬϮϳϮϬϰϬ ^DhK E ϲ͘Ϭϳϲ͕ϬϮ

ϭϬϭϬϮϳϮϬϱϬ ^DWzZ E Ϯϯϰ͘ϰϰϭ͕ϵϭ

ϭϬϭϬϮϳϮϬϲϬ ^EEddK>K E ϴ͘ϯϬϮ͕ϰϭ

ϭϬϭϬϮϳϮϬϳϬ ^ED/EKDZ E Ϯϭ͘ϵϲϱ͕ϲϰ

ϭϬϭϬϮϳϮϬϴϬ ^E&ZΖ E ϴϵ͘ϳϰϴ͕ϳϬ

ϭϬϭϬϮϳϮϬϵϬ ^E&ZKEd E ϳϳ͘Ϯϴϯ͕ϵϳ

ϭϬϭϬϮϳϮϭϬϬ ^ED/,>DKEKs/Ζ E ϲϭ͘ϵϯϭ͕Ϯϱ

ϭϬϭϬϮϳϮϭϭϬ ^EdΖ>EK^dhZ E ϭϬϱ͘ϳϲϮ͕ϯϬ

ϭϬϭϬϮϳϮϭϮϬ ^Eds/ddKZ/Ζ> E ϴϴ͘ϴϴϮ͕ϭϰ

ϭϬϭϬϮϳϮϭϯϬ ^EdK^d&EK>K E ϮϮϮ͘ϬϱϮ͕ϲϯ

ϭϬϭϬϮϳϮϭϰϬ ^EdK^d&EKZKZK E ϯϭ͘ϳϳϯ͕Ϭϭ

ϭϬϭϬϮϳϮϭϱϬ ^s/'>/EK E ϭ͘ϯϭϳ͘ϭϲϳ͕Ϭϵ

ϭϬϭϬϮϳϮϭϲϬ ^'E>>K E ϲ͘ϰϵϮ͕ϱϵ

ϭϬϭϬϮϳϮϭϳϬ ^ZE&/'/ E ϭϰϵ͘ϴϯϯ͕ϱϬ

ϭϬϭϬϮϳϮϭϴϬ ^ZZ>hE'Ζ> E ϰϱ͘ϴϳϯ͕Ϯϲ

ϭϬϭϬϮϳϮϭϵϬ ^ZZs>>>E', E ϭϯ͘ϭϮϲ͕ϳϯ

(14)

