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per gli anni successivi al primo, l’inserimento avviene alla fine dell’anno scolastico corrente o all’inizio del successivo

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Academic year: 2022

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D. Se la scelta non si rivela adeguata, è possibile cambiare scuola passando da un liceo ad un altro o ad un istituto tecnico o professionale?

R. E’ possibile cambiare percorso se la scelta si rivela non adeguata passando, all’interno del percorso di istruzione, a scuole di diverso ordine o di diverso indirizzo: è necessario verificare per mezzo di esami integrativi che siano presenti i saperi minimi indispensabili per la frequenza nel nuovo istituto. Gli esami integrativi si dovranno sostenere per tutte le materie non comprese nel curriculum della scuola di provenienza e presenti nel quadro orario della scuola di destinazione. Il “passaggio” dovrà essere accompagnato secondo una procedura che, per la provincia di Verona è stata sottoscritta e condivisa da tutti i Dirigenti delle scuole di secondo grado. Per gli studenti frequentanti il primo anno di superiori, l’inserimento in una nuova scuola può avvenire nel corso del primo quadrimestre; per gli anni successivi al primo, l’inserimento avviene alla fine dell’anno scolastico corrente o all’inizio del successivo. Le casistiche e le procedure previste dal protocollo sono pubblicate in “Le strade per il futuro” e sul sito www.istruzioneverona.it. In ogni caso è indispensabile stabilire contatti tra la scuola di partenza e quella di destinazione per avere informazioni precise che aiutino nella scelta.

D. Liceo musicale: cosa fare se non si supera la prova di ammissione?

R. Al momento dell’iscrizione è utile, e indicato anche nella scheda di iscrizione, prevedere in ogni caso una seconda scelta; a maggior ragione questo deve avvenire se l’iscrizione è subordinata ad un esame di ammissione. Lo studente attratto dalla musica, se non ammesso, può continuare a coltivare la sua passione privatamente o al Conservatorio; il numero degli ammessi al liceo musicale è

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limitato anche dal fatto che si costituisce una sola classe per ogni anno e che il liceo musicale è assegnato nel numero di uno per ogni Provincia.

D. In quali scuole è possibile per uno studente frequentare un anno scolastico all’estero? E con quali modalità?

R. Nelle scuole superiori è possibile frequentare un anno all’estero, di solito il quarto, previo accordo con la scuola che si frequenta (anche per la specificità delle materie presenti) e con una delle organizzazioni che provvedono alle pratiche necessarie per la scelta dello Stato, della scuola, delle modalità e dei tempi (da tre mesi a un anno) previsti per il soggiorno all’estero, per un’eventuale borsa di studio etc.

Il Ministero dell’Istruzione consente – esistono specifiche disposizioni - a determinate condizioni, la convalida dell'anno scolastico frequentato all'estero: al rientro, e durante il soggiorno all’estero, si devono seguire le indicazioni previste da ogni scuola per questi casi. E’

consigliabile quindi prendere accordi precisi con la propria scuola prima di organizzare la partenza. E’ consigliabile inoltre possedere una certa maturità, curiosità verso altre culture, autonomia, capacità di adattamento, avere una buona media scolastica e livello di conoscenza di lingua adeguato.

D. Come è articolato il liceo sportivo?

R. La sezione ad indirizzo sportivo è inserita nel percorso del liceo scientifico: mira all’approfondimento delle scienze motorie e sportive accompagnato dall’acquisizione delle conoscenze e dei metodi delle scienze matematiche, fisiche e naturali, dell’economia e del diritto. Guida all’interazione tra le diverse forme del sapere, l’attività motoria e sportiva

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e la cultura dello sport. Scorrendo il quadro orario si vede come la presenza delle ore relative alle discipline ricordate sia preponderante, ma anche che le materie di base dell’istruzione liceale sono presenti sia nel biennio che nel triennio (ad esempio storia, filosofia, lingua straniera…). Il senso è che il liceo sportivo non prevede solo attività sportive ma anche una base culturale che richiede impegno sul piano dello studio. Sono previste 27 ore settimanali nel primo biennio e 30 nel secondo biennio e nel quinto anno.

