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La CISL è pronta alla mobilitazione per sostenere le proprie proposte e per impedire che il governo aggiunga nuove iniquità a quelle già prodotte. SI SI ALLA PATRIMONIALE NO A NUOVI CONDONI NO

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Academic year: 2022

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NO

A NUOVI INTERVENTI SULLE PENSIONI

NO

A NUOVI CONDONI

SI

ALLA PATRIMONIALE

SI AL TAGLIO DEI COSTI DELLA POLITICA

La Cisl è decisamente contraria a nuovi interventi per fare cassa sulle pensioni.

La Cisl è altrettanto contraria a nuovi condoni.

Questo governo, incapace di dare risposte adeguate alla crisi, di proporre sacrifici nel segno dell’equità, di presentare provvedimenti utili per la crescita, di intervenire sui tagli dei costi della politica, di avere autorevolezza in sede internazionale e voce nella Unione Europea, deve fare un passo indietro. Serve un governo di unità nazionale che realizzi le riforme necessarie, chiamando tutti a fare e a mettere la loro parte, a cominciare da chi ha di più.

PENSIONI:

questo governo, dopo i tentativi (con incursione notturna) di fare cassa cancellando, senza alcun criterio, diritti quali il riscatto del militare e della laurea, non ha più alcuna autorevolezza ne altro argomento per mettere mano al sistema pensionistico. Piuttosto, in accordo con le Parti Sociali, porti a compimento la riforma del sistema previdenziale unificando le aliquote contributive (lavoratori dipendenti, autonomi e parasubordinati), rendendo obbligatorio il passaggio del Tfr alla previdenza complementare per garantire una buona pensione anche ai giovani, eliminando i privilegi che ancora ci sono.

TASSE

: qualsiasi nuovo condono sarebbe uno scandalo, oltre che una ennesima beffa per chi paga le tasse, a cominciare dal lavoro dipendente e dalla pensione. Il governo deve mettere subito in pratica la delega fiscale ottenuta dal Parlamento per introdurre una vera patrimoniale (che escluda chi ha solo una casa in proprietà) e che riduca il prelievo fiscale sui redditi di lavoro più bassi e per le famiglie.

CRESCITA E LAVORO

: non basta ridurre il debito pubblico ma anche incentivare la crescita.

Per ottenere risultati servono risorse che vanno trovate, oltre che nella patrimoniale, riducendo i costi della politica (quelli promessi si sono tutti volatilizzati), eliminando gli sprechi, vendendo (con razionalità e serietà) il patrimonio pubblico, liberalizzando molti settori dei servizi e delle professioni.

Per uscire dalla crisi serve un governo di unità nazionale

La CISL è pronta alla mobilitazione

per sostenere le proprie proposte e

per impedire che il governo aggiunga

nuove iniquità a quelle già prodotte.

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