ϭϬϭϬϮϳϮϮϬϬ ^/E/K E ϭϮ͘ϮϮϴ͕ϲϵ

ϭϬϭϬϮϳϮϮϭϬ ^KDEK E ϭϮ͘Ϭϵϵ͕Ϯϵ

ϭϬϭϬϮϳϮϮϮϬ ^KDDZ/s>K^K E ϯϬϯ͘Ϯϵϲ͕ϯϵ

ϭϬϭϬϮϳϮϮϯϬ ^KDDZ/sWZEK E ϴϬ͘ϰϯϳ͕ϴϱ

ϭϬϭϬϮϳϮϮϰϬ ^dZKWWK E ϴ͘ϳϯϲ͕ϭϮ

ϭϬϭϬϮϳϮϮϱϬ dZEd^ E ϵϮ͘ϯϵϮ͕ϴϵ

ϭϬϭϬϮϳϮϮϲϬ dKZZKZD/ E ϴ͘Ϯϭϲ͕ϱϲ

ϭϬϭϬϮϳϮϮϳϬ dKZZDKEKs/Ζ E ϭϴ͘ϭϯϲ͕ϲϲ

ϭϬϭϬϮϳϮϮϴϬ dKZZ^E'/KZ'/K E ϰϭ͘ϭϰϮ͕ϴϵ

ϭϬϭϬϮϳϮϮϵϬ dKZZ^/E E ϯ͘ϳϱϳ͕ϴϰ

ϭϬϭϬϮϳϮϮϵϭ dZ/^K E ϰϬ͘ϳϳϭ͕Ϭϵ

ϭϬϭϬϮϳϮϯϬϬ dZKd/E>> E ϴ͘ϰϲϱ͕ϲϵ

ϭϬϭϬϮϳϮϯϭϬ dZ/E/dΖ E ϵϵ͘ϵϯϴ͕ϲϭ

ϭϬϭϬϮϳϮϯϮϬ s>/Z/ E ϵϵ͘ϰϮϴ͕ϯϭ

ϭϬϭϬϮϳϮϯϯϬ s>'ZE E Ϯϳ͘ϱϲϲ͕ϴϰ

ϭϬϭϬϮϳϮϯϰϬ s>>KZ/d E ϳ͘ϰϯϱ͕ϲϵ

ϭϬϭϬϮϳϮϯϲϬ sE^ E ϱϰ͘ϯϵϬ͕ϴϯ

ϭϬϭϬϮϳϮϯϳϬ sZhEK E ϯϱ͘ϴϵϱ͕ϯϯ

ϭϬϭϬϮϳϮϯϴϬ sZEEd E ϭϭϵ͘ϮϬϭ͕ϰϬ

ϭϬϭϬϮϳϮϯϵϬ sZhK>K E ϯϯϬ͘ϵϱϮ͕ϱϯ

ϭϬϭϬϮϳϮϰϬϬ sΖ> E ϵϬ͘ϯϮϱ͕ϭϬ

ϭϬϭϬϮϳϮϰϭϬ s/K&KZd E ϭϰϰ͘Ϭϵϰ͕ϲϳ

ϭϬϭϬϮϳϮϰϮϬ s/'EK>K E ϳϯ͘ϲϱϵ͕ϰϳ

ϭϬϭϬϮϳϮϰϯϬ s/>>&>>ddK E ϭϲϳ͘ϬϬϱ͕ϴϯ

ϭϬϭϬϮϳϮϰϰϬ s/>>EKsDKEKs/Ζ E ϭϴϳ͘ϯϱϵ͕ϰϳ

ϭϬϭϬϮϳϮϰϱϬ s/>>EKs^K>ZK E ϰϰ͘ϵϭϯ͕ϰϯ

ϭϬϭϬϮϳϮϰϲϬ s/>>Z^EK^dEK E ϰϯ͘ϵϲϭ͕Ϭϱ

ϭϬϭϬϮϳϮϰϳϬ s/E/K E ϰϭ͘ϳϮϮ͕ϮϮ

ϭϬϭϬϮϳϮϰϴϬ s/K> E ϭϬϴ͘ϭϴϬ͕ϲϰ

ϭϬϭϬϮϳϮϰϵϬ sKdd/'E^K E ϭϴ͘ϯϱϵ͕ϭϳ

ϭϬϭϬϱϮϬϬϭϬ 'ZdKEdhZ/ EK ϴϰ͘ϮϮϱ͕ϬϬ

ϭϬϭϬϱϮϬϬϮϬ DEK EK ϴϬ͘ϳϰϴ͕ϳϮ

ϭϬϭϬϱϮϬϬϲϬ ZDEK EK ϭϮϳ͘ϴϵϱ͕ϱϵ

ϭϬϭϬϱϮϬϬϳϬ ZKE EK ϵϲϯ͘ϵϬϲ͕ϰϰ