D. Qual è la differenza tra liceo linguistico e Istituto tecnico nello studio delle lingue?

R. Nel liceo linguistico le tre lingue si studiano fin dal primo anno mentre nell’istituto tecnico la terza lingua è studiata a partire dal terzo anno; esiste anche qualche differenza, minima, nel totale delle ore dedicate alle lingue. La presenza del conversatore madrelingua è prevista in entrambi gli indirizzi, così come la possibilità di scambi culturali o di soggiorni all’estero. La differenza si può individuare nella maggiore presenza di percorsi linguistici di micro lingua ( es. lingua del management …) e di una parte più ridotta di letteratura linguistica nell’Istituto tecnico (ad esempio Turismo) il cui titolo finale è professionalizzante, quindi mirato a costruire competenze specifiche in un determinato campo, pur non trascurando l’aspetto culturale. Lo studio liceale, pur fornendo competenze già spendibili anche nel mondo del lavoro, è per sua natura più generale e riguarda il campo di interessi culturali e dell’apprendimento linguistico generale.

D. Esiste il liceo europeo con indirizzo economico giuridico?

E quali prospettive di lavoro offre?

R. A quanto risulta sono presenti nel panorama scolastico:

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- il liceo classico europeo, presente a Verona in un solo istituto; nel monte ore settimanale, che consiste in 35 ore nel primo biennio, 37 nel secondo biennio e 38 nel quinto anno, figurano anche ore di diritto ed economia, lo studio di una seconda lingua straniera e di due discipline non linguistiche insegnate in lingua straniera. Come per tutti i licei, lo sbocco naturale è la frequenza universitaria, ma nulla impedisce l’ingresso nel mondo del lavoro favorito dalle competenze acquisite nel corso degli anni di studio.

- il liceo europeo giuridico-economico, percorso offerto nell’ambito delle scuole paritarie, nel cui curricolo figurano anche diritto ed economia, discipline giuridico-economiche e due lingue straniere, per un totale di 32 ore al biennio e 33 nei tre anni successivi. Questo liceo non rientra nelle sei tipologie di licei previsti dalla legge di riordino ma si qualifica così dall’utilizzo delle possibilità di autonomia e flessibilità che ciascuna scuola riesce a realizzare. Anche in questo caso, lo sbocco naturale è la frequenza universitaria, ma nulla impedisce l’ingresso nel mondo del lavoro favorito dalle competenze acquisite nel corso degli anni di studio.

D. Per chi è interessato al disegno c’è qualche percorso in alternativa a quello del liceo artistico?

R. Credo si deva prima di tutto capire di che tipo di disegno si intenda parlare; le discipline grafiche e pittoriche sono presenti nel liceo artistico; negli istituti tecnici tecnologici, nel primo biennio, è presente la disciplina Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica, nel triennio ad esempio Disegno, progettazione e organizzazione industriale o Progettazione multimediale a seconda dell’indirizzo scelto. Per una risposta più precisa è necessario indicare la tipologia di disegno a cui si intende

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riferirsi.

D. Il liceo artistico prevede attività laboratoriali?

R. Sono presenti attività laboratoriali nel primo biennio (laboratorio artistico, che consiste nella pratica di tecniche operative specifiche) con uno scopo prevalentemente orientativo in vista degli indirizzi previsti a partire dal terzo anno. A partire dal terzo anno i laboratori sono collegati all’indirizzo scelto, ad esempio laboratorio di figurazione, di architettura, di progettazione e così via.

D. Quale percentuale di liceali supera il test per l’accesso al corso di laurea di Medicina e Chirurgia? Dove è possibile trovare questi dati?

R. I dati sono reperibili presso le segreterie dei singoli licei, se ne curano la raccolta, e comunque presso il Centro di Orientamento o sul sito delle Università dove è presente il corso di laurea che interessa.