ϭϬϭϬϱϮϬϭϭϬ ZE'K EK ϱϬ͘ϰϳϳ͕ϱϬ

ϭϬϭϬϱϮϬϭϱϬ >>/E'KEKsZ^ EK ϯϮϱ͘ϳϮϳ͕ϵϭ

ϭϬϭϬϱϮϬϭϳϬ /EZd EK ϭϬϲ͘Ϭϵϭ͕ϳϵ

ϭϬϭϬϱϮϬϭϴϬ K EK ϱϰ͘ϯϵϮ͕ϲϵ

ϭϬϭϬϱϮϬϮϬϬ K'K'EK EK ϭϭϬ͘ϱϭϲ͕ϵϬ

ϭϬϭϬϱϮϬϮϭϬ K>EKEKsZ^ EK ϰϮ͘ϴϱϭ͕ϴϬ

ϭϬϭϬϱϮϬϮϮϬ KZ'K>sZK EK ϭϭϬ͘ϴϭϮ͕ϱϯ

ϭϬϭϬϱϮϬϮϯϬ KZ'KDEZK EK ϭ͘ϯϯϵ͘ϴϵϭ͕ϴϳ

ϭϬϭϬϱϮϬϮϰϬ KZ'Kd//EK EK ϭϲϲ͘Ϯϴϲ͕Ϯϱ

ϭϬϭϬϱϮϬϮϱϬ Z/'EKsZ^ EK ϭϮϬ͘ϯϱϭ͕Ϭϴ

ϭϬϭϬϱϮϬϮϲϬ Z/KE EK ϴϯ͘ϱϭϴ͕ϰϬ

ϭϬϭϬϱϮϬϮϵϬ >d/'E' EK ϭϰϳ͘ϬϰϬ͕ϲϴ

ϭϬϭϬϱϮϬϯϭϬ DZ/ EK ϯϵϬ͘ϳϱϳ͕ϴϬ

ϭϬϭϬϱϮϬϯϱϬ ZW/'EEK^^/ EK ϭϮϯ͘ϳϭϬ͕ϭϯ

ϭϬϭϬϱϮϬϯϲϬ ^>>dZD EK ϲϵ͘ϳϵϮ͕ϳϱ

ϭϬϭϬϱϮϬϯϴϬ ^>''/KEKsZ EK ϱϯ͘ϴϯϳ͕ϴϭ

ϭϬϭϬϱϮϬϯϵϬ ^>/EK EK ϭϵϬ͘ϴϱϴ͕ϰϴ

ϭϬϭϬϱϮϬϰϬϬ ^>sK>KE EK ϲϲ͘ϵϰϯ͕ϰϴ

ϭϬϭϬϱϮϬϰϭϬ ^d>>KEKsZ^ EK ϯϵ͘Ϭϭϭ͕ϵϵ

ϭϬϭϬϱϮϬϰϮϬ ^d>>ddK^KWZd//EK EK ϰϰϲ͘ϱϲϬ͕ϰϴ

ϭϬϭϬϱϮϬϰϯϬ s'>/ddK EK ϭϴ͘Ϯϭϰ͕ϱϰ

ϭϬϭϬϱϮϬϰϰϬ s'>/KΖ'K'E EK ϰϰ͘ϴϬϳ͕ϲϮ

ϭϬϭϬϱϮϬϰϲϬ s>>/Z/K EK ϱϰ͘ϵϳϭ͕ϯϲ

ϭϬϭϬϱϮϬϰϴϬ ZEK EK Ϯϲϱ͘ϯϲϲ͕ϱϯ

ϭϬϭϬϱϮϬϰϵϭ K> EK ϲϮ͘ϯϭϮ͕ϳϮ

ϭϬϭϬϱϮϬϱϬϬ KD/'E'K EK ϰϮ͘ϴϬϮ͕ϵϵ

ϭϬϭϬϱϮϬϱϯϬ Z^^ EK ϳϱ͘ϰϲϭ͕ϰϬ

ϭϬϭϬϱϮϬϱϲϬ hZ''/K EK ϭϬϲ͘ϱϵϲ͕ϳϰ

ϭϬϭϬϱϮϬϱϴϬ /s/'EEK EK ϰϭ͘ϲϳϭ͕ϳϬ

ϭϬϭϬϱϮϬϲϬϬ KZD>>ddK EK ϭϲϴ͘ϳϭϳ͕ϵϳ

ϭϬϭϬϱϮϬϲϯϬ &ZEKsZ^ EK ϵϮ͘ϬϭϬ͕Ϯϳ

ϭϬϭϬϱϮϬϲϰϬ &KEdEdKΖ'K'E EK ϭϮϰ͘ϰϱϱ͕ϲϭ

ϭϬϭϬϱϮϬϲϲϬ '>>/d EK ϱϲϬ͘ϭϲϵ͕ϯϳ

(15)

ϭϬϭϬϱϮϬϲϳϬ 'Z'EEKsZ^ EK ϲϲ͘ϱϰϮ͕ϰϮ

ϭϬϭϬϱϮϬϲϴϬ 'Z'>>K EK ϲϴ͘ϳϰϴ͕ϰϴ

ϭϬϭϬϱϮϬϲϵϱ 'dd/KͲsZhEK EK Ϯϭϴ͘ϵϵϳ͕ϯϮ

ϭϬϭϬϱϮϬϳϬϬ ',DD EK ϭϳϮ͘ϱϭϰ͕ϴϲ

ϭϬϭϬϱϮϬϳϯϬ 'KEK EK Ϯϲϭ͘Ϯϱϲ͕Ϭϰ

ϭϬϭϬϱϮϬϳϰϬ 'ZEKKKEDKEd/>>K EK ϵϬ͘ϴϯϮ͕ϭϮ

ϭϬϭϬϱϮϬϳϲϬ 'Z/'E^K EK ϭϴϴ͘Ϭϵϯ͕Ϭϲ

ϭϬϭϬϱϮϬϳϵϬ /EsKZ/K EK ϭϱϴ͘ϴϮϱ͕ϭϳ

ϭϬϭϬϱϮϬϴϬϬ >E/KE EK Ϯϳ͘ϵϯϮ͕ϳϳ

ϭϬϭϬϱϮϬϴϭϬ >^ EK ϮϵϮ͘ϱϮϲ͕ϱϯ

ϭϬϭϬϱϮϬϴϰϬ D''/KZ EK ϴϱ͘ϲϯϯ͕ϯϲ

ϭϬϭϬϱϮϬϴϱϭ DE>>Ks/dd EK Ϯϭ͘Ϭϱϴ͕Ϭϰ

ϭϬϭϬϱϮϬϴϲϬ DZEKd//EK EK ϱϲ͘ϳϵϳ͕ϰϵ

ϭϬϭϬϱϮϬϴϴϬ D^^/EKs/^KEd/ EK ϭϯϮ͘ϱϳϵ͕ϴϱ

ϭϬϭϬϱϮϬϴϵϬ D/E EK ϮϬϬ͘ϲϮϮ͕Ϭϱ

ϭϬϭϬϱϮϬϵϭϬ DKDZ/K EK ϯϬ͘ϳϱϮ͕ϮϮ

ϭϬϭϬϱϮϬϵϮϬ D/^/EK EK ϳϭ͘ϰϮϴ͕Ϭϱ

ϭϬϭϬϱϮϬϵϰϬ DKDK EK ϭϰϮ͘ϬϮϴ͕ϳϳ

ϭϬϭϬϱϮϬϵϳϬ E/hEK EK ϭϴϯ͘ϭϬϴ͕ϵϯ

ϭϬϭϬϱϮϬϵϴϬ E//K> EK ϲϬ͘ϱϴϬ͕Ϯϵ

ϭϬϭϬϱϮϭϬϬϬ EKsZ EK ϰ͘ϰϴϬ͘ϴϰϬ͕ϵϱ

ϭϬϭϬϱϮϭϬϮϬ K>''/K EK ϱϯϵ͘ϯϮϰ͕ϮϮ

ϭϬϭϬϱϮϭϬϯϬ K>''/K^d>>K EK ϳϲ͘ϯϳϰ͕ϱϯ

ϭϬϭϬϱϮϭϬϲϬ KZd^E'/h>/K EK ϭϰϳ͘ϰϳϳ͕Ϭϱ

ϭϬϭϬϱϮϭϬϴϬ WZhZK EK ϭϬϰ͘ϲϯϯ͕ϭϵ

ϭϬϭϬϱϮϭϬϵϬ W>> EK ϴϬ͘ϰϯϰ͕Ϭϯ

ϭϬϭϬϱϮϭϭϬϬ WddE^K EK ϵϬ͘ϲϰϮ͕ϯϲ

ϭϬϭϬϱϮϭϭϯϬ W/^EK EK ϱϱ͘ϰϴϲ͕ϳϵ

ϭϬϭϬϱϮϭϭϰϬ WK'EK EK ϲϴ͘ϲϵϱ͕ϵϮ

ϭϬϭϬϱϮϭϭϱϬ WKD/ EK ϲϳ͘ϱϱϯ͕ϲϬ

ϭϬϭϬϱϮϭϭϲϬ WZdK^^/ EK ϴϮ͘ϵϰϳ͕ϯϭ

ϭϬϭϬϱϮϭϮϯϬ ZddK EK ϱϬ͘ϴϯϯ͕ϳϭ

ϭϬϭϬϱϮϭϮϰϬ ZKD'EEK^^/ EK ϮϯϮ͘ϵϲϰ͕ϴϱ

ϭϬϭϬϱϮϭϮϱϬ ZKDEd/EK EK ϮϬϮ͘ϲϵϬ͕ϳϱ