D. Qual è la differenza tra liceo scientifico e liceo delle scienze applicate?

R. Il liceo scientifico con opzione delle scienze applicate risponde alle esigenze di studenti particolarmente interessati ad acquisire competenze avanzate nella sfera scientifico- tecnologica, in particolare in matematica, chimica, fisica, biologia e informatica, con l’aiuto anche delle attività di laboratorio. Il numero delle ore settimanali è uguale a quello del liceo scientifico, il maggior numero di ore nelle discipline scientifiche è permesso dall’assenza dell’insegnamento del latino e dalla riduzione di un’ora di filosofia al triennio.

Il liceo scientifico permette di approfondire il collegamento tra scienza e tradizione umanistica, favorisce l’acquisizione di conoscenze e metodologie della matematica e delle

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scienze e l’apprendimento di conoscenze, abilità e competenze relative alle diverse forme del sapere, curando anche la padronanza del linguaggio, delle tecniche e delle metodologie relative.

D. I docenti della formazione professionale hanno gli stessi requisiti di quelli della scuola statale?

D. Nei corsi IeFP che si svolgono in regime di sussidiarietà presso gli Istituti Professionali c’è limitazione dei posti disponibili come nei CFP? E i docenti che insegnano in questi corsi sono gli stessi dei percorsi di Istruzione professionale?

R. L' attivazione di un percorso IeFP presso un Istituto Professionale è condizionata all'approvazione del progetto che ogni scuola deve presentare alla Regione, con riferimento ad uno specifico bando; poiché si tratta di percorsi specialistici e diversi dai percorsi quinquennali, tale approvazione viene concessa se la richiesta di attivazione del corso è accompagnata da un numero adeguato di studenti che garantisca la continuità fino alla classe terza, per il conseguimento della qualifica. Pertanto la disponibilità di posti è soggetta alle stesse norme valide per le classi dei percorsi di istruzione, che fissano il numero minimo e massimo di studenti per la costituzione delle classi. I docenti dei corsi IeFP sono gli stessi dei corsi di Istruzione negli Istituti professionali ; nei percorsi triennali di IeFP presso i Centri di Formazione Professionale i docenti hanno contratti regionali e sono reclutati con norme regionali che prevedono come titoli di accesso lauree e diplomi in funzione dell’insegnamento previsto. E’ anche possibile la presenza dell'insegnante di sostegno per gli studenti certificati.

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D. Qual è la differenza tra Istituto tecnico e Istituto professionale? e quali prospettive lavorative offrono?

R. I percorsi sono simili nella durata, che si sviluppa in un quinquennio, ma differiscono per l’approccio alle discipline che per l’Istituto professionale è più operativo ed è caratterizzato da un maggior numero di ore di laboratorio.

L’Istituto tecnico propone un approccio allo studio di tipo applicativo ma punta anche ad approfondire la cultura tecnico scientifica nei suoi aspetti teorici. La didattica laboratoriale è privilegiata in entrambi i percorsi.

Gli sbocchi professionali possono essere gli stessi; il percorso di istruzione professionale prepara in maniera più specifica ad una determinata attività lavorativa, il percorso tecnico prepara in maniera più generale al lavoro in un determinato settore dove è possibile svolgere mansioni diverse.

D. Nell’ambito dell’Istruzione e formazione professionale quali sono i percorsi più adatti alle femmine?

R. Ogni percorso di studio è aperto ad entrambi i generi.

Statisticamente gli ambiti alberghiero, turistico, estetico, amministrativo e grafico fanno rilevare una buona presenza femminile.

D. La qualifica professionale regionale è valida su tutto il territorio nazionale?

R. Con l’ingresso dell’IeFP nel sistema educativo, le Qualifiche professionali diventano titolo valido - al pari di quelli scolastici - per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e del diritto dovere di istruzione e formazione.

Sono inoltre spendibili e riconoscibili su tutto il territorio nazionale, perché riferiti a standard comuni, concordati tra le Regioni e approvati con Accordi Stato Regioni. Il loro riferimento ai livelli europei (III° livello EQF per la Qualifica e IV° per il Diploma), li rendono inoltre

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riconoscibili anche nell’ambito più vasto della Comunità Europea.

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