ϭϬϭϬϱϮϭϮϳϬ ^EDhZ//KΖKW'>/K EK ϭϯϲ͘ϱϲϬ͕ϵϰ

ϭϬϭϬϱϮϭϮϴϬ ^EEZK^^/ EK ϰϵ͘ϵϭϱ͕ϵϴ

ϭϬϭϬϱϮϭϮϵϬ ^EW/dZKDK^K EK Ϯϭϱ͘ϳϱϮ͕ϳϯ

ϭϬϭϬϱϮϭϯϭϬ ^/>>sE'K EK ϯϲ͘ϴϵϱ͕ϭϭ

ϭϬϭϬϱϮϭϯϮϬ ^/EK EK ϲϱ͘ϱϵϳ͕ϵϯ

ϭϬϭϬϱϮϭϯϯϬ ^KZ/^K EK ϰϵ͘ϯϬϵ͕ϭϲ

ϭϬϭϬϱϮϭϯϰϬ ^K'K EK ϲϳ͘ϱϴϵ͕ϱϮ

ϭϬϭϬϱϮϭϯϲϬ ^hEK EK ϭϮϱ͘ϵϲϰ͕ϯϰ

ϭϬϭϬϱϮϭϯϳϬ dZK/d EK ϯϲ͘ϯϴϰ͕Ϯϵ

ϭϬϭϬϱϮϭϯϵϬ dKZEK EK ϱϳ͘ϴϮϭ͕ϱϴ

ϭϬϭϬϱϮϭϰϮϬ dZd EK ϴϬϵ͘ϴϴϴ͕ϮϬ

ϭϬϭϬϱϮϭϰϲϬ sWZ/KΖ'K'E EK ϰϲ͘ϵϲϬ͕ϳϭ

ϭϬϭϬϱϮϭϰϳϬ sZ>>KWKD/ EK ϭϱϯ͘ϳϬϲ͕ϲϵ

ϭϬϭϬϱϮϭϱϭϬ s^WK>d EK ϭϬϵ͘ϰϲϱ͕ϳϵ

ϭϬϭϬϱϮϭϱϮϬ s/K>hE'K EK ϲϭ͘ϱϵϴ͕ϰϲ

ϭϬϭϬϱϮϭϱϱϬ s/E'>/K EK ϲϯ͘ϴϮϰ͕ϳϵ

ϭϬϭϬϴϭϬϬϭϬ '>/Ζ dK ϭϯϳ͘ϱϭϳ͕ϯϭ

ϭϬϭϬϴϭϬϬϮϬ /Z^ dK ϭϭϮ͘Ϭϵϱ͕ϲϱ

ϭϬϭϬϴϭϬϬϯϬ >/^dhZ dK ϭϬϰ͘ϰϱϮ͕ϵϲ

ϭϬϭϬϴϭϬϬϰϬ >/EKΖ/sZ dK ϵϭ͘ϰϯϭ͕ϰϴ

ϭϬϭϬϴϭϬϬϲϬ >D^ dK ϮϲϮ͘ϬϬϲ͕ϲϱ

ϭϬϭϬϴϭϬϬϳϬ >Wdd dK ϰϰ͘ϭϵϵ͕ϳϳ

ϭϬϭϬϴϭϬϬϴϬ >W/'EEK dK ϲϰϭ͘Ϯϯϳ͕ϴϭ

ϭϬϭϬϴϭϬϬϵϬ EEK dK ϴϭ͘ϲϰϬ͕ϰϭ

ϭϬϭϬϴϭϬϭϬϬ EZd dK ϱϰ͘ϳϯϭ͕ϰϴ

ϭϬϭϬϴϭϬϭϭϬ E'ZK'E dK Ϯϱ͘ϭϯϰ͕ϬϮ

ϭϬϭϬϴϭϬϭϮϬ Z/'EEK dK ϰϵ͘ϵϱϭ͕ϭϬ

ϭϬϭϬϴϭϬϭϯϬ s/'>/E dK ϱϳϰ͘ϵϳϮ͕Ϭϵ

ϭϬϭϬϴϭϬϭϰϬ '>/K dK ϳϬ͘ϱϰϯ͕ϴϳ

ϭϬϭϬϴϭϬϭϱϬ /ZK dK ϯϱ͘ϵϮϮ͕ϴϬ

ϭϬϭϬϴϭϬϭϲϬ >E'ZK dK ϭϰϰ͘ϯϮϬ͕ϵϵ

ϭϬϭϬϴϭϬϭϳϬ >/^^ZKEs^ dK ϮϬ͘ϲϱϵ͕ϯϳ

ϭϬϭϬϴϭϬϭϴϬ >/^^ZKdKZ/E^ dK ϭϱϲ͘ϰϱϲ͕Ϯϴ

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